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Vaibenzina e Vaidiesel, altro che Vaielettrico…

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Vaibenzina e Vaidiesel, altro che Vaielettrico…Un lettore ci scrive da Roma deluso dalla sua BMW ibrida plug-in: problemi di ricarica e spesa. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

vaibenzina o vaidieselHo acquistato un’ibrida plug-in, perché ricaricarla è così caro e complicato?

“Ho appena acquistato un’auto ibrida:
sono sprovvisto di garage e spazio privato dove ricaricare
sono disabile e la colonnina piu vicina alla mia abitazione dista 250 metri e non è neanche adatta a disabili
ho chiesto al comune di poter mettere una colonnina a spese mie su marciapiede di fronte al posto auto disabili assegnato con concessione e non me lo hanno consentito…
ho chiesto di fare passare un filo dal cortile condominiale all auto coprendolo con un passacavo per la lunghezza del marciapiede di 2.5 metri. E neanche questo mi hanno consentito… Anzi, mi hanno detto non c’è una normativa, ma in assenza se dovesse farlo le invieremmo i vigili a farle una multa. Molto probabilmente, anzi quasi certamente, venderò la mia ibrida per prendere il caro vecchio diesel, che nei motori moderni è molto più efficiente del passato.

Vaibenzina o Vaidesel: anche voi dovreste convertirvi

Abito in una grande città e non tutti dispongono di parcheggio privato, di un box o un giardino dove poter ricaricare l’auto. E le infrastrutture pubbliche sono carenti anche quando si tratta di tutelare i diritti dei disabili. Oltre il danno (vedi sopra) anche la beffa. Oggi ho fatto la mia prima ricarica per la mia BMW 225xe plug-in con circa 7,5 kWh di capacità della batteria. Siamo a Roma, colonnina Axpo. Bene, ho speso 31 euro per 2 ore di ricarica (7,5 kWh). 1 ora all’avvio + 25 centesimi di euro per ogni minuto di ricarica. 31 euro per fare se mi va bene 35 km….Con gli stessi soldi avrei potuto riempire metà serbatoio, se volete vi invio la fattura e ricevuta di pagamento. Dovreste convertirvi: altro che Vaielettrico...Vaibenzina o Vaidiesel!“. Lettera firmata

Vaibenzina o Vaidesel31 euro per ricaricare 7 kWh? No, è una follia…

Risposta. Massimo rispetto per la disabilità del nostro lettore, che ci ha chiesto di non pubblicare le sue generalità. Abbiamo scritto più volte che le ricariche dovrebbero prevedere l’accessibilità delle persone con handicap, elogiando chi si è impegnato su questo fronte (Enel X in passato). Sul costo, però, non ci siamo, occorrerebbe informarsi prima. È noto che le ibride plug-in ricaricano a potenze molto contenute e quindi scegliere colonnine in cui si paga a tempo è un suicidio economico. Nelle citate Enel X, molto diffuse a Roma, le ricariche in AC costano 0,69/kWh. Il che significa che, ricaricando 7 kWh si spendono 4,83 euro, non 31. E ci sono app con le quali si spende anche meno…
vaibenzina o vaidiesel– Leggi anche: tornare al termico? “Dopo 4 anni in Kia e-Niro ci sto pensando…”

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32 COMMENTI

  1. La parte migliore rimane comunque “ho chiesto al comune di poter mettere una colonnina a spese mie su marciapiede di fronte al posto auto disabili assegnato con concessione e non me lo hanno consentito… ” – questa davvero vince a mani basse. Si rassegni a portarsi a spasso un motore elettrico ed una piccola batteria come zavorra che non utilizzerà mai, questo purtroppo è il prezzo da pagare quando si fa un acquisto senza prima informarsi. Solo una curiosità: prima di andare in comune a chiedere la colonnina di fronte a casa, si è chiesto quanto costerebbe pagare di tasca sua l’installazione di un simile aggeggio? No eh? Pazienza.

    • Chiedere al comune di installare una colonnina di fronte a casa propria, a proprie spese, devi però riconoscere che è pura poesia.

