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Un viaggio improvviso un avventura? Macché…

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La Citroen e-C4 di Simone, l'autore di questo report.
Training Academy Varta
Un viaggio improvviso può essere un’avventura, se hai un’auto elettrica? Macché, dice Simone: con un minimo di accortezze problemi non ce ne sono.
                                   
                                        di Simone Santini
“Scrivo per condividere la mia “non-avventura” di viaggio in elettrico. Dico così perché – a patto ancora di conoscere la vettura e di avere un minimo di accortezze – spostarsi in elettrico sta diventando sempre più normale. E deve diventarlo sempre di più.
un viaggio improvviso
FAMIGLIA ELETTRICA / La moglie di Simone guida una Zoe.

Un viaggio improvviso di 250 km in Citroen eC4

Abito a Ostia Lido (Roma), ho una Citroen eC4 da un anno circa con cui ho fatto 16mila km prevalentemente urbani (casa-lavoro-casa intorno ai 30 km). Ma con diverse puntate anche oltre l’autonomia del mezzo nel Lazio e nelle regioni limitrofe. Prevalentemente carico casa con un carichino da 3kWh nella presa in garage, sfruttando anche il fotovoltaico con accumulo installato sei anni fa. In famiglia, a parte una moto, siamo oramai 100% elettrici, avendo sostituito 3 anni fa la Ford Galaxy 2.5 TD con una Renault Zoe 40kWh (!) guidata quasi esclusivamente da mia moglie. Dopo un passaggio di un anno tenendo una ibrida plug-in (Compass 4xe presa appena uscita) come auto da viaggio, è passata l’ansia da autonomia. Ed è stato naturale cercare una bev anche per me. Dicevo quindi non-avventura, viaggio non pianificato: impegno di lavoro imprevisto, devo partire al mattino presto da Ostia per Grottammare (AP) e firmare un importante contratto. Circa 250km l’andata, limite reale di autonomia del mezzo in autostrada, appuntamento dal notaio fissato senza possibilità di sgarrare.

un viaggio improvvisoPartenza con l’auto al 100%, ricarica all’Oasi di Giulianova

Parto con l’auto al 100% avendo caricato la notte. Se fosse stata scarica, avrei dovuto anticipare la partenza di mezz’ora-tre quarti e fare una sosta ad una Fast (cene sono ormai diverse attorno al GRA). Ma per fortuna quella sera la presa di casa toccava a me. Ho percorso i primi 220 km da Ostia a Giulianova, Tirreno-Adriatico, in 2h e 40 con una media di circa 80 kmh dovuta principalmente al traffico sul GRA. A Giulianova ho finito l’autonomia… fisiologica: l’auto sarebbe arrivata a destinazione con abbondante riserva di carica, ma la vescica non mi consentiva di proseguire oltre.  Mi sono fermato ad una Fast comodissima presso l’ipermercato Oasi. Ho potuto trovare sollievo alle mie necessità e fare colazione, mentre la macchina ritornava al 90% in poco più di mezz’ora. Piccolo appunto: la presa è nel parcheggio che viene chiuso con sbarra a fine giornata, per cui, anche se attiva, la notte non è fruibile. Peccato!

un viaggio improvvisoUn viaggio improvviso: 493 km in giornata senza patemi

Arrivato in tempo al mio appuntamento, chiuso il contratto, mangiato (benissimo) in un ristorantino sul mare, sono ripartito. Secondo la app Power Cruise Control, andando piano, sarei tornato a casa senza ulteriori soste, ma con un residuo da brividi di 0,5kWh. Sapevo che BeCharge aveva attivato delle Fast a L’Aquila vicino al casello e contavo di fermarmi lì per un caffè e un rabbocco. PCC invece suggeriva prima una Enel X a Piano d’Accio (Teramo), che sulla carta mi sembrava adiacente al shopping center Gran Sasso, per cui decidevo per quella. Arrivato lì, la sorpresa: centro commerciale con gigantesco parcheggio privo di colonnine. La Fast era a circa 2km, inspiegabilmente collocata in un parchetto-giochi in un quartiere residenziale, davanti al centro sociale. Lontano da strade di passaggio o esercizi commerciali. Boh, sono le cose che non capisco. Ho caricato per una ventina di minuti e tornato a casa stando ai limiti di velocità, godendomi il Cruise Control adattivo e la musica. Alla fine 493km in giornata senza tanta pianificazione e patemi. Tutto semplice, tutto normale. No?

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Apri commenti

88 COMMENTI

  1. Verrà il momento in cui l’elettrico sostituirà il motore a combustione, ma non dovrà essere ex-lege… dovrà capitare quando non sarà più conveniente sia in termini economici che di comodità usare combustibile fossile. Un po’ come quando la benzina mando’ in pensione le carrozze a cavallo. Fino a quel momento, evviva la libertà di muoverci come vogliamo.

    • No Paolo. Va imposto. Come togliere il piombo da carburanti/vernici. Come vietare l’amianto. Come vietare il fumo passivo. Come rendere illegale il razzismo.

      Le carrozze e i cavalli non rovinavano l’ambiente e non erano nocive per gli esseri umani. Il letame non era come i gas di scarico.
      Qui la situazione è diversa.
      E la libertà personale deve cedere il passo al bene dell’umanità intera.
      E la transizione alla mobilità elettrica è uno dei mattoncini per salvare il salvabile, o meglio contenere l’ormai inevitabile.

