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V2H e V2G più vicine con il lancio in Usa di Quasar 2+Kia EV9

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quasar 2
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La ricarica bidirezionale che abilita le funzioni V2H (Vehicle to Home) e V2G (Vehicle to Grid) è sempre più vicina. Di fatto, è tecnicamente una realtà con l’avvio dei preordini per il caricatore Quasar 2  della spagnola Wallbox.  Quasar 2 è ufficialmente il primo caricabatterie bidirezionale a soddisfare i principali standard di sicurezza per i caricabatterie DC con connettore CCS1, avendo ottenuto la certificazione di conformità UL Solutions per il mercato statunitense.

Diventa quindi operativo a tutti gli effetti l’accordo siglato un anno fa da Wallbox con il car maker coreano Kia. Prevede che il modello Kia EV9 sul mercato americano sia venduto in abbinamento con un caricatore bidirezionale DC Quasar 2. Il prezzo non si può dire “popolare”: 6.440 dollari.

Quasar 2 è un caricabatterie  predisposto per una potenza di 11,5 kW. La batteria di una Kia EV9 può contenere tra 76 e 100 kWh di energia. Ovvero più di cinque volte la quantità di una Tesla Powerwall da 13,5 kWh e sufficiente ad alimentare una casa fino a un massimo di quattro giorni.

quasar 2

La modalità Power Recovery Mode di Quasar 2 commuta automaticamente la fonte di alimentazione dell’utente dalla rete al veicolo in caso di black out del sistema elettrico. Inoltre può dialogare con il fornitore di energia, accumulando elettricità nella batteria quando il prezzo è basso e scaricandola verso l’abitazione quando la tariffa oraria è più alta.

La stessa funzione può esercitarla verso la rete, quando il servizio di “demand response” sarà regolamentato e attivato. Attraverso queste due funzionalità l’utente può realizzare un significativo risparmio in bolletta, o addirittura ricevere un compenso in denaro per l’energia ceduta alla rete.

  • LEGGI anche: Ricarica V2G, Arera fa il punto e getta acqua sul fuoco

«La ricarica bidirezionale può offrire vantaggi a lungo termine agli utenti, ai gestori di rete e alle utility, e accelererà la transizione verso fonti di energia rinnovabili», ha affermato Enric Asunción, CEO e co-fondatore di Wallbox. «Quando combinato con un EV in grado di ricaricarsi bidirezionalmente, come l’EV9 avanzato di Kia, Quasar 2 offre una delle soluzioni di gestione dell’energia domestica più funzionali e convenienti sul mercato».

Tra i veicoli elettrici con capacità di ricarica bidirezionale, i modelli E-GMP prodotti da Hyundai, Kia e Genesis sono i più popolari. Altri veicoli elettrici offrono la ricarica bidirezionale, inclusi i Nissan Leaf e i pick-up di Ford, GM e Tesla. Quest’ultima  entrata in gioco di recente con il lancio del Cybertruck.

Molte case automobilistiche offrono tradizionalmente caricabatterie come accessori OEM. Tuttavia la stragrande maggioranze dei modelli non ha capacità di ricarica bidirezionale ed è quindi abbinato a caricabatterie unidirezionali. Kia EV6 ed EV9 sono i  primi veicoli elettrici a presentarsi sul mercato in abbinamento con un kit  bidirezionale “nativo”.

Negli Stati Uniti sono disponibili kit di ricarica bidirezionale compatibili con altri modelli, ma nessuno è approvato ufficialmente dai car maker. Per il pick up di Ford F-150 Lightning è disponibile un sistema di alimentazione di backup domestico al prezzo di circa 6.000 dollari, installazione esclusa.

Alla fine del 2024, General Motors ha annunciato kit completi per l’energia domestica, ma con pacchi batteria esterni più caricabatterie e l’hardware necessario per l’alimentazione di backup domestica. Questi kit partono da 12.700 dollari, mentre il solo caricabatterie c osta 1.699 dollari e l’hardware di abilitazione dell’alimentazione domestica costa 5.600 dollari. Per Nissan Leaf, infine, è disponibile una soluzione che consente ai proprietari di fornire energia alla rete: è il sistema Fermata FE-20 da 20 kW.

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3 COMMENTI

  1. Secondo Greg Jackson, fondatore di Octopus Energy, V2G e pompe di calore, di cui l’Italia è leader in Europa, costituiranno la “svolta” per la diffusione delle energie rinnovabili ed il bilanciamento della rete.
    Infatti pompe di calore ed auto elettriche costituiscono degli accumuli importantissimi (il primo di tipo termico ed il secondo di tipo elettrico) ed imprescindibili per la decarbonizzazione della rete e la nostra indipendenza energetica. Anche senza V2G, ma semplicemente con il “demand response”, cioè accettare di ricaricare la propria auto o di riscaldare la casa nei momenti di grande produzione fotovoltaica o eolica, questi due strumenti sono validi strumenti, da un lato per bilanciare la rete, dall’altro per abbassare, rapidamente, le bollette elettriche, ed eliminare le spese per metano e carburanti, che sono state tra le principali cause della spirale inflattiva degli ultimi 3 anni.
    Tali argomenti dovrebbero essere all’ordine del giorno sui giornali, invece si favoleggia di fusione nucleare, nucleare sostenibile ed altre fantasie del genere, confondendo le idee agli italiani!
    Per caso qualcuno ha dei dettagli sulla piattaforma Kranken, di Greg Jackson, o notizie su altri esempi di “demand-response” attive o in progetto, in Europa o nel mondo?

  2. È possibile trasformare un veicolo con V2L, cioè in grado di alimentare devices esterni a 220 volt, in V2H?

  3. Speriamo che le normative italiane vengano implementate con la possibilità di V2H V2G…visto che abbiamo una delle reti elettriche più sofisticate d’Europa (almeno molto migliore della Germania).. e la diffusione territoriale di abitazioni ed aziende dotate di f.e.r. ed accumuli (storage domestici/BESS e. .veicolari ! ) diminuirebbe drasticamente la necessità di importare energia o idrocarburi dall’ estero, abbassando rapidamente lo spread tariffario tra noi ed i paesi più economici, in particolare Spagna Francia e Germania.

    Personalmente non ho convenienza ad acquistare uno storage domestico (visti i costi, il mio potenziale invernale -con ombre precoci – e l’ esubero estivo abbondante), ma cambiare la mia BEV tra qualche anno con un nuovo modello con V2H V2G… sarebbe decisamente più semplice e conveniente..

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