  2. Troppo corta la memoria di chi sostiene l’elettrico come fosse una scelta politica personale. Originariamente si parlava di un risparmio molto alto invece adesso se facciamo un paragone con € 4,83 si percorrono più km con una macchina diesel che con un elettrico. Il kW/h avrebbe dovuto costare venti o trenta centesimi, ovviamente non appena si sono diffuse le elettriche è schizzato alle stelle.

    • E’ il contrario Enrico. Le elettriche si sono diffuse troppo lentamente e si sono diffuse soprattutto fra chi può caricarle a casa. Le colonnine restano vuote e gli investimenti non si ripagano

      • è come nel paradosso dell’uovo e della gallina. Senza BEV non si ripagano le infrastrutture, senza infrastrutture con prezzi di ricarica competitivi non arrivano le BEV, che già soffrono con listini poco accessibili

      • totalmente corretto…
        ma dico se…. e sottolineo se… qualche operatore decidesse di far utilizzare le sue colonnine, quindi semplicemente mettendo un prezzo di 0,30€/Kwh… non ce ne sarebbe una libera… sopratutto ora che anche chi può caricare a casa… anche con il FV produce poco in quanto di sole ne abbiamo un po’ pochino…

  3. Nel mondo ibrido, l’unico che ha senso è il full hybrid. Il mild non ha alcun senso, il plug-in nemmeno. La differenza tra il plug ed il full è dato dal fatto che la parte elettrica nel plugin la devo pagare, con tutti i problemi legati a colonnine e distanze. La full hybrid ricarica la parte di batteria quasi continuamente, essendo un vero e proprio kers (sistema di riciclo energia cinetica). La plugin è un vorrei ma non posso, la mild una pura idiozia legislativa

    • Hai presente la legge di conservazione dell’energia? Kers o non kers quella carica la paghi in gasolio/benzina, che nella maggior parte costa di più della corrente.
      Anch’io come te però penso che le plugin non valgano la pena, ma per un altro motivo: pesano di più e, se non vai frequentemente in elettrico, non ammortizzi il costo del maggior consumo; sui lunghi viaggi sono inutili (ad eccezione di quelle con una buona autonomia elettrica e possibilità di carica veloce).
      Dal mio punto di vista: doppio motore = doppi problemi.
      Per cui elettrico puro (per me ovviamente)

    • Non funziona proprio come dici tu, perché una plug in con batteria scarica funziona esattamente come una full hybrid. Anzi, a dirla tutta, si può affermare che in generale siano dotate di un recupero di energia più efficace, perché la batteria più grossa accetta di norma più potenza (questo andrebbe verificato caso ler caso). Poi chiaramente, visto lo svantaggio significativo in termini di costo, nessuno dovrebbe mai comprare una plug in se non ha un modo comodo ed economico di ricaricarla, altrimenti non andrà mai in pari rispetto a un buon full hybrid.

  4. Molti hanno una plugin e sono felicissimi, se 1 su 1.000 non sa fare due conti prima di spendere un sacco di soldi per un’auto è colpa sua, non dell’auto. Lo sapeva che non ha il garage e che la colonnina è lontana, o no? Prima di ricaricare lì, le sapeva le tariffe o no? Io con la mia plugin ricarico quasi gratis e metto 50 euro di benzina ogni 3/4 mesi e 4000/5000 km. D’estate faccio viaggi più lunghi e consumo più benzina, ma ma media in 70.000 km fatti è di 50 km/litro

    • Colpa soprattutto di chi l’ha venduta , quella macchina, a una persona che non era in grado di poterla usare per come è stata pensata.

  5. In casa abbiamo model 3 e 225xe: il bmw è una pena anche caricandolo a casa la notte, l’efficienza rispetto a model 3 è pessima

  6. Chi prende un plugin e non può ricaricare a casa fa un doppio errore: prende il peggio delle 2 tecnologie e di rovina la vita dovendo ricaricare per ore TUTTI I GIORNI presso le colonnine pubbliche che sono ladri ambulanti di denaro. Tra plugin e bev, senza box, meglio la bev, almeno la si ricarica con molta meno frequenza, posto che oggi senza pdr personale non hs senso una macchina ricaricabile

