Urso insiste sul nucleare. Inaugurando un reattore realizzato da Enel in Slovacchia, il ministro ribadisce: questa tecnologia è strategica anche per noi.
Urso insiste e inaugura un reattore realizzato da Enel in Slovacchia
“È il momento di riaprire la strada del nucleare in Italia, anche grazie all’esperienza acquisita all’estero dalle nostre aziende nel settore“. Il ministro delle Imprese e del made made in Italy non molla la presa e ribadisce quanto già detto pochi giorni fa incontrando le aziende del settore. Adolfo Urso l’ha fatto arrivando a Bratislava per inaugurare il terzo reattore della centrale nucleare di Mohovce, della slovacca Slovenske Elektrarne, realizzata da Enel, socia con il 33% con i partner slovacchi. “Sono qui per evidenziare quant’è importante il contributo di Enel per consentire alla Slovacchia di raggiungere autonomia nella produzione di energia e maggiore competitività industriale. Grazie al nuovo reattore questo Paese produrrà elettricità a basso costo per cittadini e imprese. Dev’esserci da esempio: se è possibile in Slovacchia, grazie alle imprese italiane, deve essere possibile anche in Italia: abbiamo tutte le competenze scientifiche e industriali”.
Nell’agenda del ministro gas, biocombustibili e idrogeno
Entro il 2030, l’80% dell’energia in Slovacchia sarà prodotta da questa fonte.”Dobbiamo puntare ovviamente ai reattori di nuova generazione che saranno disponibili già alla fine di questo decennio. Poi al nucleare di quarta generazione che arriverà nel 2040 e, quindi, alla fusione nucleare, che speriamo di realizzare già nel 2050” ha proseguito Urso. Il ministro si dice “pienamente consapevole che all’Italia serva un mix energetico per supportare sostenibilità e produttività. Sul versante delle energie rinnovabili abbiamo previsto importanti investimenti, anche attraverso Transizione 5.0, Ma dobbiamo anche rilanciare la produzione idroelettrica, utilizzare appieno il gas e i biocombustibili e prepararci all’idrogeno. In questo mix energetico si inserisce il nucleare pulito e sicuro, necessario al nostro sistema industriale”.
- Ancora numeri a casaccio sull’auto elettrica. E se a darli è il ministro dell’Ambiente… Il VIDEO di Paolo Mariano
Parole totalmente vuote di sostanza pratica
Per lo meno bisognerà prima fare un nuovo referendum…
tre partiti uniti di governo hanno fatto untentativo il mese scorso, andato male, di far passare di nascosto nel Decreto Sud un emendamento che rendesse non solo i “centri di accoglienza”, ma anche “gli impianti energetici” uno dei casi previsti dall’articolo 233 del Codice militare
ovvero opere che il ministero della Difesa può realizzare senza un percorso di autorizzazioni o vincoli, sfruttando una corsia preferenziale contenuta nel Codice degli appalti, nel segreto militare che estromette da discussioni pubbliche e dal coinvolgimento delle comunità
https://www.open.online/2023/10/26/centrali-nucleari-emendamento-blitz-camera-dei-deputati/
magari non riusciranno a fare gli impianti, ma intanto a far pagare allo stato costosi “finanziamenti e progetti esplorativi”, e magari le prime commesse con contratti che includano grosse penali per recedere
era già successo con il processo berlusconi, contratti firmati per nuovi reattori, poi in quel caso al momento di recedere riuscimmo a non pagare le penali grazie a una situazione fortuita
immagina di essere un consorzio che vende impianti da decine di miliardi ognuno, e che propone allo Stato un piano da per es. 160.000 miliardi (un piano fallimentare, perchè il suo prodotto già da tempo non sta sul mercato da quanto è caro, gli investitori privati non lo vogliono, si cerca di piazzarlo allo Stato grazie a politci compiacenti)
come prima mossa fai figurare un costo teorico molto più basso, per non spaventare l’opinione pubblica, poi se i lavori partono può lievitare
poi racconti che farai impianti “piccoli” che “costano meno” ( ma il costo per unità di energia prodotta in realtà è ancora più alto)
e proponi il piano B con solo una parte degli impianti (che però mix energetico gli fanno solo il solletico)
infine chiedi intanto di almeno inziare un piano di investimenti preliminare “per portarsi avanti”
quindi potresti ottenere tra 3 e 160 miliardi di spesa pubblica
non li investiresti 3-8 miilioni di euro in due anni di ammiccamenti ai politici e martellante campagna ingannevole pubblicitaria sul web ( tanti canali you-tube ad alta visibilità e i vari altri canali social impestati da promoter dichiarati o non dichiarati ) ?