    • Purtroppo l’essere umano è autodistruttivo, se von ci fossero leggi per tutelare la comunità saremmo veramente in pochi o saremmo schiavizzati.
      Quindi come per molte cose delle leggi restrittive servono.

      Per ” quando dovrà capire in termini economici” se non se lo ricorda lo stato sta tenendo basso il prezzo dei carburanti, quindi sta facendo l’esatto contrario, perché se no l’auto a combustione non sarebbe stata vantaggiosa 🤷

    • De facto è già così, la famigerata legge blocca auto endotermica è uno dei tanti specchietti per le allodole o meglio per i soliti pecoroni terrorizzati da tutto. Nel 2035 verrà da ridere a pensare su di una legge del tutto inutile, visto l’improponibilità di un paragone tra elettrico ed endotermico, con macchina da 1000km che si ricaricano in 10 minuti. Non esisterà più una singola casa automobilistica, tra quelle che non saranno nel frattempo fallite a proporre motorizzazioni a pistoni. Ma che vuoi, al popolino piace fare polemiche inutili.

  2. Ma vi rendete conto?
    Il succo dell’articolo non è aver fatto un viaggio lungo senza grossi problemi. Il succo è che Simone, pur venendo da una vostra presunta esperienza traumatica con la prima auto elettrica, ha deciso, in pieno masochismo, di prenderne un’altra.
    Credo che nessuno, in possesso di “senno” farebbe lo stesso errore a distanza di 2 anni.
    Per giustificare il suo irragionevole acquisto (Fiore 15 Agosto 2022 at 22:54) ne prende pure una seconda?
    Gli vogliamo dare dell’ “insensato” ???

    • Sicuro che un’APE Piaggio che è solo un’EURO 4 e brucia miscela sia meno inquinante di un’Audi A5? Ma noo?

      Simone ha considerata così immatura la ZOE rispetto al Galaxy che ha insistito con la eC4 in sostituzione di una Compass 4xe. Da raccapricciare come uno continui a farsi del male…

    • Viaggio imprevisto, partendo con carica al 100%.
      No, l’imprevisto è quello che ti capita quando devi partire al volo e ti trovi, per qualche motivo, con carica al 30-40%, e devi arrivare prima possibile, non con le mezzore comode per far colazioni.

      • Per curiosità, nella tua vita quante volte è successo di ritrovarti con un imprevisto così impellente e la macchina in riserva?
        Senza malizia, chiedo per curiosità perchè a me in più di 40 anni di vita credo non sia mai capitato. O forse non lo ricordo perchè il pieno in 5 minuti non mi ha reso la cosa degna di memoria.
        Ma di sicuro non prenderei una macchina per “l’emergenza”.
        Perchè stamattina si è allagato un sottopassaggio in paese e quindi che faccio? prendo un canotto perchè se mi capita l’emergenza almeno posso passare dall’altra parte?

        • A casa mia, e siamo in due con una macchina, abbiamo la regola che chi si ritrova in riserva mentre la sta usando deve fare il pieno, proprio per non doversi trovare anche a fare il pieno qualora nell’utilizzo successivo “non programmato” non si abbia tempo da voler o poter perdere per rifornire. Poi, ma questa è deformazione semiprofessionale (nel senso che non è lavoro, è volontariato), guidando le ambulanze per il 118 vige invece la regola di rifornire i mezzi quando la lancetta scende sotto alla metà, compatibilmente con le esigenze di servizio: si cerca cioè di stare sempre con quantità sufficienti di gasolio per esser sempre pronti a coprire una continua serie di emergenze, non ti fai cioè trovare quasi in riserva con l’ambulanza nel caso due pullman facciano un frontale a 20km dall’ospedale e tocchi andar avanti ed indietro senza sosta per un pomeriggio intero. Che è il motivo per cui ci vorranno molti molti molti anni per vedere delle ambulanze a pile che non siano per trasporti non urgenti.
          Nella mia vita è successo alcune volte di esser tranquillo sul divano, di ricevere una telefonata e di correre al volo, volte in cui la macchina a benzina mi ha consentito di partire ed arrivare, volte in cui mi sarebbe scocciato anche di fermarmi 5 minuti a rifornire, volte in cui fermarmi a ricaricare per multipli di mezze ore mi avrebbe fatto letteralmente imbestialire.

          • Ahi, ma questi casi si possono gestire benissimo anche con le batterie 🤔
            Tempo fa c’era gente che non capiva come potessero alcuni dipartimenti di polizia utilizzare le Tesla. Il capo dipartimento rispose che quando fai gli inseguimenti, anche fermarsi a fare benzina basta per perdere infuggitivi. 🤔

