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Viaggio nella culla dell’elettrico, ricaricando a 0,32

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Viaggio nella culla dell’elettrico, la Norvegia, ricaricando a 0,32 euro al kWh nei Supercharger: 6.400 km raccontati da una coppia lombarda. Volete condividere il vostro di viaggio estivo? Scrivete a info@vaielettrico.it, con testo e foto.

di Rudy Van der Valle                    

“Siamo Rudy ed Elena, una coppia di Burago di Molgora in provincia di Monza-Brianza. Abbiamo iniziato a pensare di andare in Norvegia in primavera ed ecco la nostra esperienza. Partendo dagli elementi ci hanno convinto e spinti a dirigerci verso nord.

Viaggio nella culla
Quanto sono durate le soste di ricarica.

Viaggio nella culla dell’elettrico, la Norvegia, in Tesla Model 3 Highland

Ho cambiato la Tesla Model 3 di marzo 2019 con la nuova versione Model 3 Highland. Da tempo avevo il desiderio di rivisitare questo paese “da sogno” per il mondo elettrico e avendo ricevuto crediti di ricarica da Tesla come bonus fedeltà all’acquisto della nuova auto… A luglio siamo partiti da Burago di Molgora in direzione di Hirtshals, la punta più a nord della Danimarca per imbarcarci sul traghetto per Kristiansand a sud della Norvegia.

La prima tappa è stata vicino ad Hannover dopo aver percorso ben 982 km con 3 ricariche presso i Tesla Supercharger-SuC (partiti con la batteria al 90% grazie ai pannelli solari di casa). Sulle autostrade tedesche potevo viaggiare a 140 km/h con l’AutoPilot (limite superiore) o fino a 150 km/h se utilizzavo solo il controllo della velocità. 

Viaggio nella culla
Una rotonda all’interno di un tunnel: la trovi vicino a Borgund.

1.675 km con consumo medio di 148 Wh/km

Il secondo giorno (dopo la tappa di Hannover) ci siamo diretti verso la Danimarca. Altri 693 km e 3 ricariche presso i SuC. Lungo la strada ci siamo fermati a visitare Aalborg, dato che avevamo abbastanza tempo prima del traghetto. Su questo percorso di 1.675 km – dei primi 2 giorni – ho avuto un consumo medio di 148Wh/km, con un totale di 248kWh caricati. Tenuto conto dell’alta velocità in Germania, è un consumo nettamente basso. 

Dopo avere esplorato la costa a sud della Norvegia, ci siamo diretti a nord, ma all’interno del Paese. Prima tappa a Dalen, poi, il giorno successivo a Borgund per visitare le tipiche chiese antiche di legno. Ma prima di arrivarci, siamo passati attraverso un tunnel con una rotonda costruita all’interno della montagna.

Una delle uscite ci ha portato direttamente su un grande ponte sospeso su un fiordo, per ripetere lo stesso sul lato opposto. A seguire, una scalata a 360° completamente costruita nella montagna. Davvero impressionante.

Viaggio nellaI traghetti? Tutti completamente elettrici, che sensazione…

Abbiamo approfittato di uno speciale SuC dove Tesla ha recentemente installato la sua 2000esima stazione di ricarica in Norvegia. Poi ci siamo fermati a Austefjorden in una zona centrale per poter esplorare i dintorni e soprattutto il famoso fiordo di Geiranger.

È stata la prima volta che abbiamo utilizzato i traghetti in Norvegia e, con nostra grande sorpresa, erano tutti completamente elettrici. L’impressione di navigare nel silenzio, senza vibrazioni e senza fumi, è davvero piacevole. Una bella sensazione trovarsi in un ambiente ‘pulito’, sapendo che la fonte energetica della Norvegia è prevalentemente idroelettrica. 

Infine ci siamo diretti verso il punto più a nord del viaggio, Kristiansund. Dopo alcune traversate in traghetto ci siamo fermati per qualche ora a Molde, dove era in corso un festival jazz. Con sorpresa abbiamo visto in esposizione l’intera gamma di veicoli Tesla, incluso il Cybertruck. Mi è capitato di caricare l’auto in quella città presso un Centro Tesla, il che spiega perché le auto erano in mostra.

