Usa, i Suv non vanno più di moda: “Basta con auto troppo grosse e costose”

Negli Usa sta prendendo piede una “svolta economica” nel settore dell’auto. Gli automobilisti non sembrano più interessati ad acquistare un Suv e auto di grandi dimensioni. Per una questione di consumi, ma soprattutto non sono più interessati a spendere così tanto per una quattroruote.

A ben guardare, la nuova tendenza sulle strade americane ricorda una battuta del film “State of play”. La pronuncia Russel Crowe, nei panni del classico giornalista di talento tutto lavoro, notizie e pochi fronzoli. “Per me la macchina è solo un mezzo che mi serve per andare da A a B“.

Non siamo ancora a quel livello. Ma di sicuro gli americani non ne possono più della politica della case automobilistiche. Negli ultimi anni hanno pensato a costruire e mettere sul mercato Suv e auto di dimensioni sempre più ingombranti.

Lo spiega un servizio dell’Associated Press (AP), appena entrato nel circuito delle agenzie. “La tendenza è guidata da persone che ritengono di non potersi più permettere un veicolo da oltre 47.000 dollari. Un salto di oltre il 20% rispetto alla media pre-pandemia”.

Negli Usa per acquistare un Suv o un auto da 50mila dollari occorre pagare 737 dollari al mese per sei anni

Come viene riportato nell’articolo, al tasso di finanziamento medio negli Usa del 7%, un consumatore dovrebbe pagare 737 euro al mese. E per un periodo di sei anni per ripagarsi un’ auto da 50mila dollari. Una spesa che in molti non si possono più permettere. E che non hanno alcuna intenzione di fare.

Non per nulla, il mercato americano dell’auto nel mese di settembre è cresciuto solo dell’1%. Sostenuto dai modelli di fascia media, gli unici con un aumento significativo delle vendite. Le conseguenze sono già sotto gli occhi degli analisti di settore. Vendite complessive in calo a fine anno, così come i profitti. Ma anche forti sconti per i modelli più costosi.

AP riporta i dati forniti da Kevin Roberts, direttore delle informazioni di mercato di CarGurus. Fino a settembre, “le vendite di veicoli nuovi, escluse le vendite a società di noleggio e altre flotte commerciali, sono aumentate del 7%. Di questa crescita, il 43% è nella fascia di prezzo tra i 20 e i 30mila dollari. La quota maggiore per questa categoria di prezzo da almeno quattro anni”. Lo stesso è per i veicoli usati, in modo ancora più deciso. Crescita del 59% delle vendite nella fascia di prezzo compresa tra i 15 e i 20mila dollari.

La tendenza negli Usa a privilegiare Suv e modelli di grandi dimensioni potrebbe tornare negli States se dovesse proseguire la discesa dei tassi di interesse. Ma intanto, le case molto esposte su questi segmenti (è il caso del marchio Chrysler di Stellantis e Chevrolet di General Motors) non se la passeranno bene con la fine dell’anno.

Visualizza commenti (17)
  1. Negli USA i SUV non hanno comunque mai preso piede quanto in Italia (e in Europa). Nelle aree urbane prevalgono ancora le berline, nelle zone rurali i pickup. Sono aumentati anche lì rispetto ad un tempo, ma non certo come in Italia.

    1. No non hanno l’impatto che hanno in Europa comunque qualcosa sta cambiando. Io ho visto tra 2022 e 2024 un incremento dei SUV a scapito dei pick-up o truck come li chiamano loro.
      Da una mia impressione ho visto che il mondo truck e’ in mano al mercato americano con marchi quali GMC Chevrolet Dodge; il mercato SUV e’ in mano ai marchi giapponesi e coreani quali Toyota Kia Nissan Mazda Hyundai. Mancano per ora del tutto i marchi cinesi.

  2. Ho soggiornato per due volte in Canada per un periodo di 5 settimane. Osservavo le auto che circolano in quel paese e li’ tutto mi sembrava normale. Tutto il sistema paese e’ pensato per muoversi in automobile : strade, parcheggi, mancanza di trasporto pubblico, etc.
    Quando ti avvicini alle grandi città come Calgary si vedono in maggioranza automobili di medie dimensioni soprattutto berline (loro le chiamano sedan), ma quando vai nelle comunità più piccole vedi solo grassi pick-up con motori da 5 litri e 8 cilindri.
    Da quello che ho capito li’ gli stipendi sono talmente alti che si possono permettere di gestire le spese di queste automobili, perchè comprarle si possono anche prendere usate a buon prezzo, ma mettere la benzina lo fai sempre.
    Hanno una cultura diversa dalla nostra e parlando con loro sono convinti delle loro idee.
    L’ultima volta ci sono stato 3 mesi fa ed effettivamente per confermare la tesi dell’articolo ho visto che stanno aumentando i SUV giapponesi che noi consideriamo grossi (Toyota Rav4, Nissan X-Trail) con motorizzazione ibridi, ma che per loro sono il minimo sindacale :-).

