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Vendite EV in Europa: Model 3 davanti alla VW ID.3

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Vendite EV in Europa: a febbraio la Tesla Model 3 ha preso il comando, superando Volkswagen ID.3 e Renault Zoe, quest’ultima in frenata nel 2021.

europa elettricaVendite EV in Europa: crollo della Zoe

La classifica dei modelli “alla spina” più venduti nel Vecchio continente l’ha stilata Jato Dynamics. Confermando che la Volkswagen ID.3 resta nelle primissime posizioni, dietro soltanto alla Tesla Model 3: le auto vendute sono state 3.557, contro le 5.405 della vettura americana. Solo terza la Zoe (3.547), decisamente in calo (-45%) rispetto al 2020, anno in cui era stata leader sia a livello europeo sia sul mercato italiano. E ormai a incalzarla arriva un’altra elettrica francese, la Peugeot e-208, che ha immatricolato 500 vetture in meno, 3.047.

  • Ibride plug-in e elettriche: top ten di febbraio  -fonte:Jato Dynamics  

vendite ev in Europa
La Zoe esce ammaccata dai dati di febbraio: -45%.

Al 6° posto troviamo ancora la Volkswagen e-Up, al momento disponibile solo in Germania, nonostante continuino le richieste su tutti i mercati, Italia compresa. Resiste nella top ten anche la Nuova Fiat 500, con 2.153 vetture vendute in febbraio, con le immatricolazioni concentrate in tre mercati: Italia, Francia e Germania. Da segnalare che dalla classifica delle elettriche più richieste  è uscita definitivamente la e-Golf, la cui produzione è cessata per lasciare spazio alla ID.3.

vendite ev in Europa
La quota di auto con la spina, tra BEV e PHEV,  sul totale venduto dai principali gruppi in febbraio.

Solo Suzuki resta senza auto “con la spina”

Jato Dynamics (qui il sito) ha fatto i conti anche di quanto pesano le auto con la spina, elettriche pure più ibride plug-in-in (PHEV), sul totale del venduto. Il caso limite, chiaramente, è Tesla, che vendendo solo BEV è al 100%. Tra i grandi gruppi europei scopriamo che il più elettrificato è Jaguar Land Rover, grazie soprattutto all’apporto delle PHEV. Sopra la media europea (il 14%) anche Daimler-Mercedes (con l’apporto di Smart, ormai solo elettrica), BMW-Mini e Hyundai-Kia. Sotto la media, invece, a sorpresa figura anche Renault-Nissan, gruppo che pure è stato un pioniere dell’elettrico. Assieme ad altri nomi noti come VW Group, Stellantis, Ford, Honda, Toyota, Mazda e Subaru. Caso limite, all’estremo opposto di Tesla, è la Suzuki, che non in gamma alcuna auto con la spina. Jato ha fornito anche la top ten delle PHEV, che vede ancora in testa la Volvo XC 40, seguita da Peugeot 3008 e Renault Captur. In 4° e 5° posizione due BMW, la X1 e la Serie 3.

—  Clicca qui per vedere le vendite di febbraio sul mercato italiano  

 

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5 COMMENTI

  1. Paul Brown, lei ha detto dell’elettrica le stesse cose che mi sono sentito dire nel 2006 quando ho preso la Touran a metano: “non poter “fare il pieno” in tempi umani e senza ammazzarsi a trovare un ….distributore… adeguato, funzionante, e libero ….; dulcis in fundo, i venditori, per lo più antipatici, impreparati, e svogliati nel proporre modelli a metano. I motiv sono noti: costa produrle, ci sono investimenti passati da ammortizzare, il costo di riconversione del servizio di post-vendita è rilevante”. Ecc. Ecc. Ecc.
    Nonostante ciò la Touran è stata per me un affare che è durato 16 anni e che ho rottamato a malincuore per prendere la Tesla.
    Certo, ci vuole un pochetto di intraprendenza (non masochismo), ma è soprattutto una scommessa per noi stessi e per vivere meglio. Quando adesso passo davanti a concessionari zeppi di invenduto diesel penso al dramma di quei venditori che a breve potranno solo svendere le loro auto a mercati poveri (come già fanno adesso con le Euro2). E a chi compra un diesel adesso.

