Vogliamo il prezzo esposto alla colonnina

Vogliamo il prezzo esposto alla colonnina, come nei distributori. È una richiesta che ricorre spesso nelle mail che ci arrivano, rilanciata ora da Francesco. Vaielettrico risponde. Le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

vogliamo il prezzo espostoVogliamo il prezzo esposto, perché non lo fanno come nei distributori di benzina?

“Esistono parecchi siti o applicazioni che indicano su una mappa il costo della benzina.. Perché non è possibile indicare allo stesso modo il prezzo della ricarica, colonnina per colonnina❓ Perché non c’è l’obbligo di esporre il costo del kWh❓ Noi possiamo controllare il prezzo di un litro di benzina ma non riusciamo a sapere il prezzo del kWh nella colonnina dove stiamo andando. Francesco Montebovi

Vogliamo il prezzo esposto Un fatto è certo: serve più chiarezza sui costi

Risposta. Lasciando da parte per una volta le polemiche sui prezzi, registriamo che le lamentele più ricorrenti sulle colonnine riguardano sostanzialmente due aspetti. Il primo è l’impossibilità in molte ricariche di pagare con carta di credito o bancomat, anche se ormai molte reti (Ewiva, Ionity, le ricariche in Autobrennero…) offrono questa opportunità.

La seconda è la scarsa trasparenza, un terreno sul quale in effetti c’è molta strada da fare. Le app delle maggiori reti ti dicono qual è la tariffa sulle colonnine proprie, ma non è facile capire quanto paghi sulle colonnine altrui, nel cosiddetto roaming Quanto all’indicare il prezzo con un cartello all’ingresso della stazione, c’è chi lo fa (nelle stazioni ad alta potenza) come Electrip.

Ma si tratta di un’eccezione che meriterebbe di essere seguita da altri. Anche se non tutti pagano lo stesso prezzo nella stessa colonnina, dipende dalla app o dalla carta che usano. Comunque è un fatto che questa scarsa trasparenza sui prezzi tiene lontani molti potenziali acquirenti dall’auto elettrica. E non tutti sono bravi a districarsi tra le mille app. 

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Visualizza commenti (25)
  1. -Mi chiedo, ma perché non vi piacciono le cose semplici, chiare? Boh-

    Bisogna farsi una ragione del fatto che in questo preciso momento in molti che acquistano un’auto elettrica vi è sua componente, seppur minima, di masochismo.
    Mi creda: la mia non è una critica per dare addosso.
    La stessa cosa si verifica anche in moltissimi che comprano una Moto Guzzi.
    E in tutti quelli che si sposano.

    Diciamo che da guzzista, io sono già vaccinato e la Spring me la godo bene.

  2. Prezzi esposti o no, ieri ho fatto la Cisa e mi sono fermato all’area di servizio Tugo ovest al fresco per panino e caffé.
    Per curiosità sono andato a vedere le 3 postazioni di ricarica.
    Tutte occupate da macchinone da 50.000 euro 2 tedeschi e 1 italiano.
    Persone a bordo che aspettavano che la ricarica proseguisse…
    È vero, dopo 15 km ho visto altri grill con ricarica e piú avanti altri ancora.
    Non mi sono chiaramente fermato a vedere se le postazioni fossero libere, né ho controllato i costi. Comunque se avessi voluto caricare auto elettrica, non avrei potuto farlo li.
    Tugo Est al ritorno nessuna postazione.
    Aggiungo che il traffico era poco e non immagino la situazione in Luglio Agosto.
    Dopo 400 km ho fatto deviazione di 2 km e in 3 minuti ho rifornito metano per altri 400.
    Nonostante tutto spero la situazione migliori e appena avró necessità una elettrica usata la prendo di sucuro.

      1. Si, piú che deviazione sono uscito e rientrato da tangenziale, ma pe pompe di rifornimento erano libere e in 3 minuti ho rifornito capisci la differenza…

  3. Rispondo @ Volpesalva : è proprio questo quello che si sbaglia. Le cose sono due: facciamo che le colonnine sono tutte uguali, senza brand e quindi il costo è legato all’app/ card che si usa? Io vado in giro per l’Italia e so che in qualunque colonnina mi connetto pagherò il prezzo legato alla mia card. Come accade con le sigarette per esempio( io non fumo): ovunque le compri, in qualsiasi tabaccaio costano uguale. Oppure ogni brand ha le sue colonnine e pratica il prezzo che vuole, a quel punto il prezzo è esposto e so quanto pagherò. I prezzi si possono benissimo conoscere in anticipo con un app senza recarsi fisicamente sul posto. Invece così è un caos ed infatti leggiamo anche qui di persone che si lamentano di essere state praticamente raggirate. Mi chiedo, ma perché non vi piacciono le cose semplici, chiare? Boh

  4. franco zappa

    giusto per dire al ns autore dell’articolo , che mi sembra un sobbillatore piu’ uno che ha una domanda lecita . il prezzo alle colonnine lo conosco in anticipo dalle app e quindi scelgo cio’ che mi interessa di piu’ . se vado ad una colonnina alla cieca e li scopro che il prezzo non mi piace cosa faccio ? percorro altri km alla ricerca di altra colonnina che poi potrebbe risultare anche essa di non mio gradimento ? facciamo esempi pratici eh , non offendiamoci !

