Una macchina elettrica per capire il valore dell’energia, della sostenibilità e del denaro. È ciò di cui mi sono reso conto guidando una EV per anni ed è qualcosa che mai avrei sospettato. Si comincia a riflettere sulla nostra impronta ecologica e si impara a fare calcoli che poi ci servono per la casa, il lavoro…Ed è ancora più vero, paradossalmente, in momenti in cui i prezzi al kWh sembrano impazziti.
Una macchina elettrica per re-imparare i nostri valori
Non importa da quale auto termica arriviamo, una berlina di lusso o una vecchia citycar. La percezione che abbiamo dell’energia, guidando una macchina a benzina o a gasolio, è simile alla consapevolezza del denaro che ci dà l’avere in mano una carta di credito. Ci danno la sensazione di disporre di una quantità di energia (o di denaro) virtualmente illimitata. E l’effetto è che, carta alla mano, tendiamo a effettuare poche valutazioni sull’opportunità di tante piccole spese. Le facciamo e basta e, nel convalidare il pagamento, le rapportiamo al saldo del conto corrente, percependo le nostre spese come molto basse in percentuale. Allo stesso modo, su un’auto con 800 km di autonomia che possiamo rifornire in ogni dove in pochi minuti, è naturale non limitarci negli spostamenti. Soprattutto se piccoli, quasi irrilevanti (ci sembra) come costi e impatto ambientale.
Una macchina elettrica è più efficiente, ma induce a fare più attenzione
Ma tutto questo dipende esclusivamente dal fatto che un’auto a benzina o gasolio dispone di una quantità enorme di energia a bordo. Nonostante sia estremamente meno efficiente di un’auto elettrica e dissipi in calore e attriti buona parte del carburante. E quindi, come spesso si fa con il denaro di una carta di credito, se ne abusa. Magari anche attraverso lo stile di guida, o la velocità. Si arriva persino a convincersi della necessità di quelle che sono solo irrazionali abitudini. Come viaggi ininterrotti di 7/8 ore a velocità sostenute. Con impatti indicibili su emissioni e costi.
Riscopriamo concetti come misura e risparmio
Se utilizzata nel corretto contesto (o ecosistema, come mi piace chiamarlo), una EV consente invece di riprendere confidenza con il concetto di misura. Di ciò che è congruo e sostenibile. Si ha a disposizione una quantità di energia sufficiente, ma più limitata (in rapporto a quella di un’auto termica), seppur con la possibilità di sfruttarla molto meglio. L’auto elettrica ha tempi di ricarica che devono essere presi in considerazione. Che non possono essere trascurati, come avviene invece per i rifornimenti di carburante. Tutto questo porta con sé il vantaggio di renderci più coscienziosi e consapevoli. E l’effetto qual è? È come se nel portafogli avessimo solo 50 euro e nessuna carta di pagamento. Ne faremmo un uso accorto, per non restare a secco. Allo stesso modo una EV ci porta a conferire maggior valore all’energia. E, di conseguenza, al suo impatto sull’ambiente. Nonostante già sappiamo che comunque, per spostarci da A a B, ne utilizziamo molta meno rispetto a un’auto termica. Un circolo virtuoso insomma. Per l’ambiente e per il portafogli.
Sono completamente d’accordo con l’autore dell’articolo: c’è molta più consapevolezza e pensiero nel guidare una EV. Io penso a quanto un kW mi dà in termini di km e poi al di là dell’ansia da ricarica, che può essere minima, perché se non fai più di 200 km al giorno con una ZOE d’inverno è difficilissimo che tu debba ricaricare…e d’estate ne puoi fare anche 300…impari anche a decidere quando uno spostamento serve o meno … Per la cronaca ho pannelli fotovoltaici be posso ricaricare da casa….eppure se anche posso muovermi a costo 0 a volte non lo faccio per non intasare la strada con un ennesimo autoveicolo anche se EV e per evitare il traffico o la ricerca di parcheggio per poi passare un oretta a passeggiare in un centro commerciale….Questo stile di vita è FINITO ora benvenuta CONSAPEVOLEZZA: E se molti non lo capiscono peggio per loro … quando il gasolio arriverà a 2€ al litro e la super a di più impareremo che i consumi vanno vagliati….non fatti alla caxxo….La sostenibilità ambientale è anche questo…Vi da fastidio? Allora trovate un altro pianeta e mezzo che sostenga tutta l’umanità…. Viviamo già consumando più di quello che abbiamo e il pianeta non si rigenera ne c’è né un altro di ricambio… SVEGLIA!!! Queste cose noi ambientalisti le diciamo da oltre 30 anni….Siete voi “sordi” che non volete ne ascoltare ne cambiare e adesso vi sarete costretti al di là di tutti i bla bla bla che fate….Greta ha ragione e ciò vi da fastidio….
Bravo, anzi, bravissimo per le sue parole.
Nonostante la legittima nostalgia del passato non si rinchiude nella negazione del cambiamento auspicabile e ineluttabile.
Non come i no watt pavidi del cambiamento.
Tutta la mia stima a lei e a chi si sa adeguare mentalmente alla contemporaneità (necessaria a farci respirare aria pulita nelle città e cessare la dipendenza energetica dai paesi canaglia produttori di petrolio).
Purtroppo ci sono ancora tanti ottusi irreducibili che fra 20 anni si vergogneranno e rinnegheranno quello che scrivono oggi contro l’auto elettrica.
Purtroppo è fisiologico che esistono fobici patologici di fronte ad ogni cambiamento delle abitudini.
