Un oggetto per ricchi: l’auto elettrica resterà questo? Ce lo chiede, con un garbato intervento, il presidente della Fondazione Caponnetto, Salvatore Calleri.
di Salvatore Calleri
“Carissimo direttore Tedeschini, la seguo da quando era a Quattroruote, e la stimo molto. Vorrei intervenire sulla questione delle auto elettriche, su vantaggi e svantaggi. Premetto che per cultura sono un appassionato a 360 gradi delle quattro ruote e che non sono un integralista“.

Un oggetto per ricchi? Il caso di città come Firenze
“Avessi soldi, in garage avrei sicuramente una Porsche Taycan, bella da impazzire a prescindere dalla sua autonomia. Detto questo, però, una riflessione la vorrei fare sulla convenienza delle auto elettriche. Non nutro dubbi sulle spese di mantenimento, che son convenienti, e sul fatto che nel complesso alla fine inquinano meno, anche se non troppo. Ma la situazione migliorerà nel prossimo futuro. Al contrario per chi vive in una città come Firenze le auto elettriche sono quasi esclusivamente per ricchi. A meno che non si viva accanto a delle colonnine di ricarica e ci si riesca ad organizzare bene. Provo a spiegare il perché dal mio punto di vista, che sia chiaro non è la verità, ma solo una argomentata opinione. La soluzione ottimale per chi ha una vettura elettrica risiede nell’avere un garage. A Firenze un garage costa circa 50/100.000 euro a seconda delle zone. Al costo maggiore (senza incentivi) di una elettrica quindi si aggiunge un esborso consistente“.
“L’auto non può essere riservata solo a privilegiati”
“Oltre a questo dubbio ne aggiungo un altro basato sull’autonomia da ricarica veloce. Non nego che sicuramente se uno è ben organizzato può andare in capo al mondo con una elettrica. Ma se si deve usare spesso in autostrada l’autonomia teorica media di un alto gamma da 400 km, scende del 20%. E se si fanno puntate a 130 km/h si scende max a 250 km dalla seconda ricarica in poi di autonomia. Pochi. Problemi che sicuramente entro breve verranno superati, a parte quello della ricchezza. La mia paura da appassionato a 360 gradi, è che l’automobile, al quale l’uomo deve la libertà, ritorni ad essere un mezzo per pochi, che la classe media non possa permettersi. Spero di non aver offeso nessun si watt o no watt e vi saluto cordialmente ringraziandovi per la bellissima testata on line che leggo quotidianamente“.

Un oggetto per ricchi? Si lavora perché non lo sia
Risponde Mauro Tedeschini. Anzitutto grazie per i complimenti, tanto più graditi se provenienti dal presidente della Fondazione dedicata a un grande magistrato come Antonino Caponnetto. Vengo al nocciolo della questione: l’auto elettrica dev’essere per tutti, lo sosteniamo fin da quando è nato questo portale. Oggi non lo è. Chi ha uno stipendio da 1.500-2.000 euro non può permettersi macchine che ne costano almeno 20 mila. Anche se poi una parte di quella cifra rientra sotto forma di minori spese di manutenzione. Adesso poi i rincari dell’energia elettrica complicano ancor più le cose. Ma la partita, per fortuna, non finisce qui: la ricerca ci fa fare progressi enormi e le batterie di anno in anno hanno costi minori e rese maggiori. L’autonomia delle auto dal 2017 a oggi è praticamente raddoppiata, a parità di prezzo. Ma ancora non basta: bisogna fare di più. Grandi costruttori come Volkswagen e soprattutto Renault sostengono che nel 2025 si arriverà al punto di pareggio nel prezzo tra elettrico e a benzina. E che poi, con le nuove batterie allo stato solido, le EV costeranno addirittura meno.

L’Italia diventi la patria delle piccole EV, per tutte le tasche
E qui veniamo al ruolo che può giocare l’Italia, se solo avesse una politica industriale. In questi anni i costruttori hanno aggirato l’ostacolo dato dall’incidenza del prezzo delle batterie lanciando quasi solo modelli di fascia alta, soprattutto Suv. Un tipo di veicoli tutt’altro che sostenibile, ma in cui è più facile “annacquare” il costo delle celle. Le citycar, quelle che compra il grande pubblico che sta a cuore a tutti noi, sono pochissime: la 500, la Smart, la Twingo e la Spring del Gruppo Renault e poco altro. Il motivo? Oggi non si guadagna con queste auto, che sarebbero quelle di cui necessitano le nostre città, affogate non solo dall’inquinamento, ma anche dalla congestione. Ma la storia insegna che i grandi costruttori sono capaci di far tornare equazioni che sembrano impossibili. Anche negli ‘anni 50 si diceva che era assurdo pensare di costruire le famose utilitarie. Ma la Fiat con un geniale progettista come Dante Giacosa dimostrò che si poteva fare. E con la 500 e la 600 gettò le basi del nostro boom economico.

La 500 è un po’ cara, serve una nuova Panda solo-elettrica
La nostra speranza, in soldoni, è che nel Gruppo Stellantis, la Fiat e l’Italia si ritaglino un bello spazio per fare al meglio quel che han sempre saputo fare: le macchine piccole. Che, al momento, non sembrano interessare a nessuno, in un mondo impazzito per i Suv, e che invece hanno un grande futuro. La 500e, da questo punto di vista, è solo una risposta a metà. È un’ottima macchina, ma i prezzi sono alti e non certo alla portata di tutti. Serve un modello più economico, magari una nuova Panda sulla base del famoso concept Centoventi che tanto interesse suscitò tre anni fa al Salone di Ginevra. Quanto al nostro governo, potrebbe sposare questa “strategia delle piccole” con misure di politica industriale e con incentivi meglio calibrati. Limitando i bonus all’acquisto ad auto che costino non più di una certa cifra: oggi 30 mila euro, per poi scendere con il calo dei prezzi delle elettriche. E chi vuole auto più costose, anche elettriche. le paghi di tasca sua.
Io temo che il punto di pareggio di costo tra elettriche ed endotermiche si avrà perché saliranno i listini delle endotermiche e non perché caleranno i prezzi delle EV. Gli investimenti in ricerca e sviluppo sono ingenti e chi non li fa sarà inevitabilmente tagliato fuori dal mercato. Nello stesso tempo le vendite di elettriche non bastano a ripagarli perciò il costo ricade sulle motorizzazioni tradizionali. La normativa euro 7 farà il resto
ernesto grottaferrata La sua risposta è ridicola. Lei estende qualche caso particolare (la 156 l’ho avuto anche io, è una macchina di 25 anni fa) e ne fa un discroso generalizzato. Fra l’altro parla di rumorosità, che col sottodimensionamento non c’entra nulla. Ma che glie lo dico a fare.
