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Un mondo di Suv non fa bene all’ambiente

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Un mondo di Suv non fa bene all’ambiente. Si parla tanto di motorizzazioni, ma sulle emissioni pesa anche il tipo di auto, con la sua stazza e i suoi consumi.

Un mondo di SuvUn mondo di Suv: nel 2024 il 54% delle auto vendute nel mondo

Il tema non è nuovo, ma una bella inchiesta della BBC ha aggiornato la situazione globale a fine 2024, lanciando un allarme. Il 54% delle auto vendute lo scorso anno erano SUV, 3 punti percentuali in più rispetto al 2023 e 5 in più rispetto al 2022, secondo GlobalData. E l’Agenzia internazionale dell’energia (AIE), aggiunge che il 95% dei Suv attualmente in circolazione brucia combustibili fossili, gasolio compreso.

Il fatto è che questo tipo di veicoli, visto come il fumo negli occhi alle organizzazioni ambientalista come Greenpeace, garba parecchio ai cittadini di tutto il mondo. In Europa dal 2018 al 2024 sono passati da 1,5 a 2,5 milioni di pezzi, ma in Cina si è già arrivati a 11,6 milioni e il boom ha contagiato amnche gli Stati Uniti. Il problema è che, secondo l’AIE, questi veicoli, se alimentati a benzina o diesel, bruciano il 20% di carburanti in più, poiché pesano in media fino a 300 kg in più.

Un mondo di SuvOdiati dagli ambientalisti, amati da costruttori e clienti

Questi extra-consumi di fatto avrebbero annullato gran parte dell’impatto positivo legato all’arrivo delle auto elettriche e al loro viaggiare a emissioni zero. Ma rendendo felici sia gli acquirenti che i produttori. I primi amano la guida alta e l’idea di maggior sicurezza che i Suv trasmettono, i secondi realizzano margini di profitto più alti.

È l’industria che ha guidato la domanda attraverso enormi campagne di marketing e pubblicità negli ultimi anni“, ha spiegato alla BBC Dudley Curtis dell’European Transport Safety Council. “I SUV hanno offerto all’industria un modo semplice per far pagare di più un veicolo che fa la stessa cosa degli altri“. Già, perché la possibilità di un utilizzo fuori-strada nella maggior parte dei casi rimane solo sulla carta.

Al successo degli Sport Utility Vehicle fa da contraltare l’arretramento delle citycar: in Europa dai 3,27 milioni del 2018 si è passati ai 2,13 milioni del 2024. E mentre la gamma di Suv disponibili aumenta giorno dopo giorno, quella delle utilitarie si riduce anno dopo anno.

un mondo di SuvUn mondo di Suv annulla il calo di emissioni realizzato con l’elettrico

L’amara conclusione dell’AIE è questa: “La tendenza verso veicoli più pesanti e meno efficienti come i SUV (nei paesi in cui sta accadendo) ha in gran parte annullato i miglioramenti nel consumo di energia e nelle emissioni raggiunti altrove nella flotta di autovetture del mondo“. E la BBC ricorda che la Commissione per i cambiamenti climatici del Parlamento britannico è arrivata a una constatazione simile nel suo Rapporto 2024.

I costruttori si difendono spiegando che in realtà i Suv hanno il merito di aprire la strada verso l’elettrico: “Circa due su cinque di modelli  sono a emissioni zero, poiché il loro tipo di carrozzeria si presta bene all’elettrificazione. Con una maggiore autonomia della batteria che può rassicurare i consumatori più preoccupati per l’accessibilità della ricarica“, ha affermato Mike Hawes, dell’SMMT inglese (Society of Motor Manufacturers and Traders).

Ma buona parte dei Suv venduti sono ibridi plug-in. E per questa motorizzazione uno studio europeo dell’International Council on Clean Transportation nel 2022 ha rilevato che solo il 30% della distanzapercorsa nel  è in media in elettrico.

  • LEGGI anche e guarda il VIDEO: Prezzo dell’elettricità e del gas; è possibile disaccoppiarli?

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57 COMMENTI

  1. Smettiamo allora di vendere Suv, inclusi quelli elettrici, che percentualmente sono la maggior parte a listino, con quel tipo di trazione.
    Oppure le varie model x o y e le varie skoda e via discorrendo possono essere considerate in altro modo, solo perchè elettriche?
    Possibile che tutti i veicoli elettrici, eccetto poche eccezioni, siano oggetto di elefantiasi?

