Utrecht diventa la prima città europea a sperimentare un servizio fornitura di energia dalle auto alla rete (V21G) su grande scala. Merito di Gruppo Renault, MyWheels e We Drive Solar e amministrazione comunale che con il progetto Utrecht energized sfrutteranno le batterie delle auto elettriche in car scharing.
Nella storica città olandese il 35% dei tetti è già dotato di pannelli solari. Tuttavia di recente ha subito gli effetti di ripetuti black out nelle ore di punta causati da carenze delle rete elettrica nel fronteggiare gli eccessi di domanda. Grazie alla tecnologia V2G, i veicoli elettrici potranno immagazzinare energia pulita in eccesso e reimmetterla nella rete locale durante i picchi di consumo, garantendo così la disponibilità di energia rinnovabile 24 ore su 24.
Si parte con 50 auto, diventeranno 500
Il progetto ha una doppia finalità: mantenere in equilibrio la rete locale, e al contempo incentivare il trasporto urbano sostenibile. Annunciato a novembre 2024, è ora attivo.
I Paesi Bassi sono leader mondiali nello sviluppo di energia solare ed eolica, transizione elettrica e ricarica intelligente. E Utrecht si colloca tra le città europee più all’avanguardia, con tutti i vantaggi ambientali ed economici che comporta, ma anche i problemi di picchi di produzione che spesso non corrispondono a picchi sempre più acuti di richiesta di energia. Perciò è necessario potenziare i dispositivi di accumulo integrati alla rete. Le auto elettriche entrano in gioco per la grande capacità delle loro batterie, spesso inutilizzate quando il veicolo è in sosta.
Utrecht energizer parte con le 50 auto elettriche Renault 5 E-Tech gestite dal car sharing di MyWheels, dotate di tecnologia bidirezionale Mobylize . Possono cioè rilasciare verso l’esterno della vettura l’energia accumulata, quando non è necessaria a muovere il mezzo. Come detto è la prima volta in Europa che la tecnologia V2G si applica in Europa a un’infrastruttura pubblica. In questo caso la rete We Drive Solar. Un progetto analogo, su scala ancora più ampia, è stato appena lanciato in California.
We Drive Solar ha già in programma di estendere il servizio ad altre auto della sua flotta, fino a 500 unità. Basterebbero infatti a fornire il 10% della flessibilità necessaria nella intera regione di Utrecht per bilanciare tutta l’elettricità generata da energia solare ed eolica nelle ore di punta.
Renault fa un appello: il legislatore ci aiuti
We Drive Solar fornisce soluzioni di ricarica avanzate: caricabatterie pubblici bidirezionali a corrente alternata e tecnologia di aggregazione che supportano il kit di strumenti V2G di Mobilize. I 500 modelli elettrici Renault E‑Tech sono gestiti da MyWheels, la più grande società di car sharing dei Paesi Bassi.

Secondo il Gruppo Renault Utrecht Energized «dimostra chiaramente che un ecosistema V2G fiorente può essere raggiunto solo attraverso la collaborazione continua di più attori, dai costruttori di veicoli e fornitori di infrastrutture di ricarica alle aziende energetiche e alle autorità locali». Ma per continuare a implementare i servizi V2G, conclude Renault «sarà essenziale un quadro normativo di supporto che affronti ostacoli quali politiche fiscali sfavorevoli, strutture tariffarie di rete e complessi processi di certificazione per liberare appieno il potenziale del V2G e consentirne un’adozione diffusa».
L’introduzione efficace del V2G su larga scala richiede infatti la soluzione di numerosi problemi e un approccio armonizzato nell’intero ecosistema energetico. Il Gruppo Renault abilita con tecnologia bidirezionale in Francia modelli come R5, Alpine A290, R4, Nuova Mégane e Nuova Scenic. «Con il giusto allineamento, il V2G può diventare un pilastro della rete elettrica di domani» commenta Jérôme Faton, direttore di Mobilize Energy.
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Per la redazione: il titolo parla di 50 megane, la foto di copertina è una renault 5, nel testo dell’articolo c’è una foto di una megane ma nel testo si parla di 50 reanault 5… Correggete o il titolo o il testo, che non si capisce quali auto useranno
A una domanda sorge spontanea; se pago per ricaricare, quando sono glia altri a ciucciare la corrente dalla mia macchina, questa va a babbo morto oi viene pagata?
Viene pagata, ovviamente
Che a certi politici ed altri piacciano o meno… le auto elettriche e le loro batterie stan diventando parte più della Soluzione che un problema.
I consumi energetici stanno aumentando in tutto il mondo, per tutti i nuovi usi (AI, Blockchain, Storage in cloud dei dati, nuove tecniche produttive nell’industria etc) cui si aggiungono i sempre crescenti consumi da pompe di calore e climatizzatori (in un clima che sta molto velocemente arroventando il pianeta e mettendo in crisi ambienti prima più temperati).
Utilizzare Anche le grandi batterie delle auto elettriche (rispetto ai “piccoli” accumuli domestici fin’ora in vendita) può costituire un grande vantaggio: in fondo la gran parte delle vetture si sposta su tragitti medio-brevi e poi resta lì ad aspettarci dopo ore di lavoro.. palestra .. acquisti in centri commerciali, quindi può benissimo fare un “secondo lavoro” al servizio sia della comunità (la rete, stabilizzandola) che Nostro (magari con qualche piccolo beneficio economico.. anche se in Italia sarebbero veloci a mangiar tutto il vantaggio con complicate procedure fiscali).
Pure in Cina, che sono decenni avanti a noi europei sull’uso di auto con batterie, stanno investendo molto sul V2G / V2H (e da quanto ho letto su questo articolo… mediamente è possibile “guadagnare” 70 euro mensili… a tariffe “loro” !
https://carnewschina.com/2025/06/05/how-chinese-ev-owners-are-profiting-from-powering-the-grid-with-v2g/
Fortunatamente anche in Italia è già partito un progetto molto grande che invece riutilizza batterie di auto “a fine vita” (dimostrando che hanno ancora tanto da dare! )
con il nuovo impianto FV+BESS realizzato a Fiumicino :
https://www.ansa.it/lazio/notizie/2025/06/03/a-fiumicino-il-piu-grande-sistema-stoccaggio-energia-italiano_3fa9c39a-25da-45fa-bf96-bb6c13af1602.html
Speriamo che a breve GSE ci annunci di aver risolto le problematiche che ostacolano una diffusione più capillare del V2H-V2G: capisco che è facile fare qualche grande impianto mentre per arrivare ai sistemi aziendali e domestici intanto occorre dotarsi di colonnine bi-direzionali (costose !) e non sempre “il gioco vale la candela”… ma nei contesti più idonei (come quelli delle flotte ad esempio) sicuramente si.