Secondo mandato acquisito per Ursula von der Leyen al vertice della Commissione europea e senza concessioni alla destra sul Green Deal. Destino cinico e baro diranno i tanti che si crogiolavano nella convinzione che le elezioni europee di giugno avrebbero spazzato via la politica ambientale “ideologica” dell’Unione europea.
E invece l’hanno addirittura rafforzata stando a quanto ha annunciato la candidata presidente dell’Ue nel discorso programmatico. Al Parlamento il discorso è piaciuto e l’ha approvato con 401 voti a favore, 284 contrari, 15 astenuti e 7 nulla, su 707 votanti.
Sul piano politico il significato dell’intervento della von der Layen era chiaro: raccogliere i consensi dei Verdi, scaricando le destre estreme e semi estreme come l’ Ecr di Giorgia Meloni. E così è stato. Nell’urna ha avuto il sostegno esterno dei Verdi e il voto contrario del Conservatori europei.
Nessun accenno di retromarcia sul ban alle auto diesel e gasolio nel 2035
Al Parlamento Ue, Ursula Von der Leyen, si è presentata con un programma in sostanziale continuità con la precedente legislatura, confermando i contenuti del Green Deal e addirittura rafforzandoli. L’impegno infatti è raggiungere una riduzione delle emissioni clima alteranti del 90% entro il 2040, per arrivare al saldo netto zero nel 2050.
E nei primi 100 giorni di mandato si è impegnata a presentare un nuovo un nuovo “Clean Industrial Dea” per rendere più competitive le industrie pulite europee e creare nuovi posti di lavoro di qualità. Nessun accenno, infine, a retromarce sulla politica dell’auto, che prevede il divieto di immatricolare veicoli a benzina e gasolio dal 2035.
Un equilibrio fragile a Strasburgo. Ma la spallata sognata dalla destra sull’ambiente resta una pia illusione
Vero è che alle destre ha lanciato qualche messaggio. Ma su altri piani, come la politica per il Mediterraneo e l’immigrazione. Dunque l’alchimia per assicurarsi una maggioranza nella volatile assemblea di Strasburgo è passata per una strizzata d’occhi ai Verdi e un delicato gioco d’equilibrio fra i veti incrociati della tre formazioni che fanno parte della (risicata) maggioranza: Ppe, Pse e Renew.
Un equilibrio molto fragile che probabilmente richiederà aggiustamenti e compromessi su ogni passaggio politico della prossima legislatura. Resta il fatto che la svolta auspicata dalla destre sull’ambiente è rimasta una pia illusione.
massimo “Non è la forza militare che ci manca”
invece è proprio quella
Per me possono stabilire tutti i ban che vogliono. Soldi ne ho pochi e soprattutto per i loro capricci non tirerò fuori un euro
Al di là delle buone intenzioni, la conferma del ban, che pare essere senza se e senza ma, darà il definitivo via libera alla nuova, lunga ondata di prezzi alti, tanto tra obblighi e sanzioni vari in arrivo sulle fonti energetiche tradizionali, le case automobilistiche staranno lì in fondo al tunnel, con la pazienza del lupo che attende l’avvicinarsi di un agnellino. Con buona pace di tutte le teorie sui prezzi calanti delle batterie e dell’energia per via del continuo aumento della quota rinnovabile (come no), oppure di quelle farneticanti che vuole il cittadino vestire i panni del rivoluzionario per chiedere stipendi pari a quello tedesco o scandinavo. Belle teorie, non c’è che dire. Tutto questo per dire che alla fine la prenderanno in tasca i soliti noti, mentre chi ha avuto la semplice fortuna di non dover stipulare mutui decennali o altri benefit cadutigli dal cielo, potrà continuare a sfruttare il suo tempo qui sopra per moralizzare la società e tentare di prevedere il futuro (“I prezzi delle bev si abbasseranno!”, “La quota rinnovabile farà azzerare la spesa energetica!”, Etc etc)
quindi per abbassare il prezzo basta togliere il ban: ok, mo’ me lo segno.
un po’ come per abbassare il prezzo della benzina bastava esporre il prezzo medio.
e chiaramente i dazi alle auto cinesi migliora la situazione: certo certo certo.
ma solo a me sembra che stia diventando un recinto
con altoparlanti che sbraitano 24 ore su 24
“o mangiare questa minestra o saltar dalla finestra”?
Caro Mario, il tuo sarcasmo non cambia e non cambierà la sostanza delle cose. Io anni fa, non un secolo fa, acquistai a 23mila euro una splendida monovolume che ha accompagnato la crescita della mia famiglia, ora con quella cifra ci compro 2/3 di una 500(e), e 4/5 di una nuova Panda, mentre il mio potere d’acquisto è rimasto immutato, se non è anche diminuito. Tra 10 anni mi comprerò una ruota di una fantastica bev cittadina che arriverà a 40mila euro, altro che prezzi calanti. Vedremo! Però se uno con 22 mila euro compra una Dacia 7 posti gpl è un cattivone ignorante odiatore delle bev, vero? Giusto 😉
io ho pagato 21500 euro una Zoe km0.
risparmio 1700 euro all’anno, con i soliti 25mila km percorsi, ricarico quasi completamente a casa e al 50% da FV, ho fatto viaggi in Europa (un report è anche qui su vaielettrico), in 3 anni ho recuperato il gap di prezzo rispetto a una Clio/Fiesta più o meno analoga.
non è questione di sarcasmo,
è che alla fine l’immobilismo italico dopo un po’ stufa
Una Zoe per chi ha tre figli, coi quali ci si sposta periodicamente anche per raggiungere alcuni parenti distanti 450 km, oltre a varie escursioni nel fine settimana, serve al massimo per farci l’insalata. Mi starebbe benissimo come seconda auto al posto della Panda, ma recentemente ho dovuto già cambiare il monovolume, ed alla fine ho optato per comprarne un altro “identico”, cioè stessa marca, modello, motore, solo qualche anno più giovane e 170mila km in meno. L’alternativa elettrica più confacente non costava sotto i 30mila in caso di usato (!), vale a dire oltre 20mila euro in più rispetto alla spesa che ho poi sostenuto; quindi, cambiare anche la seconda auto solo per il gusto di farlo, ai tempi di oggi diventa un autentico lusso, per quanto ai miei figli non manchi assolutamente nulla. Il mio ragionamento era proiettato al futuro, per il quale il ceto medio verrà definitivamente schiacciato dalla speculazione, anche ecologista, e che le proiezioni di risparmio sui futuri prezzi di bev ed elettricità che letto costantemente su questo forum, le considero fin troppo ottimiste.
@LuigiDL
su questo sito e nei commenti
più e più commentatori, e io tra questi, affermiamo che l’elettrico non è per tutti, ora, che nel 2035 potrai continuare a circolare con la tua ICE e nessuno ti dirà nulla.
quel che si contesta, e che io sottoscrivo, è il continuo arroccarsi sul passato e sul presente come se questo arroccarsi garantisse per il domani, il che è praticamente sempre falso, il mondo si muove.
son cresciuto in una famiglia come la tua, monoreddito, e credimi capisco benissimo la situazione che descrivi
ma so che mio padre non ha mai rinunciato a guardare a domani, alla convenienza anche o soprattutto per domani, con i mezzi che aveva, man mano.
L’arrocco cafone, testardo, cinico e rabbioso, e addirittura foraggiato
di tanti commentatori che passano di qua
ha proprio un po’ stufato: non ti riguarda, presumo, e quindi auguriamoci entrambi cambiamenti in direzione di un miglioramento della situazione.
ma ciascuno nel suo piccolo ha la sua parte da fare, fosse anche solo passare dalla critica risentita al “non ora”
Luigi lasci perdere, il signor Milanesio vive nella sua bolla del 8% (quando ci sono i sussidi statali)…non ha ancora compreso che al 92% non gliene frega nulla di nulla
Se al 92% non gliene fregasse nulla di nulla non andrebbe in fissa a commentare su un sito che parla soltanto dell’argomento tanto caro alla “bolla del signor Milanesio”
@Luigi
tondo due notizie
1. la mia Zoe l’ho pagata per intero, con un bel mutuo dopo aver estinto quello decennale del FV. mutui pagati, non chiacchiere
2. al 92% non frega nulla di nulla ma viene regolarmente (anche) qui a scaricare le frustrazioni che non riesce a gestire
Mi permetto solo di far notare che usare nel titolo “Ursula” per indicare la Presidente della Commissione europea non è proprio il massimo…
come dare una “feic nius” 🤣🤣
fatto: per rimanere sulla cadrega ha dovuto aprire alla sx (verdi) se no ciao ciao ursula,
vaielettrico: è stato un plebiscito per von der leyen in nome del green deal.. 🤦♂️
porro e formigli imparino come si fa.. 😇😇
Caro Ernesto, se ti basta scrivere “feics nius” per consolarti dell’ennesima sdentata, accomodati pure.
chissà come mai non ha aperto alla Meloni, chissà…
e del plebiscito descritto da vaielettrico
sai proprio solo tu.
per il resto
internet non dimentica, gli articoli e i commenti sulla Meloni che sarebbe stata determinante, che avrebbe ottenuto vicepresidenze importanti e con portafoglio,
che avrebbe creato il terzo gruppo numerico ma anche il secondo, unendo tutte le destre…
niente, non ne ha imbroccata una che sia una.
ma niente niente niente niente, eh!