          • Se scappa un fuggitivo, amen, lo cercheranno in seguito.
            Se hai un’emergenza sanitaria, arrivare o non arrivare in determinati tempi fa la differenza e, soprattutto, la priorità non è arrivare con minori emissioni di CO2 e chissenefrega di quanto ci si mette (come chi prende l’elettrica) ma effettuare l’intervento nel più breve tempo possibile.
            Allo stato attuale, se mi accorgo di avere poco carburante (sotto la metà indicata) o faccio il pieno prima di iniziare il mio turno (quindi prima di dichiarare il “mezzo disponibile” alla centrale) oppure cerco di farlo in un momento di presunta calma, magari appena consegnato un malato in pronto soccorso. A quel punto chiedo permesso alla centrale, impiego quel paio di minuti per raggiungere il distributore, un minuto per inserire tessera e dati nella colonnina, un altro minuto o minuto e mezzo per quei 40-60 litri da immettere per il pieno, dopodichè si ridà il “libero ed operativo”. Faccia lei la somma dei minuti necessari e la compari con quanto servirebbe per riavere l’operatività dello stesso mezzo se fosse elettrico. Certo, la cosa si affronta aumentando i mezzi a disposizione in modo da averne sempre uno pronto e ricaricato in base con l’equipaggio che molla quello scarico e salta al volo su quello carico: ad ora un mezzo di emergenza costa minimo 80000€, son curioso di vedere il preventivo per un Ducato-E allestito e, soprattutto, la sua autonomia in servizio.
            PS tra un intervento e l’altro, i mezzi di emergenza del 118 stanno normalmente fermi in base attaccati ad una presa di corrente per mantenere carica la batteria che alimenta i servizi di bordo e, d’inverno, per alimentare una stufetta che mantenga caldo il vano sanitario. Il problema è che ci sono turni di 8 ore in cui se ne passano 6 in base, quindi con ambulanza in carica, ed altri in cui in 8 ore la base non la vedi mai, un intervento dietro l’altro. Ed un sistema di emergenza non può basarsi sulla media degli interventi (come può scegliere di fare un privato per i privati spostamenti, dicendosi che su 365 giorni ce ne sono 360 che vanno bene per l’elettrica), ma va tarato sul worst case, sul fatto che ogni X settimane mesi o anni ci siano momenti in cui i mezzi viaggino ininterrottamente per giorni, e i servizi vadano garantiti.

          • @superfede: adesso le BEV sono immature perchè non possono sostituire le ambulanze???
            Anche il GPL è immaturo…non possiamo mettere i tosaerba a GPL!!!
            E il diesel, mi trovi un motore da aereo a ciclo diesel, lo stava mettendo a punto l’AERNOVA qui a Forlì e ci ho pure collaborato. Niente da fare, se non ci sono aerei diesel allora non mi prenderò mai un’auto diesel, è immatura.

        • Per me la riservatezza è sempre stata quando la lancetta arriva a metà serbatoio, e con la mia ultima la metà del serbatoio erano poco più di 50 litri ora l’eletticita finisce in carica ogni sera perché sotto al 50% non ci posso andare se voglio soddisfare la percorrenza del giorno successivo, emergenza già successo nessun problema, ovviamente essendo un emergenza deve essere vicina, se no meglio il 118 🤷

      • Abbiamo il vocabolario OnLine per saper distinguere “imprevisto” da “urgente”, “immediatamente” e così via.
        Se sei oberato di “emergenze” ti prendi quello che ritieni un mezzo per le emergenze e, al momento, tieni la tua Jazz. Poi andiamo tutti d’accordo senza polemizzare sulle parole e ripetere le stesse cose come in
        https://www.vaielettrico.it/un-viaggio-imprevisto-di-566-km/#comments
        e https://www.vaielettrico.it/elettrico-e-bello-ma-manca-ancora-qualcosa/#comments
        e che se uno deve partire adesso, anzi 1 ora fa
        e se deve fare Bologna – Catanzaro…
        Riprendendo le tue parole, noi “possessori quadratici”, facciamo i nostri “viaggi della vita” con le nostre auto “da buttare in laguna”.

        • No, ognuno deve poter scegliere lo strumento di mobilità adatto ai suoi gusti e necessità. Non mi pare di esser mai venuto a dire a nessuno che tal pincopallo abbia sbagliato a prendere elettrico, contento lui allora contenti tutti anche se le sue modalità di spostamento non coincidono con le mie. Io, per come intendo determinate necessità, fionderei in laguna o in un canale qualcosa che mi costringa a fermarmi per mezze ore in uno spostamento che imponga estrema urgenza, ma ovviamente è una mia LEGITTIMA opinione derivante dal mio LEGITTIMO modo di spostarmi, tanto legittimo quanto quello di chi, per andare da Bologna a Catanzaro, esce dalle autostrade per ricaricare gratuitamente nei piazzali delle concessionarie, bimbi piccoli a scorrazzare al sole. Ognuno dorme sul suo cuscino, ogni culo ha la sù frusta, si suol dire. Viceversa leggo qui sopra che la modalità elettrica, quindi con il corredo di tutte le beghe che si leggono in questi giorni, deve essere IMPOSTA. Leggo pure molto spesso concetti e toni adagiati su come debba esser “naturale” che tutti possano virare senza fatica sulle BEV, di come debba esser piacevole farsi i viaggi con varie e frequenti soste e via dicendo, perchè siccome va bene ad alcuni allora deve andar bene a tutti: lo stesso cofondatore Degli Esposti, leggevo, scrive che le BEV hanno molti più vantaggi che svantaggi, che su 365gg all’anno solo 5 sono svantaggiosi: direi sia opportuno parlare per sè e non in maniera assoluta, ognuno potrà valutare di par suo quali siano i vantaggi e quali gli svantaggi con il relativo peso.
          PS, inutile che ci mettiamo a linkare post, se vuole mi metto pure io a linkare post su “ma quant’èbbello fermarsi ogni ora in autogrill”. Utilità zero.

