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Loris vorrebbe passare all’auto elettrica, ma si scontra con tantissimi problemi per installare una wallbox nel garage del suo condominio. Che fare, ci chiede? Potete inviare quesiti e osservazioni a info@vaialettrico.it.
Due mesi di discussioni per installare una wallbox nel mio garage
“Sono 2 mesi che sto pensando di passare da una macchina ibrida a una macchina elettrica. Ne ho valutate qualcuna con offerte molto interessanti, ma ora arrivano i primi problemi.
Io abito in un condominio. Ho interpellato delle società per l’ installazione nel box di proprietà di una WALBOX, ovviamente accennando all’ amministratore . Da qui i primi problemi: dopo un paio si sopralluoghi mi hanno detto che nei tubi esistenti si fa fatica a passare con il cavo (forse solo x 1 box). Mi hanno consigliato però di fare dei preventivi per la predisposizione condominiale esterna e sottoporla all’ assemblea. Ovviamente non e stata accettata per cui mi sono detto faccio passare il mio cavo.
Da questo momento iniziano altri problemi perché se un indomani qualche inquilino decide di istallare anche lui una WALBOX e non c’è spazio, bisogna fare la predisposizione dove devo partecipare alle spese. E per completare, l’ amministratore mi ha detto che oltre le spese devo spostare il cavo istallato nella predisposizione! Assurdo! Senza contare che l’ installatore mi deve fare un progetto di modifica della rete per essere in regola con il CPI„. Loris Lando
Non siamo un paese per l’auto elettrica, e ciò che succede in condominio lo dimostra
Risposta- Non siamo (ancora) un paese per automobilisti elettrici. E quel che succede nei condomìnii quando si tratta di installare una wallbox ne è la miglior prova. Da un lato abbiamo norme contraddittorie. Dall’altro dobbiamo confrontarci con il disinteresse e la scarsa lungimiranza, se non addirittura l’ostilità, della stragrande maggioranza dei nostri concittadini.
Sicuramente negli immobili sottoposti a CPI (Certificato Prevenzione Incendi) l’installazione di un impianto di ricarica deve essere accompagnata da un progetto e certificata dall’installatore autorizzato. Fatto questo l’amministratore non dovrebbe avere nulla da eccepire.
E’ vero anche che ogni intervento sulla rete elettrica condominiale esistente non può pregiudicare la possibilità di un altro condomino di fare altrettanto. Quindi, anziché rischiare di spendere due volte (sull’attuale canalizzazione e sulla canalizzazione rifatta ex novo qualora un altro condomino chiedesse in futuro di attrezzare il proprio garage con un caricabatteria) le converrebbe predisporre comunque la nuova canalizzazione esterna a sue spese, facendosi rimborsare pro quota da ogni nuovo condomino che volesse successivamente utilizzarla.
Può anche rivolgersi aCharge Guru, azienda specializzata nel risolvere questo tipo di problemi.
LEGGI anche “I webinar di “Speciale ricarica”: parola a Charge Guru sui condomìni” e guarda il VIDEO
mi ripeto la wallbox non e’ indispensabile a meno che tu non voglia caricare a 10 kwh in trifase tanto per fare un esempio , vale una linea dedicata con presa dedicata e carichi anche senza wallbox . di notte puoi farti un pieno ” di 25 Kw in 8 -10 ore ma quasi mai parti da zero con una elettrica, e’ facile che fai il pieno .
Errato, nelle autorimesse sottoposte a CPI è obbligatorio l’uso di una wallbox per la ricarica e vietati i caricabatterie mobili(tipo quelli in dotazione alle auto elettriche) usando una presa civile da 10A.
Benvenuti in Italia!!! Il Paese che pullula di micro centri storici abitati, dove parcheggi in strada e hai un contatore da 3kw nel 95% delle abitazioni (è la mia situazione e di tutti i miei vicini nel raggio di 2km…). Passaggio all’EV? Nel 2100…. forse… ma non sarà un mio problema!
