Un costo assurdo per sistemare la mia Renault Megane incidentata. Un lettore descrive i preventivi incredibili (superiori al costo dell’auto) che ha avuto. Vaielettrico risponde. Le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
di Roberto Concari
“Sono un vs. Lettore gia’ da tempo, fin da prima di acquistare le auto elettriche. Sono proprietario di due vetture: una Megane e-tech EV60 da settembre 2023 e un’Audi e-tron GT. Ho sempre seguito con molto interesse tutte le vs. informazioni sul mondo elettrico e proprio per questo mi sono deciso ad acquistarle. Avendo anche a disposizione l’impianto fotovoltaico per la ricarica e altre auto termiche per la sostituzione. Devo dire, in base ai miei spostamenti, che mi trovo molto bene e sono auto eccezionali“.
Mi hanno sfondato le portiere della fiancata della Megane: airbag esplosi
“Ma un bel giorno, tutto è cambiato e quanto è accaduto ha messo in discussione la mia visione del mondo dell’elettrico. Se, realmente, è così come mi vogliono far credere (assurdo), il mondo dell’elettrico per me è finito.
Nell’agosto del 2024, ho avuto un incidente stradale con la Megane: l’altra vettura, non rispettando lo stop ad un incrocio, mi ha sfondato le due portiere della fiancata destra, facendo esplodere tutti gli airbag. Nessuna conseguenza per i passeggeri di entrambe le auto e a prima vista sembrava quasi un normale incidente con ragione al 100%, come da verbale della Polizia Municipale.
In realtà da quel giorno è iniziato il mio calvario che non si è ancora concluso e non ho ancora capito se riguarda tutto il mondo elettrico o solo la mia Megane. Dopo l’incidente, il carroattrezzi ha portato l’auto alla concessionaria Renault, avendo questa la carrozzeria interna autorizzata per le auto elettriche (anche se probabilmente poco preparati su queste auto)“.
Un costo assurdo: 47.280 euro, più del valore dell’auto, possibile?
“La carrozzeria ha tardato ben due mesi e mezzo a formulare il preventivo di riparazione: non era ben chiaro se con un impatto del genere ci fosse da sostituire la batteria di trazione. Anche se la parte inferiore dell’auto dove alloggia la batteria non era stata urtata.
Infine, per togliersi da ogni responsabilità, mi hanno fornito il seguente preventivo. Sostenendo che, secondo il manuale di riparazione Renault, quando esplodono gli airbag, la batteria di trazione va sostituita.
Danno meccanico 15.000 euro, batteria di trazione 29.280 euro, smaltimento batteria usata 3.000 euro = Totale 47.280 euro iva compresa (valore ben superiore al nuovo). La mia assicurazione vuole risarcirmi euro 14.800. Non so come la risolverò e in che tempi, visto che sono ormai trascorsi 5 mesi.
Chiedo aiuto a voi per sapere se effettivamente, nelle auto elettriche, in caso di incidente e esplosione degli airbag, va sostituita la batteria. Se è così, a mio parere, è finito il mondo dell’elettrico“.
Risposta. Non riusciamo bene a capire perché, se l’incidente è stato causato dall’altra auto, dev’essere il nostro lettore a farsi carico della riparazione. Comunque sia: chiederemo lumi a Renault, perché è la prima volta che ci capita di leggere che, se gli airbag esplodono, la batteria di trazione va sostituita. Con costi astronomici, peraltro, molto al di sopra delle quotazioni che circolano normalmente.
Recentemente un altro lettore, con una Ioniq 5, ci ha scritto preoccupato per i costi di ripristino dell’auto dopo un incidente. Ventilando addirittura l’ipotesi di una rottamazione. E noi stessi stiamo raccogliendo documentazione per capire se effettivamente ci sono criticità particolari in caso di incidenti con l’elettrico. E anche in questo ci è prezioso l’aiuto di esperienze e informazioni che ci possono arrivare dai lettori esperti in materia. Come in questo intervento.
- Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
Per curiosità: il “DISCONNECT – BATTERY – PYRO DISCONNECT 1064689-00-J” Tesla (il fusibile pirotecnico delle batterie Tesla) costa, iva compresa, 14,34€ e viene normalmente venduto come ricambio.
Mi risulta che Volkswagen per la serie ID.x lo faccia pagare intorno ai 1000€ (sono due, 400€ l’uno + IVA)
Avere pubblicato i listini (al pubblico!) dei pezzi di ricambio è devastante (per gli altri marchi).
guarda Guido queste sono cose spesso incomprensibili, sarà che conosco e ho esperianza del ramo ricambi per due aziende italiane in cui ho lavorato in momenti diversi e posso affermare che si fanno dei ricarichi spaventosi. l’altra faccia della medaglia e Tesla sicuramente lo conferma da quanto descrivi è la politica dei costi dei prodotti made in USA provata anche sulla mia pelle su altra tipologia di vettura sempre USA non commercializzata in Italia: due esempi significativi coppia di mozzi ruota anteriori completi ricambio GM originale ordinati qualche anno fa direttamente dagli USA e pagati circa 700 euro per entrabi incluso trasporto dazi dogana e iva, un importante importatore italiano mi aveva chiesto 550 euro + iva al componente; a fine 2023 ho portato a casa il kit completo di manutenzione composto da sensore ricircolo vapori benzina che si trova sul motore euro 18, sensore ricircolo vapori benzina presente subito dopo il bocchettone di riempimento euro 25 ,filtro a carboni attivi carburante + relativi tubi che va sul serbatoio per 130 euro , ma la cosa più importante la sostituzione dell’intera pulsantiera di comandi fisici delle 4WD per 35 euro e tutti ricambi originali GM ; la pulsantiera che è standard e montata identica sull’escalade, GMC, Chevrolet vari modelli (sembrano i tasti F1,F2,F3,F4 del pc da quanto brutti e fatti male)la trovavo anche in italia a circa 130 euro …… un gruppo di 4 tastini infami
Qui il problema non è l’auto elettrica, è l’assicurazione che non assicura e la carrozzeria esosa. Si mettano d’accordo tra loro
Ma non avevano detto che le auto elettriche erano state studiate per contribuire alla riduzione dell’inquinamento? Se a fronte di un incidente del genere l’auto è da rottamare il risultato è il contrario dell’intenzione. A questo punto mi viene da pensare che stiano costruendo auto usa e getta, costringendoci a fare finanziamenti infiniti con costi sempre più alti. Meglio tenerci le nostre vecchiette.