Mi complimento con il direttore Tedeschini, che ho avuto il piacere di conoscere in un paio di occasioni, per la chiarezza dell’esposizione e l’onestà dei giudizi. A questo punto spero nei rapidi progressi della tecnologia per migliorare ed eliminare gli attuali punti deboli dei BEV: a quel punto penso che gli automobilisti si orienteranno spontaneamente verso di essi
Sono convinto che l’orientamento spontaneo vada aiutato, oltre a far cadere le barriere del costo e della disponibilità di stazioni di ricarica.
Auspico anch’io che qualche car maker possa trovare il modo di realizzare l’utilitaria elettrica che tutti potranno permettersi. Ne abbiamo bisogno perché l’auto a combustione non è più sostenibile da tantissimi punti di vista: l’inquinamento concentrato nei grandi centri urbani e la necessitò di ricorrere comunque ai combustibili fossili sono i due fattori primari.
Mi viene da sorridere quando sento chi continua a sostenere che l’auto elettrica inquina come e più di quella a combustione. Se si continuerà a bruciare carbone per produrre elettricità è ovvio che sia così, ma se si pensa che le centrali di produzione saranno sempre più basate su fonti rinnovabili, solo con un parco circolante elettrico avremo la possibilità di ottenere una mobilità realmente sostenibile.
E’ per questo che ritengo giusto che i governi e la comunità europea fissino date certe, non ambigue, per terminare la vendita delle auto a combustione. Se fossi io il decisore stabilirei addirittura il divieto di circolazione per le auto a combustione dopo una decina di anni dal termine della vendita.
A quel punto l’industria automobilistica avrebbe la grande occasione di poter rinnovare in relativamente pochi anni tutto il parco circolante, e scusate se è poco.
Questo escluderebbe dalla mobilità privata le fasce più povere? Non credo: se i produttori di auto confidassero sulla opportunità certa di poter vendere grandi numeri di utilitarie farebbero investimenti produttivi adatti per ottenere economie di scala necessarie. Se le case europee non lo faranno, arriverà comunque un produttore cinese in grado di soddisfare questa domanda, e sarebbe l’ennesima occasione persa.
Io sogno un leader politico in grado di fare un discorso proiettato nel futuro con la stessa forza evocativa di quello di Kennedy: entro la fine del decennio andremo sulla luna, non perché è facile, ma soprattutto perché è difficile. (https://it.wikipedia.org/wiki/Scegliamo_di_andare_sulla_Luna )
Sogno che il mio leader ideale possa pronunciare un analogo ma ben più vantaggioso discorso: entro metà di questo secolo non consumeremo più risorse fossili, ma continueremo a vivere e viaggiare anche più comodamente di quanto facciamo oggi, non perché è facile e bello, ma perché è difficile e permetterà di guadagnarci non con pochi sforzi la possibilità di continuare a godere il nostro bellissimo mondo.
Fatta questa lunga premessa mi sorprendo come le case automobilistiche non mostrino determinazione nel promuovere l’auto elettrica. Vi sono tante pubblicità di auto elettriche, ma mi pare che queste vengano proposte nella assoluta continuità con il passato senza evidenziare la principale prerogativa: questa non ti avvelena. In certi casi si fa quasi fatica a capire se quella che stanno pubblicizzando è elettrica o a benzina, lo si capisce solo perché nel filmato appare una fugace immagine di una colonnina o di una presa tipo 2.
Ma Steve Jobs non ha insegnato nulla? Sapeva convincere il grande pubblico che i suoi erano oggetti del desiderio piuttosto che smartphone, e tutt’ora non ti sorprendi quando vedi in mano l’ultimo modello a chi ha stipendi di poco più di 1000 euro.
Le pubblicità dovrebbero far apparire gli automobilisti legati alla mobilità a combustione come dei personaggi retrogradi e antiquati rispetto a chi ha una bella auto che sta giusto staccando dalla colonnina in riva al mare. Penso che i pubblicitari potrebbero trovare mille modi per far diventare l’auto elettrica un elemento distintivo, uno status symbol ed un oggetto del desiderio. Se non lo fanno vuol dire che la grande industria non li spinge, e questo perché è evidentemente ancora nella fase confusionale in cui, presumo, gli alti dirigenti sono divisi in fazioni in guerra tra di loro: i sostenitori della combustione e quelli del nuovo.
E’ per questo che la politica dovrebbe dare il segnale chiaro e inequivocabile per fare propendere l’industria nella direzione che a me pare ovvia e giusta.
Concludo questo forse troppo lungo intervento evidenziando come anch’io abbia in famiglia un’auto elettrica, che guida prevalentemente mia moglie, oltre ad una diesel, aziendale, che guido prevalentemente io. Sono un privilegiato? Si, perché l’auto elettrica me la sono potuta permettere in aggiunta all’altra auto che è pagata, incluso il carburante, dalla azienda per cui lavoro.
E’ sorprendente però che negli ultimi tre anni ho usato quasi prevalentemente l’auto elettrica per le gite nei weekend e anche per le vacanze estive. A fronte di una autonomia dichiarata di 270 km che diventano 190 in autostrada, non abbiamo solo fatto le piccole gite fuori porta, ma vere e proprie vacanze al mare ed in montagna a diverse centinaia di km da casa senza mai rimpiangere il diesel e senza mai subire l’ansia da autonomia. E questo avendo la possibilità dell’alternativa di una station wagon diesel, con carburante pagato e con autonomia di quasi 900 km, che invece è rimasta spesso in garage. Sarò un idealista e un sognatore, ma circolare con un diesel, sebbene euro 6, e tenere in garage un’auto elettrica in grado di fare lo stesso servizio senza inquinare le belle località che visito mi fa sentire in colpa.
Io spero che lo stesso modus vivendi possa essere seminato nelle teste della grande massa di automobilisti, e che si possa dare la possibilità a tutti, indipendentemente dal reddito, di acquistare una nuovissima auto elettrica.
E’ facile? Assolutamente no, ci vuole innanzitutto una grande volontà politica e poi colossali investimenti, ma non lo vedo un obiettivo irrealizzabile.
Serve una visione comune di come vogliamo il mondo tra 30 o 50 anni e questa visione va trasmessa al grande pubblico, non per plagiarlo, ma per indicare la via giusta che permette di conservare la nostra salute e le bellezze di cui disponiamo. La mobilità elettrica è solo uno dei fattori di questa visione, ma ritengo sia un fattore preponderante.