Non ci sono caselli: paghi fine mese (leggono la targa)

In Norvegia, non ci sono caselli per pagare autostrade, tunnel, ponti e neanche per i traghetti. Il tutto si fa con la lettura della targa: successivamente viene spedita la fattura a fine mese con elenco dei passaggi. Ovviamente mi ero preventivamente iscritto sul sito di uno dei gestori autorizzati. Con tutti i nostri passaggi su 3.000km di permanenza, abbiamo pagato meno di € 76.- (inclusi 10 traghetti). Le traversate in traghetto sono abbastanza economiche in Norvegia. La traversata più lunga di 30 minuti è costata € 21. Anche i parcheggi utilizzano la lettura della targa. Così è bastato recarmi al totem a fine sosta, inserire la targa e pagare il dovuto. Tutto ovviamente con la carta di credito. Non ho mai dovuto pagare in contanti e non avevo neanche cambiato soldi in corone norvegese. Poi abbiamo di nuovo traghettato verso la Danimarca e guidato fino alla città di Gottinga per una notte prima di tornare a casa.

Viaggio nella cullaViaggio nella culla dell’elettrico: quanto ho consumato e speso

Riassumendo: il viaggio fino al punto più a nord della Danimarca e ritorno è stato circa 3.400 km e il nostro tour in Norvegia ha coperto altri 3.000 km. La media del consumo in Norvegia era tra 125 – 135Wh/km, visto i percorsi su strade interne a bassa velocità. In totale abbiamo ricaricato 29 volte, tutte in Supercharger per un totale di 1.010 kWh. Tesla ha una rete molto estesa in Norvegia, persino in luoghi molto remoti. Adesso troviamo molte altre marche di vetture elettriche che ricaricano presso i SuC di Tesla in Europa: questo rende l’esperienza ancora più facile e piacevole. È stato un viaggio totalmente privo di problemi. Nessuna difficoltà a trovare e utilizzare le ricariche, anche se alcune volte abbiamo dovuto aspettare il posto libero visto l’affluenza dei turisti. Ovviamente il navigatore Tesla indica precisamente dove andare e quanto ricaricare per ripartire più velocemente. Il costo della ricarica presso Tesla è di circa € 0,32/kWh in Norvegia. Ben 40% in meno dei Supercharger Tesla in Italia. La Norvegia ha già circa il 25% dell’intera flotta di auto completamente elettriche. E questo è solo l’inizio.

VIAGGIO NELLA CULLA– Raccontaci anche tu com’è andata con le ricariche nel tuo viaggio, scrivendo (con foto) a info@vaielettrico.it. O mandando un VIDEO. Come hanno fatto Angelo, a Varsavia in Tesla Model Y. Fabio, in Spagna con la sua Skoda Enyaq. Antonio, fino a Capo Nord con la piccola VW e-Up. Stefano, in Salento con la Renault Zoe, Gianlorenzo, da Lecco a Lecce in Mercedes EQB …

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53 COMMENTI

  1. C è da dire che in Norvegia sono solo 4 milioni ,per di più la maggior entrata nazionale viene dal petrolio che vendono a noi … poi dovreste spiegarmi se è più GREEN tenere una macchina endotermica 15 anni o comprarla elettrica (affittarla)a rate e cambiarla ogni 3 anni perché non si hanno i soldi per pagare la maxi rata!

  2. La Norvegia paradiso dell’elettrico non è nata da sola ma per chiara volontà del governo Norvegese ed i norvegesi l’hanno considerata fattibile.
    Contrariamente a quanto si vuole fare in Europa e da noi dove l’iniziativa dovrebbe venire dai singoli in Norvegia, grazie ad una seria valutazione, pianificazione e progettazione si è arrivati a questo risultato.
    Il governo Norvegese non ha dato una data e poi ha detto arrangiatevi ma ha pilotato il passaggio nel miglior modo possibile investendoci soldi e molti.
    L’ho già setto in precedenza, per diffondere le BEV il governo ha fatto si che queste auto beneficiassero di tutta una serie di agevolazione che non avevano le termiche, agevolazioni anche rilevanti, ha realizzato un’infrastruttura di ricarica che non desse ansia o timori a chi sceglieva un’elettrica ed in più ha reso particolarmente conveniente i costi di ricarica in rapporto allo stipendio medio un Norvegese.
    Tutto questo, lo ripeto, ha avuto un costo non banale che le istituzioni Norvegesi si sono impegnate a sostenere e nel corso di un decennio si sono ritrovati con questi numeri (qualcuno dice a discapito degli investimenti nel trasporto pubblico).
    Quindi è inutile girarci intorno la transizione, decarbonizzazione, chiamatelo come volete necessita in primis di importanti investimenti per attuarlo.
    Scrivere le date sulla lavagna fa compiacere i burocrati ma nella realtà non serve a niente se dietro non c’è un piano strutturato per arrivarci.

