Una rete di officine specializzate in riparazione di auto elettriche, anche in garanzia: in Inghilterra c’è, in Italia? Segnalazione e domanda di un lettore. Vaielettrico risponde. L’indirizzo per scriverci è info@vaielettrico.it
Una rete di officine, anche per interventi in garanzia: in Inghilterra c’è, da noi?
“Vi inoltro il link, che mi ha girato mio fratello residente in Inghilterra e possessore di una auto elettrica, del sito che pubblicizza una rete di officine specializzate in riparazione di auto elettriche multimarca. Riconosciute ed autorizzate ad eseguire interventi anche su vetture in garanzia. L’equivalente elettrico dei meccanici di fiducia che troviamo nei quartieri delle nostre città. Tale tipologia di reti esterne alle concessionarie stanno prendendo piede in molte nazioni europee. Viene da comprendere come vi sia all’estero la volontà di abbracciare un nuovo mercato, ritenuto sempre più promettente. E in Italia?“. Andrea D’Accordi
Ce ne sarebbe un gran bisogno, ma siamo la Cenerentola d’Europa
Risposta. L’Inghilterra è un altro pianeta per quel che riguarda le auto elettriche. Nel 2024 ne sono state vendute 381.970 e la quota di mercato ha sfiorato il 20% (19,6% per la precisione). Se si considerano anche le ibride plug-in (8,6% di quota e 167.178 unità), si vede che il mercato delle auto ricaricabili con la spina vale il 28,2% del totale. Da noi le vendite di elettriche sono state pari a un sesto (65.989 e 4,2% di quota) ,a conferma di un trend che dura da anni. Ergo: Hevra, la rete citata dal lettore, punta su un potenziale parco-clienti molto più vasto del nostro, dato che le auto con la spina in circolazione si contano in milioni. Mentre da noi siamo ancora alle centinaia di migliaia. E dire che ce ne sarebbe un gran bisogno, dato che spesso le reti ufficiali brancolano nel buio quando c’è da operare su una EV. Con fermi-auto che durano mesi, come testimoniato da molti lettori. Necessità che riguarda anche gli interventi di ripristino in caso di incidente, anche questi fonte di delusioni e polemiche.
- Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
Credo che andrebbe aggiunto un po’ di contesto. In UK la manutenzione dell’auto e’ una cosa maniacale e per la quale si spende tantissimo. Il tagliando della stessa auto in Italia era ogni 30kkm, in UK ogni anno/15k miles e guai a dire che non sarebbe necessario. Dopo 3 anni poi c’e’ revisione, che e’ ogni anno (MOT). Il costo orario e’ poi elevato anche nelle officine indipendenti.
Credo che ci siano condizioni di spesa e numero di vetture molto migliori per avere un business sostenibile.
Purtoppo la situazione delle officine per riparazioni auto elettriche, in Italia , è drammatica. Ho comperato un Dacia Spring nel 2021, dopo un mese, improvvisamente , lungo una strada di campagna, tranquilla e dove non stava passando neanche un cane, si accende il simbolo dell'”avviso di frenata non funzionante”. La porto subito nell’officina della Dacia, dove l’avevo acquistata, a Torino. Ed ecco l’incredibile sentenza- Lei ha avuto un incidente, la colpa è sua, quindi , anche se l’auto è in garanzia ,deve pagare la riparazione.- Rispondo che non avevo avuto nessun incidente, il simbolo era apparso improvvisamente,mentre guidavo in una strada di campagna tranquillissima ecc. Non c’è stato niente da fare, la colpa era mia. Ovviamente me ne sono andata. Ho continuato ad usare l’auto fino ad oggi ,senza nessun problema, ma questo mi ha fatto capire che ,purtroppo, poiché le officine specializzate in auto eletriche sono poche e ,quindi, c’è poca concorrenza, quelle poche si permettono di comportarsi in modo disonesto, di sparare cifre assurde per le riparazioni, di falsificare ed inventare di sana pianta incidenti inesistenti, tanto sono loro a decidere e si è costretti a passare sotto il loro giogo. Io sono contenta dell’auto, perché la uso per brevi spostamenti, la carico nel garage di casa e praticamente non mi costa nulla tranne l’assicurazione e la revisione quadriennale. Però in altri casi non la consiglierei; in Italia non siamo ancora pronti per l’auto elettrica.
