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Viaggi di primavera: come va con ricariche e autonomia?

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Il nostro Paolo Mariano durante uno dei suoi viaggi di oltre 500 km.
Training Academy Varta

Viaggi di primavera: con la Pasqua ripartono le gite, fuori dai tragitti abituali in cui sappiamo già dove e quando ricaricare. Raccontateci come va: se ci sono abbastanza colonnine, se funzionano, se l’autonomia è quella che vi aspettavate. Potete farlo semplicemente inviando testo e foto (o video) a info@vaielettrico.it

Viaggi di primavera: è andato tutto come speravate?

Aumentano le colonnine, anche di grande potenza, dentro e fuori le autostrade. Ma aumentano anche le auto elettriche e ibride plug-in in circolazione ed entrambe hanno diritto di ricaricare. E allora vorremmo che foste voi a raccontare le esperienze di chi l’auto a batteria la usa veramente, al di là delle tante leggende metropolitane che circolano, nel bene e nel male. Tutto per cercare di raccogliere dati utili e chi installa le stazioni di ricaricare, disponendo di un giudizio obbiettivo dai potenziali utilizzatori. E magari indirizzare al meglio le scelte future su quali colonnine puntare e dove piazzarle. Dal canto nostro cerchiamo di fornirvi il maggior numero possibile di informazioni utili. Per esempio con i video-test di Paolo Mariano, che nel filmato sopra racconta tra i tanti un viaggio di 520 km con la Subaru Solterra.

viaggi di primavera
Le info che fornisce la nostra mappa, cliccando sulla stazione che interessa.

Per l’autostrada c’è la nostra mappa delle colonnine

Per cercare di rendere il viaggio più agevole abbiamo realizzato anche una mappa delle ricariche in autostrada, con la localizzazione e la potenza delle colonnine. Una mappa che comprende a oggi 106 stazioni, dalle Alpi alla Sicilia, ma che viene continuamente aggiornata con le nuove aperture. Soprattutto da parte di Free to X, la rete di autostrade per l’Italia. Ma non ci interessa solo la ricarica, con annessi e connessi (anche in termini di costo al kWh). Vorremmo anche capire se il comportamento delle auto, soprattutto in termini di autonomia, è stato all’altezza delle vostre aspettative. Ribadiamo ancora una volta che il nostro sito e i nostri social vivono di esperienza concrete. Non di promesse da parte di chi, legittimamente, ha solo interesse a magnificare il proprio prodotto.

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10 COMMENTI

  1. comunque Paolo…
    DOBBIAMO ORGANIZZARCI… La prossima volta che vai nelle Langhe facciamo un giro assieme che andiamo da Accomasso e da Marrone.
    :))))

  2. CHE SFIGA COMUNQUE…
    Dai… l’auto non si ricarica di giorno mentre lavoro…
    Poi non si carica nella concessionaria…
    Abbiamo un pò calcato la mano sulle sfighe…
    Comunque Paolo… l’APP !! cioè… come mettersi ai piedi un paio di hoka e non allacciarsi le scarpe.
    Ma la ionity poi?!?!?!?!?!
    Che curva di carica era quella?…
    Cioè… free to x viaggia a bomba in confronto.
    Ma la presa dell’auto che non carica poi?….
    … AZZERIAMO TUTTO E RIFACCIAMO STO TEST DRIVE DA ZERO.
    Forse conviene a Subaru….

  3. Onestamente mi sembra uno spot al contrario.
    Ricordiamo che stiamo parlando di 60k di auto…a me più che un viaggio sembra un odissea.

    • eh, anch’io stessa impressione, che ringraziamo P.Mariano che con tutta schiettezza simpatia ed onestà ci ha mostrato nel corso della giornata quanto accaduto. Non ho capito quanto si è speso per la prima ricarica con il consumo sui 24-25KWh/100 Km , che …come direbbe A.Borghese “non è un buon inizio!” e si è dovuta fare perchè precedentem. la ricarica non era partita…il cercare di nuovo un punto ricarica che parte a razzo e pochissimo dopo … …. ehm 73min. per 45KWh (lascio fare il calcolo per i km corrisp. ed eventuali raffronti) ,lo slittamento di parecchio degli impegni di lavoro (a cui io personalm vorrei dare la priorità della concentrazione e non ad altro), la delusione della ricarica-ulra lenta in hotel….ed essere costretti a fare un’altra ricarica prima di partire per rientrare …..con una persona poi espertissima nella gestione BEV.
      Se in auto avessi avuto es. mia moglie beh non so che fine avrei fatto con questa odissea di semplice viaggio !!
      Grazie ancora a P.Mariano per tutti i suoi servizi

