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Viaggio per lavoro, con una Tesla perderei troppo tempo a ricaricare? Meglio ripiegaare su un’ibrida plug-in? Sono i dubbi di PierFrancesco. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
La Kia Sportage plug-in hybrid ha una batteria da 13,8 kWh.
Faccio centinaia di km al giorno, l’alternativa è una Sportage plug-in
“Vorrei un vostro parere da esperti per aiutarmi a prendere una decisione sulla prossima auto. Vivo a Milano e sono un grande appassionato di auto elettriche, anche se non ne ho mai posseduta una. Faccio il commerciale ed ho un’auto ad uso promiscuo. Per la mia prossima auto ho due opzioni: Tesla Model 3 Long Range Highland o Kia Sportage Plug-in Hybrid. Al momento, non ho ancora conferma sulla possibilità di ricaricare a casa. Dal punto di vista lavorativo, coprirò tutto il Centro-Nord, percorrendo spesso centinaia di km al giorno, con trasferte che talvolta superano i 500-600 km. Ho letto molto sul tema e il cuore mi dice di scegliere la Tesla. So che la rete Supercharger è ben diffusa e che le autostrade hanno Free to X, quindi l’autonomia non mi preoccupa troppo. Mi sembra di capire che, viaggiando a 130 km/h, si possano percorrere circa 350-400 km con una carica completa (non è tantissimo ma è accettabile). A seconda delle condizioni climatiche, delle gomme e del traffico. Mantengo sempre i 130 in autostrada, non tanto per andare veloce, ma per ridurre al massimo il tempo di guida“.
Viaggio per lavoro, dovrei uscire prima la mattina per andare alla colonnina?
“Tuttavia, ho un dubbio importante ed è il motivo per cui vi scrivo. Sono sposato, ho due figli piccoli e mia moglie lavora full-time. Il tempo con la famiglia è la mia assoluta priorità. La preoccupazione è che la gestione di un’auto elettrica possa sottrarmi momenti preziosi, come: 1) Dover uscire prima la mattina per ricaricare. 2) Arrivare a casa più tardi perché costretto a fermarmi a ricaricare. 3) La difficoltà di gestire la ricarica durante giornate lavorative fitte di appuntamenti, con poche pause disponibili. La nostra vita familiare è molto intensa e lascia poco spazio alla pianificazione delle soste prima della giornata. Per questo, mi affiderei completamente al navigatore Tesla per ottimizzare i tempi. Possono sembrare dubbi banali, ma per quanto ami l’idea di guidare una Tesla, la priorità resta il tempo con la famiglia. Secondo voi, sarebbe una scelta sostenibile? Anche senza possibilità di ricarica a casa? La mia parte più razionale mi dice che, per il mio contesto familiare, la Sportage Plug-in potrebbe essere una scelta più sicura. Attendo con interesse il vostro parere“. PierFrancesco Rossi
L’alternativa non è comunque una plug-in. E quanto alla Tesla…
Risposta. Premessa: non siamo convinti che, per chi fa molti km tutti i giorni, l’alternativa più opportuna sia un’ibrida plug-in. Si portano a spasso costo e peso di una batteria (nel caso della Sportage da 13,8 kWh) che in autostrada ai 130 può garantire al massimo 40 km. Ne vale la pena? Quanto ai dubbi sulla Tesla, ci piacerebbe che a rispondere fossero i lettori (e non sono pochi) che la vita di PierFrancesco la fanno da tempo con la citata Model 3. È vero che quando si macina molta strada le soste diventano un fastidio. Ma è vero anche che, ricaricando con punte di 170 kW nei citati Supercharger e Free to X, c’è giusto il tempo di mangiare un panino e di fare un paio di telefonate. Considerando però un aspetto troppo spesso trascurato: il comfort assicurato da un auto che non fa rumore e non fa vibrazioni, per chi fa molti km, è impagabile. E consente di arrivare al sospirato ingresso in casa, la sera, in condizioni decisamente migliori.
Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
Se il lettore percorre spesso 5-600km autostradali sinceramente ho timore le perdite di tempo possano diventare troppo incisive. Oltretutto affidandosi al pianificatore Tesla finirebbe a caricare ai supercharger che sono spesso ubicati fuori dal tracciato autostradale, con l’ulteriore perdita di tempo del dover uscire e rientrare ogni volta dal casello. Le FreeToX risultano un’alternativa più svelta ma costano. Poi non potendo caricare a casa, dovrebbe valutare se ha colonnine a tiro per la ricarica notturna e con colonnine a tiro intendo direttamente sotto casa, altrimenti sarebbe altro tempo perso.
La domande sono: Nei tragitti più lunghi, quanto inciderebbe un’oretta persa al giorno per caricare l’auto in viaggio?
Può gestire agevolmente la ricarica notturna della sua auto?
Se ce la fa, la model 3 è davvero un gran mezzo.
Al contempo nella sua situazione la Plug-in finirebbe probabilmente per non caricarla mai, quindi a meno che non sia per una questione fiscale la trovo un acquisto senza senso.
Forse a quel punto potrebbe guardare ad una mild o full hybrid e ripensare all’elettrico tra un paio di step tecnologici
Analisi precisa e azzeccata. Aggiungo che, secondo la mia esperienza personale e come evidenziato da un post di oggi sull’efficienza delle colonnine in Italia, considererei anche lo stress del dover trovare una colonnina FUNZIONANTE. Viaggio poco e ricarico in garage ma, quando vado in giro, non sono rari i casi in cui trovo un intoppo nella ricarica.
Ho una Tesla e proprio per questo scrivo con cognizione di causa e a mio avviso, potrebbe non risultare un acquisto ideale per le necessità del lettore.
Poi io non la cambierei con nessun’altra autovettura al mondo ma devo essere onesto, in autostrada s0ka tantissimo.
Una cosa che ad esempio io trovo fastidiosissima ma a cui nessuno sembra prestare attenzione è il fatto che il pianificatore è tarato su una media autostradale di 115/120km/h. Se percorri tratti a velocità essere umano (130km/h), continua a rivedere le stime di consumo al rialzo e di conseguenza a ripianificare soste.
Altra cosa che trovo tediosa: mi è capitato di dover caricare seguendo il pianificatore a melegnano. Mezz’ora dall’uscita della superstrada per raggiungere l’hotel coi SuC per via del traffico, a cui si sono aggiunti il tempo di ricarica (25’) più il ritorno sul tracciato… mai più. Da allora solo freetox but still… non la consiglierei ai macinatori di km autostradali per lavoro
Se non ricarichi a casa, sconsiglio BEV e PLUG-IN, per tutti quei km per ora la scelta migliore è una diesel o una full Hybrid.
Se fossimo un poco più avanti nel futuro ti consiglierei una con celle a combustibile.
Pare anche che le diesel possano montare un generatore di ossidrogeno che migliora la performance del diesel, inoltre può essere sostituito con biodiesel o carburanti sintetici.
“celle a combustibile” e “ossidrogeno”, beh, mooooolto futuro.
Ci lamentiamo della scarsa presenza di colonnine di ricarica (e sono oltre 60.000!!!), prima di avere una rete di ricarica di idrogeno…
Stefano, la teoria è bella, ma la concretezza è un’altra. L’idrogeno è inadatto al trasporto leggero. Non puoi avere una rete capillare di distributori di idrogeno perchè non è banale lo stoccaggio e il trasporto dello stesso, oltre all’inefficienza (che diventa trascurabile nel momento in cui hai sovraproduzione di energia, ma visto come in Italia non solo non si favorisce ma si osteggia addirittura il passaggio alla rinnovabili… la vedo dura).
E la concretezza dice che OGGI, salvo potersi permettere 45k di auto, le BEV per chi fa tanti e tanti chilometri al giorno in autostrada è accettabile se sei disposto a perdere 30 minuti in più per la ricarica in viaggio: dipende dal tipo di lavoro.
C’è chi ha fatto trasferte di 500 km con auto con 100 km di autonomia perchè aveva un tipo di lavoro che permetteva di essere svolto in mobilità (un telefono, un computer, mentre la macchina ricarica) e quindi alla fine il tempo era sempre quello, solo diluito in tante tappe. Ma non è ANCORA per tutti, come si dice sempre.
.ma per favore,, tutti ecologisti, ma l’elettricità come viene prodotta per ricaricare la batterie?, dove vengono smaltitd le batterie? Come viene smaltito l’olio del motore elettrico e nell caso il motore a solo spazzole l’usura non inquina?, fatevi fuori domande prima di decantare l’elettricità.
Effettivamente lo smaltimento dell’olio del motore elettrico è un problema da non sottovalutare, quasi al pari delle scorie nucleari, grazie per averlo svelato, noncelodikono!!1!
Ho passato una settimana in viaggio di lavoro con una Renault Espace Apline (full optional) ibrida affittata.
A parte tutti i commenti gia’ fatti, vorrei fare un paio di commenti:
– l’auto era molto bella, ma il software orribile. Parcheggiando si attivava di tutto e pareva un rave… Come si possa mettere sul mercato un’auto del genere, non capisco.
– i consumi in autostrada sono relativamente alti. L’ibrido non aiuta a 130Km/h
– l’autonomia in elettrico e’ minima (l’auto non era plugin).
Quindi io eviterei l’ibrido, e andrei o sul benzina puro, o sulla M3.
Suggerisco di vedere le tratte piu’ lunghe con ABRP per avere un’idea. 600Km autostradali sono troppi anche per la M3, quindi c’e’ da fare minimo una sosta.
E se non si puo’ ricaricare da casa per partire la mattina con la batteria al 100%, io eviterei.
Non me la sento di entrarare nelle scelte di chi ha una vita così intensa, con pargoli per casa, e senza la possibilità di ricaricare al rientro.
