Mentre Trump rilancia con forza il suo no alle politiche contro il cambiamento climatico, nel mondo succede di tutto: fuoco in California e gelo polare in Florida; la tempesta del secolo nel Regno Unito; da Sarajevo a Bangkok uno smog che rende l’aria irrespirabile.
Fino a quanto la forza del cambiamento politico possa influenzare, condizionare, addirittura stravolgere (nel più fosco dei casi) gli sforzi della collettività per mitigare gli effetti del riscaldamento globale non è dato saperlo. Certo è che mai come di questi tempi, a seguito della fresca rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, la lotta al cambiamento climatico assume sempre più i connotati di una sfida quasi più politica che ambientale.
Il più potente uomo sulla Terra rilancia con forza il suo ostentato credo negazionista e inaugurando il suo mandato annulla tutti i piani di decarbonizzazione negli Stati Uniti. Nel contempo promuove l’aumento della produzione interna di petrolio e gas (sollecitando addirittura la ripresa nell’utilizzo del carbone). E, non ultimo, sancisce l’uscita degli Usa dall’Accordo di Parigi sul clima.
La natura però, se ne frega di chi crede di stare dalla parte della ragione. Le cronache “ambientali” ci raccontano così ogni giorno di eventi sempre più sorprendenti e devastanti che con il cambiamento climatico – in cui l’opera dell’uomo ha un ruolo predominante – c’entrano eccome. E non possono lasciare indifferenti.
Gli Usa tra fuoco e neve
L’effetto più paradossale di questo clima schizofrenico (i più tecnici la chiamano “volatilità climatica”) lo si nota proprio negli Stati Uniti di Trump, recentemente colpiti nello stesso periodo sia da incendi devastanti sia da ondate di gelo e neve mai viste, fenomeni completamente opposti ma comunque estremi.
Gli ultimi focolai degli incendi che hanno devastato Los Angeles e la California del sud nelle scorse settimane (causando anche morti e dispersi) sono tornati a farsi pericolosi perchè di nuovo alimentati da forti venti, riportando la situazione sotto allarme.
La speranza sarebbe l’arrivo di un po’ di pioggia. Peccato che nell’area non ci siano precipitazioni degne di nota da quasi un anno. La siccità impera e le fiamme ringraziano.
Se ad ovest temperature alte e venti di fuoco dettano legge, sulla costa atlantica del sud si assiste a fenomeni diametralmente opposti. Ondata di gelo senza precedenti in Florida – rinomata per il suo clima mite in questo periodo dell’anno – in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza. Ma anche intense nevicate negli Stati affacciati sul Golfo del Messico: dal Texas alla Georgia, passando per Alabama, Lousiana e Mississippi. Una rarità assoluta, considerando che in alcune zone non si vedeva la neve letteralmente da un secolo. Per New Orleans, ad esempio, si tratta della nevicata più intensa registrata dal 1895.
Visto che parliamo di aree che annualmente diventano terra di conquista di violenti uragani (anche questi sempre più devastanti), queste inaspettate “iniziative” climatiche destano non poche preoccupazioni nella popolazione.

La “tempesta del secolo” nel Regno Unito
I fenomeni climatici estremi di questo periodo non risparmiano nemmeno l’Europa. Nel Regno Unito sta facendo notizia quella che è già stata definita “la tempesta del secolo”. Allerta massima soprattutto in Irlanda, Irlanda del Nord e Scozia per le implacabili raffiche di vento portate da Éowyn. Una tempesta potenzialmente devastante, destinata, secondo i meteorologi britannici, a portare forti precipitazioni e disagi.
Quindi scuole chiuse, voli cancellati o ritardati, treni e traghetti fermi e milioni di persone barricate in casa. Per fotografare bene la situazione sulle famose scogliere di Galway in Irlanda si sono registrate raffiche di vento record fino a 180 km/h: così violente non si vedevano da 80 anni.
Smog alle stelle, Sarajevo soffoca
Quando non è la natura a fare scherzi (anche se da scherzare c’è molto poco) ci pensa l’uomo a farsi del male da solo. E qui parliamo di inquinamento atmosferico prodotto dallo smog, che in questi giorni si è preso le dovute prime pagine di cronaca per le incredibili immagini che provengono da Sarajevo. Una spessa coltre di smog staziona da giorni sulla capitale bosniaca rendendo l’aria irrespirabile. Gravi le conseguenze per la salute dei cittadini che, se proprio devono uscire di casa, lo fanno con la mascherina.
