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Una app globale di ricarica da Bosch

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Una app globale di ricarica, da utilizzare nelle colonnine di tutto il mondo: la propone Bosch per accedere a più di un milione di stazioni nel mondo.

Una app globale per porre fine al caos attuale

“L’obiettivo di Bosch è rendere le stazioni di ricarica ampiamente accessibili e porre fine al caos causato dalle diverse applicazioni di ricarica“, spiega Marco Zehe, presidente della divisione Electrified Motion di Bosch. Oggi rifornire la propria auto elettrica in modo rapido, comodo e, soprattutto ovunque, per molti automobilisti di tutto il mondo, è spesso più un sogno che una realtà. Insieme all’autonomia e ai costi, la ricarica è una delle maggiori preoccupazioni, come dimostra uno studio dell’Associazione tedesca delle industrie dell’energia e dell’acqua (BDEW). Bosch vuole ovviare a questa situazione con la sua piattaforma proprietaria, offrendo più di un milione di stazioni in 4 continenti. Una specie di passe-partout mondiale, di cui però al momento non si conoscono le tariffe che verranno via via applicate, un aspetto fondamentale nella scelta di una app

Soluzioni specifiche per produttori di veicoli e aziende

Inoltre, Bosch intende offrire le sue soluzioni per la ricarica delle auto elettriche anche ai produttori di veicoli e alle aziende. Questi servizi possono essere integrati in modo flessibile e semplice nel sistema di infotainment di un produttore, sia dal punto di vista funzionale sia visivo. In modo che l’esperienza di guida e di ricarica siano fedeli alle caratteristiche proprie del produttore e si adattino perfettamente al brand. L’azienda assicura che bastano pochi clic per ricaricare e pagare, con la massima trasparenza dei costi. Al momento, le stazioni di ricarica si trovano in Europa, Nord America, Asia e Australia. Attualmente, ci sono collegate circa 800.000 stazioni di ricarica solo in Europa e altre 130.000 in Nord America. Entro la fine del 2024 ce ne saranno circa 200.000 in Australia, Nuova Zelanda e Asia, e il numero è in continua crescita.
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27 COMMENTI

  1. Esiste già da moltissimo tempo il pagamento diretto con carta di cr. Come per i carburati abituali .
    Cosa ci vuole portare il bancomat nelle colonnine elettriche??

  2. Ma ragazzi di VaiElettrico … Vi voglio bene… ma prima di fare pubbilcità a qualche app di ricarica, per favore guardate i costi di ricarica che sono belli alti, non è per nulla conveniente…. altrimenti mi sembra la solita marchetta per incassare soldi.

  3. Mi riferivo al costo attuale e presumibilmente futuro del KWh, un mercato che scoraggia…
    Mentre dal lato bev e dal lato colonnine sono più ottimista.

    • Perché invece il costo attuale e soprattutto futuro dei carburanti è un mercato che incoraggia, vero? 🤣
      Hai mai pensato al fatto che il petrolio non potremo mai “farcelo” da soli e dovremo sempre acquistarlo da qualcun altro, mentre l’energia elettrica sì che potremo farcela da soli (siamo o no “o’paese d’o sole”?) e non dipendere da nessuno?

  4. Bosch da “gigante” degli iniettori, delle centraline motore, ABS etc etc
    si crea nuove opportunità anche nel campo dell’ auto elettrica.
    Fare una (ennesima) App per la gestione unitaria delle ricariche consente di avere una propria piattaforma di studio su sistemi di varie origini : BEV cinesi, europee, americane, indiane e .. turche ; un grande patrimonio dati per verificare sul campo le prestazioni e le caratteristiche dei vari powertrains; sicuramente propedeutico a presentare proprie produzioni e sistemi gestione (SW motore & OBC).

    A voler essere “furbi” per imporsi nella giungla delle App di ricarica dovrebbero sottoscrivere accordi roaming molto convenienti visto che già ogni casa offre la sua scheda&app (talvolta pure la propria rete…Ewiva Tesla ! ) al cliente oltre a quelle di gestori energetici e altri spioncini del roaming.

