Con il progetto ViAmare Genova vuole collegare, con dei catamarani elettrici, la zona urbana fino a tutta la costa di Levante e Ponente. Una Riviera con meno auto e da attraversare dal mare ad emissioni zero. Il piano guarda oltre frontiera: in prospettiva si vuole arrivare fino a Nizza e Montecarlo. Idea interessante, ma servono 200 milioni. Peccato arrivi solo ora e non ai tempi del Pnrr quando c’era abbondanza di fondi.
La rotta elettrica urbana e della Riviera, meno 12 milioni di auto/chilometro
Nel sito internet della Città metropolitana di Genova si leggono gli elementi principali del progetto dove, grazie ad uno studio di fattibilità, sono state individuate tre linee. Da quella più strettamente urbana alle due tratte che collegano Ponente e Levante.
Un servizio turistico, ma anche di trasporto pubblico locale, vedi i collegamenti con gli aeroporti, che se realizzato porterà molteplici benefici ambientali. La riduzione del traffico su strada è stimato in un risparmio fino a 12 milioni di veicoli-chilometro. A cui si aggiungono quasi 2mila tonnellate di CO2 in meno solo nell’area urbana.

La sintesi delle tre linee
Centro da Prà a Nervi – con approdo a Pegli, Aeroporto, Porto Antico e Fiera,
Ponente si svilupperà invece dall’Aeroporto a Savona con scalo ad Arenzano e Varazze
Levante, infine, partirà dalla Fiera, con approdo a Recco, Santa Margherita Ligure, Rapallo, Chiavari e Sestri Levante.
Per ViAmare servono 200 milioni per le navi e 50 l’anno per il servizio
La testata locale La Voce di Genova ha raccolto le parole di Claudio Garbarino, delegato alla mobilità della Città metropolitana, che ha illustrato i numeri del progetto ViaMare: «Servono almeno 200 milioni per l’acquisto delle imbarcazioni e tra i 40 e i 50 milioni l’anno per garantire il funzionamento del servizio».

Un budget rilevante. Peccato non si stato presentato durante la scrittura del Pnrr. Vale la pena ricordare che un anche progetto analogo, quello della navigazione con barche elettriche sul Tevere, con un costo stimato di 300 milioni, non fu inserito nella versione finale del Pnrr. Un’occasione persa visti i grandi investimenti, spesso con barche elettriche, nei fiumi che attraversano le principali capitali europee (leggi).
Insieme finalità turistica e trasporto pubblico locale
ViAmare è anche un progetto di valorizzazione dell’offerta turistica. «Il servizio, oltre a prevedere gli scali in corrispondenza delle principali località turistiche delle riviere è stato progettato per integrarsi con la ciclovia turistica nazionale Tirrenica». Inoltre si integra con l’Aeroporto Cristoforo Colombo e del nuovo waterfront di Genova.
Sulla Senna boom di barche elettrificate, in Italia poco o nulla
Gli amministratori genovesi hanno sottolineato anche i benefici sul traffico: «Incentiva il trasferimento dall’auto privata al TPL, con conseguente riduzione annua delle percorrenze dei privati, e propone una riduzione annua di emissione di CO2 da traffico stradale, grazie anche ai sistemi di propulsione green dei prototipi navali innovativi, a basse immissioni».
La connessione con Nizza e Montecarlo
Il primo passo è locale, ma si guarda ad estendere la rotta alla Costa Azzurra. «L’Amministrazione, grazie anche alla sua partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione, si è spinta oltre ipotizzando, non ancora nel progetto di oggi, ma in un vicino futuro, un collegamento con la città metropolitana di Nizza». Questa la lodevole intenzione che si legge nel progetto della Città Metropolitana che immagina una sorta di metropolitana sostenibile sull’acqua di livello internazionale.
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Credo che sia un ottima proposta per snellire il traffico urbano e ridurre l’inquinamento e un ottima opportunità per il turismo e le località della Riviera di Levante e Ponente abbiamo il mare perché intasare di traffico le città.