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Una utopia l’auto elettrica? Con le rinnovabili…

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Auto elettrica alimentata con energie rinnovabili: solo un'utopia?
Una utopia l’auto elettrico? Guardate che cosa succede in Texas con le rinnovabili anche a servizio dell’industria del petrolio, suggerisce Marcello.
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Lawrence Wright, giornalista e scrittore texano.

Una utopia? Guardate che cosa succede in Texas

“Abito a Milano e vi seguo quotidianamente. Sono anch’io un utente elettrico, felice possessore di una VW ID.3 FE da 2 anni. Dopo aver letto l’articolo sul “Metanista infuriato“, ho pensato di scrivervi. Nicola afferma che “pensare che il solare dia autonomia energetica è utopia“. Mi è allora venuto in mente il libro  di Lawrence Wright Dio salvi il Texas”. Wright è un giornalista del New Yorker, premio Pulitzer e soprattutto è del Texas, uno degli stati americani più produttivi, tanto da fare concorrenza alla California. Nel primo capitolo spiega bene l’ascesa delle trivellazioni dei pozzi di petrolio e come questa industria necessiti di grandi quantità di energia elettrica. Dicendo qualcosa di interessante. Il Texas consuma più energia elettrica di qualsiasi altro Stato, ma l’energia costa molto meno: il 17% si produce con l’eolico. La zona costiera di Galveston è tappezzata di turbine eoliche che in alcuni giorni soddisfano METÀ DEL FABBISOGNO DELLO STATO“.
una utopia
Jeff Bezos di Amazon.

Dobbiamo arrivare ad auto-produrci l’energia

Persino Jeff Bezos di Amazon ha inaugurato nella zona un parco eolico per produrre un milione di megawattora l’anno. Austin soddisfa un quarto del fabbisogno della città con energie rinnovabili, mentre Georgetown, a nord di Austin, produce TUTTA la sua energia da fonti rinnovabili. Stiamo parlando del Texas, che per noi da questa parte dell’ oceano vuol dire PETROLIO. L’autore dice anche che produrre col solare costa ancora un po’ troppo, ma lo scriveva 3 anni fa, e sappiamo che 3 anni per la tecnologia sono un’eternità. Quindi, perché pensare che in futuro produrre tutto in autonomia con solare, eolico o altre fonti rinnovabili sia utopia? Le nostre auto elettriche potrebbero essere ricaricate così, col vento e col sole e magari ognuno col proprio impianto di produzione di energia. Anche il Prof. Nicola Armaroli fa notare che il suo impianto solare per l’acqua calda non scende mai sotto i 60/65 gradi tutto l’anno. Sicuri sia utopia?“. Marcello

una utopiaUna utopia? In Italia si potrebbe fare, ma…

Risposta. Un’utopia? Tutt’altro, ma a patto di crederci e di renderci conto che non possiamo dipendere eternamente in toto dall’energia prodotta da altri. La crisi russo ucraina sta avendo effetti paradossali. Invece di spingere sulle rinnovabili, come stanno facendo tutti i grandi Paesi europei, cavalchiamo la narrazione del “tanto non potranno mai sostituire completamente gas e petrolio“. Certo che no, ma un conto è coprire poco più di un terzo del fabbisogno, come segnalano gli ultimi dati forniti da Terna. Un conto è invece coprirne due terzi, cosa che il nostro Paese, secondo l’Enel, avrebbe le potenzialità di fare. Purtroppo avviare un parco eolico o solare in Italia (vedi le ultime vicende della Sardegna) è diventato complicatissimo. E allora sì che dobbiamo parlare di utopia, irrealizzabile, ma solo perché non la vogliamo realizzare.
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22 COMMENTI

  1. Forse non è l’argomento piú importante dell’articolo ma mi chiedo quale stretto collegamento con la situazione italiana abbia la parte iniziale sul Texas. Fra l’altro il libro di Wright mi sembra interessante in generale (qui una recensione https://www.rivistastudio.com/texas-lawrence-wright/) ma mi piacerebbe sapere da che parte sta il giornalista.. Dal punto di vista ambientale non capisco la logica di alimentare con le rinnovabili gli impianti di estrazione, che come noto adottano la tecnica del famigerato fracking (accusato anche di favorire i terremoti https://www.rinnovabili.it/ambiente/politiche-ambientali/fratturazione-idraulica-texas-terremoto/)