    1. Ciao Franco
      consideriamo che chi ha esperienza di vetture elettriche generalmente si sposta ove conosce le migliori opportunità di ricarica (tra gratis, economiche, più libere, più veloci etc) oppure utilizza App o strumentazione auto per cercare ed andare verso colonnine (e non “crea drammi psicologici” verificare prima il prezzo del CPO o con quale App/abbonamento effettuare la ricarica).
      Personalmente quando mi sposto in una zona poco conosciuta verifico sempre su TariffEV quali CPO incontrerò e quali possibilità ho di risparmiare usando qualche App che ho ( ho pure l’app Tesla, nel caso incontrassi un SUC sul tragitto).
      Probabilmente chi non ha esperienza di auto elettriche o è alle prime armi continua a comportarsi come quelli che montano in auto e partono, poi si rendono conto di aver la “spia riserva” accesa e si fermano al primo distributore che incontrano, visto che le differenze di prezzo normalmente sono max di 0.04€/litro, non ci sono forme di “abbonamento” per pagar meno e neppure forme di abbinamento col contratto “domestico”.

      Ovviamente sarebbe molto meglio che:
      1) le colonnine (AC/HPC) venissero ben segnalate con una “palina luminosa” per evidenziarle (molti inesperti neppure le riconoscono, passano inosservate come gli “armadietti” della fibra telefonica
      2) avessero sempre ben in evidenza la tariffa “normale” applicata (senza forme di sconto x uso App/abbonamenti etc) sul display (e ovviamente anche la possibilità di pagare con POS come pure i moderni “parkometri”.
      3) venissero sempre segnalate in autostrada i prezzi kWh dei punti presenti in Autogrill (così da non dover “pianificare” troppo sapendo che CPO si troverà – visto che non ci sarà solo FtX ed a che prezzi si va a ricaricare – di massima)

  5. Va bene, che vengano esposti i prezzi praticati dal gestore della colonnina, e a cosa serve? Tanto nella quasi totalità delle volte conviene ricaricare tramite app di un altro fornitore, ad esempio sulle Plenitude On the Road in AC non conviene ricaricare al prezzo che indicherebbe il cartello esposto da Plenitude ma conviene ricaricare, e anche molto, al costo del fornitore EVDC tramite la sua app. Quindi esporre il prezzo del gestore serve a nulla. E poi, alle F2X che prezzo dovrebbe essere esposto, che F2X non vende energia elettrica? Questa richiesta avrebbe senso solo ai Tesla Supercharger per i non possessori del marchio, anche se chi si reca appositamente a ricaricare ai SuC conosce già il prezzo del kWh. Insomma, richiesta alquanto inutile

  6. Ma perché, su ogni articolo che si pubblica, il diritto di prelazione sui commenti è sempre di “damiano I”???
    E basta!!!!

    1. @Lunetta… Nessuna massoneria…
      Quando ho tempo leggo Vaielettrico…e se pubblicano un articolo magari son solo veloce a scrivere commenti ..

    2. ma meno male che ci sono Damiano e gli altri con del tempo per scrivere, non riesco a mettere le stelline ma leggo sempre con piacere, buona giornata

      1. Daniele Sacilotto

        Prima bisognerebbe fare ordine nella giungla dei prezzi di ricarica però. Altrimenti servirebbero 129 prezzi esposti ad ogni colonnina, uno per ogni app di ricarica

        1. Leonardo (R)

          L’ordine verrà fatto, com’ è stato fatto con la telefonia mobile. Quando, e non se, la mobilità elettrica sarà diventata un po’ più di massa accadrà fisiologicamente.
          Nel frattempo selezioniamo i gestori che hanno il servizio con il miglior rapporto qualità/prezzo e abbandoniamo gli altri al loro destino.

    3. @Lunetta, esiste, da almeno vent’anni, una cosa chiamata “news feed” che i siti web possono mettere a disposizione degli utenti che non hanno tempo di visitarli intenzionalmente, ma vogliono comunque essere avvisati quando quegli stessi siti pubblicano qualcosa di nuovo.

      Nessun complotto quindi: anche VaiElettrico.it mette a disposizione un feed (di tipo RSS 2.0). Io lo uso da anni ed è molto preciso e stabile.

      Esistono applicazioni gratuite – sia per smartphone (iOS, Android) che per PC (MacOS, Windows, Linux) – che permettono di essere “avvisati” entro pochi minuti dopo che un sito ha pubblicato qualcosa di nuovo: cerca “news feed”, “RSS”, “Atom”, nel tuo app store.