Ricaricando a 1000W dalle 23 alle 7 del mattino hai 8kWh con cui fai 50km. Salendo a 2000W (fattibilissimo in qualsiasi abitazione) ne hai 100 al giorno. 36500 all’anno. Se vi sembra impossibile non so che dirvi.
In tutti i condomìni c’è qualcuno che per conoscenze, capacità, arte oratoria, prepotenza o quant’altro riesce maggiormente ad imporsi sugli altri… quando verrà il suo momento per l’EV tutti i problemi spariranno.
Idem per gli amministratori che vivono in condominio.
Per quanto mi riguarda ho informato l’amministratore e rispettate le regole CPI ho installato la WB con linea ad hoc, per la tranquillità mia e di tutti.
Chi invece tutte le notti ricarica la sua ibrida non ha avuto la medesima accortezza.
Ma non risulta che l’amministratore abbia avuto nulla da dire, evidentemente nell’immaginario collettivo solo le EV sono pericolose.
Guarda, se un condomino fa un lavoro a proprie spese (rispettando la fruibilità detta parte comune) ne gode lui l’utilizzo. Nel momento in cui un qualunque altro condomino ne volesse usufruire è obbligato per legge a contribuire in quota parte alle spese sostenute. Io, se fossi in un amministratore di condominio mi muoverei per convincere i condomini a fare la predisposizione della linea (almeno delle canaline in grado di portare tutti i cavi necessari in ogni posto auto). Tanti prima o poi il lavoro dovrà essere fatto e oggi costerà meno che tra qualche anno.
Il condomino sta’ sicuro con un auto elettrica? Con gli incendi che possono provocare eviterei il parcheggio nel condominio.
Se volete essere ecologici fatevi un GPL!
Io sto avendo problemi perché il condominio sta rifacendo CPI e le macchine elettriche alzano di molto il carico incendio, quindi ci sarebbero dei lavori costosi per mettersi a norma. Risultato non li vuole fare nessuno e rischio di non poter mettere la vettura nel box auto.
Da dove viene l’informazione che la presenza di auto elettriche alzi il carico incendio di un edificio?
Il parcheggio sotterraneo del supermercato è per tutti o no?
Realizzare delle contropareti REI, e una vasca di raccolta acqua nel caso di intervento VVF, il tutto comporta anche che l impianto di riscaldamento che passa per i garage vada adattato.
Caricamento...
C’è andato pesante l’ingegnere!?
Caricamento...
Cambiate ingegnere.
A pensar bene, non sa fare il suo lavoro.
A pensar male, cerca di spremere più soldi dalle vostre tasche.
Pretendete lo studio su cui basa queste sue esternazioni.
Dal link qui sopra si legge: “Aggiornamento del CPI: L’installazione di una wallbox è considerata una “modifica non rilevante” ai fini antincendio, secondo le linee guida dei Vigili del Fuoco (Circolare 05/11/2018, n. 15000). Tuttavia, l’installatore deve rilasciare una Dichiarazione di Conformità (Di.Co.) e uno schema elettrico da allegare al CPI esistente. L’amministratore deve trasmettere questi documenti al tecnico responsabile del rinnovo del CPI.”
Caricamento...
Vengono dalle valutazioni di diversi esperti, compresi i periti assicurativi, che in questi casi provvedono ad alzare immediatamente i premi.
Tale differenza deve essere corrisposta per intero da chi fa la richiesta, se non vuole pagare l’assemblea boccia (giustamente) quasi sempre la richiesta
Ci dia una prova di quello che dice. A noi non risulta che i periti assicurativi alzino i premi. Del resto Le linee guida dei Vigili del Fuoco (https://www.vigilfuoco.it/sites/default/files/coordinated-text/COORD_C_05_11_2018_n_2_RICARICA_AUTO_ELETTRICHE.pdf) recitano all’articolo 1: “l’installazione di infrastrutture nuove realizzate secondo le indicazioni riportate nelle Linee guida allegate nonché l’installazione di infrastrutture poste in funzione prima della pubblicazione delle stesse Linee guida e realizzate secondo la regola dell’arte ed adeguate alle misure riportate nella sezione 5 di tali Linee guida è considerata una modifica non rilevante ai fini della sicurezza antincendio“
Aggiungerei, provando a spaccare il capello sulla questione, che se vogliamo inoltrarci nel sentiero scosceso della problematica per le auto elettriche, dovremmo infine farlo anche per quelle ibride (plug-in o meno), finendo probabilmente per scoprire un’amara verità.
