Vi conviene l’auto elettrica? Scopritelo con il nostro comparatore (+Video)

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Stanno per partire gli incentivi all’acquisto di auto elettriche nuove e alla vigilia del D Day Vaielettrico mette a disposizione dei suoi lettori un comparatore semplice e intuitivo che li aiuterà a scoprire se conviene sostituire la vecchia auto termica Euro 5 con un’auto elettrica della stessa categoria.

Vaielettrico l’ha sviluppato in collaborazione con la piattaforma intelligente per la ricarica dei veicoli elettrici TariffEV,  che lo integrerà alla versione premium della propria App. Per i nostri lettori la consultazione on line sarà invece completamente gratuita. Questo il link di accesso alla pagina dedicata dove registrarsi con nome, cognome e indirizzo e-mail. Entrati nel comparatore, in pochi click si potranno mettere a confronto le spese di gestione della propria auto a benzina, diesel o full e mild hybrid con tutti i più diffusi modelli 100% elettrici dello stesso segmento.

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Da un lato basterà compilare pochi campi con categoria dell’auto termica posseduta, alimentazione, consumo medio per 100km, percorrenza media annua e costo del bollo. Dall’altro compariranno i principali modelli a batteria con la spesa stimata annua per le ricariche alle colonnine pubbliche con le tariffe più basse, medie e massime sul mercato e relativi risparmi o maggiori costi.

Il test: termiche ed elettriche a confronto in pochi click

Ma partiamo con la navigazione dalla prima schermata che vediamo nell’esempio qui sotto

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Nel passaggio successivo è possibile inserire un’opzione avanzata indicando quale tipologia di ricarica pubblica si prevede di adottare. Il comparatore è impostato con un mix standard che è quello rilevato nella media delle auto elettriche circolanti in Italia.

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La ricarica? Solo dalle colonnine pubbliche

Gli automobilisti digiuni di esperienza con le auto elettriche possono regolarsi come segue: le ricariche “lente” in corrente continua (AC) sono prevalenti o addirittura esclusive nell’utilizzo cittadino e su brevi percorrenze giornaliere; le ricariche veloci e ultraveloci in corrente continua (DC) sono prevalenti nei lunghi viaggi autostradali su percorrenze che superano l’autonomia dell’auto.

Il comparatore esclude la ricarica domestica in garage o nel posto auto privato, dove l’auto si alimenta dal contatore di casa a prezzi che oscillano tra 0,20 e 0,30 euro a kWh. In questo caso la convenienza nella gestione di un’auto elettrica è certa e anche molto significativa.

Proseguendo nella consultazione del comparatore (vedi sotto) abbiamo il riepilogo del costo di gestione annuo del vecchio veicolo termico e i costi di ricarica minimi, medi e massimi ricavati in tempo reale dal database di TariffeEV.

E più sotto il numero di veicoli elettrici di pari categoria presi in esame (17 in questo caso) e il differenziale di spesa annua del migliore e del peggiore rispetto al termico ricaricando alla media di tutte le tariffe reali di mercato.

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Scegliere le colonnine giuste: vi aiuta l’App di TariffEV

Vediamo infatti che il confronto è svantaggioso per l’auto elettrica se gestita senza troppa attenzione nel selezionare di volta in volta le colonnine più convenienti. Del resto abbiamo preso in esame un’auto diesel media e compatta, con consumi molto bassi e un chilometraggio superiore alla media del parco auto italiano che è di circa 12.000 km annui.

Tuttavia, come vediamo qui sotto, sia il modello elettrico migliore in termini di costi di gestione, sia quello peggiore, possono risultare più convenienti di una equivalente diesel se le colonnine di ricarica sono selezionate con la dovuta attenzione ai prezzi praticati ai gestori.

Questa, appunto, è la funzione principale della App di TariffeEV che combina confronto tariffe per tutti gli operatori disponibili sul suolo italiano, mappa interattiva e pianificazione dei viaggi avanzata.

