Le vacanze elettriche con centinaia di chilometri da percorrere sono ok. E’ sintetica Ragazza Elettrica – qui la sua storia iniziata minorenne con la Twizy – ma precisa nella narrazione.
Lisa Dalla Bà, questo il suo nome, ha annotato chilometri e tempi di ricariche della sua vacanza da Verona all’isola d’Elba a bordo della sua BMW i3 120 Ah Advantage. Tutto a posto e ha voluto condividere con Vaielettrico il suo viaggio a pieni voti per l’infrastruttura di ricarica.
La ragazza elettrica racconta…

Sono partita da Verona, mi sono imbarcata a Piombino e ho raggiunto l’Isola d’Elba!! Un’esperienza fantastica. Con le colonnine a ricarica ultra veloce il problema dell’autonomia svanisce. Soprattutto perché sono ormai presenti in ogni città, almeno al centro Nord, ed è quindi impossibile restare “a piedi”.
Vacanze elettriche, il diario di viaggio
Partenza Sabato 25 Giugno ore 1:00
Destinazione: Porto di Piombino, imbarco ore 8:15

La prima ricarica durante il percorso la facciamo alle 3:33 con un’autonomia residua di 70 Km, avendo viaggiato in autostrada con una media di 105 Km/h, ci fermiamo ad una fast di Enel X presso un benzinaio IP, a Bologna in viale Giuseppe Fanin. Abbiamo ricaricato 26,36 kWh. Una sosta molto utile per ricaricare anche le nostre energie, ne abbiamo approfittato per riposare il tempo di una ricarica completa: un’ora circa.
L’arrivo a Piombino, spesa totale? 44 euro

Io e il mio ragazzo siamo arrivati al porto di Piombino alle 7:36 con 30 chilometri circa di autonomia, abbiamo fatto colazione mentre l’auto si ricaricava presso la colonnina Enel X a 22 Kw di via Emilio Salgari per un totale di 3,97 kWh.
Quando abbiamo raggiunto l’Isola d’Elba l’autonomia non ci soddisfaceva, ma abbiamo trovato una spiaggia con adiacente una colonnina di ricarica Be Charge, grazie all’applicazione Juice Pass.

Il nostro approdo è Marina di Campo in via Renato Fucini 36, dove abbiamo ricaricato l’auto di 37,10 kWh. Siamo arrivati al 100% di carica, capacità che ci permette di affrontare la vacanza con ben 367 chilometri di autonomia. Benissimo anche la spesa affrontata: il costo totale finora è stato di 44,66 euro per 443 chilometri.
E nell’isola l’auto è divertentissima da guidare. Qui ci sono strade salita e discesa, si ricarica veramente tanto in decelerazione.
Quando la colonnina diventa un attrattore turistico

Il viaggio di Lisa ci dice che per le località turistiche investire in stazioni di ricarica diventa un vantaggio competitivo, la colonnina diventa un attrattore per il turista che viaggia con l’auto elettrica. Bene anche il servizio accanto alla spiaggia.
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Lisa si è imbarcata su un traghetto, la distanza in questo caso è minima, ma per le grandi rotte. In particolare verso la Sardegna sarebbe utile attrezzare, come succede in altri paesi Europei, i traghetti con le prese, anche lente vista la durata della traversata.
Ho conosciuto Lisa quando lavorava ancora col babbo e lo faceva da ragazzina.
Come lei guidavo un Twizy
http://blog.direte.it/2013/03/11/direte-on-twizy/
Anche io sono arrabbiato con lei: avrebbe dovuto insistere perchè io mettessi subito i fari LED ed invece c’ho messo 9 anni a convincermi 😉
Il babbo ha fatto un ottimo lavoro e, se avete un Twizy in zone Verona anche voi, correte da
https://settimosuono.com/
Io l’ho ritirato proprio ieri!
Penso che l’invidia sia sempre una brutta bestia …
Anche un operaio con famiglia se vuole può comprarla, perché alla fine dipende tutto da come ragiona una persona, e certi che ne sanno?? io penso che questa ragazza abbia fatto dei sacrifici per realizzare il suo sogno. E gente ignorante con certi commenti da pura invidia non fa proprio una bella figura! Imparate a stare al mondo e soprattutto ad avere rispetto per le scelte altrui! Un viaggio del genere lo si può fare con qualsiasi macchina si, ma farlo con un elettrica è diverso perché non inquini e hai rispetto per il posto in cui stai mettendo i tuoi piedini (Mondo). Sveglia siamo nel 2022 aprite gli occhi!! E complimenti Lisa continua così !!