Ursula Von der Leyen non sarà Kennedy, ma mi pare che la “sua” Europa, con il Green Deal e il programma “fit for 55%”, incarni proprio quella visione alta e lungimirante che lei auspica.
Io sto pensando ad un altra ipotesi, e se le auto EV dimostrassero di avere una vita media più lunga di un equivalente auto termica? Supponiamo che possano vivere un 50% in più termini di chilometri e anni.
La cosa funzionerebbe così, siccome il tempo di vita aumenterebbe del 50%, il volume di auto da costruire e vendere si ridurrebbe di 1,5 e per la restante parte verrebbe soddisfatta da un vivace mercato dell’usato, in modo tale che queste EV possano vivere 150.000km o 15 anni passando di mano, da proprietario in proprietario, mantenendo un valore dell’usato più sostenuto.
Uno potrebbe dire in teoria che potrebbe permettersi di acquistare solo un auto da 20.000€, però siccome so che dopo 10 anni o 150.000, km potrò ricavarne 10.000€, mentre con la termica 0€, alla fine potrei spenderne 30.000€ da nuova.
Ottimo spunto di riflessione. C ho pensato anch’io visto che uno dei punti forti delle elettriche sembra proprio la longevità visto che non ci sono i classici problemi al motore che tanto ci fanno preoccupare superati i 100.000km. Se così fosse (e le poche elettriche in giro che hanno superato i 200.000km sembrano confermarlo) sarebbe come dici tu. Fai una spesa che puoi permetterti di ammortizzare in 10 anni anziché in 5 perché non c’è un calo di valore così importante. È vero anche però che qui abbiamo il calo delle performance della batteria che anche se dai dati che ho letto non sarà così drammatico, potrebbe portare molti che vorrebbero una city car usata elettrica ma terrorizzato da un autonomia addirittura inferiore ai 150 km. Bene parlarne e capire cosa ci aspetta
C’è da considerare un altro aspetto che non vedo mai menzionato: tutte le auto, termiche e non, non viaggiano su cuscino d’aria. La scocca è collegata tramite braccetti, multilink, ammortizzatori (giusto per es. la vita utile è di 80000 km), barre di torsione, cuscinetti, gommini di tutte forme ecc. Tutto questo è soggetto ad una gravosa usura, specie con l’aumentare dei pesi (sia ev che ice). Non crediate che queste parti vengano sovradimensionate, al massimo adeguate ma quasi sempre sottodimensionato.
Buona parte dei lavori di un meccanico è anche la sostituzione di questi componenti, e più accumulano anni e km e più causano problemi pure a tutto il resto
Non posso darti torto ma ammetterai che sono problemi che raramente ti fanno rimanere a piedi per strada. A me personalmente, non è mai capitato di avere problemi del genere o forse lo ho sulla mia golf senza accorgermene, ma penso che a meno che non ti si stacchi una ruota puoi perdere un po’di confort ma non rimanere a piedi. Sbaglio?
Questo perché sei abituato alla guida della tua auto, con cui sei partito da nuova. Prova dopo 150/200000 km a cambiare già solo gli ammortizzatori e mi dirai come cambia
A me è successo che si spezzasse il bullone che teneva l’ammortizzatore al ponte posteriore.. io lho tenuta: possiamo dire che tutti lo facciano?
Cosa intende per “sottodimensionato”? SI vada a vedere quale era la manutenzione prevista per queli particolari negli anni ’70, la confronti con quella odierna, poi veda se detti particolari sono “sottodimensionati”. Ma perchè dovete scrivere queste assurdità?
Talmente assurdo che, ad esempio, il triangolo superiore del mcpherson modificato della 156 e 159 siano piccoli rispetto allo sforzo che devono sostenere, con conseguenti movimenti e rumori che i proprietari ben conoscono. Talmente assurdo, che siano stati creati pezzi più resistenti o con ingrassato.
Talmente assurdo che i tiranti della barra di torsione della multipla erano da cambiare ogni tot millemila km..
Interessante vedere che ci sono esperti di assurdità che poi si scontrano con chi sul campo in questione han passato una ventina d’anni.. eh si
E’ importante che le Bev vengano costruite per durare, su questo l’ex Gruppo FCA non ha mai eccelso, viceversa vedo ben posizionato il gruppo volkswagen che in tema di auto “Ben costruite” per durare da maggiore garanzia.
Ho qualche dubbio su quanto lei afferma. In primo luogo il valore dell’usato è condizionato dal prezzo del nuovo. Se, come tutti auspichiamo, i prezzi dei Bev diventeranno più accessibili, e quindi, ad esempio, una e-Corsa nuova costerà 20.000 euro anche il prezzo dell’usato si riposizionerà verso il basso: quindi un usato di tre anni circa varrà, più o meno, 10.000 euro (il 50% del nuovo in quel momento) e non 15.000 (il 50% di quanto è stata pagata oggi). Infatti di fronte alla possibilità di comprarla nuova, appunto, a 20.000 euro, nessuno comprerà un usato di 3 anni a 15.000. In secondo luogo l’obsolescenza è legata a tanti particolari e componenti, non solo alle batterie: temo in particolare per tutta la componente elettronica presente, ma anche condizionatore, sospensioni, i vari servocomandi elettrici. Oggi molte auto termiche vengono rottamate non perchè i motori siano “scoppiati”, ma perchè i guasti alle parti che ho citato ne rendono antieconomica la riparazione e quindi non si trovano acquirenti disponibili
Sono un po dubbioso che assisteremo ad un calo del prezzo delle Bev, una Bev credo che non costerà mai quanto una termica, c’è poco da fare, la batteria non costerà mai come un serbatoio di latta e un motore di ferro, qualche migliaio di euro sopra bisognerà sempre metterceli ed ecco che l’acquisto anche di un usato Bev si farebbe interessante.
Non è che il motore scoppia e che le normative di antinquinamento si fanno sempre più stringenti e ti mettono fuori mercato e sarà sempre così finché sei il proprietario di un tubo che emette inquinamento
Poi ad un certo punto qualche lavoro va fatto per esempio la guarnizione di testata o le fasce elastiche dei cilindri, perdite circuito di raffreddamento, o il cambio automatico,
problemi di carburazione e camera scoppio tipo iniettori, per carità in se non grossissimi lavori, ma quando hai un auto che ha un valore residuio di 2000€ non vale più la pena di fare niente e la rottami.
Son tutte usure precoci dovute alle alte temperature e agli attriti di tanti organi meccanici in movimento.