          • Linko le offese che ci indirizza. Fino al 2045 (10 anni dopo il 2035 in cui potrà comprare una termica) nessuno la obbligherà ad usare una BEV, questo senza offenderla.
            Al solito: “…siccome va bene ad alcuni allora deve andar bene a tutti…”
            Riguardi nel vocabolario la differenza tra “tutti” e “molti”.

          • Quindi tu vuoi essere libero di usare la vernice con il piombo, l’amianto e la benzina con il piombo?
            Puoi solo rispondere “si”, o tutto il tuo castello di carte crollerà miseramente.

            L’auto elettrica non la si sta imponendo perchè è milgiore (e lo è per ora sotto alcuni punti di vista). La si sta imponendo perchè dobbiamo smetterla con i carburanti fossili.
            Non riesce a entrarvi in testa.
            Se l’auto endotermica andasse ad aria, ad acqua o a peti senza emettere inquinanti non staremmo qui a preoccuparci dei danni ambientali. Non è abbastanza chiaro?

  3. Ok, lasciamo ai “termici” la soddisfazione di dire “faccio il pieno quando voglio”. Oggettivamente noi elettrici dobbiamo organizzare un minimo, per queste 2 settimane di ferie (per chi può).Ok, ma poi finisce lì. Tutto il resto dell’anno ci godiamo un mezzo che non inquina, confort eccellente, adas fantastici. E MAI dobbiamo girare mezza città per cercare un distributore che ci faccia 10 cents in meno (perchè l’italiano è così..), ogni volta, quindi per circa 50 volte l’anno. L’ansia di ricarica? Ce l’ha chi ha una termica, ah ah!

    • “confort eccellente, adas fantastici” Caratteristiche certamente non esclusive delle vetture elettriche. “E MAI dobbiamo girare mezza città per cercare un distributore che ci faccia 10 cents in meno (perchè l’italiano è così..)” Mai fatto. “L’ansia di ricarica? Ce l’ha chi ha una termica” Mai avuta.

      • Beato te che 10 cent al litro non ti dicono niente. Sono 1 € ogni 10 litri, se hai soldi da buttar via ti consiglio un giardino qui a forlì, casualmente a casa mia 🤣🤣🤣

  4. Le colonnine nei parchi giochi Enel X le sta mettendo anche in alcuni comuni del Milanese, e anche io non capisco perché. In centro ancora zero colonnine, in periferia stanno spuntando queste fast. Bene per la periferie certo, ma non capisco il senso di posizionarle dove ci sono parcheggi che non sono mai utilizzati, proprio per non essere vicini ad alcuna attività commerciale o zona pedonale.

    • Sarebbe interessante scoprire tutti i criteri con cui i Comuni decidono dove installare le colonnine.. Forse a volte puó capitare che non ci sia un criterio vero e proprio 🙁 ma credo che la maggior parte delle volte ripieghino su zone isolate e/o periferiche perché con piú spazio a disposizione (piú stalli auto “sacrificabili” e cosí via)

    • Direi piuttosto che lei continua a non capire che quando si ha poco da dire è meglio tacere.

      • Se ti organizzi non è un imprevisto…
        Un ‘ urgenza è tipo : malore di un familiare a circa 100 / 150 km di distanza da casa, l’auto si sta caricando e devi partire con una autonomia stimata di 70 km, oppure, torno a casa dal lavoro, batteria auto al 10% , mia moglie ha le doglie la devo portare in ospedale, distanza da casa circa 60 km? Questo è un imprevisto. Come la si risolve?
        Grazie

        • Esci con la macchina, passi a una fast, ricarichi 20 minuti e vai dal parente.
          O ti fai prestare la macchina dal cognato/cugino/amico/vicino (tra che lo trovi, ci parli, ci passi e prendi la macchina i 20 minuti sono passati e avevi caricato o quasi).
          O come è successo a me se devi andare a riprendere due figli di corsa in Trentino per evacuazione sanitaria, prendi un treno AV che in 3 ore sei a Rovigo contro le 6 ore in macchina e nel frattempo ti noleggi un’auto. Poi le emergenze sono emergenze non si pianificano.
          Quando mia moglie (3 volte) ha avuto le doglie, anche se avevo la termica e vivevo a 10 km dall’ospedale ho chiamato il taxi per non perdere tempo a trovare parcheggio. Poi certo fossi vissuto al paesello nelle montagne non avrei mai comprato la bev.

          • Se tua molgie ha le doglie entri con l’auto al pronto soccorso e il problema del parcheggio è l’ultimo che hai.

        • Moglie con doglie e sei lontano dall’ospedale, chiamo ambulanza.
          Dai parenti, mi fermo alla prima fast, 10min e vai.

        • E se me nono gaveva e rodee faxeva un careto…

          Per la cronaca, 100 km li carichi in 5-10 minuti con una qualunque auto che supporti una ricarica in DC presso una colonnina ultra-fast.

  5. Premessa: non sono contro l’auto elettrica ma vedo i possessori di queste auto come dei pionieri che cercano in tutti i modi di giustificare il loro (costoso) acquisto e a dirla tutta a me è venuta l’ansia solo a leggere che nell’ultimo rifornimento la batteria era quasi scarica..e se la colonnina fosse stata inutilizzabile che facevi?