Buonasera Sig.ra Franca. Il suo problema può essere risolto presso un’officina generica, chiaramente con professionalità elevate.
Gli ADAS sono i medesimi delle vetture termiche, non necessitano di competenze specifiche sui veicoli elettrici, fatto salvo appunto quella di saper intervenire sui sistemi ADAS.
Nello specifico, avrebbe fatto bene a farsi indicare con precisione dove è stato il punto di contatto che ha determinato questo malfunzionamento.
Se ciò che sostengono in concessionaria è vero, le avrebbero dovuto far vedere una parte visivamente danneggiata o quantomeno in disallineamento se parliamo del radar anticollisione , che è una scatoletta delle dimensioni di un pacchetto di sigarette, di solito posizionata sulla parte bassa del paraurti.
Se malauguratamente viene colpito da un sasso in maniera energica , potrebbe guastarsi, giacché ho letto che stava percorrendo una strada di campagna è un eventualità da non scartare del tutto.
Sia chiaro che non sto facendo la difesa d’ufficio della concessionaria, tuttavia sarebbe opportuno andare a fondo alla cosa , anche perché il sistema anticollisione è uno degli ADAS che aumentano la sicurezza attiva del veicolo.
Buogiorno sig. Stefano,
la ringrazio moltissimo per la sua risposta e le sue indicazioni. Abbastanza vicino a me ho visto che c’è una officina Vetrocar, che fa anche il lavoro di ricalibratura ADAS. Le farò sapere poi l’esito della visita.
Cordialmente. Franca
Ovvio fino a quando non ci saranno auto a sufficienza bisognerà affidarsi unicamente alle officine del marchio per interventi importanti.
Sperando che ne siano in grado, purtroppo le situazioni più gravi richiedono l’intervento della casa madre.
I costi diventano così insostenibili per il cliente finale.
Sinceramente io quando, e se acquisto un’ auto nuova che sia termica o elettrica per i primi 5 anni la casco è d’obbligo.
In trent’anni di guida ho stirato due cinghiali e due tassi, più svariati caprioli volpi e cani randagi incontrati durante il percorso che fortunatamente mi hanno graziato della loro compagnia.
Mi sa che sto giro con l’elettrica la tengo un po’ di più devo farmi due conti, anche perché dopo i 5 anni viene decurtato il deperimento del pezzo da sostituire sul danno parziale.
Su quello totale viene sempre considerato il valore di mercato meno la franchigia.
@anto .. a parte aprire una macelleria (vista la sfortuna con gli animali per strada..e meno male non ti sei ferito!) ti consiglio di considerare invece in cambio accelerato delle vetture (sembra strano..ma si risparmia); ho sempre fatto così io per le mie auto, l’ ho sempre consigliato ai miei clienti (in tanti anni di ref. Officina conc.+garanzia).
La cosa importante è avere la garanzia originale più lunga (così se e quando decidi di rivedere l’usato è ancora coperto..e prendi anche più valore); poi in generale risparmi abbastanza su lavori di manutenzione (stra)ordinaria perché altrimenti cambi materiali usurati costano (sospensioni, braccetti, semiassi…se ICE tanti componenti costosi -FAP, turbine, iniettori etc).
Se anticipi il cambio al 4º o max 5º anno (io ho fatto anche meno!) la cifra che “anticipi” la ritrovi sul valore usato “poco usato” (ho avuto 7 turbodiesel per fare 13k km/anno!) che vendi bene anche per conto tuo.
Al momento (fino al 2024) le BEV sono sottoprezzate (perché ancora la richiesta è bassa…ma in futuro salirà). Le NEV plug-in e Hybrid hanno gestione molto più costosa (parte termica+elettrica, bollo e costo carburante) ed alla lunga rischi di dover sostituire tante parti esaurite di gran costo (batterie e motorini, scarico, etc. Vedi resoconti di EvClinic sulle Ibride! ).
Ciao e buona giornata… Occhio agli animali per strada 👋
Vivo in alto adige. Qui il numero di Tesla circolanti è decisamente superiore alla media di qualsiasi provincia Italiana. Ecco io da Bressanone per trovare una carrozzeria certificata Tesla ho dovuto andare a Trento. Mi sembra sciocco che nessuna grossa carrozzeria in zona investa nell’avere la certificazione… Il parco clienti sicuramente c’è.
