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Vacanze in Norvegia: ecco il mio test drive con Tesla a noleggio

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Norvegia tesla

Due settimane di vacanze “elettriche” in Norvegia con una Tesla a noleggio. Un test drive prolungato al termine del quale Michele ha deciso di passare definitivamente all’auto elettrica, convinto che anche l’Italia sia già pronta alla nuove tecnologia. Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it. 

punto interrogativo“Vi seguo da tempo su YouTube, davvero un lavoro eccellente e siccome leggo anche testimonianze di vostri lettori volevo semplicemente aggiungere la mia.

Ad aprile ho effettuato un test drive sia di Tesla Model 3 che di Model Y RWD: la seconda mi è piaciuta molto di più per le esigenze della mia famiglia ma non sto qui a dilungarmi, gusto personale.
Lo scorso mese sono stato due settimane in Norvegia e ho deciso di “vivere” qualche giorno la vera esperienza elettrica noleggiando una Tesla Model 3 da un privato (fantastica la app Getaround che lo permette, purtroppo non ancora funzionante nel nostro Paese, speriamo arrivi). La Y non era disponibile ma ho voluto comunque provare.

La Norvegia è il paradiso delle EV. Ma fra un anno anche in Italia…

Con la mia famiglia, non ci siamo trovati bene, di più!
Supercharger Tesla e altri di altri operatori sempre disponibili. I primi in posizioni veramente strategiche: destinazioni turistiche e, cosa che ci ha reso il tutto più comodo, supermercati/centri commerciali (anche nei parcheggi sui tetti!).
Media di 250KM/giorno circa, nessun, ma dico nessun fastidio per le ricariche, effettuate in piccole pause di 10-15 minuti mentre si sostava per andare in bagno o comprare qualche snack.
Ci aspettavamo di dover “soffrire” per le attese ma…siamo rimasti davvero colpiti da quanto l’elettrico, se supportato da una rete ben fatta (e in Italia non mi sembra assolutamente che siamo messi male) possa essere il presente, altro che futuro.
Certo le valutazioni sui costi ognuno deve farle secondo le proprie disponibilità (economiche, di impianto fotovoltaico, garage,..) e tipologia di utilizzo (giornaliero, annuale, lunghezza spostamenti,…) ma sono sicuro che nel giro di un anno o poco più (cosa che peraltro accade già in Cina) l’elettrico sarà più conveniente.

Norvegia Tesla

Ho deciso: non vedo l’ora di passare all’auto elettrica

Sulla comodità di avere una vettura che si aggiorna/corregge quasi sempre solo via software, caricabile a domicilio (per chi può), ecc…neanche a parlarne.
Insomma, aspetto qualche mese per capire se ripartono gli incentivi ma…non vedo l’ora di passare a questo nuovo tipo di mobilità. Ancora grazie per il grande lavoro di informazione che fate! „. Michele Paolini

Servizi e infrastrutture: ecco quello che dobbiamo ancora mettere a punto

punto interrogativoRisposta- Caro Michele, in Italia troverà le stesse auto elettriche che ha testato in Norvegia, ma un livello ben diverso di servizi e infrastrutture. E questo fa ancora la differenza.
Tuttavia concordiamo con lei: basta poco per migliorare l’esperienza elettrica di un automobilista italiano. Nell’ordine:
-colonnine in ogni stazione di servizio autostradale;
destination chargers negli hotel e nei luoghi di interesse;
regole più semplici per installare wallbox nelle autorimesse private;
-affidabilità dell’infrastruttura di ricarica e del software che la gestisce.
Abbiamo costruito le rete ferroviaria dell’Alta velocità in dieci anni. Perchè non dovremmo riuscire a mettere a punto l’ecosistema dell’auto elettrica in uno o due?
Certo è che infrastrutture e servizi stenteranno ad evolversi se la diffusione delle auto elettriche in Italia non si avvicinerà a quella degli altri principali Paesi europei. Investire senza ritorni economici non piace a nessuno. E l’esempio di Getaround è illuminante.

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12 COMMENTI

  1. Buongiorno il suo resoconto mi cade a fagiolo, essendo in partenza per Oslo questa sera dove ad attendere la mia famiglia c’è una Model Y a noleggio. Con l’incoscienza di chi si barcamena da 4 anni in Italia con solo auto elettriche e recandomi nella Terra Promessa della e-mobility (basta visitare il sito visitnorway.it per rendersi conto) non mi sono nemmeno informato su quali siano gli operatori, le tariffe, etc. A parte i Supercharger sui quali prevedo di fare affidamento, ha qualche consiglio specifico al proposito?
    Grazie

    • La situazione delle app per me è risultata insoddisfacente; troppe app proprietarie e poco roaming. Ho dovuto scaricarne diverse, per stare comodo, tra cui Circle k, Mer, Cloudcharge, Recharge, Bilkraft ed altre ancora; una volta ho usato Nextcharge su Ionity.
      Il costo alle fast è circa la metà del nostro.
      I pagamenti avvengono tutti in automatico con massima efficienza, comprese autostrade e parcheggi, alberghi e ristoranti; non è stato necessario convertire gli euro in corone.