Risparmiare si può: il meglio e il peggio fra 17 modelli

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Renault Megane E-Tech è il miglior modello fra i 17 esaminati
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E Cupra Born 58 quello peggiore

Si noti che, riuscendo a ricaricare sempre nelle condizioni più favorevoli,  tanto la Renault Megane E-Tech, quanto la Cupra Born 58 consentono risparmi annui rispettivamente di 960 e 716 euro. Ma non è finita qui: le auto elettriche hanno costi di manutenzione programmata molto inferiori, in quasi tutte le principali città non pagano l’accesso alle ZTL e posteggiano gratuitamente sulle strisce blu. Il comparatore, infine, non considera il costo del bollo, che per le elettriche è zero per i primi 5 anni di possesso. Successivamente , comunque, è pari al 25% dell’importo previsto per le auto termiche.

La navigazione si conclude con una spiega delle metodologie adottate nello sviluppo dell’algoritmo del comparatore. E’ consigliabile leggerle almeno una volta per interpretare correttamente i risultati ottenuti.

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Buona navigazione e tutti

Ricordiamo infine che è possibile accedere e consultare il comparatore anche dalla versione premium dell’App di  TariffEV per IOS e ANDROID.

Quindi, buona consultazione a tutti i lettori che si apprestano a salire su una nuova auto elettrica, avendo fatto la scelta di passare alle zero emissioni senza sorprese.

  • Guarda anche il VIDEO di Luca Palestini con le istruzioni per l’uso

Visualizza commenti (27)
  1. Nel mio piccolo ho creato un foglio di calcolo, ma non so come caricarvelo, dove mettere tutti i parametri (gas, benzina, gpl, diesel, installazione gpl, installazione wall box etc) per capire in base ai costi quale sia il punto di ritorno. Personalmente per farvi l’ esempio tra una grande punto 1.4tjet convertita a beniza e una dacia spring 65cv, prendendo in considerazione SOLO i consumi x15000km anno, all’ anno a gpl si spendono circa 950 euro. di corrente circa 600. CARICANDO A CASA. Considerando che finalmente sto iniziando a mettere la wallbox in garage (DUE ANNI GRAZIE NORMATIVE SUI CONDOMINI !!!!!!) e tra progetti-certificati-installazioni etc sei sui 4000 euro, ci vogliono una decina di anni per andare in pari. Rientro lungo, vero, ma lo considero un investimento. l’ immobile è l’ unico con corrente privata nel box (se dovessi rivenderlo, un singolo box qui viene sui 15k… con la corrente lo piazzo a 20 in una settimana!!). Comodità di ricarica…. se mi date un’ idea di come caricare il file, se qualcuno vuole giocarci ….

  2. Sembra passato un secolo invece sto parlando di solo quattro anni fa quando avevo una tariffa notturna Enel a zero euro (tariffa che mantengo tuttora con la sola aggiunta , ahimè , di accise e trasporto uguale a € 0,1 kWh) e con le colonnine affiliate a telepass completamente gratuite . Poi tutto è cambiato! Vuol dire che sia stato perché sono saliti al governo i ……. che negano la transizione energetica ? No dai …..

  3. Ho fato la simulazione con la mia Clio GPL del 2018, non c’è storia.
    Ancora non trovo una elettrica più economica.

  4. Come volevasi dimostrare, chi non può ricaricare a casa a prezzi convenienti, spende di più.. ancora troppo alti i prezzi dell’energia.. ma forse tra qualche anno con la sovrapproduzione sarà quasi gratis…

  5. Ci azzecca parecchio, ho fatto il confronto usando il Suv benzina che uso tutti i giorni prendendo a paragone la IX M60 (pari categoria) risparmierei attorno ai 10 k anno. Calcolando che non faccio ricariche lente ne a casa., abbastanza il linea al delta con il Sierra EV che è tenuto in garage per 25 gh su 30

  6. Antonio gobbo

    Interessante, più o meno ha confermato i conti fatti come mio TCO, ad oggi nel mio caso una BEV non darebbe risparmi significativi, sarebbero, circa 300 euro nel migliore dej casi a cui se ne aggiungono gono altri 350 per i tagliandi (ma quelli servono soprattutto per mantenere i 7 anni dj garanzia sull’intera macchina), con queste cifre il breackeven del delta costo iniziale non riesco sicuramente a raggiungerlo
    la seconda auto a GPL non ho ovviamente potuto farlo ma credo che anche in quel caso dato il costi ridotto del GPL nel.mio caso senza ricarica a casa non sarebbe stato conveniente.
    Aspettiamo e speriamo che in futuro le AC siano diffuse e si possa usarle tutti per le ricariche notturne.

