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Urso è per i biocombustibili, ma la prof lo zittisce

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Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy.

 

Urso è per i biocombustibili e contro l’elettrico. Nell’ennesima intervista, questa volta al Messaggero, ripete che i biocarburanti sono green, le batterie no. Ma…

Urso è per i biocombustibili
L’intervista rilasciata dal ministro Adolfo Urso al Messaggero.

Urso è per i biocombustibili, una causa già persa in Europa

Al ministro delle Imprese e del Made in Italy non è bastata la sconfitta rimediata in Europa con la bocciatura dei biocarburanti per il dopo 2035. E la vittoria invece della Germania, che ha salvato gli e-fuel, voluti dal gruppo Volkswagen. Urso è convinto che la partita si possa riaprire e che l’elettrico abbia un bilancio di sostenibilità peggiore:  “Per fare il biocombustibile occorre piantare centinaia di milioni di alberi da cui poi si realizzerà la biomassa“, ha detto in una recente intervista al Messaggero. “Alberi che nella vita assorbiranno molta più anidride carbonica di quella che sarà risparmiata con l’elettrico. Per fare una batteria e una macchina a trazione elettrica occorre riaprire i giacimenti in Italia e in Europa, scavare la terra ed estrarre litio e poi cobalto, manganese, titanio. In effetti la Commissione ha già annotato 34 materie prime critiche. E si appresta a chiederci di aprire le miniere che abbiano chiuso 30 anni fa per estrarre quel che ci serve e lavorare poi i minerali sul nostro territorio“.

Urso è per i biocombustibili
La prof. Silvia Bodoardo, del Politecnico di Torino.

Dura la prof Bodoardo: “Su quali basi si possono fare queste affermazioni?”

Urso ha usato anche toni sferzanti: “È facile fare gli snob quando il cobalto viene estratto in Congo e lavorato in Cina con il lavoro minorile e in spregio all’ambiente. Chi lo spiega a chi ha imbrattato la Barcaccia di piazza di Spagna che la batteria elettrica nasce dal sottosuolo?“. È sorprendente che il ministro si preoccupi all’improvviso di dare spiegazioni ai ragazzi che si rendono protagonisti di questi blitz di protesta. Comunque sia, puntuale è arrivata su Linkedin la risposta di una studiosa di fama come Silvia Bodoardo: “Su quali basi si possono fare certe affermazioni? Quali dati a supporto? Il ministro sa che piantare vegetali per i biocombustibili vuol dire ‘uccidere’ la biodiversità ? E che tali vegetali catturano poca CO2 rispetto a piante alte? Quale è l’efficienza dei motori a combustione rispetto a quelli elettrici? Come pensa di ridurre l’impatto degli inquinanti (CO2, ossidi di azoto..) nelle zone densamente popolate? Pensa che le aziende automobilistiche vendano solo sul mercato italiano? Si faccia molta attenzione a non lasciarci morire lentamente, mentre i nostri migliori giovani se ne andranno all’estero.

— Leggi anche / E-fuel, che cosa sono e perché non saranno la soluzione. Del prof. Alessandro Abbotto 

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44 COMMENTI

  1. URSO E’ TELECOMANDATO !!
    E’ una di quelle figure che se gli dai il posto di lavoro e gli dici di affermare che la terra è piatta…..
    VOILA’… Lui sosterrà che la terra è inequivocabilmente piatta.

    Che tristezza ragazzi.
    Politici incompetenti, corrotti, incapaci, arroganti.

    SI MA LI AVETE VOTATI VOI O SBAGLIO?
    Cioè …. una maggioranza così EVIDENTE io non l’ho mai vista in parlamento. (a parte le larghe intese e i governi tecnici).
    Dunque … tutti i milioni di geni che hanno messo la crocetta? dove sono?
    Penso sia fondamentale che cerchino di dare ragione a Urso e a quel GRANDE neo inquilino di nome Cingoleni .. che appunto… ha riscattato il suo premio di produzione proprio poche ore fa.
    SUI BIOCOMBUSTIBILI PENSO NON CI SIA DUBBIO…vanno bene per pochissime categorie .. magari sui trasporti pesanti.
    Per il nostro futuro .. non c’è dubbio… con questa gente al comando è praticamente una certezza…
    .. morte assicurata.