    • Ciao Simone, Corrado sicuramente aiuta più di me. Io ho usato solo supercharger perché sempre presenti e disponibili nei luoghi che ho visitato e per comodità nei pagamenti che ho effettuato direttamente al proprietario dell’auto al termine del noleggio. Oltre a quelli non credo avrà bisogno di altro…la comodità lì è totale, davvero. Buon viaggio!

  2. Ho vissuto anch’io un’avventura simile a luglio.
    VW ID.3 noleggiata con Avis per 7 giorni.
    Nell’albergo a Oslo c’erano, nel parcheggio interrato, 4 Fast e 12 quick.
    In altro albergo nell’interno, un Supercharger, una stazione Ionity con 10 colonnine, altre colonnine di operatori vari; il tutto a meno di 100 metri dall’albergo.
    In diverse occasioni abbiamo trovato 20-30-40 colonnine presso centri commerciali o grosse stazioni di servizio.
    Insomma, un sogno.
    L’unica nota è che i tassi di occupazione erano elevati, talvolta addirittura si rischiava la coda.

  3. forse in Italia oltre alla cortesia d alla capillarità delle stazioni di ricatica mancano altre tre/quattro cose presenti in abbondanza in Norvegia per far decidere di acquistare una Tesla:
    – uno stipendio norvegese
    – degli sconti del 50% o giù di li tutto l’anno come accaduto la
    – un costo della ricarica (alle colonnine) concorrenziale con le tre più diffuse alimentazioni endotermiche: diesel benzina e GPL
    – delle abitazioni unifamigliari con box incluso.
    Altrimenti temo che parecchio tempo ancota la tesla (o chi per lei) gli italiani la apprezzeranno soprattutto (se non solo) in vacanza sul suolo vichingo.

    • Ancora con sta lagna?
      Ma non vi stancate mai.

      Se il lettore può prenderla, perchè non dovrebbe? Perchè l’esimio sig. Gobbo non può permettersela?
      Che noia.

      • Al sig. Gobbo sembrerà strano..
        ma per quello di cui si lamenta (prezzi alti vetture e ricariche e modesta ed irregolare diffusione colonnine di ricarica in posti “giusti”) l’ unica soluzione è proprio
        Aumentare il numero di clienti ed Aumentare la concorrenza…
        Dovrebbe saperlo chiunque…ci siamo già passati coi primi 10 anni della telefonia cellulare; telefonini costosi.. batterie “verdi” con effetto memoria e durata ridicola, scarsi ponti radio e ricerca del punto ove c’era segnale… tariffe al minuto da nababbi…pure le tasse sulle ricariche!
        Sono passati pochi anni… abbiamo torri cellulari ovunque…ora anche in 5G, internet abbastanza veloce per (quasi) tutti , i cellulari vengono regalati anche ai bambini di 8 anni… ed il tutto adesso costa pochi euro al mese con “tariffa flat ..tutto compreso”.

        Ecco… quello che mi aspetto in futuro è proprio, grazie ad abbondante energia rinnovabile a costi bassi, di avere normale competizione tra tariffe energetiche flat di vari operatori .
        Il mio gestore (telefonia..ma non solo) mi sta già proponendo contratti energia per casa con 2 livelli tipici di consumo… così da avere una spesa mensile costante.
        Secondo me questo sarà il futuro dell’ energia.

        E a tutti quelli come il sig. @Antonio Gobbo non resta che cercare di Agevolare al massimo la rapida evoluzione (anziché lamentarsi e tentare di ostacolarla) perché arriverà prima pure per loro il momento in cui sarà comodo e conveniente.

    • Ma di quali sconti del 50% parli? Perché esprimere un’opinione su un argomento di cui non sai ed hai al massimo letto 4 fesserie su fb?

  4. Fatto bene! Ottimo noleggiare l’auto elettrica per provarla, ma attenzione: il Mood in vacanza è diverso da quello della vita di tutti i giorni. Da felicissimo possessore di auto elettrica consiglio spassionatamente di valutarla in particolar modo se si può ricaricare a casa: in quel caso non c’è alcun problema, davvero. Se invece sarà costretto a spostarsi sempre per ricaricare pubblicamente occhio perché i prezzi della ricarica in Italia sono parecchio alti (soprattutto senza abbonamenti o altro), anche ai suc tesla (45cent/kWh circa, ossia circa il doppio di quello che si spende a ricaricare a casa). Inoltre, poter tornare a casa e collegare l’auto senza dover pensare a nulla è un game changer incredibile, dal quale non tornerei indietro neanche con la pistola alla tempia.

    • Haha, capisco perfettamente, grazie per il consiglio. Sì, per fortuna ho garage e impianto fotovoltaico 😉

  5. Questo è il giusto approccio. Noleggiare, a mente aperta, un’elettrica.
    Per chi fosse interessato consiglio le due app che ho usato io all’epoca: Turo, noleggio tra privati non solo elettrico.
    E Ufodrive. Un noleggiatore automatizzato di sole auto elettriche (prevalentemente Tesla) presente in molte grandi città europee e USA.

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