Usato elettrico in calo: “Che occasioni…”

Usato elettrico in calo di quotazioni: il trend del mercato è di prezzi più conveniente per chi compra. E ora la conferma da un’analisi del Guardian.

Usato elettrico in calo
Il titolo del Guardian sul calo delle quotazioni nell’usato.

Usato elettrico in calo secondo il Guardian: “Risparmi spettacolari”

L’autorevole quotidiano inglese nella sua edizione on-line parla addirittura di “risparmi spettacolari“. Avvertendo: “Se la tua attuale auto è in disuso e ritieni che una sostituzione elettrica sia troppo costosa, ripensaci. Le Tesla Model 3 e le Kia e-Niro di tre anni, che percorreranno 400-500 km con una singola carica possono ora essere acquistate per sole 14.000 sterline (circa 16.500 euro)“. Aggiungendo che i prezzi sono crollati al punto che modelli precedentemente inaccessibili sono ora alla portata di molte famiglie. Tanto che Auto Trader, uno dei maggiori operatori del settore,  annuncia di aver raggiunto quasi la parità con le auto a benzina. “Ci sono degli affari spettacolari là fuori”, spiega David Smith di Cleevely Electric Vehicles, uno dei venditori di veicoli elettrici più apprezzati del Regno Unito. “Auto che si sono dimostrate affidabili, con batterie che offrono un’autonomia vicina a quella che avevano da nuove  possono essere acquistate per una frazione del prezzo iniziale. Molte con diversi anni di garanzia residui”.

 I modelli consigliati? Kia e-Niro, Tesla e MG5

Alla domanda su quale auto consiglierebbe a 14 mila sterline, Smith ha risponde indicando la Kia e-Niro con batteria 64 kWh. “Queste auto sono davvero efficienti, hanno una buona autonomia, circa 400 km, a seconda delle condizioni. E si sono dimostrate affidabili sia dal punto di vista meccanico che per quanto riguarda la durata della batteria”. Altra opzione consigliata è Tesla, soprattutto per chi fa molti viaggi lunghi e ha così la possibilità di accedere alla rete di ricarica rapida dei Supercharger.Ma per chi cerca l’auto con il miglior rapporto qualità-prezzo, la e-Niro offre davvero qualcosa”, insiste Smith. Altro modello da considerare, secondo lui, è la cinese MG5,  una station. Cleevely Electric Vehicles ha 7 meccanici mobili che girano il Regno Unito a bordo di questi modelli per la manutenzione delle auto. E assicura che si sono dimostrati molto affidabili, in molti casi percorrendo più di 200.000 miglia (oltre 320 mila km) senza grossi problemi.

Le ragioni del no Com’è andata con le ricariche nel tuo viaggio in vacanza? Raccontalo, scrivendo (con foto) a info@vaielettrico.it. Come hanno fatto Angelo, a Varsavia in Tesla Model Y. Fabio, in Spagna con la sua Skoda Enyaq. Antonio, fino a Capo Nord con la piccola Volkswagen e-Up. Stefano, in Salento con la Renault Zoe…

Visualizza commenti (30)
  1. Il precedente governo aveva spinto le elettriche aziendali tagliando le tasse prima a zero e poi al 2% del valore (una termica viaggia tra il 20 e 30%). Un affare sicuramente. Ora quei leasing hanno inondando il mercato con offerta superiore alla domanda, perché adesso sono clienti privati principalmente. I leasing del nuovo stanno ovviamente aumentato per compensare le perdite.
    Non è stato un processo sano, ha sicuramente spinto la quota elettriche ma vedremo le ripercussioni. Il plafonamento adesso è al 18% quando il target di legge è 22% per il 2024. Il tutto è costato già svariati miliardi di tasse non versate intanto.

  2. davide botti

    D’altro canto una notizia può essere sempre vista in 2 modi diversi.

    Il dato di fatto che le auto elettriche usate non valgono nulla è ormai appurato!

    Chiaramente per uno che ci crede rappresenta una ghiotta occasione per fare affari.

