Via alle consegne della Volvo XC 40 Recharge, un altro Suv elettrico. La produzione è partita la settimana scorsa nella fabbrica di Gent, in Belgio.
Via alle consegne, il prezzo 59.600 euro
I primi esemplari arriveranno ai clienti entro fine mese. La Volvo ha già fatto sapere di non avere problemi di ordinativi, spiegando che “tutte le unità che verranno prodotte quest’anno sono già state vendute“. Come spesso avviene nell’elettrico, ma cosa rara dell’automobile, la produzione non è in grado di tenere il ritmo dell’offerta. Spesso inducendo i potenziali clienti a rinunciare. La Volvo XC 40 Recharge è dotata di due motori che sviluppano una potenza complessiva di 408 CV, con trazione integrale.

La batteria da 78 kWh offre oltre 400 km di autonomia (standard WLTP), con una potenza di ricarica in corrente continua DC fino a 150 kW. La Casa svedese fa sapere (qui il comunicato ufficiale) che servono 40 minuti per riportare le batterie all’80%. L’infotainment è stato sviluppato con il sistema Android di Google e comprende tutta la gamma di servizi: Google Assistant, Google Maps e Google Play Store. Il software di bordo è predisposto per ricevere aggiornamenti da remoto, over the air.
Un’ondata di Suv elettrici: sono già 16 a Listino
In Italia la Volvo XC 40 Recharge arriverà a inizio 2021. Sarà commercializzato in una versione premium full optional a 59.600 euro. Successivamente è prevista una versione base, verosimilmente con un prezzo di circa 10 mila euro in meno. Probabilmente con batteria meno capiente e un solo motore elettrico.

Con l’arrivo della Volvo, sono già sedici i Suv presenti nel nostro Listino Facile (clicca qui). Ed è solo l’antipasto di quel che ci aspetta nel 2021, con un’ondata di nuovi prodotti elettrici a ruote alte. La scelta dei costruttori di orientarsi verso questo tipo di veicoli ha un’origine chiara. I Suv, con il loro prezzo elevato, riescono a far tornare un’equazione che sembrava impossibile: rendere remunerativi i veicoli elettrici. Su macchine da 50-60 mila euro (e anche più) è più facile “annacquare” il costo, ancora elevato dalle batterie. Ma noi non ci stanchiamo di ripetere che le città hanno bisogno soprattutto di piccole citycar a emissioni zero. E qui l’offerta di modelli è ancora molto scarsa.
“La produzione non è in grado di tenere il ritmo dell’offerta.”
Forse volevate dire… “della domanda?” 🙂