Voleva una Zoe o una Twingo Z.E. a noleggio: la risposta è sconcertante. Ed è uno dei tanti racconti di quanto sia ancora complicata la via all’elettrico. Ecco il racconto che ci ha inviato Ruben Comitini, un nostro lettore.
Voleva una Zoe o…/ Risposta: “Fuori produzione”
“Scrivo per testimoniare le difficoltà che si devono affrontare volendo acquistare o noleggiare un’auto elettrica. Più volte abbiamo sperimentato come nei concessionari gli addetti non abbiano né le conoscenze minime per spiegare e pubblicizzare le loro vetture elettriche. Né la volontà di farlo. Ma oggi ci è capitato un caso quantomeno particolare. In famiglia siamo proprietari di una Tesla Model 3 Long Range, e abbiamo convinto il nonno ad acquistare anche lui un’utilitaria elettrica per i suoi brevi spostamenti.

Lui ha deciso di scegliere la formula del noleggio a lungo termine, che aveva già sfruttato per la precedente auto, una Yaris Hybrid). Ha richiesto i preventivi ad alcuni noleggiatori per le auto che avevamo individuato, ossia la Renault Zoe e la Twingo elettrica. La cosa sconvolgente è stata la risposta della società Rent&Drive: non è possibile avere né la Zoe né la Twingo in quanto sono modelli fuori produzione. Ma ovviamente non solo sono entrambi in produzione, ma la Twingo è regolarmente presente nel loro sito!“.
— Leggi anche: vendere auto elettriche, tra infortuni e maldicenze —
Comprare elettrico è difficile, ti dissuadono sempre
“Il punto è“, prosegue la lettera, “che in famiglia abbiamo avuto molte auto in noleggio a lungo termine presso diversi noleggiatori. E per le auto termiche, di qualsiasi modello o marchio, nessuno ha mai risposto in questo modo netto, quasi come se volessero farci evitare l’acquisto di quelle auto… In realtà questi episodi sembrerebbero normali disguidi, ma ogni volta che si cerca di comprare un’auto elettrica (eccetto Tesla) si incontrano sistematicamente difficoltà!

Una persona poco esperta di auto elettriche o poco appassionata, come mio nonno (che però può contare sul nostro aiuto, per fortuna), davanti a una simile risposta seguirebbe il consiglio finale della mail. Contatterebbe il noleggio per chiedere altre offerte, e dubito che le prime proposte sarebbero di elettriche… Allego uno screenshot della risposta del noleggio e uno della loro offerta attuale sempre sul loro sito per la Twingo elettrica. Complimenti per il sito, sempre utile e interessante!“. Ruben Comitini

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giusto sono daccordo. Al momento non è possibile forzare i clienti solo perché l’ auto è “verde” . bisogna vedere le varie situazioni. Come è stato scritto prima e non da me, con le colonnine e i relativi prezzi, anche la convenienza è dubbia, altre al prezzo di acquisto che incentivi o no e sempre più del doppio del relativo modello a benzina.
Lavoro e vendo auto in una concessionaria da 30 anni. E purtroppo leggo su questo forum molte inesatte forse perché sono per sentito dire. La nostra concessionaria ha 15 auto elettriche di cortesia gratuite per i clienti dell’assistenza., 4 per il test drive, 2 tecnici dedicati al mondo elettrico, 2 venditori su 8 specializzati sull’elettrico. Credo che vi sia chiaro che gli investimenti siano stati fatti guardando il futuro e vi assicuro che sono tante le realtà come la nostra.
Il consulente fa domande cerca di capire le esigenze del cliente, il cliente deve rispondere e capire se l’auto è adatto al suo utilizzo. Per vendere un auto elettrica non bisogna essere ingegneri basta essere chiari: hai unposto di ricarica? Se sì meglio così spendi meno se no devi fare un contratto per colonnine. Autonomia inverno – 25% che in estate, bollo non paghi, manutenzione ridotta, per il resto è una normale auto con il cambio automatico. Qual’e la vostra difficoltà?
Una vendita persa e un cliente insoddisfatto in un unico colpo non sono un problema?
Bè inesattezze o meno questa è la sua opinione. Se le “recensioni” di chi va in concessionario e si lamenta in modo importante un motivo ci sarà mica sono tutti matti (includendo anche una parte di clienti che avrà le idee un po’ confuse). Siamo onesti che la realtà è quella che sia ed i concessionari dovrebbero cambiare un po’ modo di ragionare come per il resto che l’auto elettrica è ormai per la gran parte delle persone ovviamente con diversi punti critici (esempio vedi rete di ricarica ed autonomia superiore per chi fa molti km al giorno) che devono ancora migliorare molto.
Ragazzi, vedo che qui si fa una guerra di religione tra chi è pro e chi è contro l’auto elettrica.
A me questo non interessa, il problema vero è un altro: io non ho garage né altro ricovero notturno, devo lasciare la macchina in strada. Qualcuno mi spiega come posso pensare di comprarmi un’auto elettrica se qualcuno non mi mette le colonnine di sotto casa? Come ricarico la macchina?
E come me ci sono milioni di altre persone che non possono comprarsi un’elettrica per lo stesso motivo, ergo al massimo posso andare di ibrido. Quindi finché non si risolverà questo problema, le auto elettriche saranno sempre una percentuale minima delle vendite complessive: nei prossimi anni aumenteranno, certo, ma sempre in maniera limitata rispetto al totale finché non si risolverà questo problema.
Veramente Max questo argomento si è discusso molte volte e ancora lo discuteremo, almeno fino a quando non ci saranno colonnine a sufficienza per soddisfare.tutte le esigenze.
Direi assolutamente no, nello specifico stimo aiutando diverse aziende nella cosiddetta elettrificazione inserendo auto e posizionando colonnine di ricarica nelle loro strutture ( nelle nostre carlist sono sempre presenti modelli elettrici ). Se vorrete fare due chiacchiere sarà un’onore poter dare il nostro punto di vista e perché no il nostro piccolo contributo su questa evoluzione. Molta gente parla per sentito dire, noi abbiamo numeri, dati e riscontri veri su questo mondo acquisiti sul campo. Buona giornata
Buongiorno, intanto grazie della possibilità di poter replicare. Il tema a questo punto secondo me è un altro: può essere sì che una nostra commerciale abbia sbagliato a rispondere al signor Roberto, un errore di comunicazione in quanto in quel momento i modelli richiesti non erano presenti nel nostro quotatore per aggiornamento listini, semplicemente la persona anziché dire che non erano al momento quotabili ha detto che non erano in produzione ( è comunque stata offerta una Renault Zoe presente nei nostri stock ).Ma il vero tema è un altro e mi piacerebbe a questo punto scrivere il mio di articolo ed inviarlo alle testate giornalistiche principali; noi diamo da lavorare a giovani e con il massimo della nostra esperienza, impegno e passione li formiamo per dargli un lavoro e metterli sul mercato in un momento comunque difficile come quello attuale dovuto alla pandemia in corso. Ma non dovevamo uscirne tutti più buoni da questa situazione? A quanto pare no, la vecchia storia si ripete sempre, è molto più facile puntare il dito contro le persone che semplicemente rispondere alla e-mail e dire: “guardi che non è così probabilmente lei si è sbagliata” continuando la trattativa. Ebbene sì le persone per diventare bravi devono imparare e per imparare devono fare pratica, ma un briciolo di umanità e di sostegno verso le altre persone non può esistere? Capisco una persona che fa un errore in malafede, ma non è questo il caso: qui stiamo parlando di una auto elettrica e di un banale errore, dall’articolo sembra quasi che il futuro del mercato delle auto elettriche sia a rischio o in pericolo a causa della nostra distrazione. Ci tengo anche a farvi sapere che il numero delle auto elettriche noleggiate dalla nostra agenzia è superiore a molte altre. Parliamo ora di giornalismo, ma i giornalisti non sarebbero tenuti a controllare le fonti e verificare tutti i dati e punti di vista prima di fare azioni che potrebbero infamare altre persone ? Oppure la notizia è la cosa più importante?
