La ricarica non piange solo sulla A2 Salerno-Reggio Calabria (leggi qui). Problemi anche in Sardegna (regione senza autostrade, ma la situazione non è tragica). Ce lo scrive Nicola Lamieri che lamenta le presenza di poche, lente e mal posizionate stazioni di ricarica. Nicola invita gli amministratori sardi ad investire sulla rete di ricarica, sia per i residenti sia a beneficio dei turisti. Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.
Da un anno felice proprietario di una MG4 Luxury
“Sono un felice possessore di una MG4 Luxury da ormai un anno, la mia prima auto elettrica. Subito dopo averla ritirata, ho intrapreso un viaggio di dieci giorni da Napoli a Livorno, attraversando paesini del basso Lazio, i Castelli Romani, Siena, Firenze, Pisa, Lucca e altre gemme della Toscana. Un’esperienza senza stress, grazie alle ricariche autostradali veloci (il tempo di un caffè) e alle colonnine nelle località turistiche, dove potevo ricaricare durante le visite. Il tutto a un costo vantaggioso grazie all’abbonamento A2A. L’unico intoppo, superabile, è stato il rientro in Sardegna.

Sbarcato ad Olbia nel pomeriggio, ho affrontato il traffico cittadino per poi dirigermi verso Cagliari. A 80 km dalla destinazione, ho individuato sulla mappa una colonnina da 50 kW e ho deciso di fare un pit-stop per sicurezza. La colonnina c’era, ma in un luogo sperduto e desolato, una vera delusione.
L’odissea delle colonnine sarde: tra carenze e lentezze
Ecco il punto dolente: la Sardegna, nonostante le sue bellezze paesaggistiche, presenta un quadro desolante in fatto di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici. Le principali arterie, la SS131 e la SS131 dcn, sono completamente prive di stazioni di ricarica, creando disagi sia ai residenti che ai turisti, specialmente quelli che sbarcano nei porti del nord e si dirigono verso sud.
Le colonnine esistenti, oltre ad essere poche, sono perlopiù a bassa potenza, con tempi di ricarica biblici anche per ricariche non complete. Raramente si trovano nei centri abitati, spesso posizionate in zone isolate e lontane da servizi come bar o supermercati. Le uniche ad alta potenza sono un Supercharger Tesla ad Olbia, uno a Oristano e alcune a Cagliari e dintorni.
Programmare un viaggio nell’entroterra o nelle località costiere è quasi impossibile, a meno di non prevedere soste lunghe per ricariche lente. Fortunatamente, in alcune località si possono trovare colonnine Enel o Be Charge con potenza superiore a 22 kW.

Bene la Toscana e un appello per il futuro elettrico in Sardegna
Il mio viaggio in Toscana è stato la prova che la mobilità elettrica può essere piacevole e sicura, se supportata da infrastrutture adeguate. In Sardegna, invece, la situazione è scoraggiante. Basterebbe installare alcune colonnine ad alta potenza lungo le tratte principali per rendere l’esperienza di guida elettrica più fruibile e piacevole, aprendo la strada a un turismo ecosostenibile e accessibile a tutti.
Invito le autorità competenti e i gestori di energia a prendere coscienza di questa urgente necessità e a investire concretamente nello sviluppo di una rete di ricarica capillare ed efficiente in tutta la Sardegna. Solo così l’isola potrà accogliere a braccia aperte i visitatori del futuro, amanti della natura e della mobilità elettrica„. Nicola
Risponde Gian Basilio Nieddu- Abbiamo chiesto lumi alla comunità degli automobilisti elettrici di EV Sardegna. Ebbene Pier ci informa che “nella 131 DCN non c’è niente solo in città a Nuoro e Olbia. Se non si conta quella al nuraghe Losa“. Insomma ci sono deviazioni da fare.
Francesco invece sulla 131: “A parte il classico Losa, ci sono quelle di Giave (direzione Cagliari) e ad Oristano. Ma sulla strada non c’è altro, che io sappia“. Gianluca conferma: “Sulla strada proprio no, ma a Uras, 2 minuti di strada, 3 Ewiva da 300 kW“.