    • Ciao, forse hai ragione, cerchiamo di giustificare in ogni modo i 10mila euro in più spesi per un prodotto equivalente ad una termica, e obiettivamente più complessa da gestire data la rete attuale fatta per le termiche. Ma consideriamo anche un altro punto di vista: se siamo d’accordo che il pistone che fa su e giù da 130 anni va superato, che non vogliamo inquinamento locale, rumore e puzza in città etc. qualcosa va pure fatto, e qualcuno deve pure iniziare. Lo fa chi se lo può permettere certo, io sono fortunato, ma se no chi? Le esperienze che si accumulano consentono di comprendere meglio i pro ed i contro ed indirizzare investimenti e sviluppi (rete capillare ma non necessariamente tutta fast, auto di tipo diverso e più economiche, sharing etc.) Non ci sono soluzioni belle e pronte dall’alto. Poi se domani l’idrogeno risolverà i problemi o uscirà qualche altra tecnologia vedremo

    • Mai capitato di arrivare al benzinaio e trovarlo fuori servizio? Che fai? Corri strappandoti le vesti urlando che sei finito e non c’è più ragione di vivere?
      O…. cerchi un altro benzinaio?
      Beh.. in questo caso forse… cerchi un’altra colonnina?

      Boh… a me mette più ansia chi fa questi commenti. viaggiare con voi deve essere stressante.

    • Sinceramente su questo sito mi pare che a volersi giustificare siano i difensori delle termiche quando narrano dei quotidiani 1200 km non stop urinando nelle bottiglie per non rovinare la media di 300 km/h perché “con una termica 1200 km li fai in un attimo, ma con l’elettrica invece..”
      Quando mi parlano del piacere dì guida di un mille tre cilindri
      Dei benefici dei gas di scarico in città a confronto dell’inquinamento di centrali elettriche manutenute e controllate in continuazione e dal rendimento nettamente superiore

  6. A me non sembra che sia stato proprio un viaggio sereno, vedi quando scrivi che hai scelto di fermarti a fare il rabbocco, sennò saresti arrivato con un 0,5 da brividi.. Io non ho nessun brivido mai, posso tranquillamente fermarmi dove e quando voglio, non davanti ad un parchetto lontano da tutto ciò che potrebbe impegnarti la mezz’ora di pausa forzosa. Se poi la presa di casa non fosse stata tua la notte precedente saresti mezz’ora partito prima, e se la colonnina fosse stata occupata? Secondo me non si può ancora fare affidamento al sistema di ricarica per viaggi di lavoro. Hai tirato i dadi ed hai avuto fortuna..

    • Se una colonnina non funziona ne provi un’altra, non mi sembra così tragica come cosa, dato che in entrambi gli esempi che citi è stato indicato che c’erano più opzioni tra cui scegliere

    • Può essere vero, ho tirato i dadi, ma non sono un giocatore professionale. Non faccio il rappresentante di commercio. A un paio di km da casa ho delle colonnine AC ma la macchina in AC carica a 7kWh per cui in questi casi preferisco una fast e quelle le ho a 15km all’EUR. Se tutte le Fast dell’EUR fossero state occupate sarei andato sulla Laurentina (+5km), se fosse stata occupata anche quella sarei andato all’Ikea (+10km). Ok non è come cercare un benzinaio telo concedo. Non è per tutti. È quello che c’è adesso.

    • “posso tranquillamente fermarmi dove e quando voglio, non davanti ad un parchetto”

      Ah! Che fortuna!!!! Tu vivi in quella nazione dove i benzinai sono posti splendidi, pieni di verde, ovunque, ad ogni 2 metri ne trovi uno infatti puoi fermarti dove e quando vuoi, chessò… anche sui tornanti di un percorso di montagna, tu decidi di fermarti e lo fai! E magicamente dal bordo della strada ecco spuntare un tubo con il carburante! Travestito da albero, o da girasole!

      Che paese meraviglioso! Sei fortunato! Purtroppo non tutti possono venire a vivere lì, perchè… beh.. perchè non esiste.

  7. Il solido disco: ho il fotovoltaico, ricarico gratis a casa, bla bla bla… va beh.
    Il 13 agosto ho fatto un viaggio da nord di Milano alla Toscana, viaggio raramente in autostrada e visto il giorno da bollino rosso pensavo di incontrare molte BEV…. 2. Una model Y dopo Bologna che per salire nella variante di valico ciucciava la scia delle altre auto manco fosse Leclerc, e una model X con targa francese che mi ha superato dopo Firenze. Niente VW, Hyundai, ecc. Neppure qui tra le province di Arezzo e Siena non ne sto vedendo, neppure tra i numerosi olandesi e francesi che hanno invaso questi luoghi in questo periodo. Nel paesino dove soggiorno ci sono due punti di ricarica, sempre vuoti. Boh?
    Per info: con la mia crossover giapponese benzina di quasi 12 anni ho impiegato 4 ore e 40 per fare 400 km (al netto di pranzo in autogrill) con consumo di 16,5 km per litro, fatto pieno al self a 1,769 per litro.

