Un successo o un flop la ID.3? Sentiamo Volkswagen…

Un successo o un flop la ID.3? La Volkswagen non ha dubbi: tira le somme del primo anno nel mercato europeo e parla di “un successo assoluto”. 

un successo o un flop

Un successo o un flop? “Ha 144 mila ordini, è un successo”

È il primo modello delle nuova generazion VW nata per l’elettrico, su una piattaforma appositamente progettata, la MEB. Con l’ambizione di essere nel nuovo secolo quel che ha rappresentato la Golf a partire dal secolo scorso. Scommessa vinta? Il capo del marketing Klaus Zellmer ha fatto il punto sulla Newsroom VW (qui). Alla fine di settembre l’auto aveva circa 144 mila ordini in Europa. E, cosa più importante, il 50% degli acquirenti non aveva mai guidato una Volkswagen prima. Clienti strappati alla concorrenza, insomma. “L’ID.3 ha attinto a un numero superiore alla media di nuovi gruppi di acquirenti per Volkswagen. Circa 70 mila nuovi clienti sono la prova evidente che siamo sulla strada giusta con questo veicolo e la nostra strategia di mobilità elettrica“, sostiene Zellmer. Per fare un confronto: in media, quando esce un nuovo modello  Volkswagen gli acquirenti in arrivo da altre marche sono il 36%.

un successo o un flop“È la prima macchina di famiglia per l’80% dei clienti”

Ma si tratta di una prima o di una seconda macchina? Secondo un’indagine svolta da Volkswagen, per quasi l’80% dei clienti tedeschi, l’ID.3 è l’auto più utilizzata in famiglia. “Il che sottolinea che è un’auto altamente adatto per l’uso quotidiano“, commenta Silke Bagschik, responsabile marketing della E-Mobility VW. L’azienda non fornisce invece un altro dato che sarebbe stato molto interessante. Ovvero quale tipo di batteria, tra le tre opzioni da 45, 58 o 77 kWh è la più richiesta. Ci si limita a dire che il 70% dei clienti in Germania utilizza già soltanto energia “green”, da rinnovabili. E che ad agosto la ID.3 è stata l’elettrica più venduta in molti mercati tra cui Germania, Regno Unito, Irlanda, Austria e Svizzera. Risultando la più venduta in assoluto in Europa. Non in Italia, però, dove fatica parecchio e ha registrato solo 2.559 immatricolazioni nei primi 9 mesi 2021, (6° posto).

un successo o un flopSECONDO NOI. Non è né un flop né un successo clamoroso. È un modello che, dopo una partenza in salita causa i noti problemi nel software, sta trovando una sua collocazione. La VW ragiona su tempi lunghi e saprà sicuramente migliorare la ID.3 nel tempo, anche nel rapporto cruciale prezzo-autonomia. Oltre ai numeri di vendita, sarebbe interessante sentir l’impressione di chi la guida già da 8-9 mesi. E capire come mai in Italia piace meno che altrove…

VW ID.3: guarda la video-prova di Paolo Mariano

Visualizza commenti (65)
  1. Arrivata a fine aprile 2021 in poco più di due mesi di attesa e fino ad adesso fatti (purtroppo) solo 5000Km, versione da 58kWh (ver. life)
    Confermo un po’ quello che hanno già detto gli altri ovvero che è molto spaziosa, motore brioso che fa stupire i passeggeri, assetto decisamente piantato, divertente da guidare, comoda, silenziosa.
    I difetti sono i soliti ovvero alcuni interni un po’ poveri, il prezzo secondo me con 3-4 mila euro di troppo per come è stata accessoriata ma soprattutto il software ancora lontano dall’essere un buon software, siamo tutti in attesa degli aggiornamenti che avrebbero dovuto essere trimestrali ma da marzo ancora non si è visto praticamente nulla.

    Una nota a parte la voglio fare sull’assistenza, forse il lato più buiaodella questione: le officine VW non sono ancora pronte per le auto elettriche, purtroppo un eventuale ( e a quanto sembra improbabile, non per me) guasto comporta un fermo che va dalle 3 alle 4 settimane, senza nessuna sicurezza sulla data di consegna e con l’auto sostitutiva come gentile concessione dell’officina stessa, VW offre ufficialmente 3 gg e poi basta.
    Ci vuole una bella formazione mirata, che sembra per carità stiano facendo e certificazioni per lavorare su apparati ad “alta tensione” altrimenti nulla possono fare/toccare i meccanici senza l’OK della casa madre.

    1. Aggiungo, come hanno detto anche altri, che i concessionari sembra non vogliano proprio venderla questa macchina, forse hanno paura, forse hanno margini troppo bassi, non so, secondo me è anche per questo che qui in Italia vende poco.

      1. I concessionari di qualsiasi marchio “tradiziobale” fanno di tutto per convincere l’acquirente che si presenta per una elettrica a tornare al termico ed il motivo è abbastanza semplice…. Con i tagliandi delle auto elettriche ci si guadagna molto di meno perché non c’è praticamente nulla da fargli e si sa benissimo che i concessionari fondano la loro sopravvivenza economica su il fare I tagliandi (con le semplici vendite lavorano praticamente in pari se non in perdita: vedi quando sono costrette ad acquistare auto invendute per raggiungere le quote di vendite assegnatagli e poi a rivendere come Km 0…). Perciò dal loro punto di vista passare a vendere auto elettriche è un grosso problema per i propri bilanci e fanno di tutto per evitarlo…. L’auto elettrica non ha bisogno di continua manutenzione e questo non piace ai concessionari.

