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Viaggiare in Tesla negli Usa: 70 mila km all’anno e non sentirli

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La foto della Tesla Model S in questione, postata da Stefano su Facebook

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Viaggiare in Tesla negli Usa non è più un problema, nemmeno per chi lo fa per lavoro, percorrendo la bellezza di 70.000 km all’anno. Ce lo racconta Stefano, un lettore di origine veneta che dal 2005 risiede negli USA dove lavora in un’azienda di macchinari industriali. E’ un appassionato di auto termiche, che non “tradirà” mai. Ma viaggia spesso in accoppiata con un collega americano che utilizza la sua TESLA Model S Long Range: stessi itinerari, stessa alternanza di viaggio-soste, tempi di  percorrenza quasi uguali.   

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Viaggiare in Tesla negli Usa: grandi distanze, ma grande e capillare la rete di Supercharger

“Sono un vostro lettore, ma soprattutto sono un appassionato di automobili di vecchia data. Sottolineo subito che nessuna delle auto che ho a casa è elettrica, anzi tutt’altro: l’anno scorso mi sono preso quella che probabilmente sarà la mia ultima auto con cambio manuale perché qui negli Stati Uniti d’America, dove vivo, sono una merce più unica che rara, quindi questa me la farò durare quanto più possibile.

La prova tangibile che le elettriche sono mature

Vi scrivo perché ormai, ho la prova tangibile che le automobili elettriche sono già mature per chi per lavoro ci deve viaggiare. Ed intendo viaggiare tanto. Vi porto come esempio me stesso ed un collaboratore esterno che assumiamo quando necessario che nel 2021 ha cambiato la sua auto da lavoro con una TESLA Model S long Range. L’ha ricevuta a fine anno, e  ci macina mediamente 70.000Km all’anno.

Posso dirvi questo: al netto di una rete di Supercharger come si deve, viaggiare con le auto elettriche è ben poco diverso dal viaggiare con un’auto a benzina. L’unica differenza è che ogni circa 250Km, lui si deve fermare per circa 15 minuti al caricatore Level 3, ossia un caricatore con potenza di ricarica fra i 200KW ed i 350KW di potenza a 400V dc di tensione. Fortunatamente qui in America, grazie a leggi ben fatte, cotali caricatori sono disponibili un po’ a tutti i supermercati e centri commerciali che vengono solitamente piazzati vicino agli svincoli delle Interstatali.

Limiti di velocità e piccole soste “obbligatorie”

Ma spieghiamo un paio di cose:

1)  Nella stragrande maggioranza degli USA, il limite di velocità nelle Interstatali è compreso fra 70 e 75 miglia orarie che corrispondono a 110 e 120Kmh; non a caso TESLA, come quasi tutte le altre case automobilistiche elettriche ottimizzano, le loro auto a queste velocità, tanto più che gli Stati con limite di 130 e 140Km/h li puoi contare sulle dita delle mani e quindi fanno meno testo.

2) Da qualche anno a sta parte qui in America le assicurazioni hanno spinto per far fare piccole pause ai guidatori. E ora ti concedono forti sconti alle polizze se ti installi un gingillo che via GPS controlla le tue pratiche di guida, come velocità, accelerazioni, frenate brusche ed una delle cose che controlla è che tu non guidi più di 150 minuti o 150 miglia di fila senza fare una pausa di almeno 10 minuti a motore spento… E per intenderci, 150 miglia sono 243Km.

Chiaramente, anche l’azienda per cui lavoro, quest’anno, a fronte degli sconti offerti dall’assicurazione aziendale, ha messo questo gingillo su tutti gli accendi-sigari delle auto aziendali. Dopo 2 ore che guidi, inizia a mandarti notifiche via Bluetooth ogni 5 minuti comunicandoti che devi fermarti a fare una pausa. E l’azienda ci obbliga a fermarci perchè altrimenti perdono lo sconto.

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Le regole per la guida in America sono molto restrittive, sia per i limiti di velocità sia per le soste obbligatorie. Quindi viaggiare il Tesla non aumenta significativamente i tempi di percorrenza

Un viaggio di 700 km, solo un’ora di differenza

Ricapitolando: io con l’auto benzina vengo forzato a fare le pause di riposo ogni 2 ore di guida perchè qualche statista ha scoperto che chi si prende una pausa ogni 2 ore massimo 2 ore e mezza guidate, riduce della metà la probabilità di trovarsi coinvolto in un incidente. Il mio collega che viaggia con la sua TESLA Model S long range, pur senza il gingillo, deve fare le stesse pause per ricaricare. E grazie ai caricatori da oltre 250KW, nel tempo della piccola pausa, ricarica quel che gli basta per arrivare alla prossima pausa.