Non è la prima volta che la capitale bosniaca si trova in cima alla lista nera delle città più inquinate (nei mesi invernali succede anche ad altre grandi città dei Balcani). Ma gli ultimi dati registrati sulla qualità dell’aria (IQAir) sono da record. Rilevano un tasso di inquinamento di 470 volte oltre i limiti tollerabili.
E a Bangkok non si esce di casa
A proposito di megalopoli inquinate, una situazione simile a quella di Sarajevo si sta vivendo in queste ore anche a Bangkok. Qui il fortissimo inquinamento atmosferico ha costretto le autorità a chiudere più di 350 scuole, chiedere alla cittadinanza di non uscire di casa e, nel caso, di non usare le proprie vetture.
Forse la notizia può apparire meno eclatante proprio perché lo smog da quelle parti è “tradizionalmente” una costante. Ma desta comunque preoccupazione perchè i livelli raggiunti sono decisamente allarmanti.
Nel caso di Sarajevo ad incidere sul ristagno dell’inquinamento è anche una conformazione geografica non felice (la città si trova in una valle circondata da montagne) oltre ad una pianificazione urbana che non aiuta la dispersione dell’aria inquinata.
Ma è chiaro che qui si è davanti a fenomeni-limite che, specie se diffusi e reiterati, devono iniziare a far riflettere. Anche i più ostentati negazionisti del cambiamento climatico.
Solo un personalissimo commento: Ok Trump sbagia e sbaglia parecchio a nkn considerare il cambiamento climatico e j suoi effetti, ma ricordiamoci che sicuramente non è stato votato perchè distrugga clomaticamente il mondo ma per ben altre questioni (soprattutto di politica jnterna) che il suoi predecessore non è riuscito a risolvere (peraltro i danni climatici attuali non sono certo attribuibili a luj se non in minima parte durante i suoi primi 4 anni dj presidenza). Prendersela con Trump (che ripeto sul clima sta sbagliando alla grande) mi sembra il voler cercare maggiordomo colpevole dell’omicidio quando questo era al supermercato a fare la spesa, i disastri climatici sonk colpa di tutti… europei, americani, cinesi, russi, sudamericanj ecc ecc e sono soprattutto colpevoli dell’egoismo e del paraocchi del mondo capitalistico, Bangkok ha l’aria irrespirabile, si ma la aveva già 30 annj fa quando l’ho visitata ma col loro reddito solo motorini, auto e fabbriche inquinanti possono permettersi e così gran parte del resto del mondo.
Se per assurdo Trump decidesse di continuare sulla linea tracciare da Biden credete proprio che a livello mondiale la situazione cambierebbe radicalmente? Purtroppo io temo dj no, sarebbe come dare una aspirina a un malato grave, per cambiarla occorrerebbe stravolgere il sistema produttivo capitalistico e questo temo che per i prossimi decenni resterà un sogno.
Poi questo non significa non far nulla, tutti noi compatibilmente alle nostre possibilità economiche occorre cercare di ridurre inquinamento e sprechi, ma senza però farci facili illusioni su cosa potrà accadere in futuro.
@antonio gobbo
se invece di ragionamenti per assurdo
ci ponessimo un’altra questione, ne avremmo tutti vantaggi:
non quindi
“…Se … Trump decidesse di continuare sulla linea tracciata da Biden…”
MA
“…Se … Trump decidesse di accelerare SUPERANDO le scelte di Biden…”
è tutta qui la colpa di Trump, Biden andava piano, Trump vuole andare indietro.
La sconfitta però è per tutti, sia per le dimensioni economiche e militari e culturali degli USA, sia perchè l’atmosfera è di tutti.
Quando ti troverai casa scoperchiata, o siccità da far triplicare ortaggi e frutta,
(e non me/te lo auguro)
magari cambierai idea,
il problema è che sarà TROPPO TARDI, e non si tornerà più indietro.
Mario … se mio padre avesse avuto le ruote io sarei una bicicletta, coi se è coi ma fai poco o nulla, Biden ha fatto poco, Trump farà ancora meno. alle multinazionali dell’ambiente frega assai poco e gran parte del mondo non ha una cultura ambientale ne tantomeno i soldi per poter far qualcosa sa anche l’avesse. Questi sono i fatti PUNTO. Pensare il cambiare il mondo coi sermoni c’è riuscito (in parte) solo uno 2000 annj fa, da allora più nessun altro.