    Ma per tutti gli altri è solo una conferma del fatto che sia meglio starne alla larga, alimentando ancora di più la spirale di sfiducia che innesca di conseguenza un altro abbassamento dei prezzi dell’usato…

    Ma la vera domanda ora è: che senso ha comprare delle macchine del genere per gente che è abituata a cambiarle dopo pochi anni?

    e a questo punto quelli che pagano un continuo “noleggio” o “noleggio con riscatto” o altre formule simili per quanto ancora potranno usufruire di rate normali dato che le finanziare perdono un sacco di soldi col valore residuo?

    Io da qualsiasi punto la vedo noto che sicuramente tutti quelli che hanno acquistato un elettrica nuova hanno perso molti soldi al netto del risparmio di bollo benzina ecc.

    e fra non molto verranno tagliati fuori anche quelli che vivono di noleggi a rate dato che è inevitabile che le società molto presto aumenteranno le rate per recuperare il mancato valore residuo

    In effetti forse il titolo è giusto; gli unici che non perderanno soldi sono quelli che spunteranno un buon prezzo acquistando un buon usato (sempre ammesso e non concesso di non avere rotture importanti che richiedano l’intervento della casa madre che si sà economici non sono….)

  3. Io a luglio ho acquistato una e208 a km 0, 18.600 euro e sono più che contento dell’acquisto. Non essendo riuscito a usufruire degli incentivi, ho rimediato così. Poi l’auto vecchia l’ho venduta separatamente.

    1. antonio gobbo

      ok ma,se poi decidi di rivenderla frax3 o 4 anni cosa credi di portare a casa? il problema è che a fine garanzia della batteria rischi di tenertela a vita se non vuoi darla via a 4 lire.

      1. La batteria è garantita 8 anni, dopo 8 anni tutte le auto (termiche, ibride, elettriche) hanno un valore residuo minimo. Comunque il fatto che la batteria non sia più in garanzia non vuole dire che non funziona più, magari avrà una capacità residua del 70% comunque utilizzabile tutti i giorni

  4. Confermo che si comincia a trovare qualcosa di buono a prezzi abbordabii anche in Italia, magari non alle ottime cifre citate nell’articolo ma non siamo così lontani.
    La mia esperienza personale: circa un mese fa ho trovato e acquistato una Peugeot 2008 (allestimento GTline) immatricolata 10/2020, 26.000 km. in ottimo stato a 15.000€. Dopo la Model 3, che possiedo da marzo 2020, ho potuto completare la conversione elettrica del parco auto di famiglia e ne sono molto contento.

    1. antonio gobbo

      come ho già scritto … immagino che ora le teniate se non a vita perlomeno 10 più anni altrimente quello che avete guadagnato nell’acquisto odierno dell’usato lo perderete se volete poi rivenderle… quanto pensi possano darti della tua 2008 tra 5 – 7 anni con la batteria senza garanzia?

      1. Si, l’idea è tenerle il più possibile (10-15 anni o anche di più).
        Dopo 4 anni e mezzo di possesso auto elettrica e 6 anni di letture sulla mobilità elettrica non temo affatto i guasti (o perdita di efficienza oltre le solite %) alle batterie o ai motori elettrici. Non perchè non si possano verificare ma perchè ritengo che le probabilità siano poche e se dovesse accadere sono fiducioso che in futuro l’eventuale sostituzione del pacco (ammesso che non si sviluppino tecnologie che consentano di sostituire solo gli elementi difettosi) non sarà poi così onerosa.

  5. Ho una Kia e-niro del 2021 (presa usata a Giugno) posso solo confermare; ho una media consumi generale di 15.3kWh (13.4 da quando è mia!) sono appena andato al mare e ho guidato per 3 ore e mezza continuative, traffico scorrevole, una buona media(ho guidato come guidavo la vecchia ibrida con sorpassi e senza farmi mancare nulla) e sono arrivato a destinazione con autonomia residua di circa 80km quindi in pienissima sicurezza. Non è un fulmine a ricaricare (max 80kWh) ma questa è stata probabilmente una scelta per mantenere efficiente e aumentare la vita utile della batteria. Ho valutato anche la Model3 che è sicuramente su un altro pianeta per certi versi, ma ho preferito la KIA per la praticità: bagagliaio classico da auto due volumi vs il piantone da berlina tesla, più compatta e impostazione comoda da “suv” e poi ha ancora tanti tasti fisici che sinceramente non mi dispiacciono.