Di recente abbiamo fatto un viaggio di 700Km. Siamo partiti da due punti diversi, ma per oltre metà della strada abbiamo percorso la stessa superstrada per arrivare dal medesimo cliente.

Ebbene, io con il gingillo GPS ho dovuto rispettare il limite tutta la strada, quindi cruise control a 112Km/h dall’inizio alla fine, e pausette di riposo di 10 minuti ogni 220Km più i rifornimenti… Ho impiegato in tutto 7,5 ore. Lui con la sua TESLA Model S long Range, cruise control a 112Km/h, e ricariche ogni 2 ore, ha impiegato 8,5 ore.

In pratica, a fronte di 700Km percorsi, lui ha impiegato solo 1 ora in più… nulla di trascendentale.

C’è comunque un limite a quanto possiamo guidare

Qui in America l’azienda non può chiederti di guidare più di 10 ore al giorno. Se lo fai e hai un incidente, potresti fare causa al tuo datore di lavoro. Quindi quando il viaggio eccede i 1.000Km, il datore mi fa prendere un hotel lungo la strada e divido il viaggio. Tanto con i limiti da rispettare e le pause obbligatorie, superare i 1.000Km in 10 ore è una chimera. Per il mio collega con la sua TESLA Model S, quella soglia è settata ad 800Km, che è una differenza abbastanza minima.

Nel nostro lavoro, a volte abbiamo viaggi ultra lunghi. Talvolta ci capita di andare dalla Pennsylvania al Minnesota, il che richiede 2 giorni guida da 10 ore l’uno. Ma poi, come ora, rimaniamo anche per svariate settimane da un cliente per installare o modificare un macchinario.
Ricariche notturne domestiche zero, perché non siamo mai a casa. Ma grazie alla rete Supercharger, quando andiamo a fare la spesa con i viveri del caso (mangiare fuori ogni sera diventa presto noioso), lui si attacca al Supercharger. Per quei quei 20~30min che siamo al supermercato si ritrova 500Km ricaricati che gli bastano per giorni di viaggio fra hotel e lavoro.

E allora si può viaggiare con le auto elettriche!

E aggiungo che da quando mi son abituato a fare una piccola pausa di guida ogni 2 ore, non riesco a farne a meno. Arrivo a destinazione molto più tranquillo e riposato, al punto che ora usiamo questa pratica anche quando partiamo per i viaggi vacanze.

Per questa ragione, pur da appassionato di automobili rombanti quale io sono, mi rendo conto che effettivamente l’auto elettrica è un futuro che sta avendo difficoltà a prender piede solo per cocciutaggine della gente.

Da un punto di vista prettamente tecnologico, a patto di avere un modello di auto che ricarichi almeno quei 250~300Km in meno di 15 minuti, l’auto elettrica è ben che pronta e matura.

Un piccolo incidente: non è tutto oro quel che luccica

Viaggiare in Tesla negli Usa: una Model S in riparazione

Qualche mese fa il caro collaboratore ha avuto un incidente insulso:  uno gli ha tagliato la strada, e lui per schivarlo è finito su un’aiuola divisorio abbattendo il paletto segnalatore. Due buoni samaritani lo hanno aiutato a fare retromarcia, perchè inizialmente l’auto non aveva abbastanza grip con le gomme semi-sospese. Comunque alla fine è ripartito.

Però 40 minuti dopo, si è fermato al Supercharger, ed anziché caricarsi, è apparso il famigerato allarme “Battery Fault”. Dopo un paio di prove senza successo, è riuscito a mettersi per strada. Per sua fortuna era vicino ad un centro service TESLA e ha iniziato le pratiche con l’assicurazione per le riparazioni. Ma tutto si è fermato molto presto.

La sua auto, pagata 72.000 dollari nel 2021, alla data di agosto 2024, a fronte di appena più di 200. 000Km percorsi, era valutata 26.000 dollari.