Probabilmente non è un problema o è già stato risolto con l’azienda ma trattandosi di auto in uso promiscuo il cui valore va a sommarsi al reddito, da quest’anno le EV hanno una imponibilità del 10% (quindi sicuramente esente), l’ ibrida del 20% (probabilmente esente) mentre le termiche sono maggiormente penalizzate ed è facile che vadano oltre la quota esente e pertanto più costose per l’utilizzatore e per l’azienda.
quoto in tutto xardux e parte di guido baccarini.
tutto il restante commentario (che non tiene conto delle richieste/necessità del lettore) non serve a nulla.
Ho una M3 2019 Long Range AWD e ho fatto per 5 anni più di 600km 1-2 weekend al mese (~300km al giorno). Posto che la mia macchina è molto “vecchia” per gli standard tecnologici attuali (no pompa di calore, no doppi vetri, …) ed era venduta con un range nominale di ~500km, ci sono un po’ di accortezze che puoi usare per ridurre al minimo le soste e allungare il range.
1. Trova il modo di caricare a casa o ad una colonnina vicina, idealmente dato il tuo utilizzo dovresti poter caricare la batteria intera – o quasi – ogni notte, che si traduce in 11h a 7kW o ~8h a 10kW, questo ti permetterebbe di non doverti necessariamente fermare a caricare al rientro a casa
1b. Cerca di tracciare un po’ le tue abitudini: a che ora esci di casa normalmente? A che ora rientri? Quanto tempo potrebbe rimanere in carica la macchina ogni notte? Usa queste stime per calcolare di che contratto elettrico hai bisogno. Se hai almeno 7-8h di riposo, una notte da 7h a 7kW dovrebbe essere sufficiente a meno che arrivi con meno del ~30% di batteria.
2. Idealmente se devi fermarti a caricare durante la giornata, dovresti farlo alla fine dei viaggi di andata: arriveresti con una batteria scarica e pre-condizionata, che garantirebbe alte velocità di ricarica e soste brevi, e finito il meeting potresti ripartire dal cliente con la batteria quasi piena. Tesla ha recentemente implementato con gli aggiornamenti software la possibilità di specificare la batteria all’arrivo, quindi la macchina dovrebbe aiutarti in questo senso. Se prevedi di caricare, assicurati sempre che il Supercharger sia stato inserito come tappa dal navigatore, o aggiungilo manualmente, per assicurarti che la batteria venga pre-condizionata. Immagino che impostare il 75% di energia all’arrivo sarebbe sufficiente ad “obbligare” il navigatore a inserire una sosta per la ricarica vicina all’arrivo.
3. Tieni il clima allineato con la temperatura ambiente (no 25° d’inverno, no 18° d’estate), anche se con la Highland dovrebbe essere un problema marginale rispetto alla mia M3 2019
3b. Quando sai che stai per partire (~15m), pre-condiziona la macchina tramite l’app: d’inverno e d’estate arrivi in una macchina già raffreddata/scaldata senza necessità di mettere il clima al massimo (puoi anche programmare gli orari direttamente dall’app)
4. Non risparmiare sulle gomme: con le percorrenze che hai, avere degli pneumatici fatti per EV che durino a lungo e offrano una bassa resistenza al rotolamento allunga il range disponibile
5. Una cosa di cui non faccio uso ma che potrebbe tornarti comoda: se hai il calendario sul cellulare e inserisci i luoghi esatti degli appuntamenti (tramite l’apposito campo), puoi scegliere di condividerlo con la macchina tramite l’app, e quando sali in macchina il navigatore è già impostato, devi solo mettere in drive =)
La M3 Highland Long Range RWD è venduta con un range nominale di ~700km e ha la pompa di calore e praticamente tutto di serie, a 42k€ è praticamente imbattibile (senza contare software, Supercharger, …) se vuoi massimizzare il range. La versione AWD rimane un’ottima scelta se prevedi di passare molto tempo in montagna d’inverno, ma nei sub-reddit Tesla tantissimi dicono che il controllo di trazione della RWD con la neve è comunque perfetto con delle buone gomme.
Se proprio non riesci a trovare il modo di caricare a casa, ti direi di lasciar perdere comunque l’ibrido: mi sembra di capire che passi la maggior parte del tuo tempo in autostrada, quindi ti porteresti dietro un motore addizionale tutto il tempo che non riusciresti mai a sfruttare (ma che dovresti comunque mantenere).
Essendo auto aziendale, per una bev, ti togli forse il più grosso limite di una bev per il tuo kilometraggio… Il degrado batteria e obsolescenza dovuta alla rapida evoluzione delle tech. Dovendo fare comodo una ricarica piena al giorno I 1500/2k cicli medi andrebbero via in 3 o 4 anni, ma non è tua e cambiarla non sarà un problema.
In base al tipo di clientela, potresti a volte arrivare in aziende con una colonnina, un ora di appuntamento avresti un refill dignitoso anche se fosse lenta (se c’è già un rapporto col cliente facile te la lascino usare senza rogne, magari un primo incontro potrebbe essere bruttino scroccare la ricarica)
La silenziosita che viene spesso data come un must sinceramente non la capisco, togli solo uno dei rumori avendo quindi piena evidenza di tutti gli altri, soprattutto del traffico esterno attrito dell’aria e rotolamento su asfalto, comunque la radio accesa la tieni per coprirne una parte.
Il vero grande motivo, totalmente sottovalutato, sono le dashcam a 360,stando tanto tempo in strada ahimè le possibilità di problemi aumentano, guidando tanto “l’occhio alla strada” si affina e difficilmente causerai tu l’incidente ma in molti casi sarebbe impossibile da provare
Smarcherei in anticipo con l’azienda, sempre se non sia già stato fatto, le metodologie di rimborso / pagamento delle ricariche, sopratutto nel caso riuscissi poi ad avere la ricarica domestica che ti svolterebbe abbastanza la gestione
La ragione darebbe la priorità alla plug in, anche se una buona plug in benzina avrebbe I consumi di un buon diesel (che rimane ad oggi la soluzione migliore nella tua situazione ma costa troppo alle aziende e quindi non è un opzione), la tesla potrebbe darti qualche rogna nei tempi di vita, ma dipende veramente tanto dalla tipologia di clienti e zone che dovrai frequentare, centri città o province in zone industriali, grandi aziende con grandi sedi o aziende medio piccole, se ad esempio fai 200km per arrivare dal primo cliente e poi gli altri sono a 10/20km tra loro o se è tutto più distribuito facendo la trottola (e quindi i tempi son più tirati mediamente)
Sconsiglio vivamente l’ibrida e per come scrivi secondo me la M3 long range è la macchina che devi prendere. I problemi dei tempi di ricarica imparerai a gestirli. A volte sicuramente saranno una rottura, ma sono ripagati dal confort. Inoltre eviterai di immettere in atmosfera della pianura padana discrete quantità di inquinanti
considero tutti i commenti che ho letto ponderati e fondati. Io non ho una bev, solo un piccolo scooter elettrico che non fa testo. Tuttavia mi sento di dire che, come in tutte le cose, trovi delle soluzioni personalizzate solo se ci sbatti il muso una volta per tutte. Siccome non si tratta di salti nel buio (le Tesla girano il mondo da 15 anni) ma di cercare aggiustamenti ad hoc, consiglio quel pizzico di coraggio che ti fa svoltare.
120.000 km all’anno, caspita, e pensare che c’è gente che non acquista elettrico pur avendo possibilità di ricaricare a casa e ha impianto fotovoltaico perché ha paura di perdere tempo a ricaricare e magari fa 15.000/30.000km all’anno
Ingegneristicamente la risposta è:
In queste condizioni puoi valutare solo diesel.
La scelta può ricadere fra le varie motorizzazioni ibride mild o full, non plugin, con un occhio di riguardo verso le auto che fanno più km al litro.
Provo ad argomentare un pò i consigli che hai ricevuto fino adesso:
1. Ricaricare a casa è fondamentale
– Convenienza economica: ricaricare a casa permette di sfruttare tariffe molto più basse (circa 0,20 €/kWh) rispetto alle colonnine pubbliche (0,65 €/kWh o più). Questo rende il costo per chilometro molto più competitivo rispetto a un’auto a benzina.
– Comodità: Avere una wallbox a casa significa non dover dipendere dalle colonnine pubbliche, che spesso sono occupate, guaste o poco convenienti.
– Esempio pratico: Con un’auto che consuma 20 kWh/100 km, ricaricando a casa a 0,20 €/kWh, il costo per 300 km sarebbe di 12 euro, contro i 39 euro delle colonnine pubbliche.
2. Scomodità e costo più alto nei lunghi viaggi
– Tempi di ricarica: Ogni 3 ore di viaggio, è necessario fermarsi per circa 30 minuti per ricaricare. Questo può essere un problema se si è di fretta o se si viaggia con bambini o animali.
– Pianificazione: Bisogna pianificare il viaggio in anticipo, identificando le colonnine disponibili e funzionanti lungo il percorso. Questo richiede un po’ di organizzazione in più rispetto a un’auto termica.
– Esempio: In un viaggio di 600 km, un’auto elettrica potrebbe richiedere due soste da 30 minuti, aggiungendo un’ora al tempo totale di viaggio.
3. Costo in autostrada
– Colonnine fast charging: In autostrada, le colonnine fast charging hanno tariffe elevate (circa 1 €/kWh). Con un consumo di 20 kWh/100 km, il costo per 100 km è di 20 euro.
– Confronto con auto termiche:
– Un’auto a benzina con un consumo di 6 l/100 km e un costo del carburante di 1,70 €/l spende circa 10,20 euro per 100 km.
– Un’auto a GPL con un consumo di 8 l/100 km e un costo del carburante di 0,75 €/l spende circa 6 euro per 100 km.
– Conclusione: In autostrada, l’auto elettrica è meno conveniente rispetto a un’auto termica o ibrida, soprattutto se si utilizza il GPL.
Claudio L.
NO, in autostrada le tariffe sono da 1€ se non hai abbonamenti ma se sei un abituale delle autostrade HAI abbonamenti, il costo scende intorno ai 65 centesimi (detto anche il 35% in meno di quello che scrive lei).
