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Un volo in overbooking: i rivali Tesla visti dal co-fondatore

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La Tesla Model S e, a destra, JB Straubel, l'uomo che "inventò" la Tesla con Elon Musk.

Un volo in overbooking: così l’ex CTO e co-fondatore di Tesla, JB Straubel, vede la conversione all’elettrico dei costruttori storici. A rischio di un clamoroso flop.

Non stiamo parlando di un personaggio qualunque. JB è l’uomo che ha lavorato fianco a fianco con Elon Musk nella prima fase di Tesla, quella pionieristica. Uno che lavora sodo (oggi ha una sua società che si occupa di riciclo delle batterie, Redwood Materials) e parla poco. Ha fatto un’eccezione   l’investitore di startup Jason Calacanis, che conduce su YouTube una serie di interviste dal titolo This Week in Startups. Mostrando tutto il suo scetticismo sull’offensiva elettrica dei brand dell’automotive: “Così tanti costruttori, paesi, fabbriche e clienti stanno passando ai veicoli elettrici. Senti questi enormi annunci, in cui dicono saranno completamente elettrici questo decennio o il prossimo. Ma non credo che abbiano fatto completamente i conti. Cosa ciò comporta sulla catena di approvvigionamento e risalire fino alle miniere, per esempio. Devi farlo, altrimenti, se non hai davvero risolto questi problemi… A me dà la sensazione di un gigantesco volo in overbooking“.

un volo in overbooking
J.B. Straubel, co-fondatore ed ex CTO di Tesla.

“Sono in ritardo, già col Model S…”

Ha proseguito Straubel: “A tutte queste persone piace dire: ‘Oh, è fantastico. Andremo tutti in quel posto nuovo. Vogliamo tutti andarci. Sembra grandioso. Andiamo tutti sull’aereo e andiamo.’ Quindi tutti dicono che vogliono andarci allo stesso tempo. Ma nel frattempo, bisogna costruire gli aerei per arrivarci; capire come mettere in sequenza tutti“. Straubel avverte che produrre auto elettriche non è semplicemente mettere un nuovo motore al posto di uno a benzina. C’è da creare un eco-sistema, ragionare su approvvigionamenti a lunga scadenza. Esempio: Tesla ha appena firmato un contratto plurinenale per assicurarsi la fornitura di nichel per le batterie. Sarà Prony Resources, della Nuova Caledonia, ad assicurarne 42.000 tonnellate. La concorrenza avrà la capacità di organizzare una ragnatela di supplier sulla falsariga di Tesla? E comunque, dice Straubel, la reazione dei competitor è arrivata tardi. Il Model S, secondo lui, è stata l’auto della svolta: “Tutte le case auto la copieranno immediatamente“, ci si diceva all’interno di Tesla. “Dovremo andare molto veloci per capire come ritagliarci una nicchia. Ma non è successo“.


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3 COMMENTI

  1. Verissimo !
    Si sentono dichiarazioni roboanti provenire dei costruttori storici di auto; purtroppo appaiono nei fatti solo parole …
    Tutti questi ritardi lasceranno sempre più mercato a Tesla nel fascia di mercato premium ed ai costruttori Cinesi nella fascia economica.

  2. “Tutte le case auto la copieranno immediatamente […] Dovremo andare molto veloci per capire come ritagliarci una nicchia. Ma non è successo”. Sono d’accordo al 1000% con Straubel. Adesso usciranno i poveretti che diranno che Straubel non ha mai guidato una Volkswagen e che perciò parla così. Tra Tesla e i produttori occidentali non c’è un piccolo divario, c’è un abisso …

  3. bha
    la 17esima “Conferenza internazionale sulle terre rare” promossa da Metal Events
    dice l’esatto opposto ,
    al crescere della domanda e dei costi delle terre rare
    aumentano gli investimenti per i materiali alternativi

    imho
    non saranno i 100 kg in più o in meno , sul MERCATO DI MASSA a cambiare il prezzo di un’auto
    anzi , i nuovi materiali saranno quelli che ridurranno i prezzi e la aumenteranno la sostenibilità
    una batteria LFP ,o addirittura agli ioni di sodio, per autonomie fino a 400 km WLTP
    sono e saranno il taglio più adatto per il mercato di massa
    e sono già praticabili con le batterie strutturali e/o a lama

    sono auto , almeno per le LFP, costruibili da ieri
    le ha usate anche Tesla per la SR
    la CATL ha già in produzione quelle agli ioni di sodio , con cui ha in mente di produrre pacchi misti con le LFP , dato che hanno le stesse tensioni di cella

    per le auto Premium, da 500 km di autonomia in su ,probabilmente ha ragione Tesla e il suo ex co-fondatore JB Straubel

    anche se io continuo a pensare , che una batteria che pesa anche 600 kg e un motore che con gli accessori di raffreddamento non supererà i 300 kg ,
    quando abbiamo auto circolanti diesel che pesano mediamente 1700-2000
    ce n’è di grasso da smaltire altrove nell’auto
    magari a cominciare dalle carrozzerie , che potrebbero essere realizzate in compositi
    anche di fibre naturali o vetroresina , per non scomodare il “costoso” carbonio

    my 2 cent a 800 Volts

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