Faremo quel che possiamo e quel che i nostri soldi ci permetteranno magari focalizzandocj a quello che, entro questi limiti, riteniamo essere più produttivo per l’ambiente, dando il buon esempio a chj vorrà fare altrettanto.
L’Accordo di Parigi sancisce l’impegno di tutti i Paesi del mondo contro i cambiamenti climatici. Il luogo in cui tutti, ogni anno, mettono in comune gli sforzi per rispettarlo è la COP (conference of parts). Trump uscì dall’Accordo di Parigi e abbandonò i lavori della Cop durante il primo mandato è ha già fatto lo stesso come primo atto del secondo. Non crede che prendersela con Trump sia più che giustificato?
L’Unione europea non ha ripudiato il sistema capitalistico e il libero mercato, tanto che la sua economia è cresciuta al ritmo del 2% all’anno fino allo scoppio della guerra in Ucraina. Tuttavia ha ridotto le sue emissioni di oltre il 30% rispetto al 1990. E’ la dimostrazione che sostenibilità e benessere non sono in contraddizione tra loro.
C’è anche da dire che gli stati uniti crescono tranquillamente del doppio dell’unione europea, hanno una ricchezza mai vista prima.
Dal 1990 ad oggi il Pil americano è cresciuto alla media del 2,5% all’anno, quindi poco più dell’Europa E’ cresciuto “molto di più” dell’Europa sono negli ultimi due anni
Massimo, mi pare di esser stato chiaro quando ho scritto che Trump sbaglia, da lì a credere che se anche non fosse uscito dall’accordo di Parigi il mondo si “salverebbe” dal cambiamento climatico c’è ne corre parecchio, certo sarebbe meglio ma non sarebbe assolutamente risolutivo e forse se l’avesse dichiarato in campagna elettorale (ricordiamoci che chjblo ha eletto sapeva chiaramente cosa volesse fare … o almeno così sj spera) magari manco sarebbe stato eletto e sarebbe stato eletto un altro repubblicano che magari avrebbe fatto poco diverso.
Non sto assolutamente dicendo che questo personaggio (e gli interessi spudorati degli imperialisti capitalisti dietro di lui) non sia pericoloso, ma certe sparate che fa alla prova dei fatti sono meno fattibili di quanto il suo ego ritenga.
Ci vuole tempo ad uscire dagli accordi COP (il ritiro risulta effettivo a un anno dal deposito della notifica formale presso il board competente delle Nazioni unite). Recupero il testo preso da una newsletter che seguo:
“Durante il suo primo mandato, Trump ha annunciato il ritiro dall’accordo nel giugno 2017, per poi notificarlo alle Nazioni Unite il 4 novembre 2019: l’uscita effettiva degli Usa è avvenuta il 4 novembre 2020, un giorno prima delle elezioni presidenziali vinte da Joe Biden, che ha immediatamente riportato gli Usa all’interno del trattato”.
Praticamente sono usciti dalle COP per un mese. Nel frattempo i vari stati americani stanno continuando le loro transizioni.
La United States Climate Alliance (coalizione bipartisan composta da ventiquattro governatori che rappresentano il 54% della popolazione e il 57% dell’economia USA) ha fatto uscire un comunicato molto chiaro:
«È fondamentale che la comunità internazionale sappia che l’azione per il clima continuerà negli Stati Uniti. Abbiamo già affrontato una sfida del genere nel 2017. I nostri Stati e territori continuano ad avere un’ampia autorità ai sensi della Costituzione per proteggere i progressi fatti e promuovere le soluzioni climatiche necessarie. Non basterà un cambiamento nell’amministrazione federale»
(fonte: https://www.linkiesta.it/2025/01/trump-accordo-parigi-energia-clima-ambiente/)
Il problema di Trump è molto più subdolo, è il senso di imitazione che può infondere negli altri Stati del mondo, come vediamo col nostro.
Luca se anche il 50% di quanto dice Trump fossero sparate il restante 50% sarebbe molto molto pericoloso, non dolo per il clima ma anche per annessione dj stati e dazi …. io non lo sottovaluterei con un “intanto poi dopo non li fa”, soprattutto ora che la Cina ha fatto perdere al Basdaq in un giorno 108 miliardi di dollari.
Parlavo della questione squisitamente ambientale. In generale come personaggio è un viscido, pericoloso e perfetto rappresentante del capitalismo tossico americano, prima scompare dalla scena meglio è.
