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Volvo lavora di notte, con pale ed escavatori elettrici

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volvo escavatori e pale elettriche

Volvo punta sulle macchine da lavoro elettriche e prosegue con la conversione dei suoi veicoli (leggi qui). Nella sua campagna pubblicitaria, anche in italiano, punta sul lavoro notturno. Il plus dell’elettrico, secondo il marchio, è anche poter operare al calar del sole. “Fai il lavoro mentre la concorrenza dorme”. La sua offerta sono 5 veicoli a batteria.

Un grafico mostra la corsa alle emissioni zero della casa svedese: entro il 2025 le sue macchine compatte vedranno una gran crescita di mezzi decarbonizzati. Queste le tappe: “Il nostro obiettivo è raggiungere l‘azzeramento delle emissioni nette di gas serra della catena del valore entro il 2040, con riduzioni significative delle emissioni già nel 2030“.

5 modelli di mini escavatori e pale gommate

Abbiamo già scritto dei primi modelli di escavatori e pale gommate di Volvo, ma vediamo la gamma completa che comprende 5 macchine da lavoro.

L25 ELECTRIC

Pala gommata elettrica
La prima Pala gommata elettrica della Volvo

Una delle prime creature elettriche di Volvo che ha inaugurato una nuova gamma di pale gommate compatte ed elettriche. Interessanti le prestazioni annunciate: autonomia sopra le otto ore, ma attenzione come specificano da Volvo: dipende dal tipo di lavoro da condurre.

E la ricarica? Questi i tempi: con la carica veloce fino all’80% in meno di 1-2 ore;  con quella lenta si arriva a 12 ore. La batteria offre una capacità da 40 kWh.

 

L20 ELECTRIC

La L20, la più recente pala gommata elettrica della Volvo

Un gradino meno potente  è la pala L20 che offre una batteria da 33 kWh con motore da 32 kW di picco e 28 kW per il sistema idraulico ma viene indicata sempre un’autonomia superiore alle 8 ore e a disposizione come optional c’è anche una batteria da 40 kWh.

La L20 è l’ultima arrivata in casa Volgo ed è stata progettata per applicazioni con una capacità della benna di 0,8 m3 ed è indicata per operare negli spazi stretti.

ECR25 il mini escavatore compatto

mini escavatore elettrico Volvo
ECR 25 il mini escavatore a batteria della Volvo

Si tratta di una vecchia conoscenza, un prodotto già in catalogo in casa Volvo. L’escavatore da 2,5 tonnellate che ha subito una sorta di retrofit industriale: i motori tradizionali sono stati rottamati con quelli elettrici alimentati da una batteria.

L’autonomia, secondo Volvo, è di circa 4 ore utilizzando le applicazioni più comuni. La ricarica si conclude in 6 ore e quella fast in 1 ora. Con una ricarica fast si può completare un ciclo di lavoro.

Non era meglio un progetto tutto nuovo e pensato per l’elettrico? Alla Volvo pensano diversamente: “Prendi un concetto collaudato e poi aggiungi l’alimentazione elettrica a batteria, così avrai tutte le prestazioni di cui hai bisogno“. Il motore è da 18 kW e la batteria presenta una capacità da 20 kWh.

ECR 18

escavatore Volvo ECR 18
ECR 18 mini escavatore elettrico della Volvo

Un prodotto più recente, anche qui l’escavatore viene da un modello precedente con motore endotermico. Uno sviluppo: “Tutto il comprovato successo dell’ECR18 convenzionale e dell’ECR25 Electric, una macchina da 1,8 tonnellate“. L’autonomia indicata è sulle 4 ore grazie a una batteria con una capacità da 16 kWh.

EC 18

Grazie a una batteria con maggiore capacità – arriva a 20 kWh – EC 18 permette di avere un’autonomia un po’ maggiore e garantire  circa 5 ore di lavoro. Considerando che si hanno delle pause e un rabbocco durante il pranzo può coprire una giornata di lavoro.

mini escavatore elettrico Volvo
Completa la gamma elettrica i C18 Electric

Anche qui esiste una controparte diesel per rispettare una filosofia aziendale che punta sull’aggiornamento in chiave elettrica di veicoli già ampiamente testati.

Si tratta di 5 macchine da lavoro facilmente trasportabili che possono lavorare in spazi interni e in piccoli cantieri urbani dove si registra una minore tolleranza ai rumori e sempre di più una stretta sulle emissioni nocive. Per le macchine più grandi il percorso è tracciato ma c’è da attendere.

Per approfondire e conoscere tutti i dettagli tecnici rimandiamo al link aziendale dove è presente anche una comparazione con i marchi concorrenti.

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4 COMMENTI

    • Grazie Andrea per il contributo, certi lavori si possono fare solo di notte – pensiamo ad alcuni cantieri stradali, ma non solo – stesso discorso per lavori urgenti. E’ una opzione non si deve lavorare, per fortuna, solo di notte.

      Poi sulla mancanza di manodopera, con la pandemia c’è stata una fuga dal lavoro legato al mondo Horeca per occupazioni più stabili, con il fine settimana e le feste libere da impegni e anche più pagati. Si è registrata un’esplosione di lavoro nel mondo delle costruzioni grazie al superbonus ma nonostante tutto si tiene botta, come si dice in Emilia, e la manodopera si trova. Basta pagarla, naturalmente.

  1. Il settore dei mezzi da lavoro può essere un ottimo banco di prova per la transizione energetica perché per ovvie esigenze è sottoposto a stress test che il privato non fa. Perciò penso che dovrebbe essere incentivato esattamente quanto il settore privato.

    • Visto che ci sono finanziamenti per la transizione energetica su tutti i fronti perché non agevolare le imprese che intendono convertire i loro mezzi di lavoro

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