    • Francamente, Franco, l’articolo mette in evidenza un problema conosciuto e che tocca “marginalmente” la transizione energetica e ancor meno l’elettrico, ma evidenzia l’ignoranza di quanti si scandalizzano di qualche miniera illegale di litio e ignorano i problemi ecologici e sociali legati alla continua sostituzione dei prodotti elettronici di uso quotidiano

      • Non sono scandalizzato e non mi ritengo ignorante perchè lo dice lei…..
        Non continuo a cambiare nessun dispositivo elettronico personalmente, e non ho detto che bisogna continuare con i fossili….ma anche le nuove tecnologie hanno il rovescio della medaglia e sono sempre i paesi poveri a farne le spese

        • Io etichetto come ignoranti sia quelli che ignorano (è una colpa, ma si può rimediare) sia quelli veramente colpevoli che fingono di ignorare. Nessun riferimento personale, perchè condivido pienamente le sue parole. Ponevo l’accento su quanti ce l’hanno con la transizione e si indignano per situazioni di sfruttamento di suolo e persone e iinquinamento ambientale solo quando ci si riferisce ai minerali e ai prodotti utilizzati per la transizione energetica. Certo, sono sempre i più deboli a portare il peso maggiore. A partire da quelli che impilavano i massi per costruire le piramidi o stavano ai remi delle navi fenice e romane, fino ai tanti (bambini compresi) che scavano lo zolfo nelle miniere siciliane o il carbone in quelle sarde, o quelli nelle miniere d’oro africane o brasiliane (cosa ancora più tragica per la “futilita”‘ dei prodotti estratti.) . Ma quanti, puntualmente “ignorano” quanto sangue è costata quella collana, quel diamante, quel bel bracciale?

  2. A me i Suv non sono mai piaciuti. Amo la guida basa e un assetto sportivo.
    Molte persone hanno un Suv solo perché va di moda, lo usano in città, e non caricano roba ingombrante.

    • -Amo la guida basa e un assetto sportivo.-

      Anch’io.
      Poi purtroppo sono invecchiato.
      Ma la colpa è mia, sarei dovuto rimanere giovane.

  3. Sarà una banalità, ma volevo precisare che, ad oggi e se non mi sbaglio, non esiste una definizione univoca di cosa sia un SUV.
    Ci sono soltanto definizioni commerciali che indicano che la vettura X è un SUV, anche se talvolta ci sono dei dubbi in merito (la vecchia Panda 4×4 è un SUV? La Dacia Duster? La Citroen C3 Aircross?).
    Non a caso qualsiasi tassa che veniva acclamata come “tassa sui SUV”, o è morta sul nascere o è stata modificata in “tassa in base al peso del veicolo” (ad esempio a Parigi) finendo per includere anche numerose monovolume/station wagon/auto elettriche.
    Quindi, ok che se ne parli…ma almeno che qualcuno desse una definizione univoca di cosa è incluso nei SUV nel momento in cui si fa una qualsiasi ricerca.
    Saluti.

  4. Voi siete troppo riformisti, con voi la rivoluzione non si farà mai! ☝️✊

    Secondo me la cosa migliore sarebbe quella di estrarre a sorte una volta all’anno 10 proprietari di SUV e fucilarli nella schiena di fronte all’Altare della Patria, con tanto di diretta reti Rai unificate.
    Poi vedi tutti gli altri Kulachi dell’automobilismo come imparano alla svelta!

  5. Oltre a comprendere il peso il bollo dovrebbe comprendere una tassa sul rumore di picco emanato dal motore dell’auto. 1€ a decibel. Ci sarebbero meno fastidio e danni alla salute pubblica. Indiscutibilmente

  6. Personalmente preferisco un comodo, confortevole, spazioso e sicuro suv, meglio se compatto, piuttosto che quei carri funebri delle station wagon, in cui farò l’ultimo viaggio della mia vita, o delle inutili berline poco spaziose e ancor meno confortevoli o degli sgraziati monovolumi disegnati dalla matita di un bambino in età prescolare. Allora meglio suv

    • Una monovolume o anche un multispazio, metro alla mano, tipo Doblò o Caddy sono molto più comodi e spaziosi di un cosiddetto SUV, se si hanno queste esigenze. Circa la sicurezza, basta guardare i test Euro NCAP per verificare che questa dipende da ben altri fattori

      • Un doblò molto più comodo di un suv? Prendiamo la Model Y che essendo tesla è anche meno premium di altri suv… un doblò sarebbe più comodo di una model y? Anzi… “molto” più comodo?

