Vendite Tesla attese in calo per il primo trimestre 2025 – I dazi di Donald Trump si abbattono anche su Stellantis – Porsche nel riciclo batterie / Settimana flash.

Vendita Tesla: atteso un calo nei dati del primo trimestre
C’è grande attesa per i dati sulle vendite di Tesla nel primo trimestre 2025, che saranno annunciati all’inizio della settimana prossima. I 27 analisti più accreditati che seguono il titolo di Elon Musk hanno espresso come al solito la loro previsione, con 377.592 auto consegnate.
Sarebbe il dato peggiore dal terzo trimestre 2022 e, se confermato, potrebbe creare ulteriore tensione sul titolo, già oggetto di forti vendite nelle ultime settimane. Sul risultato pesa ovviamente il passaggio alla nuova versione della Model Y, diventato effettivo in tutto il mondo (con 4 fabbriche di produzione) solo nelle ultime settimane. Ma non basta questo a spiegare la pevedibile battuta d’arresto: anche l’altro prodotto di punta, la Model 3, trova difficoltà nel centrare gli obbiettivi. E in più ci si mettono le polemiche legate alle posizioni politiche, e al ruolo nell’ammintrazione Trump, di Musk, che stanno allontanando molti potenziali clienti.

I dazi di Trump si abbattono sui profitti Stellantis: “Giù fino al 75%”
Altro costruttore che sta vivendo giorni complicati è Stellantis, sempre in attesa del numero uno che sostituisca Carlos Tavares. Il sito americano Electrek riferisce di uno studio pubblicato da una primaria banca d’affari secondo il quale i dazi imposti da Donald Trump potrebbero falcidiare del 75% i profitti 2025.
I dazi, pari a un pesante 25%, scattano dal 3 aprile, mettendo anche i marchi Stellantis nella condizione di dover rimodulare i propri listini. Tenendo conto che buona parte delle vetture vendute negli Usa dal gruppo non sono prodotte localmente. La Ferrari, che ha margini molto più ampi, ha recentemente annunciato che i suoi aumenti non supereranno il 10%. Ma Stellantis avrà non pochi problemi nel delineare nuovi listini che salvino la competitività dei prodotti e i margini di guadagno sugli stessi. Vedremo già alla fine del secondo trimestre che impatto ci sarà.

Porsche investe nel recupero e riciclo delle batterie
Nonostante un 2024 tutt’altro che esaltante, Porsche continua a investire sull’elettrico. Annunciando un progetto pilota per recuperare e riciclare materie prime preziose dalle batterie ad alto voltaggio. E arrivare il prima possibile a testare un ciclo delle materie prime il più chiuso possibile. Il progetto è suddiviso in tre fasi.
Nella prima le batterie dei veicoli in fase di sviluppo vengono triturate meccanicamente alla fine della loro fase di utilizzo e trasformate nella cosiddetta massa nera. La miscela di granulati risultante contiene materiali come nichel, cobalto, manganese e litio. La Porsche fa sapere che sono già state prodotte circa 65 tonnellate di massa nera. Nella fase due la massa nera verrà ulteriormente raffinata e separata nelle singole materie prime per la produzione della batteria. Nella terza fase il costruttore tedesco prevede di produrre celle con una quota definita di materiali riciclati e di testarne l’impiego nei propri veicoli.
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