Venditori scettici sull’elettrico (e poco informati)

Venditori scettici sull’elettrico. E anche poco informati. È l’idea che si è fatta Giulio, un lettore, dopo avere visitato le concessionarie di diverse grandi marche. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

Venditori scetticiVenditori scettici sull’elettrico: “Quelli competenti? Una minoranza”

punto interrogativo“Ultimamente si parla molto delle difficoltà che incontra una persona che vuole comprare un’auto elettrica. E, a mio parere, tra queste andrebbero inclusi anche i venditori, o almeno la maggior parte. Ho visitato un buon numero di concessionari e fatto molti test drive. Sia tre anni fa, quando ho comprato la mia prima elettrica, sia in questo periodo in cui essendo a fine finanziamento, sto valutando se tenerla o cambiarla. Sempre con un’altra elettrica.
A fronte di poche persone effettivamente brave e competenti, la maggior parte dei venditori mi ha fatto mettere le mani nei capelli. Fra scarsa conoscenza del veicolo con le sue capacità e dotazioni e certe volte perfino scarso interesse a venderlo.

“Sembrano non avere grande interesse vendertela”

Racconto solo i due episodi più eclatanti. Uno è quello di un consulente Volkswagen da cui durante il test drive di una ID.3 mi sono sentito dire: “Ma secondo me è troppo presto per acquistare un’elettrica, come ci vai in vacanza?“. Ma me la vuoi vendere o no?. L’altro è un consulente Renault che, quando durante il test drive gli ho chiesto come si inserisse la modalità frenata rigenerativa mi ha guardato come se parlassi arabo. Apparentemente non aveva proprio idea che quella modalità esistesse.
Ne potrei raccontare diverse altre, e a quanto sento non sono affatto l’unico ad aver avuto queste esperienze. Per fortuna ad oggi è abbastanza facile informarsi via internet, anche grazie a siti come il vostro. Ma avere venditori che non conoscono quello che ti fanno provare, e che sembrano addirittura non avere grande interesse a vendertelo, certo non aiutaGiulio Libertini
Venditori scettici elettrico
Ricarica e autonomia, queste sconosciute (anche per chi vende)..

E a chi compra non vengono date informazioni essenziali

punto interrogativoRisposta. Lo scetticismo nei confronti delle auto elettriche in Italia si respira ovunque. Ma è paradossale che la stessa aria tiri nelle concessionarie (non tutte per fortuna), che dovrebbero avere interesse a venderle queste benedette macchine. E invece da anni riceviamo racconti come questo, senza che la situazione migliori. Con risvolti ancora peggiori, ovvero concessionari che effettivamente qualche auto elettrica la vende, ma senza informare chi le compra delle reali caratteristiche.
Senza avvisare, per esempio, che non si può fare conto ciecamente sull’autonomia che viene dichiarata in sede di omologazione, creando così irritazione e scontento.
Servirebbero dei corsi per informare sulle risposte corrette da dare alle domande più frequenti dei clienti e sulle differenze tra auto termiche ed elettriche. Noi ci siamo anche resi disponibili a collaborare, ma (come cantava Rino Gaetano) “chi cce sente?“.
— Leggi anche  / Venditori scetticiE in Tesla come va? Il racconto di un test-drive, firmato da un potenziale acquirente torinese (piuttosto  deluso), divide i lettori…
Visualizza commenti (35)
  1. Confermo purtroppo quanto riportato da Giulio, è successo un paio di anni fa in un concessionario Fiat mentre stavo aspettando per un test drive, una ragazza intenzionata a comprare una 500 elettrica alla fine e stata convinta a comprare una 500 diesel, sono rimasto stupefatto e dallo sconcerto non ho neanche voluto più fare il test drive
    purtroppo è questa l’aria che tira c/o molti concessionari, se le case non provvedono a fare formazione e informazione la transizione verso l’elettrico non avverrà mai, almeno in Italia …

  2. Iorio Cavallini

    Sarò stato fortunato: a fine 2019 Peugeot, Renault e Hyundai non fecero nessun tentativo di deviarmi verso il termico…credo che la presenza del modello in concessionaria possa servire. Ho visitato le tre concessionarie nello stesso pomeriggio e x ultima Hjundai…sono entrato pensando alla j10 ma come ho visto la kona64 ( bianca con tetto nero e psicologicamente ero ormai elettrizzato) sono rimasto fulminato!! Il venditore ha illustrato pregi e possibili difetti in modo chiaro ( come gli altri) e mi ha fatto un preventivo ( c’era anche l’ottimo bonus )…Dopo 2 giorni ho telefonato……P.S. Poi, a contratto firmato, abbiamo convenuto che,al primo impatto…non avevo la faccia di uno che avrebbe preso un’auto così!! Mai fidarsi delle apparenze!!