Dovevano anche smontare e fare a pezzi il green deal, invece per ottenere il supporto dei verdi il programma potrebbe addirittura uscirne rafforzato.
Dovremmo recuperare i commenti scritti qui dai soliti tuttologi mesi fa e rileggerli, ho il sospetto siano invecchiati molto male.
Ma probabilmente adesso il nuovo mantra è “vedrete con la review del 2028, ah si si.”
Review nel 2026. Enzo sa già come andrà a finire: via libera agli e-fuels (quelli ci sono già, ma lui li confonde con i bio carburanti autarchici del piano Mattei) e alle ibride plug in.
signori miei, basta uscire da questi lidi e leggere altre testate (di ogni polo) per avere narrazioni completamente diverse..
ma se siete felici raccontando alla porro e formigli, chi sono io per togliervi il giochino?
d’altronde, qui è in uso affermare “ho ragione io, vai al mio articolo blablabla..” che lo dice.
PS: mi sembrate gli “italiani” contenti della buffonata francese 🤦♂️
PPS: la democrazia (parola qui spesso usata e abusata) non deve tenere conto delle indicazioni date dal voto? se è così, non ne vedo traccia.. direi che il voto è stato ampiamente tralasciato, ma essendo ciò che siete, ne gioite
PS2/3: nessun rosicamento caro mde, solo sano senso del ridicolo: quando leggo stupidate, mi metto a ridere. questo è..
guarda che quello che fa ridere sei tu,
a rileggere ora cosa scrivevi a inizio anno circa il Green Deal post elezioni.
circa uscire da questi lidi: sono perfettamente d’accordo, prova uscire dai lidi della stampa italiana, prova a leggere i numeri europei, e prova la libertà di guidare in elettrico caricando da fotovoltaico quale che sia la tariffa alla colonnina o al distributore, e poi ne riparliamo, ok?
e mi raccomando: continua a ridere, e di gusto, mentre fai il pieno al prezzo calmierato dal ministro dei cartelli e dalla PdC dell’abolizione delle accise!
ridi ridi che Gioggia ha fatto i gnocchi!
mario, non so più come dirtelo: se hai problemi di comprensione del testo non commentarmi.. 🤷♂️
ho scritto io che l’ursula è stata rieletta in virtù del mantenimento del green deal? che ha fatto il “pieno di voti” grazie a ciò? 🤣🤣
la verità è un’altra, ma come già detto rido di voi e della convinzione qui sopra.. “ovviamente riportata dai media mondiali”.
La libertà di guidare elettrico caricando da fotovoltaico puo’ averla chi ha disponibilità di denaro da investire per auto elettrica e fotovoltaico…..
Poco sopra si parlava di famiglie numerose e di auto da cambiare facendo quadrare il bilancio famigliare, figuriamoci investire nel fotovoltaico…magari abitando in condominio e dovendo forse pagare affitto….
Bisogna essere pratici, ogni uno deve gestire la propria situazione e avere la libertà che puo’….
Mi preoccupa molto di più l’ennesimo ok all’invio di armi che ci porterà alla terza guerra mondiale.
I VERI IDEOLOGICI SONO I PROTETTORI A TUTTI I COSTI DEL FOSSILE (anzi più che ideologi direi “mazzettologi”):
sono loro che stanno facendo carte false per farli sopravvivere al fine di garantire tutto il giro di soldi che a loro torna comodo.
Eh già troppe cose sono date per scontate…
…dagli stessi che davano per scontato il ribaltone sovranista in Europa. Ma i guru da testiera non demordono.
Interessante articolo, ma ancora di più i commenti dei pensionati o quasi pensionati, ringalluzziti dalla notizia, che si scagliano contro il paese che gli paga la minestrina di questa sera 😂
Bene, adesso avete di sicuro il sostegno politico.
Ma questo è solo il primo passo per la transizione verso la mobilità elettrica perché poi va risolta tutta una serie di problemi tecnici non banali tra cui:
– installazione di miriadi di colonnine di ricarica (possibilmente ad alta potenza);
– potenziamento della rete elettrica;
– creazione di aziende per lo smaltimento e riciclo di batterie esauste;
– miglioramento della densità di energia delle batterie;
– formazione tecnica del personale;
…ecc…ecc.. ecc…
Non so se ci riuscirete nel lasso di tempo che ci manca da qui al 2035 ma vi auguro il miglior successo. Intanto nel frattempo noi continueremo a usare le buone vecchie auto termiche che sono “zero sbatti” lasciando a voi l’onore di salvare il mondo dall’inquinamento e l’onere di perdere preziose ore della vostra vita con le colonnine di ricarica.
E a tal proposito mi vorreste di grazia spiegare una cosa. A Bruxelles parlano tanto di inquinamento ma poi non vogliono che ci sia la pace tra Ucraina e Russia (hanno condannato Orban per aver cercato una mediazione con Putin). Quindi vogliono che quella guerra continui eppure la guerra è una cosa estremamente inquinante.
E allora come sta questo discorso? Da una parte inquinamento no e dall’altra inquinamento va bene purché si levi di mezzo Putin. Sarà mica che ci stanno a prendere per i fondelli?
A rispondere al tuo ultimo quesito sul perché del sostegno all’Ucraina bastava che ti fossi studiato un pochino la storia …
giusto un po’ … mica devi essere il prof. Barbero per sapere che se non fermi il nuovo Zar Putin e la sua “corte” ai confini ufficiali dell’Ucraina, la Russia farà esattamente quello che negli anni ’30 lasciarono fare inizialmente alla Germania guidata da Hitler … salvo poi accorgersi che era tardi.
Facile prevedere che l’esercito russo prima si attesterà sulla linea del Donbass, magari cercando di strappare Odessa e l’accesso al mar nero, poi cercherà di espandersi in Moldavia tramite la loro enclave Transnistria… e mese dopo mese, anno dopo anno con il supporto dei filo-russi europei Orban in Ungheria, Serbia (cercati generale Milan Mojsilovic.. notizia di 2 gg fa..) ed altri (Montenegro etc)… cercando contemporaneamente di mantenere più disunito possibile l’assetto dell’Unione Europea (ora poi con il possibile riavvicinamento del U.K. dopo recenti elezioni), e sfruttando l’ “amico” Trump (che di sicuro non farà il bene degli europei, come durante la precedente presidenza 2017-21) coi suoi pessimi rapporti con la Cina.. e adesso pure Taiwan (!).. [nel suo ultimo discorso ha affermato che hanno portato via tecnologia americana… peccato che sia vero il contrario… tutto ciò che producono i cinesi – o asiatici in generale- è frutto di delocalizzazioni di imprese USA + occidentali per aumentare i propri già enormi margini ].
Per il resto delle tue preoccupazioni
( cit: “problemi tecnici non banali tra cui:
– installazione di miriadi di colonnine di ricarica (possibilmente ad alta potenza);
– potenziamento della rete elettrica;
– creazione di aziende per lo smaltimento e riciclo di batterie esauste;
– miglioramento della densità di energia delle batterie;
– formazione tecnica del personale)
è il NORMALE lavoro di ogni società in progresso che si svolge spesso lentamente, costantemente e “in silenzio” (se non ti informi) e che sta quotidianamente avvenendo… basta che ti leggi un po’ di giornali Sole24H, Ansa, M.F. Reuters (anche con trad. automatica) per sentirti più sereno e fiducioso nel futuro.
Comunque caro @Massimo puoi continuare a respirare i miasmi degli scarichi di auto ed industrie quanto vuoi, far le ferie vicino ad impianti petrolchimici e centrali a carbone, abitare in centri urbani invasi da PMx … nessuno te lo vieta.