  2. il mio commento dopo 20mila km percorsi in 4 mesi su una id.3 tekno da 58kw. premesso che non ho garage e quindi non ricarico a casa, il grosso problema è trovare colonne ricarica libere sia quando sto in città sia quando viaggio. altro grande problema, la scarsita di colonne dc e la loro fragilità (sono sempre rotte). detto questo, l auto è stata assemblata male per cui ho degli scricchiolii in plancia che sono particolarmente fastidiosi soprattutto perché l auto è silenziosa. la qualità percepita è veramente bassa perché plastiche e tessuto sedili sono brutti e pure di un grigio senza nessuna fantasia . l effetto miseria è accentuato da scelte incomprensibili tipo la retina davanti la plancia con vite a vista. pessima. discorso a parte merita il software pieno di bug . da notare: l abbinamento con un cellulare android provoca bug a ripetizione (tipo che alzi il volume e invece compare un misterioso comando lingua) e invece con iphone funziona tutto molto bene. poi c è la farsa aggiornamenti online. doveva arrivarne uno a giugno e siamo ad ottobre senza averlo ancora visto. autonomia scarsa soprattutto in autostrada : riuscire a fare 200km è veramente tanto. quindi si è sempre a ricaricare , cosa molto pesante se si fanno 5mila km al mese.
    assistenza officine : si vede che è un prodotto nuovo sconosciuto. c è quasi il timore di metterci le mani e quando lo fanno vanno proprio a tentativi, peraltro terrorizzati dalla casa madre che impone regole strettissime dilatando i tempi di intervento.
    la ricomprerei? no, soprattutto perche skoda e
    seat sono rifinite molto meglio e perché l autonomia promessa è molto maggiore della reale ( e qui di apre un discorso molto complicato su false aspettative dell’acquirente). ps. meno male che entro il 30 giugno 2021 le autostrade dovevano fornire aree di ricarica negli autogrill. alzi la mano chi ne ha visto tra Trieste e Milano. oppure parliamo dei paesi di montagna del veneto . dopo treviso non c è una colonna dc fino a cortina . se questo è il futuro…

    1. La ID3 versione ternò, non l’avevo mai sentita.
      Io ho una tech, e dopo 4 mesi e 10000km sono molto soddisfatto.
      Scricchiolii nessuno, i sedili confortevoli.
      Ho solo telefoni Android, mio e di mia moglie, nessun problema ne con Bluetooth, ne con Android Auto via cavo.
      Software pieno di bug, ma dove?
      Sei sicuro di avere davvero una id3?
      Dal tuo commento sembri il classico troll denigratore a priori.

      Colonnine sempre rete?
      Ok, ho la conferma che un’auto elettrica non la hai.
      Qualche viaggio l’ho fatto e non sono ancor

    2. E non ho ancora trovato colonnine rotte.
      Tu avresti fatto il doppio dei miei km e trovi solo colonnine DC rotte?
      Si, tu non solo non ha la id3, non hai nemmeno un’auto elettrica qualsiasi.

      1. il 22 novembre porto l auto in concessionaria per sistemare gli scricchiolii lato guidatore. appuntamento preso il 10 ottobre. non penso di dover dimostrare nulla a uno che manco sa scrivere in italiano. purtroppo per lei esisto e negare la mia esistenza non risolve i problemi dell’auto. ps. ho preso vw perche costava 15mila euro meno della tesla base. e soprattutto perché il modello era pronta consegna ad Udine. per il resto il suo commento è il classico commento da evaristo.

    3. Oggettivamente i soldi pubblici degli incentivi si potrebbero spendere meglio, siamo ancora molto lontani dal settore di nicchia per affezionati

      Grazie mille della tua sincerità ed obiettività

      1. Perché sono 2 auto non confrontabili.
        Come confrontare una Scenic con una Megane.
        Una è un’auto sportiva e prestazionale, l’altra una familiare più tranquilla .

        1. Athos con tutto il rispetto, ma se la usi per lavoro e hai necessità di fare lunghi viaggi, leggi autonomia, e avere la possibilità di ricarica quando sei in viaggio, leggi supercharger, allora perché non una Tesla? La id.3 mi pare meno indicata poi tra qualche anno con la rete di ricarica più sviluppata e un upgrade delle batterie si potrà fare un ragionamento diverso.

          1. Io la uso come prima auto, la seconda è una e-up.
            Siamo in 5.
            La m3 l’ho provata, a parte che provarla mi sembra una parola grossa, 30 min in pieno traffico milanese, più che una prova è stato un calvario.
            Ma come detto, se devi caricare qualcosa di voluminoso nel baule di m3 non ci passa.
            Poi, onestamente, tra Ionity e fast di BeCharge, non ho questo gran problema.
            Conta che con una BeCharge da 75kW, partivo dal 19% in 20 min ero all’80%. Alla fine 5min in più o in meno non mi fanno differenza.
            e tieni conto che tra la id3 Tech che ho e la M3 SR+ ballavano circa 2000€, quindi il prezzo non è stato il discriminante.

    4. VINCENZO VICINANZA

      Ecco sono queste le recensioni da cui prendere spunto nel bene e nel male.
      La sensazione leggendo il suo commento è di essere entrato in macchina con lei attraverso i suoi occhi.
      COMPLIMENTI per la stesura del suo pensiero.
      Detto ciò.
      Meglio togliersi il vizio del Fumo di sigarette che aiutare il DECLINO del mercato Automotive (figuriamoci le Bev) con gettito di soldi nelle casse di quei due Mammut fotografati pure insieme.
      Studio di settore ha dimostrato che una sigaretta inquina più di una Diesel Euro3.
      Vuoi esser GREEN?
      …rRspetta te stesso ….sanifica i tuoi polmoni….e vedrai che farai del bene anche alle tue tasche e di riflesso all’ambiente.