    1. Iorio Cavallini

      Comunque, un amico che mi ha chiesto chiarimenti ( gli si è rotta l’auto termica e sembra fortemente intenzionato a passare all’elettrico!!) conferma… mi ha confidato di essere rimasto sorpreso dall’atteggiamento del concessionario…restio all’elettrico…che però gli ha detto che i proprietari di quelle vendute sono tutti molto soddisfatti! E allora?? È rimasto folgorato dalla Id4.

  3. Beh, io non ho una auto elettrica ma leggo le prove delle riviste di automobili.
    In tal senso vi invito a vedere il video della prova di questa BYD ATTO 3.
    https://www.alvolante.it/news/uso-quotidiano-auto-elettrica-autonomia-ricariche-colonnine-391419
    Bene, semplici viaggi da 160 – 200 Km che uno con una auto tradizionale si fanno con 5 minuti di rifornimento diventano un incubo con la storia delle ricariche (1 ora ognuna) e nel cercare le colonnine libere e spesso uno deve pure fare delle deviazioni di diversi Km dal proprio tracciato per trovarle e quello è altro tempo perso. Tra l’altro nel video si vede che a Varazze trova una sola colonnina libera e in piena stagione ci sarà la fila per ricaricare a quella.
    E uno deve pure spendere un sacco di soldi per avere queste rotture di balls.
    E’ ovvio che un venditore onesto può solo sconsigliare la gente di comprare queste ciofeche.

    1. Internet ormai è dappertutto, non ci si deve limitare ad usarlo per i video imbecilli su YT, tiktok o vari, può essere utilizzato anche per informarsi meglio.
      Il giornalista avrebbe così visto che caricare oltre l’80% alle HPC non conviene, si perde solo tempo.
      Ho aperto l’app di Nextcharge, puntato su Varazze e, magia, ci sono ben più di una colonnina.
      Poi, a Torino ha caricato a 1,4€/kWh; mai visti questi prezzi, mi chiedo dove sia andato, probabilmente ad un centro Porsche e quindi lo ha pianificato.
      Da ciò si può dedurre che è un video acchiappa click, studiato a tavolino per fare credere quello che si vuole.
      Lei è l’esempio che hanno ottenuto quello che volevano, un po’ come quel famoso viaggio Roma Reggio Calabria in 52h con la Zoe.
      Fake video.

      1. Quindi vediamo se ho capito: visto che è sconsigliabile scendere sotto il 20% di cvarica e che è noioso superare l’80%, la vera autonomia di un’auto elettrica è in realtà….il 60% di quella testata? Bello!

        1. Ah ah, non hai capito.
          Non bisogna lasciare la batteria sotto il 20% non significa non andare con la batteria sotto il 20%.
          Questo è l’ esempio provato che fa la differenza tra chi conosce le auto elettriche e chi no (in genere tra chi le possiede e chi no).
          Sul superare l’80% stessa cosa: e più pratico fermarsi all’ 80% quando si è in viaggio perché i tempi si allungano, se per esempio stai pranzando e non hai finito costa niente arrivare fino al 100%

        2. Non è esatto neanche questo, nel senso che quello è il range indicato per l’uso normale del quotidiano, ma sei sempre libero di usarla come ti pare. Anche sulle auto a combustione sconsigliano di usare costantemente la riserva per non pescare le impurità dal fondo del serbatoio, ma nulla ti vieta di farlo. Una cosa sono i consigli per un uso cautelativo, altra cosa è la propria filosofia.

    2. Iorio Cavallini

      Lei in tutti gli interventi si autogiustifica e magnifica il termico: a tal proposito le ricordo che anche i cavalli erano più affidabili ma, in giro, oggi ne vedo pochi e vada tranquillo anche lei x la sua strada.Però mi permetto di consigliarle di pensare anche ai posteri ( compresi i parenti) anch’io sono anzianotto (sono del’56) ma dare uno sguardo all’orizzonte e immaginare anche oltre mi piace proprio:FARE qualcosa invece di ridacchiare, schernire e…tutto il resto!