    • Abbiamo 11 anni e 4 mesi davanti, piani (Green Deal e Case Green per esempio) e fondi europei a disposizione (vedi 60 miliardi dal Pnrr). Gli alibi per dare la colpa agli altri stanno a zero. Ora spetta solo a noi, governo ed elettori, imboccare la strada della transizione.

      • Dire che ci son 60 miliardi del Pnrr da investire è un pò illusorio perchè poi bisogna leggere tra le righe e quei 60 miliardi sono la somma destinata in generale a tutte le opere titolate “green” che dovrebbero essere fatte.
        Alla voce Transizione energetica e mobilità sostenibile ne accreditano meno di 24 miliardi e non per niente solo 741 milioni sono stanziati per la realizzazione, entro il 2026, di oltre 20.000 punti di ricarica rapida. Se poi pensiamo che 30 milioni sono previsti per aumentare la cultura e la consapevolezza su temi e sfide ambientali ci si rende conto dei tanti rivoli che drenano soldi.
        “Dire spetta a noi” è un parolone dal momento che la Cina, sempre nominata come esempio dell’evoluzione sulla mobilità green, alla voce mobilità sostenibile ne ha investiti 230 di miliardi di quelli tracciabili e non si sa di quelli non verificabili.
        Pensare di poter eguagliare la Cine con meno di 1/10 degli investimenti è la classica idea di fare le nozze con i fichi secchi, ma qui lo ripeto il problema è marcato UE e non solo Italia.

        • Solo il Green Deal stanzia 1.000 miliardi di euro da qui al 2030 per la transizione energetica. Non tutti sono per la mobilità, ci mancherebbe, ma sicuramente non saranno 1/10 dei 230 cinesi. Con tutto che la Cina ha più del doppio di abitanti. Lei dimostra che i 30 milioni dedicati alla cultura e consapevolezza delle sfide ambientali sono ben spesi. Speriamo che un rivoletto la raggiunga.

      • Per le case green i tempi non sono 11 anni ma 5 – 8 in quanto le riduzioni previste sono per il 2030 e poi per il 2033 e i 60 miliardi non so se basteranno neppure per la ritsrutturazione degli edifici pubnlici, per il resto ad oggi l’Europa ha detto “sono affari vostri a trovare le risorse” cosa semplice per paesi nordici e Francia dove gli immobili con più di 50 anni sono il 25% contro se ricordo bene un 60% inoltre da noi si ha una percentuale di case classe G e F pari al 70%. Con questa spada di Damocle (oltre al famoso 3% da rispettare) pensare che l’Italia trovi risorse aghiuntive anchr per incentivare la mobilità elettrica la vedo pari a mission imposdible. se qualcuno crede fiversamente o me ne farò una ragione … fra qualche anno vedremo cosa sarà stato fatto e cosa no.

        • -Per le case green i tempi non sono 11 anni ma 5 – 8 (…) neppure per la ritsrutturazione degli edifici pubnlici –

          Ho già spiegato diverse volte, conti e numeri alla mano, come sia materialmente impossibile (le parole sono importanti: materialmente impossibile, non sto dicendo che l’idea è sbagliata in quanto tale) raggiungere gli obiettivi al 2030-2033, nemmeno ipotizzando di avere i soldi e la volontà politica di buttare a capofitto l’intero settore delle costruzioni a fare solo quello.

          Quindi poichè “ad impossibilia nemo tenetur”, si prenderà atto della situazione e si dilateranno i tempi.

          • Chiaro, anch’io la penso così, io l’ho scritto solo per rispondere a Degli Esposti che citava le case green all’interno dei miliardi all’interno del green deal del 2020
            “Abbiamo 11 anni e 4 mesi davanti, piani (Green Deal e Case Green per esempio)”

          • Lei scrive solo per trovare problemi per ogni soluzione. Aspettiamo ancora di sapere come li risolverebbe

    • Vero, é tutto merito dei vari governi che si sono succeduti, di destra o sinistra che fossero, ma gli investimenti (soprattutto gli incentivi) sono stati finanziati prevalentemente con la tassa sulle emissioni per le termiche. La rete di ricarica é stata finanziata prevalentemente da operatori privati. Tesla non ha beccato un centesimo sino a quando non ha cominciato ad aprire i Supercharger anche agli altri brand, quando ormai aveva già fatti la maggior parte del lavoro.