La Cassazione ha stabilito che in caso il costo di riparazione sia elevato, non possono imporre che sia rottamata.
Fonte: https://cnare.it/auto-si-alla-riparazione-anche-se-il-costo-supera-il-suo-valore/
teoricamente si, in pratica devi andare in causa con le assicurazioni anche perchè il costo supera notevolmente il valore del nuovo
Fai prima a trovare un accordo visto che a km0 di questo modello ce ne sono in abbondanza al valore di 35 keuro pronta consegna ed, usata, stessi anni entro in 30k km la trovi max a 25 keuro
il valore del ricambio della sola batteria supera il valore dell’auto nuova non la ripareranno mai.
Incidenti con apertura di aribag porta in automatico alla cancellazione della vettura dal registro in UK, ergo da rottamare.
sicuro che allora non ci sia una procedura per ri-iscrivere le auto a riparazione effettuata? perché gli aibag scoppiano anche per urti più modesti di quello in fotografia, che siano auto termiche o elettriche, mi fa sembra strano che le rottamino d’ufficio
come negli USA sono divise in 4 categorie ; l’auto che subisce determinati incidenti che vanno ad interessare parti strutturali viene battezzata dalle assicurazione e dal ministero dei trasporti con un “salvage title” solitamente puoi solo trasformarla in ricambi o portarla in esportazione verso estero. Generalmente finiscono verso i paesi Baltici/est Europa per diventare sempre ricambi o riparate alla bene e meglio , reimmatricolate e rivendute ma ti ritrovi su una bara ambulante.
Se ha dei danni che sono ritenuti riparabili ma supera il costo della vettura in commercio le assicurazioni danno sempre il salvage title ma vengoro dichiarate “total loss” quindi non riparate ; ne trovi quante ne vuoi e se vuoi puoi aquistarle alle aste e mettertele apposto o usarle per ricambi, se la ripari rimane comunque il marchio indelebile sul libretto ed alla motorizzazione che quel veicolo aveva un salvage title quindi il suo valore nell’usato è irrisorio e non te la comprerà nessuno.
Salve,io lavoro presso un Service BMW,sono oltre che capo officina,sono tecnico master e tecnico High voltage.
In caso di incidente forte,con scoppio degli airbag,su BMW va aperta la batteria per cambiare delle cariche pirotecniche interne e per un ispezione visiva delle celle e del loro fissaggio.
Però su BMW la batteria è apribile ed ispezionabile,ma per altre moltissime case no e quindi va cambiata,con i costi stratosferici che ben sapete.
Ricordo quando lavoravo in FCA,per un semplice contattore difettoso,cambiai un intera batteria di una 500E,in quanto non apribile.
Però se progetti a membro di segugio e poi si sparge la voce, poi non ti devi lamentare che i clienti se la diano a gambe levate.
se si è incrinato ( solo lesione ) la cassa di una sola cella passa tutta la diagnostica possibile ( ed anche l’ispezione visiva).
Dopo 3000, o 30000 km questa cede e causano l’incendio del veicolo con danni a persone.
In caso di giudizio qualsiasi giudice condannerà il riparatore a risarcire i danni ( ed in caso di danno a persone si rischia di andare anche sul penale) perché non ha usato l’opportuna diligenza nell’evitare un più che prevedibile evento.
Questa è una cosa che ogni acquirente di EV deve essere cosciente: in caso di incidente di anche medio/bassa entità si deve prevedere la possibile e non remota possibilità di sostituzione il pacco batteria.
Signori, qua si parla non di due pile da telecomando, ma di accumulatori con una tale energia potenziale da poter bruciare un pilastro di cemento armato nel parcheggio seminterrato del condominio.
Mi permetto di ripetere quello che ho scritto sopra: se progetti così male un pacco batterie in modo tale che un difetto ad una sola cella, il peggiore in assoluto ovvero un difetto non diagnosticabile ma che generi comunque un thermal runaway, si possa propagare a tutto il pacco senza che i vari livelli di protezione mantengano isolato il problema, poi non ti devi lamentare che i clienti se la diano a gambe levate.
Ripeto per chiarezza, che stiamo parlando di un pacco integro e con involucro non danneggiato, in caso contrario la questione sarebbe totalmente diversa e il pacco sarebbe come minimo da ricondizionare se non da sostituire integralmente.
Ma guarda sono completamente d’accordo con te, è colpa dei produttori di auto in primis e della commissione europea, per i telefoni abbiamo delle norme che impongono la riparabilità e la possibilità di sostituire la batteria, ora so che servono persone e officine specializzate ma se l’UE vuole davvero la transizione deve imporre alle case costruttrici la progettazione di un pacco batterie con possibilità di ripararlo mediante la sostituzione delle singole celle.
Dopo le macchine saranno più pesanti e costose si (anche se fanno gli onesti non di molto) ma il conducente non si ritroverà costretto a pagare così tanto se non con seri danni al pacco batterie e l’ impatto sull’inquinamento sarà pure contenuto rispetto ad oggi.
PS da anni che esistono officine specializzate che riparano singole celle della batteria, tipo quelle delle vecchie prius, non è semplice ma è fattibile, serve solo una batteria progettata per essere aperta .
Fine anni 80 , sono in montagna , Appennino , sto facendo una salita e avverto un discreto odore di benzina, Fiat uno 45. Accosto , apro il cofano controllo tutto , non vedo niente di strano. Riparto , dopo un chilometro mi fermo di nuovo , questa volta lascio il motore acceso. Riapro il cofano e… Vedo un fantastico micro zampillo di benzina sulla testata del motore dal tubo che portava il carburante al carburatore. Ecco , quando un’auto termica fa un incidente , controllano davvero tutti i componenti ? Perché il caso è analogo.