        Ma mi faccia il piacere, mi faccia!!! (cit)

        Spazioso ok.. ma più comodo proprio no.

        • Sono d’accordo. Spazioso e decisamente più pratico e versatile. Mio nipote ha l’ultimo Tuareg a gasolio e ogni volta che deve caricare qualcosa arrivo io col Partner… In quel bestione non ci sta un cxxxo, veramente

        • Il confronto andrebbe fatto tra veicoli abbastanza omogenei per prezzo, dimensioni, peso. La Tesla da lei citata costa quasi il doppio di un Doblò o simili

  7. Mi sembra una considerazione abbastanza futile. Se c’è da risolvere un problema ambientale e per risolverlo si va su emissioni zero, poi diventa irrilevante il tipo di veicolo.

    C’è chi non ama i suv, chi non ama le berline, chi non ama le cabrio, chi non ama le scatolette, chi non ama i van… e oguno ha le sue ragioni, i suo pro e i suoi contro.
    E i suoi casi d’uso.

    • non la vedo proprio cosi.

      anche ipotizzando azzeramento delle emissioni non ha considerato tutta una seri di altri fattori che impattano sul clima o sulla salute punnlica con veicoli piu ingombranti e pesanti.

      le polveri sottili dei gli pneumatici soggetti a maggior usura, e le maggiori richieste di acqua per produrre pneumatici piu grandi.

      il maggior impatto ambientale per produrre quei 300 kg di zavorra del suv rispetto ad una monovolume in particolare emissioni di calore e consumo di acqua in fase di produzione ma anche di eventuale riciclo dei materiali utilizzati..

      la maggior richiesta di energia necessaria per muovere quegli scatoloni non aerodinamici, che anche se prodotta a da fonti green (ma non scordiamoci che il 40% dell’energia elettrica deriva ancora da fossile) , alla fine del ciclo “carica -morimento ricarica” per il 1 e 2 principio della termodinamica l’energia della batteria sarà trasforma inevitabilmente in calore per le varie forme di attrito (a meno che non venga parzialmente convertita in energia potenziale salendo e fermandosi in vetta ad una montagna).

      • Mettiamola così. Quando tutto il parco circolante sarà elettrico e finalmente dovremo preoccuparci delle inezie che citi, sarò ben felice di darti ragione.
        PS: i freni le bev non li usano.
        Ci sono solo i particolati degli pneumatici e quel che “tiri su” dall’asfalto che, guarda un po’, in buona parte viene depositato dai gas di scarico dei motori termici.

  8. Salve, quanti di questo 54% di suv sono piccoli suv ?
    Di solito si tende ad immaginarli come ” bisonti ” su quattro ruote quando in realta’ non e’ cosi.
    Io non penso che il problema sia la tipologia di carrozzeria, per quanto possa influire sui consumi, ma sulla progettazione di essa.
    La Citroen dovrebbe mettere in vendita la Oli, si puo’ gia’ vedere sul sito Citroen, una specie di suv dal peso estremamente contenuto, costruito in maniera razionale, ecologico e riciclabile.
    L’ innovazione e’ la soluzione fondamentale per un buon risultato, a prescindere dal tipo di carrozzeria.

  9. Non è solo la guida alta, sono più versatili per il carico di merce. Aprendo il portellone e abbattendo i sedili ci stanno carichi ingombranti come una lavatrice o una bicicletta. In una berlina è impossibile. Per chi ha famiglia è importante.
    Poi consumano più di una berlina, vero, ma meno di un monovolume o un furgone

    • Una lavatrice ci sta anche in una Micra del 2005, lo so perché io ci ho fatto due traslochi con la Micra, e solo per gli oggetti lunghi ho dovuto usare la station wagon di un amico. L’unico oggetto che ho dovuto portare col furgone è stato il frigo, perché va trasportato in verticale, quindi non entra nemmeno in un SUV.

