Veicoli elettrici in California: verso la prima centrale virtuale

california centrale virtuale

Sorgerà in California la prima centrale elettrica virtuale frutto dell’aggregazione di migliaia di veicoli elettrici. In altri termini, la prima applicazione su grande scala della funzione Vehicle to Grid (V2G). La stanno sviluppando Leap e ChargeScape.

Leap è una piattaforma per la creazione e la scalabilità di centrali elettriche virtuali (VPP). ChargeScape è la joint venture tra Ford, Honda, BMW, Nissan e Tesla che fornisce servizi di ricarica ai proprietari di veicoli elettrici.

Fornirà servizi di demand response alla rete

Dalla loro collaborazione nascerà un sistema intelligente in grado di aggregare le batterie dei veicoli elettrici integrandole alla rete. Potrà fornirle vari servizi, dalla ricarica flessibile alla fornitura di energia nei picchi di domanda. Sarà «la più grande centrale elettrica virtuale per veicoli elettrici del mondo».

ChargeScape fornisce una piattaforma di ricarica unificata per veicoli elettrici che collega le reti elettriche con un gruppo di brand automobilistici. Leap fornisce software in grado di garantire un accesso rapido e automatizzato ai mercati energetici attraverso un’interfaccia universale. Questo semplifica la partecipazione dei veicoli elettrici e di altre risorse energetiche distribuite (DER) a un’ampia gamma di programmi di “demand response management  attraverso un’interfaccia universale.

Opportunità di guadagni per driver e case auto

Questo offre opportunità di guadagno ai proprietari di veicoli elettrici, sia attraverso la ricarica intelligente, che riduce il consumo di energia durante i periodi di picco della domanda di rete, sia attraverso l’esportazione bidirezionale di energia, incluse le applicazioni veicolo-rete (V2G).

Le stesse case automobilistiche, attraverso la piattaforma ChargeScape,  possono generare nuovi ricavi nell’ambito di alcuni piani di incentivo federali come l’ Emergency Load Reduction Program (ELRP) e il programma statale Demand Side Grid Support (DSGS).

Joseph Vellone, CEO di ChargeScape si dice lieto «poter restituire denaro agli automobilisti di veicoli elettrici in tutta America e di contribuire a rendere la proprietà di un veicolo elettrico più accessibile e conveniente». Jason Michaels, CEO di Leap sottolinea che «la partnership con ChargeScape amplia e migliora la nostra capacità di attingere a risorse di veicoli elettrici precedentemente inaccessibili» in un momento in cui «la rete ne ha più bisogno».

Le emergenze black out in California

La California, infatti, rischia spesso black out nel periodo estivo, quando c’è forte richiesta di elettricità per il condizionamento degli edifici e i grandi bacini idroelettrici che la alimentano soffrono per la siccità. Già due anni fa Tesla arrivò in soccorso con la sua rete di 25.000 accumulatori domestici Power Wall.

Dopo il lancio in California, le aziende prevedono di estendere la copertura ad altre regioni degli Stati Uniti.

LEGGI anche “Debutta Intelligent Octopus, prove tecniche di V1G” e guarda il video

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Visualizza commenti (4)
  1. Continuo a pensare (e l’ho già scritto anche troppe volte) che la soluzione migliore per combinare EV e servizi per la rete sia il battery swap, dato che è il sistema che meglio ottimizza il numero di batterie TOTALE tra EV e accumuli garantendo completa flessibilità d’uso ai proprietari dell’auto ed eliminando (per loro) il problema del “consumo” della batteria.
    Il V2G potrebbe però trovare una nicchia più che interessante per i parcheggi aziendali, che sono luoghi in cui si lascia l’auto molto tempo nelle ore centrali della giornata.
    Un’azienda “illuminata” dotata di impianto FV che genera eccedenza (es. una sede uffici e non manifatturiera) potrebbe offrire ai dipendenti ricarica gratuita a patto di poter prelevare una certa quantità di energia a inizio e fine della giornata lavorativa.
    Stesso discorso (e ancora meglio) se i mezzi sono aziendali e rimangono per lungo tempo parcheggiati

    Sarebbe poi ora di rinnovare il mercato elettrico abbandonando dei dinosauri come bioraria e trioraria, e passando ai prezzi orari variabili, con possibilità per utenze industriali/commerciali (ma anche domestiche) di fare “trading” sull’energia comprandola quando costa poco e rivendendola quando costa di più

    Così facendo si andrebbero automaticamente a incentivare iniziative di demand response ed anche servizi alla rete come il V2G

  2. Per me il V2G è un po’ una cavolata, non brucerei mai cicli batteria della mia auto per collegarla alla rete, se non per emergenza usandola per alimentare la mia casa.

    Esistono soluzioni molto migliori e sono gli accumuli casalinghi, poterli consorziare in una VPP ben remunerata potrebbe spingere ad aumentare la taglia delle soluzioni BESS casalinghe ma sopratutto delle aziende e ne abbiamo un bisogno devastante.

    L’altra cosa fondamentale è la ricarica intelligente che sfrutta le ore in cui c’è minor costo, collego l’auto alla colonnina (pubblica ma anche di casa) alle 9 e la programma per essere all’80% alle 18 e sarà la rete a decidere quando inviare davvero corrente. In questo modo posso cominciare a bilanciare i picchi nelle ore di maggior produzione solare.

  3. Dominutti Mauro

    Bello vedere cosa fanno negli altri paesi e sapere che qui da noi non se ne fa nulla, ricordo che il V2G era già stato implementato con la renault ormai una decina di anni fa poi messo fuorilegge non ricordo se da terna o da chi.

  4. esempio 30 milioni di auto elettriche in futuro in Italia con una batteria di taglio da 20 a 100 KW-h, stiamo bassi diciamo la media del taglio batteria sia 50 KW-h

    il totale sarebbero 1500 Giga-Watt-h di capacità; poi aggiungendo camion e bus, si arriva a 2000-2200 GW-h

    avremo 2000 GW-h di batterie su ruote,
    da paragonare ai circa 400 GW-h di accumuli statici giornalieri-settimanali previsti nella rete elettrica nazionale in un sistema decarbonizzato e alimentato 100% rinnovabili

    se le proporzioni sono queste, allora ci sta, anzi sembra naturale, che una porzione minore di questi 2000 GW-h su ruote, quando l’auto non è utilizzata possa scegliere di svolgere anche la funzione di scambio/accumulo energia di rete, con incentivi economici ottenuti usando le variazioni del prezzo orario dell’energia e/o premi specifici nei contratti

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