    1. Quoto quanto hai scritto al 100%; gli abitanti del nord America hanno una visione ben diversa dalla nostra se poi ti muovi nella country area il sistema di vivere è molto diverso dalle grosse città.comunque la manutenzione dei grossi pick up è meno cara che su molte vetture tipiche circolanti da noi.

      1. // li’ gli stipendi sono talmente alti che si possono permettere di gestire le spese di queste automobili, perchè comprarle si possono anche prendere usate a buon prezzo, ma mettere la benzina lo fai sempre \\
        Gli stipendi saranno piú alti ma la sanitá – e non solo – è privatizzata (almeno in parte) e bisogna pagare apposita assicurazione eccetera..
        Quello che per gli automobilisti fá la differenza con l’Europa sono i prezzi dei carburanti.

  3. Bene, non sono il grande Russel Crowe ma il fatto che l’auto mi serve per andare da A a B lo ho scritto più volte pure io senza sapere che fosse una frase famosa. A parte questo mi rivolgo a coloro che in queste pagine dicono spesso che potremmo comprarsi la Tesla Y visto che è l’auto più venduta e non avremmo problemi . Ma voi pensate che chi gira con una vecchia euro 3 non sarebbe felice di avere un’auto nuova di quel livello? E quante persone sono in grado oggi di spendere 50.000 € per un’auto? Quanti hanno intenzione di fare rate da 700 € al mese per anni e anni per l’auto? Quanti potrebberlo pagarle, considerato che magari vivono in affitto, hanno un lavoro precario, hanno figli da mantenere a scuola ecc. ? Io mi guardo intorno e pure abitando in una zona non particolarmente povera mi rendo conto dei problemi che ci sono nella vita reale per troppe persone e tutti non vivono la mia situazione : posso considerarmi ” fortunato” perché ho una casa indipendente con garage, parcheggio, fotovoltaico anche se di fortuna non si tratta, non ho vinto nulla, non ho ereditato nulla ma è solo frutto di 40 anni di lavoro e di scelte oculate mie e della mia famiglia. Troppe volte leggo post che fanno le cose troppo facili, come se la nostra situazione fosse estendibile al resto del mondo. Invece c’è ancora tanta ma tanta gente che tira avanti alla giornata come può e va già bene se riesce a permettersi una vecchia auto termica rappezzata , altro che bev nuova da almeno 30.000 € ; perché con meno non si compra un’auto da famiglia ma una citycar che ci può portare dal punto A al punto B ma ha troppi limiti di capacità di carico, penso a quando avevo i figli piccoli e dovevo caricare passeggini e altro, a quando dovevo portare la carrozzina del buonanima di mio padre per portarlo alle visite ecc. E poi poca autonomia, batteria piccola e ricarica lunga. Se i costruttori non cambieranno politica dei prezzi il mercato elettrico sarà sempre in salita e avvicinandoci al giorno del fuori produzione delle termiche il mercato dell’usato diventerà il primo mercato. Quanto durerà ancora il gioco produrre di meno a prezzi più alti così gli introiti aumentano e lo stesso il dividendo agli azionisti e lo stipendio dei manager? Il conto da pagare per loro sta già arrivando, quando saremo nel 2035 mi sa che vedremo solo auto cinesi e l’industria europea dell’auto avrà lo stesso peso di quella africana: zero.