    • Solito disco, ricarico gratis a casa, scusa se è poco. Ha trovato poche auto elettriche in giro? Io invece ne vedo di continuo, quindi?
      4 ore e 40 per 400 km al netto delle pausa pranzo, quindi al netto del tempo in cui avresti potuto ricaricare, se avessi voluto fermarti con una elettrica adatta ad un viaggio, spettacolare direi…

      • Scusa se è poco, io il fotovoltaico non lo avrò mai, cara grazia che ho un box, se ricarico da casa inquino comunque perché le rinnovabili producono il 42% di elettricità. Se dovessi sostituire la mia macchina con una BEV decente di pari livello dovrei sborsare 60-70k, i 40k in più rispetto una termica di pari livello me li dai tu? Questa differenza non la recupero mai. Per inquinare di meno ci sono moltri altri modi, cominciando dallo stile di vita. Ti hanno fatto un bel lavaggio del cervello, caro mio, non sarà l’auto elettrica a salvare la terra, ma forse salverà i conti in banca degli azionisti delle case automobilistiche. Comincia a pensare con la tua testa, e non con quella degli altri.

        • A casa l’elettricità è al 42% di rinnovabile, le sembra poco?
          Benzina e gasolio sono allo 0% di rinnovabili.

        • Comincia a pensare tu con la tua testa ed a fare un po’ di conti (spero tu sappia farli). E vedrai che quei 40k di differenza per una termica *di pari livello* sono molto, molto inferiori, per non parlare dei costi di utilizzo che ti consentono quasi certamente di recuperare abbondantemente la differenza nel giro di qualche anno (sempre che la macchina la usi).
          Mi spiace che non avrai il fotovoltaico, io quando ho scelto casa ho fatto valutazioni di un certo tipo, poi certo ognuno ha le proprie priorità. Ciò non significa però che avere la possibilità di avere un’auto che si possa rifornire a casa, peraltro in certe condizioni persino a costo (pressoché) zero, sia un vantaggio che i possessori di auto termica possono solo sognarsi, a meno di non fare la classica figura della volpe con l’uva.

        • Scherziamo? Che auto BEV da 60-70k€ costa 40k€ in più di una termica corrispondente? Termica usata forse?
          Per auto piccole c’è discreta differenza ma non certo per auto di “alta gamma”.
          Puoi sempre fare un contratto di fornitura elettrica 100% green.
          Certo ci sono altri miriadi di modi per inquinare/consumare meno ma:
          Non è immorale combattere una sofferenza anziché un’altra, è immorale non combatterne NESSUNA.

          “Comincia a pensare con la tua testa, e non con quella degli altri.” sto comprando azioni di case automobilistiche, per il 2035 faccio il botto 😜

        • Premessa non ho una macchina elettrica. Adesso veniamo al punto della questione. Curioso che ad ogni post c’è sempre uno o più con i soliti commenti, “costa troppo”, “le rinnovabili sin Italia sono poche”, “io viaggio per mezzo miliardo di km senza fermarmi”, “non ci sono colonnine”, ecc… Mi sembra sempre di leggere i commenti in un loop, che gusto avrete mai di perder tempo. Aggiungo inoltre che non vi obbliga qualcuno a comprare una elettrica, si sa che costano di più, che le colonnine ancora sono insufficienti, che se dovete fermarvi ad un autogrill vi prende un coccolone perché sennò non potete finire la 24 ore le Mans.

    • Quindi se tu non vedi le BEV nel tuo viaggio vuol dire che non le usa nessuno. Ok.
      Come chi dice che non vede la curvatura terrestre e quindi la terra è piatta. Mi pare logico. 🙂

      Sono meno delle auto termiche, quindi in percentuale ne vedrai per forza di cose meno, soprattutto nei giorni più “rossi”. E’ semplice matematica dai.
      E quando si fa una tratta autostradale, molto spesso si incontrano sempre le stesse macchine perchè tutti andiamo a velocità simile. Prova a metterti su un ponte, anzi no, che poi respiri un sacco di smog. Prova metterti in uno di quei tavoli degli autogrill che fanno ponte sull’autostrada e fai lo stesso gioco. Prova a guadare quante EV passano. Vedrai numeri ben diversi da 2.

      • L’ho fatto, ho pranzato al ristorante del Cantagallo, sugli sgabelli per guardare giù. Niente di niente. Secondo me chi ha una BEV viaggia di notte o preferisce l’aereo…troppo sbattimento e incertezze. Mi dispiace.

        • Eravamo tutti dietro i camion ai 90 all’ora per consumare di meno.
          Ormai, riconoscibili a occhio dalle termiche, ci sono solo le Tesla. Per le altre ci vuole un occhio non certo da autostrada (Micro/Leaf, Clio/ZOE, Twingo/Twingo/, C3/e-C3, Nome/e-Nome). Purtroppo.

          • Endyamar, ci spieghi quanta CO2 possiamo risparmiare secondo la sua teoria

          • Francesco, non ho ne tempo ne voglia di farvi i compiti. Samo forse a scuola? Ci sono migliaia di articoli in merito. Si vada a fare le sue ricerche.
            La CO2, e tutti gli altri inquinanti, risparmiati sono più che di quelli che una endotermica butta in atmosfera.
            E non è una teoria. E’ la realtà, oggi.
            Lei vuole avvelenare l’aria che la circonda ogni volta che fa un viaggio? Oggi è ancora legale. In futuro speriamo di no. Come finalmente ora possiamo andare in un locale senza essere obbligati a respirare il fumo passivo!