  7. Bella iniziativa certamente utile come indicazione ma non da prendere alla lettera: mancano i costi/risparmi collaterali come parcheggio, tagliando, bollo e probabilmente tutti gli elettronauti, certamente il sottoscritto, utilizzano tariffe/abbonamenti AC e DC più economiche.

    1. Non è esatto: il bollo è calcolato per le termiche e non per le elettriche. Sugli altri minori costi c’è una precisazione nell’articolo. Nell’ipotesi A (tariffe più convenienti) sono considerati anche gli abbinamenti. Ciò detto, è vero che i risultati non vanno presi alla lettera. Per i consumi delle auto elettriche, per esempio, si considerano i dati dichiarati dalle case, che corrispondono alla media nel ciclo standard WLTP. Chi percorre prevalentemente autostrada ha consumi sensibilmente superiori.

      1. Carissimo Massimo, Vi seguo da ca. quattro anni e Lei, insieme a tutti i Suoi collaboratori, ha certamente influito nella scelta delle due BEV in famiglia da ormai oltre tre anni. Mi permetta, da Suo estimatore e assiduo lettore, di fare una velata critica ad un Suo approccio che ho spesso colto senza però dargli troppo peso e che ritrovo in questa Sua risposta: la Sua attenzione alla precisione a volte potrebbe apparire come permalosità piuttosto che strenuo amore della verità. Mi spiego: “l’oggetto del contendere” è il comparatore, non il Suo articolo. Il fatto che nel Suo articolo vengano spiegate ed evidenziate le caratteristiche positive/negative ben venga ma chi andrà ad utilizzare lo strumento, credo anche Lei concordi, non legge/ha letto/ricorda il Suo testo.
        Non credo di dire un’eresia, io penso che chi ha già acquistato una BEV non se ne faccia granché del comparatore che invece può essere molto utile per aiutare o addirittura convincere chi si approccia all’elettrico. E’ in questa seconda veste che va valutato, da guidatore termico, e personalmente l’ho trovato poco “convincente” per un passaggio dal termico all’elettrico. Mi sono immedesimato in tanti amici con i quali discuto e, messo così senza evidenziare reali vantaggi nell’elaborazione finale, certamente ne convincerebbe molto pochi, purtroppo.
        Ma come tutte le applicazioni informatiche, sicuramente ci sarà modo e tempo per perfezionarla.

  8. Buongiorno, sarebbe stato interessante avere la possibilità di inserire altri carburanti come GPL o metano. Grazie

    1. Basta rendere omogeneo il dato del costo del carburante.
      Io ad esempio per renderlo omogeneo o messo come consumo di benzina 2,5 l/100 km perché in media percorro 27,5 km con 1 € di GPL.

  9. Luigi Mongardi

    Strumento molto utile e ben fatto dove ho fatto un sacco di simulazioni precise e veloci. Purtroppo essendo in pensione percorro tra 4 e 5 mola Km all’anno ed abitando in condominio non posso caricare da casa per cui ho sono leggermente sotto o un po’ di piò sopra ma considerando tutto il resto sono costretto ad aspettare come si evolvono i segmento B e C.

    1. Perchè si pensa sempre a mirabolanti evoluzione delle auto elettriche e non a più banali e verosimili cali delle tariffe di ricarica? Magari le basterà attendere domani, quando le installeranno una colonnina Ac sotto casa da cui ricaricare di notte a 0,45 euro

  10. Ivano Skoda Octavia Combi iV Plug-in Hybrid

    L’ho fatto alla veloce, per cui forse mi è sfuggito qualcosa.
    Nelle ricariche io carico, e caricherei anche con una BEV, (quasi) sempre a casa di notte, con un prezzo più basso di quello più basso che vedo indicato in AC (da 0,25 a 0,76) e DC (da 0,30 a 0,96).
    Non si potrebbe far indicare anche quanto si prevede di caricare in casa esplicitando il costo medio a kWh (in particolare per chi dispone pure del FV)?