Nelle industria ci sono servo comandi di motori elettrici con elettronica di potenza che dimostrano una elevata affidabilità, quindi l’elettronica di potenza non è un problema e motori elettrici sono praticamente eterni, si danneggiano solo se assorbono picchi di corrente in sovraccarico, ma questo avviene se sono alimentati direttamente dalla tensione di rete, ma quando sono alimentati dall’elettronica di potenza il sovraccarico non accade mai.
la triste verità è sintetizzata mirabilmente dal sagace tedeschini “Chi ha uno stipendio da 1.500-2.000 euro non può permettersi macchine che ne costano almeno 20 mila”, il che si traduce in: chi ha uno stipendio da 2250€ a 3.000€ non può permettersi una banale utilitaria modello-base come la Peugeot E-208.
Mi pare che Audi abbia in programma di elettrificare tutta la sua gamma eliminando i due modelli più economici del listino: A1 e A2. Anche Audi pensa che l’auto elettrica sia per ricchi?
Beh, l’Audi è una marca premium, sicuramente per persone benestanti.
io ho uno stipendio da insegnante con 14 anni di anzianità
vivo in affitto
e ho comprato una Zoe nuova (usata con 600km, quindi no incentivi)
devo essere marziano.
Io non è tutti
Ma non è nemmeno “nessuno”
Io ho la e208 e 3000€ al mese di stipendio non me li sogno neanche. Non diciamo sciocchezze, per favore.
Si esatto, io ne guadagno meno di 1500 e ho trovato già diverse opzioni sotto i 20.000€ che con una rata da 300€ riuscirei a prendere. Se comprassi un benzina nuovo segmento B spenderei uguale. Insomma, son povero anche senza elettrica 🙂
Io trovo che negli ultimi anni anche le termiche siano aumentate di prezzo: una decina di anni fa potevi comprare una city car con circa 10.000€, ora siamo più sui 15.000, soprattutto se vuoi tutti gli ADAS (che io ritengo essenziali).
Sul fatto che le elettriche costino davvero di più delle termiche non posso che trovarmi d’accordo e concordo anche sul fatto che avere a disposizione un garage semplifica la vita di un automobilista elettrico.
Il punto secondo me è che si tratta di una scelta: non tutti possono permettersi di spendere 30.000€ (so che esistono EV da meno e alcune da molto di più ma scelgo questa cifra per parlarne generalmente) per un’auto ma tante persone si e lo dico perché da appassionata faccio caso alle auto che circolano per la mia città. Non saprei dire se le abbiano comprare direttamente o se si tratti di un finanziamento, fatto sta che le hanno comprate. Quindi mi permetto di dire che, per queste persone, si tratta di una scelta: investire sul futuro e sull’ambiente o no.
Siamo giusto all’inizio di questa rivoluzione elettrica e io sono sicura che nel giro di 4 o 5 anni avremo a disposizione un’infinità di modelli tra cui scegliere, proprio come ora lo è per le termiche, e quindi inevitabilmente i prezzi si abbasseranno, anche grazie all’avanzare della ricerca e della tecnologia che renderanno possibili e normali caratteristiche e prestazioni che ora reputiamo straordinarie.
Io ci credo, fermamente, e il mio obbiettivo oggi è risparmiare per potermi permettere una EV che si adatti alle mie esigenze. Se dovessi sceglierne una in questo momento, probabilmente si tratterebbe di una Twingo ma so che questo accadrà tra qualche anno e magari per allora potrò scegliere anche una ID.3 usata per darle una nuova vita.
Detto questo, capisco che non siamo tutti della stessa opinione e questo articolo dimostra che, per fortuna, esistono anche tante persone che ancora non hanno abbracciato questo stile di vita ma che vorrebbero capirne di più perché sanno che sarà il futuro.
Credo che ben prima del 2035 le auto elettriche in ogni fascia di prezzo diventeranno più economiche delle equivalenti auto termiche.
Se questo non dovesse accadere si potrebbe proporre una deroga consentendo ai costruttori di vendere una versione “auto dei poveri a benzina” che abbia i requisiti minimi di legge in termini di potenza per poter viaggiare in autostrada e non di più.
Ciò che non è accettabile secondo me è piagnucolare in difesa di presunti poveri allo scopo di poter continuare a comprarsi indisturbati la Maserati a benzina.
Sì l’elettrico costa troppo… perchè invece una T-cross benzina versione “base” con cambio automatico a 27.000€ (ventisettemilaeuro) è regalata..!
Concordo, quella del prezzo è una delle tante scuse di chi vuole continuare a comprare auto a combustione interna per pigrizia o per i suoi comodi personali. In molti casi come questo non regge neanche come scusa. Chi ha speso questa cifra per un’auto a benzina poteva tranquillamente spendere meno con un’elettrica. Ma non illudiamoci, tirerà fuori altre scuse.
Io vivo a Firenze e vado ovunque in bicicletta, quindi non ho bisogno di una macchina elettrica. Perché elettrica? Perché e la migliore per girare in città! Ho bisogno di una macchina per fare viaggi lunghi,a volte veramente lunghi. Non ho un garage,quindi anche questo conta. Quanto? Tantissimo! Pensate alle EV come a uno smartphone nuovo e alle macchine tradizionali a un Nokia vecchio con la batteria che dura una settimana. Quanti di voi si comprerebbe un smartphone nuovo se non avesse la possibilità di ricaricare la batteria a casa? Solo al lavoro e magari in qualche bar?
concordo in pieno
l’elettrico non è ancora per tutti e molto probabilmente per un profilo come il tuo.
mi spiace, onestamente, per te.
va da sé che nemmeno per il mio profilo di vita
è adatta la casa al mare, per dire.
ciascuno valuta quel che può fare.
per l’elettrico i profili adatti, in Italia, penso siano parecchi
servirebbe avere il dato di quanto garage esistono
Inutile…..non lo comprendono.
O semplicemente hanno la fortuna di vivere j
In centri abitati nuovi di pacca con 5 ..6 piani di box interrati.
Venite in Campania a farvi un giro.
Milioni di auto parcheggiate la notte per strada.
I BOX non ci sono.
Palazzi ultracentenari con una “Storia” …dove al massimo ci trovi il monaciello nella cantina….!!
Verranno obbligati all’ elettrico entro il 2035?!
Manco l’autovettura posso comprarmi per non lasciarla alla merce dei ladri. Figuriamoci il doppio pensiero di una 500e che in autostrada ha un autonomia testata..di 150 km a soli 37.000 euro. Follia pura.
Venite in Campania dove le contate stazioni di ricarica elettrica sono posizionate in zone fuori mano ed esposte ad intemperie..
Come sempre L’ Italia sarà sezionata e le Regioni viaggeranno verso l’ elettrico a velocità differenti.