  2. Come diceva Montanelli (noto estremista ambientalista) Lei è ignorante nel senso che ignora o è mal informato. basta andare su google e digitare “percentuale riciclaggio batteria polimeri di litio” per avere la risposta in diretta: “Difatti, il 70% degli studi sul riciclo, ad oggi, è portato avanti da Cina e Corea del Sud, dove tutti i materiali attivi possono essere riciclati con alte efficienze e il recupero complessivo di materiali è già attualmente superiore al 90%” Ma tornando all’ignoranza: E’ chiaro che quello dell’estrazione delle materie prime, per la produzione di batterie, è un mercato destinato ad esaurirsi prima dell’esaurimento delle stesse. Il motore elettrico performa oltre il 90% e un auto elettrica performa decisamente meglio di un sistema di propulsione già vecchio alla nascita (vedi Ford Model T elettrica inizi 1900). Allora mi domando -Ma di cosa stiamo parlando?-

    • Si ma approfondisci la ricerca. Scoprirai che il riciclo, in Asia, avviene mediante altiforni. Che vanno a gas o carbone..troppo comodo raccontare solo la parte di storia che torna utile alla propria tesi

      • ok vengono riciclati con altiforni a gas! ma quanta energia serve? se riciclo l’alluminio la seconda fusione costa molto meno della prima… mi sembra di riicordare 1/8 ma anche fosse il 30% in meno… sarebbe tanta roba

      • Le batterie elettriche si riclano con il processo idrometallurgico, alta efficenza, basso impatto; il processo pirometallurgico è più sprecone, si usa/usava con le batterie al piombo e con le pile

        la percentuale di materiali recuperati nel processo idrometallurgico in impianti reali già attivi è del 95%, e stanno già cercando di arrivare al 97-98%

        Poi come già detto da altri, è comunque sempre energeticamente molto più effiecente che estrarre nuovi minerali in miniera, le emissioni indirette di Co2 sono molto più basse

  3. Con tutto il rispetto, ma una docente universitaria che, nel virgolettato, definisce la CO2 un inquinante, lascia un po’ perplessi.

    • è un clima alterante , quindi è una forma di inquinamento
      a meno che l’effetto serra e il cambiamento climatico non esista

      di peggio c’è il metano , tanto amato dai nostri politici di “destra” e di “sinistra”
      salvo poi scoprire che la rete del gas in italia è un colabrodo
      e che considerano poco e non lo recuperano quello naturale emesso nei centri di trattamento dell’umido urbano
      delle fogne
      degli scarti dell’industria agricola e alimentare

    • consiglierei un po’ di scuola a chi le ha risposto, o perlomeno un ripasso.
      soprattutto ai “professori” qui presenti in quantità.

  4. Vi prego VaiElettrico, siete una testata rispettabile… non seguite la moda dei titoli stile Libero, Il Giornale e compagnia danzante.

  5. Mi piacerebbe vedere su mappamondo quanto territorio servirebbe per avere abbastanza biomassa da produrre 100/120 mld di l di bio-carburante. Cioè quante nazioni dovrebbero fare solo quello w colti are solo quello? Perché in Italia ci sono 40mln di auto a 10.000 KmXauto e 20kml (stima ottimistica) sono 500LX 40mln= 20mld di L ma noi siamo meno si 1/6 di tutta l’UE quindi 120 mld di L.
    Stesso ragionamento per gli e-fuel…ma come può esserci una scala così enorme di produzione?

    Non esiste questo rischio le BEV soppianteranno una buona fetta delle ICE perché enormemente più efficienti e in un futuro dove l’energia costerà e sarà preziosa non si potrà certo sprecare in motori col 45% di rendimento nella migliore delle ipotesi.

    My opinion

    • conto già fatto qualche settimana fa nei commenti,
      per alimentare a biocombustibili il parco auto italiano attuale serve una superficie un po’ più grande di quella dell’Italia, isole comprese.
      fine della storia

  6. Evidentemente il guadagno gli spegne i neuroni altrimenti dovrebbe capire le cose molto semplici che persone in po’ piu informate hanno piu volte spiegato. Ma tant’é, preferiscono fare la figura degli ultimi commentatori da bar Porro.

  7. mentre su che basi questa afferma che non si dovranno aprire/riaprire miniere?
    ah giusto, non ne parla.. 😁
    chissà come prolifera la biodiversità intorno alle miniere.. si si 😂

    non si è obbligati a respirare fumi, gas, polveri ecc. io farei pagare le cure ospedaliere a chi vuole abitare in città: è una loro scelta viverci..

    che belli i tempi in cui non si sentiva l’obbligo di parlare (tutti, me compreso), senza oltremodo proporre nulla come fatto da costei. o su linkedin ne ha dissertato? 🤷‍♂️

    • Appare evidente anche a uno stolto che i materiali di cui sono composte le batterie sono riciclabili mentre le emissioni che non sono solo co2 no. Io non abito in città ma abbondantemente lontano da esse eppure il livello di qualità dell’aria é pessimo comunque. Guarda caso durante i lock down non lo era (aziende manifatturiere poche in zona)..
      In ogni caso il livello di efficienza di un power train ev dovrebbe far tacere tutti e invece no.. Ancora mi sorbisco decerebrati che pensano il loro diesel abbia il 40% di efficienza.