La batteria era danneggiata, e per ragioni di sicurezza, alle assicurazioni non è permesso ripararla. Devono sostituirla per intero. Siccome l’auto in questione era ancora coperta da garanzia, sarebbero stati obbligati a sostituirla con una batteria nuova e non con una ricondizionata (per i curiosi, fare lo stesso lavoro con la batteria ricondizionata, verrebbe a costare circa 20.000 dollari, lavoro incluso).

Con tutti i costi di lavoro per la rimozione ed installazione della nuova batteria, la riparazione arrivava a costare invece 28.500… insomma 2.500 più del valore dell’auto. Conseguentemente ha accettato di farsela liquidare!

Insomma, alla fine, per un piccolo incidente  gli è toccato buttare l’auto. Ha dovuto accettare l’assegno di liquidazione, e ne ha acquistata un’altra uguale.

I miei dubbi su Musk. Ma se non ci sono alternative…

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Viaggiare in Tesla negli Usa: una scelta più difficile dopo le discutibili prese di posizione di Elon Musk

In fin dei conti, a prescindere dalle opinabili azioni di Elon Musk nell’ultimo anno, la TESLA è e rimane una delle migliori auto elettriche sul mercato. Le uniche che la eguagliano in “qualità tecnico elettrica” sono le sorelle californiane RIVIAN e LUCID, ma entrambe hanno budget molto più elevati. Poi il resto della concorrenza è ben più indietro.  Anni indietro.

Conseguentemente non si può biasimare una persona che, a fronte di una spesa considerevole come quella dell’acquisto di un’auto nuova, decida di soprassedere alle malefatte di colui che dirige la casa, e si comperi un’auto che ad oggi offre un livello tecnologico che la concorrenza, per lo meno a quel prezzo, non riesce ad eguagliare.

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25 COMMENTI

  1. Simile storia per me che vivo in America a mia volta, vicino Atlanta nello stato della Georgia.
    Anche l’azienda dove lavoro io, l’anno scorso ha installato i cosiddetti SNAPSHOT, solo che quello nostro é collegato all’OBD e non all’accendisigari, e ti monitora tutto, anche se stacchi la cintura con la macchina in orsa per toglierti la giacca.

    Abbiamo quattro Model Y aziendali, ma alla fine, io viaggiavo contento con la mia Renegade, specialmente quando facevo viaggi lunghi, come quando andavo dal cliente piú lontano (600Km di strada) che dobbiamo visitare almeno una volta al mese.
    Con le Model Y aziendali mi stufa o perché con le ricariche, passavo un’ora in piú per strada rispetto che andando con la mia Renegade, e quindi mi facevo fare il rimborso ed usavo la mia.

    ma da quando l’anno scorso ci hanno obbligato a fare le pauselle ogni 2 ore anche con le auto personali, forzandoci a mettere lo SNAPSHOT, impiegavo praticamente lo stesso tempo con la mia Renegade che viaggiando con le Model Y aziendali:
    7 ore, o poco piú, per fare 600Km
    Quando prima della pauselle obligatorie con la mia li facevo anche in meno di 6 ore.

    Inutile metter su stra-chilometri sulla propria auto se alla fine impieghi lo stesso tempo… in pratica, ci forzano a passare alle elettriche costringendoci a fare le pause ricarica con le auto benzina.

    Peró ammetto anche io che ora, arrivo a destinazione molto piú riposato, e forse é questa l’unica cosa positiva do questa transizione

  2. per coloro che hanno garage distante da appartamento in condominio : una soluzione potrebbe essere aumento del contatore a 6kw senza installarne altri supplementari e una linea con cavo 3 x 10 mq ,da 30 a 50 metri a euri 6,00 al metro metri dovrebbe essere sufficiente . il commento l’ho scritto piu’ per dare magari uno spunto a qualcuno che pensa sia indispensabile avere un secondo contatore . ciao grazie per l’ospitalita’ !