      • La bicicletta la carico almeno una volta a settimana sulla Auris berlina senza nessun problema, se siamo in 2 ne carico 2. Un mio amico ha il Tiguan ultimo modello e mi sembra tutto meno che spazioso. Quando avevo l’Astra SW del 2000, caricavo la bici senza neanche togliere la ruota anteriore, lunghezza vettura 4 metri e 20.

        • per le biciclette ci sono gli appositi porta bici da mettere sul tetto.
          La lavatrice…al massimo la carichi in macchina per portarla alla piattaforma ecologica per lo smaltimento.
          Se è nuova di solito la portano a casa.

        • Nella mia bmax ci carico più roba che su EcoSport e puma entrambi più lunghi. Mentre una bici perfino sul precedente modello della C3 o su una Clio abbiamo caricato. Avere tanti ingombri fuori non vuol dire che l’abitacolo sia cresciuto .Boh a me sembra che ci sia gente che o non abbia mai guidato nella vita o provi ad inventarsi giustificazioni per un proprio gusto personale. Che ci starebbe non fosse che alla fine così tutti ci troviamo con auto che consumano di più e più costose e che nulla offrono di diverso se non forse una guida leggermente più alta. Al di là che per me sono pure brutti, gli unici che trovo carini sono puma, Stelvio ed un poco tonale e quelli Maserati.
          Aggiungo che pure come auto aziendale l’ho usato e se dovevo caricarli spesso erano più scomodi delle vecchie wagon .

    • Difatti monovolume, SW e ora SUV sono auto storicamente apprezzate da chi ha necessità di carichi ingombranti (frequenti o saltuari) e magari viaggia spesso con più passeggeri a bordo; la comodità è sicuramente superiore in rapporto all’ ingombro; una berlina lunga, bassa ed aerodinamica fa sicuramente meglio in velocità e consumo autostradale.. anche più silenziosa…ma comunque resta ingombrante nei parcheggi..e non è detto che sia tanto più leggera.

      Alla fine…la famosa “scatola nera” (una evoluzione dell’ E.D.R.) potrebbe trasmettere i dati di percorrenza e consumo… e calcolare l’ “impronta ecologica” a cui applicare la “pollution tax” a prescindere dal mezzo , magari con soglie di esenzione e franchigie

    • Da possessore di monovolume Ti direi che su un SUV la capacità di carico non è un granché superiore a quello di una familiare, senza tener conto che le versioni 5 posti spesso sono delle 4+1, perché al centro del sedile posteriore non ci fai sedere un adulto ma solo una ragazzino/a (i bambini viaggiano con seggiolini e rialzi ed occupano lo stesso spazio di un adulto).
      Le ruote alte del SUV costituiscono infatti il limite progettuale più grande: non permettono di avere divani posteriori piatti e riducono lo spazio per il bagagliaio.
      Quindi, sempre per espereienza personale, se hai bisogno di 5 posti veri e del bagagliaio puoi acquistare solo una monovolume (oggi quasi totalmente in via di estinzione) o un MPV (Doblò, Kangoo et similia), che poi è un furgoncino “civilizzato”.
      Intorno ai 4,5 – 4,6 metri di lunghezza nessun SUV ha la capacità di carico di una monovolume di pari lunghezza. Certo, se compri un “bisonte” che sfiora i 5 metri di lunghezza ed i 2 di larghezza stai sempre comodo ma forse smetti di parcheggiare in città e, nel mio caso, anche nel box.
      Mi permetto un consiglio: prova il VW Multivan o la ID.Buzz, Ti ricrederai sui “furgoni”: vanno bene per qualsiasi autilizzo (anche il trasloco) e sono ingombranti come tanti SUV. Certo i prezzi non sono “da famiglia”.
      Da ultimo i consumi: a parità di motorizzazione e dimensioni, l’aerodinamica e gli attriti di un SUV sono molto simili a quelli di una monovolume, le differenze nei consumi sono vereamente marginali.

    • In effetti, anche scartando i furgoni veri e propri, il consumo è paragonabile a quello di molti MPV..

  10. Partiamo dal principio: cos’è un SUV? Senza questo punto di partenza stiamo parlando del nulla. La “ricerca” cos’ha considerato come SUV? E chi ha comprato questi veicoli in altri tempi avrebbe comperato utilitarie? Ne siamo sicuri?