Con questa risposta non voglio innescare una polemica o altro, abbiamo tutti cose più importanti da fare, è semplicemente un punto di vista, il mio, e magari uno spunto di riflessione. Grazie e un caro saluto a tutti, Davide Calloni.
Grazie della riflessione: Le assicuro che noi non volevamo infangare nessuno e nella risposta alla lettera abbiamo scritto chiaramente di essere ben disponibili ad ospitare una replica da parte della vostra società. A noi interessa il tema sul come vengono proposte in genere le auto elettriche: raccogliamo molte segnalazioni critiche, soprattutto sui dealer delle Case auto, e su questo abbiamo aperto una riflessione. Poi ci fa piacere sapere che voi ne noleggiate tante di elettriche e, soprattutto, che assumete e formate molti giovani. Siamo certi che non sarà questo piccolo disguido a farvi cambiare rotta.
C è un grosso problema del quale in Europa non si parla ancora: il campo elettromagnetico a pochi cm dai genitali: ci si preoccupava della pericolosità del cellulare ma qui siamo su livelli di molto superiori…
Mi chiedevo come mai su questo sito non fosse ancora spuntata la fake news dei campi elettromagnetici. Eccoci accontentati.
Lei si preoccupa dei campi magnetici, sicuramente importanti, generati da elettronica di gestione e motori da 200-400kW di potenza.
Ha mai pensato di sollevare la stessa questione sui TRENI? sa, una locomotiva, generalmente ha potenze nell’ordine dei MW, solitamente tra i 6 e gli 8MW. Parliamo di MILIONI, non di migliaia.
Uno motore elettrico é dentro una gabbia di Faraday. Idem inverter e convertire.. inoltre le certificazioni EMI per l’elettronica garantiscono che non vi siano emissioni di campi elettromagnetici.
Torneremo alle cyclecar degli anni 10 e 20 del ‘900
Anche a me è capitato di sentirmi dire “FUORI PRODUZIONE” sia da WV che da Skoda.
Salve non ho letto tutti i commenti, ma mi permetto di dire la mia , in quanto tecnico Automotive da circa 30 anni faccio presente a chi non lo sapesse che le normative vigenti obbligano chi opera su veicoli con impianti ad alta tensione ad essere certificato ed a rispettare tutti gli obblighi di legge in merito ad attrezzature spazi e procedure operative.
Investimenti non alla portata di tutti , che creano astio nei confronti dell elettrico.
P.s.
Parlo da tecnico certificato ad operare su veicoli elettrici.
Guardando al percorso di innovazione tecnologica e di penetrazione di mercato, si potrebbe fare un’analogia tra i cellulari e le automobili elettriche, in effetti spesso citata. E aggiungerei che non siamo più ai cellulari grandi come un borsello e pesanti qualche chilogrammo, ma ben più avanti, per fortuna. È ovvio, comunque, che non siamo nemmeno agli smartphone 5G, e quindi darei per scontato che ci siano ampi margini di miglioramento e che l’acquisto di un BEV non sia consigliabile per tutti. E nemmeno possibile, evidentemente. In questo contesto mi sembra altrettanto evidente che un sito che si chiama “vaielettrico” si posizioni in modo chiaro e si accolli la nobile funzione di supportare chi decida di abbracciare questa scelta e quindi proponga articoli, aggiornamenti, stimoli dibattiti costruttivi per, come si dice, “darsi una mano a vicenda”, in un momento in cui si stanno accelerando dei cambiamenti importanti, peraltro; cosa che fa in maniera, a mio avviso, ineccepibile. Detto questo, non finisce di stupirmi la notevole quantità di interventi di persone che percepiscono come una minaccia questa “pericolosissima” avanzata delle motorizzazioni elettriche e che si propongono come fine di osteggiarla e denigrarla in tutti i modi possibili. In certi casi cercando improbabili sponde scientifiche in altrettanto improbabili studi scientifici, in altri con metodiche più terra terra, se non stupidamente e inutilmente offensive. A parte che, estremizzando la questione, se io volessi accendere il camino con i miei soldi, sarebbero fatti miei, ma questa gente non ha proprio niente di meglio da fare, una vita così insulsa e vuota, che il semplice venire a fare un po’ di rumore su questo sito riesce a dare un po’ di soddisfazione? Per fortuna che, in risposta a quest’esperienza raccontata dalla redazione, sono venuti fuori anche dei commenti interessanti ed utili, come quelli, ad esempio, che hanno segnalato delle aziende in grado di dare risposta al quesito posto. Certo che bisogna un po’ cercare nel mucchio, almeno finché questi “nobili paladini” non trovino qualche attività più efficace nel far sentire meno il peso e lo squallore della loro esistenza o, ancor meglio, decidano finalmente di riprendere in mano il loro destino e investano piuttosto in una più sana ricerca del proprio equilibrio personale e della propria realizzazione. Nel frattempo, temo che non si possa far altro che armarsi di un po’ di pazienza e sforzarsi di non cadere nel tranello del dibattito distruttivo…
Grazie per aver pubblicato la mia lettera! Da questi commenti si capisce che allora non sono l’unico ad aver riscontrato cose strane nella vendita/noleggio di EV… Poi ovviamente alcuni venditori corretti e preparati ci sono, ma non sono molti, purtroppo.
che vuole dire? qui tante idee e ben confuse….
Non ho il piacere di discutere con lei.
non lo dico io lo dico o i giornali specializzati…quello che dice lei chi lo dice? oppure complotta anche quattroruote?
Quattroruote è una pena, denigrano Elon Musk senza motivo.
beh allora…si leggono solo i giornali, specie quelli specializzati solo se dicono bene di Musck?
Accidenti, lei si informa in modo imparziale e tecnico! Complimenti.
Dico purtroppo questo è un altro esempio del “settarismo” e mancanza di imparzialità quando si parla di auto elettriche.