        • Non secondo me, chi ha una BEV le vede tutte e chi non ce l’ha non le nota. Lei sa riconoscere a colpo d’occhio una Kona elettrica da una termica? O una Golf-E? o Una Corsa-E? Io ne vedo continuamente… Si chiama sincronicità, termine coniato da Jung.
          PS: ho fatto 19.500 km in 14 mesi e lavoro a 6 km da casa (traduzione per i minus habens: non li ho fatti andando al lavoro). Mai viaggiato di notte, in treno o in aereo.

          • Io non ho una BEV ma le so distinguere, la kona ha un frontale inconfondibile, ID3 ID4 inconfondibili, ZOE e leaf anche, tesla non parliamone, forze per corsa e golf Le do ragione ma ne avranno vendute 3.
            Traduzione per i minus habens, complimenti per il suo intervento. Lei è proprio il sunto dei possessori di BEV, supponente, frustrato e maleducato.

          • Supponente, frustrato e maleducato è lei. E’ inutile che continui a scriverci perchè i suoi commenti finiranno nel cestino.

          • Bonov
            Rispondo a tono a chi lo merita. Lei vede solo BEV in scia ad autotreni (Tesla, tra l’altro, senz’altro lo faceva per la nota pessima efficienza e l’impossibilità di ricaricare facilmente, vero?).
            Lei provoca ma non sopporta pari trattamento? Lei ha più diritti di me? Di parlare di elettriche, sicuramente: al bar, però, dove altri possono farle la claque. Qui o porta rispetto o porta argomenti, non ho visto nessuna delle due cose.
            Buona strada.

    • Sai distinguere una eNiro da una ibrida? Non credo.
      Potresti avermi incontrato senza neppure rendertene conto.
      Sulle colonnine, che dire? Sono come le piste ciclabili: sembrano sempre vuote ma non vuol dire che non esistono le biciclette, semplicemente le biciclette sono mezzi molto più efficienti delle auto e non occupano tutto lo spazio che occupano le auto.
      Ultimo ma non ultimo: è da fine luglio che sono in giro per l’Italia con la eNiro, ho fatto solo due ricariche alle colonnine AC, il resto alle fast lungo il tragitto, diverse volte in area di servizio autostradale. L’unica cosa da fare oggi è verificare quali sono le aree di servizio che offrono la ricarica e quali no, e se sono troppo distanti rispetto all’autonomia fare una sosta ad una colonnina in prossimità di qualche uscita autostradale.
      L’unica vera cosa degna di nota è che troppo spesso le colonnine veloci sono in posti dove non c’è nulla.

  8. Mah?! Sinceramente… la cosa che mi sorprende di più è il cambio Ford Galaxy 2.5 TD con una Renault Zoe!!! Son cambiate le esigenze.. io non potrei mai farlo..

    • Si il cambio ha sorpreso anche me in effetti. La Galaxy aveva fatto 300 mila km e venivamo da un viaggio, in 5, in cui si era rotto il freno a mano ad Andorra il 13 agosto con auto bloccata fino al 16, e poi rientrando in Italia una pinza freno a Genova con altri due giorni di stop forzato e spese impreviste. Poi dovevamo rifare la distribuzione, una cosa e l’altra…il ragionamento è stato che siccome il 99% degli spostamenti sono urbani, in caso di viaggio avremmo preso treno+auto a nolo o direttamente auto a nolo nuova e in perfetto stato.

    • Infatti per pari livello avrebbe dovuto prendere una model Y, +40k rispetto a una Zoe. Solo per questo cade tutto il castello delle BEV. Gli italiani non saranno dei geni, ma i conti in tasca li sanno fare bene.

      • Io stesso valutai ZOE e Tesla 3, si faccia fare qualche preventivo prima di sparare “+40k”.
        Il Galaxy l’abbiamo presente, lo confrontiamo con una Y, ma va…

      • “…Gli italiani non saranno dei geni, ma i conti in tasca li sanno fare bene…”
        Evidentemente Simone è un extracomunitario. Non solo ha sostituito un Galaxy con una una eC4, ma l’ha fatto dopo la pessima (secondo voi) esperienza della precedente ZOE.
        E pensare che veniva da una “AntiAnsiaD’Autonomia”, la plug-in Compass 4xe.

  9. Grande Simone! Bella esperienza. Anche io vivo dalle tue parti ed ho una e-C4 di cui sono molto soddisfatto. il mio nn è un viaggio improvviso. Sto pianificando un viaggio con la mia famigli in Austria. Il mio problema è superare Firenze… ABPR mi propone rabbocchi fuori dall’autostrada con Fast che spesso vedo “grigie” (stato sconosciuto)… Ho infatto pensato di andarci con l’altra macchina che ho (una C3 a benzina) per evitare problemi. Leggere la tua esperienza ha incrinato la mia decisione. Ho ancora due giorni di tempo per pianificare il viaggio… Quasi quasi…

    • A Barberino riesci ad arrivare subito fuori dall autostrada ci sono caricatori da 50 ed un paio di ristoranti vale una sosta
      Vai in elettrico👍👍👍👍