Comprendo sicuramente la ratio, ma la verità è che dubito fortemente che si faccia analoga ispezione accurata di tutto il tratto di alimentazione carburante, accetto smentite. Il numero di auto termiche che prendono fuoco spontaneamente , senza che ci sia un motivo apparente , direi che è piuttosto lungo ed è un caso tutto sommato abbastanza frequente, dovuto semplicemente ad usura o micro incidenti.
PS: non so se valga per tutte le BEV , ma all’interno dell’involucro batteria sono presenti sensori di pressione e sensori di temperatura , possiamo dire la stessa cosa dei serbatoi di benzina ? O della pompa di iniezione ?
Due considerazioni ulteriori:
1) Il problema principale resta l’adozione di una nuova tecnologia per cui al di là dei numeri si tende ad avere un livello di attenzione superiore o molto superiore rispetto al senso comune, altrimenti non si spiega la differenza di copertura mediatica: auto a benzina prende fuoco, al massimo viene scritto nel giornale locale, auto elettrica prende fuoco negli Stati Uniti mille articoli click bait in tutta Europa (???)
2) L’amico Salvatore scrive che un pacco batterie contiene energia potenziale sufficiente a bruciare un pilastro di cemento, peccato che un serbatoio di benzina ne contenga almeno tre volte tanto. È quindi chiaro che non è l’energia potenziale il problema che stiamo analizzando.
Anni fa anch’io, spostando il 2.0benzina di mio padre avvertii odore di benzina: a cofano aperto e motore acceso…stesso zampillio di benzina dai tubi iniettori..
Vettura mai incidentata, anzi, quasi nuova.
Cise che succedono continuamente su vetture termiche di ogni tipo (benzina, gasolio, GPL)..ed anche oggi in cronaca una vettura “arrosto della domenica” al casello di Prato…
Ed è solo uno dei casi della settimana qua in Toscana…
(ed ancora siamo in ansia per la sicurezza di tutti i depositi di carburante, viste le carenze nella sicurezza, nelle manutenzioni e nel rispetto delle più banali norme per evitare incidenti).
Ma del resto…ne ho visti di bemzinai fumare al loro distributore…con addosso la divisa in PILE del marchio…
mi sembra che tecnicamente ha scritto una bufala estremizzando un’astrazione, millantando conoscenze tecniche e giuridiche
non credo che si possa “rompere” una “cassa” o l’interno di una cella solo per decelerazione entro limiti ragionevoli, se non già difettosa di fabbrica e destinata a guastarsi comunque; la carrozzeria esterna dell’auto si deforma proprio per evitare picchi di decelerazione superiori a “modesti” 10 G
per danneggiare una cella se ha presente come sono fatte all’interno (sono un sandwitch di strati sottili ma pressati insieme e imbevuti di gel, meccanicamente sono molto più resistenti, omogenei nelle densità, e anche parzialmente flessibili, rispetto alle batterie al piombo) in pratica serve molta più forza, cioè possono danneggiarsi se c’è stata una deformazione da impatto diretto e allora sarà evidente a una ispezione nel pacco batteria, già ispezione esterna
al massimo se mal progettati gli alloggiamenti delle celle e i connettori, in una forte decelerazione può dissaldare i connettori elettrici esterni, per questo una ispezione interna può essere uno scrupolo; la perdita delle connessioni porta perdita di parte o tutta della funzionalità ma senza incendio
le prime batterie della Tesla S potevano dissandare i connettori per eccesso di tensione meccanica dopo molti cicli di dilatazione termica, la batteria (in questo caso le celle non sono tute in serie ma anceh in parallelo) perdeva parte della potenza e lo segnalavano in diagnostica, Ev clinic ha fatto dei video in cui le riparano
Mi permetto di insinuare che l’interruttore pirotecnico che tutte le auto elettriche hanno che stacca la batteria in caso di incidente , posto all’esterno dell’involucro che deve necessariamente essere sigillato per questioni di impermeabilità , nel punto in cui i cavi ad Alta tensione entrano, funzionerebbe allo stesso modo . Direi che è una scelta pessima, soprattutto se vendi la batteria al triplo di quello che la vende Tesla. Perché poi , le voci , corrono.
mi sembra che a seconda del modello sia previsto un accesso più o meno agevolato all’interruttore pirotecnico, rispetto a estrarre e scoperchiare l’intera batteria, cioè potrebbero esserci sportellini o paratie dedicate;
le batterie Tesla Y-3 mi pare hanno una paratia parziale sotto al sedile posteriore, per accedere a tutta la parte elettronica della batteria, e/o sportellini accessori sbullonabili (questi anche su altri Brand)
poi non so se qualche marchio ha progettato invece in modo che vada aperta completamente la batteria per sostituirlo, per obbligare all’ispezione interna, come se ho capito ha spiegato Alessandro
e prima sono stato approssimatrivo parlando di “relè”, povrebbero essere almeno 2 gli interruttori, quello pirotecnico monouso, e uno invece manuale (questo sempre di facile accesso, può essere anche all’esterno della batteria) per togliere la corrente in caso di lavori di manutenzione importanti all’auto
Da quello che so, in caso di incidente/alluvione/danni vari su un’auto elettrica la si lascia 15 giorni in quarantena all’aperto dopo di che si va con la diagnosi a controllare la batteria (tensioni e temperature delle celle) e se è tutto a posto si procede con il resto della riparazione. La Porsche ha anche sviluppato un container apposta con termocamera, cavo diagnosi e sistema antincendio per il periodo di quarantena.