…e come lo fermi uno che ha 9000 testate atomiche? dimmi dimmi che sono curioso… L’unica soluzione è un accordo per la fine della guerra al cui tavolo devono esserci per forza ucraina e Russia.
come lo fermi?
per esempio…
come si è fatto nei precedenti 70 anni?
evitando accuratamente i metodi che si usarono alla Conferenza di Monaco nel 1938…
Spiegandogli che ne abbiamo altrettante noi e gli arriverebbero in testa nello stesso istante. Capisco che stiamo rasentando la follia. Ma non certo per colpa nostra.
Giornata storica. Io e il Sig. Degli Esposti che siamo d’accordo.
-ne abbiamo altrettante noi-
Temo che in maniera del tutto involontaria e assolutamente in ottima fede, tu abbia scoperchiato l’equivoco della questione.
Dissento. L’equivoco è il bluff di Putin.
Dissento anche io. Pur con tutti i difetti che hanno, mettere sullo stesso piano dei russi gli americani è un pensiero sbagliato, sciocco e ipocrita.
A meno di non voler credere alla favola inventata dallo stesso Putin e messa in bocca al suo cagnolino Orban, che i cattivi siamo noi e tutto si risolverebbe se fossimo noi a posare le armi per primi.
Chi anche solo accetta questa idea è un pollo, o lo fa per calcoli personali.
Però che l’industria militare occidentale si sia presentata in pigiama all’appuntamento, manco fosse il povero Generale Maletti in nord’Africa, questo è un fatto ohimè.
Non è la forza militare che ci manca, ma la grinta per farla valere. Se ne avessimo un minimo, lo sbruffone di Mosca abbasserebbe la cresta.
Temo che la Cina non veda l’ora che l’Occidente si ingaggi in un conflitto con la Russia per prendere profitto, siamo già borderline con gli aiuti all’Ucraina.
Quindi? Caliamo le braghe (tanto per dare la certezza alla Cina che potrà fare quel che vuole a Taiwan….)?
Ok, ma tra calare le braghe e far scoppiare la terza guerra mondiale ce ne passa.
Un errore che stiamo commettendo è comprare ancora gas russo e non osteggiare energicamente chi glielo compra. Probabilmente però non siamo ancora abbastanza indipendenti dal gas per riuscire a farlo con la dovuta risolutezza.
Ce ne passa, sicuramente. Se ne renda conto anche Putin
massimo guardi che le uniche testate nucleari che ha l’europa le ha la francia e in misura infinitesimale rispetto alla russia. o crede davvero che gli usa entrino in conflitto con la russia? nel caso succedesse la russia sgancerà le sue bombe contemporaneamento e noi non potremo farci niente e gli usa staranno a guardare e sicuramente NON interverranno per salvarci
Quindi la Nato è un club dopolavoristico?
Purtroppo la “via praticabile” è 1 sola… quella che ci ha già salvato durante i decenni della “guerra fredda”… con la non piccola differenza che gli europei devono imparare a difendersi da soli (con un forte esercito proprio.. visto che già ora spendiamo molto di più della Russia in armamenti..va solo razionalizzato il tutto…così avanzano risorse pure per ospedali..reti elettriche etc).
Il pacifismo è una bella utopia…ma non si ferma nessuno sventolando una bandierina bianca…
Se qualche bruto ti mena…devi rispondere..anche se sei apparentemente più debole.
Le trattative di pace in generale nella storia vengono fatte quando l’aggressore capisce che non può vincere…e rischia pure di perdere… è un processo un po’ lungo..che logora sia le parti in guerra che gli altri (siamo tutti connessi su questo pianeta).
Poi, se sarà Trump presidente USA dal 2025…dovremo negoziare tantissime altre cose .. oltre agli accordi NATO…anche un equilibrio commerciale ed industriale.
L’ ho già scritto in altri commenti: “Chi pecora 🐑 si fa…il lupo 🐺 se la mangia”…vale per gli animali…le persone…gli stati.
Guardi Massimo, può stare tranquillo. Chi ha scelto la mobilità elettrica lo ha fatto per tanti motivi e ponderando bene le scelte. Nessuno di noi perde ore a ricaricare, anzi se devo essere sincero sono 3 anni che non devo più programmare le soste dal benzinaio più economico mentre vado da qualche parte. Continui pure ad utilizzare il diesel ci mancherebbe, ma non si faccia problemi per gli altri.
Ciao Massimo, ti propongo due scenari, entrambi derivati dalla mia esperienza:
– scenario 1: 22000km all’anno, 5 minuti persi ogni 10 giorni circa per fare il pieno, 10€/100km, 1 giorno all’anno in officina e 370€ di spesa per manutenzione ordinaria.
– scenario 2: sempre 22000km all’anno, 20 minuti persi 1-2 volte all’anno ad una colonnina hpc, 3.8€/100km, manutenzione 67€ in 4 anni per tergicristalli e filtro abitacolo.
Lascio a te scegliere quale dei due si avvicina maggiormente alla definizione (se mai esiste) di zero sbatti.
Primo appunto MASSIMO, io questa mattina sono uscito in auto per le solite cosucce da sbrigare, rientrato ho messo l’auto a caricare, abbiamo pranzato, rimesso in ordine ed ora mi sto rilassando al fresco. Nel frattempo l’auto è in ricarica. Non è stato necessario uscire per forza a fare rifornimento come sarei stato costretto con la 2ª auto termica che ho.
Secondo appunto, se la UE ha una linea politica ben definita e tu ne sei il rappresentante di turno, tu Orban/Meloni o chi che sia non puoi arrogarti di iniziare un’azione politica senza prima aver interpellato chi andrai a rappresentare (cosa che vale anche nella vita privata). Se a te come politico non sta bene la linea del gruppo forse sarebbe opportuno interpellare i tuoi connazionali (in libere elezioni) per confermare la tua leadership ed eventualmente decidere la fuoriuscita dalla UE con tutto quello che ne consegue. La UE si basa su principi democratici di decisioni a maggioranza assoluta (non basata un partito/gruppo politico che ha preso più voti ma comunque non ha quel 51%), un singolo non può fare come più gli aggrada.
Per questo sono grato all’ordinamento proporzionale scelto dalle istituzioni UE visto che è l’unico modo per impedire che il singolo partito con più voti ma senza il 51% possa fare bello e cattivo tempo. La democrazia è il rispetto delle idee altrui anche se non le si condivide purché queste idee non prevaricano le libertà degli altri. In poche parole quello che puoi fare tu devo poterlo fare anch’io e se tu lo fai e questo me lo impedisce allora tu NON puoi arrogarti il diritto di farlo.
Ne viene fuori un ritratto dell’italiano medio un po’ strano, con le pezze al culo, ma con la casa grande senza garage e col bisogno di andare a 1000 km di distanza ogni due settimane senza mai fermarsi perché fermarsi è scomodo.
E non dimenticare il mitologico “piacere di guida”, che in testa loro è un 12 cilindri che gira a 9000 giri, ma nella realtà è uno spompatissimo diesel 4 o addirittura 3 cilindri con cambio manuale di carta pesta, i freni della bici e telaio di burro che si flette se solo c’è vento.