      1. Scusi la franchezza. Delle sue campasgne antifumo non sappiamo che farcene. Se la sua vuole essere una campagna contro l’auto elettrica, invece, si sforzi di tirar fuori qualche argomentazione meno infantile.

      2. Mi dovrebbe spiegare perché il non fumare dovrebbe nella sua visione rendere superfluo non inquinare con un auto diesel???
        Dando per scontato che a fumare ci si rimette e basta su tutti i punti di vista (economico, di salute ed ancge d’inquinamento) per quale malsana ragione non si può evitare di fumare (cosa che io non ho mai fatto) ed anche evitare di “far fumare” la propria auto (cosa che ho smesso di fare da marzo)?
        La verità è cge questa è solo l’ennesima scusa che tira fuori uno che d’inquinare non gliene frega nulla (gli interessa solo continuare ad avere la sua bella auto diesel) e vorrebbe zittire chi giustamente dice che è ora passata di mandare in pensione le stufe su 4 ruote

  3. Molto lo fanno anche i concessionari, sono andato a vederla la scorsa settimana e prima di farmi salire sull’auto il venditore mi ha fatto una serie di domande per capire se ero idoneo all’auto elettrica, poi, solo dopo aver passato il test, me l’ha fatta vedere dentro, senza elencarmi alcuna caratteristica, mi ha detto che una versione non era ordinabile e ha concluso dicendo che sono finiti gli incentivi quindi si partiva da 37000 euro. Se fanno tutti così diventa difficile venderle…

    1. Non potrai mai permettertela un’elettrica a meno che non hai un box auto di tua proprietà con una tua colonnina per la ricarica…Un pieno con un’autonomia di 450 / 500 chilometri può costare anche 40 o 50 euro presso le colonnine urbane Enel !!!

      1. No, costa meno, molto meno.
        Per fare 400km con una ID.3, ricaricando ad una colonnina in Ac, 0,40€/kWh, quindi per 55kWh fanno 22€.
        Ad una Fast in DC, costo 0,50€/kWh, fanno 27,5€.
        Se poi riesci a ricaricare sfruttando i supermercati che ti offrono la ricarica nel tempo della spesa, i costi si abbattono parecchio.

      2. non è vero basta avere una duferco flat da 50 euro al mese o una wecharge vw large e i costi sono sull ordine di 12 euro a ricarica completa per la id3. basta saperlo

        1. quindi facendo il conto mensile…
          ipotizzando una ricarica ogni 250km e 1.500 km mese sono 6 ricariche
          sono 72 euro +50 base = 122 euro e puoi ricaricare non ovunque ovviamente

          sono i costi mensili di un diesel di media cilindrata con in più tutte le rotture di scatole di un elettrico a cominciare dall’autonomia limitata, non ha senso

          1. no , si va in roaming su ogni fornitore, enel becharge neogy quindi non c è problema di colonnine non accettate. un altro plus di duferco è il servizio telefonico molto efficente che sblocca le colonnine recalcitranti da remoto se non funziona la app. cosa che enel non offre per esempio. inoltre io con 50 euro faccio 2400 km al mese piu un paio di ricariche a consumo da 12 euro. totale : con meno di 100 euro faccio 2400 km . prova a farli con un diesel e poi mi dici

          2. Non voglio difendere Enel X a ogni costo, però non diciamo bugie: anche il servizio telefonico di Enel X sblocca le colonnine da remoto. Lo dico per esperienza personale. A volte può capitare che non sia possibile a cusa di guasti nella colonnina.

    2. Il venditore sa benissimo che quell’auto a circa 40k soprattutto senza un punto di ricarica a casa non se la compra nessuno, al massimo qualche amatore… ma perché prendersi in giro? Quello deve lavorare raggiungere degli obiettivi mica giocare con i curiosi che affollano i concessionari da sempre.

      La stessa rete Volkswagen al momento non è pronta neanche a metterci le mani in assistenza

      1. Volevi forse dire che il venditore sa benissimo che la concessionaria per cui lavora se vende l’auto elettrica poi guadagnerebbe meno della metà nei futuri tagliandi rispetto a se riesce a far cambiare idea al compratore e a rifirargli una ACE….
        Lo sappiamo tutti che qualsiasi concessionario sta in piedi grazie ai guadagni della sua officina quando fa la manutenzione alle auto (i tagliandi), se dovessero campare con le sole vendite sarebbero già tutte fallite da tempo….
        E lo sappiamo altrettanto bene che un auto elettrica non necessita di alcuna manutenzione, le Marche tradizionali continuano a mettere i tagliandi obbligatori solo ed unicamente per continuare a far fatturare un minimo ke proprie concessionarie di cui non possono fare a meno per vendere… infatti l’unica marca (Tesla) che non ha una rete di vendita basata sulle concessionarie può tranquillamente permettersi di non obbligare il cliente ad alcun tagliando perché l’auto non ne ha alcun bisogno!!!!
        Però nonostante l’auto della mezza truffa dei tagliandi obbligatori assolutamente non necessari la concessionaria sa bene che su di una elettrica avrà dei guadagni molto minori perché il tagliando non possono farlo pagare centinaia di € non facendo praticamente nulla a parte sostituire un semplice filtro aria per l’abitacolo…. è se non vogliamo prenderci in giro non possiamo che ammettere che è questo il motivo per cui qualsiasi venditore di qualsiasi concessionaria quando si presenta un potenziale compratore di auto elettrica ha come obbiettivo quello di fargli cambiare idea e di farlo tornare ad un auto termica…. gli vende l’elettrica solo se non riesce a vendergli una termica

        1. LuckyExplorer

          Vabbè, ma di meccanico qualcosa avrà !! Non cambi l’olio e filtri, altre cose si, credo. Certo, non dico la frizione, perché si fa ogni morte di papa.