Su alcune auto (alcune Mercedes) ci può essere il problema di un interruttore inerziale non ripristinabile dentro la batteria ed in quel caso il costruttore impone la sostituzione della batteria, ma se un cliente non vuole può cercare qualcuno che gliela ripristini fuori dalla rete ufficiale, come si fa con gli airbag: quando scoppiano andrebbe sempre sostituita anche la centralina airbag in quanto gli errori di “crash” non si cancellano con la diagnosi ma spesso le centraline vengono aperte e riprogrammate come nuove e dopo ricominciano a funzionare come prima.
ho anche io una vettura elettrca e, come qualche altro utente del forum avevo indicato che il costo di smaltimento può essere in parte in carico dell’acquirente finale; semmail il problema è la mancata informazione.
Svizzerà recependo la norma europea per la regolamentazione in fatto di smaltimento di componenti RAEE estendendola alla batterie EV ha introdotto una tassa in fase di acquisto a carico dell’acquirente per la compartecipazione allo smaltimento in addizionale al costo auto (praticamente pagli un quota dello smaltimento anticipatamente) pari a 1,7 euro per chilo di batteria. il costo dello smaltimento e riciclo è a carico del produttore che può metterlo in carico all’utente finale ma non per intero, da quello che ho interpretato, prima in fase d’acquisto o dopo .
per questo punto specifico Renault forse ci naviga e non poco; se il pacco batteria ho letto che è sui 300 kg , applicando per analogia il conteggio svizzero, il cliente esborserebbe un malus pari a circa 500 euro. andiamo ad applicare il massimo del costo di smaltimento di una batteria non riutilizzabile indicato tra i 3 ed i 5,5 euro/kg avremmo massimo 1700 euro costo che per legge dovrebbe essere interamente a capo del costruttore o al massimo in minima parte a capo dell’utilizzatore finale
nel 2023 vista la lacuna in fatto di normative su come gestire la filiera delle batterie dei veicoli EV il parlamente Europeo ha iniziato a partorite il solito elefante (vi metto il link) con le regole da introdurre per armonizzare la gestione di questo tipo di rifiuto (dal monopattino al camion-nave ecc).
come precedentemente indicato da noi è il COBAT l’ente/consorzio di filiera individuato per la gestione delle batterie EV.
chi va a gestire smaltimento e/o riciclio deve essere iscritto al COBAT ed avere apposite autorizzazioni (una o due in italia al momento in regola)
non so che i vari riparatori o presunti tali che ti vendono via internet pacchi batteria di seconda mano siano o no in regola con questa normativa che impone anche tutta la tracciabilità dall’origine del componente (devi sapere quindi che era un pacco batteria montato su veicolo x che aveva subito un sinistro che è stata valutata o riparata in un certo modo che i suoi elemento non superano un 3% di disallineamento di performance, che viene coperta da garanzia come da norma europea ecc.ecc.ecc.)
E’ previsto che a seguito di danneggiamento del pacco batteria , per rientrare nuovamente nel normale utilizzo (se non da smantellare) questa debba sottostare a test e verifiche “normate” per avere nuovamente la dichiarazione di conformità secondo specifiche della casa costruttrice e riavere apposto il marchio CE ed equivalenti; alla luce di quanto indicato è comprensibile come Renault decida per la sostituzione dell’intero pacco batterie in quanto non sarebbe di competenza dell’officina riomologare questo componente.
sarebbe auspicabile che tutte queste informazioni fossero chiare . condivise e spiegate a tutti gli acquirenti o possibili tali di EV per le proprie valutazioni
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32023R1542
Salve Eraldo , non per fare il saccente ma confermo anchio quanto da lei riportato…ho lavorato per 7 mesi a un progetto condiviso per lo smaltimento delle batterie automotive e ho raccolto quanto segue :
in caso di sostituzione (per qualsiasi motivo quale inefficienza o urto che dir si voglia) si pagano soldini a secondo della chimica della batteria (n.b. le LFP da smaltire sono le più care)…per non parlare se la batteria è danneggiata strutturalmente o ha preso fuoco perché in tal caso , oltre a dover essere trasportata in ADR come TUTTE le batterie (sono considerati alla stregua di rifiuti tossici e occhio perché in caso di inadempienza si va diritti nel Penale) , deve essere apposta in cassa di legno (funigata se va all’estero) con una “camicia” di vermiculite di almeno 10 cm su tutti i lati e i costi si elevano da un +50% fino al doppio !
Detto questo , in Italia il Cobat è abilitato a raccogliere ma in sostanza non raccoglie perché alla fine è un costo (per tale motivo i demolitori fanno maramao e li capisco perché dopo la patata bollente , vedi regole di stoccaggio, è nelle loro mani e sino a quando ?) mentre le aziende di smaltimento chiedono tot/kg a seconda dei casi…in Svizzera , venendo a lei , vi è un’azienda seria a Biberist ma idem con patate (solo nel caso di una batteria nuova ed efficiente (ma ditemi chi dismette a questo punto…) riconoscono qualcosina-ina-ina ma bisogna pagare tutto l’ambaradan (costi di trasporto e imballi , notifiche, export , etc…e alla fine sono parecchi soldini) ma , a parte questo , pure nel resto dell’Europa con le aziende contattate e nella fattispecie Francia, Germania , Scandinavia e Romania, funziona allo stesso identico modo !!
Come già detto in precedenza , quando ho ricevuto commenti un po’ coloriti a queste mia conclusione ma va bene così, se qualcuno trova una azienda (ovviamente Aziende certificate e in possesso di tutti i requisiti di norma…non si valutano le società di Peppone o di dubbia serietà perché dopo si vede il sole a riquadri) che PAGA le batterie LFP o anche il “semplice” litio primario da dismettere sono certo di poter fargli avere un buon introito…la verità ad oggi è questa (!) mentre le regole UE e cosa dovrebbero fare le Case costruttrici è solo fuffa (provare , come del resto l’opener , per credere) !!!
Passo e chiudo…un cordiale saluto !
Ps. Prima di fine Anno passato , durante una importante manifestazione a Rimini ,presente anche Cobat tra l’altro , ho parlato con svariati autodemolitori (ps. uno celebre o meglio storico ne ha oltre un centinaio sul groppone) che erano alla ricerca di qualche soluzione poi non trovata se non a prezzo ragguardevole, e TUTTI hanno confermato che non accettano più nulla , se non come dicevo al costo ovvero dopo accettazione del preventivo, onde evitare di rimanere con la scopa in mano…e sinceramente li capisco .