Ora io non sono un’esperto né di cose da Vigili del Fuoco, né di questioni assicurative, ma sono abbastanza avvezzo alla questione della valutazione dei rischi a livello aziendale (il famoso DVR col quale deve fare i conti chi lavora nell’industria), e per chi non lo è dico soltanto sinteticamente che il rischio è calcolato secondo una tabella ma che possiamo semplificare come R = P x D, ovvero il prodotto tra la probabilità che un evento dannoso si verifichi e il potenziale danno che provoca. Se andiamo a vedere i dati (qualitativi, per carità) relativi alla probabilità di incendio avremo che le auto elettriche hanno la minore probabilità di incendio, seguite dalle termiche pure, mentre le ibride hanno la probabilità maggiore. Per quanto riguarda il danno probabilmente le plugin e le elettriche se la giocano (soprattutto per il fatto di avere una batteria di dimensioni più grandi e l’incendio potrebbe essere più difficoltoso da estinguere). La differenza sostanziale tra elettriche, ibride e termiche è che una volta estinto l’incendio di una termica la probabilità che si inneschi nuovamente è bassa mentre per le ibride ed elettriche soni necessari accorgimenti maggiori per evitare il reinnesco (uso di coperte o altri metodi fino al più estremo che è l’immersione in acqua).
In conclusione, anche tra i professionisti vedo un po’ troppa ansia e preoccupazione e lavorandoci insieme quotidianamente temo che il problema sia soprattutto di bias (anche i professionisti in media non sono esenti dall’elettrofobia dilagante) e di conseguenza dalla necessità di scaricare sui clienti oneri anche pesanti pur di evitare ogni tipo di grana e responsabilità.
Il problema come sempre è che bisogna studiare e capire bene le cose, altrimenti il rischio più grande sarà quello di costruire una centrale nuculare per accendere un’abat jour.
Al contrario una valutazione anche soltanto qualitativa è che il rischio R delle elettriche non dovrebbe essere sostanzialmente differente da quello delle termiche e ibride, con le ibride che potrebbero addirittura avere un rischio più elevato rispetto a quello delle elettriche (principalmente in virtù di una probabilità P maggiore).
In definitiva non mi stupisce affatto quello che dicono i VVF, ovvero che la sola predisposizione delle wallbox, che presuppone il ricovero di un’auto elettrica o plug-in, non costituisca un peggioramento sostanziale del rischio incendio.
Caricamento...
Grazie Leonardo. Riporto i dati statici raccolti dal Bureau of Transportation Statistics (BTS) e dal National Transportation Safety Board (NTSB): in media, si registrano solo 25 incendi per 100.000 auto elettriche, mentre per le auto a benzina il numero arriva a 1.529 e per le ibride a 3.474.
Caricamento...
Se (il condizionale è d’obbligo) il carico di incendio aumenta, il premio assicurativo aumenta di conseguenza.
Come detto sopra non è un problema insormontabile, è sufficiente che chi fa la richiesta si accolli per intero la differenza.
Caricamento...
Non serve il condizionale: il rischio incendio non aumenta. Fine della storia
Caricamento...
Carico di incendio, non è il rischio incendio.
Questo non è dovuto alla presenza di auto EV ma alla presenza di impianti elettrici con potenze considerevoli.
Sicuro di essere stato chiaro.
Capisco la delusione per la storia che sta finendo, le auguro buona pasqua.
Caricamento...
Potenze considerevoli, Ma di cosa parla? E poi, quale sarebbe la storia che sta finendo?
Caricamento...
Ma non scriviamo stupidaggini per favore, mi pare che lei stia cercando un modo per avere ragione a tutti i costi.