    • Buongiorno Luigi, volevo solo portare ad esempio che produrre energia in modo sostenibile è possibile e c’è chi già lo fa. Ovviamente non è il tema principale del libro, ma rende bene l’idea, secondo me, che occorra puntarci seriamente. Una grande richiesta di energia ha portato a sviluppare rapidamente la produzione più sostenibile possibile, già 3 anni fa. Chiaramente l’Italia è in una situazione differente dal punto di vista morfologico e climatico, ma occorre comunque tentare di produrre energia in modo autonomo e sostenibile anche da noi. Un saluto.

  2. Io ho un impianto fotovoltaico da 6Kwp e l’auto elettrica. Quando decisi di acquistare l’auto il ragionamento fu semplice: non riesco a sfruttare tutta l’energia elettrica che produco perché l’abitazione consuma troppo poco per utilizzare tutta l’autoproduzione. Quindi perché acquistare gasolio per autotrasporto dal momento che cedo moltissima energia elettrica in rete a prezzi bassi? Seconda cosa: il limite dell’energia prodotta da rinnovabili è solitamente la difficoltà nello stoccaggio. Ma l’auto elettrica è proprio una forma di stoccaggio di energia! Si può accumulare quando l’impianto produce ed utilizzare al bisogno.
    Non serve essere laureati in ingegneria per capire i vantaggi dell’abbinata auto elettrica – fotovoltaico.
    Comporta un grosso investimento iniziale? Guardate per strada quanti Suv da 50 e più mila euro circolano e capirete quanti avrebbero le possibilità per farlo ma semplicemente non interessa loro.

    • Complimenti per il ragionamento e sono d’accordo con te Daniele, anche per gli altri che potrebbero organizzarsi invece di restare nella confort zone

  3. Sono ovviamente d’accordo con la necessità di puntare sulle rinnovabili, e sulle grandi potenzialità, al riguardo, del nostro Paese. Sarebbe un vero peccato sprecarle per colpa della solita politica. Ma mi ha anche colpito la seguente affermazione: “… L’autore dice anche che produrre col solare costa ancora un po’ troppo, ma lo scriveva 3 anni fa, e sappiamo che 3 anni per la tecnologia sono un’eternità…”. Ma possibile che la teoria dei prezzi calanti per via dell’avanzata della tecnologia, valga per tutto tranne per le auto elettriche? Possibile che dopo oltre dieci anni dalle prime elettriche, dove la tecnologia è rimasta sostanzialmente la stessa, salvo sviluppo software, i prezzi continuino solo ad alzarsi? Per me questo è l’unico vero motivo perché l’elettrico non sviluppa numeri importanti, e se continuerà così, resterà prodotto di nicchia e basta. Tutti a dire che i prezzi caleranno, ma è una canzone che viene cantata oramai da anni

    • Credo, purtroppo, che la risposta risieda nella differenza di prezzo tra endotermiche ed elettriche. Questa si è ridotta certamente, ma non grazie al calo di prezzi delle EV, bensì a causa del rialzo dei prezzi delle endotermiche.

    • Io penso che le auto elettriche caleranno di prezzo, ma nel corso di tanti anni.
      Basta osservare l’andamento del costo del litio che sia ere decimato in 10 anni, salvo poi risalire come più o meno tutto il resto.
      Il vero problema è il contesto storico che stiamo attraversando, che conosciamo e che temo si aggraverà nel breve periodo.
      La mia speranza l’ho sempre riposta nelle iniziative private che hanno fatto e che faranno la ns storia.
      Spetta quindi a ciascuno di noi lavorare per il proprio progresso che poi diventa quello di chi ci sta vicino, senza aspettare che qualcun’altro risolva i problemi.
      Perché ho l’impressione che sempre meno persone abbiano la pazienza e la costanza di fare ciò che è necessario per raggiungere i propri obiettivi?
      Se poi la missione è impossibile, rinuncio senza lamentarmi