Buongiorno, dico la mia su questi eventi.
Quando intervengono assicurazioni, periti, officine si fa ciò che dicono loro se si vuole l’auto riparata ( quando possibile). Anche se si è nel 100% della ragione in caso di sinistro ( con i concorsi di colpa il 100% può comunque essere sindacato o ” ammorbidito”).
Se l’officina ( che DEVE rispettare le direttive di casa madre ) dice che la batteria di trazione va sostituita , va sostituita. Altrimenti non riparano l’auto!
Non conosco i costi esatti , ma non mi stupisco perchè di casi in cui anche con piccoli danni o colpi si è resa necessaria la sostituzione del pacco se ne leggono in rete ( con foto e fatture).
Il punto è che dopo un sinistro chi ripara, chi fornisce i pezzi e la stessa casa madre non vogliono rischiare , perchè se qualcosa va storto poi sono problemi seri. Noi stessi spesso ci lamentiamo dei costi di eventuali riparazioni, ma nel caso sfortunato che qualcosa non sia fatto a regola d’arte siamo i primi a dire ” e se si fosse fatto bene non sarebbe successo”. Sono finiti i tempi in cui si riparava l’auto nel garage del vicino, almeno per la maggioranza delle persone.
Questa è la realtà e purtroppo in caso di sinistro con un’auto moderna ( non solo elettrica ) il rischio di rottamazione anzitempo per questioni legate ai costi di riparazione è sempre più concreto..
Interessante e preoccupante il costo di smaltimento dell’accumulatore, argomento da approfondire anche in queste pagine.
Mia moglie da quanto ha acquistato una 500e è felicissima (come me… 🙂 ), ma il mio commento è per sottolineare che la questione posta dal lettore mi ha riguardato personalmente circa 4 anni fa, incidente (per colpa mia) con Megane a benzina, airbag anteriori esplosi e danni solo al frontale, vettura di due anni … Che purtroppo è stata addirittura rottamata. E per fortuna che avevo la copertura casco, sennò sarebbero stati veramente dolori… Credo quindi che il tema non riguarda solo le elettriche….
L’auto elettrica (e io ne ho due) è finita. Questo fatto è vero in quanto la svalutazione delle auto è inconcepibile e in caso di danno il valore della riparazione sarà quasi sempre superiore al valore fasullo dato all’auto. Siamo in un mondo senza più regole certe e dove per farsi rispettare bisogna passare per un legale. Al diavolo le auto elettriche.
Ho subito 3 incidenti, sempre portate in carrozzeria segnalata da assicurazione, mai nessun problema.
Sicuramente dipende dal construttore, ma non dovrebbe, dovrebbero esserci leggi, i pacchi batterie dovrebbero essere sempre apribili, non ha senso dover cambiare le batterie come in uno smartphone.
Detto ciò le assicurazioni non rimborsano più del valore dell’auto ed adesso le BEV sono super svalutate come listino, soprattutto guardando il prezzo di vendita.
Comunque il senso della legge era di poter rimborsare il valore per poter riacquistare l’auto (questo per limitare i premi), quindi listino a parte conta il reale prezzo di una elettrica pari a quella danneggiata, non dovrebbero guardare il prezzo di vendita, ma di acquisto e dubito si trovino megane a 14500€.
Se ce ne sono la soluzione è semplice, farsi rimborsare i 14500, vendere il rottame e camprarsene una usata.
includere ” d’ufficio” il cambio batteria in caso di incidente “grave” (con attivazione airbag) per me significa soltanto che ancora non hanno sviluppato HW/SW in grado di verificare (a bordo dell’auto o in officina) un sistema in grado di diagnosticare malfunzionamenti in modo preciso (a livello cella); se fosse possibile mettere in “procedura di test” per un certo periodo la batteria (verificando tutte le possibili fasi di funzionamento – a caldo, a freddo, in ricarica, in preriscaldamento etc) dopo non ci dovrebbero essere dubbi sulla validità di un pacco batterie dopo un urto (salvo eventuale componentistica danneggiata, come l’impianto di climatizzazione o i supporti etc).
Altrimenti è come cambiare motore & cambio (magari automatico) su una vettura ICE ogni volta che partono gli airbag…
ps: non credo che le vetture moderne (fullhybrid o plugin ) siano tanto meno costose in caso di impatti gravi … anche li ci son parti meccaniche + batterie/inverter che prendono gran colpi in caso d’impatto forte…
Secondo me la risposta giusta l’ha data in alto @alessandro r., ovvero hanno progettato batterie non apribili e ispezionabili e questo è inconcepibile dato che non essendo sicuri di cosa ci sia dentro bisogna arrivare alla sostituzione.
E’ come se vendessi una termica con motore monoblocco non ispezionabile, anche per una guarnizione rotta dovrei sostituire tutto?
C’è ancora molta strada da fare in termini di ingegnerizzazione, a pagare in questi casi è il cliente.
Per fare diagnosi elettronica a)a centralina motore mica la devi aprire per fare diagnosi .. dovrebbe essere fatto anche con le batterie, sempre che non siano visibili esternamente danni all’ involucro
Però è oggettivamente indispensabile che le batterie siano riparabili almeno in centro specializzati.
Però, anche con le ICE non siamo messi bene… nell’ ultimo periodo in cui ho lavorato in concessionaria l’ officina si è trovata a dover sostituire tutto il motore Due volte allo stesso prestigioso SUV ..
Il cliente poi ha cambiato auto e marchio.
È una macchina che vale 25 o 30 keu. Se non me la riparano, pretendo almeno quella cifra.
Certo che queste storie sul costo della sostituzione delle batterie fuori garanzia, es in caso di incidente causato da me o guasto dopo la fine garanzia, è una criticità che fa disinnamorare dall elettrico.