Mio punto di vista eh intendiamoci …..ma se non si parte dalla base, ossia stazioni di ricarica a manetta sul territorio….quello Italiano…..ma come potete mai immaginare che ci sarà a breve una svolta epocale ?
Inutile di parlare di incentivi ecc ecc.
Tra crisi dei Chip……Comcessionarie al Collasso …la Cassa integrazione a gogo…( di oggi la Notizia che A Pomigliano dove producono Tonale…si parla gia di una cassa integrazione con % ancora maggiori rispetto al 2021).
Io vedo solo mancanza di programmazione rispetto ad un progetto, quello delle elettriche lodevole….ma non strutturato.
Scusa se non prendiamo tutti la Campania come esempio e modello di vita.
Mammamia che piagnisteo Sig. Calleri!
Intanto bisogna dire (non mi pare di averlo letto, magari mi è sfuggito) che anche le auto con motore a combustione interna sono aumentate di prezzo e ancora di più aumenteranno nel futuro. I motivi sono legati alla riduzione dei consumi quindi emissioni ridotte di Co2 (Turbo a doppio stadio, sistema di propulsione ausiliario a 48V) , ai sistemi per il trattamento gas di scarico (Soprattutto Sistemi DeNOx) e alla sempre maggiore introduzione dei sistemi di sicurezza e guida assistita. Anche sulle citycar si trovano già….
Forse l’aumento di prezzo è anche dovuto al fatto che le auto di tutti i segmenti stiano crescendo di dimensioni e quindi una Polo di oggi (seg. B) equivale ad una Golf (seg. C) di 25 anni fa.
Poi in tutto il suo discorso sembra che le auto usate non esistano….Oggi la qualità e l’affidabilità delle vetture è elevata (tenga presente che aumentando il numero di componenti e sistemi aumenta giocoforza la possibilità di avere 1 guasto) nonostante siano molto più sofisticate di un tempo.
Quindi non trovo che sia un peccato ed una scelta sbagliata acquistare un’auto usata, anche elettrica, se non possiedo un più di 15.000-20.000€ da spendere.
Francamente, ad esempio, con 20.000€ preferirei mille volte prendere una Opel Corsa-e usata o una Zoe usata piuttosto che la Dacia Spring nuova!
Poi il discorso sull’autonomia. L’auto viene garantita per 400km WLTP e allora, quando ti serve quell’autonomia, vai più piano ed impara uno stile di guida (guida, riscaldamento, climatizzazione) che ti permettano di arrivare vicino a quel valore.
Faccio notare che su strade pianeggianti, per qualsiasi vettura elettrica, il valore WLTP è quasi sempre raggiungibile senza dover andare a 50km/h. Spesso in estate è possibile fare anche 500km per un’auto con WLTP da 400km.
Purtroppo ci sono cambiamenti climatici e la volontà dell’Europa nel volerli attenuare porta ad una maggiore complessità delle vetture ed all’aumento dei costi. In Italia lo viviamo peggio perché i salari non aumentano, a causa anche degli interessi sull’enorme debito pubblico (credo > di 40.000€ a persona).
Quello che mi rattrista è percepire che tanta gente non percepisce, o vuole fare finta di non percepire, com’è veramente la situazione e che serve la capacità di cambiare per adeguarsi ad un mondo che cambia.
Ricordo l’estate in cui era in carica il governo Monti in cui, sia per le imposte che per la situazione mondiale, benzina e gasolio erano già allora arrivati sopra 1,7€ ed in autostrada c’era un sacco di gente che viaggiava a 100-110km/h senza che ci fosse un odiato ministro Ferri ad imporglielo!
Questo aneddoto per dire che oggi stiamo tornando in quella stessa situazione, con il rischio di restarci per molto tempo e che solo i ricchi, che guidino elettrico o termico, potranno viaggiare sempre a 130km/h o oltre senza far troppo male al loro portafoglio.
Mi sembra che non abbia letto bene l’articolo. Non parlo di prezzo di listino ma parlo di prezzo dei garage in città come Firenze dove è difficile per i tanti accedere a box di ricarica personali. Quindi nessun piagnisteo.
Ho fatto una veloce ricerca su idealista, e non mi sembrano molto popolari i prezzi degli appartamenti in affitto a Firenze. Per cui, chi si può permettere uno stipendio tale da avere di proprietà od in affitto un appartamento lì, si può permettere anche il relativo box.
non è così. È una spesa alta ulteriore il garage. Poi oggi Firenze è cara ma anni fa lo era meno e molti vivono nelle case ereditate dai parenti e non acquistate.
Bah, affitto da 800€/mese a salire non mi sembrano alla portata di chi ha uno stipendio da 2000€/mese.
Poi, se serve si sottoscrive un’offerta flat che porta i prezzi al livello di quelli di casa.
E non dovendola usare tutti i giorni basta una ricarica fast quando serve.
Lei ingigantisce problemi piccoli.
I problemi si risolvono, no servono per nascondercisi dietro.
A Firenze non abitano solo i ricchi. Detto questo in riferimento ai prezzi a mq che permetterebbero la villa in campagna…. Sinceramente uno per scegliere l’elettrico che deve cambiare per forza città in cui vive? Irrealistico. L’elettrica deve essere più accessibile e spero che lo diventi presto.
vedo che non comprende cosa dico. Pazienza.
non se ne faccia cruccio: è pratica abituale qui
Certo che la capisco.
Ma quanti di quelli che abitano lì hanno avuto la casa/appartamento in eredità?
E le ricordo che le spese di passaggio, variano con il valore dell’immobile.
Ed anche le spese comunali ( Imu?)
Poi, io sto in aperta campagna, ma con i prezzi a mq di Firenze, con il valore di un appartamento ci costruisco una villa da 400mq….
Provi lei a capire questo.
Probabilmente non ha un quadro preciso delle nostre città. La situazione descritta dal sig. Calleri si replica in tante zone. Se passa per i quartieri di periferia e semi periferia delle nostre città, specie le più grandi, vedrà che in molti casi sono composti di condomini edificati negli anni ’50-’70 del secolo scorso, senza garage/autorimesse o con ben pochi di questi: potrei citarle via Ripamonti a Milano, via Nizza, attorno al Lingotto a Torino, la cosiddetta bolognina a Bologna. Qui le auto stazionano per strada, e chi le abita non ha alternative perchè di garage in affitto ce ne sono ben pochi. Dimenticheremo chi ci abita? Li considereremo degli scarti di cui non vale la pena occuparsi?
Negli ultimi giorni, per motivi di lavoro, sono passato per zone periferiche di Milano, ovvero Novate Milanese, Bollate. Ho visto molti condomini degli anni che furono, con i box interrati.
Li vedo solo io?