          1. Un auto elettrica non ha bisogno di alcuna manutenzione programmata (tagliando) la porte in officina solo ed esclusivamente se si è rotto qualcosa e di parti ad usura rapida nulla ha…. poi sospensioni ed impianto frenante le hanno anche loro ma li si parla d’interventi molto diramati nel tempo (anche le pasticche dei freni le cambi ogni 100K km e per invecchiamento non per usura siccome i freni non li utilizzi praticamente mai se non in casi di frenate di emergenza…) non certo continui e frequenti come si è abituati a fare con qualsiasi termico…. sai la mia Tesla M3 nel libretto di uso e manutenzione cosa è prescritto? Le uniche indicazioni sono suggerimenti (non obblighi): riguardano la sostituzione del filtro aria abitacolo (che ti consigliano di cambiarlo in autonomia, ti forniscono direttamente un video di spiegazione di come si fa, ogni 2 anni. Lo acquisti su internet al prezzo di 30 € e te lo cambi da solo) ed il far controllare (non sostituire ma semplicemente un controllo del livello) il liquido del sistema della regolazione termica della batteria ogni 80-100K km.
            E tu pensi che con questa mole enorme di manutenzione una qualsiasi concessionaria possa restare in attivo?
            Fallire bere tutte in 2 mesi ed è per questo che tutte le marche (tranne Tesla che non ha il problema non avendo concessionarie) mantengono OBBLIGATORI i tagliandi anche sulle elettriche dove sono assolutamente inutili… non c’è nulla da sostituire o controllare in modo preventivo come avviene nei termici…. Ma nonostante la mezza truffa di lasciare i tagliandi obbligatori, non facebdo praticamente alcun intervento reale, non possono di certo farli pagare come per i termici e perciò i guadagni per le concessionarie si riducono drasticamente e questo porta le concessionarie a non aver interesse a vendere le auto elettriche anzi le spinge a cercare di evitarlo il più possibile

          2. @Moreno aggiungi anche che i produttori che non possono fare gli aggiornamenti OTA al tagliando ti fanno gli aggiornamenti software. Un po’ vecchio stile, ma nelle loro intenzioni ti fanno gravitare attorno al concessionario una volta all’anno nella speranza di tenerti fidelizzato.

    3. Fabio t’avrà guardato in faccia e avrà valutato che 37000 euro non li avresti mai spesi, visto che gli incentivi ritorneranno quasi certamente il prossimo anno e che quindi non spendi oltre 10000 euro perché non puoi aspettare 3 mesi. Chiaro che le vendite sono congelate.

      O avresti preferito che ti dedicasse tutta la giornata per spiegarti l’auto che comunque non avresti comprato considerato il prezzo senza incentivi?
      Di elettriche da qui a fine anno, in Italia, ne venderanno 0 (o solo per flotte pubbliche)

    4. Caro Giuliano nagari se tu facessi uno sforzo e cercassi d’informati prima di fare i conti eviterete di dare figuracce…
      Quello che avresti scoperto è che l’abbonamento Duferco flat costa 50 € + IVA (quindi 62 € mensili per chi non può scaricare l’iva) e ti da un credito di 300 kwh mensili già pagati… ergo non spendi nulla in più oltre l’abbonamento: i 12 € a ricarica indicati sono la quota di abbonamento che usi ad ogni ricarica non un costo da aggiungere all’abbonamento…
      Se fai i conti, anche se non sei bravo in matematica 62€ ÷ 300 kwh non è difficile da fare, scopri cge se sfrutti tutto il credito mensile 1 kwh ti viene a costare 20,6 cent cioè persino di meno di quanto mediamente costa prelevato dal contatore di casa…

  4. Anche io ritengo che l’abbiano un attimo sovrapprezzata. Motivo per cui, se la confrontarsi con un’altra di pari abitabilità, circa stessa batteria (45 kWh contro 39,2 kWh… Non nòmino l’avversario ma dovreste aver i dati per capirlo) e potenza motore… Sceglierei l’altra.
    In particolare me li fa girare sul fatto che abbiano risparmiato sulle casse posteriori, il caricatore trifase neanche opzionabile mentre l’altra li ha di serie… Allo stesso prezzo… E mi girano perché la vw mi piacerebbe di più.