Anch’io non lo avrei mai votato …ma tant’è (e questo è in gran parte dovuto ai democratici che hanno fatto di tutto per perdere) … purtroppo il clima viene visto dagli elettori USA (perlomeno da moltj dj loro) come qualcosa di non importante o quantomeno di meno importante dej loro problemj interni …. e come vonseguenza di ciò ci troviamo di con presidenti come Trump …. e c’è lo dovremo tenere per altri 4 anni …. sperando che quello dopo sia meglio
Mettila così, gli sbagli dei genitori ricadono sui figli che ne ereditano le ricchezze e i debiti.
Se uno vuole rifiutare di pagarne i debiti allora deve rinunciare a tutta l’eredità.
In poche parole se Trump e gli americani vogliono rifiutarsi di pagare il conto, come prima cosa devono dare agli altri tutti i capitali accumulati e ripartire da zero.
Secondo me conviene a tutti pagare pegno, visto che rappresenta una piccola quota rispetto a quanto si potrebbe perderne se non lo si facesse.
Ricordo che gli scenari socio-economici non sono rosei se dovesse prevalere l’idea egoistica di non fare nulla.
Da qui ai prossimi 20 anni tra emigrazioni climatiche e scontri tra Stati per le risorse molti di noi potrebbero lasciare questo mondo prima del previsto e non parlo di emigrare su Marte
Bob scusa ma la tua narrazione del pagare i debiti altrui coi soldi accumulati mi ricorda tanto le fiabe a lieto fine, i capitali USA non sono in mano agli “americani” sono in mano a una stretta “oligarchia” di miliardari/milionari che di mollare un cent non ci pensano lontanamente e non che da noi la situazione sia molto diversa se non per il fatto che contrariamente agli USA la commissione UE stabilisce regole e date senza preoccuparsi se gli europei, che non sono tutti olandesi, lussemburghese o al limite tedeschi ma anche spagnoli, polacchi, rumeni, greci o italiani, vogliano e soprattutto possano permettersi questi costi.
Purtroppo dalla UE arrivano solo “consigli per gli acquisti” e su temi importanti come case e automobili se la sbrigano col commento che l’attuazione delle norme che loro stabiliscono è demandato agli stati …così loro hanno la coscienza a posto ma credo non si vada molto lontano … o forse mi sbaglio?
Sicuramente non è tutta colpa di Trump della situazione attuale, visto che dipende da azioni effettuate in numerosi decenni ma, vista la quantità di risorse che si sono rese necessarie per ottenere il poco ottenuto, le recenti decisioni possono portare rapidamente a un grosso passo indietro disincentivando da una parte gli investimenti “verdi” e favorendo le grosse fonti di inquinamento.
Per riuscire in una transizione non troppo traumatica, occorrerebbe un’azione congiunta e continua lunga decenni e non altalenante.
Trump è espressione di tutte le lobbies industriali e finanziarie responsabili della situazione. E’ stato eletto per risolvere altri problemi dici ? quindi se ho il raffreddore posso prendere due etti di cianuro. Di certo dopo non avrò mai più un raffreddore…
Alla termodinamica del pianeta non frega nulla di nessuno, ed anche i figli ed i nipoti di Trump pagheranno come gli altri.
“… pagheranno come gli altri” magari no .. illudendosi di potersi spostare in qualche lido più tranquillo…e continuare a prosperare…
Ma pagheranno in lussuose ville e riccamente abbigliati…vuoi mettere !! ? Molto più Chic .
Questo è un punto importante, a mio modesto parere non esistono lidi tranquilli. Anche il classico rifugio anti-tutto pieno di comodità tipico dei film catastrofisti alla fine vorrebbe dire rimanere dei sopravvissuti senza nulla attorno. Che senso avrebbe?
E’ complicato. Dipende quanto varrà il denaro.
Aggiungerei…lussuose ville ecologiche affacciate sull’oceano fatte di legno e cartapesta che poi vanno a fuoco producendo milioni di metri cubi di gas nefasti.
Purtroppo…anche quelle di cemento armato e riempite di 1000altri materiali, se vanno a fuoco inquinano …e pure a grande distanza..se i venti portano in giro le ceneri contaminanti (come purtroppo sta accadendo a L.A. e dintorni)
La cosa che a me angoscia è l’impotenza.
Non verso il cambiamento climatico: su quello io personalmente posso fare davvero pochissimo, sono un miliardesimo circa della possibilità di intervento. Quello che mi infastidisce e angoscia è l’impotenza verso l’ignoranza, verso quelli che considerano il 51% di votanti di Trump come un plebiscito e ignorano il 98% di climatologi che gli dicono che è una corsa contro il tempo per LIMITARE la catastrofe (impedirla è ormai impossibile).