Guardi, io di cambiamenti nella vita ne ho fatti davvero tanti, e di certo non sono pavido (almeno da questo punto di vista). Semplicemente oggi la vettura elettrica ha dei limiti (per alcuni insormontabili, fra i quali anche io, per altri trascurabili) che dipendono dal tipo di utilizzo. La vettura elettrica è sotto tutti i punti di vista migliore di una termica? No, e chi afferma il contrario o è uno stolto o è in malafede. Lo scrive perfino il direttore di questo sito.
L’unico limite reale dell’auto elettrica è la velocità di ricarica, tutto il resto è folclore.
Provi a pensare ai limiti dell’auto a combustione senza una rete di distribuzione dei carburanti capillare…
Quali sarebbero i limiti insopportabili? Sentiamo.
Insormontabili (refuso del correttore automatico)
L’autonomia senza soste.
Problema insormontabile per lo 0,x% della popolazione.
Non il prezzo, invece. Certe elettriche già oggi hanno molto più valore immediato delle equivalenti termiche. Se poi si proietta nel tempo l’investimento, sono nettamente superiori.
Il mondo è bello perché è vario.
Buongiorno a tutti sono un nuovo utente e da tempo frequento silente questo blog.
Perdonate eventuali inesattezze o errori ma sono un discreto ” analogico ” che tenta di stare al passo con i tempi.
Il sito è molto ben gestito,complimenti, specialmente nella determinazione di tenere a bada eventuali provocatori o maleducati cosiddetti ” no watt”.
Per carità libertà d’opinione ci mancherebbe ma nel rispetto di tutti.
Veniamo ai no watt,per i quali avrei un consiglio e cioè perché non riunirsi e fondare un sito del tipo # vaicarrozzeacavallo.com oppure #vaisuccodidinosauro. It nei quali possono cantarsele e suonarsele di santa ragione tra di loro magnificando una tecnologia ormai morente.
Putroppo per loro una mattina si sveglieranno alla guida di una splendida auto elettrica,uno splendido
giocattolo elettronico del tutto silenzioso e dallo scatto bruciante, temo maledicendosi per tutto il tempo ed il fiato sprecato a difesa ” di quella roba là ” e lo dice uno nato ai tempi d’oro del motore termico, quando ogni singola vettura aveva un’anima tutta sua,determinata dal modo in cui era stata sbrogliata,cioè del modo in cui era stato fatto il rodaggio,per intenderci il tempo delle bare ambulanti, altroché le moderne termiche tutte uguali,tutte robotizzate e con centraline totipotenti che decidono tutto in totale autonomia.
Putroppo, o per fortuna, quel tempo è irrimediabilmente finito.
Piccolo plus delle bev…poter scegliere il sound con il quale poter circolare( la loro silenziosità è un problema che bisognerà ben affrontare o no?) Potendosi sentire un piccolo Schumi ( forza campione siamo con te).
Ai posteri l’ardua sentenza.
Il mio ultimo commento era in risposta a lei : )
#maseiserio? #madavvero? #haipresolalaurealcepu? LOL
vedo che la discussione si è abbastanza scaldata. Io credo che bisognerebbe ripartire dal pragmatismo. Assodato che l’obiettivo generale è uscire gradualmente dai combustibili fossili, bisognerebbe partire dal fatto che la BEV oggi è una soluzione comoda ed economica per chi produce energia in proprio con il FV, comoda (ma a breve forse non economica) per chi ricarica a casa, scomoda a vari livelli e costosa (soprattutto in assenza di incentivi) per tutti gli altri. Lo so che è un pò forte come affermazione ma questo è al momento. Le BEV sono indiscutibilmente più piacevoli e più leggere per la coscienza ecologica di una ICE, ma per procedere nella elettrificazione bisogna renderle anche comode ed economiche per (quasi) tutti. comode significa che quasi ovunque tu vada trovi da caricare, economiche che il costo al km in elettrico costa meno di quello a benzina (eventualmente facendo costare di più la benzina, perchè no). Un elemento che non mi sembra sia stato indagato è la Mobility as a service. Ad esempio, ti compri una BEV e puoi noleggiare in maniera semplice ed istantanea una ICE quelle 3 volte all’anno che ti serve fare i famigerati 800 km tutti d’un fiato. Mi sembra che ci siano già proposte commerciali in tal senso, evito di fare nomi.
Noi i nomi li abbiamo fatti. My Garage di Leasys per la gamma Fca, per esempio. Giusto dare notizia di questa opportunità e anche premiare chi ha buone idee.
Sintesi direi abbastanza corretta alla quale aggiungerei una distinzione nei segmenti premium e SUV per i quali vista la minore differenza di prezzo e il tipo di clientela molto più attenta all’esclusività rispetto ai costi, le elettriche costituiscono un’alternativa già migliore rispetto alle ICE.
Questo giusto per chiudere il cerchio e spiegare in qualche modo l’incredibile successo di Tesla che, appunto nei paesi più ricchi, è arrivata a superare come numero di vendite tutti i concorrenti. E soprattutto, pur capendo la frustrazione di chi vorrebbe fare il salto ma non riesce per motivi economici, fa ben sperare che con l’aumento dei volumi e la diminuzione dei costi delle batterie, sempre più persone potranno accedere a questa tecnologia, che ha dei vantaggi ineguagliabili dai motori termici.
Ma vi ricordate quando con il Commodore bisognava aspettare 10 minuti per caricare un gioco? secondo qualche furbo che commenta su questo sito si sarebbe dovuto mollare tutto e aspettare che nascesse la Playstation 5……e internet? all’inizio andava a carbone e ci volevano minuti prima di arrivare a caricare qualcosa. Stesso discorso. Sveglia !!!!!!!!!!