NO, in autostrada la benzina non costa 1,70€ ma supera tranquillamente i 2€(non vale l’obiezione che puoi fare rifornimento mentre sei fuori dall’autostrada nella prima metà tratta perchè vale anche per le colonnine se fai tratte con autostrada inferiori ai 300 km che è il caso del lettore), quindi siamo ad un 15% in più.
Qualcuno nominava la Qashqai e-power, che in autostrada fa 14,7 km con un litro, quindi 100 km = 11,6€ (a 1,70 caso più favorevole) mentre una Kona, ad esempio, a 65 centesimi al kWh ne spenderesti 13€, ricaricando ai Supercharger ne spenderesti 10€, se fai autobrennero ne spendi 8,6.
La questione non è economica, ma di tempo di rifornimento. L’elettrico costa meno anche a queste tariffe assurde, comparato al benzina. Col gasolio, OGGI, perde leggermente (scrivo OGGI perchè non dimentichiamo che siamo in balia di un mercato nervosissimo, dire che domani l’OPEC decide di fare fuori gli USA e per tre anni va in dumping dei prezzi (il petrolio USA non lo possiamo usare nelle raffinerie europee, troppo zolfo, non ce la fanno) e vende a 50$ facendo fallire gli USA e poi nei successivi vende a 150$ non è fantascienza), col GPL perde alla grande ma ricordiamoci cosa successe col metano, se un giorno decidono di farlo pagare 2€ al litro, lo fanno pagare 2€ al litro e non puoi farci niente, non è nemmeno il 2% della lavorazione del petrolio, si possono permettere di tirarti il collo quando vogliono: fino ad ora è stato lasciato in pace proprio perchè marginale, non appena si diffonde, alzeranno pesantemente le accise e l’effetto sarà retroattivo, nel senso che ormai l’auto ce l’hai.
Pensare che l’energia crescerà invece significherebbe ben altro: la totale distruzione dell’industria italiana a tutti i livelli, quindi il fatto che andare in BEV costi di più sarebbe l’ultimo dei problemi degli italiani, quando paghi le zucchine 15€ al chilo.
SI. Nel mio esempio dei 600 km, possiamo considerare valido il prezzo di 1,70 euro al litro, perché con un’auto termica media puoi percorrere tranquillamente 600 km con un pieno e fare rifornimento a destinazione. Inoltre, se vuoi, puoi fermarti a un ristorante lungo il tragitto senza essere “rapinato” agli autogrill dai prezzi dei menù e della ricarica.
Secondo me, è importante dare informazioni corrette: con un’auto elettrica, il costo per percorrere 100 km è maggiore rispetto a un’auto termica, punto. Viaggiare in elettrico è scomodo perché devi fermarti dove ci sono le colonnine di ricarica e non dove vuoi tu, soprattutto quando vuoi. Inoltre, il costo di manutenzione di un’auto elettrica europea è uguale a quello di un’auto termica (ho appena pagato 400 euro per il tagliando dell id4 dei due anni, che includeva il cambio del filtro CO2, il liquido dei freni e i filtri).
Fatte tutte queste precisazioni, una persona può scegliere consapevolmente se acquistare un’auto elettrica. Secondo me, sarà anche più contenta perché saprà esattamente a cosa andrà incontro, senza sorprese.
Non rispondo ai prezzi perché non sono sufficientemente aggiornato (usando solo SC, che sono più a buon mercato), ma per quanto riguarda il “tagliando”: Tesla essenzialmente raccomanda cambio filtro aria abitacolo da effettuare ogni 2-3 anni o al bisogno (se comincia a puzzare), e grossomodo tutto il resto ogni 4-5 anni. https://www.tesla.com/it_it/support/vehicle-maintenance
Sulla mia M3 2019 in 5 anni ho cambiato il filtro dell’aria 2 volte io stesso (40 € e un’oretta di lavoro), e ho fatto gli altri punti di manutenzione con ~1000€ dopo 5 anni (che sarebbero ~200€/anno se proprio vogliamo). Quindi decisamente i costi non sono uguali, ma dipende anche dal veicolo e dai concessionari, perché ad esempio il liquido freni con la rigenerativa dura molto di più, e non è necessario cambiarlo a ogni controllo.
L’utente parla di Tesla, quindi non di europee.
Non devi pianificare nulla, sali, imposti la destinazione con i comandi vocali e parti. Ti fa sapere lei dove ti devi fermare per ricaricare e per quanti minuti.
Una M3 Highland RWD LR, in autostrada percorre 400/450km con una carica, viaggiando a 130km/h.
Dove ci sono i SuC tesla, trovi anche per mangiare ed essendo fuori da autostrade i prezzi sono sicuramente più umani. Come quelli della ricarica, mediamente tra 0,43 e 0,55€.
Le versioni LR hanno potenza massima di ricarica di 250kW, non stai fermo molto.
In ogni caso, penso che una pausa di 15/20 minuti se la conceda durante la giornata.
Sempre detto.
No Box…No BEV.
Salvo che non hai una colonnina vicino casa da usare come muletto box.
La migliore auto Bev in circolazione nell’ accensione ristretta di questo discorso?
Secondo me M3 Highland RWD Long Range
Io ho una model 3 long range e carico di notte a casa contatore 6kw con presa monofase opportunamente installata per partire almeno all’80%-90%.. Per il mio lavoro quotidianamente percorro circa 250 km al dì. In autostrada… e bene o male se sto intorno ai 110 km/h ho 500 km EFFETTIVI di autonomia quindi ogni 2 gg devo ricaricare… non è comodissima però sfruttando i vari tempi morti si può fare se ne hai… Penso anch’io che la nuova long range RWD potrebbe essere la sua scelta migliore . La guida con la Tesla è assolutamente rilassante e soprattutto SICURA.. che x te e la tua famiglia deve essere il fattore principale…
Se con il termico vuoi restare l’offerta delle plug-in è vasta. Byd Seal U DM ha un autonomia combinata ha un ‘autonomia combinata di 1080km e consumo di 6,4l 100km Nissan Qashqai Epower 5.2 l . La Byd ha un sistema complesso di funzionamento elettrico termico ma ha consumi di benzina non proprio convenienti più la ricarica a casa, la Nissan è silenziosa ed è elettrica che consuma benzina. Affidabilità dei due modelli non la conosco. La tua scelta Kia con poco elettrico senza ricarica a casa è sbagliata meglio il diesel. SE a casa metterai la ricarica e la M3 LR nel box, 702 wlpt consumo 13,6 x 100 km x 0,30 cent = 4€ contro 11.5 oppure 9€ per Nissan sempre Wlpt .M3 adesso è in offerta 4k, Wall Connect per la ricarica domestica
” la Nissan è silenziosa ed è elettrica che consuma benzina.”, no, chiamarla elettrica è improprio, è un ibrido serie a benzina che in autostrada consuma comunque discretamente (14,7 km/litro).
Buondì, Si è improprio chiamare il sistema della Nissan auto elettrica. Chiamarla elettrica che va a benzina mi sembra corretto e dicendo che consuma benzina uno si fa un’ idea di come funziona visto che è un alternativa all’ elettrico puro. Le ruote della Nissan sono sempre azionate da un motore elettrico che prende corrente dalla batteria che è quasi sempre ricaricata dal generatore termico di corrente che è alimentato a benzina. Se io avessi dato a Pierfrancesco solo questa auto come consiglio sarebbe stato scorretto, ma ho messo più auto che secondo me lui ne è alla ricerca. Il wlpt consumo medio è quello più facile da trovare nella ricerca, visto che tutte le auto a 130kmh consumano un botto compreso Tesla.
Ossimoro o meno è quello che ha fatto Nissan un’auto controversa come tutte le ibride, ma mai il termico muove le ruote. Scegliere plug-in potrebbe essere un errore, con questa power sei sicuro del consumo. Un diesel potrebbe essere la sua scelta che terrebbe per 4/5 anni ma la prossima 100% elettrica sarà. Prima di comprare la nuova la Tesla M3 dovrebbe noleggiare per meglio valutare
Caricamento...
Buonasera,
Faccio anche io un lavoro itinerante, percorro circa 120 mila km all’anno, se non di più. Ho avuto una model 3 longrange dual motor, con la quale mi sono trovato molto bene, in autostrada con il mio piede facevo a fatica 300 km. Nelle soste, mentre ricaricavo, smaltivo un po’ di email e poi ripartivo. I tratti più penalizzati sono quelli lunghi (sopra i 300 km) ed i viaggi a pieno carico, che fanno perdere un bel po’ di km di range. Non ho mai ricaricato a casa, ma non ho mai avuto problemi a ricaricare in giro. Nel complesso la consiglio vivamente anche per comodità, confort e prestazioni. Il motore termico è più flessibile e nelle emergenze difficilmente ti molla perchè finisce l’autonomia.
Il plug-in non è male, ma consuma molto carburante ed ha autonomia ridotta, tra batteria e benzina io facevo circa 250 km a pieno (jeep compass), ma in pochi minuti si può ripartire.
Guido la Compass 4xE va bene solo per chi carica da casa, non fa lunghi viaggi (ha un serbatoio di 36 litri ! per far spazio alla batteria usabile da 11kWh) e la consiglierei a chi si muove molto in città o extraurbano e magari deve raggiungere posti disagiati e necessita del 4×4 (elettrico dietro); ha pure pochissima capacità di carico… sui 370litri effettivi…
Si..immaginavo ..ma ho inteso ribadire a chi può andare bene una Jeep Compass 4xE.
Salvo la necessità di fare percorsi su sterrati abbastanza impegnativi…faccio fatica a comprendere il passaggio a quella venendo da Model3…così come in generale a plug-in con batteria<20kWh..che sarebbe comunque poco comoda per l' autore della lettera (se ha fretta.. brutto scriverlo ma… Diesel (NLT !!) e tra 3 o 4 anni vedere se ci sono BEV con autonomia adeguata alle sue percorrenze.
Caricamento...