Quanta arroganza, ignoranza e supponenza. Tutti siamo un po’ incoerenti e un po’ illogici: quanti di fronte ad una diagnosi di cancro polmonare o dopo un infarto continuano a fumare? Fanno del danno a loro stessi (e a chi vuole loro bene) ma non a tutti gli altri. I negazionisti invece danneggiano tutti noi, soprattutto chi ancora non è nato. Bastano poche centinaia di persone nel mondo per condannarci tutti, volontariamente e coscientemente: non il clima, lui fa quello che la fisica e la chimica gli impone, leggi universali naturali. E’ la stupidità umana che sembra non si possa mitigare, nonostante sarebbe completamente nelle nostre mani. Quando i “guru” dicono “sei tu il tuo futuro”, in fondo avrebbero ragione.
E’ anche per questo che temo l’intelligenza artificiale: perché se lo Skynet della situazione avrà un giorno potere, determinerà che per la sopravvivenza del pianeta Terra sia necessario rimuovere l’infezione chiamata “uomo” che sta danneggiando l’intero ecosistema florofaunistico. E’ semplice logica: siamo parassiti. Alcuni sono molto più parassiti degli altri, perché i parassiti cercano di fare sopravvivere il più possibile l’ospite dell’infezione, noi invece siamo determinati ad accelerare il processo per morire insieme al nostro ospite, pessima strategia.
Eh, niente, che dire? Speriamo di toccare il fondo presto e speriamo che qualcuno riesca a rianimarci prima che l’elettroencefalogramma sia piatto. Domani ho appuntamento con la prima ditta per il sopralluogo di sostituzione caldaia per passare alla pompa di calore: io posso, ho la possibilità di farlo e lo faccio. Anche per questo ho scritto che sono un miliardesimo del problema e non un ottomiliardesimo, perché posso, grazie alla condizione economica, fare di più della maggior parte delle persone e intendo farlo: accusatemi pure di greenwashing della coscienza, se vi fa stare meglio, io però guardo al risultato pratico e non all’ideologia. Io investo (subito spendo di più, me lo ripago nel tempo) nel futuro perché posso e voglio farlo, se voi potete e non volete, almeno abbiate l’intelligenza di tacere.
Condivido il tuo pensiero Guido… Dobbiamo fare il nostro “meglio” per quanto ci è possibile.
Purtroppo condivido anche la citazione di “Matrix”… Non so se sarà l’ Intelligenza Artificiale a decretare la nostra fine … credo che basti lasciarci fare ancora un po’….che per l’ auto-sterminio siamo proprio dotati.
(e ci definiamo pure la forma di vita più intelligente dell’ universo conosciuto! smentendoci così all’ istante..)
Citazione di Terminator, non bestemmiare!
Skynet non è lontano, anche grazie all’ignoranza di gente come Trump che considera un errore normare le AI…
In ambiente virtuale hanno già visto una IA lLama (il modello Meta) riuscire a creare una copia funzionante di sé stessa dopo che l’avevano avvertita che sarebbe stata disattivata e chiedendole espressamente di trovare un modo per impedirlo (era un test proprio per vedere cosa avrebbe fatto). Ti ricorda qualcosa?
Fortunatamente Musk in questo campo è di parere opposto, speriamo riesca a fermarlo.
Tanto è una gara … se non loro… ci arriveranno i cinesi .. magari non con DeepSeek (certe cose non si mostrano in pubblico)…
PS. Io ricordo bene Matrix…non Terminetor 1 lo vidi al cinema 40 anni fa ..era anche lì la tesi?
Ho citato Skynet e quello è SOLO in Terminator. Matrix è intelligenza artificiale “virtuale” dato che esiste quasi solo nella testa degli umani connessi (e in pochi robot che combattono i pochi ribelli fuori dalla rete), Terminator è intelligenza artificiale che usa i robot per sterminare l’umanità prima e per continuare la lotta poi con i pochi superstiti, così avanzata da essere in grado di progettare e costruire una macchina del tempo. La percezione di Skynet non c’è nei primi film, la lotta è solo contro i suoi robot, ma è lei il mandante. Vista la tua età non posso che farti un’altra citazione di altro film che ha la frase “Buongiorno dottor Falken”, il primo film che esplora il tema (ah, i modem analogici con l’accoppiatore acustico!). E non dimentichiamoci “Ex Machina” o “A.I.” di Spielberg e il “recente” Her: la parte fantastica dei film di fanta-scienza ormai consiste soltanto nell’essersi immaginati qualcosa in anticipo e quindi non storico, per il resto sta per diventare ordinario.