è una scommessa da im-prenditore che male che vada paga 1000 a 1, e poi quando ti ricapita un governo che ti spalleggia?
e hanno fretta, perchè qui ogni mese che passa sempre più italiani anceh i più distratti scoprono che le rinnovabili continuano a scendere di prezzo e in europa stanno correndo come matti ad installarle, diventa sempre più difficile fare il giochetto
che a noi italiani costa anche di più, perchè fa rallentare i provvedimenti che andrerebbero a velocizzare la crescita delle rinnovabili (il dibattito è comuque già un favore al fossile, che ringrazia)
No, non serve perché nessuno dei referendum ha bloccato la costruzione di reattori
si certo, poi le marmotte confezionano la cioccolata
il kwh nucleare costa da 3 a 7 volte rispetto alle fonti rinnovabili
per questo per provare a piazzarlo da un lato si lavorano i politici e dall’altro assoldano degli scappati di casa you-tuber e finti commentatori sui social a scrivere spataflate di falsi dati
1) cosa centra con la questione del referendum?
2) non è vero
3) sono uno studente di laurea magistrale in ingegneria nucleare, non sono assoldato o uno youtuber scappato di casa
Si, si possono costruire. Però poi non si può produrre energia da nucleare, senza ripresentare una legge che fu abrogata dal referendum del 2011.
Un po’ costoso come fermacarte, anche se io ho proposto di usarli come ancoraggio dei tiranti del ponte sullo Stretto, ne facciamo una da entrambe le sponde.
Certo che ha fretta, fra poco lo cacciano a pedate nel didietro e addio occasione…
Il rischio di mendicare è alto.
Risposte serie? Non val la pena!
Sono riusciti faticosamente a far partire il reattore n°3 da 470 MW (doveva partire l’anno scorso),
e come ha spiegato Eugenio Davolio è un progetto partito nel 1986
poi tra uno-due anni dicono che sarà finito anche il 4° e ultimo reattore (sempre 470 MW) in costruzione della centrale
sui giornali dicono che il reattore 3 coprirà il 13% del fabbisogno della Slovacchia e con il 1, il 2 e il 4 saranno autosufficenti (come Stato consumano come due nostre regioni del sud italia) ma i conti non tornano, dai dati storici della slovacchia vedo 4-6 GW di consumo, con questi impianti da 470 MW non coprono i consumi; lo Stato come politica non sta installando rinnovabili, gli va bene nucleare con approvvigionamento russo + carbone + gas (anche energia importata dai vicini)
ha confine c’è l’Austria , che usci dal nucleare nel 1978 con un referendum e invece che ora viaggia con molto idrolettrico ed eolico in forte crescita, Vienna se ho capito si trova a 150.km da questa centrale e la ritiene poco sicura, progetto sovietico anni 80, senza abbastanza contenimenti e resistenza antisismica di centrali, e altre mancanze che furono evidenziate in scandali di corruzione e fuga di video degli impianti durante la costruzione
complimenti a Enel che si frgia di essersi infilata in questa situazione e al ministro che vanta di aver aquisito del know how su un impianto vintage (se avesse le ruote sarebbe già iscrivibile ASI) tipo Chernobyl, e lo definisce sicuro (e dubito anche della sua affermazione sull’economicità del progetto)
la storia la ho letta qui:
https://www.wired.it/article/nucleare-austria-slovacchia-centrale-mochovce/
la situazione è un pò simile alla centrale Slovena di Krsko già in funzione, con lo stesso tipo di mancanze, e che ad ottobre è stata fermata perché c’è stata una perdita e necessita riparazioni, e anche qui c’è Trieste che se ho capito preferirebbe convincerli a chiuderla e passare alle rinnovabili
Paradossale definire “a basso costo” l’elettricità prodotta da un centrale costata miliardi di euro, lustri di tempo per realizzarla, dipendente da un materiale reperibile solo all’estero in zone polititcamente instabili, e che produce scorie preicolose che dovranno essere gestite per millenni. Io credo proprio che un kWh prodotto da un centrale del genere costi di più, molto di più di un kWh prodotto da un pannello fotovoltaico nella propria vita utile, per non parlare dei rischi.