  7. Purtroppo ci sono mille regole ancora troppo complicate, per quanto riguarda le ricariche, mille tariffe, mille opzioni,ed un cavillo per ogni opzione. In questo caso di disabilità,si aggiunge disagio a chi suo malgrado un disagio ce l’ha già 😞 Visto che la strada è già tracciata nella direzione dell’elettrico, perché non semplificare tutto,per tutti,forse diventa davvero appetibile a molte più persone 🤷

  8. Alcune colonnine sembrano essere state installate più per piazzare una bandierina che per una reale logica.
    Me ne viene in mente una A2A a Milano, tra sondrio e centrale dove si può parcheggiare solo trovandosi la colonnina di fronte, spostata a dx. Se si è sprovvisti di bev a carica frontale o con porta di ricarica collocata a dx (aka se come il sottoscritto avete una tesla), per poter caricare ci si riduce a fare i contorsionisti facendo passare il cavo sopra la propria auto e tirandolo all’inverosimile…
    Anche alcuni sistemi di aggancio cavo sono esageratamente complicati (sempre in riferimento ad alcune colonnine A2A ma non solo) e decisamente non idonee ad un soggetto diversamente abile.
    In futuro non mi dispiacerebbe vedere le ricariche a induzione…
    Comunque si può decisamente fare di meglio…

  9. non sono sicuro che lei non possa fare passare un cavo interrato e in regola con le normative di sicurezza applicate , anzi dovrebbe avere anche delle agevolazioni .in questo caso sentire un tecnico sarebbe la cosa migliore . ho trovato QUESTO : https://www.forumelettrico.it/forum/portare-cavo-contatore-personale-in-box-t17895-10.html

    Ogni condomino ha diritto di utilizzare le parti comuni del condominio finché tale uso non limita, anche solo potenzialmente gli altri condomini impedendogli di fare la stessa cosa.

    L’unico altro motivo per cui ci si può opporre ad un lavoro del genere è se rovina l’estetica e il decoro delle parti comuni e soprattutto delle facciate o dell’androne di ingresso.

    Per esempio se per posare un cavo devo rompere un muro e poi lo rapprezzo con intonaco ma si vede che è un rappezzo potrebbero aver da ridire.
    Se poso una canalina vista su una parete nell’androne possono farmela togliere perché brutta.
    Se poso una canalina a vista su una facciata in una posizione visibile rovino il decoro del palazzo e possono farmela togliere.
    Se invece poso una canalina o un tubo passacavi nuovo a vista ma di fianco ad uno del condominio che c’è gia non possono dire nulla.

  10. Ma fosse un sito che parla di plugin… Qui parliamo principalmente di auto elettriche.
    Se la prenda con chi lo ha convinto ad una plugin. 🙂

  11. Io posso capire che i commenti siano aperti a tutti per avere scambi con chi ha idee diverse e poter fare critica costruttiva per tutti. Però trovo che commenti come quelli fatti dall’ utente Jack meritino il ban immediato.

  12. Grazie al lettore per aver condiviso le sue difficoltà, che non sono molto diverse da quelle di qualunque portatore di handicap che, 35 anni dopo le prime leggi sull’abbattimento delle barriere architettoniche (Decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236 – Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche) ancora fatica a muoversi in città e a far valere i propri diritti. Forse il lettore ha fatto una scelta azzardata acquistando l’auto ibrida, a solo pochi anni dalla diffusione delle colonnine e delle auto a batteria (ma penso che abbia anche sbgliato paese in cui nascere). Come sarebbe azzardata la scelta di uscire di casa senza aver prima “pianificato con estrema attenzione” il percorso per evitare le battiere architettoniche che NON CI DOVREBBERO ESSERE PER LEGGE!! (gradini, ascensori fuori uso nele stazioni, banchine basse rispetto ai treni, autobus senza pedana…). Per un portatore di handicap, infatti, è ancora “azzardato” muoversi in città a 35 anni dalla suddetta legge. Figuriamoci per l’auto elettrica che è per molti, ma non (ancora) per tutti.