– i freni della bici e telaio di burro che si flette se solo c’è vento.-
Tu hai provato la Honda Hornet 600. Lasciando stare le vecchie giapponesi, Solo chi ha provato la Hornet 600 conosce queste sensazioni 😂
strano rispetto alla realtà effettiva
oppure
strano rispetto a una idea di “persona centrata e normale”?
perché a mio parere siamo nel secondo caso
rassegnarmi? e perchè mai? mica ho mai votato ne Meloni ne Orban
direi piuttosto che è difficile per molti vedere la realtà delle cose e vivere di illusioni che dei dictack calati dall’alto riempiano le tasche di soldi i cittadini europei… ma forse qualcuno crede seriamente che paesi come il nostro possano davvero in 10 – 15 anni passare ad avere case green gestite da sistemi domotici, auto elettriche, elettrodomestici a tripla A e quant’altro con stipendi e pensioni da 1000 – 1500 euro al mese (senza contare quelli che manco ce l’hanno uno stipendio) e chi non lo fa sia solo perchè male informato e negazionista dell’ambiente? Se si allora ce ne faremo una ragione e comunque good luck.
oggi ho letto una intervista a Julio Velasco
che non è una questione di giovani leve, semmai è che “…siamo un Paese mentalmente vecchio…”
con una fifa matta di alzarsi dal divano e mettere in discussione le sicurezze degli anni ’80.
ora sta a noi decidere:
continuare ad aspettare l’ennesimo salvatore che ci faccia credere ancora un po’ agli yuppies,
oppure tirare fuori le palle e riconoscere che il boom degli anni ’50 è accaduto qui, non nelle nostalgie di tempi andati.
e i mezzi economici ci sono, poche balle, e lo dico da statale con stipendio da insegnante:
si esaltano i bei tempi in cui gli italiani stringevano la cinghia,
io son disposto a stringerla se poi ne avrò un vantaggio spendendo meno in riscaldamento e respirando aria decente e lasciando un pezzo di mondo un po’ meno in balia del clima impazzito. io ci sto, a tirare la cinghia (e a prendere a calci nel sedere i tirapiedi che pontificano di ponti e centrali assurde).
ma forse toccherà aspettare che la generazione dei boomer (anagrafici e/o mentali) si tolga di mezzo: una sconfitta per tutti.
si parla di circa 25-40 anni,
il costo dell’elettricità e delle pompe di calore fa a tempo a cambiare 10 volte, inutile preoccuparsene oggi non trovi?
le scadenze più ravvicinate che ti preoccupano, sono solo per auto costruite nuove e in modo analogo per le case nuove o in ristrutturazione
è palese che NON si faranno direttive con tempistiche o costi inapplicabili, non sono proprio dei tontoni queste commissioni tecniche e politiche,
anzi se confrontate ai nostri noti politichini sovranisti che le irridono per fare caciara, sono quasi premi nobel 🙂
Questo però vuole dire dare per scontato che ci saranno i soldi per acquistare 600 l di benzina, 1400 m3 di gas e 2700KWh da qui ai prox 12 anni… GOOD LUCK.
Italia paese vecchio…mentalità vecchia…..tanti smartphone…..tante app….devo veramente pagare il caffè con un app?
Ma se la scienza parla no! Noi ne sappiamo di più. ….
Auto elettriche no
Transizione no.
Buona vita
ti sei scordata “SOLDI NO” poi per il resto direi che potresti pure avere ragione 🙂
strano, mai che si veda una critica aspra agli arricchiti (burini) che bazzicano i canali televisivi italici sproloquiando di economia e di come si deve vivere…
Ma soldi no è la causa oppure l’effetto?
credo che per alzare gli stipendi, fermi da 15-20 anni per mancate riforme e mancati aumenti di produttività:
– o migliori il sistema sociale,
i tanti freni e rendite di posizione che abbiamo in italia, e ci vuole tante tempo, siamo un paese medioevale e di furbetti, bloccato dalle nostre elezioni che diventano una guerra tra bande per eleggere personaggi improbabili che dietro la fuffa ideologica sono votati per mantenere l’immobilismo
– o migliori la demografia,
al momento sbilanciata sulle generazioni meno giovani, integrando in lavori qualificati e nel valore aggiunto e nelle tasse immigrati giovani, per aiutare a pagare la pensioni dei baby boomer
– o migliori la produttività del lavoro;
abbiamo fatto un balzo in avanti nella produttività nel dopoguera con i trattori, il petrolio e il gas, l’elettricità, i macchinari, la chimica, diventando un paese industriale e benestante
i nostri padri hanno vissuto un’epoca florida; ma dagli anni 80 (craxismo) ci siamo seduti e iniziato a fare debito pubblico e ambientale, impoverendosi rispetto ad altri paesi che sono evoluti meglio, dove oggi quasi tutto funziona
un altro aumento di produttività, un salire di livello rispetto alle società basate su petrolio e gas, per sostenere anche società in cui si lavora meno ore di prima e si campa decentemente sino a 80 anni seguendo i nipoti, con più servizi e tempo per sfizi, lo può dare la transizione energetica, insieme all’informatizzazione
altrimenti andiamo avanti a debito pubblico, sperando non arrivi una crisi, e tasse da cavalli sul lavoro per quelli che le pagano, e giovani qualificati che scappano all’estero per avere stipendi normali
Si ma smettiamo anche di mitizzare il boom economico del dopoguerra, gran risultato ma in larga parte (e ci sono tanti studi che lo spiegano) è avvenuto per l’assenza di leggi protettive abilmente sfruttate dagli imprenditori, e un costo del lavoro bassissimo. Eravamo la Cina o il Vietnam di quei tempi, ma senza ideesu come innovarci. Tanto che finito lo slancio, già nei primi anni 70 eravamo in crisi e molte aziende sorte a quei tempi sparirono o vennero fagocitate da quelle straniere.
Quello che dici è di una verità agghiacciante, e confermo la tua chiave di lettura sulla mitizzazione del boom economico. che pure grazie a Dio che c’è stato. Altrimenti chissà come saremmo messi.
Ti lascio, a te e a tutti gli altri, solo una piccola chiave di lettura. Negli anni cinquanta e ancora negli anni 60 L’Italia si contendeva con la corea del sud il mercato della manifattura dei prodotti di discreta qualità e a basso costo.
Oggi noi siamo ancora qui a parlare di contrazione dei salari e del costo della manodopera al fine di rimanere concorrenziali sul mercato, nel frattempo in Corea hanno la LG e la Samsung.
Senza dubbio la mia è una semplificazione brutalizzante, però volendola guardare un po’ più nei dettagli e discuterla di conseguenza la questione ha una sua ragione di essere
Secondo me si può completare il ragionamento ( forse questo non è il sito migliore per questo tipo di ragionamenti ma tant’è)in questo modo , pur con alti e bassi l’area centro nord del paese ha continuato lo sviluppo in media europea , anzi a livello delle migliori zone europee, poi vi è un’altra zona che , per molte ragioni ha avuto uno sviluppo più simile al nodo Africa ( la Calabria ad esempio , e non lo dico io , è una regione tecnicamente fallita da un pezzo)la media di questi 2 mondi fa il risultato complessivo
Significa che vi sono aree prive di difetti e altre piene? Certo che no , più semplicemente una grande fetta di paese ( più numerosa al sud ma presente anche al nord) è stata abituata ( e non ha faticato ad abbituarsi) al peggior assistenzialismo possibile e alla peggiore ignoranza che nemmeno la scuola ( scuola?) Ha saputo mitigare
Anche le ultime vicende del “è tutto gratis” ” sono tutti uguali” “uno vale uno” innestati in un tessuto già permeato di pregiudizi non hanno giovato alla crescita culturale e del ” lo stato mi deve” e ” questo è un mio diritto”
Abbiamo creato così tanti ” assistenziati ” ( compresi molti del comparto pubblico e delle partecipate) che l’illusione di cambiare qualcosa rimarrà appunto un’illusione
si intendevo boom economico rispetto a prima, esempio con mio nonno che prima del boom givava per le valli in bicicletta, faceva l’arrotino e il contadino e usava il camino a legna… poi dopo le guerre un po’ alla volta il Guzzino, le caldaie, il negozio, l’auto, l’azienda con il trattore, etc..
i combustibili fossili hano dato la spinta ( da noi a mezza forza, siamo importatori) e siamo arrivati sino a un certo punto di benessere; oggi hanno un indice energetico EROI in discesa, hanno molte complicazioni sulla filiera che costano denaro e tempo
con la transizione energetica ad oggi ci sono energie con EROI più alto, filiere più semplificate e efficenti, penso aiutino a dare un aumento di efficenza e produttività
Non devi mica comprare tutto nuovo domani mattina… e nemmeno fra 10 anni. Suvvia..
L’Italia è un paese vecchio, è tutto vecchio. Le case le strade le cose, la mentalità è vecchia. Siamo avanzati perché usiamo computer e app per tutto, un app anche per andare in bagno..ma dai… devo veramente pagare un caffè con un app? Fumo negli occhi.
Ma l’auto elettrica no.
La transizione no .
Siamo stereotipati, schiavi una volta di chiacchiere da bar, adesso di fb e follower.
Una volta si diceva ” a ognuno il sui mestiere “…Adesso se uno scienziato dice Attenzione!
Viene seppellito da tuttologi.
Ragazzi la tecnologia non serve solo a far vedere quello che si mangia o dove si va in ferie.
Ma a questo dovrebbero pensare tutti quelli che hanno figli piccoli o adolescenti….
Ma le auto elettriche no.
La transizione no.
Buona vita a tutti
Gentile Monica, mi dica, cosa le impedisce di andarsene da questo paese vecchio?