Prezzo e costo sono differenti e dipendono dalla borsa energetica, sono dinamiche complicate che io non conosco bene e immagino te di meno, comunque ecco alcuni errori che hai commesso:
1) i costi di investimento sono alti, ma costi combustibile bassissimi, preferisci il gas? Guarda com’è andata a finire con la Russia.
2) falso l’uranio è tutt’altro che raro e non esiste solo in zone politicamente instabili, Canada e Australia (maggiori produttori e riserve di uranio) sarebbe instabili?
2bis) invece i pannelli solari dalla Cina e i metalli rari dall’Africa e Afghanistan sono stabilissimi.
3) le scorie si riciclano e sappiamo come gestirle, invece gli scarti tossici di altre industrie rimangono pericolose per sempre, almeno quelle radioattive decadono.
4) guarda il prezzo per MWh nei paesi europei e poi quello italiano(uno dei maggiori), guarda soprattutto la fina l’ansia da quando ha attivato Olkiuouto 3.
5) il fotovoltaico senza incentivi statali (quindi le tue tasse) costa molto più del nucleare e il nucleare ha vita 80+ anni mentre il solare 25, ecco lo studio https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0360544222018035
6) le morti per kWh di energia nucleare sono comparabili se non più basse delle rinnovabili. L’idroelettrico è più rischioso del nucleare anche contando Chernobyl (c’è stato un referendum per il Vajont?). Sempre i dati https://www.statista.com/statistics/494425/death-rate-worldwide-by-energy-source/
questa è una spataflata di disinformazione
compreso linkare un articolo che non dice quellop che hai scritto tu
è il solito gruppetto di propagadisti organizzati (e pagati) che presidia anche queste discussioni usando più nick-name
ripetete sempre le stesse frasi uguali anche quando acnbiate nick-name
per me siete il peggio incrocio tra venditori e troll, non ho rispetto per chi prova a ingannare cosi spudoratamente
Incredibile….. siamo nell’epoca dei tuttologi da tastiera
Filippo ti ha sciolinato una serie di dati oggettivi, con link allegati
In una discussione seria risponderesti coi tuoi dati ed i tuoi link
Ma ovviamente fare questo non è banalee quindi la mettiamo in caciara
Filippo ti ha fatto notare banalità, il vajont ha causato migliaia di morti ma nessuno ne parla, questi (morti) appartengono alle rinnovabili
La disinformazione la state facendo voi con queste risposte
Non parlare del Vaiont. Ha causato quasi tremila morti, perché per i soliti speculatori e’ stata costruita la diga nel posto sbagliato, gia sapendo che poteva succedere quello che e’ successo. Pero e’ finita lì! Per Chernobyl quanto dovremmo aspettare ancora per poterci rilassare. E chi fa le centrali nucleari le fa con gli stessi idee di chi ha fatto le dighe, guadagnare, guadagnare, risparmiare, intascare. Solo che i danni che provocano durano non si sa quanti anni, decenni, millenni. Siete ridicoli.
Domanda a Nicola: se dobbiamo smettere al più presto di usare combustibili fossili (serve un link? O ci fidiamo di IPCC e ONU?) cosa usiamo nei prossimi 20/30 anni necessari a costruire le centrali nucleari nel cortile di Salvini e D’Urso?