  11. Non posseggo SUV, (ma trovo che la guida alta sia impareggiabile)..
    Ma alzo un ditino per dire: “avete provato ad affrontare le nostre strade in SUV invece che in utilitaria?”.
    Quanto le strade italiane saranno come quelle del trentino, allora sarà piacevole anche guidare una macchinetta su dossi, buche e crepe… Del resto del mondo non so, ma da noi è anche questione di sopravvivenza… 🙂

    • Il consumo dell’asfalto e quindi la creazione delle buche dipende anche dal maggior peso e dalle maggiori sollecitazioni che inducono i veicoli più grandi e pesanti. Se tutti viaggiassimo con bici, moto o utilitarie entro i 1000kg di peso, di buche se ne creerebbero molte meno. Qui invece si ribalta il ragionamento: si viaggia in SUV perché ci sono le buche e non si vede che i SUV sono i mezzi che contribuiscono più attivametne a creare quelle buche.

    • le famose buche e dossi affrontate dai suv con cerchi di 20/21/22/23 e gomme con misure da supercar? adatte e confortevolissime.. 🤣

  12. speriamo di arrrivarci non troppo in là alla tassa di immatricolazione progressiva crescente per il kg di peso di un auto nuova che eccedono certe soglie/scaglioni, anche a prescindere dalla motorizzazione

    così son contenti tutti, chi vuole il macchinone può averlo ma almeno contribuisce a pagare le sue esternalità

    esempio a caso:
    – 0 euro x ogni kg entro 1500 kg
    – 1 euro x ogni kg tra 1500 a 1800 kg
    – 2 euri x ogni kg tra 1800 e 2100 kg
    – 3 euri x i kg che superano 2100 kg

    da cui esempi di tassa di immatricolazione sul peso:

    — BEV segmento B 1500 kg
    pagherebbero 0

    — BEV segmento C 1700 kg
    pagherebbero 200 euri

    — Tesla 1830 kg
    pagherebbe (300 + 60) = 360 euri (e poco più nel caso della MY)
    mi parrebbe accettabile su una vettura da 40.000 euri e di una certa imponenza

    — Suvvone es.tedesco 2200 kg
    pagherebbe (300+600+900+300)= 2100 euri

    • Qui in Norvegia mi sembra sia circa 15 NKR (circa 1.3 €) per ogni kg oltre i 500. Se non ricordo male per la mia Model 3 ho pagato sui 1.800 €.

    • La mia (Model 3 SR+ di giugno 2021) è 1757kg a libretto, non ho mai ben capito come siano calcolati i pesi, in teoria dovrebbe pesare 150 kg in meno.

  13. Indipendentemente dal tipo di motorizzazione (ICE, PHEV o BEV) i SUV sono antiecologici per motivi legati al maggior peso e alla maggiore superficie frontale. Di conseguenza, la tassazione , ad esempio la tassa di proprietà, dovrebbe tenete conto, ad esempio, anche del peso e non solo della potenza

      • ” la tassa di proprietà, dovrebbe tenete conto, ad esempio, anche del peso e non solo della potenza”: penso di avere già espresso chiaramente il mio pensiero con le parole che riproduco

  14. Mia idea: il problema è che le citycar ormai costano troppo, ma veramente troppo. Se ci fosse una vera convenienza probabilmente se ne venderebbero di più. Seconda cosa, sono di fatto sparite le monovolume e le station wagon, auto che non erano enormi ma che offrivano una buona capacità di carico e di spazio per le famiglie. Adesso se vuoi un’auto più spaziosa o compri uno pseudo furgone ( io ho avuto due Kangoo, comodità ai massimi livelli ) o compri il suv

    • In realtà le Station wagon sono ancora a catalogo di molti marchi sia premium che economici…ma sono meno di moda e passano inosservati.
      Molto più complesso il problema delle auto piccole (seg. A) che sono tanti anni che porta alla diminuzione delle proposte (ero ancora in conc. Peugeot negli anni 2000 quando sostituirono la 106 -del 1991- con le “gemelle” 107/C1/Aygo fatte per 3 marchi nella stessa fabbrica per abbassare i costi produzione e mantenere un certo volume di vendita .
      Adesso anche i marchi europei stanno per presentare molte BEV seg.A ma costeranno necessariamente cifre più alte che in passato
      Però non trascuriamo l’effetto combinato di:
      1) riduzione progressiva del valore stipendi italiani
      2) rialzo prezzi del periodo post-covid (ancora non del tutto risolto causa modifiche delle catene di fornitura, distribuzione e politiche di contrasto tra stati clienti/fornitori)
      3) l’ effetto pesante dell’ inflazione a 2 cifre degli ultimi anni