  6. ANDREA BARSELLA

    Una volta firmato il contratto, l’auto elettrica non vale più niente. La termica mantiene meglio il valore.

  7. antonio Gobbo

    affaroni per chi le acquista usate, ma per chi le acquista nuove per poi rivenderle dopo qualche anno … un po meno.

    1. Nel momento in cui ritiri la vettura nuova… già esci con -22% (IVA e immatricolazione)…e ancora non l’ hai portata a casa.
      Alcune vetture (a seconda delle zone commerciali) possono avere una maggiore o minore svalutazione a seconda di quanto è apprezzata in zona.
      2 ” filosofie” contrapposte:
      a) tenere l’ auto fin che va , cambiandola con rottamazione (occorre mettere soldi da parte per tutta la durata… altrimenti arrivo che non li hai …e rischi di prendere un altro catorcio)
      b) cambi auto ogni 4 max 5 anni; minime spese manutenzioni e più facile ottenere buona quotazione (anche per basso nr km percorsi=minor usura). Anche in questo caso ogni anno devi accantonare la quota che dopo 5 anni ti consentirà di passare al modello “nuovo” (potrebbe essere anche ex demo o aziendale, o le solite “km0” che 1 o 2 volte l’ anno vengono proposte in concessionaria) .
      Il vantaggio delle BEV è che hanno molte meno parti soggette ad usura e rischio costose sostituzioni. La batteria ha 8 anni di garanzia…e il degrado è tale da renderle ancora perfettamente utilizzabili da viaggiatori meno esigenti Senza rischiare blocchi di circolazione; se si sommano per 5 anni o risparmi di bollo e differenza costo tagliando è già un vantaggio.
      Ovviamente…per chi può caricare a casa, al lavoro o al supermercato se ci si sposta in area urbana.. in ogni caso TariffeEV per verificare le offerte migliori.

      Io ho sempre seguito con successo la 2ª strada..e mi sono sempre trovato molto bene ed anche chi comprava mie auto poco usate e ben tenute..un affare per due 😉

      1. antonio gobbo

        ascolta, quello che mi hai elencato è quello che ogni volta si ripete, la maggiore efficenza termica, il minor numero di componenti, i 5 anni di bollo che più o meno valgono 1000 – 1300 euro, la manutenzione, per la quale risparmi soprattutto nei primi 2 anni in cui sei costratto a farla per via della garanzia, dopo hai 150 euro ogni 30000k… ,che per l’italiano medio sono 3 anni, per cambio olio e filtri più la cingia a 100000km, le assicurazioni per ora siamo li (soprattutto per chi come me è in classe 1) a tendere dubito che restino competitive, e poi i risparmi connla la ricarica soprattutto se haibun buon FV, ma solo se la fai nel box, perchè se vai alle colonnine è un mssacro; se a questo aggiungi che ti si svaluta molto di più di un benzina (e di questo puoi trovare fior di articoli praticamente ovunque su stampa e web) bhe alla fine, dato il delta prezzo iniziale soprattutto se non confrontiamo auto di classe D, direi che non rsiste convenienza sopatutto se poi pendi di venderla non dopo 2 o 3 anni ma dopo 5 o 6 … ammesso che poi trovi uno che te la compri o un concessionario che te la ritiri.

        1. Antonio…non tutti i proprietari di auto hanno la tua specifica condizione (anche se maggioritaria in Italia)… Quindi per chi al momento si basa su vetture da 20k € le offerte del nuovo attualmente sono insufficienti. Ma per questo in questo momento (di transizione) puoi ottenere una vettura sottovalutata che può fare un ottimo servizio per decenni, con minime spese rispetto alle ICE .
          Chi non carica a casa (e non occorre F.V. per farlo gratis) basta che stia attento a non avere una pessima offerta da fornitore di elettricità (io pago 0.30€/kW.. quindi ricarica BEV costa molto meno del pieno benzina di mia moglie).
          Se non carichi a casa ..20 minuti di sforzo mentale (minore di quello a bombardare siti di commenti) e trovi due o tre App da usare per caricare in giro (Tariffe EV ti indica Quale usare ..di volta in volta).

