La Volkswagen ID.Every1 o più semplicemente ID.1 arriverà nel 2027, sarà lunga meno di 4 metri, avrà un’autonomia superiore ai 250 km e costerà 20.000 euro.
Svelata la ID.1, o ID.Every1. Volkswagen, anche nel nome, ha presentato un’auto “per tutti” e che fa un ulteriore passo nella nuova direzione del brand tedesco. La ID.1 ha infatti forme nuove, ma che non sono di rottura o troppo futuristiche. L’idea è quella di far confluire l’identità del marchio nell’elettrico. Le linee sono senza fronzoli e con quella sensazione di “senza tempo“ che ha caratterizzato diversi modelli VW, Golf in testa.
Design: stabilità, simpatia e elemento sorprendente
Le scelte di design poggiano su tre pilastri: stabilità, simpatia e quello che Volkswagen ha definito l’elemento sorprendente.
La stabilità è garantita (anche nella percezione) da ruote generose per un’auto compatta, 19 pollici, rese ancora più marcate da passa ruota davvero importanti. Anche il rapporto tra lunghezza, larghezza e altezza ribadisce la sensazione di quello che i designer chiamano “stance”. La ID1 misura infatti 388 cm di lunghezza, 182 di larghezza e 149 di altezza.
Per parlare di simpatia basta spostarsi all’anteriore con un frontale che sembra sorridere e i gruppi ottici che sono vivi, espressivi e strizzano l’occhio. Il sorriso è reso un po’ stravagante dalle luci diurne verticali e lo sguardo si anima nelle sequenze Welcome e Goodbye. Il logo illuminato, sia all’anteriore che al posteriore, resta l’elemento di continuità.
L’ingrediente segreto, l’elemento sorprendente, invece è il tettuccio che al centro si abbassa come nelle auto supersportive. Nella parte ribassata è stata integrata anche la luce di stop e il bordo d’uscita è sporgente per migliorare l’aerodinamica e di conseguenza anche l’autonomia.
L’abitacolo della Volkswagen ID.1
Scoprendo l’abitacolo si ha la sensazione di essere accolti in uno spazio sconosciuto, ma in qualche modo familiare. Merito delle superfici morbide, dei colori caldi e delle linee poco spigolose.
Le plastiche poi sono in gran parte realizzate con materiali riciclati. La plancia è dominata da un grande display centrale e sotto i controlli del clima e del volume. La maggior parte dei comandi sono infatti posizionati sul volate che è davvero pieno di tasti, circa una ventina, ma resta comunque molto pulito. Particolare la consolle centrale scorrevole che racchiude diversi vani porta oggetti ed è accessibile anche dal sedile passeggeri.
La piattaforma MEB per le “cittadine”
Gli interni della ID.1 sono piuttosto spaziosi se si considera che parliamo di un’auto di 3 metri e 90. Questo grazie alla piattaforma MEB su cui è realizzata, MEB che è nella versione con trazione anteriore, la stessa della ID2. Una piattaforma progettata per l’utilizzo principalmente urbano con una velocità massima di 130 km/h, motore 70 kW e autonomia superiore ai 250 chilometri.
Nel segmento delle cittadine VW arriva forse un po’ in ritardo rispetto ad alcune concorrenti, ma lo fa con la grande solidità e lo stile senza tempo del brand tedesco.
intanto leggo che in Cina la id.3 con batteria LFP costa 16000€ …va bene tutto ma dovrebbero darsi una regolata.
Comunicato stampa
Wolfsburg, 7 marzo 2025
Volkswagen annuncia la nuova piattaforma, specifica per l’aggiornamento software dei veicoli della serie ID senza che il cliente sia obbligato a recarsi in concessionaria.
Grazie infatti alla nuova piattaforma ID-OTA….
Non aggiunge molto, se non tanto fumo, alla pensionata troppo presto e-UP, che costava di listino praticamente uguale ed era sempre in offerta (a un giro di incentivi potevi pure portartela a casa a 6.900 €, qua in Lombardia).
Pronta tra 2 anni e la presentano ora con tanto di prezzo? Pensano davvero che ci siano tanti polli che aspettano e credono ancora alle promesse sui prezzi di VW? … e nel frattempo escono auto vere e probabilmente a prezzi inferiori (e caratteristiche almeno come autonomia migliori). Il lupo perde il pelo ma non il vizio, classica presunzione VAG, di chi pensa che basti lo stemma sul cofano per vendere. Sono ridicoli (e alla canna del gas).