Bisognerebbe capire fin da subito se siamo più “settaristi” noi elettrici o chi rilancia studi scientificamente improponibili pur di dimostrare che un motore endotermico inquina meno di uno elettrico. Sono anni/mesi che le auto elettriche sono sotto attacco: dagli incendi, alle batterie, alle polveri degli pneumatici e dei freni (!), alle terre rare (tra l’altro non utilizzate nelle batterie al litio). Direi che il vero e unico settarismo è quello figlio dell’idea che se le auto sono andate a benzina e diesel per 100 anni e che lo faranno anche tra altri 100 anni. QR è un prodotto editoriale come un altro, di certo non è mai piaciuto nei forum degli ibridisti e ora non piace agli elettrici, probabilmente anche perché non è mai stato particolarmente amichevole con un certo tipo di innovazioni. Segue insomma precise linee editoriali, ma per fortuna non si possono ancora obbligare i lettori a fare gli abbonamenti quindi se piace avranno tanti lettori e se non piace ne avranno di meno. Oltre non voglio dire perché non nascondo che non mi piace la loro linea editoriale (da un bel po’ di tempo a questa parte) e finirei per essere ulteriormente additato come “settarista” quando i motivi sono per la verità altri.
la model 3 che costa poco ? io non li ho 50000 euro! il mio diesel 1600 che fa 180 reali l ho pagato 18000 euro…mica compro una mercedes!
Non so quale sia il suo diesel, ma non credo che sia di una categoria lontanamente paragonabile a Model 3. Via, faccia paragoni più credibili
dichiarazioni da complottisti e no vax…ci viole fantasia….
alla Seat si sono resi disponibili ma per adesso solo discorsi…
Ah bè l’ha detto lei sono più tranquillo.
Poi quando non sapete cosa dire la buttate sempre nel caos (poveri d’idee) che fra l’altro conferma quanto detto e voglio precisare dato che parlate sempre per dar fiato o perder tempo a scrivere in Italia le prime auto vendute sono di segmento “compatto” se si vendessero panda completamente elettriche il ricambio sarebbe molto più veloce quindi siete voi i negazionisti di cose logiche ed ovvie anche perchè l’italiano medio spende poco sull’auto ma vabbè voi siete “illuminati” alla rovescia però 😀 😀 😀
Volevo ricordare le perplessità sull’elettrico di Aiko Toyoda Ceo e n.1 di Toyota e n.1 costruttore al mondo. Mica io…o il venditore di turno
Perchè tutto quello che dicono i ceo sono il vangelo?? Proprio pochi giorni fa De Meo ceo di renault ha detto che rinuncia alla twingo perchè per svilupparla costa troppo secondo te è vero?? Infatti poco dopo dalla seat si sono resi disponibili a continuare a farlo nel segmento A il motivo sarebbe che non ci si guadagna perchè i costi per svilupparle sono troppo alti?? O perchè sanno che con le citycar la gran parte delle persone potrebbe passare molto più velocemente all’elettrico al contrario delle auto del segmento medio grande??!! Dai su discutiamo di cose serie. Allora io sono il ceo di vw e dico che le auto stanno volando voi ci credete solo perchè amministro uno delle più grandi aziende? Ogni dichiarazione e notizia deve essere corredata di ragionamenti riscontrabili e con la logica non si delega niente e nessuno solo per il titolo od esperienza!
A Troyoda interessano solo i profitti della sua azienda, ma prima di tutto i suoi.
Del resto non gliene frega un belin.
ognuno vende quello che vuole, almeno per le cose legali da vendere, se qualcuno vuole una cosa se la cerchi e basta. Ma che problemi avete?
p.s. pensate a quanto vi valuteranni la vostra Id XX fra 4 anni quando saranno uscite favolose batterie al nitrato di supercazzola !
Pensi quel giono quanto varrà il suo diesel
la metà della sua elettrica, ma io l”ho pagato un quarto!
Mi citi una sola auto elettrica che costa quattro volte un diesel di pari livello
Piuttosto abbiamo le Model 3 che costano meno delle rispettive concorrenti, anche senza incentivi.
in Toscana: lancia y contro Leaf
se y e Leaf sono di pari livello, a questo punto possiamo anche dire che salvini e renzi sono persone serie.
Non mi pare il caso di metterla in politica. L’assurdità del confronto fra due modelli di auto così diversi balza agli occhi di chiunque se ne intenda un tantino.
sono di pari classe pari dimensioni , qui non si tratta di differenze soggettive si parla di classe dimensionale delle auto. In questo sito purtroppo si parla principalmente di VW, Tesla e in genere auto straniere. certo di italiane non ce ne sono molte ma non ho mai sentito parlare di Fiat 500 elettrica, che si compra senza tanti problemi di reperibilità, costa poco ed ha performance migliori delle piccole Renualt. Ma le altre sono più fighe!
Pietro, perchè lei scrive senza leggere? Su Fiat 500 elettrica abbiamo scritto una ventina di articoli solo l’anno scorso.
Vaielettrico posta sempre delle “chicche” interessanti ed istruttive, grazie! Sembrerò noioso, ma non basta avere una colonnina in officina per essere “preparati” alle BEV: serve altro ed una “visione” che oggi non vedo.
Per un’azienda Svizzera ho intervistato migliaia di Lead interessati alle BEV ed alcuni clienti che le guidano da tempo. Dalle risposte del MERCATO REALE emerge che questi utenti hanno un Customer Journey DI-VER-SIS-SI-MO ed esigenze specifiche. Che pochi dealer e pochi noleggiatori conoscono, ed (a mio avvivo) neppure alcuni manager all’interno delle case costruttrici!
❓esistono venditori formati che capiscono le ansie, le paure le necessità di chi vuole elettro-mobilità?
❓il BDC è correttamente addestrato per gestire questi Clienti “speciali”?
❓ci sono i ponti sollevatori “specifici” per le BEV?
❓c’è il forno da carrozziere idoneo alle BEV? (le batterie non si possono mettere nel forno…);
❓ci sono normative da parte delle Istituzioni per competenze, formazione, cerificazione dei meccanici che opereranno con l’alta tensione?
❓etc.
Se poi aggiungiamo che i dealer sono tornati ad avere i piazzali STRAPIENI di auto “tradizionali” che invecchiano, si svalutano e costano… 1+1=2!
Effettivamente del discorso carrozzeria non mi ero mai posto il problema.
A volte trovo l’auto “bozzata” e la porto dal carrozziere di fiducia, ma se avessi un BEV? Dovrei andare in casa madre?
Attualmente ho uno Sportage 2018 Ecodynamics 1.7 diesel 141cv pagata 27.500€, faccio circa 20000km/anno. Molto raramente faccio più di 200km/giorno.
Ho il box con la presa, ma l’elettricità dei box la paga tutto il condominio.
Se prendessi un veicolo elettrico dovrei fare portare un’utenza elettrica indipendente che non so nemmeno quanto costerebbe, con contatore separato (quindi 2 contatori, uno per casa ed uno per il box)… ma che bordello sarebbe?