      Se avessimo tutti stipendi a partire da 2000 euro in su.. forse auto da 18k € non sembrerebbero così irraggiungibili.. e, per quelli proporzionalmente più pagati -per ruolo e anzianità di servizio – neppure quelle >40k €

    • basta mettere IVA e Bollo proporzionale ai consumi / inquinamento…

      comunque conosco tantissimi che possiedono SUV o altre auto pesanti che poi fanno pochissimi km / anno e quindi consumano=inquinano meno di molti che, purtroppo, viaggiano -tanto ! – con vecchie “carrette” che non possono cambiare per carenza di reddito… quindi è un discorso complesso.

      Discorso diverso è poi legato all’usura del manto stradale (li magari più che il peso “tal quale” conta a quale velocità gli fai affrontare curve e frenate.. che poi causano avvallamenti, cedimenti e buche nell’asfalto (con relativi grandi costi di manutenzione ) , ed allora andrebbe fatto un discorso sulla velocità autorizzata ai mezzi “pesanti” (se superi un certo livello vai più piano degli altri… anche per un discorso di sicurezza… vista l’energia in gioco legata alla maggior massa in movimento).

      E poi c’è il problema “dimensioni”… che anche in questo caso… contano !
      Farsi “grandi e grossi” con vetture enormi paga a livello di immagine… ma
      crea sicuramente problemi di parcheggio e viabilità negli spazi angusti delle città europee, tutte antiche e con larghezza strade poco compatibile con auto molto larghe e lunghe nelle zone centrali…. e Parigi sta facendo scuola quanto a penalizzare i “colossi” a 4 ruote..

      • Damiano hai “purtroppo” ragione, inoltre più che demonizzare il generico SUV occorre prima stabilire cosa si intenda per SUV. Oramai anche molte utilitarie o berline fascia C una volta sarebbero state considerare dei mjni/medio SUV. Molto più senso evrebbe tassare in base al peso (e forse alla potenza).. il consumo dell’asfalto, freni e pneumatici inquina molto e questo indipendentemente dal tipo di alimentazione, più una macchina pesa e più va forse più distrugge manto stradale e più inquina.
        https://www.greenme.it/ambiente/polvere-pneumatici-inquinamento/

        • Indipendentemente dall’alimentazione? Questa è una bufala trita e ritrita. Smetta di riproporla.

          • Vabbe lei ha ragione a prescindere con le sue solite risposte (quelle si trite e ritrite) mentre gli atri propongono solo bufale anche quando le scrive l’arpa Lombardia
            “Va poi ricordato che nel particolato effettivamente presente in atmosfera, una percentuale non trascurabile, seppure non inclusa negli inventari di emissione in quanto non emessa direttamente, è dovuta al risollevamento di materiale terrigeno sempre indotto, in gran parte, dalla circolazione dei veicoli”
            Contento lei e quelli che le danno j like contenti tutti
            https://www.snpambiente.it/snpa/arpa-lombardia/qual-e-limpatto-del-traffico-sulla-qualita-dellaria/

          • Certo, “una parte non trascurabile”. Ma si rende conto?

          • Massimo, si vabbè anche tu smetti di riproporre risposte trite e ritrite senza manco un link a supporto, quelle vanno bene per gli analfabeti funzionali tanto cari a molti forimisti.

          • E insiste pure? Continui se le fa piacere, ma finirà nel cestino

        • personalmente Antonio sarei favorevole a tornare a velocità più basse stile “decreto Ferri” che consentirebbe di mantenere velocità costanti a tutti i veicoli (riducendo le differenze tra auto potenti e meno..e veicoli commerciali) ottenendo contemporaneamente sia la riduzione dei consumi, del rumore (sia nei veicoli che all’ esterno) e soprattutto dei rischi o conseguenze di eventuali incidenti (che di per sé sarebbe un motivo prioritario!).
          Come sanno bene i guidatori BEV tenere medie sui 100/110 anziché stare fissi sui (o sopra) in130km/h non comporta chissà quali vantaggi (pochi minuti anche su viaggi lunghi) specialmente sulle tratte più affollate (che per altro se tutti viaggiassero alla stessa velocità media non ci sarebbero rallentamenti e code).