Chiedo per un’amico, ora in pensione, che era uno dei 6 abilitati alla centrale nucleare di Caorso (patente internazionale) dove ha lavorato nella sala di controllo per un solo anno, a centrale in funzione (al minimo, si autoalimentava e basta): lui ha le idee molto chiare, da due anni, pur essendo ex dipendente Enel, vive nella sua casetta trifamiliare (con suoceri e famiglia del figlio) con impianto ad isola, staccato dalla rete. E quando sente parlare di SMR, cambia canale, fa male alla sua ipertensione.
sono dati da studi scientifici ed esperti di energia nucleare.
L’articolo spiega come le metriche di costo che contano fattori aggiuntivi, come LSFCOE e non LCOE che ne conta di meno, siano più realistici e che le rinnovabili costino in verità più del nucleare. Leggilo bene.
Gruppetto di propagandisti organizzati lo dici alla mia classe di 100 e passa ingegneri nucleari? poi pagati, se mi dici chi mi paga vado a lamentarmi che a me non è ancora arrivato nulla.
“… ovviamente ai reattori di nuova generazione che saranno disponibili già alla fine di questo decennio. …”
Quindi stiamo parlando di una roba CHE NON ESISTE OGGI?
Ma sarà disponibile fra 5-7 anni. Sempre che la previsione sia esatta e tutto fili liscio. Perché se ritarda siamo bloccati ancora col gasse (degli altri).
Mi convince poco, sinceramente, la cosa. Fosse una roba già esistente e collaudata potrei capirlo ma non così.
Hai centrato il punto: a loro non interessa di quale tecnologia si parla perchè sanno perfettamente che non si costruirà nulla. Servono solo un po’ di foto di rito e qualche conferenza stampa.
fantastica anche la motivazione: dare energia alle nostre industrie che he hanno bisogno
ma se “hanno bisogno”, forsè converrà installare in solo 2-3 anni e di corsa un altro po’ di rinnovabili, e con potenza efficace molto più alta a parità di spese (= energia meno cara e/o evitare di aggiungere debito pubblico)
per me questi hanno fiutato odore di grandi opere infinite e relativa magiatoia e ci stanno provando
Ma è ovvio che stanno puntando a mantenere in vita il gas, tra l’altro lo dicono anche “utilizzare appieno il gas”.
Lo sanno benissimo che il nucleare non si farà mai, e di certo non nel prossimo decennio.
Confermo.
E nonostante 2 referendum.
Cribbio, siamo un paese altamente sismico, ma cosa ha nel cervello questo essere?
Forse pensieri moralmente bassi?
I referendum non impediscono la costruzione di centrali nucleari. Inoltre ci sono centrali in paesi molto più sismici del nostro che non hanno mai avuto alcun problema alla struttura dovuto ad un terremoto. Esistono edfici anti-sismici, la retorica del “ma è un paese sismico” è insensata.
Buonasera, mi spiace constatare che si insista ancora per una tecnologia del genere per produrre energia ma vabbe’ se la sua mente o altro e’ questa…..
Il mio commento invece si sposta su cio che sostiene il ministro dell’ ambiente e della sicurezza energetica nel video circa gli stipendi medi ed i prezzi delle auto elettriche rispetto alle termiche, in parte vero in parte no.
Nel 1993, quando la Renault mise in commercio la Twingo il prezzo di listino era di 13.900.000 lire ovvero 7.178,00 euro mentre lo stipendio medio di un operaio era era di 1.300.000 lire ovvero 671,00 euro quindi a quell’ operaio occorrevano piu’ di 10 stipendi per acquistarla, faccio presente che il condizionatore d’ aria si pagava a parte al prezzo di 1.800.000 lire ( 930,00 euro ) e lo stereo non era di serie.
Adesso senza paragonarla alla Dacia Spring, anche se sarebbe logico come paragone, voglio invece confrontarla con la nuova Renault Twingo elettrica la quale come anticipato pochi giorni fa avra’ un prezzo di listino di 19.000,00 euro meno gli incentivi che godra’ quasi sicuramente ma rimaniamo sul listino.