      • Non solo insegna al Politecnico di Torino dove è responsabile della task force sulle batterie e guida l’Electrochemistry Group@Polito. Partecipa anche ai principali progetti finanziati dall’UE (coordinatrice dei progetti Gigagreen e Stable Eu). È leader del WP3 sull’iniziativa Education in Battery2030+ ed è responsabile della ricerca sui materiali avanzati nel WG3 di BatteRIesEurope/Bepa e Leader della Task Force on Education di BEPA (Battery Partnership). Vediamo cos’ha da replicare il nostro accademico del Bar Sport.

    • “non si è obbligati a respirare fumi, gas, polveri ecc. io farei pagare le cure ospedaliere a chi vuole abitare in città: è una loro scelta viverci”
      Capolavoro. Poi rivendichiamo il diritto di guidare termico: basta non avere la macchina, è una loro scelta, giusto?
      Chiuderanno le fabbriche di auto termiche: potevano cambiare lavoro, è una loro scelta.
      Che dire? Niente, ti commenti da solo.

    • la prof.sa Bodoardo è questa signora qui, che personalmente non conosco e che non posso giudicare.
      https://www.polito.it/personale?p=silvia.bodoardo
      ma so leggere un curriculum e gli incarichi che ha e che ha avuto.
      io per esempio non li ho mai avuti né li ho ora.

      tu, Ernesto, che titoli hai, per scrivere quel che scrivi?
      quali sono i tuoi successi e i tuoi meriti scientifici che ti permettono di sparare a zero come fai?
      ce li racconti?

      • Beh…proprio qui ho letto aspre critiche (e qualche infamia a cui peraltro ho dissentito) a Luca Cordero di Montezemolo da parte di utenti che penso , o almeno credo, abbiano fatto nemmeno un 1/10 nella vita di quello che ha fatto LdM nella sua carriera…se il metro è questo per esprimere un giudizio ci si adegua ma deve almeno essere , per par condicio o anche semplicemente per coerenza, un concetto bilaterale !

        • guarda che la questione non sono i titoli
          ma a che titolo si parla:
          LdM parlava per conoscenza diretta del mondo elettrico? per sua stessa ammissione non ne sa niente, sa di autoveicoli a combustione interna, non di auto e mercato elettrico;
          la professoressa in questione sa di batterie ed elettrochimica, ecco.

  8. Il ministro ha detto una scemenza. I biocarburanti si producono da colture su terreni degradati non utilizzabili in agricoltura. Come sta facendo ENI in Africa. Nessuno al mondo ha infranto la neutralità tecnologica. Negli USA, solo la California ha imposto un phase out, consentendo la produzione di elettriche, ibride full e plug-in. Le ripercussioni sociali sono evidenti: minore manodopera necessaria per produrre auto che sono più care e di difficile utilizzo per ricarica ed autonomia. I più poveri non avranno diritto alla mobilità. Il tema del lavoro minorile nelle miniere congolesi gestite dai cinesi è un fatto. In quanto alle lobby petrolifere, le aziende che producono e distribuiscono energia elettrica cosa sono? Onlus? ONG? Il problema va affrontato nella sua complessità. Sostenibilità significa ESG, non solo E.

    • Tutti argomenti, i suoi, già smontati su questo sito. Ma lei è forse nuovo frequentatore quindi è giustificato. Le faccio i complimenti per la grande fiducia in ENI una delle più trasparenti aziende italiane e tra le più impegnate sul tema dell’inquinamento del pianeta.

      • Smontati su questo sito. Un sito di parte. Che giustifica o no chi scrive. Si vada a leggere ciò che scrive sul tema Quattroruote, che di auto se ne occupa da anni. In quanto ad Eni, ognuno difende le sue aziende nazionali. Lei no. Complimenti

    • Nostra produce e distribuisce energia eolica e fotovoltaica, ed è una cooperativa di soci.
      Ma tu guarda che roba.
      Invece lo sversamento di petrolio in mare tipo golfo del Messico, oppure nella manica qualche settimana fa?
      Ripercussioni sociali? Certo, ma un imprenditore degno di questo nome dovrebbe essere capace di trovare nuovi prodotti e nuovi mercati.