Lo so… Ero sarcastico e un po’ demotivato dalla poca lungimiranza e immane burocrazia del carrozzone italiano… Spero che 10 anni bastino per cambiare le cose; certamente i palazzi degli anni ’70 coi box larghi 1,80m e con canaline superstrette, tali rimarranno.
Io ho acquistato una BMW iX1 20 e abito in una delle 2 palazzine di 14 appartamenti con entrata indipendente e prima di acquistarla mi sono documentato su tutto quello che riguarda l’installazione della Wall box, aumento di potenza del mio contatore, norme varie per tenere e ricaricare l’auto in garage, mi sono fatto 2 conti e ho deciso di:
acquistare la macchina e non dare nessuna spiegazione né all’amministratore né ai condomini;
non ho comprato e installato la Wall box perché allo stato attuale non ne vale la pena a meno che non si ha un impianto fotovoltaico e anche qui ci sarebbe dei grossi problemi a farlo;
ho lasciato la potenza del contatore a 3 kW la spesa per alzare fino a 7 kW era un po’ troppo;
non ho fatto nessun cambiamento all’impianto elettrico mio e anche condominiale.
Alla fine di tutto si sono lamentati alcuni condomini e amministratore ma me ne sono fregato l’auto ce l’ho da 8 mesi e mi trovo benissimo la carico alla sera 2 o 3 volte alla settimana dipende dall’uso che si fa direttamente alle presa del garage dalla sera alla mattina quando la corrente costa di meno.
Pertanto non mi importa quello che gli altri dicono io ho pensato dove potevo risparmiare di più rispetto al gasolio e intanto si dà una mano all’ambiente.
Ciao Loris io ero come te , ho fatto fare una canalina nuova a mie spese di fianco alle altre canaline condominiali e piccola in cui passa solo il mio cavo e l’ho portata in garage e poi ho consegnato all’amministratore tutti i certificati che mi hanno rilasciato l’installatore che andranno allegati al CPI condominio , l’amministratore non può opporsi lo devi solo avvisare del lavoro e non devi chiedere autorizzazione all’assemblea condominiale perché è una canalina privata che va dal tuo contattore al garage di proprietà, l’importante è che non occupi tutto lo spazio a disposizione con la tua canalina x non arrecare danno a qualsiasi altro condomino che voglia fare lo stesso lavoro, tutto qui.
Dopo l’ennesima volta che lo scrivi, mi permetto di farti notare che l’abbiamo capito.
Davvero, non occorre che tu lo ripeta ancora, abbiamo veramente capito.
Tu non sei pronto per passare ad una EV.
Ora, possiamo passare oltre?
Grazie
mi ripeto la wallbox non e’ indispensabile a meno che tu non voglia caricare a 10 kwh in trifase tanto per fare un esempio , vale una linea dedicata con presa dedicata e carichi anche senza wallbox . di notte puoi farti un pieno ” di 25 Kw in 8 -10 ore ma quasi mai parti da zero con una elettrica, e’ facile che fai il pieno .
Errato, nelle autorimesse sottoposte a CPI è obbligatorio l’uso di una wallbox per la ricarica e vietati i caricabatterie mobili(tipo quelli in dotazione alle auto elettriche) usando una presa civile da 10A.
Benvenuti in Italia!!! Il Paese che pullula di micro centri storici abitati, dove parcheggi in strada e hai un contatore da 3kw nel 95% delle abitazioni (è la mia situazione e di tutti i miei vicini nel raggio di 2km…). Passaggio all’EV? Nel 2100…. forse… ma non sarà un mio problema!
Ricaricando a 1000W dalle 23 alle 7 del mattino hai 8kWh con cui fai 50km. Salendo a 2000W (fattibilissimo in qualsiasi abitazione) ne hai 100 al giorno. 36500 all’anno. Se vi sembra impossibile non so che dirvi.
Ciao Federico ma i contatori non sono nell’ atrio o al piano terra x legge
In tutti i condomìni c’è qualcuno che per conoscenze, capacità, arte oratoria, prepotenza o quant’altro riesce maggiormente ad imporsi sugli altri… quando verrà il suo momento per l’EV tutti i problemi spariranno.