  5. Buon giorno a tutti.
    Dopo aver seguito per circa due anni gli sviluppi del progetto id3 e della prima elettrica del popolo secondo VW, sinceramente sono rimasto un tantino deluso.
    Primo motivo il prezzo, una prima edizione che sfiora i 40k € sinceramente non mi sembra per niente alla portata del popolo.
    Secondo, ho atteso per un po’ la versione più economica che avevano previsto al di sotto dei 30k €. Che avrei acquistato ma ovviamente non è mai arrivata.
    Per me l’auto è un mezzo di trasporto che mi deve portare dove mi serve quando mi serve.
    Non mi interessano tecnologie spaziali.
    Deve essere affidabile , sicuramente sostenibile se la tecnologia me lo permette ,in questo caso l’elettrica credo sia la più indicata.
    Deve permettere un risparmio se possibile su alternative di pari livello.
    Per questo motivo alla fine del mio viaggio ho scelto di acquistare la evo Electric.
    Sono consapevole che la piattaforma usata da Dr motors non è paragonabile a quella VW ma si traduce anche in circa 5k€ di spesa in meno.
    In conclusione ho percorso circa 13mila km senza intoppi e al momento mi ritengo soddisfatto.
    Ha il sistema di climatizzazione batteria di serie. Quindi le batterie (Samsung) sono sempre alla temperatura ottimale di esercizio.
    Copertura a 360° con telecamere e sensori (fin troppo) anche perché senza un sistema di guida assistita forse non sono indispensabili, ma utili sì.
    Autonomia che rispecchia quella dichiarata anche in tratti autostradali se non la si strapazza troppo (110km/h).
    Ma se la si spinge un po’ pur non avendo un anima sportiva dà comunque soddisfazioni inaspettate.
    Morale per quanto mi riguarda il mio presente e futuro sono in elettrico almeno ché non arrivi un’ altra svolta tecnologica alla portata di massa.
    Spero che arrivino modelli a sette posti come la Smax di Ford quando dovrò sostituire l’auto per la famiglia a prezzi abbordabili. Ho necessità dei tre sedili veri posteriori.

  6. Con una Id.3 da qualche mese confermo comodità così come percezione di aver risparmiato un po’ sui materiali. Per ora molto soddisfatto anche in confronto al resto che offriva il mercato in quella fascia di prezzo (45kw) quindi escludendo tesla: la Zoe che però è ancora meno rifinita (e non mi interessa più autonomia) o PSA che ha preso un motore e una batteria per incastrarli in una piattaforma termica risultando in minore abitabilità e godibilità?
    Sulla batteria piccola anche l’efficienza è migliore. Unica pecca il software, veramente troppo complicato da impostare ma si percepisce che ci stanno lavorando.

  7. Alessandro D.

    Buongiorno,

    Leggo da un po’ il sito e mi avvicino a voi partendo da una domanda (non me ne vogliate…)
    La domanda è rivolta in particolare ai possessori di ID.3 58Kw.
    Vorrei sapere, per cortesia, qual è l’autonomia reale di questa specifica versione dato un normale pecorso autostradale da affrontarsi cercando di stare (per lo meno nelle intenzioni) attorno ai canonici 130 km/h.
    Va da se che andando più adagio si da per scontato che l’autonomia aumenti. 😉
    Sto avvicinandomi, per lo meno con la testa, a questo mondo in cui pare che prima o poi dovemo entrare tutti, e quindi mi do un certo anticipo per poter esercitare delle scelte di buon senso (si spera) al momento opportuno.
    Vi ringrazio in anticipo

    Alessandro

    1. La mia esperienza in estate:
      – in città circa 350-370km,
      – in autostrada:
      – a 130 km/h circa 300 km, quindi da 100% a 20% 240 km circa.
      – a 120 mk/h circa 320 km, quindi da 100% a 20% 260 km circa.
      In lunghi viaggi, per le tappe successive alla prima di solito si carica la batteria fino a circa l’80%. Quindi le tratte successive alla prima non superano di solito i 200 km.

        1. A 130Kmh consuma un botto, fai circa 200 KM, ma se scendi a 110Kmh ne fai tranquillamente 300. Sto parlando solo di autostrada ovviamente, dove le elettriche hanno minore autonomia alle velocità di codice: ovvio se si va a 90Kmh ne fi più di 400.

  8. Roberto Grignani

    L’ho da Febbraio, con batteria da 58kWh, anche se, causa chiusure, di fatto ho iniziato ad usarla a fine Aprile. 12.ooo km piacevoli e confortevoli. Sono stato al mare e in montagna, oltre che in città. Mi manca qualche piccola accortezza che hanno le Skoda, ma al netto di questo, esperienza molto positiva. Solo il baule lo avrei preferito un filo più capace (ho risolto con il baulone Thule che attacco all’occorrenza), ma lo spazio per i passeggeri è ottimo. Ho la versione Tech, un peccato, a mio avviso, nn inserire il clima bizona ed il fatto che i comandi vocali non prevedano il climatizzatore (se si ha il bi-zona, c’è anche questa funzionalità). Per il prezzo che ha, inoltre, le bocchette anche dietro non avrebbero guastato… ma pazienza. In città ha molta maneggevolezza e la dimensione è buona un po’ per tutto. In autostrada si apprezza il confort di marcia, cosa per me molto importante, dal momento che quasi l’80% della strada la percorro in questo anbito.
    Credo che in Italia arranchi nelle vendite, per via del potere d’acquisto, più basso che altrove, ma anche per il prezzo di acquisto in termini assoluti.
    Personalmente conto di tenerla abbastanza a lungo, l’idea è 10 anni, quindi del fatto che escano nuovi prodotti più evoluti ed avanzati, per me è un problema relativo: in media il valore residuo di un’auto, dopo 10 anni, è molto basso in ogni caso. Ho accelerato l’acquisto per una cosa che ci raccontiamo poco: il costi di esercizio ridotti all’osso e che, in particolare in questo periodo, mi consentono di viaggiare essenzialmente gratis (usara degli pneumatici esclusi) . Come dire… 12.ooo km col gasolio mi sarebbero costati più o meno 1000 Euro, in energia elettrica, fino ad oggi ne ho spesi poco meno di 48 euro, visto che carico gratis praticamente ovunque (grazie Telepas).
    Se a questo aggiungo il costo di parcheggi ed area C a Milano… non mi sembra vero.

