Vacanza in Umbria in Tesla Model 3: per Daniele, nostro fedele lettore, un’occasione per fare il punto sulla rete di ricarica, con disponibilità e costi. Volete raccontare il vostro di viaggio-vacanza? Scrivete a info@vaielettrico.it , con testo e foto.
Vacanza in Umbria: prima tappa al Supercharger di Casalecchio…
“Abbiamo trascorso 4 giorni di vacanza in Umbria a Bevagna (PG) in un agriturismo che non dispone di ricarica. Primo viaggio con la Tesla Model 3 RWD, partiamo dal Friuli col 100% ovviamente, 598km da percorrere, necessità di arrivare a destinazione con almeno il 40% di batteria per ogni eventualità. Il navigatore calcola 2 soste da 15′ circa, ma se avessi avuto la ricarica a destinazione ne sarebbe bastata una da 26′.
Per un viaggio di 600km mi sembra un risultato eccezionale: quasi pareggia i tempi di un’auto termica uniti alle esigenze fisiologiche di un qualsiasi guidatore. La realtà però durante la strada è ben diversa. Il traffico da Venezia in poi è molto sostenuto e in autostrada non si riesce a tenere velocità elevate, la media sarà intorno ai 100km/h, perciò i consumi sono molto ridotti. Arriviamo al Supercharger di Casalecchio col 29% anziché il 20 inizialmente stimato. Abbiamo bisogno di mangiare qualcosa e riposare dopo una guida abbastanza stressante dovuta al traffico. E superiamo i tempi calcolati della ricarica (l’app ti invia una notifica quando hai raggiunto la percentuale necessaria per ripartire, ma nulla vieta di continuare a ricaricare oltre il necessario). Ripartendo col 97% dopo 30′.
“Con l’app di Repower pago sempre 0,60€/kWh”
Seconda sosta a Perugia, non indispensabile, ma avendo bisogno del bagno dopo altre 3h di guida ci fermiamo il minimo indispensabile per una consumazione (14′). Arriviamo così a destinazione col 75% anzichè il 40%. Insomma, ho avuto bisogno di più tempo per ricaricarmi io che non la macchina. Nei 3 giorni successivi non pianifico nulla, visitiamo Assisi, Spello, Bevagna, Montefalco, Spoleto e la cascata delle Marmore. In ogni località nei parcheggi pubblici ci sono colonnine lente AC di EnelX o Plenitude, che utilizzo nei tempi normali di sosta.
Uso l’app di Repower e pago sempre 0,60€/kWh, ma contemporaneamente risparmio diverse ore di ticket parcheggi (alcuni da 2€/h), compensando una parte del costo elevato delle colonnine. Ma la mia priorità non è risparmiare al massimo, ma non perdere tempo nelle ricariche, perciò evito le DC. La sera prima della partenza ricarico fino al 100% durante la cena a Spello e l’indomani parto per casa col 98%. Il navigatore mi fa evitare la A1 causa code e facciamo la E45, perciò i consumi si riducono anche al ritorno. L’unica sosta al Supercharger di Occhiobello sembra non arrivare mai , ma teniamo duro e riposiamo durante la ricarica. Stavolta arrivo più scarico e la Tesla da il meglio di sè: 16′ per un 18-72% e ripartiamo per casa.
La rete di ricarica c’è, in 4 anni grande miglioramento

Il prodotto è pronto e la rete di ricarica c’è. Viaggiare non è un problema, il limite nel nostro caso è stato il fattore umano, ovvero io e mia moglie che dopo 3h di viaggio abbiamo bisogno di una pausa. La tecnologia in questi 4 anni da che guido un’auto elettrica ha fatto progressi importanti e tanti altri ne farà. Non bisogna commettere l’errore di guardare ciò che è oggi e pensare che nel 2035 sarà ancora così e perciò siamo spacciati, sarà un disastro, è una follia etc etc.. come sentiamo dire.
I nuovi modelli (anche europei) stanno dando prestazioni più elevate a costi via via inferiori. La mia Model 3 costava 4 anni fa 52 mila euro, io l’ho presa a marzo 2025 a 36.500. Non ci compravo una Golf diesel con gli stessi soldi, per non parlare dei costi di manutenzione delle tedesche. Con una Megane e-tech o ID.3 o MG4 ( ma potrei citarne altre) sarebbe stato quasi lo stesso o poco peggio. Ho visto molte aree di servizio dotate di Free to X, molti parcheggi dotati di colonnine AC, sicuramente molte più di quante mi siano poi servite. .
Vacanza in Umbria: bisogna abbassare i prezzi alla colonnina, AC in primis
C’è ancora molto da fare, ad esempio nell’abbassare i prezzi per chi non può ricaricare a casa (soprattutto nelle AC, le più intelligenti). Le le Case devono dotare tutti i modelli, anche i più economici, di software in grado di pianificare i viaggi per semplificare l’esperienza di guida e di ricarica, il plug&charge dovrà diventare lo standard diffuso per tutti su tutte le colonnine. I gestori di tutte le strutture ricettive dovranno dotarsi di punti di ricarica per i clienti, o spingere le amministrazioni comunali a provvederne le installazioni nei parcheggi pubblici.