Tra 5 anni la devo cambiare perché abito a Milano, magari in quel momento autonomie e velocità di ricarica saranno comparabili.
Le società di noleggio, a fine contratto, temono di trovarsi sul groppone delle auto elettriche usate la cui tenuta del valore è ancora incerta e sicuramente critica per tanti fattori.
Ho letto molti commenti rivolti alle concessionarie, ma qui le concessionarie non c’entrano.
Buongiorno. Volevo alcune info per quanto riguarda l’elettrico: calcolando che io per andare a lavorare percorro circa 250km al giorno tra andata e ritorno, per circa 15/20 giorni al mese, volevo sapere se, in una situazione come questa, è invalidante la durata di vita delle batterie, che mi sembra di capire abbiano una vita di circa 200k km, con un costo di sostituzione elevato. Poi non si parla mai di costi di manutenzione, i classici tagliandi, visto i km che annualmente faccio.
Buongiorno Antonio, lei percorre 250 km al giorno spesso e volentieri.
Più che del degrado delle batterie e dei costi di manutenzione (dove andrebbe a risparmiare rispetto a una termica) penso dovrebbe preoccuparsi di valutare un’autonomia wltp compatibile con percorrenze, disponibilità e potenza dei punti di ricarica a casa, nei pressi della sede di lavoro e lungo il tragitto. Quindi capire quanti km può ricaricare nei tempi in cui l’auto sarebbe ferma.
Questo in genere é molto semplice e non stravolge la vita di chi percorre fino a 70-80 km al giorno di media (a molti anzi la migliorerebbe). Nel sito troverà molti articoli che riportano di esperienze di automobilisti che sono riusciti a trovare soddisfazione e praticità con elettriche anche con percorrenze medie elevate e che dal degrado delle batterie non hanno avuto mai noie. Leggerli la aiuterebbe a capire se l’auto elettrica può andare bene per lei.
Il problema secondo me non è legato all’elettrico. Presumo che avessero una disponibilità con tempi lunghi di attesa e di contro modelli termici con tempi di attesa ridotti a zero.
È una tattica, se spari 5 mesi di attesa il cliente del noleggio va quasi certamente altrove (diverso da chi acquista configurandosela che è più propenso ad aspettare). Quindi può essere meglio proporre qualcosa che hai subito disponibile.
Io comunque id3 da 20k non ne ho vista nemmeno una e visto che non avevo nessuna intenzione di spendere 28k per nessun tipo di auto, ho comprato la Evo Electric a 22k.
Per i tagliandi il primo a 25 Milà.
Livelli e cambio olio riduttore.
Che tra l’altro non è stato menzionato al momento dell’acquisto nonostante io abbia chiesto informazioni precise sul tipo di tagliandi che avrei dovuto affrontare.
Mi e stato risposto che avrei dovuto fare i freni probabilmente intorno ai 100 mila in base al mio stile di guida.
E poi mi chiedo ma il riduttore è stagno , perché mai dovrei cambiare l’olio di un riduttore che non ha perdite e di conseguenza nessuna possibilità di infiltrazioni?
Credo si tratti di manutenzione preventiva: in pratica dopo che gli ingranaggi si sono assestati molte case suggeriscono di sostituire il lubrificante della trasmissione per fare sì che eventuali residui di lavorazione vengano rimossi con la sostituzione del lubrificante. Ci sono da fare almeno tre considerazioni:
– La prima è che si tratta di una precauzione, ma visto che il costo è a carico del cliente, dal punto di vista della casa perché non farlo?
– La seconda è che è un intervento che riduce potenziali rotture a lungo termine, per cui se hai intenzione di tenere l’auto per non più di 100-150 mila chilometri, probabilmente stai pagando un intervento di cui gioverà il secondo proprietario dell’auto.
La terza è che bisognerebbe raccogliere un mucchio di dati per sapere se i riduttori che hanno fatto il cambio olio si rompono sensibilmente di meno rispetto a quelli che non l’hanno fatto.
Chiamatemi pure per dei consigli, guido una elettrica e mi occupo di noleggio a lungo termine nella vita.
Saluti Antonio
Glie la noleggio noi. EMERENT S.R.L. info@emerent.it
Nessun problema
Confermo l’articolo…..vorrei comprare una Seat Mii elettrica per mia mamma ma mi dicono che non le fanno più….. manco la e-up….ma figuriamoci se non le hanno….eddaiiiiii…. chiedendo della id3 mi hanno suggerito…”lascia perdere” !!!!!
Purtroppo è così, la e-up e le sorelline skoda e seat, non si possono più ordinare.
Purtroppo, perché ho la e-up, ed è una fantastica citycar.
Saluti
Contattatemi se avete bisogno di Zoe. Ne abbiamo consegnate a centinaia
io ho prenotato una id4 entrando in concessionaria preparato e con le idee chiare; il poco tempo dedicato all’acquisto l’ho speso solo per trattare il prezzo, ma mi rendo conto che bisogna interfacciarsi con il venditore “giusto”, e dopo due giorni ho convinto anche mio cognato ad acquistare una id3. Se si pensa di fare delle scelte che agli occhi dei più risultano azzardate, bisogna documentarsi bene e parlare con i venditori solo di aspetti economici…
Poi non fa bene tesla a “tagliare” tutti i concessionari snellendo la parte d’acquisto e semplificandola attraverso un sito web una prova di uno showroom e basta. Finiranno (finalmente) anche tutte le distorsioni e costi in più dell’intermediario che ad oggi ormai è obsoleto (non me ne vogliano gli addetti ai lavori).
In realtà essendo un marchio giovane con pochi numeri inizialmente può permettersi di tagliare i concessionari , ma basta guardare la rete assistenza Tesla contempla 5 centri in tutta Italia .
Se vuoi diffondere il tuo prodotto e tagli i concessionari come pensa Tesla di gestire un parco auto in continua crescita ?
Ti devi rivolgere alle concessionarie e se non le fai guadagnare resti senza rete assistenza ….o le auto poi le fate riparare su internet ?? Perché pensate che le auto elettriche non si rompono mai ? Il centro più vicino a me sta a 130 km questa la dice tutta ….anche Tesla prima o poi dovrà fare i conti con una rete inesistente.
A parte che lessi di una tesla in svizzera che venne “riparata” onair direttamente da remoto dal service tesla, poi i problemi sono totalmente inferiori rispetto al resto endotermico. Ma poi stavo parlando della rete di vendita non manutenzione non capisco che post sia. Paragoni tesla che ha 8k d’auto circolanti con 5 store ma che ragionamento è? ovviamente se hai 39 milioni d’auto non potrai averne così pochi ma sicuramente l’acquisto lo farai in modo molto più semplice e la manutenzione sarà ridotta all’osso quindi i centri saranno molti meno rispetto ad oggi. Per il resto ricordo che già da qualche tempo tesla risolveva un problmea onair da remoto senza mandare nessuno sul posto e quì possiamo chiudere.
