Un nostro lettore ci ha raccontato la sua spiacevole esperienza con uno scooter elettrico. Come ha risolto NIU la situazione? promettendo di dargliene uno nuovo
Il signor Sergio è uno che viaggia su due ruote da mezzo secolo. È un classe ’57, padovano, che non si è mai fatto fermare, né dalla pioggia, né dal freddo e nemmeno dal passare degli anni. Ci ha scritto per per raccontarci la sua (spiacevole) esperienza con uno scooter elettrico, l’abbiamo chiamato e ci siamo fatti una chiacchierata per capire meglio come sono andate le cose.
Sergio è un signore pacato e gentile che a marzo dell’anno scorso ha deciso di abbandonare il suo Liberty e sostituirlo con uno scooter elettrico, un NIU MQI GT Evo. Dimostrando che l’apertura mentale non è una questione d’età. I primi due mesi sono stati una vera e propria luna di miele. Poi i primi problemi.
All’inizio qualche rogna con il GPS e la geolocalizzazione malfunzionante. Sergio porta il suo scooter in assistenza da Cazzola Moto a Padova, il suo concessionario di fiducia. Una volta sostituita la centralina (in garanzia) l’idillio può ricominciare, ma, anche questa volta dura poco. Dopo altri due mesi iniziano a comparire codici di errore, anomalie non presenti nemmeno nel libretto di uso e manutenzione. Il NIU torna in officina e la centralina viene sostituita altre due volte. Nel frattempo Sergio scrive al servizio clienti e segnala il problema, NIU chiede ulteriori informazioni, che vengono prontamente fornite, e poi più nessuna comunicazione.
Le seccature però, invece che essere risolte, aumentano e si aggravano. Durante la marcia chiudendo la manopola del “gas” lo scooter continua ad accelerare; basta frenare e il problema sembra risolto. Ma poi, l’ultimo e più serio malfunzionamento. Sergio accende il suo scooter, esce dal box e lo parcheggia senza spegnerlo, chiude il garage e quando toglie il cavalletto l’MQi accelera da solo facendogli perdere l’equilibrio e causandogli la frattura di una vertebra.
Sergio ora di scooter elettrici non ne vuole più sapere ed è piuttosto arrabbiato con NIU per la gestione del servizio clienti. Abbiamo contattato NIU che nel frattempo ha cambiato assetto aziendale. Con l’arrivo di NIU Italia l’assistenza è infatti uno dei focus su cui il management pone grande attenzione.
Non ridere se vi dico che anch’io sono stato letteralmente disarcionato dal mio monopattino elettrico per un problema di “taglio” di energia durante la guida.
Mentre stavo piegando una curva a sx a meno di 20 Kmh, ho toccato, quasi per caso la leva del freno anteriore. Da qui, un po’ di rallentamento del tutto naturale, se non fosse stato per il fatto che “lo switch,” attivando lo stop, ha attivato il freno elettrico e tagliato in modo netto anche l’erogazione all’acceleratore, proprio mentre ero inclinato nel percorrere la curva.
Diciamo che non ho potuto evitare di cadere e procurarmi lesioni varie con emorragie, riversamenti e successive terapie riabilitative.
Dopo la prima fase di smarrimento per l’accaduto, per il quale non riuscivo a darmi una risposta, visto che sono 60 anni che guido “due ruote,” sono arrivato a capire che il controller, per quanto intelligente, in alcuni casi, richiede ancora l’intervento umano.
Per “impuntamenti improvvisi poco raccomandabili,” e per avere piu sicurezza durante la guida, mi è bastato togliere soltanto lo switch dal freno anteriore. Per il resto adesso viaggia veramente alla grande in piena sicurezza.
Innovazione ok, ma sempre con qualche riserva! 👍😉
I
Io mi ritengo aperto al nuovo e sono sempre per le novità tecnologiche in tutti gli ambiti (in 4 anni sono passato full electric per entrambe le auto di casa e sono super soddisfatto), ma fidarsi di questi marchi cinesi dalla testa ai piedi va oltre… Aspetterei che dimostrino di essere davvero all’altezza della qualità EU-US prima di fidarmi. Per fare un esempio : iPhone e xiaomi readmi sono entrambi prodotti in Cina ma l’iphone è curato da azienda USA che ne garantisce la qualità, Xiaomi è cinese dalla testa ai piedi e infatti, per quanto gli influencer ne parlino bene l’esperienza personale è stata pessima, mai più uno, li ritengo delle cinesate. Motorola/Lenovo di contro ha dimoatrato di saper fare telefoni/laptop come si deve quindi nessun pregiudizio! BYD per me è in periodo di osservazione/prova… Magari tra 15 anni al prossimo cambio auto la prenderò, al momento no grazie.
Ah, che visione romantica… curato dagli americani. Gli stessi che vengono criticati per la scarsa qualità costruttiva di Tesla. 🙂 (E non è errato. guardate come fanno gli impianti elettrici, le case ecc ecc…. )
PS: nel duo Motorola/Lenovo è Lenovo che comanda. 🙂
Boh, io sono anni che ho Xiaomi ( sto scrivendo da quello ) e prima ancora Huawei e mi ci trovo benissimo, questione di gusti
Purtroppo anche io ho avuto problemi con Niu.
Dopo neanche un anno, una batteria si scaricava tantissimo e alla fine neanche si caricavano più dallo scooter, ma dovevo tirarle ogni volta fuori.
Alla fine dopo 6 mesi di assistenza mi hanno cambiato tutto l’impianto elettrico, non con poche difficoltà in quanto il rivenditore non riusciva ad ottenere risposte dalla Niu.