La plug-in ha ancora più bisogno della ricarica domestica rispetto all’elettrico puro in quanto ricarica solo in AC perciò non ha senso. Anche perché in autostrada consuma un botto rispetto al diesel.
Una Model 3 LR RWD sarebbe la migliore opzione ma io senza possibilità di ricaricare a casa e considerando la priorità (giustissima) di limitare le perdite di tempo perché non vadano a intaccare il tempo da dedicare alla famiglia, starei sul diesel ancora un pò.
D’altronde Vaielettrico ha sempre detto che l’elettrico non è per tutti e questo mi sembra un caso che lo dimostra
Possiedo una volkswagen id.4 con batteria da 52 kWh, faccio una o due volte la settimana 200+200 km in giornata (andata e ritorno)
La mia opinione è:
1. È molto opportuno poter caricare a casa, guadagni tempo ogni sera (parti carico e puoi arrivare a casa molto scarico). In più, risparmi soldi rispetto alla colonnina.
2. Velocità di ricarica media garantita: NON serve la massima potenza ma per quanta % garantisce una certa potenza di ricarica, soprattutto con clima freddo
3. Scarterei le ibride per un chilometraggio così elevato: doppia motorizzazione, doppi potenziali problemi, doppie spese, scarsa autonomia in elettrico.
4. Efficienza del sistema elettrico: puntare su un’auto che consuma meno energia per 100 km (quindi, a pari batteria, più autonomia)
5. Lunga, lunghissima garanzia e auto sostitutiva compresa, anche pagando qualche migliaio di euro in più… Si ripaga da sola e rapidamente.
condivido in pieno i suggerimenti di Dino … ed invito @Pierfrancesco Rossi a leggere le considerazioni di EvClinic in merito a BEV e Plug-in … che è illuminante!
Non ho una risposta, facendone un uso completamente differente, però l’unico aspetto negativo che ci vedo è il non poter ricaricare a casa che è indubbiamente uno dei maggiori vantaggi (anche economici) delle elettriche. Ma provare a noleggiarne una per una settimana per sciogliere ogni dubbio? Concordo che l’ibrida plugin non abbia alcun senso.
giustissimo suggerimento: visto che è possibile trovare una BEV a noleggio.. prima dell’acquisto è meglio fare una prova di almeno una settimana (il tempo di capire come organizzarsi… e se merita il cambiamento).
Nel dubbio è meglio che il sig. Rossi valuti un N.L.T. così da cambiar rotta a termine periodo….
Secondo me il punto chiave è la ricarica casalinga, la mattina devi partire al 100% di batteria o molto vicino e usare la ricarica ad alta potenza per i rabbocchi lungo il percorso e magari non arrivare a casa al 10%.
Beh ricaricare a casa o durante le ore di ufficio è sicuramente economicamente e organizzativamente vantaggioso, però se hai più di 1 colonnina vicino casa (entro i 500mt) si può benissimo vivere. Io l’ho fatto per 4 anni senza problemi (la mia era una utilitaria con carica “lenta” ma facevo pochi km e quindi caricavo solo i sabati mattina). Certo costerebbe di più che caricare a casa. Almeno un Supercharger sul percorso casa-lavoro però ci vuole (vanno bene anche le FreeToX ma i costi salgono un poco)… In tal caso una Model 3 long range rwd sarebbe forse la scelta ideale, massima afficienza, massima autonomia e potenza di ricarica elevata. Plugin no di sicuro, concordo con la redazione, piuttosto un full hybrid (Toyota per affidabilità).
Se non c’è nessuna di queste condizioni, rientri purtroppo nel 30% delle persone per le quali l’elettrico non è ancora la soluzione ideale.
In bocca al lupo!
La chiave secondo me è la percorrenza giornaliera, anche su una Tesla arriverebbe tutti i giorni a casa con batteria scarica.
Dovrebbe quindi collegare l’auto in carica tutti i giorni, anche una colonnina a 500m potrebbe risultare scomoda ma soprattutto se la trovasse guasta o occupata?
Vicino casa, 500m (enel) e 600m (acea) ho tre colonnine ma sarebbe troppo stressante usarle costantemente tutti i giorni mentre è accettabile una o due volte. Ci sono stati giorni in cui le enel erano guaste e l’unico backup diventa ACEA. Quindi direi colonnine pubbliche si, ma a patto di avere almeno 2 operatori diversi vicino (almeno 1 sotto casa).
In casa dovrebbe portare il contatore a 6kW e installare una colonnina in grado di leggere il consumo di casa e mandare il massimo possibile all’auto. Avendo una batteria da 75kWh non è neanche detto riesca a fare il pieno, a 6kW ci vorrebbero 10-12 ore ma si può compensare con le HPC in giro per un rabbocco veloce durante la giornata e questo è accettabile.
Ho una M3 e posso assicurarti che nelle occasioni in cui ho ricaricato al SUC sono state più le volte che sono stato richiamato all’ordine (dall’app) per andare a staccare la macchina che non quelle dove ho dovuto attendere che ricaricasse. Concordo che la Plugin NON è la soluzione (provate l’estate scors per le vacanze e il suo lato elettrico è praticamente inutile quando si coprono lunghe distanze).
L’unica cosa che mi lascia perplesso è il fatto di non avere la possibilità di ricaricare a casa… se ci fosse quello la M3 sarebbe la scelta perfetta.
Ho una Model 3 da 2 anni, faccio 60mila km anno tra lavoro e vacanze ed io il tempo lo trovo per la ricarica, in ogni caso non sei costretto a fare il 100% ad ogni ricarica, tieni conto che dal 20% al 55% sono 7/10 min di ricarica.
Per capirci dovrai mettere in conto almeno 30/40 min di ricariche ogni 700km, se poi non ricarichi a casa, forse meglio che entri nell’elettrico tra qualche anno, o quando cambierai lavoro, perchè onestamente coi ritmi serrati che avete, il problema non mi sembrano i 30min di ricarica quanto anche i 10 del distributore possano essere un problema; l’elettrica non è per chi dice di non avere tempo nemmeno di mangiare, la sosta per me è sempre un piacere, scopro posti nuovi o mi faccio un giro in un Outlet o centro commerciale, va vissuta così, fissa un appuntamento in meno al giorno e vivi meglio fidati.
buona fortuna
Stavo proprio pensando che non poter passare all’elettrico perché si vive senza garage, senza colonnine entro 500mt da casa, senza Supercharger sul percorso casa-lavoro e dovendo macinare 200km/gg… Da valutare se non conviene cambiare vita 😉 io ho lasciato Milano 6 anni fa, trovato lavoro in provincia e poi trasferita la famiglia intera… Cambiata la vita in meglio e 3 mesi dopo ho potuto pure entrare nel mondo delle BEV con grandissima soddisfazione. Non tornerei mai indietro!
Consiglio quindi è cambiare vita e poi cambiare auto 🙂
Ho in TeslaM3 standard range RWD e mi trovo benissimo, anche se non faccio viaggi lunghi per lavoro ho percorso questo inverno 1300 (900 + 500) km in 2 giorni con la M3 che ha meno percorrenza senza problemi, guida piacevole e viaggio rilassante grazie alla mancanza di vibrazioni e al silenzio. Per la percorrenza che fa il lettore andrei su una long range ma RWD per avere più autonomia possibile. Ma la vera differenza è ricaricare a casa. Si parte la mattina carichi al 100% e la sera si rientra magari saltando una ricarica alla colonnina per arrivare a casa anche con batteria molto bassa. In 30 secondi l’auto è collegata alla colonnina domestica e si è a casa in famiglia. Senza ricarica a casa e con quelle percorrenze io personalmente non prenderei elettrico.
Ho fatto per anni il responsabile commerciale , facendo 60 mila km anno e so cosa vuole dire , adesso sono in pensione , ho una elettrica e so cosa vuole dire. Dopo questa premessa serve capire
1) Posso caricare in ufficio o a casa ?
2) Quanti km percorro giorno ?
3) Quante volte percorro piu di 250 km giorno ?
4) I miei clienti sono ad esempio comuni con parcheggio e colonnine o sono ubicati in zone dove non si puo pensare a biberonaggi ?
5) E un auto personale o aziendale ?
Io ho avuto Diesel , tante , una Lexus Ibrida che per fare Autostrada è la scelta piu sbagliata in quanto peso batteria e serbatoio insignificante .
Dopo tutte queste domande si puo pensare ad una risposta
Una correzione prima di tutto: la LR ricarica a 250kW, non 170.
Io non faccio quella vita: ricarico a casa una volta alla settimana o anche più di rado (faccio 1200 km circa al mese e quindi anche 3 ricariche al mese sono sufficienti, ovviamente dipende) e faccio poca autostrada (meno di una volta al mese, mediamente), per cui non mi sento titolato per rispondere.
A sentimento, se il tempo è così importante, bisogna essere assolutamente consapevoli che se si fanno 600 km al giorno in autostrada, almeno una ricarica va fatta (quindi almeno mezz’ora anche ai Supercharger o FreeToX) e probabilmente il giorno dopo pure. Se quella mezz’ora è accettabile, ok, altrimenti… Fra qualche anno, con l’augurio che si possa trovare un lavoro migliore che non costringa a fare così tanti chilometri così spesso, magari ci saranno auto sensibilmente più veloci a caricare o ci saranno modelli con autonomia ancora più alta o auto con range extender specifiche per chi macina autostrada.
Una plug-in non ha alcun senso, l’autostrada da 500km non è terreno adatto .
Se la tua scelta è una long range, la ricarica è anche più di 170kW. In teoria arriva a 250 kW, nella pratica ho visto 210/220. Nel tuo caso andrebbe bene la long range RWD, che oltre a costare meno ha più autonomia: 702 km WLTP, il che vuol dire che 500km li potresti fare anche senza ricaricare se li percorri a 120 anziché a 130. La differenza sarebbe 19 minuti, più o meno quelli che ti servirebbero per la ricarica. Avere la ricarica a casa poi faciliterebbe enormemente le cose.