La più grande stronzata del secolo , se hai un problema di software ovviamente puoi utilizzare una rete wifi o 4g , sempre che tu sia in una zona coperta dal segnale , altrimenti il tuo One air ci facciamo due belle risate .
Un auto e’ fatta da migliaia di particolari e non e’ un vestito che se va male o non ti piace lo cambi , se hai problemi devi rivolgerti ad una rete di assistenza con una vettura , e la rete sta in piedi con i margini della vendita del nuovo e del post vendita , senza uno dei due il concessionario non sta in piedi , credo sia chiaro a chi e’ del settore , chi vive di sogni probabilmente pensa che le concessionarie vivano di aria
Certo infatti ad oggi hai problemi con interne ahahahahahah ed io dico cose strane. Guarda che ci sono anche meccanici elettricisti indipendenti lo so sono discorsi difficili e complicati per voi ma (speriamo quanto prima) grazie a tesla ci sarà la rivoluzione anche quì ed in parte la vediamo con tutte le case “storiche” che iniziano a dare l’opportunità di vendere direttamente online. Poi continui ad insistere e forse lo so è difficile capirlo per tutti voi ma la Norvegia ha l’immatricolato più alto in europa paragonarlo con l’italia è ridicolo ma va bene così come sempre è meglio non continuare a discutere con chi non ha l’onestà di ragionare. Saluti
Basterebbe dare un’occhiata ai mercati dove Tesla è consolidata e presente da diversi anni per rendersi conto che il tuo discorso non regge: in Norvegia, per 5 mln di abitanti, di shop con assistenza ce ne sono almeno una ventina (2 nella sola Bergen).
Appunto hai nominato Svizzera e Norvegia , lo sai che vivi in Italia no ?
Per l’esperienza che ho io, poche categorie lavorative sono più ottuse e ignoranti di quella dei venditori di automobili.
Verosimilmente, le concessionarie non hanno interesse a vendere modelli elettrici perché guadagnano molto meno con i tagliandi e la manutenzione in genere.
Le società di noleggio a lungo termine, invece, forse non sanno quantificare il valore a fine noleggio; anche considerando l’evoluzione delle batterie che li può spiazzare.
In questo momento senza incentivi statali un ‘ utilitaria elettrica costa 30-35 Mila euro in media , la stessa vettura benzina ne costa meno di 15000 , torniamo al mondo reale con un mondo ancora in piena pandemia e una grossa recessione alle porte , mi domando a queste condizioni di che elettrico state parlando ?
Quando le utilitarie elettriche costeranno 15- 18 Mila euro potranno avere un senso e una logica .
Oggi sono quasi tutte fuori mercato per molti .
Per che vive in città e non ha un box o uno spazio di proprietà una vera e pura utopia .
Dovremmo tornare tutti con i piedi per terra e fare i conti con la realtà .
Nella mia zona in montagna di elettriche per ora non se ne vedono e si contano sulle mani , qui si stanno vendendo ancora auto tradizionali .
Forse dalle sue parti, in montagna, vent’anni fa c’era un ghiacciaio che ora è sparito. Forse ci sono impianti sciistici che fra un pò non avranno più la neve. Forse è lei che dovrebbe tornare con i piedi per terra.
Complimenti per la risposta azzeccata a riflessioni ovvie e senza senso.
Ricordo a quel Signore della montagna che, nel 1990 all’ uscita dei primi modelli di Cellulari portatili (comperai un Motorola) essi pesavano circa 3 kg e costavano qualcosa come dai 3 ai 5 milioni di lire. Costo enorme a quei tempi. Eppure, provate oggi a togliere un cellulare ad un essere umano. Finira’ così anche per le auto elettriche e forse l’ amico tornerà ad avere copiose nevicate.
Su una valle di 90.km vi sono 2 punti di ricarica ad inizio valle 4 a media valle 2 quasi alla fine poi il nulla totale , e tutti da potenza max 22 kW zero fast , perciò il suo sogno elettrico penso sia al momento più un incubo elettrico , di cosa parla ? Ci sono case che in questo momento investono sull elettrico solo in alcune zone del.paese , ed hanno già deciso che per l’.italia sarà solo il nord e nelle grandi aree urbane del nord , già sanno che al sud non vi sarà nessun tipo di accesso alle infrastrutture di ricarica perché non c’è interesse .
Perciò torni con i piedi per terra che a volare troppo in alto poi si casca male , i conti si fanno con il proprio portafoglio non sognando di andare in giro con la Tesla quando metà nazione percepisce stipendi da 1500 euro al.mese.
Il mondo certo va avanti deve evolversi ma non so se lei oggi va a comprare un cellulare 5g e le dicono che non ce la rete se e’ contento .
In ogni caso le faccio presente che io ho 2 wallbox e sono uno che crede nell’ elettrico , ma alle condizioni di oggi e’ innegabile che e’ per pochi , ed e’ così che vogliamo che di diffonda ?
Non fossilizziamoci però sui prezzi odierni e la rete di ricarica rapida che risponde a stimoli di mercato (è il problema dell’uovo e della gallina)
Non hai tutti i torti…….. è troppo costosa una media elettrica oggi come oggi…..le entrate son sempre minori e le spese sempre maggiori….non vedo un gran futuro per l’elettrico in Italia…il 98% del venduto a gennaio è endotermico….questo la dice lunga sulla realtà!
Rispolvererei il vecchio adagio: “Quando il saggio indica la luna lo sciocco guarda il dito”
92 minuti di applausi
Deve considerare che le elettriche costano molto di più di listino perché ci sono gli incentivi. Senza incentivi le troveresti quasi alla stessa cifra che le puoi trovare oggi se hai da rottamare.
Da proprietario di Zoe (lo preciso giusto per evitare il rischio di venire tacciato di essere contro l’elettrico) non credo il problema siano gli incentivi. Il motivo dei prezzi alti secondo me va cercato nel fatto che la tecnologia delle auto elettriche (in particolare nel comparto delle batterie) e’ ancora piuttosto giovane e poco diffusa e quindi I costi di produzione sono ancora elevati. Penso che con l’aumento della diffusione dell’elettrico ci sara’ maggiore possibilita’ per le case di ammortare I costi di sviluppo e produzione che porteranno ad una consistente riduzione dei prezzi
Sì è corretto ma una cosa non esclude l’altra: i costi potranno senz’altro scendere quando i produttori raggiungeranno i volumi produttivi delle auto termiche ma soprattutto l’efficienza della supply chain di queste ultime così come è naturale che i produttori stanno approfittando degli incentivi per recuperare il più rapidamente possibile gli investimenti fatti sui modelli elettrici anche allo scopo di reinvestirli in nuovi modelli per coprire un po’ tutte le gamme (vedi ad es. VW con le varie ID.x)
Ho appena acquistato una kona elettrica, ho girato per concessionari e vi confermo che solo il venditore di Hyundai era estremamente competente nonché utilizzatore della kona di prova per fare il tragitto casa lavoro ogni giorno. Gli altri concessionari buio completo… Mia moglie direbbe gelatai…
Buonasera nn faccia di tutti i consulenti d auto sono ciucci e presuntuosi e incapaci ma bisogna andare in concessionarie e chiedere con dovuto preventivo il noleggio
No. faccio di tutta l erba un fascio
Consulente auto
No ma io preferirei un modello stile tesla molto più snello e semplice (malgrado per voi) ma con risparmi anche sulla stessa vettura e non a casa tesla non IMPONE nessuna manutenzione obbligatoria invece le classiche aziende automobilistiche rendono obbligatorio il tagliando invalidando le varie garanzie sull’auto è come dire comprate l’auto ma dovete accollarvi anche i costi dei consulenti ed indotto. Il futuro speriamo sia come tesla acquisto online e showroom per le prove.