    1. “Lavoro e scelte oculate”. Dici bene.
      Purtroppo chi ha meno possibilità spesso spende male anche i pochi soldi che ha, esempio “buttando” 4 euro al gg per colazione cappuccio e brioche al bar non rendendosi conto che a fine mese quelli sono 100 euro in meno e poi magari risparmiano o meglio pensano di risparmiare non andando mai dal dentista 😬😷.
      (non sono un dentista)

      1. Verissimo. Sono scelte di vita, io al mattino mi alzo sempre presto, verso le cinque e mezza e mi faccio colazione con tranquillità a casa, ma proprio in relax visto che esco alle sette, e con una spesa minima. Non si tratta di essere tirchio, si tratta di gestire il proprio budget e di lasciare le spese per cose più importanti. A me le auto piace comprarle nuove, se posso, negli anni ho comprato però anche buoni usati. Però riesco a gestire la cosa, quando comprai la Niro la pagai 28.800 € in contanti e mi pare già abbastanza, di sicuro non spenderei 40.000 € per un’auto. Poi ognuno fa le sue scelte, mica siamo tutti uguali. A me il suv non serve, mi basta un’auto che abbia una discreta capacità di carico, infatti prima della Niro ho avuto due Kangoo

      2. Per non parlare del “un solo pacchetto” di sigarette al giorno e “solo” un grattaevinci… son soldi..

        1. antonio gobbo

          a uno che fuma un pacchetto al gono respirare l’aria delle nostre città è come essere sulle dolomiti per cui un discorso auto elettrica per migliorare lo stato dei suoi polmoni credo che serva a meno fi nulla

    2. roberto guidetti

      Mi trova completamente d’accordo. Vivo in una zona non certo povera (pianura emiliana, a 30 km circa da Bologna) e vedo circolare ancora tante Fiat Panda e Punto ultraventennali, in genere, ma non sempre, guidata da anziani e/o donne, ma non solo. C Dato che l’auto è nata e serve per soddisfare le nostre esigenze di mobilità individuale: andrebbe cercato un giusto compromesso: non auspico certo il ritorno alla Fiat 500 degli anni ’60 del XX secolo, ma da un po’ di tempo stiamo esagerando. A cosa servono auto che pesano 2 tonnellate, con motori da 200 e più cavalli, per non parlare della potenza di picco di certi BEV? Negli USA alla fine degli anni ’50 del XX secolo ci fu la scoperta delle utilitarie europee, VW Maggiolino in testa, cui seguì, da parte dei produttori locali, l’immissione sul mercato di auto più ragionevoli, le compact. Speriamo che qualcosa di simili capiti anche qui

      1. Nella pianura emiliana, soprattutto nelle zone appenniniche, le Panda e Punto ventennali girano ancora in quanto nei piccoli centri non gravano i limiti alla circolazione per le vecchie auto. Nell’hinterland di Bologna le vecchie Panda sono praticamente sparite in quanto al massimo euro2 e, nei mesi invernali, non si gira con una euro2. Se ne sono disfati proprio perchè non soddisfacevano più le esigenze di mobilità, magari prendendo un usato più recente a benzina, con le Panda spedite proprio in appennino o in altre regioni dove hanno ancora un mercato.
        Per il resto, questa è la classifica delle immatricolazioni in Italia https://unrae.it/files/06%20Top%2050%20Settembre%202024_66fc0c55ddc3e.pdf e, come si può vedere, di “auto che pesano 2 tonnellate con motori da 200 e più cavalli” se ne contano ben poche, forse qualche versione e comunque non la top seller della gamma di quello specifico modello. Quindi sta già capitando, e da parecchio tempo.

        1. roberto guidetti

          Guardi che la Panda 1° serie, quella con il parabrezza piatto, è stata a listino fino al 2003 e negli ultimi anni era Euro3: infatti questa categoria comprende le auto immatricolate dal 1 gennaio 2001 al 31 dicembre 2005

          1. Ha ragione lei, negli ultimi due anni della sua ultraventennale carriera è stata venduta con omologazione euro3. Saranno le poche che ancora si vedono girare a Bologna d’inverno, oltre a quelle di chi se ne frega e gira lo stesso.

    3. potrei comperare senza problemi un’auto da 50.000 euro (Tesla o non Tesla) ma il mio modo di vivere e vedere le cose me lo impedisce, la macchina per cui ho speso di più ( e in 40 anni di patente , in famiglia con due figli patentati pure loro ne abbiamo cambiate 8) l’ho pagata 16.000 euro, BEV km. zero 4 anni fa; quella pagata meno 600.000 lire nel 1986, strausata come prima auto. Siamo sempre andati in vacanza con due figli piccoli o meno piccoli, con auto tipo fiesta e nel baule c’e’ sempre stato tutto (il necessario , non il superfluo). Poi negli anni, curioso paradosso, sempre meno figli e auto sempre più grandi, uno dei misteri della società del benessere , uno dei pilastri del “mondo storto” su cui poggia la società odierna. Vedere auto da 2.000 kg che portano a spasso 70kg proprio non riesco a digerirlo.

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