    3. Lei ha detto tutto nella prima riga: “non ho l’auto elettrica”. Per questo si beve tutte le balle che circolano su youtube. Sarebbe ancora poco, se poi non continuasse a raccontarle a noi che l’auto elettrica l’usiamo da anni. Una pena leggerla

      1. Anche i commenti sono divertenti da leggere, addirittura si sono messi in fila con popcorn e birra in attesa del fallimento delle auto elettriche (dopo tutti ognuno è libero di avere in antipatia ciò che crede)
        Beh anche io sono in attesa, con prosciutto di cinta senese e Chianti da aprire quando scopriranno le sorprese che arabi e cinesi ci stanno mettendo da parte e le tasse per le emissioni che saranno da pagare, che in un modo o nell’ altro arriveranno. Non escludo neppure che un giorno ci si troverà con carburanti razionati, in quel caso si sta a casa perché con una plug-in non li fai certamente 160 km in solo elettrico.
        L’ unica cosa su cui si può essere d’accordo è che ad oggi la ricarica in autostrada non è scontato trovarla e c’è il rischio di pagarla cara, va da sé che per chi viaggia molto in autostrada non sia il massimo dell’ esperienza.

        1. Non condivido da sempre chi si siede con pop corn ( o con cinta senese ) aspettando il fallimento di qualunque cosa e concordo che ( prassi molto diffusa)il canale su cui uno si onforma su questa e altre cose è ormai demenziale
          Premesso ciò, una piccola esperienza ( da passeggero) con un collega ( titolare del noleggio) siamo andati dall’aeroporto di Fiumicino passando da via Nomentana a Roma all’aeroporto di Napoli dove abbiamo rilasciato la Tesla model3 ( non chiedetemi quale versione perché ha fatto lui che voleva provarla)
          Ora abbiamo fatto circa 260km in tutto l’auto era con batteria 100% e a momenti non arrivavamo a consegnarla( 12% residuo) semplicemente guidandola come avrebbe fatto con la sua termica
          Se Tesla ha questa autonomia ( guidando brillanti) le altre come sono? Tra l’altro ( saranno i buchi delle strade laziali) ma la rumorosità di rotolamento non è proprio così silenziosa come dicono molti in questo blog
          Chiudo con due consigli( non richiesti)
          A chi aspetta con pop corn , di non farlo , il fatto di non ritenere per ora ( o anche per sempre) questa tecnologia adatta alle proprie necessità non significa che non sia utile e non rappresenti quella scelta plurale che io da sempre auspico
          A chi prospetta cavallette e pestilenze per il termico consiglierei altrettanto perche’ non e con queste affermazioni che si convincono le persone e anzi si rischia di creare quelle guerre di religione che non danno certezza di vittoria
          E poi chissa tra guerre ( con uranio impoverito e altre amenita lanciate con allegria) asteroidi e intelligenza artificiale magari ci estinguiamo primandel 2035 e abbiamo passato gli ultimi anni a “litigare” …..scherzo ovviamente

          1. Vorrei chiarire che non voglio convincere proprio nessuno, trovo soltanto irritanti quelli che vengono su un sito di mobilità elettrica a raccontare quanto sono migliori le auto termiche.
            Grazie, ma che si risparmino le forze, di auto termiche ne ho possedute e guidate diverse, ora guido un’elettrica e ho scoperto che va benissimo oltre a non dovermi preoccupare di emissioni, controlli emissioni, tagliandi.costosi, freni che si consumano.
            Sul discorso del petrolio l’ ha capito anche mio nipote che prima o poi ci sarà un bel crash (una piccola guerra in Ucraina ha distrutto il mercato del gas da un giorno all’altro) basta soltanto aspettare.

          2. Ah e aggiungo che se posso soprassedere su chi viene a raccontare quanto sono meglio le auto termiche (avrà le sue ragioni) non riesco a soprassedere su quelli che leggono scemenze su internet e poi vengono a scrivere boiate antiscientifiche solo perché gli sta sulle palle l’ auto elettrica: per queste cose ci sono facebook, youtube, le riviste di auto blasonate fatte per metà da articoli e per l’ altra metà di pubblicità di auto.