Nella guida poi ho notato, da sempre, tantissime vibrazioni, tanto da non poter mai staccare una mano dal manubrio.
Quindi comprato perché aveva un buon compromesso di autonomia, potenza e prezzo, ma ora ci penserei su due volte.
Anche io ho il niu nqi, versione di 4 anni fa. Probabilmente zero. Divertente da guidare e nessuna manutenzione a 21000 km.
Giro che è una meraviglia, si spende poco e con le batterie estraibili, carico a casa la notte dalla normale presa in ripostiglio.
Consigliatissimo
Anch’io sono un possessore di uno scooter Niù: Nqi GTS 2023 (quello con le 2 batterie in pedana), ho avuto qualche problemino con l’ECU ma più che altro dovuto alla scarsa ricezione GSM che c’è nei tratti di strada extraurbana che faccio abitualmente, niente di catastrofico però, ma che ho prontamente messo a conoscenza al responsabile dello Store dove ho comprato il mezzo, in modo che si possa risolvere velocemente il problema.
Faccio i complimenti all’azienda per la sostituzione dello scooter, Niù è una realtà giovane in un mondo, quello dell’ elettro mobilità, ancora da esplorare.
Penso che dei malfunzionamenti dovuti a centraline impazzite, succedono anche nei motori endotermici (se ricordo male qualcosa di molto più grave è successo nel Comasco.. un SUV che si è messo in moto da solo finendo in acqua..)
In conclusione la tecnologia applicata al piacere di guida e alla sicurezza è una bella cosa, ma dobbiamo essere sempre essere noi alla guida a gestirla e controllarla.
Spero che i tecnici Niù riescano subito a risolvere il problema dell’ECU e con un aggiornamento OTA rendere sicuri tutti gli altri MQI e naturalmente tutti gli scooter in circolazione..
Buongiorno a tutti. Nel 2021 ho deciso di cambiare il mio scooter sym 125 con un Niu nqi GTS. Ci vado tutti i giorni al lavoro percorrendo circa 40 km, niente da dire, dopo 3 anni e 22000 km percorsi tutto perfetto. Unica pecca, ho spaccato due volte il supporto posteriore del portapacchi perché è davvero deboluccio ed avendo il bauletto è sollecitato parecchio, viste le italiche strade lisce come un biliardo. Alla seconda rottura ho provveduto io a fare una piastra che adesso è più facile che si apra in due il telaio. Essendo soddisfatto ho convinto un collega che ne fa lo stesso mio uso a comprarlo, e lo ha preso identico al mio, pure come colore. Il suo ha sempre avuto il problema descritto dell’acceleratore e finora non ne sono venuti a capo. A mio parere è il sensore effetto hall che c’è dentro la manopola ma io non sono l’assistenza quindi lasciamo fare a loro. Il mio ora ogni tanto non riconosce il sensore del cavalletto laterale, appena ho un attimo lo smonterò per controllare. Sul lato batteria tutto ok , non ho avuto problemi e non noto un calo significativo di prestazioni o autonomia. Per me è un mezzo ottimo, a mio parere dovevano osare un po’ di più con la batteria, in effetti c’era la versione da 35Ah oltre a quella da 26 Ah ma 1200€ in più sul prezzo anche no grazie. In ogni caso, pur essendo più che soddisfatto non credo comprerò più uno scooter elettrico, visti i prezzi esagerati e le prestazioni modeste rispetto ad un analogo a benzina
io sono al secondo scooter elettrico, con il primo, equivalente 50cc ho fatto 45.000 km senza alcuna manutenzione… ed ancora va.. con questo in un anno penso che farò circa 10.000 km, non vedo prestazioni modeste rispetto ai cugini equiparabili a benzina, anzi.. ed anche i prezzi (naturalmente con ecoincentivi) sono in linea.. mai dire mai.. ma per ora mai più puzza di benzina 🙂
Redazione attenzione che è rimasta una riga di troppo a fine articolo. E c’è un typo in “county manager”.
Facciamo i complimenti a NIU? La sostituzione non è cosa da tutti che, anzi, spesso iniziano una sequela di tentativi di risoluzione che hanno come risultato solo deteriorare ulteriormente il rapporto con il cliente.
Buongiorno, anche io ho avuto, e continuo ad avere, problemi con il mio mqi Niu, la prima volta aspettando 4 mesi un sensore cavalletto che a causa della sua rottura non permetteva l’accensione del mio scooter (a circa 28 mesi dall’acquisto e quindi fuori garanzia). La più grave non ancora risolta, perché NIu si trincera dietro la garanzia legale di 24 mesi, il blocco di una delle due batterie (a 30 mesi dall’acquisto) per la quale il marchio mi chiede oltre mille euro per la sua sostituzione ovvero il ricellaggio di quella non funzionante alla “modica” cifra di circa 500 euro solo per me.
Ho inviato innumerevoli mail ma la risposta è stata sempre quella: ci dispiace ma il suo ciclomotore è fuori garanzia legale.
Voglio anche segnalare che successivamente ad ogni mail da me inviata mi mandavano un link per fornire la mia opinione. PECCATO CHE TUTTI I LINK INVIATIMI NON FUNZIONAVANO. Come mai?
È possibile che una batteria si renda inservibile dopo circa 3 anni e che la Casa se ne lavi le mani? E non mi dicano che è colpa dell’uso che ne ho fatto perché le ricariche sono state fatte per la maggior parte tra il 20 e l’80%.
Sono un patito dell’elettrico ma così fanno passare la voglia anche al più appassionato.
Cordiali saluti
Pietro Angelini