  4. Penso che prima di tutto dobbiamo crederci noi cittadini…chi ha possibilità oggettive per istallazione ed economiche,possa fare da volano per chi ,ancora moltissimi,sono diffidenti sulla reale e tangibile potenzialità delle rinnovabili..lo sgravio fiscale è importante ma nel mio caso non è stato il fattore decisivo..ho deciso di investire per produrmi l’energia che servirà per muovermi e vivere a casa mostrando in primis alle nostre figlie che è possibile anche per una famiglia normale..e mostrando ad amici che non è una utopia🖖

    • Finalmente qualcuno che la pensa come me. Come dici, i cittadini che potrebbero investire nelle rinnovabili a mio parere ce ne sono, ma probabilmente non hanno fatto ancora i conti che se installano oggi l’impianto, ai prezzi dell’energia attuale, si ripagherà in pochi anni. E se il costo dell’energia dovesse diminuire? Meglio per tutti.

  5. Il “caso Sardegna” è incredibile. Andrebbero letti gli articoli della stampa locale. Neanche gli mettessero dei rifiuti nucleari a cielo aperto. Avere pale eoliche a 30/40 km dalla costa è un orrore. Però gli yacht da 200 metri a un tiro di sasso dalla spiaggia quello è meraviglioso. Ci fanno anche le foto per promuovere l’isola.

  6. – cavalchiamo la narrazione del “tanto non potranno mai sostituire completamente gas e petrolio“-
    la stessa narrazione del “colpa governo qui colpa governo la” parlando di casa nostra..
    “ecologissime” nazioni portate ad esempio virtuoso (🙄), non ci pensano nemmeno a dismettere le estrazioni/vendita di inquinantissimi carburanti fossili: anzi, non vogliono nemmeno pensare di mettere un tetto ai prezzi. eh ma l’italia..
    francia e tedeschia hanno concordato di scambiarsi elettricità e gas in barba agli accordi fatti non troppo tempo fa. eh ma l’italia..
    da voci di corridoio “sembrerebbe” che la stessa tedeschia usufruisca di trattamento di favore da gazprom (eolico?)..
    è tornato di moda il carbone..
    ma l’itaglia deve buttare tutto, auto case cucine riscaldamento industria (anche se efficienti) perché lo dicono altri che “fate come dico ma non come faccio”.. 👍

    • Ernesto tutti gli stati che stanno bene e possono permettersi la qualsiasi è perché hanno materie prime. Inoltre nei loro stati gli è permesso di estrarle, o comunque sfruttare il territorio 🤦‍♂️ Anche noi qui in Italia avremmo un bel po’ di carbone in Sardegna e gas (che ci fottono i croati), ma siamo vittime di ministeri che vuoi per non deturpare il territorio, vuoi per cause ambientali (neanche i bacini di raccolta acque per dire o dragare fiumi e torrenti , non pensiamo alla più bieca estrazione di gas) ci impediscono di sfruttarli. Ma qui il nodo è Cingolani, come dire anche nella massa si punta il dito, non la luna. Quindi, probabilmente, in realtà chi ci dice di non fare questo piuttosto che quello ha semplicemente ragione 🤷‍♂️

  7. APPUNTO
    La mancanza di volontà è il motivo principale.
    Poi c’è la mancanza di fondi.
    Poi… il fatto che il fossile costa ancora poco.
    Quando i prezzi saranno insostenibili per le aziende….. e se saranno andate via tutte (o fallite) ALLORA ci decideremo.
    Per chi ha speranze citiamo qualche esempio Italiano:
    Alitalia
    Salerno Reggio Calabria
    Nucleare
    Direttiva Bolkestein
    Evasione fiscale
    Lunghezza processi
    Droghe leggere
    Diritti gay
    Appartamenti ater
    Moneta digitale
    Concorsi pubblici
    Riforma del catasto
    Eutanasia
    110 %

  8. Rendiamoci conto che PETROLIO e METANO dovrebbero essere utilizzati principalmente come materie prime per la chimica e non come combustibili da bruciare in motori a pistoni o turbine .

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