Ad oggi lo stipendio medio di un operaio e’ di euro 1.400,00 quindi per acquistarla gli occorrerebbero meno di 14 stipendi, un po’ piu’ cara rispetto a quella di 30anni fa ma va considerato che avra’ 5 porte, il climatizzatore sara’ di serie, per non parlare di tutti i sistemi di sicurezza sia attivi che passivi che inevitabilmente avra’, essendo elettrica niente cambio manuale, insomma alla fine si puo’ considerare che questa differenza non e’ poi cosi’ come la descrive il ministro attuale.
Non ho considerato l’ incentivo statale altrimenti costerebbe meno in rapporto.
Concludo sostenendo quanto detto dal ministro cioe’ che gli stipendi dovrebbero essere piu’ alti, ma non solo per l’ eventuale acquisto di un’ auto elettrica ma per la spesa in generale che sosteniamo quotidianamente.
Qui in lombardia c”e” la muraglia del Garda, che alinenta gia’ poche decine di macchine, si dovrebbe puntare lì.
“Construction began on Mochovce 3 and 4 in 1986 and resumed in 2008 after a 16-year hiatus. […] the start of operations of Mochovce unit 3 is expected by the end of 2018 and unit 4 by the end of 2019. This is six years later than the original schedule.”
[NOTA BENE 1: I lavori iniziarono nel 1986 – per inciso, l’anno di Chernobyl…]
[NOTA BENE 2: 6 anni di ritardo al 2018 + altri 5 anni fino 2023 = 11 ANNI DI RITARDO]
“Enel acquired its stake in Slovenské Elektrárne in 2006 for EUR840 million, agreeing to complete construction of two additional Mochovce units as part of the transaction, but launched a program in July 2014 to sell its holdings in Romania and Slovakia, as part of an ongoing effort to reduce the Italian group’s financial debt.”
[Fonte: World Nuclear News, https://www.world-nuclear-news.org/Articles/Cold-testing-completed-at-new-Slovak-reactor%5D
Siamo proprio sicuri sicuri sicuri che questa storia “Dev’esserci da esempio”?
Beh indipendentemente da quanto ci hanno messo ora saremo noi a comprargli l’energia prodotta da questa centrale visto che noi l’abbiamo abbandonato.
Siamo davvero sicuri che gli scemi non siamo noi?
ma cosa vuoi comprargli alla Slovacchia, che non gli basta neanche a loro, 470 Mw, nel mix hanno carbone e gas
da noi un buon parco eolico off-shore o uno FV genera più potenza effettiva, ti costa 1/3 o 1/5, e lo installi in 2-3 anni
questo slovacco è pure un reattore anni 80 senza sicurezza, che meno va e meglio è, Vienna vorrebbe che lo chiudessero direttamente
si siamo sicuri che saremmo scemi a costruire un reattore oggi, con i costi folli che hanno ora, non nel 1986
abbiamo da installare centinaia di GW di rinnovabili, come stanno già facendo gli altri paesi europei
le rinnovabili si installano senza susssidi, con investimenti di privati, e prezzo al kwh stracciato e chiaro sin dall’inizio
invece i reattori si accollano alla spesa pubblica, è una truffa, gli invetistiori privati invece scappano, sanno che sono opere in perdita
Filippo, “indipendentemente da quanto ci hanno messo” non si può sentire, mi dispiace.
Visti i sempre più numerosi e sempre più frequenti eventi climatici catastrofici che ci colpiscono direttamente, non possiamo più permetterci di aspettare altri decenni.
Vorrei davvero che anche l’Italia, anche tutta l’Europa avessero la volontà di fare come in Francia, dove dal 1º luglio scorso è entrata in vigore la legge 175/2023 che obbliga la copertura fotovoltaica entro il 2028 di almeno il 50% della superficie dei parcheggi pubblici e privati da 500 m² in su, per una potenza installata a regime di oltre 11 GW (https://www.apexenergies.fr/ombriere-photovoltaique/obligation-ombriere-parking/).