    • Guardi, anche se il bio carburante piovesse dal cielo (invece che avere degli ingenti costi economici e ambientali dovuti ad occupazione di suolo, produzione e trasporto) converrebbe comunque usarlo in una centrale termoelettrica con efficienza del 65% e con quell’elettricità muovere auto elettriche con un’efficienza del 90%, piuttosto che metterlo nel serbatotio di un’auto a scoppio con efficienza del 35%. Questo anche nel caso che la batteria dell’auto elettrica fosse prodotta in modo un po’ inquinante (e non è detto, visto che sono già in commercio auto elettriche con batteria al sodio, senza litio); infatti la batteria di un auto, al contrario del biocarburante (che va disperso rimettendo in atmosfera tutta la CO2 che la pianta aveva assorbito, oltre ad altri inquinanti), si ricicla e tutti i materiali estratti dal sottosuolo non vanno dispersi come nel caso del petrolio, ma possono essere riutilizzati. Non c’è partita, chi difende i biocarburanti lo fa o perché non sa o perché difende interessi particolari.

  9. Scusate ma veramente pensate che il governo attuale o il prossimo o quale sarà è ostile alle BEV perché vuole far guadagnare i petrolieri? Se questi sono gli argomenti ragazzi vedo bio carburanti, e-fuel e quant’altro a profusione. Cmqe tanto per tornare sulla terra e parlare seriamente che dite di Toyota, Mazda, Suzuki e Subaru che si sono riuniti per sviluppare i bio carburanti. Ecco un link https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/03/30/biocarburanti-toyota-mazda-suzuki-e-subaru-insieme-per-studiarli-e-produrli/7114960/

  10. In Germania 20 anni fa la DESTRA con la Merkel ha fatto partire l’economia green
    creando milioni di posti di lavoro (VERI)
    e noi ci siamo beccati negli ultimi 10 gente come Renzi Cingolani Salvini ..
    ci mancava il pistonhead Urso al “made in italy”
    qualcuno spieghi a questi che Alessandro Volta si sta rivoltando nella tomba con le loro uscite ..
    siamo su ridiculousness
    adda passà a nuttata ..

    • Posizionare la Merkel a destra mi sembra un pò esagerato.. comunque se lei pensa sia di destra può pensarlo…. si sarà confuso trascurando il fatto che per un europeo non affacciato al mediterraneo una certa rigidità e severità, il rispetto formale delle regole sono appannaggio dei cattolici di centro dato che si pensa che regole chiare per tutti comprensive della loro applicazione favoriscano le classi meno agiate e che la mentalità “volemose bene” e “lascia fare” va a discapito dei lavoratori e di chi tira avanti il paese.
      Noi invece siamo più orientati “a chiuder un occhio” al “lasciar vivere” tantoché in Italia si è introdotto il concetto allucinante di “evasione fiscale di necessità” per venire incontro a quelle attività che non si possono permettere di pagare le tasse o di mettere in regola i propri dipendenti… pensando che sia giusto e/o etico

  11. Urso è per quello che gli dicono di dire.

    Lui parla di biocombustibili.
    Cingolani 2 anni fa parlava di auto a idrogeno ed entro il 2030 di fusione nucleare.
    Salvini difende gli attuali motori diesel e fa il negazionista climatico.
    Gli organi di informazione del governo è tutto inverno che predicono di nevicate e bufere di neve, ora predicono piogge che porteranno alla fine della siccità.
    Vogliono salvare l’eccellenza termica italiana ma lasciano il superbollo sulle supercar nella patria che le produce (Lamborghini, Maserati, Ferrari ecc.).

    Dicono tante cose, ma le uniche cose che dovrebbero dire é: abbiamo una paura folle dell’auto elettrica in quanto:
    – permette ai cittadini con l’FV di raggiungere una parte di indipendenza energetica;
    – abbassa i profitti dei petrolieri;
    – riduce i profitti dei produttori di impianti frenanti;
    – e (questa è una mia idea) diminuendo l’inquinamento si abbassano anche le possibilità della popolazione di ammalarsi con abbassamento dei profitti delle farmaceutiche.

    • Concordo di massima sl giudizio sui ns ministri ‘novelli esperti’ 🤔 su transizione ecologica e bio diversità 👍 Ardito sembra accenno a…gomblotto a favore di Big Farma, quand’ancora si sta approfondendo impatto globale delle emissioni di Co2 sulla salute pubblica 🏭🔬

  12. Fatto salvo chi ovviamente ha da guadagnarci, l’uso su scala “trasporto leggero di massa” di bio ed E carburanti è sostenuto solo da chi poco ci ha capito. Il problema è che finchè si tratta di qualche mitomane in giro per internet la cosa non ha ripercussioni oltre al fastidio di dover leggere le solite baggianate. Purtroppo quando a farlo è il ministro del FATTO IN ITALIA (multa evitata), diventano dolori.

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