Occasione mancata, ma strada giusta.
Peccato, l’auto sembra molto carina, ma un po’ troppo grande come auto da città e un po’ troppo poca autonomia come auto per spostamenti medi (250km WLTP sono 160 reali, in inverno).
Il prezzo è l’unica cosa davvero interessante, anche se non fa certo gridare al miracolo: quanto costerà con pompa di calore ed altri accessori?
ruote 19 e larghezza 182 a me sembrerebbero eccessive su una segmento sub-B,
almeno per le stradine italiane; e si nota l’abitabolo più stretto calato su una parte bassa della carrozzeria con carreggiate e passaruote più larghe, stile auto giocattolo sportivo come va di moda (R5 ha misure simili, ma VW credo avrà un passo leggermente più lungo più favorevol), ma è un’utilitaria, dove sprecare spazio sarebbe un peccato
probabile avranno usato piattaforma MEB (che ha queste dimensioni, specie la batteria modulare MEB e le sospensioni sono un po’ larghe) quasi senza quasi fare adattamenti per stringerla un minimo in larghezza, e il marketing la presenta come se fosse una scelta stilistica 🙂
rimane l’occazione per rifare aggiurnata la E-up 3,6 metri x 1,65 metri, vera segmento A, VW facciamo con calma nel 2047 ?
“ruote 19 e larghezza 182 a me sembrerebbero eccessive su una segmento sub-B…”
Stavo per scrivere le stesse osservazioni: 5 TWh di applausi!
E aggiungo l’ulteriore considerazione che più è piccola la batteria, più diventa fondamentale che la ricarica in DC possa avvenire velocemente (personalmente ritengo almeno in un rapporto 3C con la batteria) per compensare, durante i viaggi appena più che fuori porta, la necessità di ricaricare più spesso. Invece vedo purtroppo che praticamente tutti i costruttori applicano l’equazione batteria piccola = macchina ‘economica’ (si fa per dire…) = ricarica in DC che, se va grassa, è a 2C.
Sarebbe come se nella Panda, dato che è una macchinetta ‘economica’ (sempre tra virgolette), montassero un tubo fra bocchettone e serbatoio PIÙ STRETTO di auto più costose, rallentando e aumentando apposta il tempo per fare rifornimento!
Davvero non si comprende il senso di una simile larghezza e di ruote così grandi che riducono l’autonomia e il comfort, rendono costoso il cambio dei pneumatici e li rendono probabilmente non catenabili.
Mi lasciano molto perplesse le risposte del designer intervistato nel video, tutto intento a osservazioni estetiche ma senza citare nessuno aspetto di usabilità, tanto più importante in un’auto cittadina. Magari l’intervistatore di Vaielettrico qualche domanda in questo senso avrebbe potuto farla…
Caratteristiche di autonomia piuttosto deludenti… 250km WLTP sono meno di 170km reali. Batteria quindi molto piccola LFP sui 30 kWh, che in due anni avrà un costo ben sotto i 2000 euro? L’auto sarebbe prezzata il giusto sui 15.000 euro, non 20. Al prezzo più alto dovrebbe stare il taglio maggiorato ad almeno 400km WLTP / 260 km reali.
250km WLPT sono 170 in inverno e 330 in estate, 150Km in autostrada a 130km/h e 320 in città/extraurbano, ….. quindi reali non sono 170km ma molti di più, in genere chi scrive così non ha una BEV.
I 330km di media da 250km WLTP che tu suggerisci mi pare decisamente improbabile su percorso misto, forse possibile tentando un record a 60 km/h fissi o meno. Avendo guidato per migliaia di km Tesla Model 3 e Polestar 2, entrambe mi fanno una frazione media marcatamente simile rispetto al loro valore WLTP, sempre attorno ai due terzi. Model 3 sta sui 430 km da 628 dichiarati, Polestar 2 meno di 360 su 551.
Con la mia BEV, 270 WLTP, poco meno di 100km tra andata e ritorno, temperatura media andata del viaggio -3C°, 40 km superstrada 90kmh, i restanti km misto strada extraurbano/ montagna , partenza 250 MT slm arrivo 1100 MT slm, riscaldamento a 20 C° , consumo 45% della batteria.