  7. Come diceva un famoso politico, a pensare male si fa peccato… A mio avviso l’unico motivo è solo perché vogliono, diciamo elegantemente, approfittare. Bisogna rendere sempre tutto difficile in Italia per fare in modo che la gente non capisca quanto spenda veramente, perché sennò i polli non ci cascano. Perché non mettere i prezzi ” chiavi in mano” veri? Quante volte puoi fregare lo stesso cliente? Personalmente ci posso cascare una volta dopo di che se uno mi ha fregato non mi vede più, devi proprio essere appiedato per caricare due kWh sulla sua colonnina

    1. Ciao @Ilario… Non so se ricordi un articolo di settimane fa per i prezzi scontati ad orario variabile dei SUC (ed un cliente che pensava di ricaricare a tariffa scontata Ma aveva iniziato qualche istante prima che scartasse
      (restandone escluso .. perché Tesla guarda solo l’inizio ricarica..se non ho capito male)

      Mi sembra ovvio che qualsiasi dispositivo di erogazione automatica Debba fornire il prezzo (massimo) del servizio…che si tratti di bevande o kWh non fa differenza..

      Nb con i distributori automatici di carburante son rimasto fregato tante volte…e quasi mai son riuscito a recuperare i soldi (salvo 1 volta .. perché il distributore era gestito da un amico 😂)…e tralascio le innumerevoli volte che non mi ha neppure preso la banconota 💸 perché ritenuta falsa o troppo stropicciata 😂 a confronto le colonnine sono un paradiso…

      1. Ricordo l’articolo, basterebbe che ci sia indicato l’orario in cui si paga di più, però chiaramente, in modo evidente . Io con i distributori non sono mai rimasto fregato perché evito il servito e uso il self e comunque prima di estrarre la pompa controllo il prezzo sul display. Che poi tutto questo problema di cambiare il prezzo minuto per minuto non lo capisco, e basta con questi stratagemmi!
        Che scrivano su un bel display come quello dei distributori il prezzo in vigore quel giorno, e per tutto il giorno deve restare quello. Ma non si può mica vivere così, uno deve anche impazzire per capire quanto costerà una ricarica? (Oltre ad avere app,card,ecc)

        1. Al distributore di benzina, il prezzo è quello praticato dal gestore.
          Ad una colonnina il prezzo dipende da quale operatore si vuole usare e c’è ne sono tanti che in roaming possono essere utilizzati sulla stessa colonnina.
          All luce di tutto ciò, quale prezzo dovrebbe essere esposto?

          1. Vedo che molte persone ritengono normale e giusta questa giungla tariffaria. Quale prezzo dovrebbe essere esposto? Quello che mi viene praticato quando attacco il cavo per caricare. Punto. Che poi sta storia del roaming è assurda: quando vado alla Tamoil a mettere benzina pago il loro prezzo, mica quello della IP. Continuiamo così e poi lamentiamoci che le bev non si vendono

          2. Leonardo (R)

            No, direi che la giungla tariffarria non è normale, ma in un certo senso è “fisiologica”: in pratica stiamo vivendo più o meno i tempi in cui stavano nascendo le reti cellulari, con tariffe esplosive, scatti alla risposta, e costi di ricarica, per chi si ricorda.
            Il paragone con le pompe di benzina non sta in piedi, è come utilizzare la TUT, la famosissima Tariffa Urbana a Tempo della Telecom per la rete cellulare.
            In ogni caso sono certo che col tempo le cose saranno sempre più normate e si arriverà ad una maggiore stabilità grazie a normative più specifiche, magari anche a livello europeo, come avvenuto con la telefonia.

          3. @Ilario: se alla pompa Tamoil potresti risparmiare fino al 30/40%, non il 0.3/0.4% e neanche il 3/4% ma fino al 30/40%, con il prezzo della IP sfrutteresti il prezzo di quest’ultima. È chiaro e semplice da comprendere, è una enorme opportunità

  8. Visto che le recenti colonnine hanno ampi display dovrebbe essere obbligatorio mostrare il prezzo “pay per use” offerto a tutti..e, per la stessa legge sui cartelli in autostrada, pubblicizzato su cartelloni informativi.

    Se poi tramite App varie e/o abbonamenti si ottengono tariffe migliori… che problema c’è? Anche quando usavo gasolio e benzina avevo “tessere a punti” per ottenere vantaggi economici (magari erano bici, felpe e cappellini…ma sempre vantaggi economici erano..e tutt’ ora vedo girare persone coi gadget di alcune compagnie petrolifere).

    Ovviamente sarà impossibile pre-determinarr il prezzo minimo: potrebbe essere legato al fornitore di casa ..ad una promozione commerciale o un accordo tra aziende (con altre società…ai loro clienti o dipendenti).

    Però questo governo si deve veramente impegnare adesso che dovremmo avere sia nuovi piani di sviluppo energia da F.E R. che nuove produzioni automotive elettrificate nei nostri stabilimenti…( e chissà che Urso non ci sorprenda pure con un secondo produttore locale Vero ..non “cacciavite” stile dR con modelli cinesi assemblati qua).

    Un giorno magari con lo sviluppo delle tecnologie NFC magari sarà l’ IA a verificare quella colonnina “che prezzo può farci” quando ci avviciniamo 😉

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