Vacanze & ricarica 2 / Dopo il caso di Lignano (colonnine in attesa di attivazione da anni), un’altra segnalazione arriva dall’isola d’Elba. Con le solite auto termiche ad occupare gli stalli di ricarica, senza che la Polizia Locale intervenga.
Vacanze & ricarica 2 / Un diesel è in sosta davanti alla colonnina, inutile chiamare la Polizia Locale
“In vacanza all’isola d’Elba, la sera del 23/07 a Marciana Marina, necessitando di ricaricare la mia auto elettrica (Volvo C40), mi fermo presso una colonnina Enel X. Uno stallo era libero, l’altro occupato abusivamente da una Mercedes a gasolio.Chiamo comunque i vigili ( erano le 21,30 ) per segnalare l’ abuso, ma nessuno risponde perché chiudono alle 21. La mattina dopo richiamo per segnalare un po’ più di attenzione al riguardo. Ma l’operatore mi gela rispondendomi che per loro l’ infrazione viene ben dopo la sosta sul marciapiede o la fermata dove non previsto. E che potevo sempre andare a cercare un’ altra stazione, insomma, potevo evitare di disturbarli per una sciocchezza così. Lo stesso Codice della strada prevede una sanzione di soli 26 euro, quindi…..Comunque loro dopo le 21 non sono piu’ in servizio, per cui dopo le 21 a Marciana Marina vige la legge del vecchio west...“.
E se qualcuno parcheggiasse davanti all’unico distributore, interverrebbero?
“Peccato che il giorno dopo alle 12,30 (quindi dopo 5 ore dall’ inizio del servizio ) la Mercedes fosse ancora lì, senza neanche l’ ombra di un fogliettino bianco sul parabrezza. Richiamo la Polizia Locale e non risponde, nessuno ma fortunatamente incrocio l’auto dei vigili e segnalo. Loro ringraziano, ma…non hanno tempo, più tardi ci penseranno! Io poi sono andato in spiaggia e non so se e come sono intervenuti, ma ho questa domanda per voi. Se parcheggio la mia elettrica presso l’ unico benzinaio del paese, impedendo ai possessori di auto endotermiche di rifornirsi, tutto quel che rischio sono 26 euro di multa?“. Paolo Bolognini
Vacanze e ricarica 2 / Gli agenti raramente intervengono. E anche quando lo fanno…
Risposta. Questa è solo l’ennesima segnalazione di Polizie Locali che fanno spallucce davanti a segnalazioni di auto parcheggiate negli stalli della ricarica. Nonostante che il Codice della Strada preveda espressamente che la sosta è vietata non solo alle auto a benzina o gasolio. Ma anche alle elettriche che hanno terminato da oltre un’ora l’operazione di ricarica. E anche quando l’intervento c’è ed è tempestivo (come nel cliccatissimo video riprodotto sopra, realizzato a Riva del Garda), gli agenti sono restii a sanzionare. Tanto più se ci si trova in una località turistica, forse temendo di sbagliare su una materia che conoscono ancora poco. Che cosa sarebbe successo se la Mercedes fosse stata piazzata davanti alle pompe di benzina di un distributore? Non abbiamo la controprova, ma siamo pronti a scommettere che il carro-attrezzi sarebbe spuntato alla velocità della luce.
È vero ho appena visto una etron che ricaricava a 3 kw/h davanti una piscina pubblica. Come dire ” io sono il riccone con la macchinona Elettrica e parcheggio tutto il giorno gratis mentre mi faccio il bagno in piscina” . “Tu povero ignorante con l’auto a Gasolio paghi il parcheggio 1.5€ l’ora…”
Basta non se ne può più, le auto elettriche non Devono ricaricarsi nei parcheggi. Ma in aree apposite…così questa storia finisce.
E i poveri vigili non vengono più disturbati per il privilegio di pochi…
Sono d accordo , ma se al posto della E Tron vi fosse stata una Plug in che al massimo carica a 2,5 ti saresti arrabbiato uguale ??
Basterebbe fare update dove le AC vengono upgradate in DC ed il problema decade ,con fatturati interessanti da parte dei provider .
Ma a fatturare non interessa a nessuno
Io sono sempre della mia idea , la gente parcheggia davanti alla colonnina perché la colonnina NON REAGISCE.
Basta un sensore , come i bip bip di retromarcia , per innescare un lampeggio , a questo punto anche se sei maleducato magari ci pensi un attimo .