Non mi dica che abita vicino a mamma e pappa o non si vuole allontanare dal paese o dal quartiere “perché le mie radici sono qui”.
Dia retta se ne vada, lei è troppo avanti.
Buon viaggio di sola andata
Hai ragione, vivo in un paesino da una vita, vicino ai miei genitori molto anziani…come molti.
Prima o poi farò un viaggio di sola andata…come tutti….e porterò con me le mie idee…lo so di essere un idealista.
Qualcuno mi ha scritto che mi sono dimenticata dei soldi…ma molti qui hanno già fatto l’esempio del ponte sullo stretto….ci costa solo a parlarne..
Sono contenta se in Europa il green deal potrà andare avanti.
Anche perché qui l’unica cosa che vedo andare avanti è il mio paese che è diventato periferia della cittadina accanto, con un’autostrada che ci divide e una quantità assurda di supermercati che continuano ad aprire nel disinteresse generale.
Sapete quanti posti di lavoro portano via le casse automatiche?
È già la seconda volta che mi invitano ad andarmene…al momento giusto seguirò il consiglio.
se ti piace questo Paese vecchio
beato te
ma ti do una notizia,
è ANCHE casa mia,
e finché è anche casa mia
e finché i “vecchi dentro” non hanno la maggioranza assoluta, e non ce l’hanno ora di sicuro e anzi cominciano a prendere scoppole elettorali come in altri cicli politici,
bene fino ad allora e finché questa è anche casa mia
io ho diritto a stare qui e a pretendere di vivere in un Paese che muove il culo,
se non ti piace questo magari rileggiti i primi dieci articoli della Costituzione.
e se scopri che la Costituzione non ti piace
puoi prendere tu la porta e andartene,?
Caro Mario, con la pensione in vista (e forse forse ancora con una quota di retributivo 😉) capisco non se ne voglia andare.
Stia bravo e pensi alla salute, che a pagargli la pensione ci pensiamo noi ✌️
Chi si crede di essere perchè “ci paga la pensione”?
curioso.
io sono A METÀ del mio percorso lavorativo,
mi mancano alle regole attuali
più o meno 20 anni di lavoro.
forse sono io con molti altri insieme a me
che paghiamo ogni tassa fino all’ultimo centesimo
a pagare a lei la sanità, i semafori, la possibilità di sproloquiare da cazzone al bar.
le dico di più:
pago e faccio pagare le tasse ANCHE nei rari casi in cui potrei evadere
perché non sono e non voglio essere
un cazzone la bar.
ho una dignità.
@Massimo, io sono uno che non accetta nessun tipo di lezione su come devo spendere i miei soldi…soprattutto da persone alle quali PAGO la sussistenza
Va a fare lo sbruffone a casa tua, per favore.
ok mi dica dove mandare l’iban per l’accredito della pensione che ci pagate “voi”; intanto sto bravo e penso alla salute. Mi raccomando accredito al primo del mese!
Contro ogni aspettativa il Green Deal ne esce rafforzato. I Verdi sono i vincitori politici. Meloni la grande sconfitta che ha sbagliato tutto quello che poteva. Adesso ci troveremo con un commissario di serie B (ma ci salveranno i buoni rapporti di Tajani). Anche Manfred Weber ha poco di che essere contento essendosi fatto dettare la linea dai socialisti e dai verdi diventati ago della bilancia. Renew sorprendentemente agguerriti a favore del Green Deal: Valerie Hayer ha fatto un discorso come fosse il capo dei Verdi e non dei liberali. Il bello comunque deve ancora venire con le nomine dei commissari. Saranno altri 5 anni di politiche per l’ambiente. Scordatevi revisioni significative sul ban 2035.
se i cittafini europei continueranno a non comprarle vorrò vedere come si arriverà al 2035 … compreremo le auto da Cuba con buona pace dell’automotive europea 🙂
e sulle case green no problem sarà la ventesma multa (29 già le stiamo pagando) che pagheremo per non aver rispettato una direttiva europea
19 non 29 svusate l’errore
Antonio, guarda che i cittadini europei le comprano, sono gli italiani che non le comprano
e si lamentano che costano care (il che è vero, ma vale anche per le ICE!)
ma come anestetizzati non riescono a capire che sono gli stipendi che sono vergognosi, dati statistici europei alla mano! inferiori a 30 anni fa!
e allora: quando si scende in piazza, civilmente e risolutamente?
per il ponte, QUEL ponte
sono stanziati se ben ricordo 13 mld.
13’000’000’000 €.
soldi nostri.
pensa te, se lo Stato stanziasse 13’000 € (13 MILA) per sostituire auto con auto elettriche per le persone con basso ISEE
se ne potrebbero sostituire un milione (UN MILIONE).
hai idea di quanto lavoro genererebbe?
non che io pensi che sia una buona idea stanziare 13 mld per una cosa del genere:
solo mi chiedo come mai a fronte della legittima lamentatio per gli stipendi bassi
poi anche tu accetti un simile scempio di denaro pubblico:
per la transizione non ci sono soldi,
per un ponte inutile, pericoloso, pie o di magagne amministrative, penali, a rischio criminalità invece i soldi ci sono?
Diamo la macchina nuova elettrica a chi ha il basso ISEE. Diamo la casa green a chi ha il basso ISEE. Diamonla social card a chi ha il basso ISEE. Non vedo perché uno debba cercare di migliorare la propria condizione di vita se con il basso ISEE ottiene tutto.
cinismo ignorante un tot al chilo,
e stipendi fermi al 1992.
sarà colpa degli stipendiati che scendono in piazza ogni settimana, rigorosamente il sabato e la domenica, per chiedere che NON gli venga aumentato lo stipendio,
scherziamo? uno si affeziona all’ISEE basso e ad avere 30 euro sul conto il giorno della paga
ma gli itagliani sono stati più furbi e hanno dato il 110% anche a chi avrebbe un isee a 6 cifre e oltre.
Le lobby del petrolio e tutto il relativo indotto hanno provato in tutti i modi a dare una spallata in queste elezioni attraverso i partiti che si sono schierati con loro, ma evidentemente c’è ancora un barlume di lucidità che ci lascia sperare per il futuro di questa umanità.
Magari gli equilibri “delicati” faranno elaborare provvedimenti più ragionevoli, mi spiego meglio (ci provo!):
L’ importante è ottenere risultati concreti. sia in Europa…ma.anche nel resto del mondo (di cui siamo pure “clienti” e “fornitori” per materiali, beni e servizi).
Molti giustamente dicono che è inutile passare solo noi europei alla mobilità elettrica assorbendone il maggior costo Se poi in Africa ed Asia continuano ad inquinare: ecco… magari si può riuscire a formulare accordi internazionali di scambio in modo da sviluppare produzioni più ecologiche e meno clima-alteranti.
Anche la recente strategia dei dazi alle auto cinesi (da confermare a settembre…se non ricordo male) deve servire a riportare in Europa ed Italia tante produzioni di auto, batterie e non solo.
Si deve anche contrattare produzioni estere di beni per l’ Europa con minor impronta carbonica e assoluto rispetto dei lavoratori impiegati.
Se la tutela del lavoro cresce anche in Cina etc… aumenterà il loro benessere…il costo dei loro prodotti e tendenzialmente si riequilibrerà lo scarto tra differenti aree mondiali.
