Via i cavi dalle ricariche Enel X a Napoli: una lettrice campana ci segnala che le colonnine da diversi giorni sono state impacchettate e i cavi recisi. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettricoi.it
Via i cavi dalle ricariche, anche in provincia: che cosa sta succedendo? Ecco le foto…
“Da diversi mesi, soprattutto nell’area nord di Napoli, ENEL X ha installato un congruo numero di stazioni di ricarica del tipo “veloce”. Ma da diversi giorni, dalle stesse infrastrutture, sono stati rimossi i cavi e il corpo delle stazioni impacchettate’ con una resistente film plastico di colore nero. Come mai? Questa situazione è presente in tutta l’area di Napoli e provincia. Allego foto“. ANNA RUSSO, Napoli

C’è il solito problema dei furti di rame…
Risposta. Tra i tanti problemi di questo disgraziato Paese, c’è anche quello degli attacchi alle colonnine. Ad opera o di vandali o, più spesso, di bande di ladri a caccia del rame contenuto nei cavi di ricarica. Nei mesi scorsi Roma è stata oggetto di ripetuti attacchi da parte di una banda i cui componenti sono stati poi fermati dalla Polizia di Stato. Ma il pericolo resta. Essendo la rete di gran lunga più capillare in Italia, Enel X è stata vittima della maggior parte di questi furti ed è corsa ai ripari con diverse misure. Una di queste riguarda la sostituzione dei cavi con altri di fibra più resistente e anche la messa in opera di colonnine in cui il tubo di ricarica esce solo nel momento in cui si avvia un’operazione.
Possiamo immaginare, quindi che anche nel napoletano sia stia procedendo a questi “rafforzamenti”. Questi furti di rame fanno danni a tutti: a chi dovrebbe ricaricare e trova le colonnine impacchettate. E a chi gestisce le stazioni, che deve fermare l’erogazione perdendo incassi.
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Francamente trovo un’ottima cosa che il cavo di ricarica esca dalla colonnina solo al momento dell’attivazione:
è più sicuro per i tentativi di furto (occorre star molto tempo a scassinare il meccanismo)
è più pulito, visto che a fine operazione va ritratto in alloggiamento coperto
L’importante è che sia di lunghezza adeguata, perché con certe colonnine si fa fatica a ricaricare se la presa è in posizione tale da dover far manovre quando ad esempio si trova già occupato il lato “ottimale” (andrebbe trovata una posizione standard in Europa, in attesa magari delle ricariche su piastre wireless, che sarebbero le migliori per comodità ed accessibilità).
Noi utenti siamo non solo a conoscenza da tempo di questi furti che imperversano da qualche settimana (e ci scambiamo la mappa aggiornata delle colonnine -attive e non- che sono state vandalizzate a Napoli,Pozzuoli e comuni nord da una banda di balordi)ma siamo anche in stretto contatto con Enel X per segnalarle prontamente affinché possano velocemente intervenire per essere poste in sicurezza.
Tutti noi però ci rendiamo tutti bene conto di una necessità prioritaria:fare in modo che queste notizie rimangano sottotraccia e riservate in modo da non creare una cassa di risonanza ed un malsano sentimento di emulazione poiché anche i balordi oggi sono tecnologici e seguono i social.
La realtà non va assolutamente censurata poiché di Putin al mondo ve ne sono anche troppi ma questa DEVE necessariamente essere filtrata in modo da evitare pericolose emulazioni.
Faccio un appello perciò a tutti gli utenti affinché prevalga un senso di responsabilità e che evitiate di riportare simili notizie,soprattutto perché un malsano sensazionalismo porta tanti malati di social a postare prontamente foto di colonnine con cavi tagliati ma a guardarsi bene dal pubblicare poi notizie di colonnine ripristinate.
concordo… così come eviterei ulteriori articoli su auto ICE che occupano gli spazi di ricarica: in quel caso fare una bella documentazione fotografica e mandarla alla Polizia Locale ed al CPO (che così sa che ci rimette soldi).