  3. Io una sola cosa dico.

    Una volta si andava in vacanza in Egitto, o in Grecia… in Sardegna, in Puglia, alla peggio peggio in Liguria… a Ceriale o a Pietra Ligure…
    O in qualche bel posto in montagna… tipo in Trentino a veder le Dolomiti… e anche lì, ad esser proprio sfigati, alla mal parata si andava nell’entroterra ligure… a cavallo con la provincia di Cuneo… chessò, a Pamparato, Garessio, Ormea, Prato nevoso… Posti dove due settimane non passano mai, ma almeno si mangia bene… 😛

    Adesso che c’è sta moda dell’auto elettrica tutti a gelare le ciappe in Norvegia, a vedere fiordi che sembrano il lago di Como a novembre e mangiar stoccafissi dell’anno passato.

    Mah… Siete ben strani…

    😉 😛

    (VI scherzo.)

  4. Ricordiamo comunque che la Norvegia è uno dei maggiori produttori di petrolio e gas naturale del mondo, destinati principalmente all’export verso l’Europa. Giusto per capire da dove arriva buona parte del denaro per poter avere tutto elettrico.
    Senza polemica, solo constatazione dei fatti.

    • Constatazione di quali fatti? L’elettricità la producono da idroelettrico sin dagli anni ’70, e gli incentivi alle bev dalla tassazione sulle emissioni delle termiche da oltre 15 anni. Qualsiasi cosa volessi intendere… è basta sui soliti luoghi comuni, non certo su fatti reali.

      • si ma mica tutta la si produce dall’idroelettrico che oltretutto non è una risorsa certa, in anni abbondanti fi pioggia come quest’anno hai una sovraroduzione, in anni siccitosi come i precedenti la produzione crolla.

  5. Italia indietro 100 anni, qui si può andare a gasolio per spendere così poco, 1200km con 80€ di pieno. Gli stipendi medi che non ti permetteranno nemmeno in una vita di avere villa con pannelli solari, o permettersi una tesla da 70000€.
    È già tanto che mi compro un usata da 12000€ (a trovarla come si deve).
    Pago a casa 0,35€/kW (prezzo totale / kWh consumati ).
    Trasferimento immediato in Norvegia consigliato!

      • comunque? ….. comunque sono sempre tanti per un italiano medio che acquista principalmente citycar a metà di quel prezzo e soprattutto auto usate (nel 2024 quattro auto su cinque acquistate sono usate) e non di sicuro per collezzionarle.

    • Dire che le Tesla sono da 70’000 € è dire semplicemente una falsità. Attenzione Stefano che puoi essere considerato un divulgatore di sole falsità. La prossima volta è meglio che ti informi proprio il minimo prima di parlare di mobilità elettrica con cognizione di causa.

    • Tesla a 70k è falso. La moel y è la model 3 costano sui poco meno di 30k. La model x è la model s vanno partono da 100k.
      In ogni modo, o sei male informato o in mala fede

  6. La norvegia un territorio il doppio dell’Italia 6 milioni di abitanti praticamente come Roma e Milano ..Una tesla €70000 per andare in norvegia e poi postare la loro esperienza che tutti sappiamo ….mah !

    • 70.000 euro? perchè mai?
      La Model 3 parte da 40.000 (non che sia poco, ma certo molto meno..), tratte da 300km in autostrada sono serenamente fattibili anche con la LFP

    • Se proprio ci tieni a fornire un contributo alla community… perlomeno fornisci dei dati che abbiano un minimo di attinenza ci la realtà: il territorio della Norvegia non è il doppio di quello dell’Italia ma è più grande di meno del 10%, mentre la popolazione è di 5.5 mln. La somma dei residenti di Roma è Milano arriva a malapena a 4 mln, per cui hai cannato di soli 2 mln. Una Tesla Model 3 RWD costa attualmente poco più della metà di 70.000 € per cui pure qui l’hai sparata a casaccio.
      Ma, alla fine della fiera, cosa volevi dimostrare con tutti sti numeri?

    • Eh la Madonna 70k per una model 3 highland? Non so a che prezzo le vendono dove abiti te amico, ma a giudicare da quello che scrivi manco l’articolo hai letto per fare commenti simili.. La highland parte con l’allestimento base da circa 40k per arrivare a 65k full full optional (compresi colori speciali e navigatore al massimo potenziale) cose quindi belle ma di certo NON indispensabili per viaggiare. Hanno dato la loro esperienza per chi (ad esempio come me) non ci è mai stato, facendoci capire (ancora una volta) di quanto indietro siamo qua in Italia, non ci vedo assolutamente nulla di male. Grazie per la vostra condivisione di questa (in questo caso completamente) piacevole esperienza in elettrico

  7. Cmq i conteggi finali 6400km con 1010 kw portano a un consumo di 0.157kw/km. E meno male che fanno gli ecologisti essendo i maggiori esportatori europei di prodotti petrolifici, ecologisti a spese degli altri. E non hanno ridotto la produzione di co2 interna!!!