Verissimo, con i carburanti tradizionali si manovrano 10kwh circa al litro come niente fosse, senza renderci conto dell’impronta sul pianeta, sul costo umano ambientale e sanitario. Nella civiltà sostenibile devi essere consapevole di quanta energia è 10kwh ! Non la devi sprecare, la consapevolezza è anche questo.
Sul costo sanitario? Le faccio notare che negli ultimi 120 anni, da quando esiste l’automobile che ha permesso a chiunque di vivere una vita libera, le vita media si è allungata, ad oggi, di 40 anni. Veda lei quanto male ha fatto l’automobile alla salute delle persone.
Ahahahah!
L’automobile dà, l’automobile toglie.
I costi sanitari sono cosa ben nota, verifichi con la sua assicurazione di fiducia.
Lei è veramente L’Astuto…
Bah, dovrò smettere di leggere la sezione commenti piena di di no watt che si sentono minacciati dall’elettrico perché semplicemente non gli piace.
Tanto l’elettrico di massa si farà con o senza i no watt italiani, con o senza l’Italia.
Per cui inutile fare tanta propaganda pro petrolio qui, fortunatamente il mercato non lo fanno i lettore di vai elettrico e nemmeno i consumatori italiani nell’insieme.
Norvegia, Germania e Cina insegnano.
Godo al pensiero, per il semplice fatto che l’elettrico offre vantaggi incommensurabili, a cominciare dall’azzeramento dei gas di scarico a cui non vedo dare la giusta importanza.
C’è gente che pare felice di respirare la m***a, contenti loro, poveretti.
Dimenticavo di aggiungere :
a) fine della dipendenza dal petrolio dei paesi arabi e altri stati canaglia (e il loro odioso giochino sul taglio alla produzione e sui prezzi, che soffriamo noi occidentali poveri di cui faccio parte)
b) poter lasciare il motore acceso all’occorrenza (per riscaldamento, climatizzazione, ricaricare di tutto) senza fare odioso rumore e emettere puzzosi veleni.
I vantaggi ovviamente non si esauriscono a questi.
Io direi per capire i limiti di una tecnologia acerba che ti obbliga ad essere una calcolatrice per muoversi.. Implicitamente si sta dicendo questo, calcoli che nemmeno negli anni 50 del dopoguerra si facevano per spostarsi oltre i ‘250 km.. Il valore di essere sempre in riserva è la dimostrazione dell’inadeguatezza di una tecnologia.. Le macchine dovrebbero essere al nostro servizio e non noi al loro , raramente si vedono involuzioni nella storia delle auto questa è la prima e voi applaudite!
curioso: le macchine dovrebbero essere al nostro servizio e non il contrario,
poi le auto più vendute da un decennio sono i suv che l’italiano medio usa per le sue necessità, cioè fare la spesa, portare figli a scuola, poco altro, 30-40 km al giorno a velocità media inferiori a 50 km/h.
una evoluzione spettacolare.
Ma hai presente quale è la media giornaliera di km che percorre l’italiano medio?
Sono poco più di 50 km al giorno, per la precisione 18300 km/anno per le autovetture diesel e 10000 km/anno per le autovetture a benzina (fonte NCBS con dato riferito al 2019 in condizioni pre-covid).
Non capisco perché si fanno sempre i conti su un’eccezione (250 km) quando la stragrande maggioranza delle persone usa la macchina per 360 giorni all’anno per fare mediamente 50 km al giorno, cosa che qualsiasi autovettura elettrica può garantire!
Non mi sembra che ci sia bisogno di tutta questa pianificazione!
Paradossalmente dice una verità, chi non capisce niente di tecnologia e magari è anche imbranato con la matematica vorrebbe naturalmente evitare di fare calcoli e avere un mezzo con ampi margini. È un limite anche suo mentale comunque, non solo del mezzo.
Buongiorno sig. Paolo,
l’efficienza di un’auto elettrica non è affatto superiore a quella termica.
L’efficienza delle due filiere sono simili e se cominciassimo con il confrontare le cose correttamente invece di confrontare il rendimento del motore elettrico dell’auto con il rendimento del motore a combustione saremmo già un passo avanti.
Prendiamo la “filiera” termica della produzione di energia elettrica: il rendimento totale dell’auto elettrica sarà dato dal rendimento della centrale a gas a cui vanno aggiunte le perdite sulla linea e per trasformazioni alta/bassa tensione, l’impedenza delle batterie e il rendimento del motore elettrico.
Prendiamo la filiera delle “rinnovabili”: (termine abusato in quanto vengono considerati anche i termovalorizzatori che sono centrali termoelettriche che rilasciano co2 e inquinanti) dovremmo considerare il rendimento nella conversione della fonte primaria di energia(il sole) in energia elettrica e se consideriamo i pannelli fotovoltaici avremo un rendimento medio del solo 20% a cui aggiungere le perdite di carico e di trasformazione, l’impedenza delle batterie e il rendimento dell’auto elettrica.
Non so per quale fantasiosa teoria, in questo sito viene considerato il rendimento di una fonte rinnovabile sempre al 100%. Bene, non è così ed anche se la fonte primaria non la paghiamo un rendimento molto basso palesa tutti i suoi effetti negativi quando, conti alla mano, si constata che i tetti dei piccoli condomini non sono sufficienti per fornire l’energia elettrica a tutte le utenze domestiche proprio a causa del rendimento molto basso di conversione dell’energia solare incidente in energia elettrica.