Molti citano Tetto Solare di Nuoro, azienda che installa impianti fotovoltaici, che mette a disposizione 24 ore su 24 delle colonnine fast alimentate naturalmente con il sole.
Insomma c’è del lavoro da fare in Sardegna. Sia per i residenti sia per i turisti. In questi anni ne abbiamo visti diversi arrivati anche da Paesi europei come i Paesi Bassi a bordo di auto elettriche.
Pensiamo solo che in Sardegna (Isola che amo profondamente e in cui ho carissimi amici da decenni) ogni Anno vi sono immancabilmente problemi di acqua da quella irrigua , a sanitaria fino a quella da bere…quando è un’Isola e come tale circondata dal Mare (non è il Sahara per intenderci) !
Possibile che , nonostante l’acqua (dell’acquedotto) costi un botto , non vi sia stato nessuno nel tempo che ha programmato una serie di impianti di desalinizzazione da costruire nelle immediate adiacenze della costa ?!?
Voglio solo dire…pazienza per distributori di gas metano e colonnine di ricarica ma l’acqua ?
Penso si sia detto tutto no ?
in isole gestite molto meglio… e molto più piccole … i dissalatori marini li alimentano con pale eoliche… ed usano pure tecnologie italiane (ma sono all’estero)
interessante.. e leggo che in Spagna, clima secco simile alla Sardegna, usano già massiciamente la desalinizzazione (impianti ad osmosi)
oggi servono 3 kwh per desalinizzare 1 m3 di aqua marina (una volta servivano 20 kwh), quindi loro costo, più il prezzo per contruire e manutenzionare gli impianti;
il prezzo dell’energià rimane una parte importante, gli impianti andrebbero abbinati a grandi impianti utility FT o eolici, stabilizzati con un po’ di batterie e/o il collegamento alla rete
Ma io dico: possiamo farci mancare una simpatica canzone per l’occasione?
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Carica, è già ben carica
Il desiderio regna nella mente
E parto senza voglia di tornare
Carica, la Tesla è carica
La smania che mi prende di arrivare al Supecharger
È come una visione magica
… La Panda non lo deve sapere
Non lo deve sapere, non lo deve sapere
La Panda non lo deve sapere
Non lo deve sapere che…
… Voglio andare ad Alghero!
Con una Tesla per destriero
Su spiagge assolate
si muove in silenzio
ma fa le sgommate
Voglio andare ad Alghero!
Con una Tesla per destriero
Le corse sfrenate
le gomme bruciate
Di sera d’estate
… Che scandalo la Tesla ad Alghero
la Tesla ad Alghero
veloce destriero
La Panda non lo deve sapere
Non lo deve sapere che…
… Voglio andare ad Alghero!
Con una Tesla per destriero
Su spiagge assolate
si muove in silenzio
ma fa le sgommate
Voglio andare ad Alghero!
Con una Tesla per destriero
Le corse sfrenate
le gomme bruciate
Di sera d’estate
qualche 50 kW c’e’, ad esempio Iglesias…
Se è per questo, in Sardegna mancano da sempre anche i distributori di metano.
Il problema è legato al fatto che (sia per le auto a metano che per le BEV), per la maggior parte dell’anno, agli impianti di rifornimento manca la cosiddetta “utenza”.
Il turista di cui parla damiano I è presente in Sardegna soltanto a luglio e agosto.
Per cui, è molto difficile che qualcuno investa fior di risorse in infrastrutture che garantirebbero un adeguato ritorno economico per soli due mesi all’anno, forse.