Perché no la Dacia Spring che è l’auto più equilibrata?
Perchè ha un comportamento su strada, secondo le riviste che l’hanno provata, “imbarazzante”: sembrerebbe la Simca 1000 degli anni ’60 del secolo scorso, eccellente utilitaria per quei tempo, ma , valutata con i canoni odierni, preistorica. Parlo di freni, stabilità sterzo, Esp, tutte cose di estrema importanza
Se la macchina elettrica costa almeno 20.000 euro, con gli ultimi rincari anche le auto termiche costano, se vuoi il cambio automatico, almeno 17.000, quindi anche questo accessorio sarebbe riservato ai “ricchi”, che ovviamente sono quelli che spendono addirittura questa cifra. Al giorno d’oggi è un prezzo normale per un auto, chi vuole spendere 10.000 euro o meno è costretto a prendere un usato oppure come il 70% della gente fa un finanziamento e la compra nuova. Questa è la realtà. Poi se il garage in centro a Firenze costa troppo è perché tutto costa troppo, chi ha mezzi inferiori va ad abitare in periferia e non si può permettere neanche un appartamento in centro.
A mio avviso il problema generalizzato e generalista dell’auto elettrica e sua diffusione di massa risiede nel fatto che non ha autonomia autostradale. Le tanto chiaccherate batterie allo stato solido se si sarà fortunati si vedranno in massa ben oltre il 2030! È un po come tutti gli articoli sul nucleare pulito e le dichiarazioni ecclatanti ma la realtà è che prima del 2050 un simile reattore commerciale non si vedrà!.
beh, EV con autonomia autostradale più che sufficiente (diciamo 400km a 120 km/h) già ci sono ma, anche se hanno prezzi in linea con auto tradizionali di pari categoria, sono in assoluto costose. A 55000 € una Model 3 long range non costa più di una serie 3 o classe C di pari prestazioni, ma è ovviamente costosa in assoluto.
Mi spiace Signor Luca, ma sfortunatamente il mio cruise è bloccato a 140h e se con la mia attuale diesel riesco a percorrere circa 8000-850 km prima di rifornire (avendo comunque ancora della autonomia) con una EV dovrei fare tre soste. Non ci siamo, almeno per me.
se il tuo Cruise è bloccato a 130 km/h significa due cose:
– che sei onesto e dichiari cose che altri in questo forum sottintendono senza esporsi realmente
– che violi la legge e la sicurezza tua e altrui.
non sono santo, ma eviterei di sbandierare come successo o pre-requisito quello che nei fatti è un reato.
Per mia esperienza il Cruise a 140 mi fa andare a 132/133 kmh reali (valutati dal gps del navigatore) quindi non sei nemmeno multabile credo. Lo faccio anch’io quasi sempre. Chi viaggia per lavoro ha i tempi contati e spesso fa ore di autostrada, guadagnare anche qualche minuto fa sempre comodo. Non strappiamoci k capelli per nulla.
Ecco esatto, riesco a percorrere 8000 km prima di rifornire… C’ho il diesel! 🙂
Al momento l’auto elettrica e tutti i servizi collegabili non solo sono destinati ad una fascia della popolazione benestante ma probabilmente intensificheranno le differenze sociali (a meno che non si pongano dei correttivi). A fronte di un investimento da azienda hai la possibilità tangibile di risparmiare su tutto, addirittura “benzina” elettrica gratis. Per come è gestita la transazione, i ricchi saranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri e sinceramente non vedo lo spazio per un nuovo “miracolo sociale”.
Temo che quest’anno di elettriche ne venderanno davvero poche. Ancora non c’è nulla di certo sulla reintroduzione degli incentivi, il costo delle bollette aumentato (con i relativi titoli sensazionalistici che sembra stia per finire il mondo), carenza di chip globale e la mancanza di offerta per il ceto medio sono per me i limiti più grossi da superare al momento. Temo che il 2022 non sarà (almeno per noi italiani) un grande anno di cambiamento. Vorrei passare anch’io all’elettrico ma senza fotovoltaico e visti i prezzi di accesso temo che dovrò aspettare ancora.
Io non sono ricco. Ho preso una Opel Mokka e e me la pago a rate…. E’ solo una questione di volerla prendere o no.. Si fanno delle scelte più o meno etiche. Abbiamo deciso di rinunciare a qualche aperitivo….
C’è chi anche rinunciando all’aperitivo e al caffè non può farlo. Ogniuno ragiona con la propria tasca. E chi come me ha avuto solo auto usate e non ha mai speso più di 6000€, continuerà a farlo e quindi niente elettriche. Per poi non parlare degli stalli di ricarica o delle percorrenze che da pendolare non permettono di andare elettrico.
Siamo seri Mauro tedeschini anche sulle auto di segmento “piccolo” il margine c’è ed è anche buono… non a caso vw ha ripreso a produrre l’e-up chi ancora dice che su una 500 e che costa 25k non ci sia guadagno non sia accettabile… una Zoe a partire da 34k dai su…forse vogliono guadagnare i margini che ha tesla!9
bha non la vedrei così nera
o meglio , bisognerebbe separare due piani
centrano sicuramente i salari degli Italiani , gli unici in Europa che sono diminuiti rispetto al 1990 ..
e il prezzo dell’automobile ?
l’automobile , parliamoci chiaro , spesso è anche un bene “voluttuario” per molti
non c’entra molto con i costi di acquisto, soprattutto in Italia
dato che 4 auto su 5 oggi ..
SONO VENDUTE USATE !!
c’entra molto la tassazione !
io pago 320 euro di bollo su una plug-in che uso in elettrico nel 90% dei miei tragitti
praticamente una rata l’anno per acquistare una “media” elettrica (che per 5 anni non paga bollo)
l’assicurazione , misteriosa, che varia da regione a regione
che in teoria dovrebbe essere più bassa dal 30% al 50% per l’elettrico , un’altra rata gratis nel mio caso (o forse no ? vivo nel Lazio)
ricordo mio Padre e mio Zio , usare una pompa a mano per caricare il metano in una Alfasud Super e un Ford Capri
per risparmiare qualcosa nei primi anni 80a
io mi sto attrezzando per fare una cosa simile per l’auto elettrica , con ..
una tettoia fotovoltaica !
vivi in centro città ?
Quindi io sono un “privilegiato” ; perchè vivo in periferia o in campagna e quindi posso avere la mia colonnina privata ?
niente di più sbagliato !!
probabilmente a voi, in città, l’auto nemmeno serve !!
avete tutti i servizi a portata di gambe o di metro ..
venite a vivere in periferia o in campagna
lasciate i centri storici ai turisti o chi la città la sa veramente apprezzare !!