Guardiamo però anche a ciò che è stato fatto. È ovvio che ci voglia tempo, una transizione è come una metamorfosi: finché non si completa, nulla è perfetto. Il vero pericolo è perdere tempo e risorse in battaglie ideologiche che ci fanno restare al medioevo tecnologico mentre il mondo va avanti. Meglio iniziare a conoscere da subito questa tecnologia e pretendere che sia accessibile a tutti! “. Daniele Sacilotto
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Tutto bello ma fino a quando in Italia avremo tutti questi problemi a mettere i pannelli è tutto inutile ho dovuto ristrutturare casa terremotata e volevo mettere a questo punto i pannelli sul tetto, invece niente borgo antico pannelli vietati ma per carità questa è l Italia dei combustibili stop
Vengo da un viaggio in elettrico fatto in Grecia (isola di Cefalonia) sia su terra con le 4 ruote Model 3 RWD e sia a mare con un canotto , due batterie Lfp e un motore elettrico da 86lbs. Insomma da No Bev ad elettrificato a 360 gradi.
Incredibile come si un isola con 12.000 Mila abitanti in inverno (ovviamente isola votata al turismo in estate) ci siano più colonnine di ricarica che nel mio paese da 26 Mila abitanti due colonnine installate da un anno e mai attivate.
Il problema che riscontro è il costo di ricarica “fuori casa”
Indecente.
Il costo (tipo 0,64 euro al kW in loco o 0.90 ecc in autostrada) uniti ai consumi che d’estate schizzano alle stelle, oltre che ai kW che vai a pagare in più per la dispersione …mi porta a dire che la convenienza in quella finestra temporale di utilizzo viene proprio a mancare del tutto.
E sempre un quella finestra temporale sono io che mi son dovuto adattare ai limiti di autonomia della macchina e quindi incastrare la perdita di 1 ora e passa durante le giornate di vacanze per pensare alla ricarica.
In autostrada a stento a 130km/h riuscivo a coprire i 5km al kW.
Sull isola con condizionatore a palla e macchina sempre bella carica oltre al free box montato sopra….e velocità tra i 30 ed i 50 km/h stesso consumo.
Certo una situazione particolare ma che unità ai costi di ricarica…..No non va bene
-isola di Cefalonia-
Spero abbia trovato il tempo per andare a mettere un fiore sulla tomba dei nostri poveri caduti assassinati.
Casa proprio lì vicino ad Argostoli. Ci andavo tutte le mattine facendo running
In realtà il problema allo stato attuale non sono le colonnine, ce ne sono fin troppe, il problema é che spesso sono collocate in posti assurdi e in altre zone sono completamente assenti.
Due esempi: Napoli centro ( Scandaloso) ma anche Trieste centro.
I costi per le Hpc sono troppo elevati, si dovrebbe pagare al massimo 0.60 al kW.
Le Free to X stanno arrivando in quasi tutte le aree di sosta autostradali e quindi la programmazione serve, ma non e più fondamentale.
L’ utente del termico, provocatore o meno, dice cmq una mezza verità, in Est Europa la rete é ancora più carente che in Italia, anche se dipende da nazione a nazione.
Esagerando max 0,40 al kW nelle colonnine fast in austrada.
I costi attuali in autostrada unitamente al vincolo di utilizzo di quei kW acquistati in quella situazione di utilizzo dove la macchina elettrica va più in crisi in termini di consumo non va bene.
Fortuna (per me) che è una situazione di utilizzo saltuaria.
Io cona Model 3 RWD davvero non riuscivo a coprire più di 5km con un kw a velocità autostradale
Beh io sto facendo giro Europa (in termica) e aggiungerei per fortuna.
Tra Ungheria e Romania son riuscito a restare senza senza gpl (ma pieno di benza).
E aggiungerei che dove ho rifornito manco si trovavano le colonnine.
Andate al supermercato con quelle cose… Non più lontano 😂
poverino, ti deve annoiare molto il tuo giro se vieni a raccontarlo qui
Ma fammi capire. Uno come te, che non ha mai guidato una elettrica, riesce a capire dove sono le colonnine? Non credo proprio!
Nelle stazioni di rifornimento del gpl non ci sono le colonnine? Incredibile! Questa si che è una notizia
Le colonnine non si trovano andando a zonzo in cerca di una distributore di Gpl. Se non sa come trovarle (con le app) di auto elettriche deve capirne veramente poco
Lei quindi ci sta dicendo che non è stato capace di trovare in Ungheria e Romania nè stazioni di rifornimento gpl nè colonnine di ricarica per elettriche ?
Il mio consiglio, allora, è di non spingersi oltre una bella e rigenerante vacanza a Cervia, da raggiungere rigorosamente con mezzi pubblici.
Beh certo.. Il tuo commento avrebbe senso se tutti andassero in vacanza tra Ungheria e Romania… Per fortuna i luoghi di villeggiatura non sono solo quelli e le colonnine si trovano in abbondanza quindi ci si può spostare in elettrico anche un pochino oltre il centro commerciale sotto casa