Bene, ricapitolando, questi 2 ragazzi partendo con un’auto da 40.000 e passa euro grossa poco più di una Fiat Punto dopo 2 ore di viaggio alla media di 105 Km/h hanno bisogno di riposare un’ora e caricare, di notte, poi proseguono per l’Elba (dove per un bed & breakfast si spendono almeno 100 €/notte + cibo) ed in totale spendono, per arrivare dove vogliono loro, circa 10 cent/km.. tralasciamo il tempo che ci hanno messo – Parma – livorno con qualunque termica si fa senza alcun fermo anche a livello fisico, fatto personalmente più volte – ma a me non sembra un gran risparmio rispetto ad una auto pari dimensioni termica – con la punto 1.9 jtd abbiamo avuto una media di 4,6 l/100km facendo la cisa, credo la mia 308 1.6 eat6 a quella media farebbe meglio visti i consumi Parma-Versilia.
Poi, il fatto che arrivano all’Elba e trovano un posto da parcheggiare, vicino alla spiaggia, con anche la colonnina di ricarica bella e pronta è davvero divertente – all’Elba già trovare da parcheggiare è difficile – poi che una volta caricato abbiano 367 Km di autonomia reale quando BMW ne dichiara 300 mi sembra ancora più divertente.
A me sto racconto, più che testimoniare che anche con una elettrica si possono fare, non senza pianificazione, viaggi di una certa distanza, mi pare più la voglia di sbandierare il fatto che loro viaggiano con una bmw elettrica da 40.000 euro.. poi boh..
Speriamo che prima o poi questa tecnologia diventi vero progresso, secondo quanto sostiene Ford..
Lo sai benissimo anche tu cosa intendono con “hanno bisogno di riposare” è molto chiaro son giovani. Anche tutto il racconto è frutto della giovine età dettato da superficialità e caos. Ma va bene è giusto.
Buongiorno, ammiro la sue titaniche capacità di guidare ore ed ore di notte dopo aver lavorato. Abbiamo deciso che dopo 2 ore circa di viaggio, per poter guidare in modo sicuro salvaguardando noi, la macchina e gli altri utenti della strada, di fare una sosta per andare in bagno e riposare un’ora, ottimizzando cosi i tempi durante la ricarica.
Con quali dati lei afferma che dove alloggiamo il soggiorno costa almeno 100€/notte + cibo, visto che noi in Hotel ne spendiamo 70 tutto compreso. È sicuro di aver contattato il posto dove alloggiamo? O si basa sulla propria esperienza personale?
Riguardo ai costi di percorrenza per percorrere 443 Km abbiamo speso 44,66€, quindi 1 euro ogni 9,91 Km. Questi sono i dati reali e non presi da un computer di bordo.
In merito al parcheggio in prossimità della spiaggia, con annessa colonnina, puó verificare, in quanto ho inserito anche la via, oppure anche da applicazione. Comodo vero? In più senza pagare il parcheggio!
Con una ricarica completa BMW dichiara 308 Km, però se considera che a questo chilometraggio si aggiungono frenate rigenerative, strade in discesa e un piede attento ai consumi non è impossibile aumentare l’autonomia di circa 60 Km e volendo si può fare anche di meglio.
La mia passione e i miei sacrifici lavorativi mi hanno permesso di acquistare una macchina che nuova vale circa 40.000 euro.
Le rispondo in modo cortese, in primis, una persona con i propri soldi fa ciò che ritiene più opportuno, io ho deciso di acquistare questa macchina, lei ha deciso di acquistare una 308. Se a giudizio suo io sbandiero il fatto che posso permettermi una vacanza all’Isola d’Elba con un auto da 40.000 euro, da quanto si legge dal suo commento forse è solo per pura invidia.
Tanti saluti dall’Isola d’Elba e buoni viaggi con la sua auto e i suoi consumi vantaggiosi. 😊
Brava Elisa. Bello sapere che nella mia regione c’è gente come te.
Rispondo in maniera cortese, dicendo che all’Elba ci sono stato 3 anni consecutivi fino al 2016, i primi 2 a Lacona ed il terzo a Portoferraio, per la precisione in loc.tà Magazzini. Facendo 10 giorni, non siamo mai riusciti a spendere meno di 100 €/notte in bed&breakfast, francamente i 70€ li ho spesi lo scorso week end a Miramare in hotel 2 stelle..