      • Per inciso, sempre se dovesse interessare e sempre se le cose nel frattempo non sono cambiate, non molto distante dal casello di Barberino del Mugello c’è un grosso ristorante dove si fermano i camion… Ecco diciamo che lì dentro fanno delle fiorentine che da sole possono essere un ottimo motivo per andarci. Non so come sia la logistica delle ricariche lì attorno, ma quando andavo a girare al Mugello la fiorentina al ristorante dei camionisti era assolutamente d’obbligo. Tra l’altro c’era anche il parcheggiatore che era una cosa fenomenale perché quando doveva far posteggiare i camion si rivolgeva ai camionisti a improperi e bestemmie mentre quando doveva far posteggiare un’automobile dava le indicazioni con gentilezza e quasi con sussiego ( Prego si metta lì, guardi che bel posteggio… preferisce andare un po’ più in là…)
        Da buttarsi per terra dal ridere per il cambio di registro😂😂😂

    • Buona sera Luciano, premetto che non sono un possessore di EV ma ne ho provate tante e tutte almeno per due giorni consecutivi, quindi pochissima esperienza per ogni singola auto. Credo che la mia situazione possa essere considerata la peggiore in assoluto, non avendo mai guidato due volte la stessa auto ho avuto qualche esperienza di ricarica negativa ma molto più spesso positive.
      ABRP in genere è conservativo, tranne che con la Honda-e dove la stima per arrivare ad una fast doveva essere 10% ed invece mi sono dovuto fermare prima ad una quick, tra l’altro abusata, arrivando con l’1% di batteria.
      Io faccio così: setto ABRP con temperatura ambiente prevista, peso degli occupanti più il contenuto del bagagliaio, con che percentuale voglio arrivare alla colonnina oppure in cima ad un passo alpino ed inoltre impongo ad ABRP di non utilizzare le Tipo 2. A questo punto imposto la rete di colonnine preferite, io in genere metto Becharge, Neogy e Free to x, che sono le meno problematiche e trovate sempre funzionanti, e quindi faccio calcolare il percorso. Se ABRP prevede una fermata su una colonnina non presente tra le preferite, mi accerto che nei paraggi ci sia anche qualcosa d’altro per sicurezza. Così facendo ho trovato sempre colonnine funzionanti e ho raggiunto sempre il mio obbiettivo, calcola che con la Honda-e, che è un’auto prettamente cittadina, ho fatto 1400 km in due giorni ed era la prima volta che la usavo, dopo il primo pit-stop all’1% ho imposto ABRP di arrivare alle colonnine successive con almeno il 20% e da li in poi non ho avuto più problemi di sovra stima. La tua è una e-C4 con 45 kWh di batteria e non ha niente a che fare con la Honda-e che ne ha 28,5.
      Se ce l’ho fatta io, con la tua puoi andare quasi a nozze.

    • Ciao Luciano io abito a Modena ed ho una C4 a luglio sono stato a Salisburgo e poi a Legoland, tutto fattibilissimo anche gli alberghi che avevo prenotato avevano le colonnine e l’ho scoperto solo quando sono arrivato. Guarda su Facebook – Free to x – ormai hanno colonnine in tanti autogrill. Dovrebbe essercene una a sud di Firenze poi una a Bologna ed anche a Modena (puoi usare tessera enelx). Sul Brennero poi ce ne sono tante ed anche gratuite.

    • Grazie! Spero di incontrarti. Per il tuo viaggio, io per Firenze mi fermo a rabboccare a Magliano Sabina in autostrada. Hai una fast appena fuori autostrada anche a Fabro, (vicino a un ristorantino da panico) e a Orte, comoda al ritorno.
      Gli Appennini tosco-emiliani ancora non li ho mai affrontati.

  10. È così dopo un periodo di verifiche ti accorgi che un elettrica è molto simile ad un auto a metano o GPL, quindi sui nuovi tragitti guardi se ci sono colonnine giusto per capire se puoi viaggiare in quella località, perché lo sappiamo tutti che a serbatoio vuoto non si va da nessuna parte.
    Fatto questo, qualsiasi il viaggio diventa una normalità.

    • Le auto a GPL, oltre a rifornire comodamente in autostrada senza difficoltà, hanno il serbatoio della benzina quando finisce il GPL.

      • dobbiamo eliminarli i combustibili fossili. è anche per questo che la gente si impegna ad abituarsi al nuovo. Le tue obiezioni lasciano il tempo che trovano.

    • Confermo, da vecchio GPLlista, fino a non tanti anni fa, quando internet sul mobile era un problema e quando all’estero non c’era il roaming dati, noi si girava con la cartina (ce l’ho ancora) che per cercare un distributore lo facevi a “occhio” sul foglio circa A0. Adesso, al confronto, organizzare un viaggio in elettrico è una pacchia.
      Senza parlare di che aveva l’auto a metano.
      Ma si sa, siamo stati tutti dementi…

      • Concordo in pieno con te io sono un ex metanista ho girato l Europa con una cartina e davo a mia moglie il nome del paese dove c era il distributore e lei trovava il giusto albergo
        Ora molto meglio sempre più hotel hanno la colonnina x la ricarica

    • con la differenza , che ..
      se nella destinazione siete ospiti di parenti o amici ..
      potete , logistica e bontà d’animo permettendo, fare il pieno con una proluga ..
      praticamente ovunque ci sia la rete elettrica ..
      altro che “pieno co l’acqua” e le pasticchette a idroggeno ionizzato

      di Cingolan.. pardon Pollaroli Tarcisio detto “er fibbia” ..

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