Idem per gli amministratori che vivono in condominio.
Per quanto mi riguarda ho informato l’amministratore e rispettate le regole CPI ho installato la WB con linea ad hoc, per la tranquillità mia e di tutti.
Chi invece tutte le notti ricarica la sua ibrida non ha avuto la medesima accortezza.
Ma non risulta che l’amministratore abbia avuto nulla da dire, evidentemente nell’immaginario collettivo solo le EV sono pericolose.
“facendosi rimborsare pro quota da ogni nuovo condomino che volesse successivamente utilizzarla.”
Ok, questo rimborso è obbligatorio? Oppure è su base volontaria?
Nel senso: chi ha realizzato la prima canalina, può “esigere” il pagamento, oppure lo può semplicemente “chiedere”?
Guarda, se un condomino fa un lavoro a proprie spese (rispettando la fruibilità detta parte comune) ne gode lui l’utilizzo. Nel momento in cui un qualunque altro condomino ne volesse usufruire è obbligato per legge a contribuire in quota parte alle spese sostenute. Io, se fossi in un amministratore di condominio mi muoverei per convincere i condomini a fare la predisposizione della linea (almeno delle canaline in grado di portare tutti i cavi necessari in ogni posto auto). Tanti prima o poi il lavoro dovrà essere fatto e oggi costerà meno che tra qualche anno.
“Loris vorrei passare all’auto elettrica”
Eh?
Cioè, sintatticamente la frase non ha senso!
Il condomino sta’ sicuro con un auto elettrica? Con gli incendi che possono provocare eviterei il parcheggio nel condominio.
Se volete essere ecologici fatevi un GPL!
Hahahahahahaha questa è buona! Anzi, meglio una bella auto ad idrogeno!
Io sto avendo problemi perché il condominio sta rifacendo CPI e le macchine elettriche alzano di molto il carico incendio, quindi ci sarebbero dei lavori costosi per mettersi a norma. Risultato non li vuole fare nessuno e rischio di non poter mettere la vettura nel box auto.
Da dove viene l’informazione che la presenza di auto elettriche alzi il carico incendio di un edificio?
Il parcheggio sotterraneo del supermercato è per tutti o no?
Il problema è stato sollevato dall’ ingegnere che si occupa di redigere la cpi per i box auto presenti sotto un condominio.
Ma di quali lavori così costosi si tratta?
Realizzare delle contropareti REI, e una vasca di raccolta acqua nel caso di intervento VVF, il tutto comporta anche che l impianto di riscaldamento che passa per i garage vada adattato.
C’è andato pesante l’ingegnere!?
Cambiate ingegnere.
A pensar bene, non sa fare il suo lavoro.
A pensar male, cerca di spremere più soldi dalle vostre tasche.
Pretendete lo studio su cui basa queste sue esternazioni.
Spoiler; non c’è nessuno studio.
Infatti Stiamo valutando il da farsi.
Comunque dice che la richiesta è nata da VVF
Ultimamente ho avuto l’impressione che anche VVF abbiano dei “battitori liberi”.
Questa una prima “ricerca” fatta con Grok:
https://x.com/i/grok/share/9PdD1c5GPpCyY9StTpMcOzmol
Dal link qui sopra si legge: “Aggiornamento del CPI: L’installazione di una wallbox è considerata una “modifica non rilevante” ai fini antincendio, secondo le linee guida dei Vigili del Fuoco (Circolare 05/11/2018, n. 15000). Tuttavia, l’installatore deve rilasciare una Dichiarazione di Conformità (Di.Co.) e uno schema elettrico da allegare al CPI esistente. L’amministratore deve trasmettere questi documenti al tecnico responsabile del rinnovo del CPI.”
Vengono dalle valutazioni di diversi esperti, compresi i periti assicurativi, che in questi casi provvedono ad alzare immediatamente i premi.