Vi ho fatto la filippica per evitare la solita trita e ritrita frase “lei considera solamente il suo amato fossile ma se prendesse il 45% di fonti rinnovabili dovrebbe rifare i suoi calcoli”, è vero li dovrei rifare ma in peggio.
Buona giornata
Il suo caro petrolio, signor Carlo, è energia solare catturata da forme di vita organica in miliardi di anni. Vogliamo calcolare allora quante tonnellate di microrganismi producono un litro di petrolio? Calcoliamo anche questa efficienza di conversione o no?
No. Perchè non c’entra nulla con quello che avete affermato: “l’auto eletrrica è energeticamente più efficiente”.
Vuole calcolare anche il rendimento delle reazioni termonucleari nel sole?
Comunque vedo che non c’è da parte vostra una volontà di confronto ma solo sarcasmo e denigrazione nei confronti di chi la pensa diversamente
Carlo, qui non è questione di denigrare e rifiutare il confronto, qui la questione è più semplice:
tu accetteresti di discutere il fatto che 3 più 2 fa 5 con utenti che sostengono che 3 più 2 fa 100?
qui non è questione di discutere, qui si tratta delle basi e di voler fare sofismi e non filosofia
Scusi Carlo ma non comprendo. Non è questione né di pensarla diversamente né di avere o meno volontà di confronto.
Lei sta dicendo il contrario di ciò che dicono gli studiosi che lavorano e studiano, appunto, la materia da diversi anni facendo analisi LCA e identificando bene tutti i limiti del caso.
Mi chiedo perché dovrei stare ad ascoltare “Carlo” che scrive nei commenti di Vaielettrico (con tutta la stima per il lavoro della redazione) anziché i Prof. Armaroli o Abbotto, ma anche tanti altri fuori dal nostro paese, potrei citarle Auke Hoekstra (Olanda) o anche tantissimi altri nelle più prestigiose università del mondo?
Abbia pazienza, se ha un’opinione diversa e non vuol sentire ragioni, il problema molto probabilmente è suo e non di chi deve stare ad ascoltare le sue teorie supportate dalle migliori fake news prezzolate.
Mi dispiace ma non sto dicendo il contrario di nulla. Il professor Armaroli non ha mai affermato che l’auto elettrica ha un rendimento energetico superiore. Dal punto di vista del rendimento energetico non abbiamo una sostanziale maggiore efficienza dell’auto elettrica.
Ci rendiamo conto che si sta dicendo che io non voglio sentire ragioni dove queste ragioni sarebbero, in ordine:
1.Vogliamo calcolare allora quante tonnellate di microrganismi producono un litro di petrolio
2.L’argomento fantoccio nel suo commento è la generalizzazione all’estremo del ragionamento.
3.Non noto nel suo ragionamento accenni ai generatori a gatto imburrato
4.tu accetteresti di discutere il fatto che 3 più 2 fa 5 con utenti che sostengono che 3 più 2 fa 100?
Sono io che non voglio sentire ragioni o piuttosto “voi” che a fronte di una descrizione dettagliata delle motivazioni per cui il rendimento non è affatto maggiore rispondete a vanvera.
Sig. Carlo, lei sta cercando di proposito di far perdere la pazienza…
Cosa il prof. Armaroli non ha mai affermato?
Nell’intervista a Vaielettrico ha dichiarato che “l’auto elettrica consuma molta meno energia” e che ormai “la discussione è finita”:
https://www.youtube.com/watch?v=I5xJpzsVc_Q&t=206s
Di cosa stiamo parlando, quindi?
Altro pezzo in cui, sempre Armaroli, “non ha mai affermato che l’auto elettrica ha un rendimento energetico superiore”. No, no!
c’è uno che ha commentato l’intervista di Armaroli su youtube
che sta peggio di Carlo ..
sempre più convinto che Umberto Eco ha perfettamente ragione sulla diffusione dell’ignoranza come verità per colpa dei soScial
comunque per i volenterosi e per chi vuol fare un ripassino delle nozioni di fisica elementare :
l’unità di misura dell’energia generica in fisica è il Joule
qui una tabella di conversione del Joule nelle varie forme di energia
e la sua relazione con la potenza e l’energia elettrica Wh
http://www.tdpgalilei.altervista.org/fisica/energia_e_potenza/Energia_e_potenza.htm
L’argomento fantoccio nel suo commento è la generalizzazione all’estremo del ragionamento. Sulla falsariga perché allora non calcolare anche tutta l’energia fornita dal sole e non convertita in energia elettrica dall’uomo? In questo modo potrei facilmente far diventare “inefficiente” qualunque cosa. Per una trattazione più seria bisognerebbe tirare fuori un po’ di letteratura in proposito, introdurre il concetto di EROEI e altre cose interessanti dette da diversi studiosi prima di lei.
Altro argomento fantoccio nella sua narrazione è il problema del tetto del condominio, qui l’errore è al contrario ovvero l’artificiosa limitazione del problema imponendo una restrizione che non ha ragione d’essere, ovvero imporre l’autonomia energetica di un singolo edificio: la prima cosa che si insegna all’università è di non fare ipotesi non necessarie.
Tempo fa avevo inviato i conti della serva fatti da un membro di ASPO nel lontano 2005, ovvero quando l’efficienza dei pannelli solari era molto più bassa di quelli di oggi: ripropongo il link, repetita iuvant, dicevano i latini:
http://www.aspoitalia.it/documenti/libero/contidellaserva.html
Buttare tutto in caciare è quello che insegnano all’università?