Sono il proprietario della Jonic 5 di cui vi avevo dato notizia. Ora vi dico come sta procedendo. Contrariamente a quanto scritto dal perito nei commenti e che però anch’io condividevo , NESSUNA carrozzeria me la restaura ed il perito dell’assicurazione l’ha dichiarata irrecuperabile. Peccato perché mi trovavo benissimo, anch’io con FV . A. Mio parere manca ancora una conoscenza adeguata al prodotto sia nelle officine come nelle carrozzerie. Saluti Alfredo Balboni
Nessuno si prende la responsabilità sulla batteria in caso di incidente, quindi nel dubbio cambiano e chi paga?
Dovrebbe pagare assicurazione, ma di fronte a certi preventivi chiaramente sono restii….
Renault sicuramente ci marcia e fa tutto da… manuale di riparazione…. e l’utente é senza macchina e con rogne che si dilungheranno nel tempo sicuramente….
Il perito dell’assicurazione ha fatto la stima del danno che sembra adeguata. È il preventivo della Renault che è fuori di testa…
Mi associo ai dubbi della redazione: se nell’incidente hai ragione, perché dovrebbe risarcirti la tua assicurazione? Dovrebbe al più solo anticipare e poi recuperare da quella del colpevole, che peraltro avrà RCA con massimale per danni a cose penso ben al di sopra di quella cifra.
Detto ciò, supponiamo che invece debba risarcirti la tua assicurazione (ma continuo a non capire perché): che razza di assicurazione hai fatto se ti offre un massimale di 15.000 euro per un’auto di meno di un anno di vita che avrai pagato più del doppio?? Dev’essere chiaramente scritto nel contratto di assicurazione.
Ed in ogni caso: i 15.000 euro di danni meccanici sono tanti, ma non trovo motivo per cui non siano uguali a quelli che avresti dovuto pagare anche se l’auto fosse stata termica. Costo della batteria esagerato e senza senso. Che poi vada sostituita sempre se scoppiano gli airbag, posto in questi termini, mi sembra un’idiozia pazzesca e degna da sola di una denuncia.
Sono anni che c’è il rimborso direttin Italia.
Si chiama risarcimento diretto e in Italia è previsto dal 2007 per incidenti a 2 veicoli e danni a cose. La tua compagnia paga ma poi non va in rivalsa su quella del responsabile per l’intero: ci sono infatti dei rimborsi forfettario (anni fa era 5.000€ a sinistro)
Questo è il bello del risarcimento diretto. Ti dicono che è la tua assicurazione che ti paga e si rifà su quella dell’altro tramite forfait prestabiliti. Il rovescio della medaglia è che la tua assicurazione ti darà sempre il meno possibile perchè ogni centesimo risparmiato è un centesimo che non riprenderanno dalla controparte. L’unica arma che abbiamo a disposizione è l’opzione della tutela legale, così pagheranno loro il tuo avvocato che chiederà loro la cifra giusta, ma i tempi così si dilatano e dismisura, sempre che chi ti è venuto addosso non dichiari il falso e dopo c’è da ridere, perchè spesso anche solo avere copia del verbale dalle FdO è un’impesa, conosco personalmente chi per avere la copia del verbale ha dovuto scrivere direttamente al prefetto…
€ 3.000 per smaltimento della batteria che sicuramene verrà riciclata?
Direi che anche Renault è un morto che cammina.
Senza contare il colmo dei colmi… il danneggiato che deve pagare?
A che serve allora l’assicurazione?
Che poi non ci hanno sempre detto che il costo del riciclo (in generale) è incluso nel prezzo della batteria?
Se gli airbag scoppiano è perché il colpo ha superato i G (forza) per farli esplodere, e quindi anche la batteria ha subito lo stesso impatto, internamente le celle si sono deformate e anche se non vi è nessuno danno visibile, possono essere rotte ed incendiarsi..
Facessero una perizia, smontandola…
Non è logico sostituire un componente di quel valore sulla supposizione…
ti faccio un esempio con numeri verosimili ma inventati:
– airbag scoppiano a decelerazione 3G,
– celle batterie si danneggiano a decelerazione 8G,
su 100 incidenti con airbag scoppiati avrai 97 su 100 batterie con la stessa aspettativa di vita di quelle nuove; quelle 4 danneggiate in pratica saranno quasi solo quelle in cui il pacco batteria è stato fisicamente deformato
penso (?) vada trovato un accordo/procedura legale standard da seguire tra proprietario, assicurazione e costruttore, che preveda garanzie più limitate o rimborsi parziali ma consenta l’opzione di continuare a usare l’auto con la sua batteria originale se priva di difetti misurabili a un check approfondito, sennò facciamo un eccesso di “medicina preventiva” cambiando batterie auto anche per botte più modeste di questa in cui comunque siano esplosi gli airbag
Cioè vorresti dire che Renault cambierebbe un pacco batterie senza segni evidenti di danneggiamenti (inclusi check approfonditi) per non dover riconoscere la garanzia del pacco batteria? E non basta dire al cliente che la batteria non ha difetti ma a causa dell’urto la garanzia del produttore decade?
Anche perché l’alternativa è che a lungo andare saranno da evitare le officine delle case madri? Non mi pare logico.
..pensavo a qualcosa del tipo che l’assicurazione potrebbe pagare “cash” metà del costo della batteria di auto incidentata (ma batteria non deformata e senza difetti elettrici misurabili) se l’utente accosente a non cambiarla
da ragionare se all’utente venisse anche chiesto di sottoscrivere di ridurre poco o tanto i termini sulla garanzia, visto che “metà” del costo per mettere più avanti negli anni una batteria nuova batteria, gli è già stata in ogni caso rimborsata
Penso che ci siano due storie diverse:
1. Ad oggi si paga l’incapacità di molte officine a gestire l’elettrico; in pratica essendo le prime che riparano, ti fanno pagare l’inesperienza del personale e la componentistica al massimo potenziale, per semplificare al massimo la riparazione.
2. Le assicurazioni da che mondo e mondo ci provano a non pagare e spesso se non vai per via legale non scuciono una lira. (o quasi)
In questo caso visto l’importo elevato credo che sarai costretto.