          Con trentennale esperienza in concessionarie ti ripeto che è molto difficile prevedere le quotazioni di un veicolo tra 10-15 anni.
          Potrebbero esserci seri problemi a reperire gasolio (per vari motivi politici ma anche tecnici); man mano che nel mondo cresce l’ uso di energia Non da idrocarburi (FER o NUCL) il costo estrazione e raffinazione petrolio lo rende sempre più caro.. potrebbe essere un problema avere motori benzina se sale oltre 2.4€/LT
          Per le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria…le attuali vetture ICE (normali, myld o full Hybrid o plug-in) sono tutte molto complesse, addirittura quasi di più delle BEV … e sono pure molto più differenti tra loro…
          Col tempo potrebbe diventare più facile trovare officine multimarca x BEV che per ICE ibride (perché le competenze specifiche e le operazioni necessarie son molto maggiori che nelle auto full-electric (diagnosi, smontaggio componenti e rimontaggio) saranno più simili ad interventi su PC per la parte “trazione” (sterzo e sospensioni…qui resta uguale…al momento..).

          Resta un punto che ribadisco: se vuoi cambiare auto (ogni 4, 5 o 15anni…vedi tu) l’ importante è che ogni anno accantoni la quota che serve…e non la spendi… altrimenti…si comprano usati stra-usati…(oppure BEV svalutatissime 🤣).

      2. roberto guidetti

        Gentile sig. Damiano, mi permetto di dissentire, urbanamente. La scelta di cambiare auto dopo 4-5 anni, per l’italiano medio che percorre 10.000 km/anno, non è assolutamente conveniente. A tale scadenza un qualunque usato vale, nella migliore delle ipotesi, il 40% del prezzo di listino del nuovo e si va a vendere un’auto che ha 40.000-50.000 km, nell’ipotesi sopra accennata, quindi con una potenziale vita residua molto elevata, dato che le componenti principali sono in genere dimensionate per raggiungere 250.000 km senza grossi interventi; quindi, se non si hanno particolari desideri e/o ambizioni (l’auto è nata per spostarsi in modo pratico e confortevole dal punto A al punto, B, non per fare sfoggio del proprio portafoglio o per apparire “più” di quanto non siamo: non dovremmo mai dimenticarlo!), un’auto si può tenere non dico 25 anni, ma almeno 12-15 . Nella mia zona (pianura emiliana) vedo circolare tante vetture di 10-15 anni (molto spesso l’anno di immatricolazione compare a lato della targa, oppure, dai dati della targa medesima, si può facilmente risalire al periodo approssimativo di immatricolazione), per non parlare di Panda prima serie (quelle con il parabrezza piatto, prodotte fino al 2003). Anche i costi di manutenzione, per un’ICE e soprattutto per un BEV, non vanno sopravvalutati, soprattutto se ci si rivolge, anzichè alle reti ufficiali, a catene tipo Bosch service oppure se, all’atto dell’acquisto del nuovo, si comprano pacchetti di manutenzione prestabiliti. Certo, se uno percorre 50.000 km/anno o più, il discorso cambia completamente, ma questi in genere hanno un’auto aziendale, ed allora il problema è risolto

        1. Io ho fatto così per me per decenni (sempre migliorando le auto); e poi ho assistito per 30 anni clienti di tutti i tipi (privati, aziende, NLT e pure loro clienti CONSIP) .
          Ogni caso va studiato a se…ma in generale..si può fare quello che suggerisco.
          Del resto in questo momento storico SE il governo avesse appoggiato anche la sostituzione di veicoli da rottamare con usati Euro 6… avremmo speso meno rispetto ai fantasmagorici incentivi sul nuovo..che sono comunque avanzati sulle categorie più inquinanti (e prodotte in Italia…guarda caso) e terminati in 8 ore per le BEV…
          In ogni caso
          Non ho proposto una legge ..
          Ma per chi è interessato ho proposto un metodo…
          Troppe persone ho visto tenere auto a lungo..e poi..cambiarle con auto ancora più vecchie …

  8. Non so se ne è informato e non so quale sia il “sentiment” del condominio in cui ha il box verso l’auto elettrica, ma…
    Visto che sono attivi gli incentivi per l’installazione di colonnine di ricarica, e che per quelle condominiali il contributo arriva a ben 8.000 euro (più dettagli qui: https://www.vaielettrico.it/dal-8-luglio-il-bonus-wallbox/), non varrebbe la pena di provare a parlarne con l’amministratore per valutare la cosa?
    Vale la pena ricordare – tra i vari argomenti a favore – che in questo modo l’intero condominio acquista valore per il futuro, e la possibilità di farlo usufruendo di un simile contributo è davvero ghiotta.
    In bocca al lupo!