Premesso che, come dicono molti, la plugin va bene se si fanno pochi km tutti i giorni e 2/3/4 volte al mese (weekend?) viaggi lunghi e non mi pare questo il caso…
Premesso che sarebbe sicuramente più che fattibile con una ricarica domestica (magari il problema non è di avere il punto ricarica, ma di contabilizzarla?)…
Premesso questo, in Lombardia ci sono moltissimi punti di ricarica, molti SUC, ma soprattutto ci sono molte aziende che cominciano a dotarsi di punti ricarica, per cui magari non è così difficile ricaricare mentre si è ad un appuntamento o ad un pranzo di lavoro: proprio oggi sono stato da in mio piccolo fornitore che ha installato una wall box da 11kW già da tempo.
Se il lettore percorre spesso 5-600km autostradali sinceramente ho timore le perdite di tempo possano diventare troppo incisive. Oltretutto affidandosi al pianificatore Tesla finirebbe a caricare ai supercharger che sono spesso ubicati fuori dal tracciato autostradale, con l’ulteriore perdita di tempo del dover uscire e rientrare ogni volta dal casello. Le FreeToX risultano un’alternativa più svelta ma costano. Poi non potendo caricare a casa, dovrebbe valutare se ha colonnine a tiro per la ricarica notturna e con colonnine a tiro intendo direttamente sotto casa, altrimenti sarebbe altro tempo perso.
La domande sono: Nei tragitti più lunghi, quanto inciderebbe un’oretta persa al giorno per caricare l’auto in viaggio?
Può gestire agevolmente la ricarica notturna della sua auto?
Se ce la fa, la model 3 è davvero un gran mezzo.
Al contempo nella sua situazione la Plug-in finirebbe probabilmente per non caricarla mai, quindi a meno che non sia per una questione fiscale la trovo un acquisto senza senso.
Forse a quel punto potrebbe guardare ad una mild o full hybrid e ripensare all’elettrico tra un paio di step tecnologici
Analisi precisa e azzeccata. Aggiungo che, secondo la mia esperienza personale e come evidenziato da un post di oggi sull’efficienza delle colonnine in Italia, considererei anche lo stress del dover trovare una colonnina FUNZIONANTE. Viaggio poco e ricarico in garage ma, quando vado in giro, non sono rari i casi in cui trovo un intoppo nella ricarica.
Hai una Tesla?
Ho una Tesla e proprio per questo scrivo con cognizione di causa e a mio avviso, potrebbe non risultare un acquisto ideale per le necessità del lettore.
Poi io non la cambierei con nessun’altra autovettura al mondo ma devo essere onesto, in autostrada s0ka tantissimo.
Una cosa che ad esempio io trovo fastidiosissima ma a cui nessuno sembra prestare attenzione è il fatto che il pianificatore è tarato su una media autostradale di 115/120km/h. Se percorri tratti a velocità essere umano (130km/h), continua a rivedere le stime di consumo al rialzo e di conseguenza a ripianificare soste.
Altra cosa che trovo tediosa: mi è capitato di dover caricare seguendo il pianificatore a melegnano. Mezz’ora dall’uscita della superstrada per raggiungere l’hotel coi SuC per via del traffico, a cui si sono aggiunti il tempo di ricarica (25’) più il ritorno sul tracciato… mai più. Da allora solo freetox but still… non la consiglierei ai macinatori di km autostradali per lavoro
Se non ricarichi a casa, sconsiglio BEV e PLUG-IN, per tutti quei km per ora la scelta migliore è una diesel o una full Hybrid.
Se fossimo un poco più avanti nel futuro ti consiglierei una con celle a combustibile.
Pare anche che le diesel possano montare un generatore di ossidrogeno che migliora la performance del diesel, inoltre può essere sostituito con biodiesel o carburanti sintetici.
“celle a combustibile” e “ossidrogeno”, beh, mooooolto futuro.
Ci lamentiamo della scarsa presenza di colonnine di ricarica (e sono oltre 60.000!!!), prima di avere una rete di ricarica di idrogeno…
Stefano, la teoria è bella, ma la concretezza è un’altra. L’idrogeno è inadatto al trasporto leggero. Non puoi avere una rete capillare di distributori di idrogeno perchè non è banale lo stoccaggio e il trasporto dello stesso, oltre all’inefficienza (che diventa trascurabile nel momento in cui hai sovraproduzione di energia, ma visto come in Italia non solo non si favorisce ma si osteggia addirittura il passaggio alla rinnovabili… la vedo dura).
E la concretezza dice che OGGI, salvo potersi permettere 45k di auto, le BEV per chi fa tanti e tanti chilometri al giorno in autostrada è accettabile se sei disposto a perdere 30 minuti in più per la ricarica in viaggio: dipende dal tipo di lavoro.
C’è chi ha fatto trasferte di 500 km con auto con 100 km di autonomia perchè aveva un tipo di lavoro che permetteva di essere svolto in mobilità (un telefono, un computer, mentre la macchina ricarica) e quindi alla fine il tempo era sempre quello, solo diluito in tante tappe. Ma non è ANCORA per tutti, come si dice sempre.
.ma per favore,, tutti ecologisti, ma l’elettricità come viene prodotta per ricaricare la batterie?, dove vengono smaltitd le batterie? Come viene smaltito l’olio del motore elettrico e nell caso il motore a solo spazzole l’usura non inquina?, fatevi fuori domande prima di decantare l’elettricità.
Effettivamente lo smaltimento dell’olio del motore elettrico è un problema da non sottovalutare, quasi al pari delle scorie nucleari, grazie per averlo svelato, noncelodikono!!1!
Adesso però non è che dopo queste chicche sparisci e non ci delizi più con certe meraviglie, raccontaci almeno delle spazzole!
Il famoso car working, non capisco perché non vi ambiscono tutti. Questo sì che è futuro!!!
Consiglio! Noleggiane una per un mese e verifica se rientra nelle tue esigenze. Spendere un po’ di euro adesso per non buttarne tanti dopo!
Ho passato una settimana in viaggio di lavoro con una Renault Espace Apline (full optional) ibrida affittata.
A parte tutti i commenti gia’ fatti, vorrei fare un paio di commenti:
– l’auto era molto bella, ma il software orribile. Parcheggiando si attivava di tutto e pareva un rave… Come si possa mettere sul mercato un’auto del genere, non capisco.
– i consumi in autostrada sono relativamente alti. L’ibrido non aiuta a 130Km/h
– l’autonomia in elettrico e’ minima (l’auto non era plugin).
Quindi io eviterei l’ibrido, e andrei o sul benzina puro, o sulla M3.
Suggerisco di vedere le tratte piu’ lunghe con ABRP per avere un’idea. 600Km autostradali sono troppi anche per la M3, quindi c’e’ da fare minimo una sosta.
E se non si puo’ ricaricare da casa per partire la mattina con la batteria al 100%, io eviterei.
Non me la sento di entrarare nelle scelte di chi ha una vita così intensa, con pargoli per casa, e senza la possibilità di ricaricare al rientro.
Probabilmente non è un problema o è già stato risolto con l’azienda ma trattandosi di auto in uso promiscuo il cui valore va a sommarsi al reddito, da quest’anno le EV hanno una imponibilità del 10% (quindi sicuramente esente), l’ ibrida del 20% (probabilmente esente) mentre le termiche sono maggiormente penalizzate ed è facile che vadano oltre la quota esente e pertanto più costose per l’utilizzatore e per l’azienda.
quoto in tutto xardux e parte di guido baccarini.
tutto il restante commentario (che non tiene conto delle richieste/necessità del lettore) non serve a nulla.
Ho una M3 2019 Long Range AWD e ho fatto per 5 anni più di 600km 1-2 weekend al mese (~300km al giorno). Posto che la mia macchina è molto “vecchia” per gli standard tecnologici attuali (no pompa di calore, no doppi vetri, …) ed era venduta con un range nominale di ~500km, ci sono un po’ di accortezze che puoi usare per ridurre al minimo le soste e allungare il range.
1. Trova il modo di caricare a casa o ad una colonnina vicina, idealmente dato il tuo utilizzo dovresti poter caricare la batteria intera – o quasi – ogni notte, che si traduce in 11h a 7kW o ~8h a 10kW, questo ti permetterebbe di non doverti necessariamente fermare a caricare al rientro a casa
1b. Cerca di tracciare un po’ le tue abitudini: a che ora esci di casa normalmente? A che ora rientri? Quanto tempo potrebbe rimanere in carica la macchina ogni notte? Usa queste stime per calcolare di che contratto elettrico hai bisogno. Se hai almeno 7-8h di riposo, una notte da 7h a 7kW dovrebbe essere sufficiente a meno che arrivi con meno del ~30% di batteria.
2. Idealmente se devi fermarti a caricare durante la giornata, dovresti farlo alla fine dei viaggi di andata: arriveresti con una batteria scarica e pre-condizionata, che garantirebbe alte velocità di ricarica e soste brevi, e finito il meeting potresti ripartire dal cliente con la batteria quasi piena. Tesla ha recentemente implementato con gli aggiornamenti software la possibilità di specificare la batteria all’arrivo, quindi la macchina dovrebbe aiutarti in questo senso. Se prevedi di caricare, assicurati sempre che il Supercharger sia stato inserito come tappa dal navigatore, o aggiungilo manualmente, per assicurarti che la batteria venga pre-condizionata. Immagino che impostare il 75% di energia all’arrivo sarebbe sufficiente ad “obbligare” il navigatore a inserire una sosta per la ricarica vicina all’arrivo.