A me anni fa si era “incendiata” una Rx-8, ma non avendo video del principio di incendio l’assicurazione in combutta con l’officina convenzionata hanno negato il principio di incendio con danni a tutto il gruppo di scarico e di conseguenza la riparazione è stata tutto a carico mio. Parlavamo di circa 3 -5K€ di danni e non me la sono sentita di andare in causa, anche perchè prove filmate non ne avevo ed il principio di incendio lo avevo spento io con l’estintore. Loro parlarono solo di un surriscaldamento, ma il principio c’era stato….
In bocca al lupo!
Considera però che chi prova a fregarti nelle riparazioni non è solo nell’EV.
Mai carrozzeria convenzionata…
Io vado dal mio carrozziere…
Stop.
Io per principio lotto anche per 1 solo euro quando è evidente la puzza di tentata fregatura in corso.
Se ha ragione al 100%, l’assicurazione deve pagare tutto il danno almeno fino al valore del mezzo nuovo, e una megane di 1 anno non può valere max 14000 euro, già qui la fregatura è evidente. Lato officina, è convenzionata con assicurazione? Se si a lui non deve nemmeno interessare quanto costa la riparazione, devono fare tra loro e se previsto dargli anche auto sostitutiva fino alla riconsegna auto. Se non è convenzionata, che sia l’assicurazione a dire dove portarla e con loro carrotrezzi portarla.
Invece di cadere nella trappola del demonizzare le BEV (in questo caso avrebbero tentato di fregarlo anche con la termica) cominciamo a denunciare pubblicamente nome officina e nome assicurazione, così da magari influire sui loro comportamenti truffaldino grazie ai social. È assurdo che i furbi che parcheggiano dove non devono hanno diritto di privacy e si cancella la targa, i ladri hanno diritto di privacy e non li si può citare, ecc. Ma i fessi con nome e cognome subiscono srmpre
Di base non è l’assicurazione tua che paga l’auto ma la controparte se l’incidente è errore al 100% dell’altro. Quindi non torna qualcosa, io ho avuto un danno con la mia rio del 2015 che si attestava a 11400€ , macchina pagata nuova 14300€, riparata in toto essendo che la colpa era dell’altro per semaforo rosso.
Giusto un Mese fa scrivevo (ps. é un progetto di cui collaboro da 7 Mesi) che in caso di sostituzione della batteria per svariate ragione , l’utente paga le spese di smaltimento a seconda della chimica della batteria …alcuni mi hanno dato del millantatore ma ecco qua il tutto come da preventivo !
Strano anzi stranissimo, da indagare per quanto concerne la normativa di smaltimento EU
Mi stupisce che non ci sia la tassa RAEE già pagata sull’acquisto come avviene per qualsiasi apparecchio elettronico (dalla lavatrice al cellulare), in ogni caso solo se davvero non è già annegata nel costo di acquisto del nuovo è ovvio vada pagata in fase di smaltimento… Anche l’auto termica paghi per la rottamazione.
A me solamente lo specchietto,senza il vetro e la scocca, praticamente solo il braccio mi sta costando 380€. Ordinato 2 mesi fa e ancora non arrivato. Quindi per un danno del genere penso che 15000€ ci stanno tutti, la batteria non so cosa c’entra ma il resto è coretto.
Se c’è l’assicurazione furto incendio già dovrebbe essere lì indicato un valore dell’auto. Quindi meno di quello sarebbe già un assurdo
Poi quei 14800 dovrebbero arrivare da qualche stima. Una volta c’era eurotax.. Certo è che di quotazioni di scenic usate elettriche non so quante ce ne siano. Forse su autoscout?
Capite perché le attuali auto elettriche non sono sostenibili?
Se poi mi dite che è normale dover andare in causa con l’assicurazione ogni volta che fai un incidente serio…
1) le batterie non dovrebbero essere sostituite integralmente. Che senso ha? Sostituisci eventualmente il modulo toccato dall’incidente.
2)smaltimento? Ma non era tutto riciclabile al 99%?
3)15k per sostituire due porte e ripristinare gli airbag? Evidentemente anche lì ci sono troppi prezzi integrati non sostituibili.
non puoi basarti sulla situazione di una concessionaria svogliata che non vuole prendere questo lavoro, e nell’italia del 2024
quando la filera commerciale e logistica italiana sarà pià matura,
ritirare una batteria esausta penso non dovrebbe costare più di 400e (come contributo alle spese logistiche, ammesso che non siano a carico del costruttore), o anche zero nel caso delle NMC, che come materiali permettono un maggiore recupero finanziario dal loro riciclo (superando il costo delle spese logistiche)
PS: qui si sta parlando (in via teorica, l’auto la ha vista in dettaglio solo il perito) di batterie neppure toccate direttamente dall’incidente, in nessun modulo, perchè la sagoma della batteria è posta più all’interno del pianale, difficilmente viene interessata in caso di urti che non siano devastanti per tutta l’auto
Sì oramai è necessario farsi assistere per un incidente serio, a meno che l’assicurazione non riconosca fin da subito la riparazione integrale.
Io ho una Megane e ho avuto un danno di Ca. 27000.- euro, dovuto a una grandinata eccezionale. riparazione tutta a carico dell’assicurazione Casco.
La kasko non paga la grandine , eventi atmosferici si
Ma le batterie esauste dovrebbero essere pagate, hanno un sacco di materiale preziosi al loro interno.