Ottimi consumi, anche perchè al ritorno probabilmente consumi meno del 5% di batteria, vista la notevole discesa dall’alta quota. Comunque, anche d’estate dubito si possa fare di più dell’autonomia media omologata WLTP.
Mia esperienza montana recente con Polestar 2, su meno di 30km in salita di 1400 m di quota, fino al 25% di batteria consumata con temperature attorno allo zero. In rientro, consumi negativi attorno al 4%. Quindi A/R circa 21% di batteria (16kWh) su meno di 60km (con guida piuttosto allegra). La Tesla Model 3 faceva parecchio meglio.
In estate, 135 km andata 250 mt slm arrivo 1600 slm, 65 km a 80km/h , 30km 70kmh il resto strada di montagna, ritorno avanzato il 20% di batteria, in città i consumi sono sugli 8 kWh/100 km quindi il WLPT si supera tranquillamente nella stagione favorevole.
A partire da 20000 vuol dire che accessoriata con una batteria decente ne costa almeno 250000….in piu esce tra 2 anni ove si spera che tesla e cinesi riescano a far meglio di 250/300 km di autonomia….
toyota presenta ev 2027
vw presenta ev 2027
bmw presenta ev 2027
nuove chimiche in arrivo ?
il taglio minimo per la massa europea deve coprire una percorrenza settimanale da 300 km
in modo da far rientrare la percorrenza media del cittadino europeo ,35 km al giorno
più le fluttuazioni stagionali di delle EV e il degrado decennale
insomma il taglio giusto per un utente medio che non carica a casa deve essere di almeno 50 kwh
in modo di poter ricaricare a una DC fino a 30-50 kw il sabato o la domenica al centro commerciale o al supermercato in un’ora tranquillamente
servono auto semplici e una rete di ricarica semplice e poco costosa
my 2 cent
Sicuramente molto più bella di id3 e id4 che sono inguardabili
Per di più con ruote così grandi,… In tutto questo vedo molta… inerzia (anche in senso figurato)
Bah, non ci vedo molto senso fare un annuncio adesso per un’auto che si pensa di produrre fra 2 anni. Tanto per far parlare, per tenere vivo in qualche modo il modo marchio VW, per tenere forse il lumicino ancora acceso sull’elettrico?
Ci spieghino quelli della VW semmai invece perchè fra 2 anni e non quest’anno o il prossimo anno. I veri motivi.
Stanno forse aspettando le batterie allo stato semisolido con costi minori e più densità?
In questi 2 anni è probabile che i cinesi inizino ad insediarsi nel territorio europeo con aziende pseudo produttrici di auto elettriche, del tipo DR.
Potrebbe essere troppo tardi pensare al 2027
ci sono aziende che sono scomparse per via dell’annuncite, ocio vw..
che senso ha annunciare un prodotto che forse arriverà tra 2 anni?
5 anni fa c’era la e-up, circa 22.000 euro 270 km di autonomia, tra due anni , quindi 7 anni dopo mi tirano fuori un’auto con addirittura meno autonomia, una presa in giro non ci sono altre parole se no verrei censurato…
“Nel segmento delle cittadine VW arriva forse un po’ in ritardo”
Veramente era arrivata prima di (quasi) tutti con la e-Up!, che specie nella versione da 40kwh era quasi perfetta per il suo segmento, e offerta a un prezzo ottimo. Non ho mai capito perché non l’hanno tenuta a catalogo intanto che sviluppavano le ID. da città.
Ci mettiamo molto comodi e aspettiamo il 2027 continuando ad andare a scoppio?
Se arriva nel 2027 con queste caratteristiche avrà “solo” 3 anni di ritardo. Nel 2027 da un’auto di quel segmento mi aspetto o autonomia molto maggiore o prezzo molto minore.
Troppo tardi quando arriverà, vecchia in tutto, solo per gli amanti del marchio e della sua estetica. Nel 2027 ci sarà molta più scelta di adesso. Gi Automaker Europei, i loro dirigenti, non pensano al futuro dell’azienda, non ne hanno motivo.
Vista così sembra l’ennesimo concept più che un prodotto di preserie. Tanti costruttori sono riusciti ad arrivare al 2025 con una proposta nella fascia bassa.
Non ho ancora capito come un gruppo grande come una montagna non sia ancora stato in grado di partorire un topolino come può essere una citycar.