Dovreste rivedere la vostra matematica… A me risulta che, con i numeri dichiarati, il mercato italiano bev sia un quinto di quello inglese
Di autofficine specializzate private (tipo questa Hevra…o la EvClinic croata) ne nasceranno sicuramente tante in tutte le nazioni…quando le NEV saranno almeno al 30% del circolante .
È invece indispensabile che siano già presenti nei prossimi due anni dei centri regionali delle case costruttrici (a livello Gruppo…non marchio, data la comunione di piattaforme) per supportare le assistenze delle concessionarie.
Le auto (elettriche e non) non sono piccoli dispositivi di elettronica di consumo..e pazienza se si guastano ..
Oramai anche una Panda o una Dacia sono costose da riparare per le numerose, complesse componenti.
Una NEV poi porta ulteriori costi e complicazioni… Impensabile fare un prodotto Usa & Getta!
Diventa vitale produrre auto riparabili, con componenti sostituibili (anche se con tante ore di lavoro),
Altrimenti arriverà la definitiva “morte dell’ automotive” di massa..
Perché le case costruttrici dovrebbero (con)cedere l’esclusiva sulla manutenzione ad altri? Ora hanno il monopolio e fanno lavorare le proprie officine interne, il proprio personale, fatturando a caro prezzo ore e ore di manodopera e ricambi. Dunque non vedo affatto la convenienza in una tale operazione dal loro punto di vista.
è una questione di sopravvivenza :-))
A furia di trattare “male i clienti” nessuno comprerà più le tue auto e tu come produttore chiuderai .
Semplice o no ?
Si dice lo stesso da anni per gli aumenti dei prezzi sul nuovo, eppure tutti i costruttori sono ancora lì.
Creare una rete di officine?facile a dirlo.per primo ci vuole un investimento molto ma molto importante per adeguare la struttura,secondo bisogna formare il personale,cosa assurda dato che nessuno vuole fare questo tipo di lavoro,lavorare su una bev bisogna essere mezzi ingegneri,ln poche parole… Auto elettrica? Usa e getta
Basta la volontà di adeguarsi ai tempi, anche come singole officine e singoli meccanici.
Il mio meccanico di fiducia, che ha curato per oltre 30 anni le mie ultime tre auto termiche, anche eseguendo i tagliandi ufficiali, e che è ben oltre la sessantina, non fece una piega quando due anni e mezzo fa lo informai che passavo ad un’auto elettrica, e semplicemente mi informò che aveva già fatto una serie di corsi dedicati alla gestione della sicurezza dei sistemi ad alto voltaggio e che altri ne aveva già in programma.
Volere è potere.
Mi dispiace ma non sono d’accordo. Attualmente il fine è sempre quello di spennare il pollo di turno, come viene considerato lo sfortunato cliente che ha un problema. Forse bisognava essere più ingegneri trenta anni fa, quando era il meccanico a fare la diagnosi e a cercare di capire cosa non andava e come porre rimedio, con intelligenza ed esperienza. Oggi la diagnosi la fa il computer tramite la presa obd. Nelle auto moderne ci sono solo centraline, sensori ed attuatori che dialogano tra loro tramite il can bus. Quando uno di questi pezzi si rompe si sostituisce in quanto non sono quasi mai riparabili, sono affogati in resine per proteggerli da umidità e vibrazioni. Il discorso dei prezzi è dovuto solo a quanto vogliono guadagnare. Per fare un esempio banale, è normale che uno specchietto costi 700 € ? È normale che un faro costi 3000€ ? A me hanno sostituito, dopo quasi 5 anni uno specchietto retrovisore in garanzia, perché faticava a chiudersi. Me lo hanno sostituito davanti all’ingresso dell’officina nel piazzale perché dentro era pieno di auto, ed ho visto fare il lavoro: con una leva ha tolto il tappo di plastica interno alla portiera, svitato tre viti e staccato il connettore dei cavi. Sfilato lo specchio, rimontato quello nuovo con la stessa procedura al contrario. 10 minuti secchi ed il lavoro è fatto. Ormai è tutto un puzzle di componenti connessi con connettori, stacca ed attacca, fine
Inghilterra, nel 24, 380K BEV, in Italia 69K.
Quando una rete di officine? Quando ci saranno le auto da manutentare.