So che è un po’ utopistico…ma.l’attuale, gravissima distopia della situazione sia nel nostro paese che in altri più o meno lontani dai nostri occhi va mitigata… Altrimenti certe super-multinazionali saranno come blackhole che accentrano tutte le risorse, e certi film di fantascienza diventeranno documentari… Specialmente in era di intelligenza artificiale)
sicuri che sia solo l’Europa a passare alla mobilità elettrica?
gli europei sono 4 gatti rispetto ai cinesi, e i numeri e le percentuali di vendita di bev in Cina sono spaventosi! altro che tele-meloni!
e c’è gente che giusto poco fa commentava sul sito di un ben noto giornale nazionale che in Cina avrebbero quadruplicato la produzione di energia elettrica prodotta da carbone…
per dire del livello di creduloneria italica.
avesse almeno scritto +10%, poteva essere credibile, ma quadruplicato…
eppure…questo è quel che arriva all’italiano medio.
per cui: l’Europa NON STA facendo da apripista, anzi, l’Europa e le sue aziende sono IN RITARDO spaventoso, ed è la mancanza di visione che le sta costringendo all’irrilevanza, nel settore automotive in particolare
infatti … la Cina sta guidando la corsa alle rinnovabili da decenni … e le altre nazioni saranno costrette ad inseguire…. 😉
Damiano il problema non è la data del ban, è invece trovare una via d’uscita per chi non vuole o non può vivere a servizio delle colonnine. Siamo obiettivi: Ursula non poteva rovesciarsi un secchio d’acqua in testa, fare un mea culpa, fustigarsi in pubblico e dire abbiamo scherzato. Poteva però cambiare target: più che rompere le scatole ai privati, concentriamoci sulle aziende. Il nuovo green deal parte da lì. E sulle auto quello che doveva dire l’ha detto, a buon intenditore poche parole “modifica mirata del regolamento nell’ambito della revisione prevista”. E’ moooolto chiaro. Nel politichese cosa significa: non chiedetemi ora di rinnegare me stessa, aspettiamo la data già prevista del 2026 (il famoso “tagliando”) e lì andremo a fare una “modifica mirata” che tradotto significa che prenderanno atto di essere indietro e quindi ci saranno delle aperture (io prevedo biocarburanti e plugin). E sinceramente a me sta bene così, se la “modifica mirata” che ha annunciato ci sarà nel 2026 e sarà così, ovvero biocarburanti e plugin (e ti dirò: anche solo plugin mi andrebbe benissimo) va già più che bene. Serve una “via d’uscita mentale”, un piano B per chi parcheggia in strada e pensa che la sua vita possa peggiorare non poco se deve girare intorno alla colonnina: a questa persona va detto che se può ricaricare perché la colonnina è libera e sotto casa, ok, ricarica, ma se non può deve poter andare a benzina senza sbattimenti.
ad “essere obiettivi”, ma anche banalmente a rimanere alla “logica”:
chi ti obbliga a usare le colonnine? non hai un’auto a pistoni? che se vorrai puoi anche cambiare e circolare altri 20-30 anni a petrolina
anche quando le ev ricaricheranno in pochi minuti, costeranno meno, e andranno come missili, tu se vuoi potrai insistere con la petrolina, hai già la liberta che sostieni i cattivoni ti abbiano tolto
che è sto vittimismo? mica vendi petrolina, sei un consumatore
he he, Enzo,
ogni volta sposti le speranze più in là,
l’ultima erano le elezioni europee
adesso il 2026
he he
Intanto bisogna pensare anche a chi non può o non vuole vivere al servizio delle pompe di benzina. 1,8€/L per tanti è un problema e mentre il KWh scende nel mondo normale da noi aumenta.
Ma il litro di benzina NON scenderà ormai credo sia chiarissimo, piuttosto salirà per una serie di questioni, e quando salirà ci saranno i tedeschi ed i francesi che si faranno una sonora risata mentre noi grideremo al gombloddooo!?!?!?
Ma NON servirà o servirà a poco.
È oggi che bisogna pensarci perché avere fonti energetiche abbondanti ed a basso costo SONO IL FUTURO DEL PAESE ed è chiaro che NON possono essere benzina e gas… se non lo capiamo è giusto che torniamo fra i paesi emergenti.
Le colonnine vengono installate al ritmo di diecine di migliaia all’anno con questo ritmo al 2030 ne avremo 300.000 in giro… una ogni 2000 abitanti. Senza contare le private che assorbiranno tranquillamente il 40% del parco auto.
Non vedo dove stia il problema O MEGLIO il problema esiste e si chiama prezzo. Se il prezzo alla colonnina scende in linea con quello di altri paesi europei il problema è risolto.
Più che tra i paesi emergenti al momento siamo tra i paesi sprofondanti ☹️
Enzo
come ben sai i “fronti ” da decarbonizzare sono tantissimi e tutti importanti: industrie, grandi aziende agricole e allevamenti intensivi, climatizzazione locali pubblici-privati-aziendali-ospedalieri, trasporti merci e persone per mare-terra-acqua, generazione e trasporto energia….
Qui generalmente parliamo prevalentemente di automotive (peccato per i tantissimi servizi interessanti qui su Vaielettrico che passano quasi ignorati dai più … a volte nessun commento… o 1 o 2 al massimo.. pur trattando temi che alla fine riguardano tutti noi … anche la decarbonizzazione dell’uso di barche o dei trattori ad esempio).
Per chi ancora non ha capito l’estrema urgenza dei provvedimenti .. e di quelli riguardanti case ed auto .. basta che mentre mangiano siano un po’ più attenti a quanto fanno quotidianamente vedere i telegiornali (consiglio di vederne di testate diverse..e far confronti sui montaggi in redazione) se quella è l’unica fonte di informazioni.
La Commissione Europea anni fa ha dato delle (tardive ! ) linee guida al settore automotive, anche a seguito scandali diesel-gate che han dimostrato tutta la mendacità delle case produttrici nel raggiungere gli standard Euro6 e l’incapacità di arrivare al successivo passaggio ai limiti Euro 7 (che attualmente son stati “condonati” causa solito ricatto occupazionale).
Probabilmente si dovranno ridefinire obiettivi possibili e massimizzare i risultati ottenibili:
– aumentare al massimo il T.P.L. e di lunga percorrenza, alimentato F.E.R.
– trasformare rapidamente il trasporto merci su gomma/ferro/nave sempre con alimentazione F.E.R., ed elettrificare porti ed aeroporti
– voli di lunga durata alimentati con carburanti di sintesi o anche usando riciclo di R.S.U. decarbonizzati (nei limiti dell’attuale capacità tecnologica e considerando nella “possibilità economica” anche i costi delle alternative inquinanti.
– la mobilità privata dovrà essere ripensata: le città saranno dei cittadini, non degli automobilisti .o più che altro delle automobili… che chi guida è schiavo delle necessità di parcheggio, rifornimento, manutenzione.
Come nei più evoluti paesi nord europei tanta mobilità si può fare anche con TPL, ma anche bici, e-bike, a piedi… l’auto come ultima ratio se non sono usabili le alternative.
Le automobili BEV saranno anche in futuro troppo care? io non credo.. la Cina già adesso dimostra che sono l’alternativa più economica (a casa loro, per le scelte fatte da politica+industria) rispetto alle termiche.
Africa, Asia, India hanno miliardi di persone, quindi un bacino di utenti enorme per chi potrà scegliere tra le due forme di mobilità (tra dipendenti da idrocarburi – magari sul proprio territorio ma estratti e distribuiti da multinazionali estere – o tramite autoproduzione di energia F.E.R. replicabile in piccolo anche nei villaggi più sperduti .. ove guarda caso stanno nascendo trasporti anche con motocicli elettrici individuali e condivisi).
La quota residuale di trasporto ICE che per qualche decenni sarà ancora presente (Toyoda docet ! ) dovrà necessariamente sottostare al rispetto delle locali normative anti-inquinamento.
Se continueremo anche in Europa a vedere ICE (+/- elettrificate) dovranno rispondere ai futuri standard EuroX realmente, altrimenti ci saranno ovvie limitazioni all’uso come già adesso capita quando i sindaci di molte città sono costretti a fare provvedimenti di limitazione al traffico inquinante (prox scadenza diesel Euro 5 ad ottobre 2025 … chi ce l’ha ancora.. ci pensi !! ).
Un povero pensionato o disoccupato, operaio o impiegato a basso stipendio o artigiano (ISEE a piacere) dovrà essere aiutato… ma comunque se possederà ancora una vecchia auto inquinante la potrà giustamente usare nei limiti normativi locali: non dovrà esser costretto a cambiarla…
basta che tutti coloro che possono (=devono) siano “motivati” a fare il passaggio a nuove tecnologie meno impattanti su ambiente e salute (nb le Euro6/7 quando vendute finiscono in uso ad altri soggetti meno abbienti che possono comprare un buon usato anziché veicoli nuovi troppo costosi).
Per il tuo ultimo “problema” su posti auto e ricariche lente… sai benissimo che son d’accordo con te che l’arrivo di HPC nei normali distributori + auto BEV a ricariche sempre più veloci sarà un bel contributo, ma progrediranno anche tutte le altre disponibilità (presso aziende, supermercati, uffici pubblici/privati, ristorazione) e basterà provvedere nei “quartieri dormitorio” con vecchi palazzi senza posti auto a creare magari dei “palazzi-parcheggio” dedicati…come in tantissime nazioni… con i tanti edifici inutilizzati che a volte compongono il triste panorama urbano.