    • In realtà la scelta errata totalmente (e il colpevole è del venditore!) è stata quella di prendere una plug-in senza avere la ricarica privata (in garage o cortile di casa), indipendentemente dalla presenza o meno di difficoltà motorie. Come indicato in altri commenti, la plugin ha poca batteria e quindi necessita ricariche continue e lente. Una BEV sarebbe stata scelta molto migliore perché con adeguata batteria potresti ridurre le ricariche magari a 1 volta a settimana o meno ancora e pure veloce, riducendo di molto la scomodità di non avere la ricarica a casa.

  13. Chiaro, ci sono dei problemi, mi ricordo in una era pre meloniana che un dirigente di Enel andò da Formigli e disse che i privati avrebbero potuto chiedere dove installare una colonnina e loro avrebbero provveduto, chiaramente una epoca differente dove lavorare per era ancora possibile, oggi si lavora contro e tali aspettative sono utopie. Vero che il mondo dei disabili potrebbero dalla auto elettriche trarre enormi benefici, ma occorrono leggi che impongano ai Comuni l’addozione di misure per e non contro la soluzione dei problemi.

  14. a forza di sbatterci il naso credendo alle favole green e ai sogni bagnati di ometti con basso testosterone ci arrivano tutti. vaibenzina e vaidiesel tutta la vita!

    • Signor Jack , La favola é pensare che il petrolio duri per sempre.. sarà sempre più difficile trovarlo ed estrarlo.. recherà dei danni enormi, oltre quelli che ha gia fatto e sta facendo, se ancora non se n’è accorto.. inutile andare contro alla tecnologia che comunque darà l’unica alternativa
      . É da stupidi… state sparando contro la crocerossa… usate il cervello e guardate avanti.. non all’oggi
      .

    • Buongiono Kendric,
      continua a sbattere in piazza qui con acidità le sue insicurezze, dopo le varie turbe psicologiche, ora anche le serve l’andrologo per quelle sessuali, ma questo non è un forum medico, ci sono altri posti per chiedere aiuto

      • un medico servirebbe per gli estremisti di entrambe i fronti ?come al solito chi è senza peccato scagli la prima pietra): acidità, menfreghismo, accompagnato da battutine diversamente intelligenti non aiutano a risolvere i problemi ed anzi allontano gli italiani a scelte consapevoli sia che intendano acquistare una elegtrica sia che intendano restare alla endotermica.

        • no Antonio, non è mia abitudine perculare persone almeno vagamente educate, di mio sarei un chiaccherone affabile

          questo signore è un caso noto, quasi tutti i messaggi nelle discussioni sgangherati e goffamente arrogantelli, sono suoi, cambiando nick-name, come i bambini pensa che non si veda, ogni tanto posta anche bufale e finte citazioni di notizie oltre ai soliti discorsi sovranisti

          in uno spazio condiviso ci sta un minimo di comportarsi, non pensi?

        • ciao Antonio
          non pensi che se avessimo degli amministratori (a tutti i livelli… nazionale, regionale e locale) che cercano veramente di risolvere i problemi dei cittadini, specie di quelli con maggiori difficoltà – fisiche e/o economiche – sarebbe molto meglio ?
          Invece di diffondere disinformazione (e addirittura odio) verso nuove motorizzazioni, più pulite per tutti? Se avessero lavorato in questi anni per creare reti efficaci di ricarica, distribuite sul territorio, in posti comodi, con normative sui costi di ricarica più coerenti con un nuovo sviluppo industriale (essendo un paese produttore auto) e le stringenti necessità ambientali ?

          Se avessero puntato ad una vera “neutralità tecnologica” (senza escludere se non proprio penalizzare l’elettrico) a quest’ora qualunque cittadino italiano potrebbe veramente scegliere quale vettura è più adatta alle proprie esigenze… e sicuramente avremmo quote di NEV/BEV più vicine alle percentuali europee..
          Se avessero incentivato “parcheggi silos” con ricarica diffusi nei vari quartieri avremmo città più silenziose, pulite.. e con più posti auto disponibili per tutti…
          Purtroppo, dopo aver seguito per troppi decenni gli interessi di alcuni industriali (a scapito di altri imprenditori… e degli interessi dei cittadini) adesso ci ritroviamo ancora con obsolete politiche energetiche ed industriali… in controfase con i paesi più all’avanguardia.. e con sempre maggiori costi produttivi e minori possibilità di reddito per tutti.

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