          3. Non è questione di convincere, so bene che per la maggior parte di chi scrive non è questo lo scopo però quello che cercavo di dire è che per n motivi alcuni anche validi questo tipo di auto per ora non nutre del consenso che alcuni speravano
            Ora visto questo è visto che purtroppo o per fortuna le auto non valgono il 90%dell’inquinamento
            .Ora per portarsi dietro tutta la “SQUADRA” io penso sarebbe meglio badare al sodo ad esempio impedendo l’accesso nelle grandi città e moderandolo nelle mediopiccole per le auto non termiche e per il resto dare il dovuto tempo ( non 100 anni alla gente di digerire e alla tecnologia di migliorare
            Però sembra che dire ciò sia blasfemo

    4. @Massimo
      Che ci vuoi fare, casualmente sono tutti giornalisti sfortunati.
      Meno male che capita a loro e non alla gente comune.

      1. E però dai, ho visto il video a spezzoni.
        Tutto sommato sono più i lati positivi che evidenzia… dopodichè dovendo per lavoro denigrare l’EV ci ha messo dentro alcuni strafalcioni ad hoc da dilettante allo sbaraglio, soprattutto in tema di stima della percorrenza e ricariche fatte a casaccio.
        Alla fine la byd risulta una buona auto.

  4. Caro Gianni,
    a proposito dei “SuperEsperti” che anche con una certa asprezza hanno criticato la sua esperienza, il problema di questo forum è che chi lo frequenta (ma anche chi lo modera) parte dalle seguenti posizioni:

    <>

    Per cui, per essere minimamente considerato, o deve essere il professor Armaroli o deve sostenere un’esame con tanto di tesi sulla mobilità elettrica.

    1. Fares Brandoli

      Buongiorno Giovanni,
      concorda almeno sulla maggiore credibilità data dall’esperienza diretta nell’uso quotidiano di una qualsiasi bev?
      I riscontri pratici di noi utilizzatori sono spesso utili a chi legge, così come trovo interessante la teoria descritta da chi la conosce.
      Poco utili invece le sbagliate opposizione da bar, prive di fondamento se non scientificamente assurde

  5. Bah, vogliamo veramente pensare che un venditore professionale (autonomo o dipendente che sia) ne sappia meno di tanti come noi che si informano a tempo perso, per passione o solmente (come me) perchè la ritiene la tecnologia del futuro (ormai più che attuale)?
    E’ più probabile invece che ricevano ed eseguano ordini e, che, per ogni EV venduta il loro premio di risultato si riduca anziché aumentare.
    Dalle tante vicende postate anche in questo sito, appare alquanto evidente che LorSignori venditori sono preparatissimi riguardo tutte le dicerie che vanno per la maggiore al bar, su certa stampa specializzata o programma tv dedicato.
    Insomma per me ci fanno… alla grande.

  6. Perché la maggior parte dei venditori non è un appassionato, e talvolta nemmeno dovrebbe fare il venditore. Quando mi sono presentato in Tesla sapevo più cose io che il venditore, ma ho apprezzato che fosse così perché mi ha dato carta bianca su tutto: ha capito che sapevo e mi ha lasciato andare alla scoperta di questo mondo. Lo preferisco al classico venditore che si siede di fianco e invece di lasciarti guidare l’auto concentrato sulle sensazioni ne decanta continuamente fantomatiche qualità. Se poi non vogliono vendertele c’è un motivo: fanno più margine con le termiche, molto di più. Con le elettriche sono in perdita, soprattutto le aziende automotive europee.

  7. Sull incompetenza può essere, sull interesse di venderle dipende. I concessionari del gruppo vag hanno ancora un impostazione “tradizionale”, con la casa madre che “appioppa” ai concessionari alcune elettriche che per forza di cose devono vendere, anche a costo di svenderle, non è raro trovare km0 con diversi mesi con sconti del 40% dal listino. Discorso diverso per stellantis, che con il modello ad agenzia si ridurranno sempre di più gli stock dei concessionari, che hanno quindi meno pressione. Dipende anche dalla zona d’Italia, in Lombardia qualcuna magari riesci a venderla anche per il terrorismo ztl, ma sotto il po è dura, sotto roma poi. Probabilmente questo lettore sta al sud.

