Pannelli fotovoltaici collocati sulle pensiline dei binari e del parcheggio delle auto, batterie di accumulo e colonnine di ricarica. Obiettivo soddisfare completamente il fabbisogno elettrico con il fotovoltaico.

Un modello di e-stazione dei treni che sta prendendo forma a Budrio, a pochi chilometri da Bologna, dove è nato il modello che si vuole replicare nelle 52 stazioni emiliano-romagnole gestite da Ferrovie Emilia-Romagna.
Installati pannelli e batterie per avere l’autonomia energetica
A Budrio sono stati già installati i pannelli sulle pensiline dei binari e le batterie di accumulo con un impianto da 25 kW. Il taglio del nastro della e-stazione è fissato per metà ottobre quando diventerà operativo l’impianto che si stima “riuscirà a garantire una autonomia in autoproduzione di circa il 50% del fabbisogno di elettricità“. Questo il primo passaggio.
Dai binari ai parcheggi delle auto alle colonnine

Raggiunto il primo obiettivo sono previsti altri lavori per tagliare il traguardo della completa autonomia energetica. A iniziare dal risparmio energetico con gli interventi per migliorare l’efficacia dell’impianto di illuminazione con l’installazione di un sistema a led.
Il successivo intervento sarà dedicato alla dotazione fotovoltaica del parcheggio delle auto e alla posa delle colonnine di ricarica. In questo caso oltre alle fast sarebbero interessanti quelle lente per i pendolari e tutti coloro che parcheggiata l’auto la riprendono dopo qualche ora.
Un banco di prova per altre 52 stazioni
Budrio è definito il banco di prova per testare quella che per Ferrovie Emilia-Romagna è la stazione tipo di un progetto che “vuole ridurre l’impatto energetico di tutte e 52 le stazioni gestite dalla società in house della Regione“.
La FER dal 2012 è la società unica che controlla l’intera rete ferroviaria regionale che si sviluppa lungo 364 chilometri a servizio del mercato di trasporto passeggeri e merci con 52 stazioni e 68 fermate viaggiatori e 8 punti di carico e scarico merci (tra terminali e raccordi).
Ottimo. Avanti così.
Ogni passo in più è qualcosa.
E può ispirare altre realtà a fare lo stesso!
Abbiamo tanti di quegli spazi che potrebbero essere coperti da pannelli da permetterci in pochi anni di raggiungere una media di almeno 80% di fabbisogno energetico nazionale diurno coperto da fotovoltaico. Manca solo l’aspetto più importante…… la volontà di farlo. Posteggi, tetti di industrie / edifici scolastici, comunali, statali, case, capannoni, pensiline e tetti di ogni stazione, pensiline di autogrill e pompe di carburante, divisori di traffico autostradale,….
Ricordate sempre che volere è potere…. ma bisogna volerle le cose
Finalmente qualche papavero alza la testa e si accorge che in cielo c’è un reattore nucleare a fusione che perfino noi stupidi umani possiamo usare gratis …esattamente come l’intero ecosistema del pianeta Terra fa da miliardi di anni.
Che dire: complimenti e speriamo vivamente che l’esperimento diventi regola nel prossimo futuro, magari esteso anche al materiale rotabile.