3. Tieni il clima allineato con la temperatura ambiente (no 25° d’inverno, no 18° d’estate), anche se con la Highland dovrebbe essere un problema marginale rispetto alla mia M3 2019
3b. Quando sai che stai per partire (~15m), pre-condiziona la macchina tramite l’app: d’inverno e d’estate arrivi in una macchina già raffreddata/scaldata senza necessità di mettere il clima al massimo (puoi anche programmare gli orari direttamente dall’app)
4. Non risparmiare sulle gomme: con le percorrenze che hai, avere degli pneumatici fatti per EV che durino a lungo e offrano una bassa resistenza al rotolamento allunga il range disponibile
5. Una cosa di cui non faccio uso ma che potrebbe tornarti comoda: se hai il calendario sul cellulare e inserisci i luoghi esatti degli appuntamenti (tramite l’apposito campo), puoi scegliere di condividerlo con la macchina tramite l’app, e quando sali in macchina il navigatore è già impostato, devi solo mettere in drive =)
La M3 Highland Long Range RWD è venduta con un range nominale di ~700km e ha la pompa di calore e praticamente tutto di serie, a 42k€ è praticamente imbattibile (senza contare software, Supercharger, …) se vuoi massimizzare il range. La versione AWD rimane un’ottima scelta se prevedi di passare molto tempo in montagna d’inverno, ma nei sub-reddit Tesla tantissimi dicono che il controllo di trazione della RWD con la neve è comunque perfetto con delle buone gomme.
Se proprio non riesci a trovare il modo di caricare a casa, ti direi di lasciar perdere comunque l’ibrido: mi sembra di capire che passi la maggior parte del tuo tempo in autostrada, quindi ti porteresti dietro un motore addizionale tutto il tempo che non riusciresti mai a sfruttare (ma che dovresti comunque mantenere).
Essendo auto aziendale, per una bev, ti togli forse il più grosso limite di una bev per il tuo kilometraggio… Il degrado batteria e obsolescenza dovuta alla rapida evoluzione delle tech. Dovendo fare comodo una ricarica piena al giorno I 1500/2k cicli medi andrebbero via in 3 o 4 anni, ma non è tua e cambiarla non sarà un problema.
In base al tipo di clientela, potresti a volte arrivare in aziende con una colonnina, un ora di appuntamento avresti un refill dignitoso anche se fosse lenta (se c’è già un rapporto col cliente facile te la lascino usare senza rogne, magari un primo incontro potrebbe essere bruttino scroccare la ricarica)
La silenziosita che viene spesso data come un must sinceramente non la capisco, togli solo uno dei rumori avendo quindi piena evidenza di tutti gli altri, soprattutto del traffico esterno attrito dell’aria e rotolamento su asfalto, comunque la radio accesa la tieni per coprirne una parte.
Il vero grande motivo, totalmente sottovalutato, sono le dashcam a 360,stando tanto tempo in strada ahimè le possibilità di problemi aumentano, guidando tanto “l’occhio alla strada” si affina e difficilmente causerai tu l’incidente ma in molti casi sarebbe impossibile da provare
Smarcherei in anticipo con l’azienda, sempre se non sia già stato fatto, le metodologie di rimborso / pagamento delle ricariche, sopratutto nel caso riuscissi poi ad avere la ricarica domestica che ti svolterebbe abbastanza la gestione
La ragione darebbe la priorità alla plug in, anche se una buona plug in benzina avrebbe I consumi di un buon diesel (che rimane ad oggi la soluzione migliore nella tua situazione ma costa troppo alle aziende e quindi non è un opzione), la tesla potrebbe darti qualche rogna nei tempi di vita, ma dipende veramente tanto dalla tipologia di clienti e zone che dovrai frequentare, centri città o province in zone industriali, grandi aziende con grandi sedi o aziende medio piccole, se ad esempio fai 200km per arrivare dal primo cliente e poi gli altri sono a 10/20km tra loro o se è tutto più distribuito facendo la trottola (e quindi i tempi son più tirati mediamente)
Al momento la long range di Tesla è imbattibile.
Anche se stanno per uscire BEV con autonomia estesa di altri concorrenti.
Prezzi da valutare.
Per quanto riguarda endotermico puro la Diesel non ha rivali, per tantissime ragioni.
Le Plug In attuali non sono il massimo, anche se ne sono state annunciate tante con autonomia che arriva a 140km o di più.
L’autonomia in elettrico di una plug in non va intesa nei lunghi viaggi, anche se durante le soste in autogrill può essere ricaricata,e sfruttata…
Le nuove versioni hanno anche carica DC da 50 o 100kw/h, quindi pochi minuti…
Una plug in ha comunque dei vantaggi, nei viaggi lunghi hai una autonomia endotermica idonea e senza patemi.
Quando arrivi a destinazione, ad esempio in una città o in paesino di vacanza, centro storico ecc. Vai in elettrico puro.
Senza inquinare il luogo che ti ospita,se vogliamo essere green è la scelta giusta.
Anche nella tua città per viaggi di tutti i giorni o casa lavoro vai in elettrico puro.
Con 150 km di autonomia si fa molto.
In autostrada consumi molto e inquini molto
..alcune case fanno la Plug in con il Diesel…
Ma occorre aspettare le nuove Plug in, al momento la scelta è risicata…
Sconsiglio vivamente l’ibrida e per come scrivi secondo me la M3 long range è la macchina che devi prendere. I problemi dei tempi di ricarica imparerai a gestirli. A volte sicuramente saranno una rottura, ma sono ripagati dal confort. Inoltre eviterai di immettere in atmosfera della pianura padana discrete quantità di inquinanti
considero tutti i commenti che ho letto ponderati e fondati. Io non ho una bev, solo un piccolo scooter elettrico che non fa testo. Tuttavia mi sento di dire che, come in tutte le cose, trovi delle soluzioni personalizzate solo se ci sbatti il muso una volta per tutte. Siccome non si tratta di salti nel buio (le Tesla girano il mondo da 15 anni) ma di cercare aggiustamenti ad hoc, consiglio quel pizzico di coraggio che ti fa svoltare.
120.000 km all’anno, caspita, e pensare che c’è gente che non acquista elettrico pur avendo possibilità di ricaricare a casa e ha impianto fotovoltaico perché ha paura di perdere tempo a ricaricare e magari fa 15.000/30.000km all’anno
Ingegneristicamente la risposta è:
In queste condizioni puoi valutare solo diesel.
La scelta può ricadere fra le varie motorizzazioni ibride mild o full, non plugin, con un occhio di riguardo verso le auto che fanno più km al litro.
Macchè già una model 3 long range trazione posteriore potrebbe essere una soluzione con 702km wltp
Provo ad argomentare un pò i consigli che hai ricevuto fino adesso:
1. Ricaricare a casa è fondamentale
– Convenienza economica: ricaricare a casa permette di sfruttare tariffe molto più basse (circa 0,20 €/kWh) rispetto alle colonnine pubbliche (0,65 €/kWh o più). Questo rende il costo per chilometro molto più competitivo rispetto a un’auto a benzina.
– Comodità: Avere una wallbox a casa significa non dover dipendere dalle colonnine pubbliche, che spesso sono occupate, guaste o poco convenienti.
– Esempio pratico: Con un’auto che consuma 20 kWh/100 km, ricaricando a casa a 0,20 €/kWh, il costo per 300 km sarebbe di 12 euro, contro i 39 euro delle colonnine pubbliche.
2. Scomodità e costo più alto nei lunghi viaggi
– Tempi di ricarica: Ogni 3 ore di viaggio, è necessario fermarsi per circa 30 minuti per ricaricare. Questo può essere un problema se si è di fretta o se si viaggia con bambini o animali.
– Pianificazione: Bisogna pianificare il viaggio in anticipo, identificando le colonnine disponibili e funzionanti lungo il percorso. Questo richiede un po’ di organizzazione in più rispetto a un’auto termica.
– Esempio: In un viaggio di 600 km, un’auto elettrica potrebbe richiedere due soste da 30 minuti, aggiungendo un’ora al tempo totale di viaggio.
3. Costo in autostrada
– Colonnine fast charging: In autostrada, le colonnine fast charging hanno tariffe elevate (circa 1 €/kWh). Con un consumo di 20 kWh/100 km, il costo per 100 km è di 20 euro.
– Confronto con auto termiche:
– Un’auto a benzina con un consumo di 6 l/100 km e un costo del carburante di 1,70 €/l spende circa 10,20 euro per 100 km.
– Un’auto a GPL con un consumo di 8 l/100 km e un costo del carburante di 0,75 €/l spende circa 6 euro per 100 km.
– Conclusione: In autostrada, l’auto elettrica è meno conveniente rispetto a un’auto termica o ibrida, soprattutto se si utilizza il GPL.
Claudio L.
NO, in autostrada le tariffe sono da 1€ se non hai abbonamenti ma se sei un abituale delle autostrade HAI abbonamenti, il costo scende intorno ai 65 centesimi (detto anche il 35% in meno di quello che scrive lei).
NO, in autostrada la benzina non costa 1,70€ ma supera tranquillamente i 2€(non vale l’obiezione che puoi fare rifornimento mentre sei fuori dall’autostrada nella prima metà tratta perchè vale anche per le colonnine se fai tratte con autostrada inferiori ai 300 km che è il caso del lettore), quindi siamo ad un 15% in più.
Qualcuno nominava la Qashqai e-power, che in autostrada fa 14,7 km con un litro, quindi 100 km = 11,6€ (a 1,70 caso più favorevole) mentre una Kona, ad esempio, a 65 centesimi al kWh ne spenderesti 13€, ricaricando ai Supercharger ne spenderesti 10€, se fai autobrennero ne spendi 8,6.
La questione non è economica, ma di tempo di rifornimento. L’elettrico costa meno anche a queste tariffe assurde, comparato al benzina. Col gasolio, OGGI, perde leggermente (scrivo OGGI perchè non dimentichiamo che siamo in balia di un mercato nervosissimo, dire che domani l’OPEC decide di fare fuori gli USA e per tre anni va in dumping dei prezzi (il petrolio USA non lo possiamo usare nelle raffinerie europee, troppo zolfo, non ce la fanno) e vende a 50$ facendo fallire gli USA e poi nei successivi vende a 150$ non è fantascienza), col GPL perde alla grande ma ricordiamoci cosa successe col metano, se un giorno decidono di farlo pagare 2€ al litro, lo fanno pagare 2€ al litro e non puoi farci niente, non è nemmeno il 2% della lavorazione del petrolio, si possono permettere di tirarti il collo quando vogliono: fino ad ora è stato lasciato in pace proprio perchè marginale, non appena si diffonde, alzeranno pesantemente le accise e l’effetto sarà retroattivo, nel senso che ormai l’auto ce l’hai.
