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Vacanze elettriche 5 / In Friuli con la Peugeot e-208

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La Peugeot e-208 del nostro lettore in ricarica in una stazione Ionity.

Vacanze elettriche 5Vacanze elettriche 5 / Oggi è Paolo a raccontarci il suo viaggio, da Bressanone (BZ) a Ronchi dei Legionari (GO) e ritorno in Peugeot  e-208. È il 5°articolo di una serie nata per condividere gioie e dolori di trasferte più lunghe del solito tran tran.  Potete inviare testi e foto alla nostra mail info@vaielettrico.it. Le puntate precedenti sono state firmate da altri 4 lettori. Leonardo, a Venezia con la Tesla Model 3 (foto), Gino, dalla Campania a Firenze in Hyundai Kona, Laura e Athos, a Interselva in VW ID.3 e Leonardo, dalla Toscana  all’Alto Adige in  Mazda MX-30.

                                         di Paolo Paoli

“Weekend lungo per visita parenti (oltre a un test dell’elettrica su percorsi medio- lunghi). Partenza alle 07:50 di venerdì 6 agosto, dovevo arrivare nel primo pomeriggio, ma mi sono preso per tempo per godermi il viaggio. Ecco com’è andata“.

Vacanze elettriche 5 / Si parte con la e-208 al 100%

vacanze elettriche 5La e208 è carica al 100%. Come programmato con A Better Routeplanner, prevista sosta al Palmanova Outlet Village. O , in caso di colonnina occupata, all’IKEA di Villesse (GO). L’idea è di ricaricare a pochi km dalla destinazione finale per assicurarmi con un’unica ricarica un paio di giorni di “giretti” nei luoghi della mia infanzia .L’itinerario, da un punto di vista paesaggistico indimenticabile, mia ha portato a percorrere l’intera Val Pusteria fino a San Candido. Per poi raggiungere la Val Comelico nel Bellunese, con breve sosta per una buona colazione a Dosoledo (BL), e passare quindi in Friuli attraversando Sappada. Quindi è iniziata la discesa, passando da Tolmezzo e Udine, verso il Palmanova Village ad Aiello del Friuli, dopo 235 km di viaggio molto rilassante. La colonnina Enel X da 60kW in DC si era appena liberata ed ho potuto ricaricare subito senza attese, essendo quasi le 13 sono entrato nel “Villaggio” per pranzare. Dopo circa un’ora e 26,5 kWh di energia immagazzinata, sono ripartito verso la destinazione finale, Ronchi dei Legionari (GO) a 20 km di distanza.

vacanze elettriche 5
Una stazione di ricarica in uno store dell’IKEA.

Turismo elettriche 5  Vai all’Ikea per ricaricare, poi…

“Senza preoccupazione, nel corso del weekend, ho visitato quei luoghi a me cari percorrendo circa 125 km a zonzo. Domenica pomeriggio alle 15 inizia il viaggio di rientro. Decido di ripercorrere le strade che facevo con i miei genitori circa 45/50 anni fa,  ma prima una sosta per ripristinare la batteria della mia piccola e208 presso l’IKEA di Villesse. Qui ho trovato la colonnina occupata da un’altra vettura elettrica, il proprietario stava “trafficando” ai comandi della colonnina. Mi sono accostato per chiedere se era appena arrivato o se stava andando, in modo di valutare se attendere o portarmi nuovamente verso Palmanova. Cortesemente il “collega” mi ha invitato ad attendere: era appena arrivato, ma stava avendo dei problemi di connessione con la propria APP del cellulare. Dopo 5 minuti di tentativi, mi ha ceduto il posto: colonnina Enel X da 60kW. Connesso il mezzo ho fatto un giro all’Ikea senza intenzione di acquistare nulla. Ma dopo circa un’ora ho raggiunto l’auto e ho caricato sul sedile posteriore l’ennesima sacca azzurra IKEA piena di acquisti che non dovevo fare.