      • E pensa chi a bordo ha una persona con dei problemi di salute. Continuo a vedere che gli appassionati irriducibili hanno perso il contatto con il mondo reale. La gente non vuole questi elettrodomestici perché non assolvono al compito a cui “dovrebbero” essere destinati. Io leggo racconti che sembrano barzellette e tutti a cercare di dare un senso a queste follie. Ce n’è di strada da fare prima che l’elettrodomestico si trasformi in mezzo di locomozione. Però sono certo che questo avverrà con il tempo, la tecnologia corre. La mia opinione è che sarebbe più costruttivo che gli utenti si lamentassero, chiedessero alle aziende un maggiore sforzo, continuare a giustificare ciò che è ingiustificabile per dare un senso ai soldi spesi, non aiuta la transizione. Chi non è informato e legge i vostri cervellotici calcoli e programmazioni per fare una banale gita, si chiederà se siete matti. Così fate il gioco delle aziende che continueranno ad arricchirsi con il minimo sforzo, per poi convincervi un paio di anni dopo che la vostra auto è da gettare perché quella nuova ha più autonomia. È il giochetto del business dell’ecologia che si ripete. Fate in modo che queste porcherie se le tengano e restino invendute, è un ottimo incentivo a darsi da fare per offrire di meglio. Altrimenti da qui a 10 anni il capitombolo di questi furbacchioni è assicurato. Sono sicuro che, quando si smetterà di leggere questi ridicoli racconti, la gente troverà il desiderio di acquistare un’auto con il motore elettrico, contateci. Inutile litigare tra sostenitori di una o l’altra tecnologia, attaccarsi e insultarsi a vicenda non serve a niente, rivolgiamo tutti lo sguardo dalla parte giusta e vedrete che tutto cambierà.

        • Sono perfettamente d’accordo con te.
          Se questa generazione di auto elettrica avesse successo di vendite, le aziende non avrebbero alcun incentivo a tirare fuori prodotti migliori. Anzi già me la immagino la programmazione…tirare fuori un modello “Nuovo” ogni anno solo con l’aggiunta di un minimo aumento di autonomia.
          Prendiamo ad esempio il settore dei cellulari. Tutti i brand si sono tutti calibrati sulla durata della batteria da mattina a sera. Avendo raggiunto quello che secondo i consumatori è il minimo accettabile, i produttori hanno smesso di innovare le batterie.

          • Quindi le auto termiche che hanno successo da cent’anni, non si sono mai evolute.

    • Più che altro ha avuto sfiga.
      Che, per definizione, non è nè cosa prevedibile nè tantomeno una colpa.
      Personalmente l’avrei buttata in un burrone dopo la seconda ricarica mancata (per non parlare del resto).
      Ma anche fosse stata a benzina e non fosse partita due volte di fila mica l’avrei presa bene eh? 😂
      Lui evidentenente è una persona migliore di me.

      • Siamo seri…qui non c’entra la sfortuna.
        Il problema è che l’auto in questione ha un margine troppo stretto.
        Basta un minimo imprevisto per sconvolgerti la giornata.
        Bisogna arrivare al punto in cui 500km li fai senza necessità di ricaricare.
        E ci arriveremo.

        • -Siamo seri…qui non c’entra la sfortuna.-

          Una vettura “difettata” (quasi certamente un preserie non dico di no) che non fa partire due ricariche a causa di un connettore balordo, più un hotel che sulla carta ha le colonnine ma che all’atto pratico ha solo delle prese elettriche di bell’aspetto, una ricarica alla stazione ionity che parte sotto i migliori auspici ma che ben presto si rivela avere una curva di ricarica che più che una curva sembra un precipizio…

          Non me ne voglia, ma la somma di queste quattro cose tutte nella stessa giornata io la chiamo sfiga. 😉

          Poi che il veicolo in sè non prometta di essere il migliore del mercato… Diciamo che lo si è capito, ecco. 🙂

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