Io non ho posto nessuna “artificiosa limitazione” come lei la chiama, ho solamente fatto presente che visto il rendimento del 20% dei pannelli fotovoltaici è richiesta una superficie di pannelli 5 volte maggiore rispetto a quello che si avrebbe se il rendimento fosse il 100%.
Il rendimento energetico non è una scienza filosofica come voi vorreste trattarla e si misura in questo modo perchè si misura ciò che è misurabile non i voli pindarici per affermare quello a cui si vuole credere.
Sig. Leonardo, ho letto e sentito quello che dice il prof. Armaroli, il quale afferma che l’energia elettrica è alla stregua di un vettore energetico che può essere prodotta in mille modi e poi trasportata nel luogo di utilizzo e sfruttare la maggiore efficienza del motore elettrico. Questa ha detto ed ha perfettamente ragione. Se il punto di vista è quello dell’impatto ambientale e della sostenibilità economica è chiaro che se produco tutta l’energia elettrica da fonti rinnovabili avrò un enorme vantaggio dovuto al fatto di non dover pagare la fonte primaria e di non inquinare. Il punto è che al prof. Armaroli non interessa che i rendimenti siano bassi in fase di produzione, visto che usa le rinnovabili nel suo ragionamento, ed una volta ottenuto, il vettore energetico(l’energia elettrica) è estremamente piu efficiente rispetto al motore a combustione. Tutto corretto a partire dal vettore energetico, se però guardiamo l’intera filiera non è così e non lo dico io ci sono decine di studi in tal senso. Per inciso io non faccio il tifo per il motore a combustione come voi erroneamente pensate.
Uff! Io non penso niente di nessuno e soprattutto non giudico. Mi limito a segnalare un errore, e mi spiace ma lei insiste nell’errore, oltretutto citando vagamente “decine di studi” invece di entrare nel merito.
Detto ciò, lei ripropone l’errore anche in questo suo ultimo commento in cui immagina che sia necessario produrre al 100% di rinnovabili altrimenti il discorso salta del tutto. Purtroppo devo ripeterglielo ancora: si tratta semplicemente di una fallacia logica.
Armaroli lo dice in questo punto: https://www.youtube.com/watch?v=I5xJpzsVc_Q&t=430s
Ma soprattutto è cruciale questo punto “anche nel mix più sventurato che c’è nei paesi dell’est dove il carbone pesa ancora molto l’auto elettrica nel ciclo di vita emette meno CO2 dell’auto termica”: https://youtu.be/I5xJpzsVc_Q?t=529
Non noto nel suo ragionamento accenni ai generatori a gatto imburrato.
Seriamente: ma lei pensa di essere quello scaltro che ha sgamato quei mattacchioni che ce la raccontano?
Si cerchi la documentazione relativa a “Fallacia logica” e “Bias cognitivo”, in prima istanza.
Buona continuazione.
I generatori a gatto imburrato saranno i veri game changer in materia di approvvigionamento energetico. Con buona pace dei gatti però.
E la lobby felina (come simbolo ha un profilo stilizzato di Catwoman) che ha finora impedito persino l’emergere del prototipo (funzionante) di un generatore E-CAT (notare il doppio senso per chi ha seguito la nota vicenda….) basato su un Soriano maschio di 3 anni e un prodotto della Granarolo generosamente spalmato dalla zona intrascapolare fino alla pubococcigea.
Si dice che generasse circa 3,6 GFh (Giga Fake Orarie) la cui equivalenza in joule ora mi sfugge.
Noooo! L’E-CAT!!!!! Meraviglia!!!!! E’ un po che non ne sento più parlare, era divertentissio seguirne le (finte) evoluzioni!!!!!
E’ un complotto. Anzi, un GomBloDDo. Tutta colpa della Lobby del petrolio. Potremmo avere infinita energia, al solo simbolico prezzo di qualche gatto e letteralmente di una ciocca di latte, e invece…
Ecco qui un altro “illuminato” che cerca di fare chiarezza su rendimento, filiera dell’energia e BLA BLA BLA… per fortuna che c’è “vaielettrico” che permette di far esprimere tutti questi scienziati incompresi del web..
Risponda nel merito invece di fare del sarcasmo. Io non sono un illuminato visto che la maggiore efficienza dell’auto elettrica la dicono solo i sostenitori dell’auto elettrica e nessun altro.
Lo dice qualsiasi studente del liceo che sia in grado di risolvere equivalenze e conversioni.
Lo dice il contatore che sta a monte della presa con cui ricarico la macchina, quanta energia io immetta in quell’inefficiente sistema, a sentire lei.
Io sono in grado di dirle esattamente il consumo chilometrico della mia BEV necessario a fare un certo chilometraggio (giacchè è completamente registrato). Siccome in famiglia ho anche altre 2 termiche e ho la patente da oltre 35 anni e sono uno di quei “fissati” che segnano tutti i rifornimenti con prezzo e carburante erogato, sono anche in grado di dirle quanto carburante mi sarebbe servito per fare lo stesso percorso con le altre macchine (segno i dati da oltre 30 anni…). E siccome è noto (lo trova nei libri di chimica delle superiori, non c’è bisogno di un Master) il potere calorico del carburante, quando scopro che mi serve 5 volte più energia per avere prestazioni ridicole, rumore e inquinamento, o lei mi dimostra che per produrre quella energia elettrica che ha caricato la mia macchina è servito più di 5 volte tanto l’energia che ho usato io, o siamo LARGAMENTE nel campo del “non perdere tempo a discutere con chi vuole avere ragione a prescindere”.