Riguardo ai costi chilometrici, 10 cent/km non sono un numero che permetta di guidare al miracolo, dopo aver speso 40.000 di auto – che detto per inciso, potrei permettermi anche io, semplicemente non credo in questa tecnologia in questo momento, più avanti chissà – quando a gasolio a 105 km/h di media si riesce a fare uguale se non meglio.
Per quanto riguarda il parcheggio in spiaggia, andare all’Elba significa girare le spiagge più belle – senza fare nomi, Cavoli, Seccheto, Procchio, Biodola, Viticcio, Sansone, Sottobomba, Capobianco, magari facciamo un giro anche nella bellissima Porto Azzurro senza dimenticare la poetica Cala degli innamorati..) – e trovare parcheggio in questi posti è già una fortuna, figuriamoci gratis e con la presa di corrente. Se poi per voi stare all’Elba significa solo andare in spiaggia a Marino di campo, per quanto bella sia, allora poco c’è da dire.
Conosco benissimo Marina di Campo, ho anche mangiato una sera al “lurido” che si ferma in loc.tà La Foce con molta soddisfazione devo dire.
Se vi siete fermati dopo 2 ore di pianura, non voglio immaginare come eravate ridotti quando siete arrivati a Piombino dopo aver fatto gli appennini..
Riguardo all’autonomia, siccome conosco l’Elba e conosco la fisica, prima di una discesa c’è sempre una salita, e se la fisica non è una opinione l’attrito per avanzare nell’aria esiste sempre; se mi volete dire che l’indovinometro ha fatto i conti dell’autonomia utilizzando la media (favorevole) ottenuta nel tratto che da Procchio scende a marina di campo, posso capire quei numeri, altrimenti sarebbe stato più realistico scrivere l’articolo dopo che avete consumato quei Kwh girando le strade Elba.
Ripeto, per quanto abbiate fatto sacrifici, comprare un’auto da 40.000 € non è per tutti, e sicuramente voi non siete persone che devono vivere con 1.200-1.300 euro al mese. Ergo: l’elettrico di adesso è per pochi, e nessuno riuscirà a convincermi del contrario.
In ogni caso,, buone vacanze in quella fantastica isola che mi è rimasta nel cuore..
Anziani con la dentiera esperti di tecnologia e fisica…ha ha hs
Sig. Matteom grazie per l’augurio delle buone vacanze e per la sua cortesia nel passare la giornata a risponderci.
La sua teoria delle salite e discese va un po’ rivista visto che siamo partiti da Verona e non abbiamo attraversato appennini.
Spiagge belle ne stiamo vedendo tutti i giorni.
Inoltre, alloggiare qui con meno di 100 euro a notte è fattibile, basta solo cercare bene e per tempo.
Complimenti per le sue finanze e per i suoi conti, buona fortuna e buona giornata.
Da Verona a Piombino non avete fatto gli appennini? Pensa te, io che pistola che sono che farei o la Cisa oppure la A1 tra Bologna a Firenze, ed entrambe attraversano gli appennini…… e pensa te, credevo di ricordare che l’Elba fosse tutto un saliscendi, specie da Portoferraio a Marina di Campo senza fare la costa in senso antiorario…
Buongiorno Lisa, 44,66 euro di spesa di ricarica per 443 km percorsi non è un dato invidiabile, rimpiango ancora i bei tempi andati (meno di 2 anni fa) che con 1 euro la mia Deltona T-Jet 150 cv a metano percorreva almeno 22 km. Da quest’inverno la bolla sul metano potrebbe passare all’energia elettrica e tenuto conto della scadenza dei vecchi contratti a prezzi bassi, per spostarsi consiglio i mezzi pubblici a tutti.
Bravi, sia Lisa che il compagno per lo splendido viaggio.
Sono i migliori testimoni che lo stop ai motori caldi dal 2035 è la strada giusta per ridurre l’impatto del trasporto privato sull’ambiente.
Si vede anche, dato che sono giovani, la differenza di mentalità tra baby boomers, generazione X e Y.
La gran parte dei commenti assurdi che si leggono come reazione ad altri articoli si riconosce subito che sono per lo più di baby boomers e qualcuno della generazione X.
Come sempr, viva i giovani e, quando gli anziani non hanno più il rispetto per i giovani, è giusto che i giovani si facciano avanti e diventino i nuovi leader.
È sempre stato cos,ì e anche questa volta non sarà diverso.