  3. Deve essere un lavoro alquanto tranquillo per avere un datore che ti dice di non fare presto , non correre e riposarti! Io sono tornato da poco da una trasferta lunga proprio negli Usa ( dallo scorso Settembre) ma gli appalti ti portano a correre come un centometrista per stare nei tempi previsti , ci muoviamo con furgoni con i quali non c’è un limite di tempo di giuda come per i camion, per eventuali infrazioni paga il datore di lavoro ( e nel mio caso era governativo) , sono arrivato a fare turni dalle 6 am alle 10 pm; in alcuni lavori avere un’ora di ritardo puoi avere pesanti penali da pagare

  4. Quando leggo articoli simili mi vien da sorridere. Mi limito a constatare che qui dove sono nella laboriosa Brianza, dove ogni giorno si spostano decine di migliaia di auto per fare tragitti di 20/80 km giornalieri se tutti avessero una BEV umile come la mia skoda e iv citigo o simili, il top delle auto “ecologiche” a tuttotondo (per consumi, costo iniziale, spese manutenzione, impatto ambientale nel ciclo di vita) la qualità della vita sarebbe molto migliore. E auto così se le possono permettere quasi tutti, senza nessuna scusante economica, a differenza dei SUV che sfornano a iosa da 40.000 euro in su (Tesla compresa), ormai c’e’ una distorsione della realtà , ben pilotata dalla case automobilistiche ovviamente.Trattasi soprattutto di seconde auto nota bene, seconde auto che se usate come me diventano prime in quanto km percorsi annui , con la prima a GPL ti fai il tuo viaggetto di qualche centianio di km che vuoi quelle due volte all’anno che serve, e ripeto sto descrivendo come il 90% degli abitanti usa l’auto qui da noi ( e credo non sia diverso dal resto del paese).

    • Vero, però obbligherebbe quasi tutti ad avere due auto. Molta gente invece possiede una sola vettura media (tipo golf o astra) come macchina per il casa lavoro ma anche come auto per le vacanze.
      In quel caso dovrebbero avere una elettrica più grande con i costi maggiori che si porta dietro.

      • Condivido per chi ha una sola auto, ma ti garantisco che , ripeto qui da noi in Brianza (CO-LC-MB-MI) , le famiglie con una sola auto sono l’eccezione; inoltre quasi tutti hanno un box, sono un eccezione chi non l’ha.

    • Anche qui in Friuli tranquillo. L’unica differenza è che da un paio d’anni c’è un forte incentivo regionale per l’installazione di impianti fotovoltaici. Molti li stanno installando e di conseguenza la curiosità sulle BEV aumenta molto. Almeno così sto sperimentando io nella mia zona. Non passa giorno che non mi si chiedano informazioni sulle auto elettriche

    • Ma le case automobilistiche vendono quello che vogliono i clienti quindi se io voglio il suv da 50-70- 100k perché dovrei prendere una vettura diversa ? Perché come me c’è ne sono tanti e tanti a cui non interessa solo fare da A a B ma tanto faccio il viaggio lungo due volte all’anno ma interessa prendere l’auto solo per il gusto di acquistare un determinato modello con determinate prestazioni o caratteristiche o accessori . L’auto elettrica è meglio di una termica? Secondo me si è no , ho una elettrica e tre termiche , per le mie personali considerazioni trovo più flessibile la termica

      • Parzialmente vero, molte persone vorrebbero auto medio piccole, tipo Fiesta, polo o punto.
        Ma anche up, 108 e altre piccole.
        Tutte queste sono però sparite, probabilmente l’idea è di marginare di più con vetture più grandi, sulle quali possono recuperare quello che eventualmente perderebbero di margine dalle elettriche.

    • Ma perché fate questi articoli per dementi. Se volete sponsorizzare le auto elettriche partite da dove veramente sarebbero veramente utili ( in città) e non “limando” il loro difetto fisiologico che sono viaggi lunghi a velocità autostradale. Se viaggi per lavoro non ti puoi permettere di perdere un ora per ricare l auto e se per piacere, io voglio fermarmi dove voglio io non dove c’è una colonnina potente. Questo è il pensiero Dell uomo comune.
      P. S. È successo la stessa cosa con l informatica, ha avuto una vera diffusione di massa quando l’hanno semplificata per l’uomo comune e non ihli smanettone nerd

      • Io invece non finisco mai di stupirmi, in mezzo a questo continuo e chiassoso rumore di sottofondo dei detrattori, di quante persone utilizzino con soddisfazione le auto elettriche anche per attività professionali commerciali e simili macinando chilometri su chilometri senza colpo ferire.

        P.S.: magari sarà come con l’informatica con quelli che hanno capito presto l’importanza dell’informatizzazione seguiti da quelli “costretti” tardivamente ad informatizzarsi per non finire fuori business.