Aspetto i suoi calcoli in cui dimostra di avere ragione (si prepari anche al Nobel, nel caso avesse ragione).
infatti non ho più intenzione di perdere tempo nel farmi insultare, quando io non ho mai insultato nessuno. Continuate pure a confrontare il rendimento di una fonte di energia secondaria con quella di una fonte primaria e continuate pure a pensare di essere intelligenti nel farlo e di poter dare degli ignoranti agli altri. D’altronde la frase “Lo dice il contatore che sta a monte della presa con cui ricarico la macchina, quanta energia io immetta in quell’inefficiente sistema” ha detto tutto. Comunque ecco qua, terra terra: wikipedia auto elettrica breve sunto sull’efficienza energetica: “I motori elettrici hanno complessivamente una maggiore efficienza energetica rispetto a quasi tutti i motori a combustione interna. A causa soprattutto dei limiti imposti al rendimento dal teorema di Carnot, il motore a benzina (ciclo Otto) e il motore a gasolio (ciclo Diesel) hanno un’efficienza energetica variabile tra il 25% e 45%…”
“Per rendere equo e corretto il paragone tra i due tipi di propulsione energetica occorre però considerare l’intero ciclo di produzione e utilizzo dell’energia in gioco visto che l’energia elettrica è una fonte di energia secondaria ottenuta prevalentemente a partire da fonti fossili. Qualora l’unica fonte di produzione fosse quest’ultima, la media del rendimento di picco pari a 0,9 del motore elettrico andrebbe scalato di un fattore di circa 0,6 dovuto all’efficienza di conversione dall’energia contenuta nella fonte primaria (gli idrocarburi) in energia elettrica considerando le centrali elettriche più efficienti, ovvero quelle a ciclo combinato; si ottiene così un valore di efficienza totale nel ciclo di produzione/utilizzazione elettrico pari a circa 0,5, che va ulteriormente scalato di un fattore dovuto alle perdite di efficienza nel trasporto dell’elettricità lungo la rete elettrica di trasmissione e distribuzione e di un fattore di efficienza di accumulo dell’energia elettrica nelle batterie di ricarica”. Nel mondo la stragrande maggioranza dell’energia elettrica viene prodotta da fonti fossili ed se anche non lo fosse l’efficienza si calcola dalla fonte di energia primaria che sia gratuita o meno non c’entra nulla. Andate a dirlo all’università che i pannelli fotovoltaici hanno un rendimento del 95% perchè la fonte primaria è il sole, vedete cosa vi rispondono.
Carlo
È chiaro che lei sia radicato.
Per gli altri lettori: non è così, ma non perché lo dico io, perché lo dicono studi seri, se ne trovano a centinaio, che tengono conto di tutto.
Il dig Carlo calcola il rendimento finale elettrico, ma non calcola il rendimento di una torre di raffinazione per ottenere il carburante a partire dal petrolio, processo energivoro. E non calcio estrazione, trasporto, perdite, nuova distribuzione del raffinato.
Mi dica il rendimento del processo dal pozzo al serbatoio della sua macchina, ad esempio: altrimenti come fa a fare una comparazione?
Io l’ho trovato, lo cerchi anche lei.
Dimenticato: solita fallacia logica.
La premessa “Qualora l’unica fonte di produzione fosse quest’ultima” è errata.
Il mix nazionale ha meno del 60% di fossile, gas e non petrolio, tra l’altro.
Con la premessa sbagliata del 40%, il resto non regge automaticamente.
Sig. Carlo, il suo ragionamento è fallato in partenza. Un impianto FV ha efficienza del 95%, perché l’energia che non viene convertita è comunque persa e non utilizzata. Se poi ragionasse sul fatto che i pannelli trasformano energia luminosa in energia elettrica e non termica, scoprirebbe che il rendimento è più alto.
Per quanto riguarda le perdite di rete, nel mio impianto gli elettroni percorrono circa 10 metri prima di finire nelle auto, quindi perdite trascurabili.
Un motore termico, ha un rendimento medio del 30%, a cui sottrarre tutte le perdite per estrazione, trasporto, raffinazione e successivo ritrasporto.
È ancora così convinto che si equivalgono?
Non ha alcun senso considerare la perdita di conversione delle energie rinnovabili perchè:
– sono illimitate;
– se non utilizzate secondo l’efficienza permessa dalla tecnologia moderna sarebbero perse al 100%;
– non producono inquinamento o riscaldamento.
Dopodichè il motore elettrico è enormemente più efficiente, cosa manca, ma arriveranno, sono accumulatori più leggeri, con maggiore densità, più rapidi nella ricarica.
effettivamente sprecare ben l’80% dell’energia solare , considerato che tra 4-5 miliardi di anni potrebbe non essere più disponibile , dovrebbe far riflettere… hahahahahhahah
E vabbeh… Arrivato quello che di energia ha capito tutto.
Non so a voi ma a me guidare un’auto elettrica non ha cambiato l’approccio ad una guida più responsabile; sia prima con macchina diesel che ora con macchina elettrica, non è cambiato niente se vai forte sempre che consumi di più! Poi o paghi per il carburante o paghi per l’energia elettrica, sempre da pagare è..
Ti dirò, Marco, che a me ha portato a fare più km! Dopo 15 termiche ed una svagonata di km avevo perso il piacere di guidare. Dopo 2 anni di auto elettriche, ancora cerco la scusa per uscire a fare un giro.
È il paradosso di Jevons, aumentano i “consumi” all’aumentare dell’efficienza.
https://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_di_Jevons
è un po come avere un motore america da 5000 mila di cilindrata e pagare la benzina pochi centesimi a gallone….. costando poco non ti frega del rendimento! 😀
Questo è tipico dei Tesla Owner’s…. Ma vale anche per gli altri, ovviamente!