Sarà anche perchè a loro (i giovani) sta a cuore quello che sarà di questo mondo fra 30 o 40 anni.
Ma il concetto che un’auto del genere, ma anche buona parte delle EV in commercio, in italia in pochi possono permettersela qui dentro non passa per la testa a nessuno? E chi non può è un “vecchio” ?
Sicuramente chi spende 40.000 e per una macchina e va in vacanza all’elba non è un operaio che con il suo reddito mantiene la famiglia e ci paga pure l’affitto..
Ci sono auto elettriche che costano la metà, come la Dacia Spring. Ne parliamo spesso, ma questo non toglie che si possa riferire anche di macchine che costano di più. Se così non fosse, dovremmo vietare per legge siti e giornali che parlano di Ferrari & C.
Aggiungo, a proposito di auto elettriche da 40.000 euro, che con 39.000 euro chiavi i.m. e al netto dell’incentivo di 5.000 euro con rottamazione, ci si porta a casa la nuova Renault Megane e-tech electric Techno con pompa di calore e uno dei due pacchetti opzionali (risulta quasi full-optionals), che ho visto e provato e che, a mio parere, è una signora auto, di ben altro livello tecnologico e qualitativo rispetto alle altre Renault. E potendola ricaricare a casa, con contatore portato da 3 a 6Kw e colonnina di ricarica da 7,4Kw a un costo al Kwh contenuto (nel mio caso pari a meno di 0,13 cents, almeno fino a tutto luglio 2023, e proveniente da energie 100% rinnovabili) consente di recuperare nel tempo una buona fetta del costo dell’auto, a cui si aggiungono i consistenti risparmi di bollo, manutenzione, assicurazione e anche di parcheggio.
Vabbè, una volta che si è imboccata la strada di questa argomentazione si può tranquillamente arrivare a giustificare gli zingari che bruciano i copertoni.
Bisognerebbe invece provare a capire meglio i giovani che oggi considerano più importante il telefono dell’auto oppure considerare che molti l’auto non possono neppure permettersela né elettrica né ICE e quelli, molti, che pure non desiderano possederla.
Quando parlo di salto generazionale parlo proprio di questo, e quello che tristemente vediamo come spaccato dei commenti è una generazione viziata, quella dei baby boomers, che crede di avere diritto a tutto e di non dover rinunciare a nulla, tanto il problema sarà di qualcun altro.
È già tanto che i millennials non abbiano ancora iniziato a prendere a calci nel sedere questi (non tutti) baby boomers, che pur di non fare una o due soste mentre viaggiano sono disposti a condannare le altre generazioni a problemi di ben altra entità.
Potremmo anche parlare di tutte le generazioni dopo la loro che stanno pagando le loro pensioni a 50 anni con computo retributivo,le voragini di debito pubblico o la mancanza di pianificazione a lungo termine. Dovrebbero già essere felici di non essere braccati casa per casa per i danni che han fatto, e tacere.
RIspettare il minimo patto generazionale non è mai stato il loro forte.
Già.
Invece non hanno di meglio da fare che passare le giornate a ammorbare i forum di chi la pensa diversamente dal loro immutabile pensiero (perché a loro dire “nessuno riuscirà a convincerli del contrario”).
Boh!?
Le elettriche sono troppo care, ci vogliono almeno 40.000€. gli italiani si possono permettere solo utilitarie, sono pochi quelli che si possono permettere auto elettriche, quanto tempo andremo avanti a fare affermazioni senza prima documentarci ?
con una semplice ricerca su internet si trova che ad aprile 2022, ma più o meno vale anche per i mesi precedenti, le immatricolazioni per segmento sono:
Segmento A 14% ( utilitarie tipo Panda)
Segmento B 37% ( C3, Yaris, Peugeot 208)
Segmento C 30% ( Jeep, T-Roc, Toyota C-HR)
Segmento D 14% ( Stelvio, BMW X3, Range Rover Evoque)
da ciò si evince che gli italiani saranno poveri, ma per le auto sono disposti a spendere.
Vero, non ci sono elettriche nel segmento A (a ci stanno pensando i cinesi), nel segmento B ci sono, ma poca scelta, dal C in avanti la possibilità di acquistare elettrico non è più un problema economico e visto che i segmenti C e D valgono come immatricolato il 44% non sono poi pochi quelli che potrebbero viaggiare in elettrico.
Na ragassa svea ! Brava ! 👏
Ben fatto!
Senza tante s… mentali.