    1. Grazie Roberto, è di post come questo che abbiamo bisogno per far circolare informazioni concrete di uso reale, quelle che sono alla base di questo sito. E grazie in anticipo a tutti coloro che vorranno parlarci della loro ID.3.

  9. Il vero problema di VW è l’assistenza post vendita, assolutamente insoddisfatto per esperienza personale. Soprattutto nel campo dell’elettrico devono lavorare molto ma molto.

    1. Mia esperienza con servizio post vendita per la Skoda Citigo elettrica invece è stata positiva. Dopo più di un mese di covid in garage, la piccola batteria da 12V è rimasta a piedi. Quando finalmente sono andato in garage l’auto si apriva solo con la chiave. Chiamato servizio assistenza e sono venuti con carroattrezzi (poi è bastato il booster), ma hanno voluto l’auto per un controllo approfondito che garantisse il problema riguardasse esclusivamente la batteria 12V di piccola capacità (non dovendo avviare il motore termico è più piccola del solito). Mi è sembrato un approccio scrupoloso e molta cura affinché i pionieri dell’elettrico anche in caso di disguidi non abbiano ripensamenti a tornare indietro. Di contro però bisogna ammettere una certa impreparazione da parte delle concessionarie sul tema elettrico… Il checkup è stato fatto con assistenza remota dalla casa madre perché in autonomia non sapevano cosa fare… Stessa percezione durante le fasi della vendita… Ad un neofita vengono tante domande sulla ricarica (potenze alimentatore in monofase o in trifase, shuko Vs wallbox), ecc. e nessuno delle concessionarie è preparato a dare risposte precise… ancora oggi.

  10. Guido una ID.3 58 kWh da 6 mesi, ho percorso 10.000 km di cui 5.000 in estate fra nord e sud Europa. Guida piacevole, mai un problema. La ritengo la migliore in quella fascia di prezzo considerando le specifiche (efficienza, autonomia, velocità di ricarica).

    1. massimo Mollica

      Io l’ho ordinata a metà luglio e la sto ancora aspettando. Il concessionario (di Trento) non mi ha più fatto sapere nulla (sulla carta doveva essere costruita la 37ma settimana). Ho ordinato il modello pro s (77 kWh). Aggiungendo come optional il 5o posto non ne ho potuto aggiungere altri (questione di peso) . In Italia è stata molto criticata e giudicata male. Sia dai teslari e sia da chi ama il diesel. Tutti parlano delle plastiche ma secondo me le pecche maggiori sono la retrocamera non di serie, nessuna cassa posteriire di serie. E forse i fari full LED matrix sempre non di serie. Però nessuno considera che in fatto di sicurezza è al Top (vedere le prove di Quattroruote) e poi sono di serie gli Adas di livello 2. Vediamo se è quando arriverà.

  11. Le ID sono un successo (il successo del male assoluto), ha ragione VW, e provo a spiegare perché.

    Quando sono uscite le Tesla, hanno proposto al mercato un prodotto che è pura tecnologia. Massime prestazioni, massima intelligenza, continue evoluzioni, tutto era (è) innovativo e al top. Tesla, si è detto a ragion veduta, ha modificato il paradigma dall’auto all’oggetto tecnologia: non vende automobili, vende un ecosistema tecnologico (non dimentichiamo i supercharger proprietari) in continua evoluzione, un servizio capace di aprire scenari nuovi e inesplorati.

    E veniamo alla sfida di VW. VW non ha replicato a Tesla sul suo stesso terreno. Ha provato a “restaurare”, ovvero a proporre un percorso più conservativo. Auto tradizionalissima (cambia solo l’alimentazione), niente aggiornamenti, niente autopilot, niente ecosistema. La scommessa di VW è in pratica riuscire a mantenere i margini stellari sui prodotti dando il meno possibile all’utente. L’auto è meno rifinita di una più economica golf, non ha neanche un centesimo della tecnologia che qualunque elettrica cinese offre (lì in Cina TUTTE le elettriche hanno autopilot e telecamere a gogo), innovazione zero (Nio si è inventata il battery swap), software zero, evoluzione tecnologica sottozero, ovvero sono stati capaci di uscire con un prodotto che offre la ricarica a 150 kw e a ridurla nei modelli successivi (un po’ più economici) a 100 kw, freni a tamburo, prestazioni assolutamente deludenti (considerando che l’auto è elettrica è LENTA e con pochi cv), addirittura una politica banale multibrand in cui lo stesso prodotto, senza alcuna apprezzabile modifica, è venduta da 5 brand diversi (VW, Audi, Skoda, Seat e Cupra), qualcosa che neanche con le termiche abbiamo visto fare in maniera così spudorata.

    Eppure, nonostante ciò, è stata premiata nelle vendite. Ecco che ritengo che chi sceglie VW è un restauratore, un conservatore, una persona che PREMIA col suo acquisto chi cerca di inserire il freno a mano al progresso, chi vuole imporre la logica che è bello accontentarsi e che va tutto bene così, che non si deve innovare, che propone al mercato un prodotto di bassa qualità ad un prezzo non certo basso; al contrario, chi sceglie Tesla, Nio & co con i suoi soldi PREMIA chi innova, chi propone qualcosa di nuovo, chi offre prodotti con rapporto prezzo/qualità eccellente, chi investe in vera ricerca e sviluppo, in batterie performanti, in sistema di guida evoluti, in performance, in personalizzazione spinta del prodotto.

