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VaiElettrico Academy: come ricaricare modello per modello

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Webinar

Non tutti sanno che tempi e possibilità di ricarica dipendono dal modello di auto elettrica ovvero dalla sua capacità di assorbimento, a prescindere dalle caratteristiche dei caricatori ai quali sono collegate. Ci sono veicoli che si possono ricaricare in casa in corrente alternata da 3-7 kW, quindi con tempi lunghi, o con sistemi fast charge  (oltre 50 kW, 30 minuti per l’80% dell’autonomia);  ma se sono collegate a colonnine quick da 22 kW, autolimitano l’assorbimento e quindi non le sfruttano completamente. Un tema molto interessante spiegato durante i corsi di VaiElettrico Academy (guarda)

Mauro Tedeschini e Massimo Degli Esposti salutano i partecipanti al seminario di VaiElettrico Academy a Bologna

Nei moduli formativi organizzati a Parma, Faenza e Bologna si è affrontato anche il tema della modalità della ricarica. Argomento illustrato, tra gli altri relatori, dai manager della multiutility emiliana Hera Carlo Ferri e Marcello Folesani.  Un lavoro che mettiamo a disposizione nel sito come tutte le relazioni presentate (scarica qui) e dal titolo molto chiaro: “Gli impatti del nuovo business model per la ricarica pubblica (modello service provider) sul sistema e su un operatore come Hera“. Oltre le preziose indicazioni pratiche, è stata presentata l’evoluzione di un Gruppo che ha preso vita nel 2002 con l’aggregazione di aziende municipalizzate del Centro e Nord Italia con oltre 8.500 dipendenti e servizi primari offerti a oltre 3,5 milioni di cittadini.

La sperimentazioni

Hera ha avviato una serie di sperimentazioni installando le colonnine in alcune stazioni di servizio presenti a Trieste (10), Imola (10), Modena (11) e in modalità fast charge a Udine e Gorizia. E nel 2018 si sono fatti i conti: le ricariche dal 2015 al 2017 sono passate da 3576 a 6293 mentre per i kWh erogati dai 26.652 del 2015 si è arrivati ai 50,837 dell’anno scorso. Insomma le percentuali quasi raddoppiano. Siamo ancora ai primi passi, ma il business cresce. Non a caso Hera è tra i cinque partner della Regione Emilia-Romagna che entro il 2020 intendono installare 2000 colonnine (guarda); in questo ambito Hera ha in programma di installare un centinaio di impianti di ricarica.

4 modalità di ricarica

Marcello Folesani, responsabile Offering e Sviluppo Iniziative direzione commerciale e marketing, nel suo intervento ha presentato lo schema chiaro e semplificato che potete leggere qui sotto dove si elencano le 4 diverse modalità di ricarica con l’indicazione sia della potenza che dei tempi necessari per fare il pieno alla propria auto. Nelle modalità 1 (destinato a veicoli leggeri) e 2 la potenza è di 3-7 kW e i tempi variano da 4 a 8 ore. Si tratta dei sistemi domestici, destinati ad ambienti privati e chiusi a terzi. Il modo tre è invece quello che la legge permette ad uso pubblico o più precisamente è aperto a terzi; qui la potenza va da 3 a 22 kW (fino a 43kW) mentre per i tempi si va da quella lenta (6-8 h ) all’ accelerata (1-2 h). Infine la tipologia in corrente continua DC, fasta e super fast a 50 kW e oltre per un pieno in 20-30 minuti.

Lo Schema 

Un momento della relazione di Gianni Catalfamo, fondatore di One Wedge

 

Non tutti i modelli ricaricano a 22 kW

Un contributo molto interessante e completo offerto nel corso da  Folesani riguarda la capacità di assorbimento dei diversi modelli di auto elettriche presenti in commercio. Un dato molto utile per valutare se acquistare un auto elettrica, e di che tipo. Come ha sottolineato il manager di Hera non tutti i modelli accettano ricariche a 22 kW (quelle più comuni nelle nostre strade) al massimo della potenzialità. Si sfata anche il luogo comune delle colonnine che non funzionano:  sono i sistemi di gestione della ricarica interni all’auto a limitare l’assorbimento a 7 kW massimo, e non già la colonnine. Concetto ribadito e illustrato dal punto di vista tecnico dal progettista di Ducati Energia Graziano Vincenzi.

LA TABELLA

I corsi di VaiElettrico Accademy sono stati realizzati grazie al sostegno di Ducati Energia, Hera, La Cassa di Ravenna,  Banca di Bologna, e Iren.

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