Il tutto in appena 5 anni e con costi di installazione e soprattutto di manutenzione e per la sicurezza che sono una frazione di quelli richiesti dal nucleare.
E la soluzione al cambiamento climatico non è una fonte di energia che non produce CO2?
Quella è potenza, non puoi comparare fonti energetiche in base alla potenza installata perché un pannello solare ha un capacity factor meno della metà di una centrale nucleare. Inoltre non stai considerando una miriade di altri fattori, vita media? Costi combustibile? Accumuli? Rete elettrica? capacity factor? Life cycle? Se vogliamo fare una comparazione completa di meriti e demeriti delle tecnologie almeno facciamola bene. Se poi devono installare 11 GW d in solare bene per loro, ma emettono 30gCO2/kWh in Francia perché hanno 56 reattori, mentre noi 400 perché abbiamo scommesso (e perso) sul gas, la Germania 700.
Se pensiamo a lungo termine il nucleare è l’unica in grado di soddisfare il carico base senza emettere CO2. Le rinnovabili sono intermittenti e spostano i costi sull’accumulo, le usi per i picchi, ma non per base load. Non parliamo poi della legge dei rendimenti decrescenti con l’aumentare della penetrazione di rinnovabili in un mix energetico, della duck curve e dei costi di potenziamento della rete elettrica per sostenere i picchi.
Nessuno a favore del nucleare è contrario alle rinnovabili, il mix energetico migliore per il clima e per i costi è nucleare+rinnovabili, ma voi volete un’utopia irrealizzabile 100% rinnovabile senza considerare le condizioni al contorno.
Se le consideri i calcoli dicono che un mix energetico con nucleare base load costa 30% in meno di solo rinnovabili.
https://www.rivistaenergia.it/2022/06/qual-e-il-mix-elettrico-piu-economico-per-unitalia-co2-free/
Guarda questi dati sulla decarbonizzazione nei paesi OECD, guarda la linea blu (CO2) e quella viola (nucleare), cosa noti? I migliori programmi di decarbonizzazione sono stati quelli nucleari.
https://edecarb.org/
” Le rinnovabili sono intermittenti e spostano i costi sull’accumulo, le usi per i picchi, ma non per base load.”
Intanto il Portogallo, in NOVEMBRE che non è esattamente il mese perfetto per il fotovoltaico, si è alimentato per 6 giorni consecutivi e ininterrotti al 100% da rinnovabili. Questo oggi.
Cominciamo oggi a progettare una centrale nucleare, fra quanti anni siamo pronti? Realisticamente? Un po’ di onestà intellettuale, Filippo. Provi a rispondere fra quanti anni potrebbe produrre energia, guardando nel resto del mondo quanti anni servono per costruire una centrale, fingendo che possiamo farlo anche in Italia.
Attendo risposta…. ma intanto mi procuro altri pannelli fotovoltaici, aspettando la risposta….
MI complimento con Filippo.
Qualcuno glielo faccia vedere e chieda a Urso e Fichetto Pratin di mettere a disposizione il loro giardino per il tutto: https://www.youtube.com/watch?v=g-v6cGTRNvg.
E mentre aspettiamo il 2030, 2040, 2050…, facciamo il tifo per quelli di “Elettricità Futura” (https://www.elettricitafutura.it) che riescano a installare rinnovabili a palla nonostante la mortifera burocrazia nostrana.
questi fossili sono rimasi congelati agli anni 70a
mi sa che è andato qualcosa storto nello scongelarli e metterli al governo
perfino Alemanno sindaco di cdx a Roma nel suo mandato a inaugurava centrali fotovoltaiche
cosa gli ha fatto il sole e il vento a questi qui ?
Male, fin da piccoli, evidentemente… 🤬🤬🤬
Sai ai vampiri il sole non fa bene.
A mio avviso questo é il peggior governo di sempre sotto tutti i punti di vista: ambiente, evasione, supporto ai poveri, umanità, corruzione ecc.
Un disastro, e tutto grazie ad una sinistra che sembra faccia il gioco del “nemico”.