Pensare che l’energia crescerà invece significherebbe ben altro: la totale distruzione dell’industria italiana a tutti i livelli, quindi il fatto che andare in BEV costi di più sarebbe l’ultimo dei problemi degli italiani, quando paghi le zucchine 15€ al chilo.
SI. Nel mio esempio dei 600 km, possiamo considerare valido il prezzo di 1,70 euro al litro, perché con un’auto termica media puoi percorrere tranquillamente 600 km con un pieno e fare rifornimento a destinazione. Inoltre, se vuoi, puoi fermarti a un ristorante lungo il tragitto senza essere “rapinato” agli autogrill dai prezzi dei menù e della ricarica.
Secondo me, è importante dare informazioni corrette: con un’auto elettrica, il costo per percorrere 100 km è maggiore rispetto a un’auto termica, punto. Viaggiare in elettrico è scomodo perché devi fermarti dove ci sono le colonnine di ricarica e non dove vuoi tu, soprattutto quando vuoi. Inoltre, il costo di manutenzione di un’auto elettrica europea è uguale a quello di un’auto termica (ho appena pagato 400 euro per il tagliando dell id4 dei due anni, che includeva il cambio del filtro CO2, il liquido dei freni e i filtri).
Fatte tutte queste precisazioni, una persona può scegliere consapevolmente se acquistare un’auto elettrica. Secondo me, sarà anche più contenta perché saprà esattamente a cosa andrà incontro, senza sorprese.
Non rispondo ai prezzi perché non sono sufficientemente aggiornato (usando solo SC, che sono più a buon mercato), ma per quanto riguarda il “tagliando”: Tesla essenzialmente raccomanda cambio filtro aria abitacolo da effettuare ogni 2-3 anni o al bisogno (se comincia a puzzare), e grossomodo tutto il resto ogni 4-5 anni. https://www.tesla.com/it_it/support/vehicle-maintenance
Sulla mia M3 2019 in 5 anni ho cambiato il filtro dell’aria 2 volte io stesso (40 € e un’oretta di lavoro), e ho fatto gli altri punti di manutenzione con ~1000€ dopo 5 anni (che sarebbero ~200€/anno se proprio vogliamo). Quindi decisamente i costi non sono uguali, ma dipende anche dal veicolo e dai concessionari, perché ad esempio il liquido freni con la rigenerativa dura molto di più, e non è necessario cambiarlo a ogni controllo.
L’utente parla di Tesla, quindi non di europee.
Non devi pianificare nulla, sali, imposti la destinazione con i comandi vocali e parti. Ti fa sapere lei dove ti devi fermare per ricaricare e per quanti minuti.
Una M3 Highland RWD LR, in autostrada percorre 400/450km con una carica, viaggiando a 130km/h.
Dove ci sono i SuC tesla, trovi anche per mangiare ed essendo fuori da autostrade i prezzi sono sicuramente più umani. Come quelli della ricarica, mediamente tra 0,43 e 0,55€.
Le versioni LR hanno potenza massima di ricarica di 250kW, non stai fermo molto.
In ogni caso, penso che una pausa di 15/20 minuti se la conceda durante la giornata.
Sempre detto.
No Box…No BEV.
Salvo che non hai una colonnina vicino casa da usare come muletto box.
La migliore auto Bev in circolazione nell’ accensione ristretta di questo discorso?
Secondo me M3 Highland RWD Long Range
Io ho una model 3 long range e carico di notte a casa contatore 6kw con presa monofase opportunamente installata per partire almeno all’80%-90%.. Per il mio lavoro quotidianamente percorro circa 250 km al dì. In autostrada… e bene o male se sto intorno ai 110 km/h ho 500 km EFFETTIVI di autonomia quindi ogni 2 gg devo ricaricare… non è comodissima però sfruttando i vari tempi morti si può fare se ne hai… Penso anch’io che la nuova long range RWD potrebbe essere la sua scelta migliore . La guida con la Tesla è assolutamente rilassante e soprattutto SICURA.. che x te e la tua famiglia deve essere il fattore principale…
Se con il termico vuoi restare l’offerta delle plug-in è vasta. Byd Seal U DM ha un autonomia combinata ha un ‘autonomia combinata di 1080km e consumo di 6,4l 100km Nissan Qashqai Epower 5.2 l . La Byd ha un sistema complesso di funzionamento elettrico termico ma ha consumi di benzina non proprio convenienti più la ricarica a casa, la Nissan è silenziosa ed è elettrica che consuma benzina. Affidabilità dei due modelli non la conosco. La tua scelta Kia con poco elettrico senza ricarica a casa è sbagliata meglio il diesel. SE a casa metterai la ricarica e la M3 LR nel box, 702 wlpt consumo 13,6 x 100 km x 0,30 cent = 4€ contro 11.5 oppure 9€ per Nissan sempre Wlpt .M3 adesso è in offerta 4k, Wall Connect per la ricarica domestica
” la Nissan è silenziosa ed è elettrica che consuma benzina.”, no, chiamarla elettrica è improprio, è un ibrido serie a benzina che in autostrada consuma comunque discretamente (14,7 km/litro).
Secondo me la piccola batteria in poco tempo si distrugge a fare lavorare tanto in autostrada il motore di trazione elettrico…
Buondì, Si è improprio chiamare il sistema della Nissan auto elettrica. Chiamarla elettrica che va a benzina mi sembra corretto e dicendo che consuma benzina uno si fa un’ idea di come funziona visto che è un alternativa all’ elettrico puro. Le ruote della Nissan sono sempre azionate da un motore elettrico che prende corrente dalla batteria che è quasi sempre ricaricata dal generatore termico di corrente che è alimentato a benzina. Se io avessi dato a Pierfrancesco solo questa auto come consiglio sarebbe stato scorretto, ma ho messo più auto che secondo me lui ne è alla ricerca. Il wlpt consumo medio è quello più facile da trovare nella ricerca, visto che tutte le auto a 130kmh consumano un botto compreso Tesla.
In fatti è una ibrida.
Si tratta di un ibrido seriale, fine.
Elettrica che va a benzina è un’ossimoro.
Ossimoro o meno è quello che ha fatto Nissan un’auto controversa come tutte le ibride, ma mai il termico muove le ruote. Scegliere plug-in potrebbe essere un errore, con questa power sei sicuro del consumo. Un diesel potrebbe essere la sua scelta che terrebbe per 4/5 anni ma la prossima 100% elettrica sarà. Prima di comprare la nuova la Tesla M3 dovrebbe noleggiare per meglio valutare
Buonasera,
Faccio anche io un lavoro itinerante, percorro circa 120 mila km all’anno, se non di più. Ho avuto una model 3 longrange dual motor, con la quale mi sono trovato molto bene, in autostrada con il mio piede facevo a fatica 300 km. Nelle soste, mentre ricaricavo, smaltivo un po’ di email e poi ripartivo. I tratti più penalizzati sono quelli lunghi (sopra i 300 km) ed i viaggi a pieno carico, che fanno perdere un bel po’ di km di range. Non ho mai ricaricato a casa, ma non ho mai avuto problemi a ricaricare in giro. Nel complesso la consiglio vivamente anche per comodità, confort e prestazioni. Il motore termico è più flessibile e nelle emergenze difficilmente ti molla perchè finisce l’autonomia.
Il plug-in non è male, ma consuma molto carburante ed ha autonomia ridotta, tra batteria e benzina io facevo circa 250 km a pieno (jeep compass), ma in pochi minuti si può ripartire.
Saluti
Marco
120.000 km…?
Alla faccia…
Ci racconta qualcosa? Cambiata dopo quanto? Quanti treni di gomme? Come andava alla fine?
Guido la Compass 4xE va bene solo per chi carica da casa, non fa lunghi viaggi (ha un serbatoio di 36 litri ! per far spazio alla batteria usabile da 11kWh) e la consiglierei a chi si muove molto in città o extraurbano e magari deve raggiungere posti disagiati e necessita del 4×4 (elettrico dietro); ha pure pochissima capacità di carico… sui 370litri effettivi…
Io chiedevo della Model 3 LR da 120.00 km annui… la Compass non la commento (non sarebbe carino nei confronti di chi l’ha presa).
Si..immaginavo ..ma ho inteso ribadire a chi può andare bene una Jeep Compass 4xE.
Salvo la necessità di fare percorsi su sterrati abbastanza impegnativi…faccio fatica a comprendere il passaggio a quella venendo da Model3…così come in generale a plug-in con batteria<20kWh..che sarebbe comunque poco comoda per l' autore della lettera (se ha fretta.. brutto scriverlo ma… Diesel (NLT !!) e tra 3 o 4 anni vedere se ci sono BEV con autonomia adeguata alle sue percorrenze.
La plug-in ha ancora più bisogno della ricarica domestica rispetto all’elettrico puro in quanto ricarica solo in AC perciò non ha senso. Anche perché in autostrada consuma un botto rispetto al diesel.
Una Model 3 LR RWD sarebbe la migliore opzione ma io senza possibilità di ricaricare a casa e considerando la priorità (giustissima) di limitare le perdite di tempo perché non vadano a intaccare il tempo da dedicare alla famiglia, starei sul diesel ancora un pò.
D’altronde Vaielettrico ha sempre detto che l’elettrico non è per tutti e questo mi sembra un caso che lo dimostra
Possiedo una volkswagen id.4 con batteria da 52 kWh, faccio una o due volte la settimana 200+200 km in giornata (andata e ritorno)
La mia opinione è:
1. È molto opportuno poter caricare a casa, guadagni tempo ogni sera (parti carico e puoi arrivare a casa molto scarico). In più, risparmi soldi rispetto alla colonnina.