Un ingegnere che conoscevo negli anni 90a , aveva lo studio e l’abitazione a Piazza Risorgimento a Roma ,si vantava di aver venduto l’auto da anni e di chiamare , solo un taxi per andare all’aeroporto quando gli serviva
comunque l’auto è e resterà un sinonimo di libertà
libertà di muoversi per puro divertimento il fine settimana ,
evento sempre più raro per via del costo carburante
40 eur di benzina per 300 km , non vi sembra caro ?
l’auto elettrica potrebbe una rivoluzione da quel punto di vista ,rinnovabili permettendo
conclusioni :
Si oggi l’elettrica oggi è un’auto per pochi
diventerà per tutti quando :
1) il prezzo sarà comparabile o inferiore a un’auto termica
2) il “pieno” coprirà le esigenze di km settimanali di chi non ha un box
3) potrà ricaricarla in mezz’ora o poco più, al supermercato , al centro commerciale , al cinema multisala o al fastfood (non a caso molti gestori di colonnine stanno facendo accordi in tal senso )
4) ci saranno le “famose” colonnine superfast ,almeno 300kW in autostrada
quanto tempo ?
dipende , l’Italia adottò per ultima la TV a colori !!
1977 Italia,1954 USA, mentre in Francia,Germania e Inghilterra arrivò nel 1967
succederà lo stesso per le auto elettriche ?
lo so , è un caso diverso, queste news , sono frequentati da molti che l’auto elettrica la usano da anni con soddisfazione
però l’analogia con la TV a colori si può fare benissimo
ai ritmi attuali di vendita , l’auto elettrica in Italia ci metterà quelche decennio in più rispetto al resto dei paesi avanzati ,
dato che siamo agli ultimi posti di vendite in europa
4,6% in Italia contro una media del 10,3%
davanti a noi Belgio Romania Irlanda Portogallo
Riepilogo:
salari bassi
costo auto elettriche alto
manca qualcosa ?
ah si ; L’ENERGIA !!
separare l’auto Elettrica dalle rinnovabili è STUPIDO !!
è come decidere di costruire una casa partendo dal tetto !!
prima di incentivare l’auto , forse,
sarebbe il caso di dotarci FINALMENTE ..
di un PIANO ENERGETICO TRENTENNALE
ma questo è solo un mio sogno, opinione
ringrazio chi è arrivato fino in fondo a questo pistolotto
segno che non avevate nulla di meglio da fare
😀
Direi che non fa una piega il ragionamento.
Sottoscrivo
Concordo pienamente 👍
Tutto giusto.
Posso sfatare un mito? Nessun italiano e nessun terrestre (tranne qualche alieno) è innamorato dalle utilitarie. Punto. Altrimenti è inutile parlare. Le persone innamorate delle utilitarie sono:
1) quelle che proprio non sanno guidare e che se si mettono al volante di una media iniziano a tremare dalla paura
2) quelle che vivono a Roma, Firenze o Milano, ovvero metropoli dove solo le Smart riescono a parcheggiare
Ciò detto, gli italiani comprano in massa le utilitarie perché non vogliono spendere più di 10/12k per un’auto nuova. Non hanno esigenze particolari, magari è la seconda auto, gli serve un’auto nuova e non usata perché se si guasta l’auto non mangiano e quindi vanno su un’utilitaria. Vanno sulla Panda perché convinti che sia “solida” e “testata” (ahahahahha … se solo sapessero ciò che sa il loro meccanico …) o sulla 500 per l’estetica sfiziosa o su altre proposte per distinguersi (Aygo, Picanto, etc.).
Quindi non è che facciamo la Panda elettrica a 18k e la comprano tutti. Eh no, non funziona così! L’italiano, che fesso non è, se ha 18k da spendere per un’auto va subito su ben altro veicolo: c’è la Capture, la Duster full optional, etc. etc. Ma anche se facessimo la Panda a 10k come la versione mild hybrid oggi in vendita, comunque l’italiano sarebbe scettico. Perché con la Panda da 10k a benzina ci vai in vacanza e anche all’estero, viaggi in autostrada a 130 e non hai problemi: l’equivalente elettrica dovrebbe avere una megabatteria, una garanzia di 7 anni sulla batteria (perché nessuno vorrà correre rischi) e una praticità d’uso che sia eguagliabile con la versione a benzina. Cosa, anche questa, che è quasi impossibile da raggiungibile perché ricaricare è una rottura di … (apri il bagagliaio, srotola il cavo, collega, apri l’app, imposta, metti la sveglia per ricordarti di staccare l’auto, riavvolgi il cavo in auto – porca miseria il cavo s’è tutto sporcato di terra e fango, mi sono sporcato le mani e ora anche il bagagliaio -, bla bla bla) soprattutto se non hai un garage (come indicato dall’autore dell’articolo).
Quindi no, siamo ancora molto lontani dall’entrare nel mondo delle utilitarie.
Meglio puntare direttamente sulla fascia media, l’alternativa alla 308 o alla Opel Astra: in questo caso ci sono i margini per far rientrare l’acquisto, potendo dotare l’auto di batterie più costose e performanti ma anche di performance dell’auto superiori in modo da compensare i disagi generati dalla ricarica in elettrico. Proprio le performance sono la moneta di scambio verso la praticità di un’auto a benzina: a parità di prezzo (e qui ti voglio!) rinuncia al petrolio, al sound, al cambio, alla praticità e all’autonomia ma guadagni in termini di coppia, accelerazione, ripresa, confort. Ci stai?
Che la ricarica sia un disagio dipende dal fatto che tu abbia un garage oppure no. Se hai un garage il cavo lo tiri fuori una volta l’anno…. io per esempio l’ho usato due volte in un anno e mezzo, vacanze comprese. E non dovermi più fermare al distributore, magari trovandomi le mani che puzzano di gasolio lo trovo una grande comodità.
Concordo al 100%. Ma nelle grandi città i garage sono pochi …
Ma scusa, ricaricare una EV è un disagio, mentre andare in vacanza in autostrada con una Panda non lo è?
È basta con sta storia che con una utilitaria ci vai le stesse cose che con una berlina media… perché non è così!
Con la Twingo ci sono andato da Caserta a Budapest e a Stoccolma, viaggi diretti e medie elevate. Nessun disagio, solo divertimento.
