Alla Volvo CE ovvero Construction Equipment si punta all’elettrico senza se e senza ma. Hanno smesso di sviluppare i modelli diesel ed entro il 2030 vogliono arrivare al 35% della produzione in elettrico.
Il traguardo viene indicato dal Ceo Melker Jernberg proprio nei giorni in cui si consegnano ai clienti le prime macchine elettriche: escavatore, pala e anche l’autocarro Volvo FE Electric 6X2.
Il Ceo Melker Jernberg:”La corsa all’elettrico è divertente e gratificante”
In un settore dove le macchine elettriche sono rare come gli animali compresi nella lista rossa del WWF l’ottimismo del Ceo di un grande marchio globale come Volvo CE dà speranza a chi crede nella transizione. Melker Jernberg alla testata inglese Construction Technology ha detto: “Per poter essere dove vogliamo essere nel 2050, dobbiamo essere da qualche parte nel 2040. Ciò significa, secondo i nostri calcoli, che già il 20, 30, 35% di tutti i nostri veicoli e attrezzature dovrebbe essere elettrificato“. C’è lavoro da fare: “Il 35% dei nostri volumi è abbastanza, ma abbiamo bisogno di buoni volumi già dal 2027. Quindi fai semplicemente il calcolo e ti rendi conto che hai fretta. È una fretta divertente perché è tanto gratificante“. Barra dritta sull’elettrico.
Volvo CE: stop alle versioni diesel
Dal 2019 Volvo CE aveva annunciato la fine del diesel (leggi qui), e l’accelerazione sull’elettrico. Fino all’ambizioso traguardo: il 35% di mezzi elettrici entro i prossimi dieci anni. “Entro il 2030, più di un terzo delle macchine vendute da Volvo Group dovrà essere elettrico“, parole di Martin Lundstedt, Ceo di Volvo Group. Una corsa che vede impegnati diversi produttori su scala mondiale (leggi qui) e da cui si può certo tirar fuori Volvo CE: “Abbiamo una grande responsabilità vista la nostra impronta ecologica e anche l’opportunità di essere più sostenibili. Questa è una grande forza trainante per Volvo CE. Una parte di questo cambiamento sono, ovviamente, le macchine elettrificate“.
Elettrico ma anche idrogeno e intelligenza artificiale
Obiettivo sostenibilità. “Abbiamo ambizioni estremamente elevate, sia per Volvo CE che per il Gruppo Volvo“. Nel futuro dell’azienda secondo Jernberg: “L’energia elettrica è una parte del “potere alternativo” insieme ad altre opzioni come l’idrogeno e i combustibili sintetici“. Ma non è finita qui: la propulsione è una parte della nuova tecnologia “che include automazione, BIM (Building Information Modeling) e nuovi strumenti di mappatura e rilevamento come i droni“. C’è tanta intelligenza artificiale nel menù.
Per l’idrogeno Volvo CE collabora con Daimler
Jernberg ricorda che Volvo da fine 2019 ha creato una business unit separata per l’automazione: Volvo Autonomous Solutions. E poi avviato una joint venture con Daimler per lo sviluppo delle celle a combustibile. Si sta lavorando in questa direzione, anche se Jernberg riconosce che il settore è indietro e l’adeguamento alla nuova tecnologia “non è stata veloce“. Ma difende gli operatori del settore: “Non è vero che non amano l’innovazione: però quando si comprano macchine che devono durare a lungo e lavorare in condizioni difficili l’invetimento va pesato bene“.
Consegnate le prime macchine elettriche in Norvegia
Nel solco della sua comunicazione tradizionale l’azienda documenta la consegna dei mezzi ai suoi clienti. Dieci giorni fa è arrivato il turno dei mezzi elettrici: “I primi due clienti che al Bauma 2019 avevano ordinato il nuovo escavatore compatto Volvo ECR25 Electric e la pala gommata compatta Volvo L25 Electric. Siamo in Norvegia e le aziende destinatarie sono la K Baugerød Anlegg e la Veidekke“. Alle foto di ordinanza segue la spiegazione della destinazione delle macchine: “K Baugerød Anlegg prevede di impiegare il Volvo ECR25 Electric nel suo progetto di posa e cavi e condutture ad Oslo, mentre Veidekke utilizzerà per la prima volta il Volvo L25 Electric in un progetto per l’amministrazione norvegese delle strade pubbliche“.
I benefici? “Emissioni pari a zero, bassa rumorosità, meno vibrazioni e requisiti di manutenzione più semplici“. Infine sull’autonomia: “Si garantisce un turno di otto ore in applicazioni come il riassetto paesaggistico e i lavori sulle utenze“.
A Parigi l’autocarro FE Electric 6X2
Prima della consegna in Norvegia Volvo CE ha affidato ai clienti Eiffage, maggiore impresa edile francese, un autocarro Volvo FE Electric con gru elettrica e un escavatore compatto Volvo ECR25 Electric. Macchine elettriche che verranno utilizzate per la realizzazione del Grand Paris Express a Parigi. Si tratta di un sistema di trasporto rapido che amplierà la rete ferroviaria della capitale francese con 200 km di binari e 68 nuove stazioni, servendo 2 milioni di passeggeri al giorno. “Grazie ai bassi livelli di rumore e vibrazioni, e all‘assenza di gas di scarico, gli autocarri e i macchinari elettrici – sottolineano dall’azienda – sono ideali per soddisfare i regolamenti più rigorosi previsti per le aree urbane, in spazi limitati oppure per lavori specifici“. L’autocarro percorrerà circa 150 km al giorno.
Dobbiamo essere riconoscenti ai costruttori di mezzi di lavoro sia del edilizia che del agricoltura che aprono la via della transizione energetica
Il passagio al elettrico di questi mezzi sono molto eloquenti sia agli occhi del grande publico tenuto conto delle potenze in giocco sia agli adetti al lavoro per la flessibilita e reditivita dei mezzi