vacanze elettriche 5Bilancio: 716 km con consumo di 14,1 kWh/100 km

Quindi partenza, destinazione Montebelluna (TV) per una cena in pizzeria. Mi affido al navigatore in quanto le strade non sono più le stesse e, come accaduto, avrei rischiato di perdermi. In ogni caso arrivo in serata a Montebelluna e ceno in un locale tradizionale meta dei mi viaggi adolescenziali.Poi riparto, percorrendo la Valsugana, in direzione Trento, dove avevo deciso di ricaricare alle colonnine Ionity (tanto bistrattate da Herbert Diess). Questo per garantirmi una sicura autonomia fino a casa lungo la A22, unica tratta autostradale da me percorsa nel corso del viaggio: non amo, da sempre, le autostrade. Arrivato a casa a Bressanone, ho rimessato in garage e connesso alla mia wallbox la fida vettura alle 1:10 di notte. Stanco ma contento per l’assoluta mancanza di problemi e per la qualità del viaggio stesso.

  • Riepilogando: 716 km percorsi ad una velocità media di 47 km/h ed un consumo di 14,1 kWh/100 km.
  • Tipo percorso:15% autostrada – 15% strade di montagna – 15% superstrade – 55% strade urbane

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8 COMMENTI

  1. Aggiungo a quanto detto da Paolo, Enel X se ti abboni ti dà la possibilità di prenotare la colonnina 15 minuti prima se ricordo bene, quindi ti regoli. In generale, vedo molto fermento, tante nuove installazioni di colonnine, credo che fra 6 mesi ne avremo anche in autostrada a sufficienza. Oggi come oggi ci vuole un pò di pazienza, compensata dal piacere di guidare elettrico.

    • Prenotare la colonnina in anticipo è scomodo perché dovresti farlo con il cellulare mentre guidi. Anche se hai Android auto è comunque una distrazione.

  2. Sono possessore anche io di 208 elettrica…e a pelle posso dire che quando si viaggia, allo stato attuale, bisogna pensare alla ricarica, non ci si scappa.in autostrada non ci sono praticamente colonnine. Con un auto termica il pensiero non esiste.

    • Sulle lunghe percorrenze è vero, serve un minimo di programmazione. Naturalmente se la frequenza dei percorsi autostradali è alta si rende necessario valutare attentamente il modello di elettrica all’atto dell’acquisto, la e208 decisamente è poco adatta alle autostrade, visti i consumi ad alte velocità. Riguardo le colonnine in autostrada dobbiamo attendere, per ora si salva la A22 anche se alcune sono posizionate subito fuori alcuni caselli. Per ora tanta pazienza 😁 (PS: per ogni evenienza mi sono iscritto al Car-Sharing, non si sa mai che mi serva un’auto termica per un viaggio urgente sulle lunghe distanze 😉)

  3. Scusa Paolo, la tua recensione è infarcita di “senza preoccupazioni”, “senza ansia”, “assoluta mancanza di problemi”, etc. etc. Perfetto, ti credo sulla parola, non sono qui per mettere in discussione quello che scrivi ma per capire, anche se quando uno ripete più volte che non c’è problema, la mia natura diffidente mi fa pensare l’esatto opposto, come se stessi assistendo ad una terapia di autoconvincimento.

    Mi limito a ciò che hai scritto. Partiamo da qui: “La colonnina Enel X da 60kW in DC si era appena liberata ed ho potuto ricaricare subito senza attese”. Ma che fortuna sfacciata! Si era appena liberata! Posso chiederti se si fosse invece appena occupata cosa avresti fatto e come avresti reagito? Te lo chiedo perché io quando vado dal benzinaio ho sempre l’imbarazzo della scelta, non mi capita neanche di pensare al problema che potrebbe esserci la pompa occupata e se lo è, è questione di secondi, al massimo un paio di minuti …

    Altro punto del racconto: “Cortesemente il “collega” mi ha invitato ad attendere: era appena arrivato, ma stava avendo dei problemi di connessione con la propria APP del cellulare. Dopo 5 minuti di tentativi, mi ha ceduto il posto: colonnina Enel X da 60kW”. A parte i tuoi 5 minuti di attesa, anche qui non hai provato neanche la minima ansia? Possibile? Non hai pensato che se la colonnina non funzionava per lui, avrebbe potuto non funzionare anche per te? Eri sicuro che sarebbe andato tutto bene? Se non avesse funzionato anche con la tua auto, come l’avresti vissuta? Via per un altro punto di ricarica, come se nulla fosse?