          La riduzione dei pesi veicoli è una missione fondamentale, per qualsiasi alimentazione e tipo..ma obiettivo sempre più difficile con il continuo aumento delle dotazioni, delle necessità di sicurezza passiva… Le case si stanno impegnando molto nello studio ed applicazione di nuovi materiali (spesso di riciclo..o di origine naturale) al posto di materiali classici (plastiche, metalli).

          • Damiano, io non so dove tu abiti, ma qui da noi a Lodi e in Lombardia in generale andare “veloci” è diventato quasi impossibile, provare tratti a riga discontinua sulle strade extraurbane è peggio di trovare l’oro nel Tevere, gli autovelox t-red ecc la fanno da padrone anche e soprattutto dove servono poco o nulla, le provinciali sono praticamente tutte a 70 se non spesso a 50, le città incominciano a esser tappezzate da cartelli dei 39km/h se a questo unisci il traffico che, forse anche a causa di questi limiti, è diventato congestionato h24 o quasi, capisci che un’ulteriore stretta sui limiti è praticamente irrealizzabile, per cui se vuoi ridurre il degrado dell’asfalto non resta che agire su dimensioni e peso, capisco che è difficile ma sinceramente non vedo altre strade percorribili.

          • Ciao Antonio..abito in Toscana..e mi sposto tra appennino e mare ogni settimana… Spesso su strade iper trafficate e mal mantenute.. proprio come te (e difatti prima avevo un SUV 4×4 a gasolio).
            Ovviamente i limiti più bassi servono sempre e comunque, innanzitutto ove sarebbe possibile avere velocità più alte (e quindi inquinamento e rischi) nei rari tratti a 3 corsie per senso di marcia… E comunque per “ricordare” a tutti che non si deve esagerare con la velocità per recuperare rallentamenti precedenti (anche perché ulteriori frenataccie -ed eventuali tamponamenti – causano ulteriori km di code da affrontare…e qui da me ci sono tutti i giorni sulle solite strade: A1 ⬆️⬇️, A11e12, Fi.Pi.Li che son veri “percorsi dei dannati” in ore di punta).
            A parte che al momento sono vietati dal nuovo CdS “Salvini” gli autovelox sotto i 50kmh (solo pattuglia), le velocità medie effettive nelle città italiane sono da decenni attorno ai 25kmh..
            Il problema sono i comportamenti irresponsabili dei conducenti di qualsiasi mezzo, a 2 o più ruote, con i Senza motore.

            Per il peso dei veicoli Antonio non si può tornare a quello anni ’70 per ovvie ragioni (e mi preoccuperei del contrario!) ma tendere a limitare certe esagerazioni si, perché tecnicamente possibile e pure doveroso.

            Comunque i danni all’ asfalto (a parte l’ incuria dovuta a piccoli budget disponibili per le amministrazioni responsabili..e la continua e crescente emergenza frane e smottamenti..che richiede enormi risorse!) sono limitabili con il corretto comportamento.
            Guarda caso chi si abitua alle BEV (anche iper potenti) finisce per adottare stile di guida rilassato, molto anticipatore dei rallentamenti, con ripartenze non fulminee (nonostante la coppia max da subito) e velocità media più basse..

            Certo è che il danno grave non lo fanno certo le autovetture (per quanto pesanti) bensì i trasporti commerciali (molto, molto più pesanti) che affollano le strade. In Toscana il governo regionale sta pensando di istituire un pedaggio solo per autotrasporto sulla Fi.Pi.Li proprio per finanziare gli enormi costi di manutenzione straordinaria di questa sciagurata arteria . Andrebbe assolutamente tolto il traffico pesante, spostando tutto su ferrovie (in fase di raddoppio binari) o Autostrada A11(in ampliamento a 3 corsie..ma ancora occorrerà un decennio!) anche in vista dell’ampliamento di Darsena Europa al porto di Livorno…che si sta candidando tra i più importanti sbocchi commerciali d’Europa (tra merci, Ro.Ro. e GNL).

            Purtroppo abbiamo mille spese indispensabili (sanità.. istruzione.. efficientamento..) e mille esigenze in emergenza (riarmo.. alluvioni, frane etc) da affrontare.. e si procede sempre a zig zag.. tra spinte populiste del momento e governi che non pianificano razionalmente.. ma accontentano le lobby di turno.

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