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Unu accelera con lo scooter per lo sharing

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Unu accelera per diventare grande a perdere l’appellativo di start-up. Fondata da tre giovanotti berlinesi per costruire scooter elettrici, ha ricevuto altri 10 milioni di finanziamento, ulteriore segno di fiducia degli investitori (guarda il sito).

Il modello base parte da 1.799 euro

Unu vuole usare questi quattrini per costruire la seconda generazione del suo scooter. Il primo è attualmente  venduto a un prezzo base di 1.799 euro (la versione top ne costa 1.000 in più). Con batteria rimovibile e carrabile ovunque. L’idea per il nuovo prodotto è di lavorare soprattutto sulla connettività, che ne farebbe il veicolo ideale per lo scootersharing, sempre più diffuso nelle grandi città di tutta Europa (clicca qui per vedere la situazione in Italia). In soli cinque anni di vita, comunque, Unu è diventata una realtà, vendendo circa 10 mila scooter, per lo più ai privati. La seconda generazione del prodotto dovrebbe aprire le porte ai grandi clienti della mobilità condivisa, con numeri molto più importanti.

In Italia non è ancora in vendita

È rassicurante il fatto che gran parte di 10 milioni siano stati versati da investitori che hanno appoggiato Una fin dall’inizio, come Capnamic Ventures, Iris Capital, Michael Baum e NRW.BANK, oltre a Ponooc. Gli scooter di Unu, nati con un design che richiama ancora una volta quello della Vespa, attualmente non sono disponibili in Italia, ma solo in Germania, Austria, Francia, Olanda e Belgio. L’azienda è ancora di piccole dimensioni, occupando soltanto 80 persone. Ma ora crescerà. Con uno slogan molto chiaro ad accompagnare il suo scooter: “Disegnato a Berlino, costruito in Germania, a suo agio in tutte le città“.

 

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