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Un leader indiscusso nel Mondo alla spina: Tesla Model 3

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Una delle prime Tesla Model 3 uscite dalla fabbrica di Shangai.

Un leader indiscusso nel mondo alla spina: Tesla Model 3. In settimana svelati i dati del primo semestre 2020, che uniscono elettriche pure e ibride plug-in.

Un leader indiscusso surclassa europee e asiatiche

Con oltre 142 mila macchine vendute, la Tesla Model 3 surclassa tutti i concorrenti. E questo nonostante che la Tesla non sia ancora un vero marchio globale, non essendo ancora distribuito su molti mercati minori. Insegue la Renault Zoe, un altro successo indiscusso, mentre continua a perdere terreno la Nissan Leaf, che un tempo dominava questa classifica. Per trovare un’auto cinese (la Cina è di gran lunga il primo mercato al mondo) bisogna arrivare in quinta posizione, con la BYD Qin Pro EV.

—   Nella top ten 7 elettriche e solo 3 ibride plug-in…

Un leader indiscusso
La BYD Qin Pro EV, unica elettrica cinese nelle top ten mondiale.

Un leader indiscusso

Per trovare modelli ibridi plug-in, invece, si scala al sesto posto, con la BMW 530e/Le. In complesso nella top ten mondiale delle auto alla spina si trovano quattro auto tedesche, due auto giapponesi, una Americana, una coreana, una francese e una cinese. Interessante notare anche che, secondo i calcoli di EV Volumes, la Tesla Model 3 da sola ha venduto tante vetture quante ne hanno piazzato tutte assieme le sei macchine che la seguono in classifica. La sua quota nel mercato globale delle auto con la spina è del 15%, secondo CleanTechnica (clicca qui) contro il 4% della Zoe (venduta solo in Europa) e il 3% della Leaf.

Le Tesla richiestissime anche nel car-sharing

Tra l’undicesimo e il ventesimo posto troviamo diversi modelli cinesi, chiaramente penalizzati in una classifica globale dal fatto di essere venduti solo in patria. Ottimo il risultato dalla Peugeot e-208, con oltre 13 mila vetture immatricolate nel semestre del debutto. Ma colpisce soprattutto l’arrivo nella top 20 della Tesla Model Y, che a fine anno sicuramente troveremo tra le prime 10. Al momento è fabbricata solo a Fremont, ma quando la produzione partirà anche a Shangai e a nello stabilimento in costruzione vicino a Berlino i numeri saliranno di parecchio.

e tanta Cina (e ancora Tesla) nelle posizioni 11-20

Un leader indiscusso

Quel che fa del Model 3 un leader indiscusso è anche la curiosità che il marchio Tesla continua a suscitare negli automobilisti, anche se diffidenti nei confronti dell’elettrico. Lo ha confermato a Forbes (qui l’articolo) il numero uno di Turo, uno dei maggiori operatori di car sharing degli Stati Uniti. Dovendo noleggiare un’auto per periodi brevi, scelgono di provare un Model 3. In tutto le Tesla in flotta a Turo nel 2014 erano 67, oggi sono 10.485. E continuano ad aumentare.

— Leggi anche: Vendite in Europa, l’auto elettrificata “vede” il diesel

 

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5 COMMENTI

  1. con le auto elettriche credi si salvi il pianeta?
    peccato….ero d’accordo con il tuo post su tutto…poi arriva questa affermazione semplicistica e banale….con EV si salvano solo le industrie automobilistiche….si chiama “market displacement”. il pianeta, grazie alle miniere di litio e cobalto ed alle centrali a carbone che producono l’elettricità’ che serve per fare funzionare le Tesla, stara’ sempre peggio….

    • Marcello, le centrali a carbone le stanno abbandonando tutti, a cominciare dall’Enel. A meno che lei viva in Polonia, dove sì il carbone la fa da padrone.

    • tu confondi il concetto di semplice con quello di qualunquista. Il mio è semplice ma tutt’altro che qualunquista. Il cambiamento climatico è mondiale e produce miliardi di euro di danni su tutti i fronti oltre che tensioni sociali enormi. E’ evidente che l’azione dirisanamento deve essere globale e possibilmente coordinata. Purtroppo finché ci sarannopersone come Bartolozzi che pensano ancora alla guerra fredda degli anni 50 (e purtroppo alcuni come lui occupano posti di potere) non se ne viene fuori. Il pianeta si salva eliminando schemi mentali stile Trump. Semplice..tutt’altro che facile. Ma intanto proviamo a rendercene conto. Le auto elettriche fanno parte di queste azioni positive e scrivo (per la milionesima volta alla milionesima persona che fa sto commento) che l’evoluzione delle batterie va verso l’eliminazione totale di cobalto e altre terre rare. Faccio anche notare..come fatto notare dai gestori di questo sito almeno un miliardo di volte, che il petrolio è da 100 anni causa non solo di guerre ma di ingiustizie scandalose anche in tempi di pace. L’eni, in Nigeria, ha assoldato dei teppisti per sparare addosso dei locali che protestano contro una loro installazione.

  2. Guardando la classifica si nota come solo Tesla, Nissan, VW VAG e Hyundai/Kia abbiano una mercato mondiale. Per ora Renault deve il suo successo al solo mercato europeo, in quanto alle cinesi ovviamente godono dei privilegi di un mercato chiuso e protetto alla concorrenza straniera grazie a tasse, dazi e tariffe altissime che impediscono a chiunque di esportare là al punto di essere OBBLIGATI dalle regole della dittatura comunista cinese di impiantare una fabbrica in loco come ha fatto Tesla. Come era da aspettarsi, questa politica ora sta causando le più normali ritorsioni, per cui i prodotti cinesi non sono graditi nè nel resto dell’Asia, con blocchi commerciali da parte di Giappone, Corea, Vietnam, Indonesia, India, Thailandia, Malesia, Australia, Filippine, nè ormai anche nei paesi africani, dove la Cina è vista sempre peggio e la famosa Belt and Road Initiative è stata stracciata dai paesi del golfo di Guinea, dal Kenya e via via sempre più paesi si aggiungono ogni mese. Dubito che malgrado le pressioni ed i ricatti politici del regime cinese, nonchè la corruzione di politici europei, vi sarà una invasione di automobili prodotte nel celeste impero.
    La maggior parte dei partiti politici intelligenti, incalzati dalla volontà popolare e dalle informazioni industriali e commerciali, sta alzando barriere di ritorsione contro la Cina a tutti i livelli.
    L’arroganza cinese, la prepotenza, la scorrettezza viene punita.
    Intanto in Sudan crolla una diga fatta dai cinesi con finanziamento cinese, manodopera cinese e tecnologie cinesi… segno del destino?

    • qui invece crollano i ponti e li abbiamo fatti noi, in brasile crollano le dighe e le hanno fatte loro.. Ai sovietici era scoppiata una centrale nucleare…ai giapponesi è capitato quasi lo stesso.
      A te piace giocare a Risiko e fare politica. Risiko piace anche a me..ma qui si parla di auto elettriche…punto. E che le facciano i comunisti, i terrapiattisti..gli alieni..ma chi se ne frega ? salviamo il pianeta.

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