2. Velocità di ricarica media garantita: NON serve la massima potenza ma per quanta % garantisce una certa potenza di ricarica, soprattutto con clima freddo
3. Scarterei le ibride per un chilometraggio così elevato: doppia motorizzazione, doppi potenziali problemi, doppie spese, scarsa autonomia in elettrico.
4. Efficienza del sistema elettrico: puntare su un’auto che consuma meno energia per 100 km (quindi, a pari batteria, più autonomia)
5. Lunga, lunghissima garanzia e auto sostitutiva compresa, anche pagando qualche migliaio di euro in più… Si ripaga da sola e rapidamente.
Spero di essere stato utile.
condivido in pieno i suggerimenti di Dino … ed invito @Pierfrancesco Rossi a leggere le considerazioni di EvClinic in merito a BEV e Plug-in … che è illuminante!
Se non puoi ricaricare a casa lascia perdere.
Non ho una risposta, facendone un uso completamente differente, però l’unico aspetto negativo che ci vedo è il non poter ricaricare a casa che è indubbiamente uno dei maggiori vantaggi (anche economici) delle elettriche. Ma provare a noleggiarne una per una settimana per sciogliere ogni dubbio? Concordo che l’ibrida plugin non abbia alcun senso.
giustissimo suggerimento: visto che è possibile trovare una BEV a noleggio.. prima dell’acquisto è meglio fare una prova di almeno una settimana (il tempo di capire come organizzarsi… e se merita il cambiamento).
Nel dubbio è meglio che il sig. Rossi valuti un N.L.T. così da cambiar rotta a termine periodo….
Secondo me il punto chiave è la ricarica casalinga, la mattina devi partire al 100% di batteria o molto vicino e usare la ricarica ad alta potenza per i rabbocchi lungo il percorso e magari non arrivare a casa al 10%.
Beh ricaricare a casa o durante le ore di ufficio è sicuramente economicamente e organizzativamente vantaggioso, però se hai più di 1 colonnina vicino casa (entro i 500mt) si può benissimo vivere. Io l’ho fatto per 4 anni senza problemi (la mia era una utilitaria con carica “lenta” ma facevo pochi km e quindi caricavo solo i sabati mattina). Certo costerebbe di più che caricare a casa. Almeno un Supercharger sul percorso casa-lavoro però ci vuole (vanno bene anche le FreeToX ma i costi salgono un poco)… In tal caso una Model 3 long range rwd sarebbe forse la scelta ideale, massima afficienza, massima autonomia e potenza di ricarica elevata. Plugin no di sicuro, concordo con la redazione, piuttosto un full hybrid (Toyota per affidabilità).
Se non c’è nessuna di queste condizioni, rientri purtroppo nel 30% delle persone per le quali l’elettrico non è ancora la soluzione ideale.
In bocca al lupo!
La chiave secondo me è la percorrenza giornaliera, anche su una Tesla arriverebbe tutti i giorni a casa con batteria scarica.
Dovrebbe quindi collegare l’auto in carica tutti i giorni, anche una colonnina a 500m potrebbe risultare scomoda ma soprattutto se la trovasse guasta o occupata?
Vicino casa, 500m (enel) e 600m (acea) ho tre colonnine ma sarebbe troppo stressante usarle costantemente tutti i giorni mentre è accettabile una o due volte. Ci sono stati giorni in cui le enel erano guaste e l’unico backup diventa ACEA. Quindi direi colonnine pubbliche si, ma a patto di avere almeno 2 operatori diversi vicino (almeno 1 sotto casa).
In casa dovrebbe portare il contatore a 6kW e installare una colonnina in grado di leggere il consumo di casa e mandare il massimo possibile all’auto. Avendo una batteria da 75kWh non è neanche detto riesca a fare il pieno, a 6kW ci vorrebbero 10-12 ore ma si può compensare con le HPC in giro per un rabbocco veloce durante la giornata e questo è accettabile.
Ho una M3 e posso assicurarti che nelle occasioni in cui ho ricaricato al SUC sono state più le volte che sono stato richiamato all’ordine (dall’app) per andare a staccare la macchina che non quelle dove ho dovuto attendere che ricaricasse. Concordo che la Plugin NON è la soluzione (provate l’estate scors per le vacanze e il suo lato elettrico è praticamente inutile quando si coprono lunghe distanze).
L’unica cosa che mi lascia perplesso è il fatto di non avere la possibilità di ricaricare a casa… se ci fosse quello la M3 sarebbe la scelta perfetta.
Ho una Model 3 da 2 anni, faccio 60mila km anno tra lavoro e vacanze ed io il tempo lo trovo per la ricarica, in ogni caso non sei costretto a fare il 100% ad ogni ricarica, tieni conto che dal 20% al 55% sono 7/10 min di ricarica.
Per capirci dovrai mettere in conto almeno 30/40 min di ricariche ogni 700km, se poi non ricarichi a casa, forse meglio che entri nell’elettrico tra qualche anno, o quando cambierai lavoro, perchè onestamente coi ritmi serrati che avete, il problema non mi sembrano i 30min di ricarica quanto anche i 10 del distributore possano essere un problema; l’elettrica non è per chi dice di non avere tempo nemmeno di mangiare, la sosta per me è sempre un piacere, scopro posti nuovi o mi faccio un giro in un Outlet o centro commerciale, va vissuta così, fissa un appuntamento in meno al giorno e vivi meglio fidati.
buona fortuna
Stavo proprio pensando che non poter passare all’elettrico perché si vive senza garage, senza colonnine entro 500mt da casa, senza Supercharger sul percorso casa-lavoro e dovendo macinare 200km/gg… Da valutare se non conviene cambiare vita 😉 io ho lasciato Milano 6 anni fa, trovato lavoro in provincia e poi trasferita la famiglia intera… Cambiata la vita in meglio e 3 mesi dopo ho potuto pure entrare nel mondo delle BEV con grandissima soddisfazione. Non tornerei mai indietro!
Consiglio quindi è cambiare vita e poi cambiare auto 🙂
Ho in TeslaM3 standard range RWD e mi trovo benissimo, anche se non faccio viaggi lunghi per lavoro ho percorso questo inverno 1300 (900 + 500) km in 2 giorni con la M3 che ha meno percorrenza senza problemi, guida piacevole e viaggio rilassante grazie alla mancanza di vibrazioni e al silenzio. Per la percorrenza che fa il lettore andrei su una long range ma RWD per avere più autonomia possibile. Ma la vera differenza è ricaricare a casa. Si parte la mattina carichi al 100% e la sera si rientra magari saltando una ricarica alla colonnina per arrivare a casa anche con batteria molto bassa. In 30 secondi l’auto è collegata alla colonnina domestica e si è a casa in famiglia. Senza ricarica a casa e con quelle percorrenze io personalmente non prenderei elettrico.
Ho fatto per anni il responsabile commerciale , facendo 60 mila km anno e so cosa vuole dire , adesso sono in pensione , ho una elettrica e so cosa vuole dire. Dopo questa premessa serve capire
1) Posso caricare in ufficio o a casa ?
2) Quanti km percorro giorno ?
3) Quante volte percorro piu di 250 km giorno ?
4) I miei clienti sono ad esempio comuni con parcheggio e colonnine o sono ubicati in zone dove non si puo pensare a biberonaggi ?
5) E un auto personale o aziendale ?
Io ho avuto Diesel , tante , una Lexus Ibrida che per fare Autostrada è la scelta piu sbagliata in quanto peso batteria e serbatoio insignificante .
Dopo tutte queste domande si puo pensare ad una risposta
Una correzione prima di tutto: la LR ricarica a 250kW, non 170.
Io non faccio quella vita: ricarico a casa una volta alla settimana o anche più di rado (faccio 1200 km circa al mese e quindi anche 3 ricariche al mese sono sufficienti, ovviamente dipende) e faccio poca autostrada (meno di una volta al mese, mediamente), per cui non mi sento titolato per rispondere.
A sentimento, se il tempo è così importante, bisogna essere assolutamente consapevoli che se si fanno 600 km al giorno in autostrada, almeno una ricarica va fatta (quindi almeno mezz’ora anche ai Supercharger o FreeToX) e probabilmente il giorno dopo pure. Se quella mezz’ora è accettabile, ok, altrimenti… Fra qualche anno, con l’augurio che si possa trovare un lavoro migliore che non costringa a fare così tanti chilometri così spesso, magari ci saranno auto sensibilmente più veloci a caricare o ci saranno modelli con autonomia ancora più alta o auto con range extender specifiche per chi macina autostrada.
Una plug-in non ha alcun senso, l’autostrada da 500km non è terreno adatto .
Se la tua scelta è una long range, la ricarica è anche più di 170kW. In teoria arriva a 250 kW, nella pratica ho visto 210/220. Nel tuo caso andrebbe bene la long range RWD, che oltre a costare meno ha più autonomia: 702 km WLTP, il che vuol dire che 500km li potresti fare anche senza ricaricare se li percorri a 120 anziché a 130. La differenza sarebbe 19 minuti, più o meno quelli che ti servirebbero per la ricarica. Avere la ricarica a casa poi faciliterebbe enormemente le cose.
Premesso che, come dicono molti, la plugin va bene se si fanno pochi km tutti i giorni e 2/3/4 volte al mese (weekend?) viaggi lunghi e non mi pare questo il caso…
Premesso che sarebbe sicuramente più che fattibile con una ricarica domestica (magari il problema non è di avere il punto ricarica, ma di contabilizzarla?)…
Premesso questo, in Lombardia ci sono moltissimi punti di ricarica, molti SUC, ma soprattutto ci sono molte aziende che cominciano a dotarsi di punti ricarica, per cui magari non è così difficile ricaricare mentre si è ad un appuntamento o ad un pranzo di lavoro: proprio oggi sono stato da in mio piccolo fornitore che ha installato una wall box da 11kW già da tempo.