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Venezia: 15,38% delle richieste di concessioni è per barche elettriche

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Eppur si naviga anche in elettrico, a Venezia. Il 15,38% delle richieste di posti barca comunali è stato presentato da proprietari di barche ibride ed elettriche. Poche, ma non pochissime visto che rispetto alle auto elettriche non ci sono mai stati incentivi (sono approvati ma sempre in attesa).  E zero benefit come esenzione del bollo, Ztl aperte e gratuite così come i parcheggi (in alcune città).

Venezia retrofit flotta
Aumentano le barche elettriche a Venezia

A Venezia su 1885 barche a motore in cerca di posto barca 290 sono ibride o elettriche

I dati sono stati forniti dal Comune di Venezia a chiusura del bando per l’assegnazione di 390 nuove «concessioni acquee» (questo il termine degli approdi dedicati).

Si tratta di una piccola parte di posti barca – nella città lagunare ne esistono 6.300 già affidati nei vari anni – ma è significativa la percentuale di richieste presentate in Comune da proprietari che hanno scelto la propulsione a batteria.

Questi i dati. Le domande sono state presentate da 2270 residenti e 86 non residenti, più 46 onlus. Per quanto riguarda la propulsione c’è una buona e lodevole presenza di barche completamente a emissioni zero ovvero 517 domande per barche a remi. Poi quelle a motore con 1885 domande e di queste 290 con motori ibridi o elettrici. Abbiamo calcolato la percentuale: 15,38%.

Bene considerando che pur annunciati  gli incentivi locali non sono approdati a destinazione. Senza dimenticare gli sgravi per le auto non presenti per le barche ovvero esenzione per cinque anni del bollo, ingresso gratuito nelle Ztl e parcheggi gratuiti (anche se non in tutte le città). Benefici inesistenti per le barche.

Venezia nautica elettrica
La barca con motore elettrico di Sealence a Venezia

Per l’assegnazione delle concessioni a Venezia si premia la motorizzazione elettrica e ibrida

C’è attenzione alla riduzione delle emissioni nel bando che assegna le concessioni. Si penalizza la vetustà delle barche, si riducono i punti a seconda degli anni dall’immatricolazione. Ma si premia la scelta ibrida ed elettrica con 5 punti aggiuntivi. Ancora poco ma un buon segno.

Di segno positivo anche il programma di ricerca universitario IMPRONTA-0 con l’obiettivo di individuare «un innovativo sistema di propulsione a idrogetto fuoribordo, pensato per rendere il trasporto acqueo nella laguna veneziana più silenzioso e sostenibile». Ne abbiamo scritto qui e si punta sulla propulsione elettrica.

Ma per rendere Venezia, che ne ha tutte le caratteristiche, un laboratorio di navigazione green mondiale serve un piano globale ed investimenti consistenti per rendere più green e rispettosa dell’ambiente naturale e culturale la mobilità green.

Sicuramente un impulso può essere dato dagli incentivi nazionali per l’acquisto di motori elettrici – destinati sia ai privati che alle imprese. Approvati nel 2022, definiti nei mesi scorsi, sono ancora in attesa della piattaforma.

Noi abbiamo realizzato una guida con tutte le indicazioni sugli incentivi – compresi quelli della Regione Friuli e Veneto – e sui motori elettrici.

SCARICA LA GUIDA SUGLI INCENTIVI PER I MOTORI ELETTRICI

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3 COMMENTI

  1. Si.. perché per un difetto del bando le barche con motore elettrico prendono più punti delle barche a remi. Quindi, chi ha la barca a remi ha dovuto comprare un mini motore elettrico, che poi non userà mai. Inoltre, dopo 5 anni si può cambiare tipo di barca… specchietto per il Comune ma nella pratica nessun cambiamento.

    • Non la vedo così, non è un difetto ma un pregio. Se è vero quello che dice chi ha la barca a remi potrà utilizzare, quando serve, il motore elettrico. Ben venga la diffusione del motore elettrico così si conosce. Non è che uno lo compra e poi non lo usa come ho letto e sentito. Una cosa che non sta in piedi. Non li regalano i motori, anche se piccoli e se lo hai lo usi. Poi quelli piccoli si caricano facilmente in casa come una bica elettrica. Mi permetta allora si può pensare male anche così: dico che ho la barca a remi – che da più punti (e io tutte le volte che sono andato a Venezia a remi ho visto andare solo le gondole) – e poi per spostarsi uso un motore termico… Allora meglio elettrico

      • Ma perché, se ho una barca a remi senza motore, devo modificarne la poppa per mettere un motore, altrimenti rischio di non vincere un posto barca, che a Venezia sono rarissimi e di difficile ottenimento. Mi creda che a Venezia ci sono ancora barche a remi, ma navigano lontano dal traffico a causa del moto ondoso insostenibile, tendenzialmente in orari in cui non girano turisti. Basti vedere quelle ormeggiate. Un posto barca vale più di una spesa di 1200 euro per un motore che poi rivendo a 500 dopo qualche mese. Anche perché i vari torqu××do da 1 kWh sono inadatti alla navigazione in mezzo a correnti e moto ondoso. Io stesso me ne feci prestare uno per provarlo anni fa, ma non va bene, sopratutto perché non ha la risposta negli incroci tra i rii. Morale: lo restituii.
        Va bene la transizione da endotermico a elettrico, ma da remi a elettrico no. E a Venezia non ci sono state molte domande per motori elettrici da 10 kWh in su (minimo per un po’ di sicurezza e autonomia).

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