Si in effetti Sandro anche io sto facendo più km di quelli che facevo prima, sarà perché è comoda e silenziosa, sarà perché ora a parità di macchina ho il doppio della potenza e prestazioni superiori che ti invoglia a guidarla, sarà perché spesso riesco a fare rifornimento a gratis e sarà anche perché non ho più limitazioni di accesso a zone ZTL, parcometri ecc.. altro che stress da guida che avevo prima!
A parità di stile di guida l’auto termica consuma il doppio di energia per fare lo stesso lavoro (nel migliore dei casi). Quindi con l’auto elettrica dai lo stesso il tuo contributo all’ambiente.
Senza considerare produzione esmaltimento però , quando piace vincere facile..
Assolutamente considerando tutto.
O forse anche lei crede che gasolio e benzina sgorghino come per magia dalla pompa mentre in realtà occorre parecchia energia per estrarli, trasportarli, raffinarli e farli finire nel serbatoio.
L’uso dell’auto elettrica ti porta a sviluppare la guida predittiva perché capisci l’importanza di massimizzare l’efficacia delle risorse a disposizione. Poi l’abitudine te la porti dietro anche guidando un’auto termica anche se non è la stessa cosa mancando la frenata rigenerativa.
“,,è simile alla consapevolezza del denaro che ci dà l’avere in mano una carta di credito. ”
conosco persone adulte che hanno consapevolezza molto vaga del denaro e dei meccanismi dell’economia, figuriamoci dell’energia. O della dimensione dei file o della velocità della rete. Sono come bambini. Dagli un’auto elettrica e si metteranno in fila ogni giorno per ricaricarla ed alla fine se la prenderanno con il governo.
“Si arriva persino a convincersi della necessità di quelle che sono solo irrazionali abitudini. Come viaggi ininterrotti di 7/8 ore a velocità sostenute.” Giuro, questa non l’ho capita. Dovrei andare in autostrada a 80 all’ora?
Viaggiare per 8 di fila a 130 km/h significa innanzitutto coprire una distanza per la quale è, alle volte, opinabile l’opportunità di spostarsi in auto. Seconda cosa, viaggiare per 8 ore a 130 km/h non è sicuro. Nessuno può mantenere alta l’attenzione così a lungo e, a queste velocità, il potenziale danno in caso di errore, è elevatissimo. Ultimo ma non meno importante, il costo in termini di emissioni in ambiente è altissimo.
Mi rendo conto che lei, da dipendente, fatica a capire le dinamiche di altre persone. Io non posso permettermi i mezzi pubblici semplicemente perchè sono troppo lenti, non esistono nelle località dove mi reco io, e quando esistono mi porterebbero ad avere degli orari insostenibili. Dopodichè certamente l’idea di guidare per 8 ore filate a 130 orari credo che non sia abitudine di nessuno (anche se recandomi all’estero a volte capita).
Si Signor Astuto, probabilmente fa fatica a capire le dinamiche di chi non è dipendente, ma da quello che ci racconta di chilometri ne fa tanti pure lui.
Capisco. Capisco. Dico solo che a volte si pensa di non poter fare a meno di una visita in presenza. O ci si convince che è indispensabile gestire due o più appuntamenti in giornata. Quando in realtà non è così. E questo la pandemia ce lo ha insegnato molto bene.
Ce lo avrebbe insegnato, la pandemia.
Vedersi di persona è indubbiamente meglio, ma ci sono molti “mestieri” che si possono fare anche con una videochiamata (altri, no di sicuro).
Una videochiamata ha tanti vantaggi: per parlarsi un’ora, serve un’ora, non un’ora di colloquio e 6 di viaggio e una per pranzare, fuori casa tra l’altro; una videochiamata costa un minimo investimento iniziale in hardware, impatta per 200Wh e non 20kWh (se elettrica, altrimenti sono 100kWh e svariate decine di chili di CO2), non consuma un mezzo che richiede tonnellate di CO2 per la sua produzione…
Certo se sono un rappresentate di vestiti, farli vedere in videochiamata è un po’ complicato, così come se sono un imbianchino il telelavoro non si presta.
Ma se sono un consulente, molto spesso si può: è solo mancanza di mentalità (anche nel cliente, ovvio).
Nel 2020 ho fatto pochissimi chilometri in macchina; nel 2021 ho recuperato: ma sono stati viaggi di piacere, non di lavoro.
Guardi, lei ha ragione: ho imparato a mio vantaggio l’efficenza e la produttività straordinaria delel videoconferenze, su questo non ci piove. Purtroppo vorrei davvero acquistare un’elettrica, ma sono frenato dai problemi di cui parlavo prima. La cosa è alquanto frustrante.
L’Astuto
Temo dovrà passare qualche anno… dovranno svilupparsi i cosiddetti BEVx con range extender per tutte quelle categorie di persone, poche ma esistenti, che anche occasionalmente hanno necessità particolari.
L’elettrico puro non è per tutti, è un dato assodato, soprattutto oggi, dove per questioni soprattutto di margine e redditività, si è cercato di soddisfare intanto la fascia alta, poi scenderanno a quella media e bassa e forse solo alla fine copriranno le esigenze particolari.
Personalmente credo che quando si saranno diffuse capillarmente le colonnine (anche nei pali dell’illuminazione stradale) e si sarà fatta l’abitudine, non ci sarà più quest’ansia da chilometraggio.