      1. Tranquillo, Giuseppe, ti basta citare una sola innovazione compiuta da VW ID nel campo dell’elettrico per far crollare il mio discorso come un castello di carte. O una sola caratteristica in cui VW ID supera Tesla o Nio. Hai solo l’imbarazzo della scelta: la dinamica di guida, il test dell’alce, le prestazioni, la tecnologia delle batterie, il software, il parcheggio a distanza, le dashcam con la funzione sentinel, l’autopilot, l’autonomia, la velocità di ricarica, i punti di ricarica. E’ raro che mettendo a confronto 2 brand, Tesla e VW, (pur considerando la differenza di prezzo che c’è solo qui in Europa, visto che negli USA entrambe partono da 39000 $) uno vinca su tutto.

        1. Perché dovrebbe superare Tesla?
          Sono 2 auto di segmento diverso, una familiare e l’altra sportiva.
          Confronteresti mai una Renault Scenic con una fiat 500?

          1. Se la 500 costa come una Scenic, allora sì che faccio il confronto. La ID3 e la Model 3 costano negli USA lo stesso prezzo, qui da noi Elon Musk ha deciso di applicare un bel markup ma nel resto del mondo non è così.

            Non esistono auto buone o auto cattive. Esiste solo un rapporto prezzo/prestazioni. Quello della ID è un buon rapporto prezzo/prestazioni? A mio avviso no. Dove VW l’ha proposta, nei mercati davvero competitivi come la Cina, la ID4 non se l’è filata nessuno, è un disastro nelle vendite perché, a detta di tutti gli analisti, non è competitiva. La ID3 inizia le vendite questo mese, ma senza una forte riduzione dei prezzi sarà un altro flop.

            In pratica la ID convince nei mercati tradizionali, dove le persone acquistano senza guardare il rapporto prezzo/prestazioni, fidelizzati al brand: nei mercati competitivi non c’è partita, VW è fuori dai giochi.

          2. “Se la 500 costa come una Scenic, allora sì che faccio il confronto.”
            E sbagli.
            Se hai bisogno di 5 posti la 500 la scarti a priori.
            se hai bisogno di portare anche saltuariamente oggetto voluminosi, la Model3 la scarti, perché dal suo bagagliaio, pur essendo più capiente, non ci entrano gli oggetti voluminosi che entrano nella ID.3
            Perché se confronti una quasi-monovolume con una sportiva, non hai ben chiaro a cosa ti serve l’auto.

          3. @Roberto hai ragione

            @Athos tutti i media confrontano la ID3 e la Tesla Model 3, così come confrontano la ID4 e la Model Y. Devono essere tutti ubriachi. Qui uno dei tanti confronti, anche in considerazione dei prezzi, non così distanti: https://cleantechnica.com/2020/06/19/comparing-volkswagen-id-3-to-tesla-model-3-prices-range-features/
            Comunque è una “bella” scusa sfilarsi dal confronto con Tesla dicendo che la Tesla è “sportiva” e quindi va in una nicchia a parte (fingendo di non vedere che la Tesla ha complessivamente più spazio nel bagagliaio, non proprio una componente tipica delle sport coupé quanto delle familiari). Come se l’autopilot, le dashcam con modalità sentinel, lo smart summon, gli aggiornamenti ota, le sospensioni pnuematiche Smart Air Suspension, etc. etc. non servano per migliorare la vita a bordo ad una famiglia normale. E comunque non mi pare che la Model 3 abbia minigonne sportive, alettoni, sedili a guscio, rollbar e cinture di sicurezza a 6 punti. Mi pare una berlina con la quale puoi scegliere di andare piano come una ID3 o andare forte come un’elettrica dovrebbe poter fare senza problemi.

          4. LuckyExplorer

            Scusate se mi intrometto, però mi sembra di capire che il signor Enzo non parla di stessa categoria di auto, ma di come è il sistema dell’elettrico, tra Wv e Tesla. Dopo le categorie possono essere anche diverse.

          5. Ma davvero tu pensi che la M3 sia una sportiva? Non puoi basare l’attribuzione della categoria unicamente dalle prestazioni di accelerazione e velocità… La M3 è una berlina familiare, chiunque la possiede lo sa….
            Tu dici che non vanno messe a confronto? Ma sai chi lo ha fatto partire questo confronto? Vatti a guardare i proclami della WV in fase di lancio della ID.3 come l’hanno presentata…. lo slogan principale era “la Tesla per tutti”!!!!!
            Il fatto che poi loro stessi si siano resi conto ben presto che non potevano reggere il confronto e che quindi non gli convenisse più fare confronti cona M3 non cambia il fatto che sia stata pensata e lanciata sul mercato per competere con la M3…. Nei programmi di WV avrebbe dovuto chiudere il mercato europeo alla M3

        2. Dimenticavo, vai a vedere il test di frenata che ha fatto 4ruote.
          Confronta la id3 con la Tesla M3.
          Poi vienimi a raccontare di nuovo che i tamburi posteriori sono un difetto.

          1. Confronto delle versioni da 75 kWh (Tesla) vs 77 kWh (ID3)

            https://zeperfs.com/it/fiche9263-vw-id-3-pro-s-77-kwh.htm
            https://zeperfs.com/it/fiche7666-tesla-model-3-performance-awd.htm

            Buona lettura (i valori di zeperfs sono ottenuti come media delle recensioni fatti da diverse testate: quindi non sono i valori a me più comodi, si parla di media proprio per evitare testate di parte).