Tutti a parlare di stazioni di ricarica, nessuno in grado di ribaltare la prospettiva. L’auto elettrica può essere ricaricata a casa. Basta dotarsi di una colonnina per la ricarica e aumentare la potenza disponibile del contatore elettrico. Per le autonomie che ci sono oggi in circolazione nell’ elettrico e l’utilizzo che si fa del veicolo non serve fermarsi a ricaricare, basta collegare il veicolo a casa in garage e ogni mattina si parte carichi al 100%!! Per chi non ha il garage si evita l’acquisto!! Tutti a parlare di stazioni e tempi di ricarica e nessuno che pensa al fatto che io veicolo lo si trova carico ogni mattina senza attendere!
Esatto! Ci si dimentica che l’elettricità è molto più diffusa del petrolio e paradossalmente, nel momento in cui le elettriche saranno la maggioranza e diminuiranno le pompe di benzina, sarà più probabile rimanere a piedi con una termica.
Io manco ho aumentato la potenza…sto coi soliti 3 kW
L’ho già detto altre volte e come le altre volte non vuole essere un attacco o chissà cosa. Nessuno pensa al fatto che parti carico da casa (al netto che non conviene caricare sempre al 100%) perché se parti in riserva con la benzina sai che entro 5 minuti trovi un distributore e in massimo 10 minuti hai fatto il pieno. In molti casi questa cosa fa la differenza e per molti diventa un fattore determinante per l’acquisto
Ma l’energia elettrica erogata dalla presa di casa, lo sai in Italia da cosa viene prodotta?
Chiedo per un amico… 😉😂
Parlate di co2 in produzione dell’auto, io parlo di co2 in produzione della corrente che arriva alle colonnine o in casa vostra… È dell’inquinamento causato dallo smaltimento delle batterie.
Anche io sono dell’idea che l’auto elettrica in Italia sia più un business/Figata che una soluzione alle emissioni di CO2
Per ora…
L’energia elettrica in Italia è prodotta per il 40% da fonti rinnovabili a zero emissioni. Per il restante da gas naturale, meno iniquinante della benzina e del gasolio bruciato nei motori termici. Nel 2018, ultimo dato disponibile, ogno kWh prodotto in Italia comportava l’emissione di 284 grammi di CO2. Mediamente un’auto elettrica percorre 6,6 km con un kWh, quindi l’emissione a km è di 43 grammi. Oggi, per il miglioramento del mix energetico italiano, lo stesso dato potrebbe essere sotto 40 grammi.
Le batterie vengono ritirate dalle case auto _ è un obbligo di legge _ che re ricondizionano per una seconda vita di circa 20 anni come accumulo stazionario. Successivamente vengono smaltite recuperando i materiali più preziosi nella isura del 70-90%.
Per esperienza personale credo che è il singolo venditore che fa la differenza. Ce ne sono alcuni contrari alla tecnologia EV che spingono immediatamente sulle termiche con frasi di circostanza, altri che sono magari già appassionati e quindi più competenti in materia e riescono a vendere con facilità. I 2 più competenti che ho trovato io (in Nissan e Opel) erano entrambi proprietari di auto elettriche
Non è competenza o meno. Dia un occhio attorno e guardi quante colonnine di ricarica trova rispetto a distributori di benzina oltretutto con costi kwh doppi rispetto a casa, e mi dica chi se non per moda si comprerebbe un auto elettrica da usare spesso per lavoro e svago. Van bene per chi fa poca strada al di fuori della propria abitazione per il resto sono follia. Ora i diesel euro 6 fanno 25 kml in extraurbano
Secondo me alcuni non sanno ancora valutare che valore avranno le auto elettriche alla fine del noleggio, e quindi non sanno calcolare un costo congruo da proporre ai propri clienti, hanno paura di rimetterci in caso di valutazioni errate! Ma da qui a sparare certe cavolate.. professionalità sotto zero.
Io ho avuto stesso sentore con concessionarie Kia e Volkswagen di Roma sud-est, sembra quasi che non siano interessate a vendere auto elettriche (più volte chiesto info, mai un riscontro). Concessionaria Tesla Roma da applausi, per disponibilità e preparazione dei venditori….peccato il prezzo ;). Poi sono passato in Renault, sempre medesima zona di Roma, ed ho trovato venditore molto preparato e disponibile a darmi ogni indicazione sia su Zoe che su Twingo. Attendo con ansia che arrivi metà aprile per poter prendere possesso della piccola elettrica della casa Renault :)!
beati voi che avete questi problemi con auto da 40000 e passa euro ma che fanno risparmiare tanto, sono tanto ecologiche e tanto fighe!!
Io intanto mi godo il mio 1600 diesel che non costa niente da nuovo e poco nei consumi. Spero che si vendano tante elettriche così che (magari), scenderà ancora il prezzo del gasolio!
p.s. la sera la lascio sul marciapiede senza attaccarci niente….
Parcheggia sul marciapiede? Complimenti; non trova mai una bella multa alla mattina?
ovvio che posso parcheggiare su quel marciapiede. Come fortunatamente posso mettere ancora il gasolio!
Sul marciapiede di solito ci starebbero i pedoni. Lei ha un permesso speciale?
ci può contare. ho un posto auto regolare e condominiale che chiamiamo marciapiede perché incastrato fra il marciapiede stesso e la recinzione del condominio. Noto che è un po squallido tentare ancora di associare chi va a gasolio con persone maleducate e indisciplinate.
E’ squallido vantarsi di parcheggiare il diesel sul marciapiede, come ha scritto lei. Poi ora scrive che no, non è il marciapiede. Ok, ma no faccia la vittima.
Cmq, per dovere di cronaca, sul marciapiede si può parcheggiare, sempreché sia previsto dalla segnaletica. Ci sono zone in cui ci sono marciapiede molto ampi e vengono segnati gli stalli per parcheggiare.
Se leggi l’articolo ti accorgi che qui si parla di una Twingo da 179 e/mese * 36 mesi + 3000 di anticipo= 9’444 euro, non 40K.