Tale differenza deve essere corrisposta per intero da chi fa la richiesta, se non vuole pagare l’assemblea boccia (giustamente) quasi sempre la richiesta
Ci dia una prova di quello che dice. A noi non risulta che i periti assicurativi alzino i premi. Del resto Le linee guida dei Vigili del Fuoco (https://www.vigilfuoco.it/sites/default/files/coordinated-text/COORD_C_05_11_2018_n_2_RICARICA_AUTO_ELETTRICHE.pdf) recitano all’articolo 1: “l’installazione di infrastrutture nuove realizzate secondo le indicazioni riportate nelle Linee guida allegate nonché l’installazione di infrastrutture poste in funzione prima della pubblicazione delle stesse Linee guida e realizzate secondo la regola dell’arte ed adeguate alle misure riportate nella sezione 5 di tali Linee guida è considerata una modifica non rilevante ai fini della sicurezza antincendio“
Aggiungerei, provando a spaccare il capello sulla questione, che se vogliamo inoltrarci nel sentiero scosceso della problematica per le auto elettriche, dovremmo infine farlo anche per quelle ibride (plug-in o meno), finendo probabilmente per scoprire un’amara verità.
Ora io non sono un’esperto né di cose da Vigili del Fuoco, né di questioni assicurative, ma sono abbastanza avvezzo alla questione della valutazione dei rischi a livello aziendale (il famoso DVR col quale deve fare i conti chi lavora nell’industria), e per chi non lo è dico soltanto sinteticamente che il rischio è calcolato secondo una tabella ma che possiamo semplificare come R = P x D, ovvero il prodotto tra la probabilità che un evento dannoso si verifichi e il potenziale danno che provoca. Se andiamo a vedere i dati (qualitativi, per carità) relativi alla probabilità di incendio avremo che le auto elettriche hanno la minore probabilità di incendio, seguite dalle termiche pure, mentre le ibride hanno la probabilità maggiore. Per quanto riguarda il danno probabilmente le plugin e le elettriche se la giocano (soprattutto per il fatto di avere una batteria di dimensioni più grandi e l’incendio potrebbe essere più difficoltoso da estinguere). La differenza sostanziale tra elettriche, ibride e termiche è che una volta estinto l’incendio di una termica la probabilità che si inneschi nuovamente è bassa mentre per le ibride ed elettriche soni necessari accorgimenti maggiori per evitare il reinnesco (uso di coperte o altri metodi fino al più estremo che è l’immersione in acqua).
In conclusione, anche tra i professionisti vedo un po’ troppa ansia e preoccupazione e lavorandoci insieme quotidianamente temo che il problema sia soprattutto di bias (anche i professionisti in media non sono esenti dall’elettrofobia dilagante) e di conseguenza dalla necessità di scaricare sui clienti oneri anche pesanti pur di evitare ogni tipo di grana e responsabilità.
Il problema come sempre è che bisogna studiare e capire bene le cose, altrimenti il rischio più grande sarà quello di costruire una centrale nuculare per accendere un’abat jour.
Al contrario una valutazione anche soltanto qualitativa è che il rischio R delle elettriche non dovrebbe essere sostanzialmente differente da quello delle termiche e ibride, con le ibride che potrebbero addirittura avere un rischio più elevato rispetto a quello delle elettriche (principalmente in virtù di una probabilità P maggiore).
In definitiva non mi stupisce affatto quello che dicono i VVF, ovvero che la sola predisposizione delle wallbox, che presuppone il ricovero di un’auto elettrica o plug-in, non costituisca un peggioramento sostanziale del rischio incendio.
Grazie Leonardo. Riporto i dati statici raccolti dal Bureau of Transportation Statistics (BTS) e dal National Transportation Safety Board (NTSB): in media, si registrano solo 25 incendi per 100.000 auto elettriche, mentre per le auto a benzina il numero arriva a 1.529 e per le ibride a 3.474.
Se (il condizionale è d’obbligo) il carico di incendio aumenta, il premio assicurativo aumenta di conseguenza.
Come detto sopra non è un problema insormontabile, è sufficiente che chi fa la richiesta si accolli per intero la differenza.
Non serve il condizionale: il rischio incendio non aumenta. Fine della storia
Carico di incendio, non è il rischio incendio.