Quanto al costo ricarica… non sarà mai basso (se non autoprodotto F.E.R. – F.V. a casa) visto che progressivamente andrà a sostituire gli idrocarburi, sempre più costosi da estrarre, lavorare, stoccare, trasportare e distribuire… anche per le tante questioni di politica internazionale.
Caro Enzo, riguardo al “piano B” per chi parcheggia in strada, a mio parere bisogna risolvere la causa originale del problema, che non sono le BEV ma gli edifici residenziali e commerciali costruiti senza un adeguato numero di parcheggi sul suolo privato. Questo vale anche per tutte le futire auto non BEV che lei propone come piano B. Durante gli ultimi 12 mesi mi è capiato di trascorerre qualche settimana in centro a Milano e Torino. Più volte mi sono detto che in queste città (come tutte le città Europee) hanno dei viali che sarebbero bellissimi se fossero liberi da auto parcheggiate. Se non si pianifica la souzione di questo problema (che richiederà qualche decennio per vedere i risultati) si arriverà a dover imporre che per immatricolare un’auto (anche per le non BEV) bisognerà dimostrare di avere un posto auto non lontano dall propria residenza.
hai dimenticato una piccola nazione nella tua lista … gli USA, se va su Trump mi sa che resteremo solo noi e i cinesi ad andare von un po di auto elettriche … con buona oace delle aziende di automotive europee.
Veramente Musk ha un piccolo sassolino nelle scarpe con Biden, mentre sta sponsorizzando Trump.
La politica è un po’ più complessa del semplice rosso o nero.
Antonio non ho citato gli USA … ma in un pianeta da 8 miliardi di persone stanno diventano “marginali” quei 340.000.000 di persone…. così come noi europei….
Se altre nazioni-continente (India+Cina) scelgono la mobilità elettrificata.. quelli “al seguito” saremo noi…. Adesso abbiamo l’occasione di recuperare la tardiva partecipazione al progresso…. se la perdiamo ora… poi ci troveremo a comprare soltanto… come con tutta l’elettronica di consumo (hai un telefonino o PC non fatto in Cina/Asia ?? fammi sapere cos’è !! )
Cito dal suo discorso, riportato da altri media: “Per esempio, l’obiettivo di neutralità climatica per le automobili fissato per il 2035 crea prevedibilità per gli investitori e i produttori. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario un approccio tecnologicamente neutrale, nel quale i carburanti sintetici possono svolgere un ruolo attraverso una modifica mirata del regolamento nell’ambito della revisione prevista”.
Quindi si parla di modifica mirata al regolamento del ban del 2035 e di approccio tecnologicamente neutrale. La modifica dunque c’è. Secondo alcuni rumors, la modifica riguarderebbe proprio i biocarburanti e probabilmente anche l’apertura alle plugin. Come riusciranno a mascherarli sotto il manto della neutralità tecnologica? Secondo sempre questi rumors, sul tavolo del ppe ci sono già studi ad-hoc e carte pronte. Non vi anticipo niente, vi lascio la sorpresa …
Dopotutto è una presa d’atto. L’elettrico in Europa non sta andando bene, anche questo mese il dato è inferiore allo stesso mese dello scorso anno e non ci sono segni di ripresa. I produttori hanno tutti innestato la retromarcia, nessuno escluso e le famose elettriche allo stesso prezzo del benzina non si vedono all’orizzonte tanto che le previsioni che parlavano del 2025 sono state modificate in 2030-forse.
mamma mia che sceneggiatore che sei!
che film che ti fai!
non ho letto il discorso di Von der Leyen, magari più tardi:
sia come dici tu, non ho motivo di dubitare della tua buona fede circa quel che riporti.
però, accidenti, continui a fare i conti senza l’oste, invece sembra proprio che anche il PPE e Renew abbiano capito chi è l’oste, cioè il clima, e che tuttavia ci sia un sacco di trippa per il proprio elettorato: vai con Clean Industrial Deal!
e io non ci vedo proprio niente
né di male
né di strano
anzi, semmai…era ora!
il clima obbliga a cambiare?
e allora cambiamo produzioni e modo di produrre, diamine!
va bene la negazione e le fasi del lutto, ma ora anche basta!
e secondo me i più pragmatici in Renew e PPE l’han capito
ed eccoci con il Clean Industrial Deal
vedremo, vedremo
ma caro Enzo, le boiate per salvare i pistoni prima ci rinunci e meglio è per te
almeno questa è la mia opinione!
il clims obbliga a cambiare? forse ma avrei preferito sentire che il clima mette i soldi in tasca agli italiani perchè questi possano cambiare … se non cambi stilendi e pensioni e li fai diventate “europei” poi mettere tutti gli obblighi che vuoi la gente si arrabbatterà con quello che può permettersi … se ha pochi doldi, non ha un box e ha una casa di classe G non è che dicendo “devi cambiare perchè ce lo chiede l’Europa” a questo si aggiungono uno o due 0 al totale del conto corrente … sempre con pochi soldi resta …
Antonio… il clima sta già cambiando pesantemente il nostro habitat vitale anche in Italia ed Europa… SE non ci adeguiamo… soccomberà chi non ha alternative… al momento siamo terra d’appordo di rifugiati climatici di altri continenti… ma anche da noi le perdite di resa agricola, la carenza d’acqua potabile e di precipitazioni si sta facendo molto pesante in certe zone d’Italia..
Se ci adeguiamo (alcuni rassegnati .. con perdita vecchi privilegi) alle nuove necessità riusciremo ad avere ancora un PIL per ripartire reddito sufficiente …
Se sfruttiamo i “nuovi mestieri” legati alla transizione.. rimarremo produttivi nell’industria, agricoltura, allevamento… avremo cibo e stipendi (si spera più onesti ! ) altrimenti verremo prima lasciati indietro dai paesi più veloci ad adeguarsi (e con costi produttivi più bassi ed energie F.E.R. disponibili), poi torneremo a fuggire dalle carestie come nei secoli scorsi pure noi ….
é sempre una questione di scelte… magari non avere una troppo forte maggioranza politica aiuterà a fare passaggi meno drastici e più realistici… ma vanno fatti.
Però ribadisco sempre che pure le scelte personali contano… alcune devono necessariamente partire “da lontano”… altre possono essere fatte in corsa … ma occorre una visione chiara delle prospettive… Se ci si continua a “cullare” in certi sogni (che tutto resti come ora/prima … che ci sia il “magico intervento” di qualche messia politico che ci conduce verso un irrealistico sogno di autarchica economia… quando il mondo va verso una globalizzazione sempre più spinta….) non se ne uscirà bene….
Che disco rotto che siete…. sempre a piangere miseria e a elemosinare dagli altri.
Cosa ha fatto Lei, sig. Gobbo, per NON avere soldi in tasca?
No, non mi risponda, sarà la solita solfa vittimista che culmina con qualcun’altro che deve dare i soldi.
Tanto “il clima mette i soldi di tasca sua”. Di cazzate se ne leggono ma questa è biblica.
No, non perda tempo a rispondermi tanto ignorerei la risposta.
Antonio, sono d’accordo, guarda un po’!
allora guarda te e pensa che roba: PNRR…!
l’UE può mica alzarmi lo stipendio, ovviamente, ma attraverso i finanziamenti a fondo perduto e quelli a tasso agevolato
può consentire a un Paese di ammodernarsi, generando così innovazione, produttività, e da lì crescita stipendiale in grado di pagare i tassi agevolati di cui sopra e lasciarne anche un po’ in tasca.
quando fai un mutuo per cambiare un macchinario in azienda
funziona così.
se invece ti tieni la strada tutta buche, lavorerai peggio e più lentamente, se continuerai a non poter portare il figlio all’asilo nido lavorerai peggio, se la connessione internet sarà ancora una mediocre FTTC, lavorerai peggio
e avanti così.
intanto i Paesi vicini corrono.
i giovani sono invogliati ad andarsene.
e cosa fa il Governo?
nicchia e parecchio sul PNRR perché lederebbe la sovranità,
non innova, non dice “adesso basta” ai furbetti, e i soldi del PNRR si perdono spesso in boiate…
conta quante volte compaiono le parole “cambiamento” e “innovazione” nei telegiornali: è un buon indice!
cosa mai potrebbe andare male?
cosa diamine immagini potrebbe seguire a un quadro del genere che è SOTTO GLI OCCHI, con perfetti incompetenti che si trastullano con improbabili ponti e improbabili centrali nucleari da giardino?
negli anni ’20 abbiamo fatto una scelta rivelatasi poi completamente fallimentare,
vediamo nei prossimi mesi
e ultima domanda:
chi li ha messi lì?
mica ci sono andati gratia amoris dei!?!
insomma: tocca a noi dire basta,
civilmente,
tocca a noi un sussulto di civiltà
tocca a noi dire “che un ministro sia un perfetto ignorante…anche basta”.
ha paura di trovare Ursula in persona al distribure di diesel che gli impedisce di fare carburante
strano ancora non ha capito che ilparco auto a pistoni (usato) e le stazioni di rifornimento di benzina-diesel rimarranno per decenni.. bho
Mah che restino per decenni lo vedremo, non credo affatto con la capillarità odierna.