La Golf TDI base nuova costa 29K (non lo definirei “niente”). Se la confronti con la base della ID.3 (20K al netto degli incentivi) costa già 9K in più. Se confronti i top di gamma la golf diesel costa 35K e la ID3 38K, quindi 3K in meno che recuperi nei primi 2 anni al max tra tagliandi e differenza tra assicurazioni e tra gasolio/elettricità di casa.
Altro dettaglio: la ID.3 per 8 anni minimo è sotto garanzia e la usi senza problemi, la Gold TDI tra 4 anni sarà bloccata in garage dalle 7 alle 19… Buon per te.
forse in lombardia a codesto prezzo. Poi il problema non è che non le trovate? Poi io con un pieno faccio 700 km, voi li fate 200? Per finire l’ Enel o chi per essa non vi chiede 1500 euro per la colonna di ricarica e 0 37 euro/kw (o anche più) per la ricarica. Complicatevi la vita voi!
Complicarsi la vita? Colonnina enel? 37€cent al kWh? Hahahahaha
A casa il kWh lo pago 16€cent. Anzi, con il fotovoltaico, molto meno.
La vita è più semplice di co.e la vedi.
Saluti
Quando proverai la coppia di spunto di un’auto elettrica vorrai lasciare il tuo trattore per sempre aul marciapiede.
ho guidato auto elettriche 8 anni fa, ho la bici e lo scooter elettrico, ma con l’ auto siamo ancora lontani anni luce dall’ essere una cosa pratica. Però è figa e anche uno status symbol più di una Ferrari….
Ha mai pensato che in 8 anni possa essere cambiato qualche cosa?
Le hai guidate 8 anni fa, ti sei risposto da solo.
hai risposto solo per il costo del kw….
come dire….basta accontentarsi con
poco….
zE comunque: 0,16×60 per esempio, fa 7,8 euro x 200 km…che risparmio!…mia moglie con 14 euro di gpl ne fa 350..
Avete ragione, pignoliamo sull’ italiano perché con la tecnica non c’è storia, correggo: Le ho provate più volte DA 8 anni fa…..Come se poi fosse cambiato molto in prestazioni….l’ autonomia si è cambiata ma sempre molto inferiore al mio diesel e sempre con tempi di ricarica molto più lunghi.
Pietro, faccio fatica a capire il senso dei tuoi commenti. L’autonomia, i tempi di ricarica e il prezzo sono i parametri in cui le auto elettriche sono più deboli se raffrontate con le auto tradizionali, solo che per l’85-90% delle persone non sono i parametri più importanti. Bisogna invece tapparsi il naso (letteralmente) su tutti gli altri lati peggiori delle endotermiche? Inquinamento (anche acustico), peggiore comfort, minore piacere di guida, maggiore manutenzione e relativi costi, ecc.
Se sei tra il restante 10-15% della popolazione che macina chilometri senza sosta tutti i giorni, mi spiace per te che non hai la possibilità di godere dei vantaggi delle auto elettriche, anche perché a causa del costo delle emissioni un diesel costerà sempre di più e non sempre di meno man mano che si inizieranno a vedere gli effetti dei disinvestimenti su estrazione e raffinazione ma soprattutto man mano che verranno eliminati i sussidi alle fonti ambientalmente dannose.
Ma soprattutto il più grande malinteso sull’auto elettrica lo possiamo ricondurre a quello che disse una volta Maslow:
«Suppongo che se l’unica cosa che hai è un martello sia allettante trattare tutto come fosse un chiodo»
sig. Leonardo. In poche parole il senso di quello che scrivo è il seguente:
Ad oggi il vantaggio dell’elettrico per quanto riguarda l’ inquinamento non sono evidenti, in Germania invece è certo che a causa delle loro attuali centrali fossili è anche più inquinante. Ci sono studi recenti che dicono che per recuperare il maggiore co2 emesso x costruire una auto totalmente elettrica rispetto ad una ibrida ci vogliono circa 70000 km. Dopo quanto si guadagna? Ancora non è ben chiaro cosa produrrà l’ estrazione intensiva di materiali per le batterie nei paesi poveri. Non ho 50000 euro per una Tesla, le VW grandi costano poco meno, la twingo è una scatoletta. Devo percorrere almeno 180 km al giorno. Non posso installare una colonna di ricarica a casa. Per finire risparmio poco anche sul consumo e come ha detto anche lei l’ elettrico è meno pratico da utilizzare.
Non sono ancora certodi nulla ma per il momento chi me lo fa fare??!!
Pietro, tutto chiaro però ti suggerirei di approfondire l’aspetto della CO2 emessa dall’elettrico perché stai citando guarda caso degli “studi” non peer reviewed che è già stato dimostrato che sono stati fatti con assunzioni estremamente ottimistiche per il gasolio e altrettanto pessimistiche per le elettriche.
Inoltre per una questione puramente matematica bisogna considerare che le auto elettriche più vengono utilizzate e meno inquinano (in ragione delle maggiori emissioni in fase di produzione e minori durante l’utilizzo) quale sembrerebbe essere il tuo caso.
Per il resto capisco il senso di quello che dici però i conti vanno fatti correttamente sia lato prezzi che a livello di praticità. Certo che se vivi nel mezzo del nulla e non puoi caricare l’auto comodamente si tratta di tutt’altro discorso, ma la colpa non è dell’auto elettrica in sé come sembra di capire dai tuoi commenti, ma di problemi logistici da risolvere.
Caro Pietro sarà contento lei a pagare ilgasolio più di 5 volte il suo valore reale, accise comprese..
Non si rende conto che quando a nafta circolavano solo camion e poche auto, il prezzo del diesel era meno della metà rispetto alla benzina, ed invece adesso che il 75% dei veicoli è diesel il prezzo è quasi lo stesso della benzina….
Sarà ben contento di pagare bollo ed assicurazione maggiorati, e saranno ben contenti i suoi figli che pagheranno forse un prezzo ben più alto perché lei possa fare ogni giorno i suoi 700km fumosi e rumorosi…
Io fortunatamente devo fare solo 70km al giorno …
perché l energia elettrica che tasse ha?
non solo voi pagate l energia fatta principalmente, fino ad oggi, bruciando gasolio e fossili .
In ogni modo come si dice in Toscana queste sono ” seghe mentali”, onestamente me ne frego proprio.
,Anzi vi esorto: continuate a comprare la model 3 che costa poco, a 50000 euro, così diminuisce la richiesta di gasolio e quindi il prezzo.( ovviamente con le tasse molto alte)
In questo caso in realtà la cosa mi sembra ancora più strana.
Per una società di noleggio a lungo termine, al contrario delle concessionarie, la minore manutenzione dovrebbe essere una benedizione, non qualcosa di negativo.
Le concessionarie sono piene di auto tradizionali che ormai sempre meno gente è intenzionata ad acquistare. Svuotati i magazzini partiranno con la vera campagna di vendita delle elettriche, nessuno si sarebbe aspettato che la domanda si spostasse così in fretta verso le auto a zero emissioni.
Sono andato sabato in una concessionaria di Milano per un preventivo di una Zoe, c’erano 5 clienti, tre per la Twingo elettrica e due per la Zoe..