    1. Ho una colonnina di ricarica privata nel mio box e mi trovo davvero bene, però ho qualche dubbio riguardo agli eco-incentivi condominiali. È fondamentale che la gestione di queste colonnine sia organizzata in modo efficiente, altrimenti potrebbero sorgere conflitti. Immagina un condomino che collega l’auto alle 17:00 e non la scollega fino alla mattina seguente; potrebbero nascere discussioni. Sono un po’ scettico sull’uso condiviso delle colonnine elettriche all’interno dello stesso condominio, poiché è naturale che si creino tensioni tra i residenti.

  9. Persone che acquistano vetture non adatte alle loro esigenze (o anche improvvisi cambi di necessità) portano spesso vetture seminuove in concessionaria (o autosalone) per cambiarle con altre…ne ho viste tantissime… talvolta ho potuto aiutare clienti con piccoli budget ad acquistare ottime auto a prezzi molto più convenienti. In alcuni casi pure con garanzia casa ancora non scaduta. Sulle batterie poi è consuetudine garantire 8 anni…il motore elettrico poi non ha nessuna delle esigenze di un termico (anche plug-in o Hybrid).

    Se qualcuno necessita di cambiare auto in questo periodo…ha un uso compatibile con le attuali autonomie effettive ed è disposto a fermarsi in autostrada ogni 2 ore Ca .. ci pensi !
    Meglio ancora se ha posto auto ove ricaricare a casa (di notte..non occorre aumentare il contratto..ma se monta WB ha ancora a disposizione del tempo per avere da GSE aumento gratuito a 6kWh notturni e festivi).
    Chi vuole esser lieto…sia !

    1. federicofacchinettimilano

      Ho box con presa collegata a contatore condominiale che non regge nemmeno un asciugacapelli.
      L’abitazione è lontana e non permette di tirare un cavo dal mio contatore.
      Dovrei far arrivare una nuova linea dalla strada, con un secondo contatore, ma a che costi???

      Lei dice “Chi vuol esser lieto sia”.
      Io vorrei esser lieto ma, come ho già detto, ci sono degli ostacoli insormontabili che i fanboy di questo sito continuano a non considerare!
      Anzi, sono solo capaci di sfottere.

      1. I costi sono circa 250 euro una tantum per il contatore e l’Iva al 22% (anzichè al 10%) sull’importo della materia prima energia. Ulteriori informazioni nel sito di Arera e in questa video intervista Il futuro della ricarica: Arera lo immagina così. Ostacolo insormontabile? Non ci pare
        Questa è la riposta che Vaielettrico dà a chi interviene per saperne di più. Ma chi si rivolge a noi dandoci dei “fanboy” probabilmente cerca ben altro che buone informazioni.

  10. Daniele Sacilotto

    Sfogliando gli annunci online non è difficile trovare una ottima Corsa-e per 15 mila euro o una ID.3 per 20 mila. Addirittura la 500e si può trovare a 12-13 mila euro ed è un’utilitaria veramente ben fatta. Se avessi bisogno ne approfitterei in fretta perché in assenza di incentivi i prezzi dell’usato potrebbero risalire

    1. Marco spacchi

      Id3 ne ho da mesi tra i preferiti di subito, non si vendono son sempre lì, alcune anche da più di un anno

  11. Effettivamente se la e – Niro è affidabile come il modello ibrido per me promossa a pieni voti. La mia ha sei anni e mezzo ed è perfetta, come nuova. Probabilmente il modello bev perde di più come quotazioni, per la mia ho avuto la settimana scorsa una valutazione di 16,5 k€ e considerato che la costava ad inizio 2018 28,8 k€ di listino direi che mantiene il prezzo ottimamente

  12. Direi anche in Italia….

    Al momento di questo momento si Autoscout24 ho trovato….

    Model 3 Performance 2019 da 26.000 euro.
    Renault Twingo intens 2021 da 12.000 euro.
    Smart #1 Pro+ 2023 a 29.000 euro.

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