    • Damiano,non è che me ne freghi più di tanto,ma pensa che mossa riuscirebbero ad ottenere gratis i dati bancari e non solo di ogni utilizzatore di BEV del mondo ,da 👏👏👏👏

      • Sarebbe da prendee in considerazione se offrisse la ricarica lenta a 0,40 € e quella Fast ed Ultrafast a 0,50 €, cosí come è adesso è una tra le tante app che scorrazzano sul Google Play Store

      • Non sono interessati ai dati bancari (mica ci devono hackerare il conto).

        Per Bosch è importante avere i dati di funzionamento (rendimento, autonomia, tempi e modi di ricarica, tipologia di percorsi etc) di più powertrains elettrici..in modo da disporre di ampie basi dati (anche su sistemi non prodotti da loro) per confronto…e per poter studiare nuovi sistemi e SW gestionali (motore+inverter+OBC etc).
        Magari facevano prima ad acquisire ABRP (coi dati della presa OBD poi .. dovrebbero fornirlo gratis! tanto poi lo paghiamo con i dati 😉)

        • Damiano magari fosse così purtroppo tutti sono interessati ai dati bancari alle tue capacità finanziarie e alle tue possibilità di spesa e di questo ne sono certo

          • per la capacità di spesa basta registrare la propria auto … ed i dati dello smartphone; le normali tessere supermercati fanno quasi peggio. Io uso un Wallet su smartphone; da un lato rende più sicure le transazioni … dall’altro sanno dove come quanto quando spendo…. E’ il mondo moderno … rassegnamoci..

  5. A questo punto, accordandosi con i costruttori potrebbe inserire come optional nel software dell’auto la possibilità del charge&go tipo tesla

  6. Dai che qualcosa *sembra* muoversi…
    (Il dubbio è d’obbligo, dato che ciò che intende fare Bosch è qualcosa di simile a traformare la giungla in un ordinato giardino…)

    • Eugenio pensa come siamo messi bene per mettere un po’ di ordine in questo casino occorrerà una ulteriore App per sgarbugliare le altre centina mentre nella realtà non ne servirebbe nemmeno una , gli umani si che sono una razza avanti, direi anche troppo.

  7. Ok. Per risolvere la pletora di app…. ne facciamo una nuova.
    Se prima eravamo in 2 a permetterti la ricarica, adesso siamo in 4 a permetterti la ricarica.

    Dai poteva andare peggio… da un pachiderma tedesco mi sarei aspettato anche l’annuncio di un nuovo “standard” plug&charge mirabolante, fantastico, santo, apostolo.

    🙂

    Battute a parte è solo un annuncio. Attendiamo il prodotto e vediamo se ha qualcosa da dire. La gara ora si gioca su servizio clienti e tariffe.

    • Il Servizio non lo so, ma molte colonnine devono essere arrivate con la carta RFID e non si possono attivare con l’App (principalmente EnelX).
      Tariffe tutt’altro che convenienti (BeCharge a 0;/,88 € + un fisso per sessione di 0,379 €.).
      Provaci ancora, Bosch.

  8. Le BEV ci sono.
    I punti di ricarica ci sono.

    E comunque ci si lavora dappertutto con numeri molto consistenti.

    Non trovo accettabile la totale deregolamentazione del costo del KWh con evidente cartello del prezzo, nessuna vigilanza sul costo energia.
    E se ne parla raramente.
    E per il futuro ho grossi dubbi che le cose migliorino.
    E su questo punto sono scoraggiato a valutare l’acquisto…

    • “E su questo punto sono scoraggiato a valutare l’acquisto…”

      Ma tu quanto spesso conti di ricaricare alle colonnine?
      Lo chiedo perché la ricarica più pratica con l’auto elettrica è quella fatta a casa, ricorrendo alle colonnine praticamente solo quando si viaggia oltre l’autonomia della propria auto.

      Diverso è il caso di non avere la possibilità di ricaricare a casa ed essere quindi costretti a ricaricare alle colonnine. In questo caso, come detto e ripetuto millanta volte su queste pagine, occorre valutare molto bene di avere una buona disponibilità di colonnine (almeno 3 o più) vicino a casa e/o al posto di lavoro. Non è impossibile avere un’auto elettrica se non si può ricaricare a casa, ma è sicuramente più impegnativo.

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