            Inoltre è arcinoto che il motivo per cui sono nati i freni a disco è dovuto al problema del calore: i freni a tamburo già dopo la prima frenata si surriscaldano e originano il fenomeno del fading, alle frenate successive frenano molto meno. Questo fenomeno è molto ridotto sui freni a disco e praticamente risolto sui freni a disco racing, con materiali specifici. Quindi me ne faccio poco del fatto che, da freddi, i freni a tamburo si siano comportati bene: a me interessa come reggono il carico, ovvero cosa succede durante una discesa dalla montagna, dove i tornanti sono uno dietro l’altro e i freni non fanno in tempo a raffreddarsi.

          2. Enzo, da quello che scrivi, di meccanica ne capisci poco, per essere gentili.
            I freni a disco, non racing, esistono in almeno 2 famiglie: Autoventilati e non.
            Haimai notato che sulle vetture non racing i freni anteriori sono autoventilati e di dimensioni molto maggiori di quelli posteriori?
            Cerca il video in cui l’ing Massai spiega la tecnica di ID3. Magari comincerai a capirci qualcosa.

      2. Ciao, l’ho guidata io la ID3.. ho una Tesla model 3 e confermo TUTTO quello che scrive Enzo!!! meno male che c’è Tesla !!! ….ecoincentiviiiii ma se non vi sbrigate……

        1. Che ragionamenti… La Model 3 costa comunque 10k più della id3… Con la differenza una famiglia ci compra un’utilitaria come 2′ auto! Ci mancherebbe che la Tesla non sia meglio… Che scoperta… Questo non toglie che la id3 sia una gran macchina… Forse potrebbero cominciare a fare una 58kWh familiare equivalente alla Fabia… Quindi una ID3 con baule un po’ più interessante alla famiglia media.

      1. Stefano ma mi spieghi questa domanda che c’entra? Non c’entra proprio nulla.

        Se io ho 2 auto, A e B, e dati alla mano la B è superiore su tutto e costa uguale, perché dovrei comprare la A? Capisco e accetto che la A sia già una “bella” macchina (per alcuni) ma perché non dovrei comprare la B?

        Il post nasce da una domanda: la ID è un successo o no? Non chiede se sia valida. La ID, tranne che in Europa, costa nel resto del mondo come una Tesla (USA) o quasi (Cina): in pratica la VW propone un’auto di segmento C quasi allo stesso prezzo della più apprezzata, venduta e tecnologia campionessa d’incassi del segmento D. In Europa, dove la differenza di prezzo è sensibile, la ID ha venduto (ed è già un successo), nel resto del mondo un flop totale. Ma ci rendiamo conto che per la prima volta nella storia dell’auto un’auto di segmento D, ovvero mediamente più costosa, vende più di un’auto di segmento C (ovvero mediamente meno costosa)? E questo nonostante, nel mondo, siamo mediamente tutti più poveri.

        In pratica le vendite della VW sono da considerarsi un successo perché “tallona” la Tesla (mentre gli altri produttori sono al palo) ma se si guarda il dato da fuori siamo all’assurdo dove un produttore con 0 esperienza sulle spalle surclassa in modo vergognosa tutti i vecchi dinosauri non solo nella tecnologia ma anche nelle vendite pur proponendo un prodotto mediamente più costoso. E’ l’arcinoto problema del rapporto prezzo/prestazioni: non ce n’è per nessuno, oggi Tesla e domani i cinesi stanno facendo piazza pulita.

        1. Se la A è una bella coupè 2 posti secchi, e la tua famiglia ha 4 persone che ci devono entrare tutte, della coupè te ne fai una cippa.
          Quindi i tuoi parametri valgono 0.
          Quando devi acquistare un’auto, valuti prima che caratteristiche cerchi in base all’uso che ne devi fare.
          Poi valuti tra le varie auto che rispecchiano i parametri scelti in precedenza.
          E come ti ho già detto, se hai bisogno di caricare oggetti voluminosi, della model 3 te ne fai niente.
          La ID.3, ha un portellone ampio e ci entra di tutto.
          Che poi faccia solo i 160km/h invece dei 233km/h della tesla, cambia poco, tanto il limite è di 130km/h.
          La model 3 ha i cerchi in lega? e se a te non te ne fregasse nulla di detti cerchi?
          Sono una discriminante? In questo caso no.

  12. Personalmente, dopo un anno e 26.000 km percorsi, mi ritengo molto soddisfatto dell’acquisto della mia ID.3 (58 kWh). Provenendo da una e-Golf ho apprezzato moltissimo la maggior motricità data dalla trazione posteriore e dal motore più potente, oltre agli spazi. Ho apprezzato un po’ meno il generale calo qualitativo nella scelta dei materiali (cosa che sta comunque interessando un po’ tutto il mercato negli ultimi anni). In ogni caso non ci sono scivoloni degni di preoccupazione. E nel complesso il progetto mi pare molto riuscito.
    A stretto giro sono in arrivo ulteriori periodici aggiornamenti over the air che saranno in grado di ottimizzare ulteriormente il comportamento dell’auto.

  13. Iniziare un’avventura elettrica con un investimento importante (per la maggioranza delle famiglie italiane) ha sicuramente minato il successo della ID3. Tanto più che è il primo modello (up a parte), e che dietro si porta la paura che a breve usciranno altri modelli…insomma nessuno vuole fare da apripista a quel prezzo. Non trascurabile il fatto che adesso vanno altri tipi di carrozzeria.

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