Questo non è dovuto alla presenza di auto EV ma alla presenza di impianti elettrici con potenze considerevoli.
Sicuro di essere stato chiaro.
Capisco la delusione per la storia che sta finendo, le auguro buona pasqua.
Potenze considerevoli, Ma di cosa parla? E poi, quale sarebbe la storia che sta finendo?
Ma non scriviamo stupidaggini per favore, mi pare che lei stia cercando un modo per avere ragione a tutti i costi.
https://x.com/i/grok/share/JM39yCIZjpDinMtXyJ5hPufau
Io non capisco gli altri proprietari. Possibile che nessuno, dico nessuno, sappia cosa accadrà tra meno di 10 anni?
che ti puoi tenere la termica comprata nel 2034 per altri 15 anni 🙂
Daniele intendeva dire che comprare benzina tra dieci anni è molto probabile che diventi economicamente molto impegnativo (tra le altre cose).
Lo so… Ero sarcastico e un po’ demotivato dalla poca lungimiranza e immane burocrazia del carrozzone italiano… Spero che 10 anni bastino per cambiare le cose; certamente i palazzi degli anni ’70 coi box larghi 1,80m e con canaline superstrette, tali rimarranno.
Io ho acquistato una BMW iX1 20 e abito in una delle 2 palazzine di 14 appartamenti con entrata indipendente e prima di acquistarla mi sono documentato su tutto quello che riguarda l’installazione della Wall box, aumento di potenza del mio contatore, norme varie per tenere e ricaricare l’auto in garage, mi sono fatto 2 conti e ho deciso di:
acquistare la macchina e non dare nessuna spiegazione né all’amministratore né ai condomini;
non ho comprato e installato la Wall box perché allo stato attuale non ne vale la pena a meno che non si ha un impianto fotovoltaico e anche qui ci sarebbe dei grossi problemi a farlo;
ho lasciato la potenza del contatore a 3 kW la spesa per alzare fino a 7 kW era un po’ troppo;
non ho fatto nessun cambiamento all’impianto elettrico mio e anche condominiale.
Alla fine di tutto si sono lamentati alcuni condomini e amministratore ma me ne sono fregato l’auto ce l’ho da 8 mesi e mi trovo benissimo la carico alla sera 2 o 3 volte alla settimana dipende dall’uso che si fa direttamente alle presa del garage dalla sera alla mattina quando la corrente costa di meno.
Pertanto non mi importa quello che gli altri dicono io ho pensato dove potevo risparmiare di più rispetto al gasolio e intanto si dà una mano all’ambiente.
Beato te che hai la presa nel box collegata al tuo contatore.
Io ce l’ho ma è condominiale e non regge nemmeno un asciugacapelli.
Puoi fregartene tranquillamente ,ma se dovesse succedere qualche contrattempo hai finito di vivere…..
Ciao Loris io ero come te , ho fatto fare una canalina nuova a mie spese di fianco alle altre canaline condominiali e piccola in cui passa solo il mio cavo e l’ho portata in garage e poi ho consegnato all’amministratore tutti i certificati che mi hanno rilasciato l’installatore che andranno allegati al CPI condominio , l’amministratore non può opporsi lo devi solo avvisare del lavoro e non devi chiedere autorizzazione all’assemblea condominiale perché è una canalina privata che va dal tuo contattore al garage di proprietà, l’importante è che non occupi tutto lo spazio a disposizione con la tua canalina x non arrecare danno a qualsiasi altro condomino che voglia fare lo stesso lavoro, tutto qui.
Ho il contatore 5 piani sopra al piano box, e poi devo andare di lato per almeno 20 metri, più altri 6 o 7 da dentro casa.
Non so se mi fanno mettere in facciata tutta questa canalina.
Dopo l’ennesima volta che lo scrivi, mi permetto di farti notare che l’abbiamo capito.
Davvero, non occorre che tu lo ripeta ancora, abbiamo veramente capito.
Tu non sei pronto per passare ad una EV.
Ora, possiamo passare oltre?
Grazie