  8. Io credo che l’incompetenza mostrata dai venditori é quasi sempre reale. Frutto di paura nel nuovo, approssimazione nel proprio lavoro, e superficialità. D’altronde si ritrovano in tutti gli ambiti della vita gente queste problematiche con cui affrontano il proprio lavoro…

  9. Gianni Montalenti

    Ho recentemente inviato un articolo analogo su Tesla pubblicato ad inizio mese. Molto vero che è abbastanza facile informarsi via internet, ma leggendo le risposte dei “SuperEsperti” che anche con una certa asprezza hanno criticato la mia esperienza, è anche vero che l’informazione online è complessa per molti ed è da filtrare . I siti delle case spesso non parlano la stessa lingua e le informazioni non sono complete ed esaustive. Peggio su YouTube . Lo dico da utente elettrico da oltre 3 anni. Ci si reca da concessionario (per me è così) per uno scambio di idee, impressioni. Certo non vado dal Concessionario impreparato (non l’ho fatto nemmeno con Tesla) ma pretendo un servizio che è dato dalla professionalità del Consulente. Non vado alla Concessionaria per farmi comprare dal venditore o solo per ritirare l’auto acquistata online. Ahimè però la tendenza delle Case è proprio quest’ultima.

  10. quando, luglio 2021 sono andato a provare la mia springhina ( dacia spring ) ero gia’” imparato ” su tutto via web . giro di prova veloce ( per modo di dire ) dato le scarse prestazioni , e acquisto al volo , auto arrivata a marzo 2022 . cosi’ non si perde tempo neanche a fare domande al venditore , solo l’indispensabile bon ton.

  11. Vi dico solo che un rivenditore BMW, é riuscito a far cambiare la ID3 del 2021 di un conoscente, particolarmente impedito sulle ricariche in viaggio, per passare ad una Audi a4 diesel del 2018 ! Aggiungendo ovviamente qualche migliaio di euro! …. Aggiungo che il giorno dopo l’acquisto (sarà il karma) la a3 era ko per il solito problema di fap e idblue

  12. Il mio venditore non ha fatto nessuna opposizione quando ho detto che volevo una elettrica, semplicemente lui deve vendere, se si presenta una persona che è seriamente intenzionata ad acquistare e non solo a fare test drive così tanti per passare un’ora ti da tutte le info che ha. Perché purtroppo ci sono anche queste persone che tanto per passatempo e per la curiosità vanno a provare auto sapendo già che tanto non compreranno. Di sicuro non era informatissimo infatti dopo che ho comprato l’auto mi ha chiamato qualche volta per rispondere a domande fatte dai clienti, io ho sempre risposto sinceramente per quella che era la mia esperienza. A loro sicuramente conviene ancora vendere termiche, giocano si un terreno conosciuto, hanno più margine e poi c’è tutta la storia dei tagliandi da fare in officina…

    1. Quando ho comprato l’elettrica 3 anni fa una delle cose più divertenti è stata vedere il venditore che, mentre facevamo le pratiche, vedendomi così deciso, mi guardava con un’aria mista di stupore e curiosità, come uno che vendeva qualcosa che non avrebbe mai pensato di riuscire a vendere.

  13. A me un venditore Kia ha detto “cosa pensi che ne facciano delle batterie esaurite? Le sotterrano perchè il piombo e l’acido mica si possono riciclare!”………… No comment….

  14. caprone manicheo

    Ovvio che non le vogliono vendere, le termiche con la loro manutenzione gli tengono in piedi la concessionaria.

    1. Dario Ferrari

      L’idea che mi sono fatto è che molti venditori non si preoccupano di conoscere o approfondire le cose tecniche di ciò che vendono.
      Conoscono le auto termiche semplicemente perché le guidano da quando hanno la patente, non per altro. 😔

    2. Comincio anch’io a pensare che l’impreparazione o l’intenzionale voglia di non vendere auto elettriche dei venditori sia collegata, in prospettiva, al costo dei tagliandi che non permetterà margini tali per poter pagare i dipendenti del concessionario stesso.Comincio a pensare che l’impreparazione o l’intenzionale voglia di non vendere auto elettriche dei venditori sia collegata, in prospettiva, al costo dei tagliandi che non permetterà margini tali per poter pagare i dipendenti del concessionario stesso.

    3. Luca Dell'Oca

      Ci credo sempre meno a questa spiegazione.
      Vero, i tagliandi sono minori, ma la gente continua a fare incidenti, lievi o importanti, anche con le auto elettriche e nonostante tutti gli ADAS. Riparare le auto elettriche è più costoso, e per ora è una prerogativa unica delle concessionarie, vista la necessità di avere strumenti adatti e personale formato per mettere mano alla parte elettrica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

MG Italia 2024: il nuovo Cyberster e il magazzino ricambi in loco

Articolo Successivo

In arrivo una Abarth EV da 240 CV

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!