Devo dissentire. A meno che non si abbia una famiglia numerosa, una semplice utilitaria (Clio, Corsa, 208 etc) risponde egregiamente alle principali necessità di mobilità individuale, sotto tutti gli aspetti: dispone di climatizzatore, servosterzo, abs, esp e tante altre cose ancora, che non cito per brevità. Tutte cose che 30 o 40 anni fa non erano sempre presenti neppure nell’alto di gamma. Dovremmo riscoprire un po’ di sobrietà anche nella scelta dell’auto, cosa che non significa auspicare un pauperistico ritorno alla 127, ma semplicemente saper individuare ciò che è veramente utile e distinguerlo da ciò che è superfluo, imposto da mode o produttori desiderosi di vendere
A me la Panda piace, ne ho apprezzato la versatilità quando ho dovuto portare la mia vettura dal carrozziere per sostituire un paraurti rovinato.
E se non mi potrò permettere un’altra elettrica, prenderò di sicuro una Panda, e se la trovo elettrica, meglio ancora!
È inutile, non glielo spieghi che la maggioranza della gente non sono i qui lettori..
Tutto quelli che hai scritto è vero, ma farlo capire a chi ha fatto una scelta è arduo
stupidaggini.
io preferisco di gran lunga le utilitarie perché aderiscono bene alle mie esigenze
– economiche, non voglio spendere migliaia di euro in più per avere qualche quintale di metallo in più
– logistiche, se devo spostare un mobile affitto un furgone per qualche ora
– quotidiane, la macchina mi serve per spostarmi con agilità dove non arrivo con la bici, quindi piccola agile e pratica da parcheggiare è meglio
quindi proprio no: io di un SUV o di un mostro da 20 quintali non so cosa farmene, non lo voglio nemmeno se me lo regali.
Assolutamente d’accordo. Ho camminato per quasi 20 anni con una indistruttibile Yaris 1.3, ci ho fatto viaggi che non ci credereste. Eppure oggi mi sembra pure troppo grande.
Il SUV mi sembra una delle cose che maggiormente rappresentano la follia umana.
Probabilmente la mia prossima macchina sarà una Toyota IQ usata. Macchina geniale
Neanche a me piacciono i suv ma confermi quanto ho scritto: le utilitarie le si scelgono per il prezzo (tu scrivi “economiche”) e per il parcheggio in quelle città dove è difficile parcheggiare (e confermi anche questo). Per i miei spostamenti e per dove vivo io, la lunghezza ideali di un’auto è compresa tra i 3,9 e i 4,4 metri, capisco che in città con poco parcheggio il massimo sia una Smart (ma ho scritto anche questo).
veramente tu hai scritto
“Nessun italiano e nessun terrestre (tranne qualche alieno) è innamorato dalle utilitarie”
ecco, qui ne hai trovati almeno due, italiani e terrestri.
e cosa ce ne si faccia di 4m di macchina per spostare una persona singola,
senza carichi (altrimenti meglio un furgone)
senza passeggeri
per me è un mistero.
Io non capisco quelli che scrivono dei commenti che sono lunghi quanto l’articolo. Coraggio, facciamo qualche esercizio di sintesi.
beh, puoi fare tu esercizio di pazienza.
oppure saltare il commento.
a me interessa il contenuto del commento,
se il contenuto merita e richiede approfondimento
ben venga un commento lungo.
Da quanto leggo, posso immaginare e sperare che la logica di quanto sta accadendo sia la seguente:
– creare in dieci/quindici anni un parco circolante elettrico con chi per svariate ragioni può permetterselo, vuoi per chi ha un garage proprio e fa pochi km giornalieri, o per chi può permettersi una seconda auto molto costosa, o per chi vuole votarsi al sacrificio personale pur di inseguire un ideale ambientalista senza troppo riflettere;
– creare così un bisogno su vasta scala ( la necessità di avere la ricarica distribuita);
– contemporaneamente creare una rete di ricarica sparsa sul territorio che possa soddisfare tale bisogno, ad oggi in pratica inesistente ma così destinato a crescere.
Sarebbe una logica legittima ed ineccepibile, anche se richiede sacrifici a tutti:
– all’industria che deve correre a ristrutturarsi, con le inevitabili ricadute negative sull’occupazione;
– al contribuente, chiamato ad incentivare un processo che non ha ancora logiche economiche evidenti ma che al momento provoca disoccupazione;
– al consumatore early adopter, a cui si chiede un sacrificio in vista di un beneficio lontano nel tempo.
Vorrei che tutto ciò fosse accompagnato parimenti da un’accelerazione della costruzione di nuove centrali su basi realistiche ( mix di gas, nucleare e rinnovabili). Questo per affrontare il grande problema ( l’energia sostenibile) e non concentrarsi solo sul piccolo problema ( la mobilità individuale).
Auto elettriche solo per ricchi?
Si, se non vorranno più vendere auto.
Ma se non vorranno più vendere auto dovranno inventare un mondo diverso, magari si tornerà a lavorare a 200 metri da casa oppure in smartworking.
Tutto il resto sarà metaverso?
Ci credo poco!
Comunque ho un’auto elettrica ed il mio stipendio è ricompreso nella fascia per la quale si ritiene impossibile l’EV.
Forse si può.
Certamente il garage aiuta ma personalmente immagino le città zeppe di borchie per attaccare l’auto a “bassa cilindrata”.
A quale prezzo? Hai visto quanto costa la corrente oggi per chi non ricarica in garage? Devi fare abbonamenti, ricaricare solo presso quelle colonnine, essere sicuro di non sforare i kWh inclusi nell’abbonamento … sì, vabbeh …
strana questa assidua presenza in un forum elettrico di un fan del motore termico. E’ tutto gratis?
🤣🤣🤣e sa tutto anke…
Perchè a casa ricarichi gratis ?
Dubito (a meno di avere impianti FV degni di un’azienda).
Basta una ricerca in rete.
…come per un telefonino.
e il telefonino si è diffuso.
anche e soprattutto telefonini che costano fucilate, sopra i 300 euro,
io non conosco una singola persona che abbia veramente bisogno di un telefonino con prestazioni quali quelle che si trovano in certi mostri over 300 euro.
eppure la gente li compra.
fatta salva la scala di valori, ovviamente parliamo di cifre totalmente diverse
io però vedo delle analogie profonde
soprattutto nella italica incapacità della gente comune di farsi due conti.
Sì, flat di EnelX, 0,31€ a kWh ed è utilizzabile su colonnine EnelX, Duferco, BeCharge, etc etc.
Fino a nove mesi fa andavo a metano.
Vuoi provare a fare due conti?
Con l’aumento dell’elettricità di questi mesi pagherei quanto con il metano di un’anno fa.
Ho scelto di prendere un’auto preferendo spendere per un’EV piuttosto che la stessa cifra per un’auto un po’ più lussuosa o grande.
A me va bene così, cosa importante è che continui a funzionare bene.
Il resto sono chiacchiere.