Ma sembra che una soluzione così semplice non interessi a che perde fatturato , non vendendo energia .
Sono disponibile a sottoporre progetto e modello d uso
sono d’accordo. Se entro un minuto non viene passata una tessera dieci minuti di segnalazioni sonore e visive. Non deve essere difficile
E’ di una semplicità disarmante e non riesco a capire perche gli elettristi che producono le colonnine ,non elettronici non ci hanno pensato .
Enel ha proposto un sensore da mettere nel terreno , BUCO Nel terreno , Autolaimentato , batteria da cambiare , probabile connessione WiFi o BLE con la colonnina per una soluzione che i francesi chiamerebbero USINE A GAS , la fabbrica del GAS per risolvere un problema semplice .
Purtroppo il confronto a mio parere è infattibile, poiché tra distributori di carburante e colonnine di ricarica esiste una differenza sostanziale: i primi sono presidiati quasi tutto il giorno, le seconde no. Ci dovrebbero essere pari condizioni (entrambe le strutture solo self service non presidiato) perché avesse senso.
Veramente io vedo molti distributori self service che non sono presidiati da nessuno
Che cosa accadrebbe se qualcuno lasciasse l’auto parcheggiata ad un distributore di benzina?
È una prova che prima o poi qualcuno dovrà fare.
Vediamo soprattutto se la risposta dei vigili sarà: “può sempre utilizzare l’altra pompa!” oppure come è facile aspettarsi saranno utilizzati due pesi e due misure.
Blogger interessati, ce ne sono?
Fermo un attimo, stai parlando di due cose diverse tra loro: la pompa di benzina è su terreno privato, quindi potrebbe essere reso inaccessibile nel momento in cui non è attivo il rifornimento (ora tutte le pompe sono con self-service, una volta i self-service erano pochi e venivano chiusi con le catenelle), mentre le colonnine di ricarica sono ubicate in posti di parcheggio pubblici. Quindi c’è un motivo, ed è legale, non si tratta di doppiopesismo o malafede o complottismo.
Tra l’altro, se ci rifletti, la soluzione di avere ricariche ubicate in parcheggi pubblici dedicati può essere controproducente pure per le auto elettriche: chi ricarica a casa può non avere bisogno di ricaricare quando parcheggia, però non può accedere comunque a quel parcheggio (è dedicato alla ricarica, NON alle elettriche).
Il ragionamento non ha molto senso, cosa vorrebbe dire che la proprietà privata ha più importanza di quella pubblica? Al massimo è il contrario!
Non vedo perché un privato cittadino proprietario delle pompe di benzina dovrebbe chiedere l’intervento delle autorità ed essere trattato in modo differente da un altro privatissimo cittadino che faccia lo stesso per poter utilizzare un servizio di ricarica, ovvero se a chiedere l’intervento fosse la società proprietaria della colonnina. Nessuna differenza tra le due cose, in entrambi i casi si tratta di interruzione di servizio pubblico, benché erogato da soggetti privati.
alla proprietà privata non può accedere nessuno se non autorizzato, alla proprietà pubblica può accedere chiunque fatte salve determinate indicazioni.
prova ad accedere a casa di qualcuno senza essere autorizzato e poi dimmi cosa succede…
ragazzi, LA LOGICA!
Dunque la logica sarebbe che se una cosa è privata è sacra mentre se è di tutti ci si può pisciare sopra?
Troppa repubblica delle banane.
Pensa che anni fa in Liguria ho visto lo stesso comportamento delle autorità su proprietà privata.
L’uso riservato agli utenti di Enel X si va a scontrare contro la natura pubblica del parcheggio… A rigor di logica è più quell’aspetto il “pisciare sulla cosa pubblica”…
@Andrea quello è l’errore logico fondamentale: la destinazione d’uso a piazzola di ricaricata fa sì che quello non sia un parcheggio pubblico.
Ripeta pure con noi:
“I distributori di benzina non sono parcheggi”
e poi
“Le piazzole di ricarica non sono parcheggi”
Posso parcheggiare sia davanti alla pompa di benzina che davanti alla colonnina, non c’è alcuna differenza.
Peggio quindi: si toglie un bene pubblico e si destina al privato
Nel caso della pompa di benzina come nel caso della ricarica.