  2. Mi sembrano numeri ridicoli. Le percentuali, poi, andrebbero soppresse: su grandezze poco omogenee, non hanno senso (se vendo 2 auto quest’anno, e 4 l’anno venturo, ho il 100% di aumento, ma sempre peanuts sono). Il fatto e’ che l’auto elettrica, per quanto silenziosa, risparmiosa nei costi di gestione, ed ecologica, ha ancora una serie di pecche non da poco: bonus inclusi, il costo e’ nettamente piu’ elevato a parità di tipologia; l’idea di non poter “fare il pieno” in tempi umani e senza ammazzarsi a trovare un colonnina adeguata, funzionante, e libera, non piace ai più; dulcis in fundo, i venditori, per lo più antipatici, impreparati, e svogliati nel proporre modelli elettrici. I motiv sono noti: costa produrle, ci sono investimenti passati da ammortizzare, il costo di riconversione del servizio di post-vendita è rilevante. Aggiungiamo che il consumatore non sa bene come decifrare i mirabolanti messaggi delle case automobilistiche sui prodotti elettrici. Già si sono viste marche importanti come VW e Audi mentire spudoratamente in passato, senza che ci siano state sanzioni di cui il consumatore abbia potuto beneficiare (se non in USA, dove prima li hanno messi in carcere, poi li hanno obbligati a saldare il “debito” con gli acquirenti), figuriamoci sul terreno vergine dell’elettrico cosa uno possa immaginare. Insomma: servirebbe, da parte del consumatore, come spesso sostiene il Sig. Mariano, ma anche da parte del produttore, concepire l’auto elettrica come un oggetto nuovo, dove la componente ‘servizio’ sia preponderante. Ad oggi mi pare che solo Tesla lo abbia saputo fare. VW a quanto sembra ha avuto l’intelligenza di capire che il modello c’è già e va solamente implementato: auto affidabili, con molta autonomia (qui dissento da Mariano), ed un servizio di rifornimento impeccabile. Se poi si aggiunge un tocco aderenza alla realtà dell’economia, limando il prezzo e migliorando gli interni, il gioco è fatto. Comunque sia, questo è quanto vedo, non pretendo di convincere nessuno.

    • Sono d’accordo tranne che su 2 punti:
      -le vendite di EV non sono peanuts: in Europa la quota di mercato 2021 YTD è del 6%, ancora bassa certo ma le previsioni sono di 1 milione a fine anno. A Berlino sta per partire la Gigafactory Tesla da 500.000 vetture/anno.
      -colonnine e tempi di ricarica: è solo questione di organizzarsi un po’, chi guida un auto elettrica non è un masochista.
      L’auto elettrica ha tantissimi vantaggi ma per capirlo non basta un prova su strada. Recenti sondaggi che trovi su internet condotti in USA e UK, riportano che il 90% di chi la possiede non tornerebbe indietro ad una macchina a pistoni.

  3. Attenzione ai dati taroccati della wolksvagen vedi dieselgate ciao ciao ciao id3-id4 sononindietro almeno di sette anni punto, i tedescki nelle letrrico sono partiti non convinti e sono partiti in ritardo , una fabbric come la wolk che ha una gambaemezzo nel termico e mezza nellettrico non convinti ma solo da pressioni esterne e arrancheranno ancora per anni , tesla,kona,zoe, forse dacia duster costa poco ma ha dei limiti come seconda macchina può andare bene aspettiamo un po’ di test da tester veritieri da tester indipendenti e non da persone che potrebbero essere addomesticate dalle case con regalini/buste farcite o con auto molto scontate hahaha sono però curioso di provare la id3 e 4 speriamo con la dacia elettrica a fine aprile forse e consegna a luglio-agosto da venditore multimarche CESENA

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