      • Occhio che senza i “fessi” probabilmente in Norvegia si viaggerebbe ancora coi diseloni Volvo … se tutti facessero i “bravi” (in romanesco è: fare i …. col … degli altri) la transizione green sarebbe probabilmente posticipata minimo di qualche decennio

  8. Che depressione ! 😔😭

    Leggere che gli altri sono nel 2024….e noi italiani ancora nel 1920. ..o anche prima!

    ” Chi siete! ? Dove andate! ? 1 fiorino! ”
    “Alt ! Chi siete !? Dove andate! ? 1 fiorino”

    se continua così..la prossima estate al posto dei casellanti troveremo gli alabardieri a risquotere la gabella…

  9. Vuoi mettere fare il pieno in 3 minuti a 80€? So soddisfazioni.

    A 32cent un 20/80 sono 11,50€ e con quei consumi siamo a 260Km.

  10. Uguale e Preciso come da noi ,che fortuna non abbiamo proprio niente da imparare. Mio fratello in Finlandia voleva pagare un caffè in contanti,lo hanno guardato come se avesse appena rapinato una banca, ovviamente ha pagato con la carta .

    • incominciamo a imaprare dagli stipendi … se li raddoppi e poi ti obbligano a pagare il caffe con la carta di credito credo che nessuno avrà nulla da obiettare 😉

      • quando inizieremo a pagare anche l’idraulico e il medico con la carta (esempi a caso, potete aggiungere a piacere), probabilmente avremo molto piú gettito da utilizzare

  11. Oh, finalmente una testimonianza di come dovrebbe essere l’elettrico: easy, economico. Grazie!
    E niente: si conferma che l’Italia, in merito e non solo, è vero e proprio terzo mondo.

    • hai perfettament ragione, soprattutto per ciò che riguarda stipendi, pensioni e livello di evasione fiscale, risolti questi piccoli problemi tranquillo che anhe noi ritorneremo a pieno titolo nel primo mondo, magari pure seduti su una tesla nuova fiammante 😉

      • mischiamo sempre tutto, mi raccomando..
        l’evasione fiscale non è frutto delle nostre piccole furbizie, vero?
        le pensioni sono frutto delle politiche familistiche (anni 80, che bell’epoca) e di decenni di piccole furbizie diffuse (i sindacalisti e i magistrati promossi sistematicamente prima della pensione ti piacevano?)
        gli stipendi con sostituto d’imposta sono l’unica fonte certa di tassazione (e torniamo al punto 1)
        ma tutto questo è eredità degli alieni, dei colonialisti, delle cavallette..
        La Norvegia vive su enormi introiti dell’industria del petrolio, ma il punto in questo articolo è un altro: come utilizza i soldi che ha?

        • sinceramente di chi siano eredità non me ne frega meno di nulla, ii dentista medico o meccanico li ho sempre pagati con fattura, anche perchè ho una assicurazik e medica e fino a 2 anni fa avevo un auto aziendale, percui se fosse per me l’evasione sarebbe pari a 0. se poi molti altri italiani lo fanno non potendi scaricare nulla o al massimo un 19% il problema non è degli italiani ma delle lobby che ne impediscono il cambiamento, abbiamo avuto governi dj sinistra di centro di destra in tutte le loro posdibili varianti ma nulla è cambiato, per cui sinceramente ritengo che l’Italua sia un paese da abbandonare (per i giovani) ed è assolutamente inutile postare come sia bella la Norvegia (o la Cina).. noi non siamo e non saremo mai come loro e dopo il 2035 andremo direttamente alla cubanizzazione del paese con buona pace della UE e delle sue regole. ammesso che per allora non siano state abrogate … perchè ce lo chiede … la Germania

          • Lei ha una certa età, dovrebbe ricordarsi l’extra gettito del ministro Visco nel 2007, meglio noto come “Tesoretto”. Furono 10,7 miliari di euro di tasse riscosse più del previsto. E il debito pubblico scese fino al 100%. Ma forse lei leggeva giornali che lo rappresentavano con i denti di Dracula…
            Anche senza memoria storica si piomba nel terzo mondo.

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