Dipende (a questo punto immagino) dagli ordini di scuderia dei titolari delle concessionarie.
Io per ora ho trovato la “normalità” (non mi ha ne spinto ne frenato, è stato collaborativo) nei confronti dell’elettrico solo in Nissan Vigevano.
Tutto il resto dei venditori che ho trovato hanno sempre disincentivato o con la classica frase non so, oppure con commenti negativi nei confronti dell’elettrico fino ad arrivare all’essere quasi infastiditi dal fatto che insistessi nel parlarne, senza tralasciare coloro che ti dicono che ti faranno sapere ma non ti chiameranno mai.
Immagino (io): che il loro ragionamento sia: “se questo qui ha bisogno di un’auto prima o poi si arrenderà è gli vendo una termica”.
Sembra la mia esperienza con ID.3 : avrò sentito almeno 5 concessionarie differenti, tutte mi avrebbero dovuto richiamare, sto ancora aspettando.. nel frattempo ho acquistato una Model 3
Bravo Paolo, ottimo acquisto.
Se le reti di vendita che non son composte da incapaci sconsigliano di acquistare o noleggiare elettrico, esistono ben precise motivazioni economiche e pratiche. Il tifo da stadio per l’elettrico non serve, siamo indietro come #Ue e come Italia nella diffusione delle stazioni di ricarica ed il costo di una carica negli alberghi di circa 20 euro a carica serve pure da dererrente per il turismo.
Non scordiamo poi il Sud, che ha la metà delle stazioni di ricarica del Nord.Inoltre l usato elettrico con 7/8000 euro di incentivi sul nuovo è un mercato senza senso. Servono leggi specifiche per la mobilità elettrica e politici illuminati.
Ma infatti noi non vogliamo fare tifo da stadio, giusto l’invito riflettere e cercare di capire. Qualche giorno fa ho partecipato a un incontro on-line con un grande concessionario VW-Audi del nord-est, Roberto Scarabel. Lui sosteneva che l’elettrico è un pericolo soprattutto per le reti indipendenti di riparazione e assistenza: i tagliandi delle auto elettriche (anche se pochi) si faranno tutti in concessionaria, dove ci sono le attrezzature e le garanzia richieste a chi mette le mani su veicoli ad alto voltaggio.
Se posso dire la mia, è il modello di business che sta saltando completamente. Il 90% della manutenzione ordinaria se la prendono il motore endotermico e i freni (che un’elettrica consuma pochissimo) e cambiare un filtro abitacolo, rabboccare le vaschette lavavetri e far passare una revisione lo può fare anche la piccola officina ma con guadagni molto più magri rispetto al tagliando classico.
Per quanto riguarda i sistemi ad alto voltaggio ci sono le certificazioni e le apparecchiature da acquisire, ma se i clienti andranno comunque nell’officina della casa madre lo si dovrà più che altro per la necessità di essere certi di non invalidare la garanzia sulle batterie che spesso arriva a coprire i primi 8 anni di vita dell’auto e per… gli aggiornamenti software delle auto che non li potranno fare in modalità OTA.
Risulta inaccettabiile quello che dice questo grosso concessionario continuano ad arroccarsi nel castello. Per fortuna ben presto finiranno queste storie incredibili. Ricordiamo che le auto sono il secondo bene più costoso dopo la casa e con la scusa sempre dei posti di lavoro etc etc una famiglia o persona deve buttare via grandi quantità di soldi in manutenzione. Ripeto (come in un altro post) spero a seguito di questi post di cui ringrazio Mauro Tedeschini che si finirà come tesla che l’auto la si compra online in comodità dopo averla provata in uno showroom e stop tagliando costi e tutta la compagnia cantante!
Al suo commento vorrei precisare che non è questione della mancanza di colonnine, perché se ricarichiamo la macchina alle colonnine la convenienza dell’elettrico si riduce. Il costo del kw è decisamente superiore a quello domestico o residenziale. La convenienza di acquistare un elettrica sta nella possibilità di ricaricarla presso la propria abitazione. La durata di ricarica presso l’abitazione è un po’ più lunga ma si sopperisce ricaricandola una volta di più. (0,20 €/kw domestico – da 0,45 a 0,70 €/kw presso colonnine)
….politici illuminati (dal sole del Papeete! Solo di quello si possono illuminare i politici che intende lei).
Ma ci faccia il piacere!
Buongiorno, si vada a vedere gli ultimi report sulle infrastrutture di ricarica. Si può fare ancora tanto ma la diffusione c’è e circa il 40% è installato ma in attesa di energia da parte del distributore. Bisogna sfatare anche questo mito della rete di ricarica che non esiste. In Italia c’è il rapporto colonnine / auto migliore d’Europa… Certo, il problema è soprattutto il denominatore ma le poche che ci sono hanno l’imbarazzo della scelta.
Ovviamente ne servono tante di più e le hyper in autostrada che stanno arrivando come Vaielettrico.it ha già scritto. Saluti
Buonasera io sono un venditore Renault, se pensate che i venditori non vogliano vendere auto elettriche è completamente sbagliato. Non ce ne frega niente del business dell’ officina, noi siamo pagati a provvigione per vendere e sulle auto elettriche si guadagna come sulle termiche se non di più. È invece vero piuttosto che non abbiamo disponibilità a listino di diversi modelli Diesel e non riusciamo a soddisfare i clienti che desiderano questa motorizzazione.
Quindi il crollo delle vendite del diesel è dovuto a una mancanza di offerta e non di domanda? È piuttosto difficile da credere…
Dai su felice siate onesti (vabbè che siamo in italia) ma se quasi tutte le concessionarie hanno all’interno l’officina autorizzata di una marca o multimarca e ci sono persone che ci lavorano è vostro interesse invece vendere le auto a cui si fa MOLTA manutenzione perchè in caso contrario l’officina dovrebbe chiudere ed i dipendenti sono i vostri quindi direi che le sue teorie non reggono!
sia chiaro, Felice, qui nessuno ce l’ha con chi le auto le vende, voi fate il vostro mestiere che di questi tempi non è facile.
Io nel 2017 ho comprato una zoe. Sono andato a brescia, dove c’era un concesdionario che vendeva una “demo”. Arrivato sul posto, mi ha detto che non poteva vendermela perche Renault obbliga a tenere minimo 6 mesi le auto in prova. Fatto sta, che voleva propinarmi una Clio diesel, dicendomi che l’elettrico è caro con poca autonomia
Ho preso e me ne sono andato nell’altro concessionario di brescia ed ho comprato la mia Zoe
Le reti vendita sono per la maggior parte composte solamente d incapaci, approfittatori che non sanno nulla di auto. E qui mi fermo… chiaramente a prescindere da elettrico o meno
Ecco bravo è meglio che ti fermi….se vuole posso parlare io dei clienti sapientoni e arroganti come lei…che hanno una cultura e conoscenza automobilistica, nel migliore dei casi da bar.