Comunque se vogliamo andare al peccato originale ogni parcheggio toglie al pubblico per dare al privato: l’occupazione di suolo delle auto è abominevole, in modo intollerabile nei centri urbani.
https://benzinazero.wordpress.com/2016/07/18/lauto-privata-in-citta-e-ingombrante-e-inefficiente-ecco-perche/
Cinque commenti per dire che le EV e i loro possessori sono più rispettosi dell’ambiente e degli altri e poi mi vieni a dire che alla fine sia per i parcheggi che per l’inquinamento è meglio rivolgersi al TPL anche se a gasolio?
Potrei anche essere d’accordo sui numeri eh, però ti rendi conto di cosa hai commentato finora?
“la pompa di benzina è su terreno privato”, come gli stalli dei Supercharger Tesla, ad esempio, o le colonnine nei parcheggi Lidl o dentro i Conad o all’Ikea. Sono tantissime le situazioni in cui parliamo di area privata AD USO PUBBLICO: perchè se non fosse ad uso pubblico, io non potrei entrarci!
Un posto da invalidi nel parcheggio, con sbarra che si chiude, quindi pure recintato, di un supermercato è soggetto alla multa e alla rimozione forzata esattamente come un parcheggio lungo la strada su suolo pubblico, senza distinzione.
Non è la proprietà a fare la differenza per i divieti, è solo il menefreghismo (non chiamiamolo in altro modo: questo è) della polizia locale.
Ho chiamato la polizia locale quando mi bloccarono il passo carraio (per il quale pago ogni anno il Comune) e sono intervenuti 4 ore dopo, la macchina se ne era già andata: inutile mostrare loro le foto della macchina davanti al mio passo carrabile in cui si vedeva la targa, con data e ora sovraimpresse, effettuate con macchina digitale in formato RAW non alterabile: devono vederlo con i loro occhietti. Se mettessi un cartello di passo carrabile senza il numero di autorizzazione del Comune otterrei probabilmente lo stesso effetto dissuasorio, ma gratis. Tanto, nel momento del bisogno, è inutile.
Si tratta di volontà, di scelte. Mettessero le ganasce da rimuovere previo pagamento di 500€ (cosa che renderebbe decisamente remunerativo il bloccaggio), smetterebbero tutti di parcheggiare dove non si può: a partire dai parcheggi per disabili, proseguendo per le termiche davanti alle colonnine e terminando con le elettriche che hanno terminato la carica da più di un’ora o la stanno simulando, perchè la legge deve essere uguale per tutti.
Poi mi sveglio tutto sudato e mi ricordo che siamo in Italia.
Però qui si parte da un presupposto sbagliato: le colonnine di ricarica sono ubicate su parcheggi, una pompa di benzina no, come i supercharger tesla. Infatti spesso ci sono polemiche verso chi, pur essendo in elettrico, lascia l’auto più del dovuto sul posto.
La maleducazione è generata dalla possibilità di regolare la carica in AC a livello di una normale Plug in che restano secoli ferme .
Anche in questo caso al fornitore di energia non interessa fatturare , sarebbe sufficiente qualche modifica per disabilare questa situazione .
Ma ripeto ai fornitori di energia non interessa fatturare
Ma che sciocchezza, è ovvio che la proprietà del distributore reagirebbe anche per l’eventuale introito mancato.. piuttosto bisogna farsene una ragione. Io da genitori di un ragazzo disabile vi assicuro che non c’è soluzione. Spesso gli stessi stalli non sono fatti per i disabili, non c’è intervento alcuno da parte delle forze dell’ordine in caso di occupazione indebita. E spesso si sente parlare di “privilegi” relativamente a questi parcheggi che oggettivamente è la cosa che fa piu arrabbiare.. quindi cari amici elettronauti abbiate pazienza.. perche la soluzione Non esiste.. non si potrebbe fare il famoso chip solo per i parcheggi per disabili.. esiste anche la Disability card! Ma ha nessuno viene mai in mente…
Caro Cipiace, anche nel caso delle colonnine c’è un mancato introito per i gestori, che Vaielettrico aveva anche interpellato in passato, e che si erano dichiarati impotenti sul da farsi.
Il tuo commento è importante però perché fornisce due spunti di riflessione:
– perfino alcuni elettronauti considerano diversi i diritti di rifornire carburanti o elettricità? Credo che abbiamo un problema culturale da risolvere.
– è di fondamentale importanza continuare a sensibilizzare le autorità per dare pari diritti di rifornire a tutti gli automobilisti, su questo non si può più transigere.
Mi spiace invece che gli stalli non siano progettati per le persone disabili, ci vorrebbe senza dubbio una maggiore attenzione anche su questo argomento.