Aggiungerei pieno di 50 litri di gasolio 9kw al litro sono 450kw per fare 800 km.
Una Tesla pieno di 50 kW per fare 490 km.
I conti non tornano dove va a finire tutta l’energia che metto dentro?
Quanti si è consumato per produrre la batteria della Tesla? QUando impatto lo smaltimento e quante batterie si possono costruire con la tecnologia attuale? Quando è costato produrre l’energia per ricaricarla… L’energia che cerchi è tutta qui!
Perché non si chiede quanta energia si è spesa per produrre quei 50 litri di gasolio e farli arrivare fino a dentro il serbatoio?
Forse che guidare per 7/8 ore di fila senza fermarsi non sia salutare?
Una pausa ogni 3/4 ore è caldamente consigliata soprattutto per riattivare la circolazione.
La parola chiave è “ininterrotta”….
Certo che quando si vuole vedere qualcosa di preciso, ci si riesce anche di spalle, ad occhi chiusi e al buio ..
No, non devi andare in autostrada a 80 all’ora, ma l’autore voleva soltanto farci capire quanta energia e quante emissioni vengono sviluppate in un lungo viaggio a velocità sostenuta. Se consideriamo poi che il motore termico ha sfruttato solo il 40% dell’ energia contenuta nel carburante per muovere il veicolo, possiamo cominciare a capire anche di quale potenza stiamo parlando. Sono solito a fare questo esempio: metti in folle la tua auto su una strada piana e comincia a spingerla con le tue forze. Ora immagina con la fantasia di spingerla a 90 all’ora contro la resistenza del vento. Di quanta forza avresti bisogno? In un litro di carburante c’è una tale potenza che non riusciamo ad immaginare. Ma non l’abbiamo creata noi, l’abbiamo trovata già pronta nel sottosuolo dalla combinazione tra la vita degli organismi che hanno formato il petrolio e l’energia del sole. Questo meccanismo sorprendente ha catturato la CO2 presente nell’atmosfera e l’ha fissata nel sottosuolo. Li dovrebbe rimanere, per permetterci di respirare; ma noi, utilizzando questa energia, la stiamo rimettendo nell’aria.
Forse agli 80 no ma sicuramente non ai 130. Si imparerà che correre porta a consumare di piu e che il tempo che si guadagna correndo lo si perde poi dovendo ricaricare piu a lungo.
Comunque oggi mi sono fatto 50 km di autostrada ai 90km/h ed ho un’auto termica.
Ai limiti dell’intralcio se non vi era traffico, complimenti!
Quale intralcio?
Se per lei andare a 90km/h vuol dire intralciare, i mezzi pesanti a che velocità dovrebbero muoversi?
Da ottobre che guida la mia E-C4. MI ha insegnato a ragionare. A capire che tutto “ha un prezzo” in termini di energia. Dall’accellerata nervosa (e spesso inutile) in partenza alla velocità di viaggio che spesso non deve essere sempre oltre il limite. Ho vinto le mie prime ansie da rifornimento ed ho iniziato a guardare i consumi e non l’autonomia. Il raffronto con il contante è perfetto. La quantità di tempo, di energia le devo gestire. Non sono risorse illimitate.
Trovo l’uso della EV “educativo”.
Grazie per l’articolo che trovo condivisibile in base alle mie esperienze sul campo…
Perdonatemi perchè “educativo”? Io da quando guido, moto/macchine, ho dato sempre molto risalto a cercare di “consumare meno” con una guida attenta, a discapito della prestazioni ( ovviamente ogni tanto la tirata c’è).
Quindi sta ammentendo che molti, ex termici, avevate un comportamento sbagliato solo perchè inconsapevoli di inquinare e la panacea è l’elettrico? Perchè da come l’ha scritto sembra proprio così.
Forse è proprio questo il vero problema……. non essere consapevoli.
Educativo? Qui si confonde il fine con un mezzo e nel mentre si trovano scuse per giustificare più tempo e fatica per completare lo stesso lavoro… Dato che ci siamo perchè non smantellare la rete informatica, consuma ed inquina, torniamo al regolo calcolatore così’ usiamo la mente per fare i calcolo è biologica e consuma meno , così tutti capiranno come risolvere un integrale indefinito magari… è educativo!
Io trovo educativo leggere i suoi commenti (come quelli di altri furbi ed astuti interlocutori) che passano il loro tempo ad eccepire per contrastare una tecnologia, una scelta di vita. Guido da 40 anni ed ho guidato di tutto (da moto a trattori passando per auto termiche di ogni genere). Dal 1977 che mi occupo di informatica e, mi permetta, ho visto e vissuto i cambiamenti tecnologici e culturali che ci sono stati. Le sue eccezioni sulla rete informatica sono irrilevanti. Voi difendete il termico. Io do un’opportunità ad una tecnologia che forse, ripeto forse, potrà dare una mano al pianeta. Ai mieri figli. Ai miei nipoti. Non vado in giro nei blog e nei forum dei “temosostenitori” NOWATT a contestare ogni singolo punto. QUano indichi la Luna gli sciocchi si concentrano sul dito…
p.s. io il regolo calcolatore lo so usare dai tempi dell’Università. So fare anche dei calcoli a mente. Dove non arrivo io arriva la tecnologia. Certo che mi rattrista vedere i bambini di oggi che non riescono a fare nulla senza cellulare
parole sante che sottoscrivo. Comunque manca coscienza e cosapevolezza da parte di molti.
Si, cerchiamo di divulgare e far capire l’importanza di risparmiare qualsiasi tipo di energia. Ambiente ed energia sono legate strettamente. 😃