        • boh guarda, a me (alla signora) è arrivrta la spring agennaio…. presa per fare 5000 km anno, ora si ritrova a doverne fare circa 25000 (trovarsi lavoro piu vicino no eh?)… tutta autostrada, 50 andata 50 ritorno + varie ed eventuali. la spring ne ha circa 150-200 di autonomia in autostrada a 100-110kmh
          pausa pranzo carica al 100%
          torna a casa
          torna a lavoro, e ricarica al 100%
          avessi la colonnina in garage, che ancora non ho (grazie leggi italiane che rendono semplice la vita in condominio) sarei sicuro anche a farla stare sul’ 80% max

          e sto parlando di una spring, mica na tesla

          (che appena posso, in citta, gliela ciulo perche è un piacere andare in giro così)

          • Poter installare una wallbox in garage collegata al tuo contatore è un tuo diritto, nessuna legge lo vieta.

      • Abbiamo pubblicato la testimonianza di un lettore che abbiamo contattato e di cui conosciamo nome e cognome. Non comprendiamo, invece, a chi potrebbe interessare il parere del suo “uomo comune” che di auto elettriche non ne ha mai guidata una.

  5. in america.

    Qui siamo in italia dove i 300 kwh te li puoi sognare, la corrente costa il doppio , colonnine sono rare e ormai pure alla mercè dei traffichini di rame.

    potevate evitare, articolo pressoché inutile.

    sia per quella parte dei limiti di velocità a 110 km h , seguendo questa logica in germania dove le autobahnen non hanno limiti di velocita nessuno dovrebbe comprare elettrica.

    ma anche quella dei gps e delle soste con sconti alle assicurazioni (50€ anno di sconto annuo all’inzio aumento sino a 40 €in piu della tariffa standard dopo due anni con gps e guida con lista guidatori?? “personale esperienza”).

    Ricordatevi che siamo in italia, non in usa.

    giusto per stare in tema all’articolo aggiungerei che anche io, se avessi 4 zampe ed abbaiassi probabilmente sarei un cane e non uomo

    • I limiti in Germania ci sono eccome, solo alcuni pezzi non hanno limiti, vero; ma anche in quei punti dove può andare liberamente, nessuno la obbliga a viaggiare a 230 all’ora tutto il tempo.
      Nei cartelli stradali all’ingresso viene in realtà consigliata la velocità di 130km/h.

    • Dovrebbe cominciare dalle basi, una ripassata alle unità di misura ad esempio:
      kW potenza
      kWh energia.
      Le colonnine che possono erogare 300kW ce ne sono, per esempio le FreeToX nelle autostrade, le Ionity, tante EnelXWay con le JuicePump, molte BeCharge/Eni-Plenitude, poi ci sono i SuC Tesla da 250kW ( per i tempi di ricarica cambia poco ).

      Poi, quell’affermazione: “la corrente costa il doppio”
      Il doppio di che?
      Ad un SuC il kWh viene circa 0,5€.

      Anche “colonnine sono rare”, le ha mai cercate?
      Non credo

  6. “sta avendo difficoltà a prender piede solo per cocciutaggine della gente”

    Ne avevo avuto un vago presentimento leggendo molti commenti su queste stesse pagine 😖

    • Forse perché tanta gente vive in appartamenti senza posto auto o con posto auto non collegabile alla rete elettrica di casa (un secondo contatore ha costi superiori al primo)

      Che fai, 1-2 volte la settimana devi trovare una colonnina e ricaricare (a tariffe piuttosto alte) sperando che la tessera venga letta, lo colonnina funzioni e che nessun buzzurro abbia parcheggiato la sua auto sul posto dedicato alla ricarica ?

      L’auto elettrica in Italia è solo per benestanti che vivono in una villetta di proprietà AL NORD (quest’ultima cosa la deduco dai racconti letti anche qui sui viaggi in BEV nel sud d’Italia)

      • Tutti deduttori. Tuttavia perentori e grafomani. Io guido elettrico e non ho il garage. Mi spiega lei come posso fare?

  7. la mia domanda :perche’ fare lo stesso tragitto con 2 auto diverse , ottimizzare e pianificare richiederebbe solo un ‘auto .

    • Sarà come la famiglia reale che non può viaggiare insieme per questioni di sicurezza o di back up. Chissà.

      In ogni caso, sarebbe più conveniente in aereo. Il datore di lavoro risparmierebbe in: acquisto di auto, pernottamenti, ricariche, assicurazioni e via discorrendo.

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