    Perché così, senza poter indicare la percentuale effettiva o prevista a casa ed il relativo prezzo medio (fermo restando che nel comparatore non è prevista una PHEV ma solo termiche benzina, diesel, full e mild), ai miei consumi e bollo attuali non avrei praticamente convenienza con una BEV (nel caso migliore vado da un risparmio di 31 € con una Cupra Born 58, a 153 € con una Megane E Tech, nel caso medio pagherei in più da 538 a 848 €, nel caso peggiore… un disatro), e mi sembra impossibile.

    Poi manca l’elemento vincente per le BEV, che sono i minori costi di manutenzione (e, per una PHEV, anche di acquisto).

    Comunque, bella idea… grazie.

    1. Chi può ricaricare a casa non deve fare troppi conti: avrà sempre un ampio vantaggio economico con l’auto elettrica. Inoltre Tariffev, che ha messo a disposizione il suo database, si occupa di tariffe di ricarica da colonnine pubbliche. Le tariffe energetiche domestiche sono tutt’altro mondo.

      1. Ivano Skoda Octavia Combi iV Plug-in Hybrid

        Non avevo in effetti considerato l’area di interesse del realizzatore del comparatore. Comunque, è un’ottima idea…

        P.S.: oggi mi lascia rispondere puntualmente! Bene!
        Mi mancano ancora gli avvisi delle risposte ricevute e dei commenti aggiuntivi, spariti da quando c’è il nuovo sito…

      2. Ivano Skoda Octavia Combi iV Plug-in Hybrid

        Non avevo in effetti considerato l’area di interesse del realizzatore del comparatore. Comunque, è un’ottima idea…

        P.S.: oggi mi lascia rispondere puntualmente! Bene!
        Mi mancano ancora gli avvisi delle risposte ricevute e dei commenti aggiuntivi, spariti da quando c’è il nuovo sito…

      3. Matteo Mihich

        Chi può ricaricare a casa come me con pannelli solari e accumulo e lavora a turni in modo da mettere in carica l’auto a seconda del sole, semplicemente azzera il costo di carburante bollo e tagliandi.
        Personalmente passato da tiguan 2000 tdi a model 3 risparmio circa 3000 euro anno.
        In 10 anni mi ripago praticamente l’auto.
        E lo possono fare in parecchi.

          1. Forse perchè non tutti hanno ha disposizione la cifra di acquisto di una Model 3 o semplicemente preferiscono spendere i soldi in altro modo come istruzione dei figli ,vacanza, piccolo investimento.
            Concordo che anche questo è un investimento sia per l’ambiente che per il ritorno economico, ma….

          2. Forse perché nessuno glielo spiega?
            E chi glielo dovrebbe spiegare se non un governo che però nega la transizione energetica ?

  11. Alessandro D.

    Mi piace un sacco, ci ho giocato un pochettino, davvero interessante.
    Spiace constatare che, considerando i miei veicoli “da viaggio” e tenendo conto che due su tre come progetto non sono esattamente votati alla parsimonia, malgrado ciò nel c.d. caso peggiore spesso sono meno costosi di un equivalente elettrico. E siccome facendo non poca autostrada è un attimo posizionarsi dalle parti del caso peggiore…

    Poi comunque sarebbe almeno un pareggio nel mio caso, perchè potendo ricaricare a casa sono comunque favorito.
    Però ecco diciamo: se per un’utilitaria come la mia Spring, caricata a casa come faccio, davvero non c’è partita e l’elettrica vince a mani basse, dovendo considerare altre situazioni spiace constatare che ad oggi la situazione è tutt’altro che favorevole. (ripeto: considerando tra l’altro mezzi o grossi o “golosi”, non la turbodiesel da viaggio che in autostrada fa i 18 con un litro).

    Grazie, davvero interessante.

    1. Non hai tutti i torti, Alessandro. Però:
      a)con un minimo di esperienza avvicinarsi alla migliore opzione non è impossibile, anche viaggiando il autostrada
      b)i prezzi dei carburanti e le tariffe di ricarica variano di continuo. Noi li terremo costantemente aggiornati (questo ho dimenticato di scriverlo nell’articolo) e resto convinto che l’elettrica recupererà terreno.

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