    Ultima domanda: “Ma dopo circa un’ora ho raggiunto l’auto e ho caricato sul sedile posteriore l’ennesima sacca azzurra IKEA piena di acquisti che non dovevo fare”. Ti ringrazio per l’onestà nel descrivere questa “debolezza” (o caduta in tentazione, se preferisci). Mi chiedo, tralasciando il tuo caso e pensando in generale ai possessori di auto elettriche: non può essere forse un problema? Si parcheggia per ricaricare e, nell’attesa, si può essere vittima delle “tentazioni”. Shopping compulsivo o fame compulsiva. Magari una persona prende l’abitudine a mangiare fuori orario quando si ferma a ricaricare o a concedersi qualche regalino quando è fermo all’Ikea. Dopotutto, l’alternativa è starsene chiuso in auto con le mani in mano o entrare in un negozio con la regola di “guardare e non toccare”, tanto per ingannare il tempo. Un problema che non esiste con un’auto a benzina: mentre il carburante entra nel serbatoio, a malapena riesco a trovare il tempo di pulire gli occhiali con uno straccetto.

    Non mi dilungo sugli altri aspetti, ma mi limito a condividere questi 3 punti con te, per scambiarci 2 opinioni. Senza polemica.

    • Ciao Enzo, prima di tutto ero in vacanza e per me la vacanza inizia nel momento in cui premo il tasto start della macchina, inoltre a tutte le colonnine dove sono arrivato avevo più del 40% di batteria, per cui niente ansia, se avessi avuto fretta avrei proseguito verso un’altra destinazione. il fatto che abbia trovato le colonnine libere è stato effettivamente un colpo di fortuna, comunque come già detto se avessi dovuto attendere troppo avrei proseguito.
      In riferimento al “collega”, quando mia ha detto che era appena arrivato ero già pronto a partire per Palmanova, ma visto le sue difficolta mi sono fermato per dargli una mano ed è qui che mi ha detto di attendere un attimo, il problema era che utilizzava un buono che voleva consumare, io avevo la tessera (come lui del resto), una volta che i suoi tentativi si sono dimostrati vani ho semplicemente preso il suo posto.
      Riguardo alle colonnine in punti strategici è vero, è come fermarsi a fare il pieno in autostrada e fare un giro all’autogrill per sgranchirsi le gambe e comprare i classici souvenir gastronomici locali a prezzi esosi.
      Se avessi avuto fretta, un appuntamento da rispettare o un’urgenza non avrei fatto altro che tirare dritto e lasciare l’auto in carica la notte in qualche posteggio della città, ma dato che avevo prenotato un B&B con tanto di comodo posteggio interno, ho preferito arrivare con il pieno.
      L’elettrico presuppone un cambiamento nelle abitudini di viaggio e chi non riesce a concepire questa filosofia non deve fare altro che acquistare una turbodiesel, non ho nessuna intolleranza verso chi guida le vetture termiche 😉, le strade sono libere e le elettriche non è aumentano il traffico, sono solo termiche in meno sulle carreggiate.
      Se avessi fatto un lavoro che mi portava a fare lunghe percorrenze giornaliere avrei senz’altro tenuto la mia precedente fantastica Leon ST diesel, ma data la mia attuale quotidianità ho fatto questa scelta di cui non me ne pento.
      Spero di aver risposto a tutte le tue osservazioni che non ho assolutamente interpretato come una polemica ma, giustamente, come una ricerca nel capire cosa ci frulla intesta 😉 per aver fatto questa scelta di mobilità.

      • Ciao Paolo, ti ringrazio sia per il tono cordiale che per le risposte che aiuteranno me e quelli come me che vedono con occhio critico alcune debolezze dell’elettrico, pur non vedendo l’ora di fare lo switch.

        Grazie ancora e goditi la tua auto elettrica. Un abbraccio.

    • In effetti “senza ansia” vuol dire poco. L’ansia non è un problema del veicolo ovviamente ma dipende dalla psiche di chi guida. È una cosa molto soggettiva insomma.

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