A pensare alle tematiche A.I. mi tornano in mente le “leggi della robotica” dei romanzi di I. Asimov
…ma per brama di potere penseranno che saranno limiti inutili.
Ah.. Guido… io riguardo alla citazione di Matrix mi riferivo al ” classificare la razza umana come un virus” … Non so se fosse la stessa tesi in Terminator..che ho visto solo il primo (fidanzate prima e moglie poi non hanno mai avuto troppa simpatia per quel genere di film 😂).
Guido scusa, capisco la tua “irritazione” verso chi ha votato Trump, ma prova, anche se è difficile, metterti nei panni di un americano medio, non di uno della California o di NY ma uno della maggior parte degli altri 49 stati, credi che nella sua agenda (come in quella di Trump) il clima sia in testa ai suoi problemi? Sarebbe come chiedere a uno che prende 1300 euro al mese se quando xambierà l’auto pensa di acquistare una Tesla. E questo senza andare a indagare sull’istruzione e sugli interessi di questi votanti, che sia sbagliato che l’informazione sul clima (di cui l’auto elettrica è una parte assai piccola) sia relegata tra le ultime priorità è chiaramente sbagliato ma così è, per cui fai la tua migliardesima parte come faccio io (magari diversamente in quanto per ora l’auto elettrica coi km che faccio non è una mia priorità (contrariamente al ristrutturare la casa in ottica risparmio energetico) perchè di sicuro ne io ne te possiamo cambiare le teste delle persone.
L’ articolo riassume tutti i fenomeni non più eccezionali ma persistenti e ricorrenti in vaste e diverse aree del pianeta, in cui cercano di sopravvivere milioni (se non miliardi) di persone, animali, piante (ossia tutto l’ ecosistema che ci rende vivibile un luogo).
Per noi italiani in questo momento c’è una “pausa” dal film catastrofico, con mezza nazione con clima mite e primaverile (nel weekend facevano il bagno sulla costa livornese) l’ altra metà alle prese con precipitazioni autunnali…altri a fare la conta dei danni dell’ ultima tempesta devastante che si è abbattuta sul nostro meridione… Ci dobbiamo abituare.. i c.d. “Medi-canes” (uragani mediterranei) si formeranno sempre più forti e non solo ai cambi si stagione (2 volte l’ anno) ma anche varie volte..provocando danni sempre più grandi da scoraggiare pure a ripararli (sarà come costruire castelli di carte con il vento forte). Tra perduranti siccità e brevi ma intense inondazioni agricoltura ed altre attività saranno sempre più difficili (quando non insostenibili economicamente)..e poi, grazie ai “soliti” piromani (chi per emulazione..chi per piccoli o grandi interessi privati) ci saranno i soliti grandi incendi a devastare quel che resta del nostro patrimonio naturale (che non è solo piante ed alberi ma tutto un insieme di microorganismi, vegetali ed animali che rendono unico e vivibile l’ ambiente..il nostro spazio vitale..e l’ acqua, oramai ovunque contaminata da PFASS, micro plastiche ed altre sostanze “eterne” che ci avvelenano l’organismo).
Buongiorno italiani..buon giorno pianeta Terra .
Il tempo è sempre galantuomo, continuare a portare avanti le idee, senza passi indietro.
Il resto verrà da se, la fuffa non regge mai la prova del tempo.
Buon lavoro.
Secondo me voi vedete SEMPRE il bicchiere mezzo vuoto e non pensate mai ai benefici del cambiamento, Nuove terre ci aspettano 2 nuovi continenti in cui scatenare nuove guerre che porteranno ricchezza. In più la mia casa acquisterà VALORE si avvicinerà la vista mare!
Il mare l’abbiamo avuto anche a noi a Milano
Tutto cosparso del suo bel ondeggìo che esso c’ha dentro
Esso andava da Porta Lodovica fino in via Farini
Via Torino tutto uno scoglio
C’è ancora il pesce adesso in via Spadari
Poi sono arrivati i tedeschi, hanno spaccato su tutto…
C’è rimasto l’idroscalo che c’è ancora la gente abbronzata adesso
Prenotiamo in posto in spiaggia ⛱️🏖️🌊🏄 all’ Abetone o sul Terminillo (non so se ridere 😂o piangere 😭 giusepperona67)