
Una mini Dacia elettrica verrà lanciata tra due anni. E pare a destinata a sostituire la Spring, che è in vendita solo dall’anno scorso, con ottimi risultati.
Una mini Dacia EV, la spring sarà pre-pensionata

Il sorprendente annuncio è arrivato nella conferenza stampa annuale del Gruppo Renault. È stato lo stesso n.1 Luca de Meo a fare il punto sui veicoli elettrici in arrivo di qui al 2025, confermando nel 2024 non saranno lanciate solo le Renault 4 e 5. Ma anche la prima Alpine con motore a batterie, un furgone Renault e, appunto, una piccola citycar Dacia. Nella slide che accompagnano la presentazione di De Meo, quest’ultimo modello è coperto da un telo e non ci sono quindi anticipazioni sul design. Si intravvede solo che è più compatto della nuova R5, il che fa pensare a un’auto del segmento A, quello di Panda e 500 per capirci. Qualche giorno fa il top manager italiano aveva annunciato di voler rendere la gamma della marca Renault solo-elettrica in Europa entro il 2030. Un proposito che non si estende a Dacia: la marca rumena, per avere una gamma low-cost, continuerà con i motori tradizionali anche nel prossimi decennio.

Si scontrerà con la Panda elettrica?
De Meo non ha rivelato il nome della mini Dacia, limitandosi a dire che sarà basata sulla piattaforma delle piccole, la CMF-A. Il che fa pensare che nella gamma del gruppo questo modello è destinato a colmare il vuoto lasciato dalla Twingo, a cui la Renault ha deciso di non dare continuità. R4 e R5 (e anche la Nissan Micra) saranno basate invece sulla CMF-BEV, piattaforma elettrica per il segmento B. Secondo i media francesi, la decisione di interrompere prematuramente la produzione della Spring sarebbe determinata anche dai risultati negativi nei crash-test Euro NCAP. Oltre che da qualche difetto di qualità riscontrato nelle prime serie. Il Gruppo ha così deciso di affrontare il problema alla radice. Correggere un progetto che risale a diversi anni fa (la Spring deriva da una piccola Renault venduta solo in Cina) sarebbe stato anti-economico. Meglio ripartire dal foglio bianco, con un nuovo prodotto nel 2024. Quando anche Stellantis dovrebbe presentare la sua piccola EV low-cost, quasi certamente con marchio Fiat Panda.
Avranno fatto i loro calcoli ma se i potenziali clienti decidono di aspettare la nuova arrivata saranno costretti a svendere le Spring rimaste in stock.. Affari in vista per gli amabti del “low cost”…
In pratica fino al 2024 è tutto fermo in casa Renault. Arrivano le automobiline di Mobilize (Limo e EZ-1) che non saranno probabilmente acquistabili ma solo noleggiabili (e chissene …), il Kangoo per chi ogni giorno ha necessità di fare un trasloco, la Megane e-tech già vista e molto deludente. Nel 2024 si aprono finalmente le danze: un altro furgone ancora più grande, la mini Dacia, Renault 5, Alpine 5, Renault 4, la berlina/ammiraglia elettrica (sperando faccia una fine migliore della Renault ZE Fluence di cui il mondo ha perso memoria). Addio a Zoe e Spring, bocciate dall’Euro’N’Cap. Tecnologicamente parlando, nulla di nuovo, visto che le tecnologie finora annunciate sono quelle della prima guerra mondiale (vedremo l’ammiraglia se ci regalerà qualcosa), è tutto operazione nostalgia e tanta simpatia …
Grazie Renault, torna a dormire, ci aggiorniamo tra un paio d’anni. Che peccato il ritardo di Tesla sulla Model Q, che occasione sprecata per conquistare il mercato …
Qual è il problema del Kangoo che “van” arriva nel 2022 e versione passeggeri un anno dopo???