Per cui……
infatti è un classico caso di “cane che si morde la coda” …
la base di partenza come ho suggerito è quella di piccole iniziative private (imprenditori della ristorazione ed alberghiero) che possono ospitare i propri turisti “elettrificati” con impianti (cui però va riconosciuto adeguato supporto finanziario) magari lasciate “aperte” (non dico certo gratis !) a tutti gli utenti.
il supporto di C.E.R. credo che in fase iniziale sia fondamentale…
in fondo si tratta di supportare l’utenza elettrica in posti dove si passa molto (felice) tempo … tra spiaggie, gite in barca, ristoranti, pernottamenti alberghieri e B&B … visto che l’isola non è enorme e con un po’ di accortezze si potrebbero anche programmare spostamenti da un estremo all’altro.. le auto moderne son tutte abbastanza capaci di fare almeno 180km di fila… per farne di più … basta rallentare !
Ad esempio la mia BEV 60kW è data per 460km di autonomia WLTP .. Ma io mi muovo al 90% tra SS e SR e SP … Ed arriva facilmente a sfiorare i 500km (l’anno scorso ben 519 di fila… in estate per vacanza ).
L’anno scorso in un agriturismo ho semplicemente chiesto se avevo la possibilità di ricaricare con il mio cavo da 2.3kW con Schuko … son rimasti sorpresi .. ma mi han detto che era possibile (anche perché avevano un magnifico impianto fotovoltaico ad uso agricolo con decine di pannelli .. quindi non avrei certo creato chissà quale turbamento al loro impianto elettrico).
L’agrivoltaico può aiutare pure il turismo…. anche in Sardegna….
Forza e coraggio!
https://www.vaielettrico.it/in-sardegna-ricarica-a-039-nella180-kw-a-030-nella-50-kw/
Ma dove sarebbero le Ewiva ad Uras? Sulle varie app non la trovo a parte quella al cimitero da 22kW. C’è invece l’ewiva 4×150 kW a Musei, diramazione della SSS 131 verso Iglesias/Carbonia.
E’ quella in foto, hanno installato 1 ewiva e 2 enelx da 300.. Però non sono ancora funzionanti..
Incredibile che una regione come la Sardegna, amata ed ammirata da turisti di tutto il mondo, non abbia promosso anche in autonomia un piano di elettrificazione dei propri centri più frequentati; possibile che non ci sia qualche illuminato imprenditore o una catena alberghiera che si attrezzi per rendere facile e godibile il soggiorno in Sardegna?
Possibile che il popolo sardo, così giustamente orgoglioso del proprio territorio non pensi di cominciare a salvaguardarlo anche dagli idrocarburi che tanto danneggiano gli ambienti e la salute?
Se proprio è un’impresa mettere colonnine HPC … almeno agriturismi e ristoranti si attrezzino con colonnine almeno bi-posto per ricariche da 22kW .. ne potrebbero beneficiare facilmente con la tracciabilità delle App di navigazione verso i punti di ricarica noti… ed anche il “passaparola” tra utenti BEV sarebbe rapido…
Molte aziende agricole ed agriturismi avrebbero la possibilità di fornire ai propri ospiti un servizio in più… vedano loro se offerto gratis o con un corretto prezzo al kW caricato.
Speriamo che il presidente di regione e sindaci dei comuni più grandi provino a facilitare in tutto quanto è in loro potere chi vuole modernizzare la Sardegna e portarla in un futuro più pulito e di autosufficienza energetica…
In fondo sono tra le regioni con maggior potenziale dati i giorni di sole e vento ..
Anche i privati cittadini che hanno le possibilità di fare un investimento certo non proibitivo, dotandosi di propri impianti F.V. a casa .. o in azienda, darebbero un gran contributo allo sviluppo regionale.
Io ho molta fiducia… il futuro, se ci impegniamo, è veramente elettrizzante!
La gran parte dell’energia elettrica in Sardegna è prodotta da fonti fossili, la vergogna sono le centrali a carbone ancora in produzione e senza una data di dismissione da quello che ho letto.
Eppure si fa un enorme ostracismo alle centrali eoliche in mare che potrebbero ridurre l’uso di queste fonti…. Si parla di problemi di paesaggio ma se piazzate a distanza di 25 km dalla costa sono praticamente invisibili, mah…
Purtroppo di fiducia ne ho poca..
Come cantava Diodato?
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