Ma la sceneggiatura non è mia. Ti passo il copione originale
https://www.euractiv.com/section/politics/news/von-der-leyens-speech-the-topics-that-burn/
Cito:
///
The combustion engine ban
A revision of the EU’s de facto 2035 combustion engine ban has emerged as a clear flashpoint between the three groups.
The EPP’s draft ‘5 Point Plan’ states that the group wants to revise the ban, and German party CDU/CSU made this an election campaign issue.
In contrast, EU socialists have made preserving the ban “a key demand” for the next European Commission.
Renew also has a stake in the issue. Although MEPs voted in favour of the ban, and the group does not reference it in its draft political priorities, the German liberals have been vocal.
German liberal Transport Minister Volker Wissing last week posted on X that any refusal to revise the ban would be “a gigantic electoral fraud.”
Europe’s car industry is divided on the issue. Few carmakers explicitly call for a revision of the ban, while companies such as Volvo, Renault and the owner of Fiat and other brands have called for the ban to be maintained.
The rules will be reviewed in 2026. If von der Leyen does choose to water down or postpone the ban, this would be the opportunity to do so.
///
Ti faccio notare che alla fine i liberali tedeschi NON hanno effettivamente votato la Von Der Leyen. Questo significa che la Von Der Leyen non ha solo contro il ministro dei trasporti italiano ma anche Volker Wissing, quello tedesco. La Von Der Leyen può contare su una quarantina di voti in più nell’europarlamento: l’EPP quindi può spingere come vuole per far approvare una revisione del ban. Chiaro che se hai Germania, Italia e il partito che ti sostiene, l’EPP, che vogliono una revisione, la revisione dovrai farla e infatti lei l’ha detto a chiare lettere. E il fatto che abbia parlato di una apertura ai carburanti sintetici (che qui tutti noi sappiamo essere una “mezza truffa ecologica” e metto le virgolette solo per evitare noie legali) insieme alla neutralità tecnologica ti fa capire benissimo che aria tira.
Vuoi sapere come finirà? Questa la mia previsione: le modifiche al ban del 2035 non so dirti in cosa si sostanzieranno (io spero un’apertura alle plugin) ma di fatto saranno presentati ufficialmente come qualcosa di tecnologicamente neutrale (del tipo, esempio, se davvero fossero le plugin: è vero che bruciano un po’ di benzina ma avendo una batteria più piccola producono meno co2 in fase di produzione …) ma di fatto dovranno aprire un po’ i cancelli. Un po’ perché glielo imporrà il PPE che si è già tatuato le parole della Von Der Leyen che ti ho citato sul cuore, un po’ perché di fatto lei non è Hitler che può imporre con la violenza qualcosa a una percentuale della popolazione (anche se fosse una minoranza). Quindi nel 2026 qualcosa cambierà: lei l’ha detto e io credo che, se le vendite delle elettriche rimarranno stagnanti, in effetti modifiche ci saranno.
Potrebbero decidere di modificare qualcosa come no, se si limitano a inserire solamente i biocarburanti non cambierebbe nulla.
Discorso plug in, posso essere d’accordo a 2 condizioni:
1) Devono raggiungere una quota minima in elettrico (300/400km)
2) Quelli che le usano devono avere una quota minima di uso in elettrico, altrimenti vengono multati, perché se le usano come termiche inquinano di piú e siamo punto a capo
praticamente plug-in range-extender… ma coi progressi BEV su batterie, motori e sistemi di ricarica in arrivo… utili solo in determinati contesti molto sottosviluppati (spero non in Europa… ed Italia !!)
Anni fa ingegneri (ora Stellantis) mi parlavano delle sperimentazioni su vetture plug-in che automaticamente passano al motore elettrico quando il navigatore rilevava le strade in contesti urbanizzati…. Sta già avvenendo .. non da noi … ma anche la tracciabilità delle vetture (ICE/BEV) con le famigerate “scatolette” renderà possibile ciò che auspichi…
Enzo, è possibile che aprano alle plug-in. D’altra parte da qui al 2035 è impossibile sapere quanto costerà rifornire di benzina o diesel, molto probabilmente uno sproposito. Le plug-in potrebbero passare, ma resterebbero cose da ricchi. Le BEV nel 2035 al contrario costeranno meno e saranno più facilmente gestibili.
@enzo
tu dai per scontato che il PPE a guida tedesca sia l’oppositore del Green Deal.
mi sa che non hai mica capito cos’è il Clean Industrial Deal e cosa significa
Gran bella notizia. Vogliono inserire gli e-fuel nella normativa, ma ben sappiamo che é solo fumo negli occhi
Fossero solo fumo negli occhi, ci potrebbero anche stare, il problema è che sono anche fumo nei polmoni…
ti assicuro che se uno arriva a malapena coi soldi a fine mese il fumo delle macchine nei polmoni non è certo la sua priorità maggiore, quando ci arriverà ranquillo forse allora incomincerà a preoccuparsene.
Ah. Il povero non muore di malattie respiratorie!
La scienza di Gobbo!
ottima notizia per l’Europa, speriamo non trovi troppi ostacoli e riesca a tenere all’angolo i sovranisti, zavorra per l’Europa che ci tocca portarci appresso purtroppo.
si certo Ursula è stata eletta grazie ai voti dei verdi senza i quali non sarebbe passata ma ha avuto anche 50 franchi tiratori che le hanno votato contro per questa scelta, deve sperare che le vendite di auto elettriche ripartano (a giugno nonostante il boom in italia e Belgio se ne sono vendute 1% meno del 2023 al contrario delle ibride che sono aumentate a 2 cifre) altrimenti i deputati del PPE spalleggiati dalla confindustria tedesca e europea, troverà gli “argomenti” adatti a convincerla.
vedremo vedremo….
E’ dura rassegnarsi eh?
Maggioranza scontata. Si sapeva. Ma poi sotto sotto anche lei sa che il green Deal (per come era concepito …) è morto. Già si parla di bio carburanti ecc. Poi ci penseranno i Popolari specialmente dopo le elezioni tedesche .
si sapeva???
ma…non era che “il vento è cambiato”
e
“la volontà del popolo”?
certo che vedremo
ma rispetto ai proclami baldanzosi di soli 3 mesi fa
ora la situazione è 1-0, palla al centro,
Parlamento Europeo saldamente lontano dagli estremi
e il resto della partita da giocare:
direi un ottimo o pessimo inizio,
a seconda dei punti di vista
tutto dipenderà dalla ragionevolezza delle richieste, l’ambiente di sicuro è una delle priorità … ma come dice il provervio non fai i matrimoni coi fichi secchi, se l’Europa ci metterà dei soldi (tanti soldi) allora forse mole ose potrebbero diventare fattibili, se invece darà solo “consigli per gli acquisti” …. bhe sinceramente la vedo molto molto dura.
guarda che con il clima non stiamo parlando di fare matrimoni con fichi secchi,
stiamo parlando di non avere né i fichi né gli sposi…
bhe sicuramente con la sua rielezzione siamo lontani dagli estremismi ma soprattutto le lobby delle armi festeggiano alla grande … nel suo discorso ha detto che l’Europa deve riarmarsi molto di più … vedremo poi se i soldi andrenno in quella direzione piuttosto che all’ambiente….. a pensar male si fa peccato … ma spesso ci si azzecca !!!
Quello di spostare più risorse verso il riarmo è dettato direttamente dalla NATO piaccia oppure no, esiste un obbligo dove ogni nazione deve destinare , a tendere, il 2,5% del pil. (Proprio verso quel business mi sto spostando con il mio lavoro)
conteggio Italia conviene farlo a fine anno, considerando i tempi lunghi di consegna delle auto ordinate a giugno, comunque magra consolazione dopo l’annata “alla Urso”
potrebbe diventare un modo di dire “fare ursate”
E speriamo che rimanga una pia illusione!