Li per me ci hanno marciato alla grande, oppure vogliono vendergli una vettura nuova.
ma con una risposta del genere non vado a ripigliare una Renault quindi non credo che il concessionario vada a tirarsi le martellate che poi le voci girano e nessuno ti può far nulla se vai spiattellando ai quattro venti che fanno di tutto per non ripararti l’auto e farti pagare cifre sbalorditive. Potrebbe essere che la casa madre quindi, non il concessionario che deve stare alle direttive delle alte sfere, abbia previsto che in determinate situazioni non sia garantita una riparazione a regola d’arte e relativa garanzia se non vengono rispettate regole e procedure definite da loro a loro favore ovviamente (da verificare). Per i costi sappiamo che sui ricambi originali il prezzo è dettato dalla Renault quindi c’è poco da dire che in internet si vedono pacchi batterie al 99,9% sono rigenerati a prezzi stracciati , questi non vengono garantiti dalla casa madre per le riparazioni ufficiali. per l’addebito smaltimento invece è corretto in quanto i cocci sono i tuoi ed anche la Svizzera ha applicato una tassa ai proprietari di EV per lo smaltimento del pacco batterie presso i centri autorizzati alla demolizione e recupero materiali nobili, è rifiuto speciale altrimenti ti cerchi da te uno che ripara e rivende ma penso che te la devi smontare anche.
Allora dev’essere cambiato qualcosa, perché io sapevo che la quota per lo smaltimento delle batterie in EU si paga alla produzione, proprio per evitare il problema degli smaltimenti clandestini. Però, appunto, sono informazioni che ho appreso tempo fa, anche se mi sembra strano che sia cambiato qualcosa in merito.
Riguardo al caso specifico ho la sensazione che ci siano diverse cose che non stanno andando per il verso giusto. È certamente un caso da affidare prontamente a un legale, inoltre suggerirei di parlare con la parte commerciale in concessionaria per lamentare l’accaduto facendo capire la frustrazione e (senza minacciare ma in modo fermo) far capire l’insoddisfazione per un preventivo di riparazione così esagerato non fa venire voglia di comprare un’altra auto della stessa marca (lasciando fuori il discorso elettrico non elettrico, occorre far capire che il dubbio ormai è totale). Comunque il fattore fondamentale resta l’assistenza di un legale.
Di solito si legge che se esplodono gli airbag, va cambiato (o riattivato) il relé di sicurezza che in caso di urti importanti può staccare l’alimentazione della batteria, accessibile da apposito sportellino o da sotto l’auto, sennò l’auto non si muove più
PS: visto da poco un video con il catalogo ricambi Tesla spiegato da EV clinic,
la batteria LPF Tesla da 60 KW-h netti mi pare costa 8400e+iva+montaggio;
poi ne hanno una da 75 KW-h da 11.000e+iva, e infine la batteria Performance a 14.000e+iva
vabbé che la batteria Renault non è LPF, ma che costi 3 volte tanto non torna, mica è un brand tipo Mercedes? forse lo hanno scritto così gonfiato per scoraggiare e poter scartare la riparazione in ogni caso, con o senza sostituzione batteria?
Con il montaggio costerà sui 20k anche la lfp tesla…resta un
In sintesi: NO.
Sono previste 7 ore, cioè meno di 1000€.
Con 12.596€ iva e montaggio compresi sostituisci la batteria della Model 3/Model Y RWD con una nuova. Per 3.000€ circa in meno te la danno ricondizionata.
Lo specchietto retrovisore sx costa 471€ iva compresa, già verniciato: quello di una Kia Stonic costa 675€ (purtroppo ho la fattura…).
Tesla non applica margini ai ricambi.
e ancora più favorevoli i costi dei gruppi completi Tesla motore-trasmissione, 2800e
su un’auto termica recente di media cilindrata non ci paghi la manutenzione straordinaria sul motore
forse il caro ricambi è un problema dei brand europei, più che del tipo di motorizzazione? anche vedendo i 2000-3000euro (tanti) chiesti da dai brand europei per la sola scatola completa che integra caricatore OBD e trasformatore DC-DC 12 volt
La Cassazione ha stabilito con l’ordinanza 10686 Terza Sezione Civile del 2023 che le assicurazioni non possono imporre la rottamazione, rifiutandosi di pagare la riparazione perché antieconomica.
https://cnare.it/auto-si-alla-riparazione-anche-se-il-costo-supera-il-suo-valore/
sicuro ma non verrà applicata di sponte volontà senon sotto minaccia di un legale che segue i risarcimenti stradali; tentar non nuoce se fanno orecchio da mercante.
A parte il preventivo shock della concessionaria, da quanto ne so, se la riparazione è maggiore del valore dell’auto, l’assicurazione ti dà il valore dell’auto (ovviamente non è quello che si è pagato). Però quotare 14.800 un’auto di fine settembre 2023 mi sembra una assurdità. Affidare la pratica a uno studio/società specializzato in rimborsi incidenti stradali?
Questa storia non è vera. Un mio collega con una Fiesta ha avuto un incidente, con ragione al 100% perché l’altro era contromano. L’assicurazione non voleva pagare la riparazione sostenendo che il danno superava il valore commerciale dell’auto. Ha dato tutto ha un avvocato che ha fatto causa con due motivazioni; con la cifra che offrivano non avrebbe potuto comprare un’auto nelle stesse condizioni, in quanto tenuta perfettamente e con pochissimi km, ed in secondo luogo l’auto aveva un valore affettivo in quanto ereditata dal defunto genitore. Causa vinta, l’assicurazione ha pagato tutto il danno e pure l’avvocato
Secondo me, rileggendo tutti i post e l’articolo il punto è un altro.
Non è il valore della auto il problema ma bensì la valutazione del danno.
probabilmente l’assicurazione valuta il danno totale 14800(infatti cifra molto vicina al danno meccanico valutato da Renault infatti). Mentre Renault valuta a differenza della assicurazione che va sostituita anche la batteria. Se mi metto nei panni dell’assicurazione anche io riterrei assurda la richiesta di sostituzione della batteria. Sarebbe corretto che Renault abbia dei test che siano in grado di dare evidenza che la sostituzione integrale sia necessaria e non ci sia possibilità di sostituzione parziale. Se non ricordo male, anche in termini di costo, ci sono diverse normative che prevedono che i ricambi non possono essere più costosi del bene finito.
Appunto, serve rivolgersi a uno studio specializzato in rimborsi incidenti stradali. Da agosto… ormai non aspetterei oltre. C’é il risarcimento diretto di norma e in teoria la propria assicurazione dovrebbe essere meno ostile, ma qui non se ne esce…